TERZA PAGINA PEST CONTROL ALIMENTARE
pest management alimentare, arriva l’“auto-controllore” di Simone Finotti
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“Evoluzione del pest control nella filiera alimentare” è il titolo del nuovo libro di Davide Di Domenico, biologo entomologo e consulente di pest management per importanti aziende del food. Un intero capitolo illustra il caso di tre piccole strutture di San Marino coinvolte direttamente in un progetto di autocontrollo. Un caso-scuola.
luglio 2016
Filiera alimentare e pest control: un binomio che, specie negli ultimi anni, si sta evolvendo e professionalizzando sempre di più. Ultimamente, infatti, un’attenzione via via crescente è rivolta alla sicurezza alimentare, con una sensibilizzazione sempre più accentuata in proposito sia da parte degli operatori, sia da parte dei fruitori finali dei prodotti, che poi siamo tutti noi. E siccome, per dirla con Feuerbach, “siamo quello che mangiamo”, ne va, in ultima analisi, della qualità della nostra vita.
Un settore molto complesso
Si tratta di un settore complesso sia dal punto di vista tecnico, sia da quello legislativo, con diverse norme, regole, standard e non poche criticità, come sottolinea il biologo-entomologo Davide Di Domenico, esperto di ecologia urbana e consulente Pest Management e Sicurezza alimentare, nel suo approfondito libro “Evoluzione del pest control nella filiera alimentare. Monitoraggio ed analisi di sistemi in cui l’igiene e la qualità
degli alimenti sono scarsamente sviluppati o compromessi”, uscito per EAI-Edizioni Accademiche Italiane. “In questo lavoro ho focalizzato la mia attenzione su sistemi in cui l’igiene e la qualità degli alimenti erano scarsamente sviluppati o compromessi. In particolare, mi sono concentrato sullo studio delle problematiche legate ai parassiti nelle piccole strutture ristorative della Repubblica di San Marino e nelle zone colpite dal terremoto del maggio 2012 in provincia di Modena. Nel primo caso è stato sviluppato un progetto finalizzato a coinvolgere direttamente i gestori, creando la figura dell’auto-controllore. Nel secondo caso la creazione di un gruppo tecnico, del quale ho fatto parte, ha permesso lo sviluppo di una sinergia d’azione in grado di intervenire a sostegno delle criticità individuate durante le fasi più acute dell’emergenza.”
Il caso San Marino
L’intero terzo capitolo del volume è dedicato al “caso” S. Marino: il Decreto 32/2005 della Repubblica sanmarinese, all’ articolo 4 prevede che che ogni azienda alimentare deve sviluppare, applicare e mantenere un programma scritto contente le procedure di igiene secondo lo schema delle SSOP americane. L’U.O.S. Sanità Veterinaria e igiene Alimentare del Dipartimento Prevenzione dell’Istituto per la Sicurezza Sociale (ISS) della Repubblica di San Marino, nel corso di una analisi consuntiva dei report prodotti fino all’anno 2011, relativi alle ispezioni svolte sugli esercizi alimentari, ha evidenziato l’esistenza
di una scarsa attenzione da parte delle piccole aziende nei confronti del pest control. Sono per lo più ristoranti a gestione familiare, nei quali, per motivi economico – culturali, non vengono affrontati autonomamente gli aspetti relativi alla conduzione di un monitoraggio sistematico o al controllo della qualità del servizio fornito dalla ditta di disinfestazione.
Il progetto sperimentale
Di conseguenza, al fine di incentivare l’attuazione del Decreto 32/2005, che definisce la gestione del pest control come una SSOP, è stato avviato un progetto sperimentale mirato ad indurre la corretta procedura di controllo nelle piccole aziende alimentari, attraverso il loro coinvolgimento diretto in uno specifico programma di monitoraggio. Un’importante novità, in questo caso, sta nel fatto che la relazione tra controllore ed opera-