Donne con le CURVE n.4

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Outfit: i consigli delle blogger

Anno I Numero 4 - Maggio/Giugno 2014 Periodicità: bimestrale Registrazione del Tribunale di Catania n. 16 del 4 Novembre 2013

MAKE-UP

Accessori: 10 MUST HAVE DA

SPIAGGIA

con un Primavera

novità

Scopri cosa dice il tuo

oroscopo con le curve!

arte musica cucina spettacolo letteratura moda...

Perturbazione Post-Sanremo: Intervista a Elena Diana

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Pop!

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Pop!

Numero 4 - Maggio/Giugno 2014

EDITORIALE di Eleonora Lanzetti

COVER & SHOOTING I Modella

Silvana Denker

Foto

Uwe Hof

Make-Up Artist & Hair Stylist Ramona Geller

Art Director Silvana Denker

Ragazze, questa primavera così indecisa, in bilico costante tra la sonnolenza e lo starnuto (anche se so che voi, amiche del sud, a Pasqua avete fatto il tuffo in mare), la inauguriamo con il quarto numero di Donne con le CURVE. Il magazine soprattutto grazie a voi - sta crescendo, sta diventando pop-ular! Ecco sì, mi piace questa connotazione friendly, questo rapporto così pop con le lettrici; pensate che ci abbiamo persino dedicato un numero, al Pop: questo che avete tra le mani e che state leggendo. Un numero completo in cui non manca proprio nulla: dalla bevanda pop per eccellenza - la Coca Cola (e le credenze popolari che si porta dietro dalla sua produzione d’origine), alla moda e alle ultime novità in chiave assolutamente pop (pensate alla collezione Moschino con borse ed accessori McDonald’s-inspired). Consigli di stile, make-up, dritte per lo shopping, e ancora: come rivisitare in chiave salutista uno dei cibi più pop mai cucinati: l’hamburger! Non è tutto qui, c’è anche il ritorno del caschetto - il carrè della Carrà - e ci sono anche Matteo Renzi e Suor Cristina: il pop in politica e la Chiesa Cattolica pop di Papa Bergoglio! Vi do appuntamento al dopo lettura con i vostri commenti sui social di Donne con le Curve e sul sito… stay curvy!

SHOOTING II Modella

Valentina Giove

Foto

Cinzia Mele

Make-Up Artist & Hair Stylist Chiara Oscura

Art Director

Giorgia Marino & Alessandra Castagner

www.donneconlecurve.it www.facebook.com/donneconlecurve

@donneconlecurve


DALLE BLOGGER, L’UNICA RIVISTA CURVY ITALIANA

Anno I numero 4 - Maggio/Giugno 2014 Registrazione del Tribunale di Catania n. 16 del 4 Novembre 2013 www.donneconlecurve.it - info@donneconlecurve.it

Direttore responsabile

Eleonora Lanzetti

@GuapitaTondita

Direttore editoriale e artistico

Giorgia Maria Rosaria Marino

@morbida_la_vita

Coordinamento redazionale

Antonietta Bonanno

@MyVintageCurves

Hanno collaborato

Alice Gherbassi, Angela Trovato, Alessandra Castagner, Chiara Felici, Elena Mirulla, Ilenia Bazzacco, Iris Tinunin, Miria Benotti, Moira Pugliese, Michele Battaglia, Eleonora Iannello, Riccardo Onorato, Manuela Gravina, Valeria Ortu, Romina Croce, Mariantonietta Barbara, Federica di Perna, Maria Grazia Scalia

Redazione

Belpasso (CT) 95032 via Rinaudo, 26

Ufficio Stampa

Daniela Primerano www.paginasuccessiva.it stampa@paginasuccessiva.it Non perderti aggiornamenti e contenuti extra sul sito www.donneconlecurve.it È vietata la riproduzione, totale o parziale, dei contenuti. Le immagini pubblicate sono da considerarsi proprietà dei rispettivi autori. In caso di controversie, contattare la redazione.

Vuoi collaborare con la nostra redazione? Scrivi a: collabora@donneconlecurve.it

Pubblicità su Donne con le CURVE Contattaci: pubblicita@donneconlecurve.it



FASHION

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8 Emergenze creative di Miria Benotti

10 10 must have da spiaggia di Angie Found

12 Neon Pop!

Outfit - i consigli delle blogger

14 Prova Costume? Sì, grazie! Curvy Shooting

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24 POP-mania! Trends

26 Like Boys/Like Girls

14

di Riccardo Onorato

28 Keyrà: italian curvy party! Il lungo casting giunge al termine

30 Tutti a mare! Curvy Shooting

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BEAUTY 38 Belle Fuori! di Iris Tinunin

40 Pop Nail-art

40

di Maria Grazia Scalia

44 Best/Worst

di Manuela Gravina

45 Passione Curvy

L’esperienza di Moira Fraquelli

48 Il caschetto, ritorno di un grande classico di Alessandra Castagner

WORLD 50 Il diario di Costanza di Mariantonietta Barbara

52 Tutti pazzi per il selfie! di Antonietta Bonanno

54 Contrappunti scritti in curva di Eleonora Lanzetti

38

55 Riscoprirmi... bella! di Eleonora Iannello

56 Donne sull’orlo di una crisi di nervi di Antonietta Bonanno


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72

ART58

52

L’arte al tempo del consumismo di Federica Di Perna

62 L’angolo La curva della musica di Chiara Felici

TECH

64 DIY: una cover per il tuo smartphone diMiria Benotti

66 Tech

di Romina Croce

FOOD 68 Gnam

di Ilenia Bazzacco

HEALTH

70 Credenze Pop-olari sul cibo di Valeria Ortu

EXTRA 72 La Risposta di Angie di Angie Found

74 Voti di stile

58

Il look delle celebrità secondo le blogger

76 Astrocurvy

di Alice Gherbassi

68

81 Curvy Tales di Elena Mirulla

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Emergenze Creative

di Miria Benotti

Plus... Kawaii! - www.pluskawaii.com

Ar tig ian ato : pia tta for me di ven dit a onl ine

Uno degli aspetti più belli del gestire un’attività di artigianato è il poter vendere direttamente i propri prodotti al consumatore finale. L’ideale sarebbe riuscire a farlo tramite un proprio negozio, o anche ad eventi e fiere specializzate, tuttavia non è sempre possibile instaurare un rapporto diretto col cliente finale e diventa quindi necessario cercare di espandere il proprio mercato anche tramite la vendita online. La soluzione più immediata è quella di avvalersi di piattaforme dedicate in cui è possibile creare il proprio negozio virtuale, che con bassi costi di gestione consentano transazioni facili e sicure, sia per il compratore che per il venditore. Negli ultimi anni questi siti di e-commerce si sono sviluppati parecchio, ne sono nati di nuovi che affiancato quelli già esistenti e scegliere il più adatto alle vostre esigenze può essere confusionario, visto che in genere si tratta di piattaforme abbastanza simili tra loro. Dovete, perciò, trovare quella che viene maggiormente incontro alle vostre esigenze, cercando di capire bene quale impronta dare al vostro negozio: volete indirizzarvi al mercato mondiale, europeo o italiano? Sapete scrivere in inglese e creare inserzioni per il mercato straniero? E ancora: quanto volete che sia personalizzabile? Quale metodo preferite per pagare i costi di gestione del sito? C’è chi fa pagare la singola inserzione, chi percepisce una piccola percentuale sulla vendita finale, chi richiede un costo aggiuntivo per funzionalità più avanzate. Un altro fattore che vi consiglio di valutare è la presenza di community interne di supporto, in cui incontrare altri creativi e artigiani, magari del proprio paese o del proprio settore. Una volta scelta la piattaforma, dovrete fare in modo di ottenere il massimo da essa e di impostare al meglio il negozio online. Ci vuole una certa costanza nell’aggiornare con regolarità la vostra vetrina, e bisogna dare un aspetto generale ordinato e ben strutturato. Le foto dei prodotti devono essere nitide e rappresentative, in modo da riuscire a catturare lo sguardo del potenziale cliente; il nome dell’oggetto deve essere breve ma esplicativo, per sfruttare al meglio i motori di ricerca interni. Anche le descrizioni degli oggetti sono importanti: è bene 8

che siano dettagliate e precise, ma attenzione a non travolgere il compratore con una marea di parole che, molto probabilmente, verrebbero lette solo in parte. Abbiate premura di specificare, dove permesso e richiesto, i vostri metodi di spedizione, di pagamento, di restituzione e di rimborso nel caso qualcosa andasse storto. Come dicevamo, le piattaforme sono numerose: di seguito troverete un elenco delle principali. Etsy - Il più conosciuto a livello mondiale, ha una community italiana (l’Etsy Italia Team) molto attiva in eventi e attività di supporto tra i vari membri del gruppo. È disponibile anche in italiano, ma è consigliata la conoscenza della lingua inglese. StoreNVY - Indicato per vendite fuori Europa. Permette, con un piccolo contributo, di usare il proprio nome completo come URL del vostro negozio. In inglese.

DaWanda - Orientato verso un mercato più europeo, con varie sottopiattaforme per i maggiori paesi dell’UE, è disponibile anche in italiano.

A Little Market - Una piattaforma tutta italiana. Molto interessante Alittlemag.it, il magazine del sito, con notizie e novità dalla community dei venditori. Per la vendita di materiale creativo c’è la piattaforma gemella Alittlecraft.it

Blooming - Su questa piattaforma si può vendere di tutto, non solo creazioni handmade.


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Moda - 10 must have da spiaggia

di Angie Found

Curvy World - curvyworldangie.blogspot.com

10 MUST HAVE DA SPIAGGIA Ecco i 10 articoli che vi permetteranno di passare le vostre giornate al mare in tranquillità e totale relax! Ovviamente la scelta del costume è il primo passo da affrontare e, se si parla di comodità, il tankini è un’ottima soluzione per chi non ama il costume intero e trova scomodo il bikini! Le infradito sono le amiche perfette per la spiaggia, se sono comode e belle anche meglio. Il telo mare è indispensabile ed è sempre essenziale sceglierne uno molto ampio, così da non diventare cotolette panate sotto il sole, se si ama la sabbia. Il sole è un grande amico, ma anche nemico se non ci si protegge per bene, quindi è bene munirsi di occhiali da sole e protettore solare con abbronzante annesso, unendo saggiamente l’utile al dilettevole. E, parlando di utilità, non dovrebbero mai mancare nella vostra borsa un bel pareo per le passeggiate in riva al mare e un caftano per le serate da passare in compagnia degli amici sulla battigia; un bel paio di orecchini vistosi conferiranno un tocco chic al vostro look anche con i capelli bagnati e tirati su. Gli indispensabili di quest’anno? Custodia subacquea universale per smartphone, per immortalare il divertimento con gli amici anche sott’acqua; se invece amate la solitudine in spiaggia, Donne con le CURVE sarà un ottimo compagno “silenzioso”.

