Donne con le CURVE - Demo (n. 0)

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ANNO I NUMERO 0 - COPIA DESTINATA AL SOLO UTILIZZO COMMERCIALE

IL CURVY MAGAZINE ITALIANO

TRE NDS

*Grunge *TACCHI SUPER!

INTERVISTA

Elena Mirulla professionista

del fumetto

CURVY SHOOTING

Sogno d’estate

CURVY OUTFIT

A tutto denim

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L’ABITO (DA SPOSA) PERFETTO?

È a portata di mouse!


IL CURVY MAGAZINE ITALIANO

Anno I numero 0 - COPIA DESTINATA AL SOLO UTILIZZO COMMERCIALE Distribuzione gratuita www.donneconlecurve.it info@donneconlecurve.it

Direttore responsabile Elena Schiavon

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@elenaschiavon

Direttore editoriale e artistico Giorgia Maria Rosaria Marino

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@morbidalavita

Redazione

Elena Schiavon, Giorgia Maria Rosaria Marino Angela Trovato, Antonietta Bonanno, Alessandra Castagner Chiara Felici, Elena Mirulla, Eleonora Lanzetti, Ilenia Bazzacco Iris Tinunin, Miria Benotti, Moira Pugliese Stella Pecollo, Miss Vagina

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N.0 - SETTEMBRE/OTTOBRE 2013

In copertina Modella: Iris Tinunin foto: Alessio Bazzichi abito: SKY (by Glamour in Rose) Collana: Linda’s Dream *** Shooting Sogno d’estate Modella: Iris Tinunin foto: Alessio Bazzichi

Curvy Ad Honorem

Editoriale

Abbiamo chiuso da pochi minuti questo numero zero e l’energia che si respira tra di noi è elettrizzante. Perché questo giornale, Donne con le CURVE, rappresenta una evoluzione per noi, e ci auguriamo che lo sia anche per voi. Un bimestrale gratuito che nasce dal mondo digitale - e che speriamo riesca anche ad uscire dal digital per approdare sulle vostre scrivanie, case e negozi anche in un formato “fisico”- frutto dell’esperienza e della passione di tanti talenti che hanno trovato il loro spazio grazie al web e che vuole raccontare una femminilità troppo spesso trascurata dagli altri magazine femminili: quello delle donne con le curve. Senza distinzioni di taglia, peso, altezza: donne con le curve, e basta. Eccomi quindi a tirare le fila, in qualità di curvy ad honorem - ruolo che mi rende fiera - di questo progetto di cui sono profondamente orgogliosa. Non mi dilungo oltre: voglio lasciare spazio a chi questo giornale l’ha costruito, lavorandoci giorno e notte, a tutte le donne che hanno investito tempo e risorse per regalarvi dei contenuti di qualità, spessore e divertimento, e desidero anche ringraziare tutti voi che leggerete e supporterete questo progetto. E, dato che nasciamo digital, non posso fare a meno di ricordarvi di iscrivervi alla nostra newsletter e di seguire i nostri canali ufficiali, per comunicare con noi e farci conoscere le vostre opinioni. Buona lettura!

Elena Schiavon

www.donneconlecurve.it www.facebook.com/donneconlecurve

@donneconlecurve


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IN QUESTO NUMERO

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Emergenze creative di Miria Benotti Dai blog | Curvy & Plus Size dal mondo Outfit | I consigli delle blogger Ansia da prestazione? No, grazie! di Alessandra Castagner Come affrontare facilmente situazioni difficili

12 Belle fuori di Iris Tinunin 14 L’insostenibile leggerezza della bresaola di Miss Vagina

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Sogno d’estate SHOOTING

22 L’abito (da sposa) perfetto di A.C.

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l’abito dei sogni... a portata di mouse

Grunge * Tacchi super

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INTERVISTA

L’eccitante (giro)vita dell’attrice curvy di Stella Pecollo Musicoterapia di Chiara Felici Contrappunti scritti in curva di Eleonora anzetti Donne sull’orlo di una crisi di nervi di Antonietta Bonanno Vita 2.0 di Giorgia Marino Gnam di Ilenia Bazzacco La risposta di Angie di Angela Trovato Sul prossimo numero

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Elena Mirulla

TRENDS


EMERGENZE CREATIVE di Miria Benotti Plus Kawaii (www.pluskawaii.com)

Il 12 e 13 ottobre si terrà a Milano la prima edizione del Craft Camp: due giornate all’insegna dell’handmade e della creatività. Per conoscere il programma completo vi rimando al sito ufficiale dell’evento (craftcamp.it), ma per saperne di più ho fatto qualche domanda al team.

Quali sono stati gli ostacoli più grandi che avete affrontato per organizzare questo evento? L’ostacolo più grande è stato raccogliere i fondi; l’evento è organizzato, in maniera autonoma, da noi venditori su Etsy, non è dunque in nessun modo finanziato dall’azienda. Piuttosto che far pagare un esoso biglietto, abbiamo deciso di provare con il crowdfunding, in modo da diffondere la notizia e coinvolgere il più alto numero possibile di persone.

Cos’è l’Etsy Italia Team? Etsy Italia Team è nato nel 2009 ed è la comunità che raccoglie i venditori italiani che operano su Etsy.com, sito di vendita online dedicato ad handmade e vintage. Il nostro scopo è di aiutarci a vicenda a districarci nell’universo etsiano, coltivando una mentalità orientata alla collaborazione. Vorremmo anche riuscire a far apprezzare l’handmade italiano - e per handmade intendiamo i prodotti dei designer, crafter e creativi indipendenti (e non le grandi marche).

Come vi siete regolati nella scelta dei workshop? Abbiamo scelto secondo le nostre passioni cercando, nonostante le ovvie difficoltà, di offrire qualcosa di nuovo e originale. Volevamo far conoscere nuove tecniche e mondi creativi (Lumi, Stampa 3D, Arduino) ai nostri membri e ai partecipanti, e condividere le nostre conoscenze sulla vendita online. Molti sconoscono le difficoltà della vendita online: bisogna acquisire tante conoscenze specifiche (fotografia, SEO, marketing) e questi workshop sono pensati per istruire al meglio chi ha un negozio online.

Come e perché è nata l’idea del Craft Camp? Volevamo organizzare un raduno nazionale per permettere ai nostri membri di incontrarsi; abbiamo fatto un sondaggio e dai suggerimenti ricevuti è scaturito un evento non si può classificare strettamente come ‘raduno’, perché prevedeva workshop e presentazioni. Abbiamo poi deciso di aprirlo a tutti, per diffonderne il meraviglioso spirito.

