_i tabià________ Con il termine tabià si indica in dialetto bellunese una costruzione rurale, tipica di quelle vallate, adibita a stalla-fienile e in parte anche ad abitazione. Gli esempi più antichi risalgono alla seconda metà del XVII secolo e si tratta in pratica di costruzioni realizzate o totalmente in legno o più spesso in legno su basamento di pietra. Strutturalmente, i tabià prevedevano uno zoccolo in pietra su cui si innalzava la parte lignea, realizzata con sistema costruttivo “blockbau” (tronchi sovrapposti incastrati agli angoli che allo scopo venivano opportunamente sagomati) o “standerbau” (struttura data da tronchi portanti verticali e di sostegno orizzontali). Il tetto era a due spioventi e ricoperto di scandole.
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_impianto fotovoltaico________ L'impianto fotovoltaico è connesso in rete in regime di scambio sul posto e integrato architettonicamente in copertura, un tetto a spioventi inclinati. Il sistema è costituito da 51 moduli da 230 Wp che, collegati in serie, formano 5 stringhe allacciate a tre inverter. Considerando il luogo di installazione, l’inclinazione, l’orientamento e le varie perdite, la produzione annuale stimata è stata calcolata in 12.549 kWh. Orientamento: falda principale OSO, falda secondaria SSE Inclinazione: 23,44° Dimensione totale: 83,57 (m2) Potenza nominale dell’impianto fotovoltaico: 11,73 kVp Produzione (kWh/kWp) 12.549 kWh, produzione annuale 11,73 kW
_9 L’ampia zona giorno; a destra la stufa e la vecchia scala.
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