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LORENZI GROUP
from Economy Marzo 2022
by Economy
IMPIANTISTICA, IL CANTIERE SI FA ACCADEMIA
Con la sua Academy, Lorenzi Group forma i giovani apprendisti direttamente "sul campo", grazie all'ultradecennale esperienza nei settori elettrico, energetico fotovoltaico, termoidraulico e dell’automazione
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di Paolo Grisorio
Lorenzi Group lancia Lorenzi Academy. L’azienda bergamasca, che ha un’esperienza ultradecennale nell’impiantistica a tecnologia avanzata ed è attiva nei settori elettrico, energetico fotovoltaico, termoidraulico e dell’automazione, punta sul capitale umano per mantenere elevato il livello della propria offerta. Nel 2022 ro eguir in mo o i ecifico a un o grazie alla nuova struttura la formazione già attivata lo scorso anno ed è previsto l’intervento degli “operation man”, i coordinatori di Lorenzi Group, alla direzione del personale in cantiere. Il progetto Academy punta su giovani elettricisti inseriti in un processo di apprendimento sul campo che permetterà loro di accrescere le proprie competenze condividendo i valori su cui si basa la comunità aziendale. Quest’anno, tra tutti gli allievi dell’Academy, selezionati anc e rami e ecifici accor i con le cuole del territorio, chi si distinguerà per competenze, volontà e dedizione verrà inserito dire amen e nel flu o o era i o er e ere impiegato in azienda a tempo indeterminato. È l’approccio di Lorenzi Group che da sempre si distingue nel seguire un criterio di evolu ione e i er ifica ione un an o u ecnologie all’avanguardia capitale umano e formazione. L’azienda ha sviluppato così negli anni un e erien a i er ifica a c e le a con entito di crescere proponendosi come general contractor nel settore edilizia ma oggi anche come interlocutore sempre più specializzato per le esigenze di grandi aziende. La proprietà Lorenzi, dal 1997 a oggi, nel seguire le esigenze del mercato ha attuato una progressiva specializzazione nei diversi campi d’intervento con società distinte ma cresciute all’interno del gruppo in un’unica visione di continua innovazione e oggi tutte operative come divisioni dell’unico marchio. Una strategia che si è mostrata vincente se nonostante il rallentamento del settore dell’edilizia, che nel 2020 ha registrato una fle ione el ri e o all anno recedente, Lorenzi Group è riuscita a recuperare la propria posizione sul mercato registrando e superando performance pari a quelle prepandemia.
L’innovativo modello di business, che si basa su tre leve fondamentali - audit, progettazione ingegneristica e prestazioni d’opera di alto livello in tutti i settori dell’impiantistica - ha generato un fatturato nel 2021 di euro con un incremen o el ri e o al Lo spiega bene Diego Lorenzi, amministratore delegato di Lorenzi Group: «Oggi il gruppo è in grado di fornire un servizio di prestazione
DIEGO LORENZI, AMMINISTRATORE DELEGATO DI LORENZI GROUP
LORENZI GROUP HA CHIUSO IL 2021 CON UN FATTURATO DI OLTRE 7,3 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 21,4% RISPETTO AL 2020 o era ualifica a nell am i o ell im ian istica, edilizia, termoidraulica, automazione, elettronica e sistemi energetici. Ma nel 2021 in risposta alle restrizioni imposte dalle norme an i o i a iamo eci o i i er ificare il nostro business implementando i servizi con la nuova realtà Lowill Sound, con service audio, video e luci». Oggi l’azienda parla insomma un linguaggio nuovo e sa farsi ascoltare da nuovi interlocutori e clienti, tra i quali diversi big. Le parole odierne non sono più solo fotovoltaico, cantieri, cablaggio, spiccano parole della nuova quotidianità: led wall, contenuti, regia, narrazione, realtà virtuale, story telling. Sono quelle dei servizi innovativi e taylor made che necessitano di elevata competenza. Per mantenere questo livello qualitativo Lorenzi Group continua a investire su formazione e capitale umano con Academy che consentirà di continuare a procedere nell’innovazione con prestazione di manodopera specializzata in grado di rispondere alle più elevate esigenza di mercato.