Per rimanere aggiornati sui futuri eventi dell’Etsy Italia Team, seguite la pagina facebook. Ci vediamo al Craft Camp!

facebook.com/EtsyItaliaTeam

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DAI BLOG dal blog Style Has No Size (www.stylehasnosize.com)

cile,

diffi Perché è così

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edia am per la donna m

Edith Dohmen

? g n i p p o h s e r fa

Questa è la domanda che mi pongo ormai da anni! The Curvy Fashionista ha scritto un articolo sulla questione, intervistando Aimee Cheshire di Madison Plus Select, che vende (tra l’altro) la mia collezione negli Stati Uniti. Secondo me, il problema della moda ultimamente è proprio questo: il range delle taglie regolari si estende fino alla taglia 42 EU/12 US e il range delle taglie plus size parte dalla 44 EU/14 US, ma i modelli sono troppo poco sagomati. Un enorme gruppo di donne che vogliono apparire al top è in cerca di abiti e non mi spiego perché l’industria della moda stia ancora dormendo. Le inbetweenies (vie di mezzo) sono donne che si trovano tra i due range di taglie. Taglie 42-48 EU, e quella è esattamente la taglia media delle donne. Questo nutrito gruppo di donne viene costantemente ignorato. Troppo voluminose per le taglie regolari, troppo poco per le taglie plus size, visto che i modelli plus size sono spesso troppo ‘comodi’, quasi privi di forme.

Il fatto che la donna media non possa essere parte dell’industria della moda ha, per me, dell’incredibile. A partire dalla taglia 42 EU, vengono chiamate PLUS. Le inbetweenies non sono assolutamente la minoranza... anzi! Ho creato la mia etichetta per mostrare all’industria della moda che è possibile creare abiti - tagliati meravigliosamente - per questo segmento [...] La mia missione sarà compiuta quando la moda ‘regolare’ coprirà tutte le taglie, almeno fino alla 46 EU/16 US - o anche 48 EU/18 US - e quella plus size partirà dalla taglia 50 EU/20 US. Ancora non mi capacito del perché debba essere così difficile trovare bellissimi abiti nei negozi delle vie principali. E no, la donna media non vuole comprare in negozi specializzati in ‘taglie speciali’ o solo online! NO! Tantissime splendide donne - amiche, conoscenti e colleghe - vogliono fare shopping insieme e divertirsi! 7


OUTFIT - I CONSIGLI DELLE BLOGGER

! m i n e d o t t A tu

Simbolo della cultura americana (anche se, lo sapete, nascono in Italia), rivisitati in tutte le salse e riadattati ad ogni contesto e occasione d’uso, i blue jeans non passano mai di moda. Il denim è versatile, senza luogo né tempo, ed è indispensabile ‘farselo amico’. Ecco, dunque, i consigli delle nostre blogger curvy e plus size su come sfruttarlo per creare outfit adatti a tutte!

ASOS

Plus Kawaii

ASOS

ASOS CURVE

te Per un look total denim abbina due tonalità molto diverse di jeans, contrastanti tra loro. 8

BONPRIX


MANGO

NEW LOOK

TAILLISSIME

ED HARDY

BONPRIX

Scegli un boyfriend jeans, una camicia in denim e abbinala ad una decolletè spiritosa. In testa un cappellino da baseball e in mano una clutch super colorata. Comfy denim.

Guapita

Tondita

ASOS

My Vintage Curves ASOS

NEW LOOK

I jeans si possono indossare da mattina a sera. Per la sera, rendi il denim piĂš sensuale ed elegante abbinandolo ad un top dal taglio particolare, magari arricchito da dettagli gioiello. Aggiungi scarpe col tacco e sei pronta per uscire! 9


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Ansia da presta

zione?

No, grazie!

Siamo sincere, per quanto possiamo essere consapevoli e sicure di noi stesse, ci sono sempre delle situazioni che ci mettono in crisi, in cui la nostra autostima vacilla sotto il peso del timore del giudizio altrui.

Un colloquio di lavoro, il primo appuntamento con il tipo che ci piace, conoscere i futuri suoceri, un evento importante... tutte occasioni che prevedono il ‘fare una buona impressione’ e che riescono a risvegliare le nostre insicurezze e i pensieri più destabilizzanti: “fossi più magra gli piacerei sicuramente” (e allora perchè ti ha chiesto di uscire? Non è che per caso gli piaci GIÀ?), “devo perdere tre chili prima del colloquio” (meglio impiegare il tempo a studiare l’azienda) e avanti di questo passo. Se simili amenità attraversano la vostra mente siete nel posto giusto per un bel reset del cervello, ché qui le curve piacciono e anche molto, ma se avete bisogno di un vademecum ecco pochi semplici consigli per affrontare al meglio l’ansia da occasione speciale!

Primo appuntamento:

La regola universale, valida sempre e *comunque, è di restare fedeli a sé stesse. Certo, vogliamo dare il meglio di noi, ma inutile barare e spacciarsi per ciò che non si è.

Questo vale anche per l’abbigliamento: *scegliamo uno stile che sentiamo nostro, ché a fare le vamp se siamo sempre in sneakers risulteremmo solamente impacciate e non c’è niente di meno sexy di una ragazza poco a suo agio che barcolla sui tacchi o passa tutto il tempo a sistemarsi la minigonna. Non dico di presentarsi in tuta da ginnastica ma meglio scegliere qualcosa che ci faccia sentire sicure di noi stesse, perché durante l’incontro avremo altro a cui pensare (per esempio sostenere una conversazione brillante e divertente). Altrettanto importante è cosa mettere sotto i vestiti. Siamo tutte brave ragazze che al primo appuntamento non concedono altro che un bacetto, ma meglio partire preparate e scegliere l’intimo giusto, ché la carne è debole e non si può mai sapere come evolve una serata. Se vi viene la tentazione di mascherare la pancetta con l’intimo contenitivo non fatelo, desistete! Bridget Jones è una finzione e nessuna risulta simpaticamente seduttiva coi mutandoni, senza parlare poi dei bassorilievi che quegli strumenti di tortura lasciano incisi sulla nostra ritenzione idrica. Infine, se usciamo a cena, ordiniamo quello che ci piace e mangiamo con naturalezza, ché tanto non ci crede nessuno che viviamo di aria e due foglie di lattuga. I tempi di Rossella O’Hara (ricordate? Tu mangiare come uccellino) sono ormai lontani e, senza arrivare all’estremo di fare la scarpetta sul suo piatto, non dobbiamo aver

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presente il telefilm Drop Dead *Diva?AveteBrooke Elliott (nella foto) sfoggia

paura di mostrarci mentre mangiamo con piacere, anche se abbiamo qualche chilo in più. Una ragazza che mangia allegramente è molto sexy e fa ben sperare sugli appetiti di altro genere!

ersale, La regola univ nque, mu valida sempre e co a sé i è di restare fedel stesse. Colloquio di lavoro:

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Anche in questo frangente, ansiogeno per chiunque, sentirsi a proprio agio è fondamentale; quindi, via libera ad outfit testati e che sentiamo nostri. A meno che l’ambiente di lavoro non sia dichiaratamente informale e creativo è preferibile optare per un completo giaccapantaloni o un classico tailleur - sobrio, rassicurante ed elegante - scongiurando l’anonimato con dei guizzi fantasiosi sugli accessori, come una cintura colorata, una borsa ricercata o delle scarpe originali. In tutti i frangenti, ma soprattutto in ambito lavorativo, facciamo molta attenzione a scegliere la taglia giusta. Non temiamo un numero su un cartellino che tanto leggiamo solo noi: è molto meglio una cifra in più che presentarsi al nostro futuro datore di lavoro strizzate in camicette che esplodono o in pantaloni che segano i fianchi e fanno strabordare lo stomaco. Su noi curvy, la giacca può presentare dei problemi di vestibilità: per riuscire ad abbottonarla dobbiamo spesso comprare una taglia in più, il che comporta tutta una serie di sproporzioni e lunghezze sbagliate. In questo caso, facciamo accorciare le maniche perché risultino lunghe il giusto e la giacca sembri cucita su misura (la sartina deve diventare la nostra migliore amica)!