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Tankini MonifC $178.00 Borsa ASOS €20.08 Caftano C&A €19.00 Orecchini ASOS €11.24 Telo Decathlon €20.45 Pareo Desigual €34.00 Infradito Deichmann €16.90 Protezione solare DIOR €33.90 Custodia subacquea universale MiniInTheBox.com €7.20 10. Occhiali da sole H&M €6.95

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Outfit: i consigli delle blogger

Neon Pop! un tocco di colore... dconfidence.com

CURVES AND CONFIDENCE - www.curvesan

Yours Clothing €31.00 Asos Curve €26.00

Even & Odd €40.00

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Zign €90.00


Outfit: i consigli delle blogger

Asos €11.24

ta.com

The Curvy Fashionista - www.thecurvyfashionis Samoon €100.00 Fiorella Rubino €59.95

Softclox €225.00

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Modella

Silvana Denker

CURVY SHOOTING

Foto

Uwe Hof

Make-Up Artist & Hair Stylist Ramona Geller

Art Director Silvana Denker

Prova costume? Sì, grazie! Ogni anno, quando si avvicina l’estate, comincia l’ansia: centimetri, rotoli, cuscinetti, ogni millimetro di pelle viene analizzato allo specchio dal peggiore dei giudici: noi stesse. Ma perché? Quando è stato deciso (e da chi) che dobbiamo essere perfette? L’avvenenza non è una questione di centimetri (come amiamo ripetere); quelli che voi classificate inesorabilmente come difetti non vi rendono mostruose... e sono come i vestiti strani e le tinte di capelli sgargianti: bisogna saperli portare con disinvoltura. Quest’anno, in spiaggia, portate un accessorio nuovo: la sicurezza!


Tankini Sugarshape


Bikini Sugarshape


Tankini Sugarshape


Tankini Sugarshape



Bikini Sugarshape



Bikini Sugarshape

Una nuova agenzia di modelle, con base a Milano, specializzata nel rappresentare esclusivamente donne curvy. Collabora sia con clienti nazionali che internazionali e può contare su un grande portfolio di modelle plus size da tutto il mondo. Con BeautyFull Models scoprirai che la bellezza non ha limiti di taglia.

beautyfullmodels.it


Parola d’ordine: sinergia. Quando ‘l’unione fa la forza’ non è solo un modo di dire... Gli ingredienti per una ricetta di successo? Professionalità, gusto, voglia di fare e un pizzico di follia... Aurora e Benedetta sono due giovani imprenditrici determinate che non possono fare a meno di mettersi in gioco nonostante il periodo di crisi che il paese attraversa. Amano il loro lavoro, che le impegna e le porta a stretto contatto con clienti, donne, tutte differenti ma accomunate dalla voglia di sentirsi valorizzate e dalla volontà di affermare la propria personalità nonostante gli stereotipi imposti dalla moda. Non tutte le donne indossano una taglia 40, non tutte le donne hanno un piedino da fata numero 37... loro lo sanno, e fanno di questa consapevolezza la propria arma vincente. Semplicemente Donna, l’attività di Aurora, è un negozio di abbigliamento con ampio assortimento linee morbide, marche esclusive e pezzi unici, secondo le ultimissime tendenze moda e con un occhio spalancato sulla qualità e la ricercatezza dei capi; Art Essence Betti, l’attività di Benedetta, ha il suo punto vendita principale in uno dei contesti più belli al mondo, San Gimignano; crea accessori artigianalmente, realizzando pezzi unici per i suoi clienti sia italiani che internazionali, ponendo particolare attenzione ai materiali e preferendo sempre i più naturali possibili per le calzature e i tessuti. Propone un vasto assortimento invernale ed estivo, fatto di pezzi unici ed originali. Dalla loro collaborazione nasce una proposta di look completa, accessoriata. I prodotti vanno a nozze, il risultato è un outfit unico, creato di volta in volta su misura assecondando la personalità e il gusto delle clienti.

Semplicemente geniale, non credete?

Visitate il sito: www.art-essence.it

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Aurora Pr

a Betti

Benedett Semplicemente Donna

via Sardelli 17, Poggibonsi Semplicemente Donna

Art Essence

via Palestro 6, San Gimignano Art Essence


! a i n a Pop M

Trends - Pop Mania

Su questo numero ispirato al POP abbiamo pensato di usare la rubrica Trends per creare quella che ci piace definire una moodboard. Lasciatevi ispirare dal tema!

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Borsalin

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Moda - Like Boys/Like Girls

di Riccardo Onorato

Guy Overboard www.guyoverboard.com

Pennellate moderne

€224.00

Raf Simons x Fred Perry

É facile immaginare un deprimente armadio maschile pieno di vestiti tutti uguali e dalle tonalità scure. Ma è proprio l’aspetto monotono uno degli stilemi che l’arte Pop ha fatto suo, elevandolo ad iconografia. Come allora, anche oggi le merci di consumo, i fumetti, i colori sono lo spunto ideale per un guardaroba maschile “diverso”. Che ogni donna deve imparare ad afferrare, come una violenta pennellata di modernità. Se non ci riesce lui, provateci almeno voi!

€44.90 Eastpak

Il trend delle bocche viene interpretato da Raf Simons attraverso una geometria a scacchi su una stampa all-over. Se non è questo Pop!

I dettagli colorati, la forma a totem £80.00 Maya e la tridimensionalità delle ali Adidas sul retro rendono queste sneakers un’opera (pop!) in movimento.

Per quelle che sognano un supereroe salvatore, Eastpak presenta uno zaino pieno di onomatopee tratte dai fumetti.

Un orologio intramontabile può dare una sferzata di colore a qualsiasi look in questa versione in plastica rosa.

€28.11 Casio

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La felpa di Money Clothing gioca su un’illustrazione dagli svariati colori e pattern. E la faccia del gorilla dirà molto sul vostro stato d’animo.

£75.00

Money Clothing



Moda - Keyrà: Italian Curvy Party

Keyrà:

Italian Curvy Party 30 anni di attività.

stono dalla taglia 44

curvy che ve Più di 300 bellezze

zi rivenditori sparsi

i nego 4 mesi di casting ne 30 finaliste.

alla 54.

per tutta Italia. .

imonial del marchio

3 vincitrici, ora test

Questi sono solo alcuni dei numeri di Keyrà, brand fast fashion fondato da Alberto Cacciari e specializzato in abbigliamento femminile plus size. L’evento che ha concluso la ricerca delle tre nuove testimonial si è svolto il 6 maggio presso la sede di Bologna: una giornata di shooting, divertimento, allegria, scelte difficili e catwalk in passerella. Un Italian curvy party. La redazione di Donne con le CURVE era presente in giuria: Giorgia, Alessandra e Miria si sono unite alle blogger Barbara di Beautiful Curvy e Marged di La Diva delle Curve, alla modella Elisa D’Ospina, madrina d’eccezione della serata, e ad Alberto Cacciari, titolare del marchio, per la scelta finale. Dopo il fashion show, che ha visto le ragazze sfilare per il pubblico con disinvoltura e goliardia, sono state annunciate le vincitrici.

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Moda - KeyrĂ : Italian Curvy Party

Federica Germani

Beatrice Bernardini

Francesca Galiotta

! i c i r t i c n i v e l o Ecc Federica Germani 25 anni, Bussi sul Tirino misure 105/77/105 Francesca Galiotta 23 anni, Lecce misure 103/85/112 Beatrice Bernardini 25 anni, Roma misure 108/90/108 29


Intero Curve Pericolose


Tutti a mare! Modella

Valentina Giove

Foto

Cinzia Mele

Make-Up Artist & Hair Stylist Chiara Oscura

Art Director

Giorgia Marino & Alessandra Castagner



Intero Fiorella Rubino Soprabito Diana Gallesi


Bikini Curve Pericolose Kimono Luisa Viola


Una nuova agenzia di modelle, con base a Milano, specializzata nel rappresentare esclusivamente donne curvy. Collabora sia con clienti nazionali che internazionali e può contare su un grande portfolio di modelle plus size da tutto il mondo. Con BeautyFull Models scoprirai che la bellezza non ha limiti di taglia.

beautyfullmodels.it


Bikini Curve Pericolose Kimono Luisa Viola



Beauty - Belle fuori!

di Iris Tinunin

Stylosophique - www.stylosophique.com

Un make-u p primaveril acceso da u e n PO P di colore

Con il termine Pop si possono definire davvero tanti aspetti della nostra cultura: la pop art, la musica pop. Il pop è tipicamente legato alla società dei consumi e, soprattutto nell’arte, si identifica con l’uso del colore declinato con il linguaggio proprio della pubblicità e quindi perfettamente integrato con la società di massa. Nonostante la Pop Art sia nata negli anni ‘60, è più che mai attuale: negli anni ‘90 è nata la corrente del NeoPop in cui la globalizzazione ha preso il posto che era dei mass media, come oggetto e bersaglio della corrente. La modernità di questo tema si vede anche in espressioni di uso estremamente comune come a pop of color che significa “aggiungere un tocco di colore”, e che è più che mai in linea con il makeup e il suo ambito. Gli inglesi usano “pop” come verbo, risaltare. E il trucco che vi propongo oggi è pensato proprio per questo scopo, risaltare, ed è caratterizzato da due decisi “pop” di colore: l’azzurro e il turchese. Ho iniziato dalla base: volendo giocare molto coi colori mi sono assicurata che l’incarnato fosse perfetto, ho applicato quindi il fondotinta e poi il correttore sia sulle occhiaie che sulle imperfezioni. Per quanto riguarda gli occhi, ho prima applicato un primer neutro e poi sono passata all’ombretto. 38

Ho usato un solo colore, un celeste opaco, che ho applicato con un pennello piatto sulla palpebra mobile, in modo che il colore fosse ben coprente, e che ho invece sfumato nella piega e verso le sopracciglia con un pennello da sfumatura. Ho ripetuto queste operazioni più volte fino al raggiungimento della coprenza di colore desiderata e mi sono assicurata che i bordi fossero ben sfumati. Con l’eyeliner nero ho poi tracciato una riga lungo le ciglia superiori che fosse spessa ma non troppo allungata verso l’esterno. Nella rima inferiore ho invece applicato una matita bianca in modo da far sembrare gli occhi più grandi. Li ho completati con del mascara volumizzante sia sulle ciglia superiori che su quelle inferiori. Sulle guance ho invece applicato un blush naturale in crema, di un colore aranciato e luminoso. Infine, sulle labbra, ho applicato il secondo pop di colore del trucco: un rossetto fucsia dal finish opaco! Revlon – Super Lustrous Lipstick 014 Sultry Samba


Quando si utilizzando ombretti in polvere dai colori decisi e dal finish opaco è bene preparare la pelle con un primer specifico: il primer di diego dalla palma si presenta in colore neutro e, dunque, non altera il colore dell’ombretto che si è scelto di applicare, ma ne garantisce una tenuta perfetta ed evita che il prodotto crei delle antiestetiche pieghette sull’occhio. Diego dalla Palma Eye Primer

Questo mascara bifasico è perfetto per un risultato veramente deciso. Il primo scovolino dona volume alle ciglia mentre il secondo le allunga, le definisce e regala un finish decisamente nero. Inoltre, quest’ultimo, essendo più piccolo del primo è perfetto per definire anche le ciglia inferiori.

