analisi mercato quelli di Accessorize, Colours and Beauty e Almaplena mentre nell’orologeria l’insegna che vanta i più Catena Numero numerosi punti vendita è Swatch. più diffusa negozi catena Retail and food ha potuto anche Stroili Oro 54 effettuare un’analisi sul radicamento Stroili Oro 28 territoriale delle diverse insegne, Stroili Oro 26 partendo dalla raccolta di dati sui siti Orofino 16 internet delle diverse società. A livelStroili Oro 18 lo generale, il primato (prevedibile) Follie d'Oro 12 Follie d'Oro 12 di gioielli e bijoux negli shopping Stroili Oro 9 center va alla Lombardia (26%, 193 Follie d'Oro 7 negozi), seguita da Piemonte (82), Stroili Oro 7 Lazio (81), Veneto (63) ed EmiliaBlue Spirit 5 Romagna (58). Segue con 37 la Stroili d'Oro Puglia, che anche in questo caso priBlue Spirit 8 meggia tra le regioni meridionali. Stroili Oro 6 Stroili Oro 6 Tra i diversi operatori, Stroili Oro Stroili Oro 5 ha una diffusione che ricalca quasi Follie d'Oro 4 perfettamente la media nazionale, Orofino 2 così come Blue Spirit, della quale Stroli Oro 2 colpisce tuttavia la limitata estensioBlue Spirit 1 ne nella regione della capogruppo Follie d'Oro Morellato, il Veneto (solo 4 negozi). 0 Altre catene si concentrano in determinate regioni. Il Vendoro, per esempio, tab. 2 ha tutti i 19 propri shop in Marchi Lombardia; Gio Oro Orofino si Watch & See concentra sul Bliss, Damiani Veneto, dove Goldmania.it ha un terzo Antica Murrina Venezia, Giuliana Giannotti dei punti venFree Shop 3, Free Shop Frontiera, Gioielli & co., Swatch (orologi anche in altri 16 negozi di abbigliamento) dita, mentre i Morini Jewels, Swatch restanti sono Bijou Brigitte, Oro Outlet distribuiti in Morellato modo abbaDon Gil, Modus Beauty Store stanza unifor-
LA DISTRIBUZIONE REGIONALE NEI CENTRI COMMERCIALI Numero negozi
quota %
193 82 81 63 58 37 36 31 24 23
26% 11% 11% 9% 8% 5% 5% 4% 3% 3%
Toscana
23
3%
Sardegna Sicilia Liguria Calabria Molise Trentino-Alto Adige Umbria
21 21 16 11 9 4 4
3% 3% 2% 1% 1% 1% 1%
2
0%
0 739
0% 100%
Lombardia Piemonte Lazio Veneto Emilia-Romagna Puglia Abruzzo Friuli-Venezia Giulia Marche Campania
Basilicata Valle d'Aosta TOTALE Fonte: elaborazione retail&food
LA PRESENZA NEI PRINCIPALI OUTLET
Foc FRANCIACORTA OUTLET VILLAGE FIDENZA VILLAGE MCARTHUR GLEN DESIGNER OUTLETS SERRAVALLE FASHION DISTRICT MANTOVA FASHION DISTRICT VALMONTONE FOX TOWN VALDICHIANA OUTLET VILLAGE SARDINIA OUTLET VILLAGE PALMANOVA OUTLET VILLAGE DESIGNER OUTLET BRENNERO Fonte: elaborazione retail&food
tab. 1
me sul territorio nazionale. Per presenza al Centro-Sud si differenzia invece Follie d’Oro, che ha la metà dei propri punti vendita tra Puglia e Abruzzo (12 in ciascuna). La Campania, insieme con il Veneto, è invece il territorio di eccellenza per Almaplena (3 store per ognuna). Se lo sguardo si sposta poi agli outlet, si scopre che i gioielli e gli orologi non abbondano in questo canale, in confronto ad altre categorie come gli articoli per la casa. Da una rilevazione effettuata sui siti dei principali factory outlet italiani, è emerso che punti vendita di gioielli sono presenti – con una o al massimo due insegne - in dieci di essi. Il Fox Town di Mendrisio, in Svizzera, fa eccezione perché ha tre gioiellerie e orologerie più altri 16 negozi che vendono tra gli altri oggetti anche preziosi o orologi.
Negli aeroporti contano le dimensioni Se nei centri commerciali il numero di negozi di gioielli e bijoux è aumentato negli anni, decisamente più statica appare la situazione negli aeroporti. Spiega Fulvio Fassone, presidente di Atri, associazione italiana travel retail: «Non ho visto una reale evoluzione: c’è stata piuttosto una segmentazione abbastanza evidente di tipologia di prodotto, tra aeroporti grandi e piccoli. In quelli grandi, in Italia come all’estero, c’è stata una crescita di alcuni top brand, come Bulgari o Cartier, che hanno saputo adottare la loro offer-
›Chiudere in città, per aprire nei Mall intervista
Intervista a Marco Carraro, amministratore delegato di Blue Spirit È stato così brutto il 2009? L’anno è finito meglio rispetto a come era iniziato. Noi chiudiamo in sostanziale pareggio rispetto al 2008. Se poi consideriamo anche le nuove aperture, siamo sopra al 30% di aumento rispetto all’anno prima. Nel 2009 che utili vi aspettate? Il 2009 è stato un anno di ristrutturazione, che ora è stata completata (dopo l’acquisizione della Dip spa, ndr), ma che ha portato sicuramente a un aggravio di costi. Diciamo che abbiamo sfruttato la crisi per portare avanti una ristrutturazione che era indispensabile. Dove si sono concetrate le chiusure e le aperture? Ci sono state più chiusure in città, mentre le aperture sono state tutti nei centri commerciali. Che dati hanno avuto i due canali? Nel centro città abbiamo fatto il -6/7 per cento circa. Nel centro commerciale abbiamo una crescita che va intorno al 3-4% e che compensa l’andamento del centro città. Che caratteristiche hanno i centri commerciali dove avete aperto? Le nuove aperture nel 2009 sono state fatte in centri commerciali esistenti, già performanti. Questa è la sfida dei prossimi anni.
42 retail&food - marzo 2010
Troppo alti i costi nei nuovi centri? È vero che i centri commerciali nei prossimi anni avranno difficoltà, ma non certo per i costi crescenti, anzi. Oggi si apre un negozio in un centro nuovo con costi di affitto che sono la metà rispetto a quelli di un anno fa. La vera sfida con le nuove strutture è capire se il bacino è ancora vergine o è saturo. Sono realistici abbassamenti degli affitti al mq da 1000 a 500 euro all’anno? Sì. A 1.000 euro si arrivava nei centri commerciali doc, ma la proporzione direi che è realistica. Dove vi concentrete nel 2010? Stiamo aprendo a breve nella zona di Palermo. Dovrebbero essere inaugurati un Auchan nel primo semestre e un Ipercoop nel secondo. Poi continuiamo ad aprire valutando la qualità con molta più attenzione di prima. La sfida secondo me si gioca sulle ricommercializzazioni dei centri esistenti che già funzionano. Quali prodotti sono andati meglio? Quest’anno c’è stato un calo dell’oreficeria, anche perché l’oro ha raggiunto quotazioni importanti, e c’è stata invece una ripresa dell’artgento e della gioielleria oro e diamanti. Noi abbiamo avuto un prezzo medio venduto più alto del 20% rispetto al 2008, segno che la tendenza è a spostare alcuni acquisti di fascia un po’ più alta anche nei centri commerciali.