DA OGGI SI SCONFINA
di Marco Davide Castejon
Che il sistema svizzero fosse considerato efficiente e sicuro, lo sanno tutti e lo conferma Christoph Schaltegger, professore dell’Università di Lucerna, il quale però aggiunge che alcune imperfezioni - forse un segno di una maggiore "tendenza verso la centralizzazione in Svizzera" - debbano essere affrontate. Guardare avanti e non avere paura del nuovo, che in alcuni casi è già vecchio e passato, non è un fattore che metterei tra le eccellenze del Ticino. Oggi attraverso questa bella iniziativa di Economy, che mi accoglie per raccontare del mondo economico e non solo del Ticino, ci accingiamo a dire e a far sapere quello che più delle volte non viene detto o scritto: vogliamo raccontare non solo le donne, gli uomini, delle società, siano esse pubbliche che private, ma anche quei tanti aspetti della vita di uno dei 26 Cantoni della Svizzera. Quello più vicino all’Italia, quello che può essere un serio e affidabile partner, dove i suoi giocatori sono in grado di competere a diversi livelli e dove molti altri buoni giocatori, magari non sono ancora stati scoperti.

AFFITTIAMO COMPETENZE
Chi ha detto che dopo i cinquantanni e per l’esattezza dopo i 57 non si è più utili? Da questa premessa, Gianmarco Galli (nella foto), imprenditore molto attivo in Ticino e non solo con la sua società di comunicazione Lapix, ha tratto ispirazione e ha fatto sì che questa opportunità data da una forza lavoro alifcata diventasse n business che potesse essere utile non solo alle grandi aziende ma anche alle semplici persone. Nasce quindi una piattaforma digitale dove coniugare l’offerta con la domanda, Over57.com, questo è il nome ideato da Galli, la quale accoglie in 350 sottocategorie un mondo di Over 57 che vanno dal giardinaggio alla consulenza aziendale, dalla tecnologia fno al mondo dell’infanzia non dimenticando il mondo dell’istruzione come quello musicale o artistico.
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L’EDIZIONE DIGITALE A PORTATA DI TUTTI
Anche se il settore pubblicitario si aspetta un 2022 in crescita: lo rivela un sondaggio dell'associazione delle agenzie Leading Swiss Agencies (Lsa) e di Utenti Svizzeri Pubblicità (Usp), la federazione che rappresenta gli inserzionisti, uesto non signifca c e il mondo editoriale abbia le competenze e la professionalità necessaria per sbarcare nel mondo digitale. I dati pubblicitari prevedono un aumento del 62% della spesa pubblicitaria nell'anno appena cominciato e le agenzie sono pronte a scommettere su una progressione pari al 45%, mentre solo il 10% di esse si attende un calo. Il 38% di questi inserzionisti punterà sui media tradizionali ( televisione, stampa, manifesti, radio ) mentre la pubblicità digitale si dovrebbe attestare sul 17%, per i siti web sull’11%, sul marketing sociale al 11% e il mondo legato al marketing degli eventi al 11%. La questione non è più se “ passare al digitale ” o meno, ma come implementarlo in modo e fcace e redditizio. Oggi infatti tanti editori non possiedono internamente le competenze necessarie per a rontare uesta sfda. er essere competitivi nel mondo digitale c'è bisogno oltre alle competenze editoriali anche di competenze avanzate di sviluppo software, di algoritmi, d intelligenza artifciale, e monetizzazione revenue optimisation o meglio l’ottimizzazione dei ricavi. Tutto questo per assicurarsi un ritorno sull'investimento che alcune volte diventa un impresa molto impegnativa, soprattutto per gli editori più piccoli. Nel 2018 un gruppo di imprenditori ticinesi, attraverso la costituzione di una società, decide offrire un servizio in grado di aiutare nel processo di digitalizzazione il mondo dell’editoria. Nasce quindi LocalPoint, una società gestita da esperti imprenditori nel campo dell intelligenza artifciale e del mobile che propone un sistema di automizzazione su tutto il sistema in modo da creare e ottimizzare la presenza dei giornali ma non solo sul web.