Max Factor – Excess Volume Mascara Il nuovo correttore di Neve Cosmetics si chiama Nascondino. Grazie alla sua texture cremosa garantisce estrema coprenza e, una volta applicato, si fonde perfettamente con la pelle e risulta opaco come un prodotto in polvere. Una chicca? È completamente vegan e naturale!

KIKO – Daring Look Eye Marker Revlon – Photoready Kajal 002 Blue Nile

Neve Cosmetics Nascondino 01 Light KIKO Infinity Eyeshadow 281

Questa palette di blush di Sleek MakeUp è un prodotto estremamente versatile: contiene infatti 3 diversi colori in crema, tutti dai toni aranciati, che possono essere usati sia sulle gote come blush, sia sulle labbra come lipgloss. La confezione piatta ed essenziale rende il prodotto perfetto anche per chi viaggia molto!

Sleek MakeUp – Blush by 3 Californ.I.A. (colore: The Surf) 39


Pop

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Beauty - Pop Nail Art Tutorial

di Maria Grazia Scalia Facebook: Marylia Nail Art

Questa nail art dal tema POP è stata creata con colori acrilici (ad acqua) su gel. Ma la si può creare anche su gel semipermanente e su unghie naturali. Ho preso ispirazione dal web, ma poi ho reso il disegno più semplice e l’ho fatto mio. Gli attrezzi che ho usato sono: Un pennello di precisione da nail art a punta molto fine ed il dotting tool, ovvero lo strumento per fare i pois. Se non lo avete potete utilizzare uno stuzzicadenti. Vi basta avere tre colori per dare vita ad una nail art a tema pop. Io ho usato il bianco, il nero ed il rosso, ma sentitevi libere di dare spazio alla vostra creatività ed utilizzare i colori che più vi piacciono.

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Dopo aver ricostruito le unghie, applicate il gel bianco (o lo smalto nel caso di unghie naturali). Io ho usato il dotting tool per avere un bordo molto preciso. Distribuite bene il gel su tutte le unghie. Polimerizzate un’unghia per volta per 20 secondi.

Con un pennello a punta sottile disegnate, usando il colore nero, una vignetta in un angolo del pollice e, con molta pazienza, scrivete la frase che più vi ispira. Io ho voluto scrivere “pop”. Se sbagliate, con un pad inumidito di acqua cancellate via il disegno e ricominciate da capo.

Con il dotting tool applicate dei puntini rossi, facendo attenzione ad allineare bene i vari piani, per dare l’effetto “fumetto pop”.

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Nell’indice disegnate dei pois piccoli nella parte sinistra, e dei pois più grossi nella parte destra. Una volta asciugato, con un pennellino di precisione, applicate una virgola di luce di colore bianco sui puntini più grossi.

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Nell’anulare disegnate un paio di labbra usando il dotting tool per creare le labbra superiori, e tirate col pennellino di precisione una virgoletta per creare il sorriso. Stesso procedimento per il labbro inferiore. Una volta asciugate, col dotting tool dalla punta molto sottile (o se non lo avete usate un ago), disegnate dei pois bianchi dentro le labbra e contornatele col colore nero. Applicate anche dei pois rossi sul resto dell’unghia.

Col dotting tool ed il colore nero, disegnate i pois sul mignolo con la stessa tecnica usata per l’indice, e col pennello di precisione ed il colore bianco disegnate la virgola di luce sui pois più grandi.

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Quando tutti i disegni saranno ben asciutti, passate lo strato finale di gel e polimerizzate per 20 secondi un’unghia alla volta e, alla fine, per un minuto tutte insieme. Sgrassate il gel con un pad imbevuto di solvente senza acetone. Finito! Adesso non vi resta che sfoggiare la vostra nuova nail art POP. 42

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Nel dito medio disegnate due vignette nere negli angoli dell’unghia e fate dei pois rossi dentro. Disegnate un cuore rosso centrale e con il pennello di precisione contornate il bordo del cuore e disegnate la virgola di luce bianca.



Beauty - Best/Worst

di Manuela Gravina

Make Up With Manu - www.youtube.com/user/MakeUpWithManu

Popolarissimi sul web, questi pennelli sono decisamente tra i migliori che io abbia provato. Realizzati con morbidissime setole sintetiche, il cui tocco ha l’effetto di un massaggio rilassante per il viso, hanno forme particolari e colori diversi a seconda del loro utilizzo. Li uso praticamente tutti i giorni da più di un anno e non hanno mai perso una setola, rilasciato colore durante il lavaggio o perso la loro forma. Sono perfetti sia per un uso professionale che amatoriale, anche per il loro ottimo rapporto qualità-prezzo. Sul sito sono disponibili sia set di pennelli che pennelli singoli.

$18/set

Dior DiorSkin Nude Fondotinta di casa Dior, diventato prodotto cult,che reputo uno dei migliori in circolazione, tanto che lo ricompro ogni volta che lo finisco. È coprente al punto giusto senza risultare pesante, dona alla pelle un effetto luminoso e riposato, ha effetto levigante e idratante. Ideale da utilizzare per ottenere un risultato vellutato, che corregge senza nascondere e che rende la pelle naturalmente splendente, per un effetto ‘pelle nuda’ ideale. Disponibile in 9 nuance.

€42.90

Best - il meglio del bimestre

Real Techniques by Sam e Nic Chapman

Worst - il peggio del bimestre

Sephora Upside Down Mascara

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Mascara dall’innovativo applicatore che si apre e chiude come una pinzetta per prendere bene le ciglia dalla base e truccarle bene su entrambi i lati. Un’ottima idea, pare! Ma funzionerà davvero? Ecco... no, infatti! Applicando perfettamente il mascara dalla base delle ciglia è impossibile non sporcarsi, pur ponendo la massima attenzione; inoltre è troppo pastoso e al posto delle ciglia troviamo una pappetta nera informe e appicicaticcia. Peccato, perché a livello “ingegneristico” è un prodotto davvero originale. €19.90 €23.00

Estee Lauder Double Wear Concealer Prodotto top della casa, di cui tutti sono innamorati. Non capisco il perché! Si presenta in una consistenza cremosa, che permette al prodotto di non andare nelle pieghette ma non copre assolutamente nulla! Considerate che io non possiedo delle occhiaie molto marcate, eppure nulla: l’ombra rimane lì. Rimane a lungo, ma durante la giornata tende a seccare un po’ il contorno occhi. Pare che abbiano cambiato la formulazione del prodotto da poco, quindi credo che, a breve, in tanti lo detesteranno.


Passione curvy, sentirsi belle dalla 48 in su Moira Fraquelli, nota makeup artist professionista e consulente di bellezza di vip e per matrimoni famosi, racconta la sua esperienza: “essere curvy non è sempre facile, nella vita e soprattutto quando si lavora nel mondo dell’immagine…” Moira lavora come consulente d’immagine professionista in tutta Europa e il core business della sua attività sono i matrimoni vip sul Lago di Como. Le abbiamo chiesto come essere curvy influenza la sua vita e il suo lavoro.

sfilavo come modella. Mi ricordo che talvolta vedendo persone cicciottelle anch’io davo giudizi, senza pensare a cosa potesse esserci dietro un corpo giunonico, ed oggi mi piaccio e mi stimo di più di allora. La mia sensibilità nel tempo è cambiata, sono consapevole del mio valore umano e professionale, sono molto attenta agli altri e cerco di comprendere ciò che raccontano con la propria immagine. Rido dei miei chili prima che lo facciano gli altri e comunico al mondo che non può attaccarmi perché l’ho già fatto io, perché ho deciso che valgo molto di più del mio peso del mio aspetto. Il segreto della vera bellezza è che nasce da dentro, che esce e irradia il viso, illumina i nostri occhi e chi ci sta intorno. Conosco donne bellissime che non sanno di esserlo e con il loro modo di proporsi passano inosservate; ce ne sono altre, invece, cliché di falsa bellezza, ma che ostentano più sicurezza e mettono ko chiunque! Nel tempo libero mi dedico a tutte le donne che per svariati motivi si sono dimenticate di sé stesse. Donne appesantite degli anni e dalla vita; offro loro il mio servizio di total restyling e quando si guardano specchio, solo alla fine della trasformazione, è il momento più bello: l’immagine riflessa della loro parte forse dimenticata, ma più intima e vera, permette loro

L’incontro con il cliente è solitamente preceduto da una conversazione telefonica o via mail; fin qui tutto bene, perché sono spontanea ed ironica e percepisco subito l’approvazione dell’interlocutore. Il bello arriva quando mi vedono e vi posso garantire che la faccia ha sempre l’espressione che dice: ma chi è questa??? Dentro di me rido e penso “tu mi stai giudicando dalla taglia!”... La professionalità, il talento e il giudizio pesano, eccome se pesano. Una volta superato lo shock mi ascoltano, apprezzano la mia sensibilità, i miei consigli, le mie opere, le trasformazioni successive al make up e… rimangono a bocca aperta! A quel punto dentro di me rido ancora più forte: bella rivincita... Grasso contro magro 1 a 0. Non sono sempre stata una plus size, fino a 10 anni fa portavo la taglia 40/42 e saltuariamente posavo e 45


Beauty - Passione curvy, sentirsi belle dalla 48 in su

È un momento che non ha prezzo, la loro gioia mi arriva al cuore e ancora una volta trucco, capelli, vestiti, hanno un altro valore... sono terapeutici. Sapere che quello che per il resto del mondo è superficiale e superfluo può cambiare la vita di alcune persone è bello, fa stare bene e mi fa stare bene. L’essere curvy mi ha avvicinato alle persone, non incontro diffidenza e la maggior parte delle donne si identifica perché quasi nessuna si pensa perfetta. All’inizio non è stato facile, l’ago della bilancia saliva ed io vivevo un grande disagio, mi sentivo fuori luogo, quando mi presentavo sui set fotografici mi sentivo gli occhi addosso, le risatine soffocate dei presenti mi rattristivano e mi bloccavano, vi posso garantire che nessuno di loro fosse Miss o Mr. Universo; allora, per un breve periodo, ho rimandato gli impegni lavorativi e

avevo crisi di panico quando dovevo incontrare clienti. Poi, un giorno, mi sono decisa ad ascoltare gli apprezzanti che riscontravo. Mi sono concentrata sul positivo e non su quello che mi faceva male, ho scelto il bello e non il brutto. Ho capito che non sono solo grande fisicamente, posso essere anche una grande persona, avere grande personalità, carisma e bravura. Tutto cambia dopo la consapevolezza, accadono dei veri e propri miracoli, perché il mondo ti vede esattamente come ti vedi tu! Ora sono orgogliosa della mia xxl, che non sta per extra extra large ma per extra extra lusso: il mio brand è sempre più solido, i miei servizi sono richiesti anche all’estero, sono motivata e inarrestabile e sono fiera di poter aiutare donne che hanno perso la fiducia in sé stesse. Loro, oggi mi danno la forza di riscattarmi, di dimenticare quel brutto periodo in cui mi sentivo sbagliata. La loro felicità e i loro abbracci sinceri hanno ridato un senso alla mia vita.