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una serie di look da ufficio da cui tutte possiamo prendere spunto, sobri ma colorati e per nulla banali.

COPIAM

OLE IL LO

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OK!

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1. tunica Junarose * 2. blazer VETO * 3. gonna YPPIG * 4. collana sweet deluxe * 5. scarpe Sugarfree Shoes * 6. borsa MAS(QUE)NADA Infine, che si tratti di svago, lavoro o amore, vi consiglio di sorridere sempre - in ogni occasione - perché, si sa, il sorriso è la curva più bella del corpo di una donna.

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di Alessandra Castagner Verdementa (www.verdementablog.com) 11


BELLE FUORI di Iris Tinunin Stylosophique (www.stylosophique.com) chiare, rischiano di creare troppo contrasto e di risultare dunque finte. Per evitare tutto questo bisogna scaldare il colorito del viso. Quindi, prima di realizzare questo trucco, fate 3 o 4 lampade in una settimana... sto scherzando! Prendete una maxiterra e un bel pennello fluffy e, con criterio, andate a regalare un po’ di colore a quelle zone che, se aveste avuto il tempo di Quando parliamo di make-up dobbiamo tenere andare al mare quest’estate, il sole avrebbe presente che, scegliendo un colore forte per le dorato naturalmente: le tempie, gli zigomi, la labbra, si imbocca una strada che impone di fronte, il naso... e non scordate il collo! essere coerenti. Capite bene che, nel farci belle per i nostri principini, non si può pretendere che la loro attenzione si sdoppi a nostro piacimento. Se, dunque, abbiamo scelto di indossare un bel rossetto, è bene che gli occhi siano curati ma sobri. Non vogliamo certo mandarli in tilt, questi uomini, no? L’arancione è uno dei colori più usati all’Aloe - Maxi Terra p U di tutti i tempi, per quanto riguarda le proposte e k a M ip Gloss labbra, ma abbinato ad un trucco occhi troppo importante può creare un fastidioso effetto A questo punto abbondate di blush e mascara e cubista, che va bene per le feste a tema ma un guardatevi allo specchio. Sì, manca qualcosa. Le po’ meno per la vita quotidiana. Per bilanciare la sopracciglia. Quando gli occhi sono così naturali forza del colore che abbiamo scelto per le labbra, e la bocca così strong c’è assoluto bisogno di c’è bisogno di una sguardo pulito ma luminoso. incorniciare lo sguardo e dare tridimensionalità Per realizzarlo stendete su tutta la palpebra un al viso ridefinendo le sopracciglia. Potete farlo primer cremoso; con un marrone medio e un con una matita apposita o con un gel e un pennello da sfumatura andate a marcare la piega pennellino angolato. Noterete senza alcun naturale fra la palpebra fissa e quella mobile e dubbio la differenza! successivamente illuminate quest’ultima con un tono di beige molto chiaro; abbiate cura di sfumare bene i bordi dei due colori in modo da creare un effetto profondo ma naturale.

Il trucco occhi pe rfetto da abbinare ai r ossetti

arancio

Prima di abbondare col mascara, un ultimo accorgimento: le labbra arancioni, su pelli molto

Make Up Fore

ver - Aqua Bro

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Se siete delle fan dei trucchi occhi naturali vi consiglio di scegliere una palette che abbia al suo interno sia il primer che qualche opzione di ombretto che vi permetta di variare abbinamenti, come quella proposta da NYX, One Night in Morocco.

3 1 2 Quando si tratta di colore sulle labbra è bello provare anche a combinare prodotti dalle texture differenti. In questo trucco sono stati sovrapposti il balsamo colorato di Revlon (Just Bitten Kissable - 040 Rendezvous) e il gloss tono su tono di Guerlain (Gloss d’Enfer - 420).

1. primer 2. pieg

a 3. palpebra

mobile

Se le labbra devono essere il focus del trucco bisogna assolutamente regalare loro un punto luce ad hoc: prendete una matita bianca molto morbida (è perfetto il Kajal 117 di Deborah Milano) e disegnate una M sul vostro arco di cupido, poi sfumatela bene. Dopo questo passaggio siete pronte per l’applicazione del rossetto.

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L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELLA BRESAOLA di Miss Vagina Memorie di una vagina (memoriediunavagina.wordpress.com) “Tarantina espatriata a Milano. Ho un mio blog e curo una rubrica su Cosmopolitan. Credo nella parmigiana di melanzane, nei Pink Floyd e nel Punto G. Naturalmente sono Curvy(&Proud)”.

Vagine grasse si nasce

Nel mio ufficio, a Vaginaland, è arrivata qualche mese fa una vagina curvy come me. Il che mi ha fatto piacere, finalmente non sarei più stata in minoranza etnica. Se potessi, io, negli annunci per le stagiste ci metterei “10 kg di sovrappeso costituiscono requisito preferenziale”. Ma poi credo che l’ArciFiga mi si rivolterebbe contro tacciandomi di discriminazione nei confronti della gnocca secca. Ad ogni modo, dicevo, ero felice di questo rinforzo che la divina provvidenza aveva deciso di concedermi, se non fosse che d’un tratto ho notato che costei pranzava con 2 fette di tacchino e 4 pomodori pachino. E basta. Probabilmente nel disperato tentantivo di assomigliare alle altre. Allora mi sono accorta, una volta ancora, neanche fosse necessario, di quanto sia dura la vita da curvy, se non la si accetta di buon grado. Anche, semplicemente, a livello semantico. Quelle come me vivono un’esistenza costellata di attributi, vezzeggiativi e diminutivi che tentano di rendere più accettabile il giudizio estetico della società, del tipo: paffutella * rotonda * rotondetta * cicciottella * formosa * formosetta * morbida * burrosa * pienotta * robusta * grassottella. Personalmente preferisco uno spassionato “sono grassa”, piuttosto. Solo che definirsi serenamente grassi rimane comunque

anti-sociale, al punto da indurre una serie di bizzarre reazioni negli interlocutori, del tipo: “Ma che dici!!! Grossezza è mezza bellezza”... ...che di solito te lo dice la zia terrona che ti ama perché nessuno sa sublimare le sue doti culinarie come fai tu, che ogni volta che vai a pranzo a casa sua mangi come una cinghialessa. “Non sei grassa, hai l’ossatura grossa”, anche nella variante “Non sei grassa, sei così di costituzione”... ...che di solito te lo dice la mamma, specialmente quando sei adolescente e c’ha la fissa che qualunque adolescente sia a rischio anoressia. “Ma che scema”... ...che di solito te lo dice una conoscente, colta alla sprovvista, che non sa bene cosa rispondere. “Tu stai bene così, come Adele”... ...che di solito te lo dice il tuo capo, il tuo cliente, il genitore di un amico, insomma qualcuno a cui non puoi rispondere come vorresti, ovvero “SUCA!” (Non per niente. Ma avrò almeno QUATTRO kg meno di Adele).

