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Ubicazione: Località Marin, Selva di Cadore (BL) Progetto: EXiT architetti associati, Treviso Strutture: ing. Alberto Soligo, Camposampiero (PD) Impianti: ing. Mauro Benozzi, Piombino Dese (PD) Consulente energetico: Elektroplanung, p.i. Gotthard Baur, Campo di Trens (BZ) Direttore dei lavori: arch. Francesco Loschi - EXiT architetti associati, Treviso Appaltatore: Cnc di Crepaz Raffaele e C. s.n.c., Livinallongo (Belluno) Lavori: agosto 2008 - luglio 2010 Superficie fondiaria: 304 m2 Superficie utile: 220 m2 Superficie verde: 84 m2 Fotografie: Teresa Cos
Il recupero di un tabià Una tradizionale costruzione in legno e pietra tipica del Cadore e dell’Ampezzano, un tabià, è stato recuperato per diventare una casa di vacanze. Partendo da un accurato rilievo delle parti lignee e degli incastri strutturali, l’edificio è stato successivamente smontato e rimontato; molte travi e assi del vecchio fabbricato sono state pulite e recuperate, integrando le porzioni mancanti con elementi lignei di recupero, così da garantire una continuità di colore e di materiali. Dal punto di vista volumetrico sono state eliminate le superfetazioni che negavano il volume originario, mentre altre sono state mantenute e rilette secondo un linguaggio minimale. La nuova struttura portante in acciaio a vista verniciato di nero, disposto e adattato alla misura e alla modularità consolidata dei tabià, collabora con quella originaria in legno; in alcune parti le travi in acciaio vengono rivestite da travi in legno di recupero adeguatamente scavate. Il legno utilizzato è il larice per le parti strutturali e l’abete per i tamponamenti. La casa è autosufficiente dal punto di vista energetico grazie al sistema fotovoltaico integrato nella copertura, in scandole di larice. L’energia elettrica prodotta è utilizzata anche per la produzione di acqua calda e per il sistema di riscaldamento a pavimento. Particolare attenzione è stata posta alla scelta dei materiali interni: legno di larice e abete, pietra dolomia, acciaio dipinto di nero e intonaco grezzo bianco caratterizzano ogni ambiente domestico con un preciso intreccio di questi quattro materiali fondamentali, freddi o caldi, creando un sistema unico, ben bilanciato e perfettamente integrato alla natura di ogni stanza. In questo progetto di recupero l’architettura, gli spazi interni e il paesaggio sono strettamente legati all’utilizzo dei materiali, alle lavorazioni e alle azioni che il legno subisce; spazio e materia sono pensati in continuità e il legno diventa testimone del passare del tempo e della storia dell’edificio stesso.
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