Moira’s Miracle Makeup & Hair www.moiramakeup.com 46

di ritrovarsi, di riscoprirsi o rivelarsi. Molto spesso si commuovono e a stento trattengono le lacrime, non credono ai loro occhi, a quello che vedono.


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Beauty - il ritorno del caschetto

di Alessandra Castagner

Verdementa - www.verdementablog.com

Il caschetto, ritorno di un grande classico Chiamiamolo bob, carré o semplicemente caschetto, questo taglio iconico che ha da poco superato i 100 anni di vita è più che mai attuale e sta (ri)vivendo un momento di grande splendore. Diventato popolare negli anni ‘20 grazie alla diva del cinema muto Louise Brooks, che ne fece il suo tratto stilistico distintivo (e negli anni ‘80 avrebbe ispirato alla matita di Guido Crepax la sua torbida Valentina), il taglio geometrico e corto alle orecchie, in realtà, si era già imposto come un simbolo di emancipazione femminile. Inventato nel 1909 a Parigi dal celebre coiffeur di origine polacca Monsieur Antoine, il taglio à la garçonne diede subito scandalo e divenne l’emblema di una nuova donna, libera, moderna e indipendente. Del resto, non è forse vero che i cambiamenti più importanti della nostra vita vengono celebrati con un colpo di forbici dal parrucchiere? Tra alti e bassi, il bob ha attraversato i decenni per tornare in auge, con la stessa carica eversiva degli esordi, negli anni ‘60 grazie a Mary Quant, che non a caso oltre ad accorciarsi i capelli diede un bel taglio anche alla stoffa e inventò la minigonna, e al mitico parrucchiere Vidal Sassoon, che sforbiciando le zazzere dei Beatles lo fece diventare un taglio unisex e imitato dai ragazzi di tutto il mondo. In Italia fu lo sbarazzino “caschetto d’oro” di Caterina Caselli a dettare la moda e gridare ai benpensanti «nessuno mi può giudicare» mentre in Francia il carré esistenzialista di Juliette Greco diede a questo taglio un’allure intellettuale e drammatica. Da allora, passando per la rigorosa e inscalfibile versione di Anna Wintour e quelle cinematografiche di Uma Thurman in Pulp Fiction o Audrey Tatou nel Meraviglioso mondo di Amélie, il caschetto non ha più abbandonato i saloni dei parrucchieri. Intere generazioni di donne lo hanno adottato perché è un taglio estremamente versatile e adatto ad ogni età. Inoltre, con i dovuti accorgimenti sta bene un po’ a tutte, anche a noi curvy: corto o lungo a sfiorare le spalle, geometrico o morbido e scalato, con frangia o senza, ognuna può trovare il tipo di carré più adatto al suo ovale. 48

Louise Brooks

Mary Quant

Juliette Greco

Audrey Tatou e Anna Wintour


I visi lunghi acquistano maggiore orizzontalità con un taglio sopra il mento, mentre quelli tondeggianti o squadrati vengono valorizzati da una lunghezza maggiore, sotto la mascella (Keira Knightley insegna). Molto femminile e adatto a tutte il long bob che sfiora le spalle, soprattutto se portato morbido e col ciuffo laterale come fanno Christina Hendricks e Stephanie Zwichy, icone curvy per eccellenza. Se poi ci stanchiamo del taglio possiamo sbizzarrirci con lo styling, usando la piastra per renderlo geometrico o creando onde morbide per un’aria più romantica. Via libera anche a fermagli, cerchietti e accessori per capelli come quelli usati da Elizabeth Olsen (che ad onor del vero ha i capelli lunghi ma si diletta spesso nell’acconciatura del finto-bob, molto attuale). Non vi è venuta voglia di correre dal parrucchiere? Direi che è il momento giusto per dire addio alle doppie punte e darci un bel taglio!

Uma Thurman

Keyra Knightley

Elizabeth Olsen

Stephanie Zwicky

Christina Hendricks 49


World -Il diario di Costanza

di Mariantonietta Barbara

Classe 1970, blogger, writer, web editor e finalmente editore con il progetto digitale Lazy Book. Ama la pizza, i libri, la musica e la buona compagnia. Vive da sempre in jeans, ma solo recentemente ha imparato a comprarli della misura giusta e a metter via i maglioni di due taglie più grandi.

NIENTE NIENTE BENE Costanza, quarantenne colta da crisi esistenziale, si è lanciata sulle serie tv per adolescenti. Riusciranno le amiche a riportarla alla realtà? Mercoledì 1 Gennaio Nessuno mi aveva mai fotografato le tette. Le ho sempre tenute al sicuro. Mai mostrate in pubblico, mai esibite sotto una maglia aderente. Mi è andata liscia per anni, con maglie di una taglia in più e camicie da uomo e ora potrebbero essere chissà dove in giro su Facebook. Anonime. Sì dai, anonime, non può sapere come mi chiamo. Io, invece, devo scoprire il nome del bagnino. Devo scoprire soltanto il suo cognome in realtà. Il nome lo ha urlato a squarciagola una diciassettenne gocciolante e in bikini, che lo ha raggiunto saltellando, lo ha abbracciato e sbaciucchiato sulle guance e poi schizzato facendo roteare i suoi capelli come un terranova (in modo molto più elegante). Le sue amiche sguazzavano invidiosissime nella prima corsia. Mentre li osservavo lui si è girato e mi ha fissata dritta negli occhi per una interminabile manciata di secondi. Simoneeeeeeeeeee.

fotografia e concentrarmi sulla botta d’autostima che Simone mi ha regalato. In effetti, dopo un attimo di smarrimento e di incredulità, mi sono guardata allo specchio con calma e ho cominciato a scattare delle foto al mio décolleté. Prima col costume, poi col balconcino rosa antico, poi con la maglia scollata che conservo da anni e che ora mi strizza da vera maleducata. Penso a Simone, ai suoi capelli scuri, agli occhi verdi. Perché lui non vede quello che vedo io? Le smagliature sembrano dei canyon e la forza di gravità lavora. Simone però mi guarda, mentre la sua ragazzina ride felice.

Venerdì 3 gennaio Giovanni mi chiedeva ma chi credi di trovare nello specchio? Ti spaventi ogni volta! Non sbagliava: ci sono voluti anni perché mi rassegnassi alla mia faccia. Non che ci abbia fatto pace, ho capito più che altro di non poter cambiare le cose. Giovedì 2 Gennaio Ogni mattina guardo quella sconosciuta con le Ha il profilo blindato. Non posso sapere chi sono i occhiaie e l’aria sbattutissima e mi chiedo dove suoi amici né se ha postato da qualche parte la mia sia la mia vera faccia. Da qualche altra parte nel fotografia. Cate dice che dovrei fregarmene della mondo, magari nella stessa città, ci sta giocando 50


qualcun’altra. Io invece devo tenermi il suo sguardo avvilito. Chissà se il bagnino si è accorto delle mie occhiaie. Chissà se conosce il test della saliera. Gli importerà del test della saliera? Oppure l’idea di lanciarsi tra la mia ciccia come su un divano di morbida pelle fa passare tutto in secondo piano? Uhm. Mi sa che ho appena elaborato una strana fantasia sessuale.

Sabato 4 gennaio Cate mi censura Glee. Si è presentata ieri sera i pop corn, due bottiglie di acqua frizzante ti sembra di bere una bibita ed eviti le troppe calorie e il cofanetto con le prime puntate di The Mentalist. Parliamone: se devo accettarmi così come sono perché devo preoccuparmi delle calorie che ingurgito? Che importa se metto su cinque chili? Il bagnino sarà contento no? Mi manca tanto così per la coppa E. Cate, saccente come al solito, se ne è uscita con in questo momento non stai prendendo peso casualmente. In questo momento stai usando il cibo per farti del male e per cercare di annegare i tuoi problemi. Non è così che funziona. Come funziona, allora? Ha detto che me lo spiegherà solo dopo le prime due serie di dvd. Lei intanto mangia come un lupo. Ha un metabolismo che non fa bene alla nostra amicizia: potrebbe mangiare un barattolo di crema di nocciole ogni giorno e non metterebbe su un etto. Non ne risentirebbero neanche le sue analisi. Proviene da una generazione di donne aliene. Sua nonna e la sua prozia erano considerate difficili da sistemare perché troppo magre, poco femmine. Oggi farebbero le modelle per Vogue.

Lunedì 6 gennaio Ho chiamato Sara e per gli auguri. Solo le befane come lei continuano a mandare doni senza farsi mai vedere. Non te la prendere, Costi (Costi!??!) sai che ho tanto da fare. Mi farò perdonare, vedrai. Domani ricomincia la scuola e io sarò più libera. Per fare contento il bagnino sono uscita a caccia di un secondo costume, bello colorato, e di un maglione aderente. Mentre giravo nel centro commerciale, inebetita dal chiasso e dai bambini in coda per farsi truccare, ho visto Simon Baker. Giuro, sembrava lui. Così l’ho seguito. Tutti diventiamo stalker prima o poi.