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Tuttavia, la più poetica della mia vita è stata mia nonna che, dopo il mio “sviluppo” (che quando sei una piccola grassa tutti ti dicono: 14


“Eh, ma ora che fai lo sviluppo...”, come se tu dovessi diventare improvvisamente Kate Moss al primo ciclo mestruale) mi guardò, poi guardò mia madre e le fece, nel suo dialetto: “Chissì nò s vò azzcchnì”, o una cosa del genere. Alla lettera: questa non vuole dimagrire. Nel senso che io non ero destinata a dimagrire. Mancopegnente. Questo per dire che il mio era un destino segnato, e così quello di tante altre vagine.

E per quanto cercare di cambiare sia lecito, la verità è che a volte grasse si nasce. E farci pace, con questo, senza sconfinare nell’autoindulgenza patologica, è giusto. Specie perché fighe si può esserlo anche con le curve. Lo stesso. Se non di più. Perché non dipende dai chili in senso stretto. E finché non lo capiremo noi, non possiamo pretendere lo capiscano i cazzetti, la società, le aziende e quei viziosi degli stilisti.

La sensualità non ha taglia Chi ha detto che l’intimo intrigante deve essere accessibile solo entro una certa gamma di taglie? Avere forme abbondanti non significa di certo non volerle mostrare o dover sempre essere castigate. Per fortuna, negli ultimi anni sono nati molti marchi specializzati in intimo per fisici morbidi. E, ci auguriamo, molti ancora ne nasceranno! Curve Pericolose

Curvy Kate

Hips & Curves

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Sogno d’estate Iris indossa: * Abito SKY by Glamour in Rose * Collana/bracciali Linda’s Dream * Coroncina di fiori DIY 27


Iris indossa: * Abito H&M * Gilet Benetton * Scarpe Jeffrey Campbell * Orecchini/Bracciali Linda’s Dream



Iris indossa: * Gilet & canotta ZARA * Orecchini Linda’s Dream

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Abito perfetto? Bastano pochi click! C’è chi cresce col mito dell’abito bianco e del “giorno più bello della mia vita” e chi non ci pensa finché non riceve la fatidica proposta ma, qualunque sia il nostro atteggiamento nei confronti del matrimonio, tutte siamo emozionate quando per la prima volta ci avviciniamo allo specchio indossando un abito da sposa, immaginandoci davanti all’altare e sperando con tutto il cuore che lui sia “quello giusto”. L’abito, non il marito. Un secondo dopo aver risposto sì all’uomo inginocchiato ai nostri piedi, infatti, veniamo prese da un unico pensiero: che abito indossare per apparire strepitose e scongiurare l’effetto meringa? Qualunque sia la nostra taglia, tutte vogliamo essere bellissime nel giorno del nostro matrimonio. Vediamo quindi come conciliare metri e metri di chiffon bianco con le nostre forme giunoniche, partendo dal presupposto che ognuna deve sentirsi libera di indossare ciò che vuole. Se avete sempre sognato la meringa è giusto che nel vostro giorno voi abbiate la meringa, se però siete in cerca di un abito che vi faccia apparire più in forma che mai, prima ancora del taglio iniziate con lo scegliere il tessuto giusto. Per quanto possano essere eterei e romantici, abbiate la forza di dire no a tessuti leggeri e incosistenti in favore di stoffe sostenute che raccolgano le forme e le modellino. Alla larga anche dai tessuti lucidi che riflettono la luce (tendono, otticamente, ad allargare), così come da troppe decorazioni luccicanti, da riservare solo a zone strategiche come il décolleté, spesso un punto di forza della nostra fisicità.

Igigi.com

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Che scegliamo un abito a campana, a sirena o stile impero, stiamo attente al colore. Il bianco ottico dona a poche, meglio puntare su varianti come l’avorio, lo champagne o i colori cipriati, elegantissimi e più inconsueti. L’abito perfetto ora è nei nostri sogni, ma come trasformarlo in realtà se le finanze non godono di ottima salute? Internet è una grande risorsa e offre la possibilità di acquistare un abito da sposa fatto praticamente su misura al costo di un tailleur di buona fattura. Cercate su siti come sposamore.com o tidebuy.com, resterete stupite dalla varietà dei modelli del tutto personalizzabili per tessuto e colore, disponibili in tutte le taglie. Se invece volete affidarvi a un brand specializzato in forme morbide, che saprà sicuramente abbracciare e valorizzare le nostre curve, igigi.com è il sito americano che fa per voi. Pochi modelli, ma creati ad hoc per le donne plus size, e c’è anche una nutrita selezione di abiti da cerimonia (nel caso il matrimonio non fosse il nostro). Basta prendere un po’ di coraggio e vincere la diffidenza, l’abito perfetto potrebbe essere a portata di mouse e non dovrete far altro che dire

Bonny.com

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sì, lo voglio.

E le scarpe?

A.C.

Chie Mihara

Bellissime, certo. Ma attente che siano anche comode: non vorrete di certo passare il vostro grande giorno lamentando dolore ai piedi o camminando come Pinocchio, giusto? Perdereste metà del vostro fascino. Sentirsi comode e a proprio agio è importante in ogni occasione (specie in una così importante). Le alternative chic alle scarpe killer esistono, non lasciate che vi convincano del contrario! 23


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Grung

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6 1. blazer scozzese ASOS CURVE (€ 110.61) * 2. jeans CARMAKOMA (€ 120.83) * 3. gonna skater AX PARIS (€ 21.30) * 4. borsalino in feltro ASOS (€ 26.03) * 5. t-shirt H&M+ (€ 14.95) * 6. gIubbotto baseball H&M+ (€ 49.95)


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1. CASADEI (€ 630.00) 2. London Trash (€ 128,91) 3. AQUAZZURRA (€ 495.00)

4. RENE’ CAOVILLA (€ 1005.00) 5. BCBGMaxazria (€ 298.80) 6. FENDI (€ 1310.00) 7. Privileged (€ 60.66) 8. D&G (€ 695.00)

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Tacchi super

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Elena Mirulla: sexy “fumettara” Elena è una “fumettara” (parole sue!) genovese molto talentuosa (parole mie!): a meno di 30 anni ha già all’attivo un gran numero di indiscussi successi e, dato che non si finisce mai di imparare, chissà che cosa avrà combinato tra altri dieci anni!

vesti? La natura di questo fumetto ti ha mai creato qualche imbarazzo o qui pro quo? Beh, mi vergognerò come una ladra appena mi troverò davanti qualcuno che legge le mie “zozzerie” (il secondo volume è più piccante del primo), ma credo ne sia valsa la pena! Il primo volume ha riscosso grande successo e spero continueremo ancora per molto. Credo che il genere “sesso e risate” mi sia congeniale, e poi adoro disegnare donnine formose e prosperose! Io le chiamo “sugose”!

