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Agnello sardo, storico accordo

Nasce l’agnello equo solidale che paga il giusto prezzo ai pastori. È il primo accordo di filiera nazionale sul rispetto della legge sulle pratiche sleali. Il Consorzio di Tutela dell’agnello IGP di Sardegna ha sottoscritto un Protocollo di Intesa storico tra i Fratelli Ibba srl – Abbi group, Coldiretti Sardegna, Fdai (Firmato dagli agricoltori italiani) e Stc Carni. Secondo il Protocollo di intesa, il prezzo dell’agnello di Sardegna IGP sarà pagato a 6 euro/kg (peso vivo) per tutta l’annata e comunque non andrà sotto i costi di mercato. Il protocollo mette in atto il Decreto Legislativo n. 198 dell’8 novembre 2021 relativo alle pratiche sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare, voluto dalla Coldiretti allo scopo di garantire una maggiore tutela per gli operatori del settore agricolo e alimentare, prendendo come riferimento i costi di produzione ufficiali di Ismea che, sulla base della vigente normativa, ha avviato il monitoraggio dei costi di produzione dei prodotti agricoli e zootecnici.

Capitelli - Miglior Cotto d’Italia

Il prosciutto cotto San Giovanni di Angelo Capitelli si conferma il miglior cotto d’Italia secondo Guida Salumi d’Italia 2023.

Il prosciutto Cotto San Giovanni, da sempre riconosciuto con il massimo punteggio di 5 spilli, quest’anno è stato premiato ulteriormente da Guida Salumi d’Italia come Migliore Prosciutto Cotto d’Italia 2023 ed è stato inserito nella categoria Premi Speciali.

Si conferma quindi, ai vertici della salumeria italiana di qualità, una soddisfazione che si aggiunge al bollino di Top Italian Food 2022 ricevuto da Gambero Rosso lo scorso dicembre. Angelo Capitelli ha affermato soddisfatto: “Questo risultato incredibile è nostro, un grande sogno che continua a vivere. Mantenere per quasi 10 anni il massimo riconoscimento crea aspettative ancora più alte e noi non vogliamo deludere per nessun motivo al mondo”.

Culatello di Zibello DOP: Re dei Salumi

Profumato e dal sapore dolce e delicato, il Culatello di Zibello DOP è un capolavoro dell’arte norcina italiana. La sua tradizione secolare è oggi portata avanti da 23 produttori, associati al Consorzio di Tutela.

Il comparto gode di ottima salute: nel primo semestre 2022 la produzione è stata da record.

Il comparto conta circa 300 occupati, tra addetti diretti e lavoratori legati all’indotto, e gode di buona salute, come spiega il Presidente del Consorzio Romeo

Gualerzi: «Nel primo semestre 2022, i Culatelli di Zibello DOP omologati sono stati 56.552: un dato in crescita del 27,4% rispetto al pari periodo dell’anno precedente. Nel 2021, la produzione è stata di oltre 96.800 Culatelli di Zibello Dop (+23,9% rispetto all’anno precedente) e il fatturato al consumo del comparto ha raggiunto i 23,8 milioni di euro, con un incremento superiore al 22% rispetto al 2020».

Un trend interessante degli ultimi anni, comune al comparto dei salumi, è legato all’affettamento: in precedenza, infatti, il Culatello di Zibello DOP era commercializzato intero o in tranci.

A spingere i consumatori a scegliere il Culatello di Zibello DOP preaffettato è l’elevato contenuto di servizio delle vaschette: si pensi alle grammature adatte alle diverse tipologie di famiglia, alla praticità e alla velocità di acquisto, alla possibilità di consumo fuoricasa, alla facilità di conservazione. Ottimo gustato in purezza, tagliato a fette sottili, il Culatello di Zibello DOP può essere anche un ingrediente versatile in cucina.

Benessere animale, work in progress

Un sistema unico ed armonizzato di certificazione volontaria del benessere degli animali, secondo le regole stabilite nel decreto ministeriale del 2 agosto scorso, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 novembre 2022, sarà attivo in Italia a partire dal 2023.

Il Sistema di qualità nazionale per il benessere degli animali (SQNBA) è stato istituito con l’articolo 224 bis del decreto legge 19 maggio 2020 n. 34, successivamente convertito in legge e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 luglio 2020.

Gli obiettivi sono la necessità di equilibrare le regole applicabili per la certificazione degli allevamenti che ottengono prestazioni elevate in salute e benessere animali e la volontà di conferire alla filiera zootecnica italiana uno strumento per la valorizzazione delle produzioni.

Ai fini della valorizzazione commerciale delle produzioni è previsto l’utilizzo di un marchio distintivo, ancora da definire, con il quale identificare i prodotti conformi ai disciplinari che sono stati certificati da un organismo autorizzato.

Il SQNBA, non ancora operativo, diventerà una delle componenti della PAC, alla base di uno specifico eco-schema che premia gli allevatori certificati, i quali, come requisito supplementare, impiegano metodi estensivi di produzione, con il pascolamento degli animali secondo regole predefinite.