Martedì 7 gennaio Simon Baker lavora da Mediaworld. Sto per chiedergli informazioni sui Dvd di Glee, ma Sara mi ha bloccata con una presa da lottatrice Glee? Davvero? Cosa allora? Gli sparo un selfie delle mie tette? Prima non esistevano ora ti ci stai fissando. Quindi? Quindi per ora non gli parli. Lo guardi e basta. Guardare e basta. Guardare e basta. Non lì! Scusa, non l’ho fatto apposta! La storia del divano in pelle mi ha un po’ condizionata. Ma tu una via di mezzo mai? Se non altro, i nostri battibecchi hanno attirato la sua attenzione.

Domenica 5 gennaio Ho sognato di uscire con il bagnino e con Simon Baker nella stessa sera. Cate dice che è un progresso, perché non ho sognato di essere io il bagnino. Secondo me invece non va bene. Non va niente niente bene.

continua...


World - Tutti pazzi per il selfie

di Antonietta Bonanno

My Vintage Curves - www.myvintagecurves.it

TUTTI PAZZI PER IL SELFIE

Perché la febbre dell’autoscatto ha contagiato anche gli insospettabili Breve introduzione per quelli di voi che non sono pratici di social network: l’Oxford English Dictionary ha ufficialmente eletto selfie parola dell’anno 2013. Il 2014 ha confermato la tendenza che ormai ha contagiato davvero tutti. Selfie indica, secondo la definizione dell’illustre dizionario di cui sopra, “una foto scattata alla propria persona, tipicamente con uno smartphone o una webcam e inserita su un sito di tipo social media”. Non c’è ragazzo o ragazza sotto i 20 anni che non abbia postato almeno uno di questi autoscatti casalinghi sul proprio profilo facebook, o, più verosimilmente, sull’account Instagram (applicazione gratuita per telefoni cellulari e social network fotografico che permette di scattare fotografie e di condividerle istantaneamente anche su altri social media NDR). Ma relegare la tendenza al mondo adolescenziale vuol dire sminuirla e non poco. La febbre da selfie spopola fra i personaggi famosi e annovera fra i suoi adepti anche capi di stato e personalità religiose, come il Dalai Lama e Papa Francesco. Per non parlare del presidente americano Barack Obama, di sua moglie Michelle e della signora d’acciaio Hillary Clinton. Qualche mese fa l’autorevolissimo New York Times ha addirittura chiesto al re dell’autoscatto, l’attore americano James Franco, di spiegare il significato di questo fenomeno. James Franco Il selfie, scrive Franco, è uno dei modi più diretti e popolari per comunicare sui social networks. Nell’era digitale, infatti, scattarsi foto allungando il braccio, magari mentre si è a letto appena svegli, o prima di uscire, è quasi come guardare le persone dritto negli occhi e dire loro “Ciao, questo sono io”, senza filtri, senza finzioni (forse). Questo spiega perché i personaggi famosi ne facciano un così largo uso. Le star, che si rappresentano spesso struccate, spettinate, in casa loro, in situazioni non ufficiali, si mostrano ai fan come persone normali, dando loro l’illusione di una vicinanza e di una complicità che in realtà non esistono. Attraverso immagini, che sembrano casuali, sembra di captare gli umori e i sentimenti 52

Barack Obama

del proprio beniamino. Ma non solo. Le foto servono anche per parlare direttamente ai follower, senza incorrere nel filtro, spesso scomodo, della stampa. Lady Gaga, accusata di essere ingrassata, ha postato due foto “casalinghe” in costume da bagno per richiamare l’attenzione dei fan sui problemi di anoressia e bulimia e per rimproverarli dei commenti offensivi che alcuni di loro avevano riservato alla giunonica collega Adele. Kim Kardashian, reginetta del pettegolezzo e icona autoproclamata delle forme morbide, ha scelto un autoscatto allo specchio per annunciare al mondo il ritorno alla perfezione del suo celebre fondoschiena dopo la gravidanza. Cameron Diaz ha invece mostrato in anteprima la copertina del suo libro The Body Book: The Law of Hunger, the Science of Strength, and Other Ways to Love Your Amazing Body attraverso una foto che la ritrae sorridente e struccata. L’attrice contribuisce così a diffondere messaggi di auto accettazione e consapevolezza di sé che ben si sposano con gli argomenti affrontati nel volume: salute, nutrizione e amore per il proprio corpo. E intanto si autopromuove. Ma il selfie prolifera anche fra le persone comuni ed ha caratteristiche specifiche in ogni stagione. In estate profileranno le foto i piedi, d’inverno ci sono le immancabili duckfaces (duckface: smorfia tipica di chi si mette in posa con labbra arricciate e viso leggermente rivolto verso l’alto NDR) in bagno e i calici alzati in discoteca. Tutto per mostrare in tempo reale agli amici il proprio trucco, l’outfit della serata o soltanto quanto ci si stia divertendo. C’è pure chi usa l’autoscatto per urlare al mondo il proprio diritto ad esistere ed essere accettato. È la piccola rivoluzione di molte donne in sovrappeso, come Stella Boonshoft, studentessa newyorkese


che, stanca di essere chiamata cicciona, ha pubblicato una foto scattata dal telefonino che la ritrae in costume con tanto di cellulite, rotolini e smagliature in bella vista, dichiarando di infischiarsene di chi guardandola si fosse sentito disturbato dal suo aspetto. La foto in questione ha generato 270,000 “mi piace” su Facebook, quasi 10,000 condivisioni e più di 26,000 commenti in mezza giornata. Ciò testimonia l’enorme potere mediatico di certe immagini, che possono veicolare messaggi importanti con rapidità ed efficacia ben maggiori rispetto alla parola scritta. Ma c’è anche un altro motivo per cui il selfie ha un successo tanto dilagante: scattarsi foto da soli consente di controllare la propria immagine e decidere il modo in cui si vuole essere percepiti dagli altri. Da questo punto di vista non c’è niente di più falso di un autoscatto e l’equivoco che si genera è particolarmente pericoloso per gli adolescenti. Il selfie diventa un veicolo per costruirsi un personaggio, farsi accettare, per generare approvazione, anche a costo di sacrificare la propria identità. Quindi, lungi dal promuovere l’accettazione di sé e celebrare l’individualità, finisce per costituire un rifugio per ragazzi dotati di scarsa autostima. La febbre del selfie raccoglie dunque in sé un po’ di tutto: strategia mediatica, sano divertimento, condivisione, spirito di emulazione e appartenenza. Ma come capire quando la passione, da innocuo passatempo, si trasforma in patologia? Basta ricorrere come sempre al sano buon senso: se non potete fare a meno di fotografarvi in ogni specchio o vetrina in cui vi imbattete, se controllate ossessivamente il numero di commenti e di “like” che la vostra foto genera sui social, se vi accorgete che il vostro vero aspetto non assomiglia per niente all’immagine ritratta nelle vostre selfie, allora è ora di smettere di fotografare voi stessi e rivolgere l’obiettivo della fotocamera verso nuovi soggetti!

Sopra, il selfie di Lady Gaga. Sotto, quello di Stella Boonshoft. Nella colonna di sinistra, i selfie di Cameron Diaz e Kim Kardashian.

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World - Contrappunti scritti in curva

di Eleonora Lanzetti

Guapita Tondita - guapitatondita.blogspot.it

VIVERE POP, DALLA POLITICA A SUOR CRISTINA Apri i giornali la mattina e trovi che, dalle pagine di apertura di politica italiana, a quelle dello speciale cucina, allo spettacolo, sia tutto uno protagonismo pop. Essere persone pop-olari e comunicare in maniera pop aiuta, non ci sono storie. Prendiamo il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il quale - se ricordate bene - si palesò agli italiani per la prima volta girando la ruota e chiamando vocali e consonati alla Ruota della Fortuna di Mike Bongiorno (ditemi se non è pop!): Renzi è un concentrato di comunicazione pop. Un esempio? Anche dieci. Prendiamo il suo modo di vestire: perennemente sbottonato (quando non inverte le asole a sacco di patate davanti alla Merkel), con il chiodo alla Matteo Fonzie e con quell’aria scanzonata; prendiamo anche le citazioni, come quella all’emiciclo del Senato: ”Non vorrei scomodare la seppur bravissima Gigliola Cinquetti, ma non ho l’etaaaa non ho l’etaaa per fare il senatore non ho l’etaaa!”. Il pop che spiazza i pettinatissimi senatori d’antan è servito. E poi, beh, i discorsi del Premier sono intrisi di riferimenti popolari: i giovani senza lavoro, la signora che esce da messa e si lamenta delle pensioni, la bambina immigrata discriminata a scuola, la disoccupazione al 13% che deve diventare a una cifra sola come in Germania... sarà che Matteo è stato sindaco di Firenze? Sindaco, ossia primo cittadino del pop-olo. Ok, voltiamo pagina e passiamo alla cucina: cosa c’è di più pop - ormai - delle sfide ai fornelli davanti alla telecamera? Sono gli stessi concorrenti, e ancora di più gli chef pluristellati, a diventare delle celebrities. L’esempio lampante di popchef-star è Davide Oldani: prima ti rileva una trattoria a Cronaredo (che non è proprio vip come via Palermo o Corso Como) e poi ti mostra che con un po’ di pane, cipolla e zucchero puoi fare faville. La cucina popolare, fatta di cose semplici, low cost. La scelta di Oldani fu proprio quella di dimostrare come si potesse fare alta cucina con prodotti poco costosi, una cucina alla portata di tutti, della sciura Teresina! Gli han detto:”Macchè, l’alta cucina è ricerca, sperimentazione con materie prime pregiate: è come pretendere le prestazioni di una Ferrari con una Cinquecento.” Risultato? Super Pop-ular: ora per andare a cena in una sera di primavera da D’O - così si chiama il 54

suo ristorante - devi prenotare poco dopo Natale (dell’anno prima, ovviamente), sperando che qualcuno sia stato colto da un attacco d’asma allergica e disdica. E giriamo ancora pagina… e chi ti trovi? Il pop ecclesiastico! Una suora acqua e sapone, Suor Cristina, sul palco di The Voice, che ti canta No One di Alicia Keys muovendosi magistralmente davanti alla platea in visibillio e stendendo J-Ax. Capito? J-Ax (Io sono un porco, sono un balordo, faccio rime giù in città…) che piange travolto dall’emozione. Chi sarebbe più pop di questa giovane sorella? Una ragazza ribelle, che si esibiva con l’ombelico di fuori e voleva entrare ad Amici, ma che un giorno viene chiamata dal Signore e prende i voti, ma non rinuncia alle sue passioni fuori e dentro la Chiesa. “Se io ho un dono, ve lo dono!” Non fai una piega Suor Cristina, e non ci stupisce che tu sia arrivata in questo momento storico: il momento in cui in Vaticano pontifica il Papa più pop della storia di tutti i tempi del clero, Francesco, già soprannominato come il Padre dell’era pop della Chiesa Cattolica.


di Eleonora Iannello

Riscoprirmi... bella!