Elena, non vedo l’ora di tartassarti di * Ciao domande stupide, ma prima mi aiuteresti a risolvere il problema dei convenevoli presentandoti ai nostri lettori e parlandoci sommariamente del tuo lavoro? Certo! Sono Elena Mirulla, fumettara genovese classe 1983. Ho lavorato con varie case editrici, ma attualmente collaboro con Cronaca di Topolinia.

nasce un fumetto? Hai un personaggio, *Come in testa, che urla e strepita chiedendo di uscire? Nasce prima il personaggio e, poi, ti metti alla ricerca di una buona sceneggiatura oppure il personaggio nasce ispirandosi a quest’ultima? Insomma, nasce prima l’uovo o la gallina?

facebook.com/ElenaEvilangelMirulla fumetti hai all’attivo? A quali progetti * Quanti lavori adesso?

Questi progetti mi sono stati “commissionati” dal mio editore, Salvatore Taormina, che mi ha chiesto, a seconda del caso, un progetto diretto

Parecchi! Solo con Cronaca di Topolinia ho lavorato a diversi progetti: I piccoli eroi di Ho-Lan (miniserie fantasy per bambini), Crazy Tribe (miniserie umoristica/demenziale western), Gothic, Vampire’s Tears, le parodie Myster Martin (Martin Mystère), Demonik (Diabolik), Zavorl (Zagor). Ma il progetto che più amo è Sexy Tales, una raccolta di storie erotiche ed umoristiche ispirate alle favole più conosciute. Attualmente sto ultimando il secondo volume di questa serie. Tales, ecco dove volevo arrivare! Al di * Sexy là dell’essere personalmente affascinata da questo tuo lavoro, mi intriga tantissimo il contrasto tra il tuo aspetto (dimostri meno dei tuoi anni, hai questi occhioni azzurri da cartone e un’aria innocente) e i contenuti del tuo fumetto. Ti senti a tuo agio in queste

Spiderman e Black Cat (versione morbida) 26


a un certo tipo di target e con un determinato tema. Io, poi, ho sviluppato l’argomento seguendo prima il “raptus creativo” (che può sorprenderti nei momenti più inaspettati, magari in sogno o persino alla toilette), ho preso appunti e realizzato schizzi seguendo quegli spunti, poi ho creato il soggetto (un riassunto della storia) e, successivamente, la sceneggiatura, che descrive ogni tavola vignetta per vignetta ed è la vera struttura portante di un fumetto! Non dimentichiamoci che i fumetti sono composti da storia e immagini, e il lettore può essere in un primo momento attratto dai disegni, ma non ricomprerà il tuo fumetto se la storia è debole. Dopo aver curato bene la storia (compresi i dialoghi, ovviamente) passo agli storyboard (dei bozzetti comprensibili solo a me, che mi danno l’idea della composizione della tavola); poi proseguo con matite, chine e colori, che io stendo a mano.

femminile esile, io non sono in grado, ognuno ha le sue peculiarità, così come per le donne: ognuna di noi è diversa, quindi, noi formosette non dobbiamo per forza farci schifo per questo, anzi! La bellezza non va a peso come dal macellaio. Sembra che la gente pensi che la bellezza sia inversamente proporzionale al peso, io non sono d’accordo!

è il tuo sogno? Dove vuoi arrivare? *Qual C’è un qualche traguardo specifico che

Trilly. Immagine tratta da Sexy Tales 2 di Elena Mirulla, edito da Cronaca di Topolinia

ti sei posta e speri di raggiungere (un riconoscimento particolare, un mentore da incontrare)? Mi piacerebbe evolvermi col tempo, diventare famosa ed apprezzata... Poter realizzare progetti miei, che vengano riconosciuti a livello internazionale. Insomma, mi piacerebbe emergere. Chissà se riuscirò...

sei “curve-munita”. Come vivi le *Tutuestessa forme? Sono mai state, per te, fonte di

con piacere (e ti pareva!) che i *Hotuoinotato personaggi femminili sono un tripudio di curve. Si tratta di una mera questione di gusto personale o intendi lanciare dei messaggi subliminali? E, se intendi farlo, quali? Entrambe! Come ho già detto, adoro disegnare donne formose. Forse perché io stessa lo sono, non so. Ma credo che ogni autore metta del suo nelle sue creazioni, quindi le mie donnine rispecchiano me e il mio mondo, ciò che mi piace di più... C’è chi è bravissimo a rendere un corpo 27

disagio/complessi? Adesso appari molto disinvolta, mi sbaglio? Cosa è cambiato? Purtroppo, vivendo in un mondo in cui ti martellano con un determinato canone fisico, sei quasi “prigioniera” di ciò che pensa la società in cui vivi, è inevitabile. Siamo animali sociali e siamo condizionati dal giudizio altrui. Io sono sempre stata formosetta, ho passato periodi in cui lo ero di più e altri di diete drastiche che mi hanno fatto perdere molto peso ma anche creato qualche problemino di salute. Tutto per piacere a chi, esattamente? Al ragazzino che non ti guarda se non hai le gambe strette come un braccio? Alla fine credo che la mia costituzione sia questa. Sì, potrei dimagrire, ma forse non sarei davvero io e, comunque, non riesco a rimanere “magra”.


E così ho preso coscienza, ho deciso di volermi bene e accettarmi così come sono! Ho dei chili di troppo? Sì. Ma non importa, cerco di valorizzarmi e soprattutto non esagerare con i complessi (che comunque ogni tanto spuntano, è inevitabile, penso sia un percorso lungo) e di non eccedere neanche con l’indulgenza: ovvero, dato che sono molto golosa, devo stare attenta a non degenerare. Cerco di non patire la fame ma non mi abbuffo, provo ad ascoltare il mio corpo... Col tempo forse capirò che cavolo vuole (ride)!

