GESTIONE CONDHOTEL
“sblocca italia” approvato in consulta: via libera ai condo-hotel di Carlo Ortega
28 FEBBRAIO 2016
La Consulta ha bocciato a metà gennaio i ricorsi delle province di Trento e Bolzano contro l’art. 31 dello Sblocca-Italia (133/2014), che apre la strada, anche nel nostro paese, all’arrivo dei condo-hotel (o condhotel). Ecco di cosa si tratta, e perché rappresentano un’importante opportunità per il settore turistico e alberghiero. Nata negli Usa ormai diversi anni fa – sotto la bandiera dello Zio Sam spopolava già un decennio or sono, il mastodontico Plaza di New York lo è e nella sola Florida ci sono almeno 50mila di queste strutture-, la formula del “condo-ho-
tel” (o condhotel) sta per prendere piede anche in Italia, dopo l’ultimo “ok” della Cassazione che ha bocciato i ricorsi delle province autonome di Trento e Bolzano contro lo Sblocca-Italia del 2014.
tative a destinazione residenziale, dotate di servizio autonomo di cucina, la cui superficie non può superare il quaranta per cento della superficie complessiva dei compendi immobiliari interessati.”
Introdotti dallo “Sblocca Italia”
Cosa sono
Tutto, infatti, inizia con l’articolo 31 della legge 133 del 12 settembre 2014 (lo Sblocca-Italia appunto), recante “Misure per la riqualificazione degli esercizi alberghieri”, e finalizzato a “diversificare l’offerta turistica e favorire gli investimenti volti alla riqualificazione degli esercizi alberghieri esistenti”. In questo articolo venivano “definite le condizioni di esercizio dei condhotel, intendendosi tali “gli esercizi alberghieri aperti al pubblico, a gestione unitaria, composti da una o più unità immobiliari ubicate nello stesso comune o da parti di esse, che forniscono alloggio, servizi accessori ed eventualmente vitto, in camere destinate alla ricettività e, in forma integrata e complementare, in unità abi-
Il che significa, fuori dal burocratese, alberghi composti da stanze “normali” e, accanto, da unità abitative destinate alla vendita (per non più del 40% della superficie). In modo tale che chi vuole possa letteralmente “acquistare una camera d’albergo per godere servizi e location senza gli oneri di una seconda casa o di altre formule più impegnative. Una forma ibrida tra albergo e condominio, insomma, come suggerisce il nome stesso. E anche se sappiamo che molti l’avranno già pensato, è importante non confondersi con il meccanismo delle multiproprietà: la differenza più importante (e non è cosa da poco) consiste nel fatto che con il condo-hotel l’albergatore è tenuto a cambiare la destinazione delle unità da “destinazione alberghiera” a “unità abitativa”. Ciò comporta fra l’altro la conseguenza che, se la gestione dell’albergo fallisce, il privato rimane comunque proprietario della sua stanza.
Quali vantaggi per gli albergatori?
Condo Hotel Santa Ceserea Terme
Il vantaggio per gli albergatori è evidente, ed è per questo che il legislatore ha pensato a questa formula nello Sblocca-Italia, che come si ricorderà aveva l’obiettivo di fungere da volano economico per il paese. Infatti attraverso questa forma di acquisto le imprese alberghiere possono trovare risorse utili, ad esempio, per migliorare le proprie strutture, innalzare la qualità della propria of-