Punti di ri-ferimento Illustrazione: cindilauper.com

La personalità non è mica innata, tantomeno riproducibile o emulabile. Essa si costruisce man mano, si scalfisce a suon di esperienze, paure, consapevolezze... Suppongo, però, che perlomeno all’inizio tutti abbiano bisogno di un riferimento, qualcosa o qualcuno verso cui tendere; che sia un maestro, un professore particolarmente stimolante o, decisamente più spesso (chissà, poi, perché?!), una celebrità. Quest’ultimo caso mi riguarda personalmente. Infatti, al di là delle varie e discordanti fasi vissute (dalla ribelle Avril Lavigne alla dolce Hilary Duff, ad esempio), mi sono sempre ritrovata in certi personaggi del cinema o della musica, tanto da rendermi quasi una loro brutta (perché fittizia, esagerata, forzata) copia. Un esempio? Cyndi Lauper, attrice e cantante pop-rock statunitense. Energia, colori, carattere forte e determinato. Tutta quella eccentricità, quel “voglio e so come farmi ascoltare”, non passarono inosservati ai miei occhi, figuriamoci dinnanzi al mio animo, già di per sé “peperino” e squinternato, seppur moderato, sedato da vergogne e paure inutili. Gonne, giacche di pelle, colori sgargianti. Non so quanto pregai, a casa, di poter tingere i capelli e, dopo tanto penare ottenni, finalmente, la mia “chioma in fiamme”. Che fosse semplice suggestione o un’ imposizione dettatami dal ruolo interpretato, cominciai a sentire una certa grinta in corpo; avrei potuto perfettamente cantare Time after time o The goonies ‘R’ good enough, sul bus, durante il tragitto di ritorno a casa,

senza quel costante imbarazzo che caratterizza ogni principio di una mia conversazione o, comunque, ogni interazione sociale da me intrapresa. L’errore più grande fu pensare che la “maschera” confondesse esclusivamente gli sguardi altrui, senza tener conto che i primi occhi che ci guardano sono proprio i nostri. La distinzione si fece via via sempre meno marcata e finii ben presto col pensare quegli atteggiamenti, quel carattere, come propriamente miei, senza che lo fossero realmente. Perché tolto il trucco, la giacca, sciolti i capelli tornavo, subito, ad essere l’arrendevole, pavida me stessa di sempre.

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World - Donne sull’orlo di una crisi di nervi

di Antonietta Bonanno

My Vintage Curves - www.myvintagecurves.it

IL DIRITTO DI ESSERE INFELICI Abbiamo il diritto di essere infelici, perché una felicità consapevole e profonda passa attraverso la fatica e la tristezza. La pubblicità ci tartassa con immagini di donne sorridenti e sicure di sé, famiglie perfette e abiti da sogno mai sdruciti. Il trucco non è mai scolato, la menopausa è sempre attiva, l’adolescenza miracolosamente priva di brufoli e la maternità di smagliature. Gli uomini se non sono bellissimi sono dolci e premurosi, oppure simpatiche canaglie. E tu, che vorresti strozzare tuo marito/fidanzato/compagno ogni due secondi, stai lì a chiederti perché solo a te sia toccato in sorte questo campioncino, visto che il mondo è pieno di esemplari perfetti. Anche nel nuovo (per le aziende) e fantasmagorico mercato del curvy e plus size l’operazione felicità è più attiva che mai. La strategia dei neofiti è piuttosto semplice: ti dico quel che vuoi sentirti dire così tu compri i miei prodotti e chi se ne frega se poi sembri un salamino inguainato in un abito che non dona al tuo fisico! E daje con le donne vere che hanno le curve (le altre sono dei replicanti costruiti da extraterrestri di intelligenza superiore per far rodere il fegato a noialtre culone, lo sapevate?). Anomalie dell’orgoglio curvy. Ci tartassano con messaggi di ostentata felicità, sciorinando tutti i motivi per cui dobbiamo essere allegre, positive, attive, ottimiste. Ok, tutto giusto. Ma non vi pare che questo fantomatico “diritto di essere felici” stia diventando piuttosto un dovere? L’altro giorno camminavo per strada assorta e dovevo avere una faccia piuttosto scura perché un signore che non conoscevo mi ha fermata, mi ha dato una pacca sulla spalla ed ha esclamato: “Sorridi dai! Che la vita è bella”. E dire che ero abbastanza tranquilla in quel momento. Ho pensato che se mi avesse visto in altre circostanze sarebbe rimasto seriamente turbato! La faccia non sorridente deve essere bandita dall’album di fotografie. Un sorriso, comunque sia, vero o di plastica, è accessorio più importante del correttore per le occhiaie; non si può uscire senza, non si deve uscire senza se non si vuole rischiare di venire sommersi da consigli e pacche sulle spalle. E poi puntualmente allontanati. L’infelicità non è contemplata nel nostro mondo. È un abisso che fa paura e nessuno si augura di vedere. Disturba, perché ci mette davanti all’idea che i nostri demoni, ricacciati in un angolo buio della personalità, ridotti al silenzio come se 56

non esistessero, possano riaffiorare da un momento all’altro e riprendersi lo spazio che abbiamo loro sottratto. Rifuggiamo dalle persone tristi perché temiamo che ci possano contagiare? Non sarà che la nostra felicità è troppo fragile e precaria se si sente minacciata da qualsiasi generica negatività che ci circonda? Io rivendico il diritto di essere infelice. Si, infelice. E triste, malinconica, incazzata, scontrosa. Voglio avere la possibilità di esserlo senza giustificarmi, di non fingere una gioia falsa solo perché nellavitabisognaesserepositivi. Voglio trovare scuse e impigrirmi, piangere sul latte versato e poi rinascere. Una felicità consapevole e profonda passa attraverso la fatica e la tristezza. Non è cancellando le ombre che si diventa felici, ma trovando loro un posto, nella consapevolezza che gli equilibri possono cambiare in qualsiasi momento e che ci toccherà riassestarci ogni volta. La fantomatica strada per la felicità è solo una maledetta mulattiera costellata di buche e fanghiglia, che si percorre a piedi: ci si mette una vita ad arrivare alla meta e, a volte, neanche ci si arriva. Certo, puoi prendere l’autostrada e farti il viaggio con l’aria condizionata e la musica a palla. La differenza è che la soddisfazione non è la stessa. La pienezza dei sentimenti non è la stessa. L’ultimo dei lussi è potersi concedere la malinconia, guardarla in faccia e coccolarla. Poi usarla per costruire la propria personale e imperfetta felicità.



Art - L’arte al tempo del consumismo

di Federica di Perna

“truccare, leggere, scrivere: la mia vita ideale” facebook.com/fedemakeup

L’arte al tempo del consumismo: la Pop Art. La Pop Art è un movimento artistico, forse il più importante del XX secolo. Tutti hanno visto almeno una volta le serigrafie raffiguranti il volto di Marylin o i barattoli di zuppa Campbell, simboli di questa corrente e del lavoro del suo più importante rappresentante, Andy Warhol. Ma cosa è e cosa vuole esprimere la Pop Art? Definizione. L’espressione Pop Art deriva letteralmente da Popular Art, dove il termine popolare è da intendersi in una precisa accezione. Non si tratta di arte fatta per il popolo, ma di arte creata ad immagine e somiglianza del popolo, ovvero della massa. La massa è ripetitiva ed omologata, e così il movimento artistico che ne consegue. Dove e quando. La Pop Art nasce sul finire degli anni ’50 in Inghilterra. Il primo artista riconducibile a questa corrente è il britannico Richard Hamilton, che nel 1956 crea l’opera collage Just What Is It Makes Today’s Homes So Different, So Appealing?, una scena di vita domestica popolata da sculture di nudi in bianco e nero. Viene considerata da molti critici la prima opera Pop della storia. La Pop Art, però, si sviluppa principalmente in America, tra la fine degli anni ’50 e nei primi anni ’60. Gli artisti americani, infatti, sono quelli che utilizzano maggiormente questo innovativo linguaggio artistico. La consacrazione avviene con la Biennale di Venezia del 1964, in cui viene premiato Robert Rauschenberg, esponente di questa corrente e primo artista americano ad essere insignito di questo riconoscimento a Venezia.

importante con ciò che è venuto prima. Sta nascendo la società dei consumi, soprattutto in America. L’economia, dopo i disagi causati dai conflitti, riprende a vivere. Nelle case arrivano elettrodomestici, automobili, agiatezza borghese. L’american way of life ambisce ad essere modello universale del “tutti possono farcela”. L’altra faccia della medaglia è un appiattimento della società, che diventa massa senza nome. Le individualità si perdono nello sfrenato consumismo: a ciascuno la sua Coca-Cola, la sua zuppa, la sua Marylin come canone a cui aspirare o come sogno erotico per eccellenza. È il momento dell’opera d’arte riproducibile, che perde ogni carattere di unicità ed irripetibilità per diventare una catena in cui matrice e copia si confondono. È il momento, infatti, del cinema e della fotografia, opere riproducibili per loro stessa natura.