*

Tu sei una giovane donna (fa molto professional, dire così) che ha trovato una strada da percorrere e una propria autonomia lavorativa. Credi che la responsabilità di questa diffusa apatia nei giovani dipenda solo dalla crisi o che influisca, in qualche misura, anche una certa pigrizia nel perseguire degli obiettivi? Dunque, il mondo del fumetto (come un po’ tutti gli altri settori) non vive un momento d’oro, soprattutto in Italia... bisogna fare tanta, tanta gavetta, cercare di dare il massimo, disegnare come muli cercando sempre (non solo ogni tanto) di migliorarsi e forse, se si ha talento e fortuna, si riuscirà a realizzare il proprio sogno. Non è facile, ma è ciò che ho sempre sognato e non lo cambierei con nessun altro lavoro.

consiglieresti, dunque, a chi ha un *Cosa progetto personale ma continua a ripetere, a mo’ di disco rotto, che per lui “non c’è spazio”? Dipende dal progetto e dall’autore! A volte è vero che non c’è spazio, perché forse si tende a proporre qualcosa di invendibile o non si è ancora pronti per essere pubblicati. Bisogna fare autocritica, è chiaro. Ma se credete in voi e nelle vostre capacità dovete tentare fino allo sfinimento! magazine ha bisogno di te, lo *Questo sai? Potrei arrivare anche a mettermi in ginocchio, ma voglio prima provare la via semplice: che ne diresti di partecipare con una piccola striscia intitolata Curvy Tales? Sarebbe bellissimo ma, avendo un contratto di semi-esclusiva con Cronaca di Topolinia, devo prima avere il benestare! Comunque faccio il tifo per la rivista e per le donne curvy. Un giorno, forse, le nostre figlie saranno meno complessate e più sicure di loro stesse, anche se non porteranno la taglia 38 o la taglia 42, proprio grazie a ragazze come voi blogger ed altre splendide donne G.M. morbide!

critica, è Bisogna fare auto ete in voi chiaro. Ma se cred tà dovete e nelle vostre capaci imento! n tentare fino allo sfi

Elena Mirulla Autoritratto 28


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L’ECCITANTE (GIRO)VITA DELL’ATTRICE CURVY di Stella Pecollo Attrice, cantante, conduttrice, speaker e doppiatrice professionista, ma soprattutto cittadina del mondo! (uraganocamilla.wordpress.com)

prima Puntualmente, la notte ovino, di un importante pr i che non dormi. Anche se sa di cui il sonno è l’unica cosa avresti davvero bisogno.

La vita dell’attore è complicata. La vita dell’attrice ancor di più. Potete immaginare anche lontanamente come possa essere la vita di un’attrice... curvy? Secondo me... no. Del resto, se non fosse così, non sarei qui a raccontarvelo. Premetto che la motivazione che mi spinge a parlarvi di questo argomento non è la mia “mania di protagonismo” (enorme difetto che contraddistingue la mia categoria - me compresa), alla quale ormai ho fatto il callo. Il reale motivo è che voglio smettere di avere il seguente dialogo con chiunque incontri per la prima volta: “che lavoro fai?” “l’attrice cantante!”- fino a qui tutto bene. Risposta A: “Che figata!” accompagnata da espressione iper eccitata ed occhi fuori dalle orbite. Risposta B: “Ah ma... di la-vo-ro che cosa fai?” accompagnata da espressione mista tra il confuso e l’indignato e sguardo incredulo. Amici miei, voglio darvi una notiziona, sedetevi perché potrebbe scioccarvi: quello dell’attore (o cantante o conduttore o speaker o doppiatore) non è un hobby, bensì un mestiere vero e proprio, come quello del commesso, del cassiere, dell’operaio o del geometra! Se non siete svenuti dopo aver letto queste news, vi prometto che continuando a leggere questa rubrica capirete sempre meglio di cosa io stia parlando.

anche 1-2 pezzi cantati), capire ed interiorizzare il personaggio (nel mio caso, spesso me lo mangio... per interiorizzarlo meglio!), autoconvincerti che la parte è perfetta per te ed infine preoccuparti anche della parte estetica perché... ahimè, la prima impressione è quella che conta. Via tutti i peli (e sappiate che più aumenta la superficie di pelle più aumentano i peli!) e forza, all’attacco con scrub, maschera, manicure e pedicure. Ma soprattutto quintalate di bustine di camomilla sugli occhi perché puntualmente, la sera prima di un importante provino, tu, volente o nolente, non dormi (anche se sai bene che il sonno è fondamentalmente l’unica cosa di cui avresti davvero bisogno).

* *

E perché non dormi? Perchè hai l’ansia da prestazione, perché quel lavoro deve essere tuo o non sai come pagare il prossimo affitto, o più semplicemente perché il testo o la canzone che hai ripetuto fino alla nausea negli ultimi sei giorni ti perseguitano anche nel sonno (e quando si tratta di canzoni stile Grease, credetemi, prendere sonno risulta davvero un’impresa mastodontica). Così, dopo aver dormito i tuoi bei nove (n-ov-e) minuti, esserti fatta una doccia a -2 gradi per svegliarti, esserti restaurata da capo a piedi sperando di nascondere vari borsoni sotto gli occhi ed aver ricontrollato di non aver dimenticato proprio nulla, è il momento di affrontare il famigerato provino. Tutto qui? Macchè... questo è solo l’inizio! Tenetevi pronti perché I viaggi di Gulliver, a confronto, non sono niente!

Gli esami non finiscono mai, si sa, ma per chi fa il mio lavoro, il termine “esame” viene ben presto sostituito con “casting, audizione, provino, call back”, intorno ai quali gira il 50% della vita e del lavoro di un attore. Come ogni esame che si rispetti, i casting sono tutti preceduti da un preciso rituale. La prassi è la seguente: devi studiare la parte a memoria (se si tratta di musical, 30


L’ANGOLO LA CURVA DELLA MUSICA di Chiara Felici Speaker radiofonica Autrice di ChiaraMente in Musica (Radio Dimensione Musica) Un cambiamento è dunque in corso; con A Joyful Noise il trio soffoca quell’attitudine punk e quella sorta di ‘musica di getto’ che ci aveva così piacevolmente conquistati.

io, d d a h t e B Punkth?!

Ma si dice ci sia una bilancia virtuale per la carriera (meno si produce, meglio va l’amore) e Beth Ditto ne è decisamente una prova.

t-Be

. quie . . a t u n e v ben

Convolata a nozze il 24 Luglio 2013 a Maui nelle Hawaai, terra che ha dato i natali alla sua fidanzata Kristin Ogata, era raggiante nelle sue È ormai lontano maggio 2012, mese in cui A rotondità. Joyful Noise - quinto album in studio dei Gos- Mary Beth Patterson, in arte Beth, ha percorsip - ha visto la luce, prima nei digital store e so la navata a piedi scalzi indossando un merapoi sugli scaffali dei pochi negozi di dischi ormai viglioso abito di tulle al ginocchio firmato Jean rimasti; ma, se il tempo insegna ad apprezzare, Paul Gualtier. questo capitolo del ‘gruppo pettegolezzo’ rima- Per Kristin, invece, un completo dal taglio mane, anche a distanza di 15 mesi, molto insipido. schile, bianco come il dress code della cerimonia imponeva. La carica graffiante della voce della superba Beth Ditto, che trovavamo nel precedente Music for man, viene sfumata verso il basso, quasi a sottolineare un ipotetico limite, come nella placida Into The Wild o nella smielata Casualties Of War.

Le congratulazioni sono d’obbligo, speriamo soltanto che questo nuovo lieto evento non finisca per spegnere anche l’ultimo barlume di ribellione dell’ex Punk-Beth.