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ANCHE LE MOSCHE CI AIUTERANNO NEL SALVARE IL PIANETA
Negli ultimi anni l'aumento della popolazione mondiale, l'urbanizzazione e il cambiamento delle abitudini alimentari hanno portato a un aumento signifcativo di alcuni enomeni uali l’aumento della quantità di pesce che viene utilizzato come mangime per gli animali che ha raggiunto un terzo del totale del pescato e un forte spreco del cibo buttato che è ormai pari ad un quarto del totale di quello prodotto. Questi due fattori hanno portato a un crescente interesse per la coltivazione di insetti, i quali si nutrono di scarti organici e li bio-convertono in proteine, grassi e fertilizzante per l’agricoltura. Le stesse proteine possono essere anche utilizzate per produrre farine proteiche per il bestiame e cibo per animali domestici. Ancora oggi il 21% dei 2,6 milioni di tonnellate l'anno di rifuti organici viene smaltito negli inceneritori, trattato in processi lunghi e costosi (compostaggio, biogas e altro ) i quali non sono esenti da inquinamento. Ticinsect, fondata in Ticino da Elisa Filippi e da altri co-founders, ha ideato un sistema il cui scopo è quello di sfruttare il potenziale della mosca soldato nera (hermetia illucens), aiutando a risolvere il problema della gestione degli scarti organici e costruendo una economia circolare locale che permetta di allevare gli animali con farine a km0 che sostenibili. Dopo aver allestito un primo impianto pilota di hermetia illucens, la Ticinsect sta coinvolgendo i principali attori economici ticinesi, e non solo, con l'obiettivo di innovare la catena alimentare e creare il primo impianto industriale in Svizzera che vedrà la luce nel corso del 2022. Dalle larve, ci racconta Elisa Filippi, è possibile ricavare anche dell’olio combustibile, molto richiesto in agricoltura per il riscaldamento delle serre le quali solo in Europaporta al consumo di 75 milioni di tonnellate da fonti fossili, generando 237 milioni di tonnellate di CO2. Nella sola Svizzera, la domanda di combustibili fossili per la coltivazione in serra ammonta a 40 mila tonnellate, generando 107 mila tonnellate di CO2. La disponibilità di un combustibile sostenibile, prodotto localmente dai rifuti alimentari, non signifca solamente rompere la dipendenza dalle pratiche minerarie e dal trasporto interplanetario ma anche salvare il valore di ciò che viene gettato via, riducendo l'impatto ambientale dell'intera catena di approvvigionamento. Lo scopo è quindi quello di trasformare parte delle 500 mila tonnellate di materiale organico attualmente bruciate e ridurre i costi ambientali ed economici dell'intera catena alimentare e delle città. Ticinsect nel corso degli ultimi anni ha avviato collaborazioni con istituti di prestigio come Eawag del Eth - Politecnico Federale di Zurigo e ha raggiunto importanti obiettivi
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IN TICINO LA NUOVA SILICON VALLEY
Anche in Ticino possono nascere e svilupparsi sistemi innovativi in grado di offrire alle organizzazioni e alle aziende la possibilità di creare una community privata. Dalla sua nascita e solo con il passaparola oltre 27 clienti in 9 Paesi europei si sono serviti ad oggi del prodotto ideato da professionisti che operano dal Ticino, attivi da oltre 15 anni nel mondo marketing esperienziale innovativo, per alcuni tra i più famosi brand internazionali. Il l anno defnitivo dove il posizionamento deve essere dato dai paesi esistenti, dal consolidare i rapporti con i clienti che già utilizzano il prodotto e con lo sbarco sul mercato statunitense. Non solo la Silicon Valley può pregiarsi di avere dei visionari, ma da oggi anche il Ticino.
NO AGLI AUMENTI DEI CONTRIBUTI PER L’EDITORIA
Tra i vari temi dell’ultimo referendum che si è svolto in Svizzera c’era anche quello di aumentare i contributi al mondo dei media. L’esito, senza oggi entrare nelle percentuali e di cosa ogni singolo Cantone ha votato e del perche, è stata una bocciatura. Anche la popolazione, sotto la media rispetto alle precedenti votazioni, del Ticino si schierata in maniera contraria con il no del 52,8% rispetto al sì del 47,2 %. I contributi, che sono stati comunicati male e in alcuni casi fuorvianti, dovevano servire ad aiutare i gruppi editoriali la cui crisi è sicuramente dettata dal forte calo della pubblicità ma anche da colossi del web che si muovono a livello planetario. Riuscirà il piccolo Ticino a fare una politica sinergica e pensare in grande? Lo vedremo nel corso dei prossimi mesi: come si dice, chi vivrà vedrà.