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Chi. I più importanti esponenti della Pop Art sono, come già detto, artisti americani. Andy Warhol viene considerato l’artista Pop per eccellenza, seguito da Roy Lichtenstein, Robert Rauschenberg, Tom Wesselmann, Jeff Koons, tanto per nominarne alcuni. Cos’è la Pop Art. Dopo la forte tendenza introspettiva che caratterizza la prima parte di un secolo lacerato da due guerre mondiali, l’arte ha un momento di crisi. Come ogni momento di rinascita nella storia, c’è bisogno di un distacco 58

Andy Warhol, Campbell’s Soup (Turkey Noodle Soup), 1962

La Pop Art incarna tutto questo, se ne fa linguaggio. I modelli e i simboli della cultura di massa vengono presi, rielaborati, copiati,


Jasper Johns, Figure 8, 1959


contaminati. La serie di barattoli di Zuppa Campbell di Andy Warhol rappresenta l’omologazione suprema della società americana: tutti mangiano la stessa zuppa, dal più ricco al più indigente. Le grandi opere fumettistiche di Roy Lichtenstein, che spesso rivisitano capolavori dell’arte passata, con i loro colori vividi, i contorni netti, si fanno specchio e simbolo del contesto in cui vengono creati. Una delle caratteristiche principali di questa corrente è la contaminazione di materiali e tecniche. Materiali di recupero, oggetti di uso quotidiano, pittura, fotografia, scultura, tutto può diventare opera d’arte nelle mani dell’artista. Anche lo stesso corpo umano: si afferma in questo periodo la pratica degli happening (sul finire degli anni ’60 Marina Abramovich inizierà la sua lunga e controversa carriera artistica), opere d’arte in movimento, spesso improvvisate e legate alle reazioni del pubblico. L’intento della Pop Art, però, non è dissacratorio. L’opera di Warhol, ad esempio, non nasconde una critica sociale. I suoi lavori vogliono semplicemente rappresentare al limite estremo le caratteristiche del mondo che li circonda, al massimo utilizzando un certo grado di ironia. La mostra. Grazie a una collaborazione a lungo termine con la Sonnabend Collection e la Sonnabend Collection Foundation di

New York, la mostra Lo sguardo di Ileana Sonnabend. Da Rauschenberg a Jasper Johns, da Warhol a Lichtenstein, dal 30 maggio al 4 gennaio 2014 presso la Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro a Venezia, dà la possibilità di fruire di alcune opere estremamente significative. Ileana Sonnabend è stata una delle più intuitive, intelligenti, eclettiche talent scout del XX secolo. Nel corso della sua lunga attività scopre e sostiene moltissimi giovani artisti, ricoprendo un ruolo importante nell’affermazione della Pop Art. nel 1964, infatti, il suo apporto è fondamentale per la presenza di Robert Rauschenberg a Venezia, dove gli viene assegnato il Gran Premio della Pittura: la Pop Art è così consacrata a movimento artistico di importanza mondiale. La sua collezione si arricchisce nel corso del ‘900 di lavori fondamentali, che si potranno ammirare nell’ambito di questa esposizione, nonostante una parte delle opere sia comunque presente in maniera permanente nella galleria. Saranno esposte opere come Interior (1956) di Robert Rauschenberg, Figure 8 (1959) di Jasper Johns, alcuni disegni di Roy Lichtenstein. Anche l’arte italiana sarà presente. Ci saranno infatti alcuni artisti come Gilberto Zorio, Mario Merz, Giovanni Anselmo, Giulio Paolini e Jannis Kounellis, con le loro opere realizzate con materiali poveri, industriali o naturali.

Roy Lichtenstein, Oh, Jeff…I Love You, Too…But…, 1964

Andy Warhol, Marylin, 1967


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Art - L’angolo La curva della musica

di Chiara Felici

Speaker radiofonica e autrice di ChiaraMente in Musica (Radio Dimensione Musica)

LA DONNA È... ROCK! Il Pop è la corrente letteraria, artistica, musicale e di stile più chiacchierata al mondo. Ma cos’è davvero POPular? Parlando di musica non possiamo non pensare al Festival di Sanremo, ed è per questo che abbiamo disturbato il gruppo vincitore morale di questo ultimo Festival: i Perturbazione, nella persona di Elena Diana (violoncello e pianoforte). Ciao Elena, grazie per aver accettato di fare due chiacchiere con noi in questo periodo così intenso. Come sta andando il “Dopo-Sanremo”? Molto bene direi. Fra l’attività promozionale e il tour primaverile iniziato subito a ridosso del festival, che ci sta portando in giro per tutta Italia, in realtà non ci siamo ancora fermati. Il nostro brano l’Unica, il cui video ha superato il milione di visualizzazioni su youtube, è ancora presente nelle radio piccole e grandi. Il pubblico dei concerti ci riserva un’accoglienza a dir poco calorosa. C’è molta energia dentro e intorno alla band e di questo siamo molto contenti. Sanremo è ancora, secondo te, la manifestazione POP per eccellenza della musica italiana? Sì, se per Pop si intende davvero “popolare”. È il palco sopra il quale si incontrano e si scontrano i gusti musicali di chi ascolta la cosiddetta musica leggera. C’è chi lo critica, chi lo apprezza, chi lo eliminerebbe e chi avrebbe delle idee per migliorarlo. Alla fine, però, rimane il fatto che per una settimana all’anno quell’evento accentri su di sé l’attenzione di un pubblico veramente trasversale sotto qualunque punto di vista. Nessun altro evento musicale qui in Italia è ancora riuscito ad eguagliarne la visibilità e i numeri. Da unica componente femminile del gruppo hai detto la tua per lo stile da adottare nelle varie serate? No, in effetti no. Ero d’accordo insieme ai ragazzi sul fatto di presentarsi al festival accogliendo la tradizione che su quel palco vuole eleganza. Lo stilista Carlo Pignatelli e il nostro stylist personale Federico Zaccone hanno fatto il resto. 62

Abbandoniamo per un attimo il palco dell’Ariston, come nasce la tua passione per uno strumento come il violoncello? Fin da bambina ho amato molto la musica e gli strumenti musicali in generale. Quando in seconda media decisi di provare a dare l’esame di ammissione al conservatorio ebbi l’opportunità di ascoltare un giovane violoncellista appena diplomato che mi fece ascoltare il “Cigno” tratto dal Carnevale degli animali di Camille SaintSaens. Ne rimasi affascinata. È così che ho iniziato. Non facile da adattare ad alcuni vostri brani che vertono a note più rockeggianti... Il suono del violoncello, nel nostro passato musicale, ha arricchito e avvolto quello più “muscoloso” degli altri strumenti nati “elettrici”. Nell’ultimo disco, Musica X, Max Casacci, il produttore di questo nostro ultimo album, si è divertito a elaborare con vari effetti i suoni delle corde pizzicate, percosse e strofinate in modi non proprio “classici”. Tu ti definiresti più POP o rock come donna? Sicuramente Rock. Penso che il fatto stesso di essere donna sia Rock. Grazie per la tua disponibilità Elena, ci si vede in tour!


La t-shirt ‘Sono una donna non sono una taglia’ è disponibile esclusivamente come riconoscimento, all’interno della campagna crowdfunding per sostenere il magazine. La vuoi? Scopri come sostenerci! Vai al link:

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Tech - Una cover per il tuo smartphone - DIY

o u t l i r e p r e v o c Una

di Miria Benotti

Plus... Kawaii! - www.pluskawaii.com

e n o h p t r a m s FAI-DA -TE!

L’ accessorio tecnologico più pop degli ultimi anni? Senza ombra di dubbio il telefono cellulare, anzi, ancora meglio: lo smartphone. Sì, l’ho definito accessorio invece che apparecchio, perché ormai il telefonino non serve più solo a chiamare e mandare messaggi, ma lo usiamo per talmente tante cose che si sente il bisogno di personalizzarlo e renderlo più “nostro”. Via libera quindi a sfondi, ciondoli pendenti e, soprattutto, la cover da cambiare senza sosta a seconda dell’umore. Inizialmente nata per proteggere i telefoni di ultima generazione, più delicati e fragili, la custodia è presto diventata un vezzo, un accessorio al nostro stile personale. Ma se possedete un modello un po’ vecchio, o che non è prodotto dai marchi più famosi, trovarne di carine e particolari può essere difficile. O costoso. O entrambe le cose. In questo tutorial vi mostrerò come realizzare una custodia personalizzata per il cellulare, a basso costo, in modo facile. Così potrete cambiarla ogni volta che vorrete.

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Occorrente il vostro cellulare una cover trasparente e rigida per il vostro modello (facilmente reperibile su ebay) L’immagine base che volete per la vostra cover. Può essere una fotografia, un foglio stampato tramite computer, un disegno, un cartoncino decorativo per scrapbooking, un collage, degli adesivi incollati su carta colorata... le possibilità sono infinite Un cutter di precisione e una superficie rigida su cui tagliare Un paio di forbici Un righello preferibilmente di metallo Una biro


Fase 1 Usando il retro del cellulare tracciate sull’immagine la sagoma, facendo attenzione di segnare anche i vari buchi presenti, come ad esempio quello dell’obiettivo o degli altoparlanti.

Fase 2 Ritagliate il cartoncino seguendo la sagoma tracciata in precedenza. Potete usare le forbici, ma per una maggior precisione soprattutto per le parti interne - vi consiglio il cutter. State leggermente dentro alla linea tracciata, per far si che la sagoma combaci meglio ai profili del telefono.

Fase 3 Se necessario, arrotondate i bordi per seguire la forma del vostro cellulare.

Fase 4 Controllate che la misura sia giusta e si inserisca bene all’interno della cover e, se necessario, rifilate. Posizionate il foglio ritagliato sul retro del vostro telefono e applicateci sopra la custodia trasparente.

Fase finale Ed ecco qui la vostra cover: veloce, economica e personalizzata.

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Tech

di Romina Croce

A 10 anni ha chiesto a Babbo Natale il suo primo computer e da allora ama tutto ciò che profuma di tecnologia. The Curvy Sald - thecurvysalad.wordpress.com

Wearable technology Quando la moda incontra la

Uno degli hot-topics del 2014 è la Wearable Technlogy, letteralmente “tecnologia da indossare”: orologi, occhiali, scarpe e vari capi di abbigliamento si arricchiscono così di funzioni tecnologiche, trasformandosi in smartwatches, smartglasses e tanto altro.

Google Glass - Google

tecnologia

Anche un altro storico brand italiano, Gallo, leader nel settore della calzetteria, ha realizzato i Gal-Led: calzini dai colori sgargianti equipaggiati con una striscia di led lungo il polpaccio. Noi signore possiamo sognare, invece, con le creazioni dell’azienda americana Cute Circuit: dal meraviglioso Galaxy Dress realizzato con 4 strati di chiffon decorati da 24.000 led ultrapiatti e 4000 cristalli Svarowski, custodito e realizzato per il Museum of Science and Industry di Chicago, al vestito realizzato per Laura Pausini in occasione del suo Inedito Tour ed indossato nell’ultima data all’arena di Verona: un capolavoro di lusso e tecnologia, 5670 led in 4,5 metri di tessuto insieme a migliaia di cristalli Svarowski ad ornarne il corpetto. Quindi, questo matrimonio tra moda e tecnologia s’ha da fare? Probabilmente è presto per dirlo, ma sicuramente l’industria della moda nutre molto interesse per questo nuovo mercato e siamo sicuri che non mancherà di stupirci realizzando nuovi “oggetti del desiderio”, molto presto.