Un vero peccato, perché anche solo pensare distrattamente a certi pezzi dei Gossip fa muovere le terga di gusto. Un esempio? Get A Job, dal ritornello travolgente, ma anche Move In The Right Direction che con la sua schiettezza dance rende impossibile stare fermi.

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CONTRAPPUNTI SCRITTI IN CURVA

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di Eleonora anzetti Guapita Tondita (guapitatondita.blogspot.it)

spiagge, Quando saluti le i laghi, le i mari, i monti, ta di cozze granite e l ’impepa te è finita. vuol dire che l ’esta

L’estate sta finendo. Non ci serve nemmeno la colonna sonora dei Righeira per capirlo. Quando saluti le spiagge, i mari, i monti, i laghi, le granite e l’impepata di cozze nella quale hai fatto scarpetta al molo 21 e torni ad abbracciare la tua scrivania, vuol dire che è finita. E così, quasi avessi avuto sempre un notes a portata di mano, ho annotato cose viste e sentite; contrappunti sparsi qua e là con l’occhio attento alla rotondità vantata, occultata, amata o criticata.

Indispettita per l’aver visto una mia simile soccombere sotto l’attacco di una woody girl, mi sono detta: domani andrà meglio. Abominevole illusione. Scendi in spiaggia, nella solita località balneare che hai frequentato per venti anni (e ci rimani tre giorni giusto per far contenta la nonna, poi parti per altre mete), e trovi la signora Anna: una cassapanca fasciata di lycra contenitiva nera con rose bianche e turchesi, il cappellino bianco alla pescatora con scritto EdilImpresa s.r.l in rosso e la ciabattina ortopedica con il tacchetto in legno di faggio; arriva con la temibile borsa frigo ed esclama: -Ciao bbbella come stai? Ho portato le melanzane impanate con il prosciutto e il formaggio, ma è meglio che non te li mangi ché c’hanno tanti grassi. E poi guarda la tua mamma, madò, e come mai tu non sei magra come a llei? Cosa fai, ti metti a disquisire di insulinoresistenza o di squilibri estrogenici con Anna? Aspetta però, così faccio come l’amica curvy che ha incassato il colpo dell’amica marroncina; va bene il rispetto per gli anziani e la diplomazia, ma la mortificazione sociale delle mie curve non l’accetto. “Anna, passami la parmigiana imbottita, che fa meglio a me che a te. Il colesterolo, Anna. E il diabete, su”.

Per esempio, a proposito dell’impepata: tavolata di amici, tra coppie e single spaiati, simpatici come le verze crude a colazione. Io al tavolo a fianco con una pizza stratosferica crudo, rucola e bufala DOP parlottavo serenamente della giornata trascorsa, ma l’orecchio destro registrava la conversazione altrui. C’era una ragazza sola, a superare la soglia della taglia 44, e ovviamente si stava nutrendo come una cocorita: insalata mista con una generosissima concessione di tonno al naturale. Era la più bella e i fidanzati presenti (non ho fatto il Gioco delle coppie) le facevano la radiografia. Gamberoni al brandy, tagliolini ai frutti di mare, patatine, gelati e diluvio di limoncello il menù degli altri. Sono sicura che se l’amica color caramello con il gloss peonia e il crop top bianco non le avesse detto “Ma sei ingrassata, tesoro?” prima di ordinare, anche la povera commensale curvy si sarebbe goduta la cena. Sapevo sarebbe andata così. 33


DONNE SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI di Antonietta Bonanno My Vintage Curves (www.myvintagecurves.it)

Le donne e la maledizione del confronto Una dea dispettosa lancia una mela sul tavolo dei vip durante un party esclusivo e ci appiccica sopra una bella scritta: “Alla più bella”. E si che di belle attorno a quel tavolo ce ne sono tante. Si scatena una guerra, succede il finimondo. Dal mito greco alla favola della matrigna cattiva che parla con lo specchio, la storia è piena di donne che farebbero qualsiasi cosa per primeggiare.

della terra. Capita a volte che sia addirittura il caso a seminare zizzania. E contro il destino, si sa, c’è poco da fare. Beh, mie care colleghe di curve, prima di rodersi il fegato inutilmente è bene dirlo: la vita non è né una gara, né un concorso di bellezza. Per competere bisognerebbe stare schierate sulla stessa linea, essere tutte uguali e noi, vivaddio, non lo siamo!

E poi il posto di “più bella del reame” è Ci siamo cascate tutte; neanche la donna sempre occupato, una non fa in tempo ad più potente, raffinata, sicura di sé può dire accomodarsi che c’è già un’altra che la tira sinceramente di non essere mai incappata giù dalla sedia. Azzuffarsi non conviene. nella maledizione del confronto. Che l’oggetto del contendere sia la bellezza, il Ma se proprio non ce la fate a smettere talento o la posizione sociale, tutte prima o poi di guardare con la coda dell’occhio quello incrociamo sulla nostra strada qualcuno che che fanno le altre, se vi sentite frustrate, ci sventola davanti una luccicante medaglia placcata d’oro e ci ricorda che no, non siamo noi la prima classificata.

se non riuscite a ottenere un complimento in nessun altro modo, piuttosto che niente pagatelo.

Sappiate che se come me siete donne con le curve la vostra predisposizione ad essere colpite dalla maledizione è altissima. Ad ogni angolo c’è qualcuno pronto a farvi notare che le vostre amiche, colleghe, vostra La citazione è di Mark Twain. sorella, persino vostra madre sono più magre di voi. Che, visto che ultimamente la magrezza è considerata sinonimo di perfezione, vi rende automaticamente le più brutte, sfigate, incompetenti donne che esistano sulla faccia 34


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VITA 2.0 di Giorgia Marino Morbida, la vita! (www.morbidalavita.com)

Twin by Th eB una borsa 2. ridge, 0!

Esistono le borse 2.0? Non lo so, ma posso dirvi con certezza che, se esistessero, la borsa twin di The Bridge ne sarebbe la regina. Esageratamente capiente, originale ed elegante, è dotata di un vano rigido pensato appositamente per ospitare oggetti tecnologici (e-book reader, smartphone, tablet e - addirittura - laptop). Portadocumenti coordinato, agganciato a una catenina: ideale per chi viaggia. Unica pecca? Non è certo economica: il modello in foto supera la soglia dei 700 euro! www.thebridge.it

STAMPA LE TUE FOTO CON PRINTIC! Selezionare delle foto direttamente dallo smartphone, cliccare due o tre volte e riceverle, entro pochi giorni, dentro un’intrigantissima bustina rossa formato polaroid. Ecco la semplice (eppure geniale) idea alla base dell’app Printic. Potete inserire tutti gli indirizzi che volete e inviare foto via posta tradizionale ai vostri amici ogni volta che ne sentite l’esigenza. Ogni stampa costa 0,79€ e le spese di spedizione sono già incluse. Un pensiero originale, no? www.printicapp.com

OFFRI/TROVA UN PASSAGGIO CON BLABLACAR Lo so, sembra un concetto terrificante, ma gli utenti che utilizzano Blablacar in Italia e nel resto d’Europa la pensano diversamente. Con questo servizio è possibile risparmiare condividendo le spese di viaggio e, perché no, socializzare. Il sito garantisce per il conducente e per il passeggero, accerta le credenziali e custodisce i dati, mentre noi possiamo condividere e risparmiare senza rivelare informazioni personali. Per saperne di più, visitate il sito. www.blablacar.it 37


GNAM di Ilenia Bazzacco Chef, terza classificata a Masterchef Italia 2011 In cucina con stILE (ileniabazzacco.com)

Pane, amore e fantasia. Il pane. Questo diavolo tentatore che, una volta mangiato, può indurci a pensieri folli come andare a fare una corsa di cinque minuti per smaltirlo, a meno che non ci siamo immerse in un workout di quindici minuti allenando tutti i muscoli di braccia, dorsali e pure addominali alti per formare quel meraviglioso impasto, che lieviterà per magia in misura direttamente proporzionale all’amore che abbiamo impiegato nel crearlo.

Ingredienti:

Pa n e v e lo c e

1 kg di farina ai cereali * 1 cubetto di lievito di birra 720 ml di acqua * 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva Setacciate la farina su un piano di legno; sciogliete il lievito di birra nell’acqua tiepida e aggiungetelo, pian piano, alla farina. Aggiungete l’olio extravergine d’oliva e impastate a mano per 15 minuti. Lasciate riposare l’impasto, coperto da uno strofinaccio bagnato e strizzato bene, per due ore. Sgonfiate la pasta, formate i panetti e lasciateli ancora 30 minuti a lievitare. Ungeteli in superficie con olio e cospargeteli di farina di mais. Preriscaldate il forno a 200°. Prima di infornare il pane, diminuite la temperatura (fino a 150°) e fate cuocere 30 minuti, poi riportatela a 200° per gli ultimi 10 minuti di cottura. Molto importante: mettete in forno una scodella con acqua (creerà umidità). E poi... divorate! Con amore, mi raccomando. 38


Pa n in o S A P O R I D ’ I TA L I A

Ingredienti:

Per il panino di grano arso pugliese 600 ml di acqua * 200 g di farina Manitoba * 260 g di farina 00 * 200 g di farina di grano arso pugliese * 50 g di asiago stagionato mezzano * 24 g di lievito di birra 12 g di sale * 8 g di zucchero Per il carpaccio di rosa di manzo 300 g di carpaccio di rosa di manzo * sale affumicato * olio extravergine d’oliva * pepe rosa macinato fresco Per le castraure (carciofo violetto di Sant’Erasmo) 350 g di castraure * 1 limone di Sorrento * sale * pepe rosa macinato fresco Per la maionese al carciofo 200 g di maionese secondo la ricetta base * 80 g di gambi di carciofo lessati e tritati Per la glassa di vino recantina 400 g di vino Recantina * 2 foglie di alloro * 4 cucchiai di miele di Sulla Inoltre 50 g di granella di noci * 100 g di Sfoglie di Asiago stagionato Mezzano foglie fresche di menta glaciale * panino con farina di grano arso pugliese Sciogliete il lievito in acqua a 30°. Aggiungete lo zucchero e metà delle farine setacciate. Amalgamate e lasciate riposare per 15 minuti. Successivamente aggiungete il resto della farina, l’Asiago grattato e il sale e mescolate. Lasciate lievitare per 90 minuti. Dividete l’impasto in panini e lasciate lievitare ancora per 10 minuti. Cuocete i panini per 5 minuti a 220° e poi per 20 minuti a 180° * carpaccio Condite il carpaccio con gli ingredienti indicati e lasciate insaporire per 15 minuti * castraure Mondate i carciofi e affettateli finemente. Condite con olio, sale, pepe e succo di limone * maionese al carciofo Amalgamate maionese e gambi di carciofo tritati * glassa di vino Recantina Fate ridurre il vino a fiamma viva con gli ingredienti indicati * composizione del panino Tagliate a metà il panino e spalmate la maionese su ambo i lati, farcite con il carpaccio, i carciofi, la granella di noci, le sfoglie di Asiago, la glassa di vino e le foglie di menta 39


LA RISPOSTA DI ANGIE di Angela Trovato Curvy World (curvyworldangie.blogspot.com)

Se vuoi parlare con Angie, scrivi a posta@donneconlecurve.it È estate, io sono “cicciona” e bassa (150 cm); vorrei mettere un vestitino per un aperitivo a bordo piscina con i miei amici, qualcosa che lasci senza parole il mio ragazzo, abituato a vedermi vestire sportivo e poco femminile. Che outfit mi consigli?

Ho un fisico a clessidra, sono alta 160 cm scarsi, classici colori mediterranei. A novembre, farò il viaggio di nozze al caldo (non so ancora dove). Che abito mi consigli di acquistare per valorizzare le mie forme e la mia carnagione? Michela da Gravellona Toce (VB)

Ramona da Firenze

“Ciccione” o no siamo donne e, anche se il look casual è il nostro preferito, dovremmo sempre avere dei capi da poter utilizzare in occasioni particolari. Non conoscendo bene i tuoi gusti ho deciso di proporti 2 modelli abbastanza diversi tra loro: un abitino nero con inserti in pizzo e scollo a v, da abbinare magari ad accessori fluo o a più classici bijoux color oro/argento; un più audace e originale abito da indossare con sandali e satchel color cuoio (in tinta con la cinta), insieme ad accessori oro o giallo fluo.

Spiaggia, sole, alte temperature... tutto questo evoca abiti estivi e allegri, quindi ecco le mie proposte: un abito rosa in stile impero, per valorizzare il tuo fisico a clessidra, perfetto per una bellezza mediterranea in vacanza. Per gli accessori punta tutto sul beige; un abito dalle linee asimmetriche, da abbinare rigorosamente a una bella cintura sui fianchi e ad accessori sui toni del giallo/ arancione. Riempi la valigia di capi leggeri e colorati (ma non dimenticare la lingerie!) e augurissimi per il tuo matrimonio!

TAILLISSIME NEW LOOK

ASOS

Spero che le mie due proposte ti siano piaciute e ricordati sempre che la femminilità non è un abito!

ASOS 40


FINGER

SUL PROSSIMO NUMERO

CROS

SED!

Non pensate anche voi, come noi, che un fumetto a tema renderebbe questa pagina più interessante? Rimanete sintonizzati, allora! Se tutto va bene, dal prossimo numero, Elena Mirulla (sì, la stessa bravissima fumettista dell’intervista a pagina 42) ci intratterrà con una nuova striscia: CURVY TALES! Incrociamo le dita!

A sinistra, una vignetta di Elena Mirulla, tratta dal fumetto Crazy Tribe.

Sfoglia questo numero anche online www.donneconlecurve.it Vuoi collaborare con la nostra redazione? Scrivi a: collabora@donneconlecurve.it

Pubblicità su Donne con le CURVE Contattaci: pubblicità@donneconlecurve.it

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