L’icona di questa innovazione sono sicuramente i Google Glass, gli occhiali da vista equipaggiati da Google con fotocamera, sensori e microfono che rispondono ai nostri comandi vocali, permettendoci di fare telefonate, registrare video, cercare informazioni su internet tutto in una lente. Attualmente solo pochi fortunati hanno potuto provarli e ancora non è ben chiaro quando saranno alla portata di tutti, ma sicuramente sappiamo che saranno oggetti non solo funzionali ma anche di grande design: è di fine Icon Jacket- Ermenegildo Zegna marzo il comunicato stampa di Luxottica che annuncia la collaborazione con Google, per la produzione di “dispositivi indossabili innovativi e iconici”, i marchi inizialmente oggetto di questa collaborazione saranno Ray-Ban e Oakley. Molte aziende della fashion industry stanno investendo in sviluppo e ricerca per realizzare i migliori gadget tecnologici, abbiamo selezionato per voi qualche cahicca: il brand Ermenegildo Zegna ha presentato l’innovativa Icon Jacket: tecnologia bluetooth, un controller nel braccio sinistro, cuffie e microfono nel colletto della giacca, senza dimenticare le rifiniture pregiate e il tessuto waterproof. 66


Galaxy Dress - Cute Circuit

Laura Pausini in Cute Circuit

Google Glass - Google

Gal-Led - Gallo


Gnam: cuciniamo con Ilenia

di Ilenia Bazzacco

Chef, terza classificata a Masterchef Italia 2011 In cucina con stILE - ileniabazzacco.com

POP BURGER

Difficoltà

Media

Preparazione

Ingredienti (maionese al nero di seppia): ● 100 g di latte di soia (NON zuccherato) ● 200 g di olio di girasole ● Un pizzico di sale, un pizzico di curcuma (darà un tocco di colore alla maionese) e qualche goccia di limone o aceto.

Ingredienti (panini da hamburger): ● 500 g di farina Manitoba ● 250 g di acqua tiepida ● 1 cubetto di lievito di birra ● 1 pizzico di sale ● 30 g di zucchero ● 1 uovo intero + 1 tuorlo ● 1 goccia di latte ● semi di sesamo e di papavero a piacere

Ingredienti (salmone marinato): ● 4 medaglioni di salmone fresco ● 1 lime ● 5 bacche rosa ● 5 grani di pepe nero ● 2 cucchiaini di zenzero fresco grattugiato ● 1 rametto di aneto fresco ● Olio extravergine d’oliva e sale 68

Lunga

Costo

Medio

Preparazione Maionese Mettete gli ingredienti in un boccale e frullate con il frullatore a immersione finché non otterrete una salsa omogenea e cremosa. Panini da hamburger Setacciate la farina e mettetela in una terrina capiente, poi sciogliete il lievito nell’acqua tiepida, versatelo sulla farina e mescolate. Unite il sale, l’uovo e lo zucchero e impastateli per qualche minuto, fino ad ottenere un impasto elastico e morbido, quindi riponete la pasta in una terrina ben oliata e lasciatela lievitare in un luogo tiepido per circa 2 ore, o fino al raddoppio del volume della pasta. Una volta lievitato, riprendete l’impasto, rovesciatelo sul vostro piano di lavoro ben infarinato e senza toccarlo troppo (per non sgonfiarlo) dategli la forma di un filoncino stretto e lungo (deve diventare una sorta di grande baguette), poi tagliate il filone a metà e da ogni metà ricavate 5 pezzature uguali: ne usciranno così 10 porzioni di pasta. Accendete il forno e impostatelo alla


Gnam: cuciniamo con Ilenia temperatura di 200 gradi, poi foderate una teglia con carta da forno, prendete le pezzature e e! Lasciati ispirar lavorandone una alla volta - dategli delicatamente la forma di un panino tondeggiante e leggermente New Look Inspire – €54.99 piatto in superficie (se non vi vengono bene non importa, tanto nella lievitazione prenderanno New Look Inspire – €17.99 comunque una forma diversa); sistemate i panini sulla teglia, spennellateli con un tuorlo mischiato ad un goccio di latte (che avrete miscelato precedentemente in una coppetta), spolverizzate la superficie con i semi che preferite, infornate, abbassate la temperatura a 180 gradi e fate cuocere 15 minuti! Salmone marinato In una ciotolina preparate un’emulsione con olio, il succo di lime, le bacche rosa, i grani di pepe, lo zenzero fresco, l’aneto fresco e un pizzico di sale. Adagiate i medaglioni di salmone su una pirofila e irrorateli con l’emulsione appena preparata. Coprite con la pellicola da cucina e lasciate insaporire per un’ora.

Belmondo – €64.00

Composizione del piatto Tagliate i panini ben raffreddati e stendete su ogni lato uno strato generoso di maionese, adagiate i germogli che più vi piacciono e, infine, il medaglione di salmone.

Ilenia Bazzacco POP BURGER 69


Health - Credenze popolari sul cibo

di Valeria Ortu

Medico, moglie, donna con le curve; ama il mare, la cioccolata e la tecnologia ma, soprattutto, ama scrivere.

Credenze Pop-olari sul cibo… tutte da sfatare! La Coca Cola è corrosiva. Uno dei miti più diffusi riguarda alcune ipotetiche caratteristiche altamente nocive della Coca Cola: consuma le ossa, buca lo stomaco… in pratica viene dipinta come un veleno in grado solamente di fare danni. Probabilmente questa demonizzazione deriva, in parte, dal fatto che il marchio Coca Cola è una multinazionale, e come tale attira su di sé parecchia antipatia; nella realtà questa bevanda racchiude diverse qualità poco conosciute e interessanti. Il contenuto di zuccheri è indubbiamente cospicuo, ma proprio per questo può costituire un valido aiuto nei momenti in cui è richiesto un “power shot” di energia; a questo si accosti il contenuto in caffeina (una lattina contiene circa il 40% della caffeina presente in un caffè espresso), che contribuisce ad innalzare la soglia di attenzione, ed ecco che la Coca Cola si presenta per quello che è: un energy drink da consumare con moderazione quando l’organismo richiede delle risorse extra. Oltre a questo, le bollicine contenute nella bevanda e la sua acidità favoriscono la digestione: il pH di 2.5 aiuta lo stomaco a generare e regolare l’acidità dell’ambiente gastrico, indispensabile per la prima fase della digestione nonché per il corretto assorbimento di alcuni elementi nutritivi (come per esempio la vitamina B12).

Il salame e la cioccolata fanno venire i brufoli. Quante volte ci siamo sentite dire “Mangi troppa cioccolata!” quando qualche fastidioso brufolo spuntava sul nostro viso! In realtà la correlazione tra alimentazione e brufoli è molto meno lineare di quanto si possa pensare, anche perché il concetto stesso di “brufolo” è di per sé variegato, anche se la maggior parte delle manifestazioni acneiche ha origine in uno squilibrio ormonale, sul quale poi si sviluppa una componente batterica. Una dieta troppo ricca di grassi può effettivamente innescare un affaticamento del fegato, che a sua volta può manifestarsi con degli sfoghi cutanei: questi tuttavia saranno sempre differenti dalla classica “fioritura” di brufoli tipicamente adolescenziali o premestruali. Idem dicasi per le dermatiti che originano da allergie o forti intolleranze alimentari: più simili a puntini o macchie piuttosto che foruncoli, si gioveranno di un periodo di sospensione dell’alimento incriminato, ma non saranno imputabili a una “colpa” intrinseca quanto piuttosto a un’incompatibilità con l’organismo della singola persona. 70


La margarina è meglio del burro. Nella seconda metà del XX secolo la margarina ha avuto una larghissima diffusione, poiché si riteneva che fosse meno calorica, meno dannosa per la salute e più economica del burro, al quale si proponeva come alternativa. Maggiori conoscenze acquisite negli anni successivi hanno decisamente sfatato questi miti. Partiamo dalle analogie: si tratta in entrambi i casi di alimenti ovviamente ipercalorici (oltre 700 chilocalorie per etto) e ricchi in grassi saturi, laddove i grassi “buoni” sono invece quelli poli-insaturi, ossia con molti doppi legami all’interno della catena di carbonio. Tuttavia, mentre il burro viene prodotto esclusivamente a partire dalla crema di latte, la margarina è per definizione un mix di oli e altri componenti, di origine non sempre chiara, molti dei quali contenenti grassi cosiddetti “trans” (1520 grammi ogni cento rispetto ai 2-3 del burro), una caratteristica molecolare sfavorevole per la salute. Per riassumere, dovendo optare per un grasso solido, meglio orientarsi sul burro. Per tutte le altre preparazioni, quando possibile, scegliere invece l’olio extravergine di oliva.

I surgelati fanno male.

Grande risorsa delle persone con poco tempo a disposizione per cucinare e talvolta anche con scarse capacità culinarie, i cibi surgelati finiscono spesso all’indice in quanto “poco salutari”. Si pensa infatti che contengano molti conservanti e altri ingredienti dannosi per l’organismo, ma non è così, o meglio questa affermazione non vale per tutti i surgelati. Innanzitutto la conservazione a bassissime temperature costituisce di per sé un elemento protettivo, che permette di utilizzare meno conservanti rispetto a cibi analoghi, ma inscatolati e conservati a temperatura ambiente. È importante poi fare una distinzione di genere: all’interno del grande mondo dei surgelati sono presenti preparazioni elaborate, come ad esempio pasta già condita o torte salate, che contengono insaporitori e spezie, e poi ci sono gli ingredienti base, come verdure, pesce o carne, trattati poco o per nulla. Questi ultimi sono un vero e proprio tesoro in cucina, poiché permettono di avere sempre a disposizione nel freezer un salvagente nel caso non si sia riusciti a procurarsi il prodotto fresco per motivi di tempo o di irreperibilità sul mercato (vedi frutta e verdura fuori stagione). Naturalmente il prodotto fresco rimane sempre da preferire quando possibile, ma un’accurata selezione di ingredienti surgelati può essere presente nel nostro freezer senza crearci alcuna preoccupazione. 71


Extra - La RisPosta di Angie

di Angie Found

Curvy World - curvyworldangie.blogspot.com

Se vuoi parlare con Angie, scrivi a posta@donneconlecurve.it

Bijoux cercasi! Ciao Angie, intanto complimenti davvero per la tua rubrica, grazie a te (e a tutto lo staff di Donne con le CURVE) scopro sempre tantissime novità e stavolta ho bisogno io del tuo aiuto! Ho un problemino con la bigiotteria, di solito bracciali e anelli mi vanno sempre stretti! Amo arricchire i miei outfit con gli accessori e adoro i bracciali, ma spesso devo rinunciare. Sai per caso dove posso trovare qualcosa fatto a posta per noi plus size? Anna, Caserta.

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Ciao Anna, grazie a te (e a tutte le lettrici di Donne con le Curve)! Siamo qui per voi e sapervi così entusiaste del nostro magazine ci emoziona!

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Per quanto riguarda la tua richiesta, nessun problema! Molti shop online plus size possiedono la sezione dedicata ai gioielli! Asos, Yours e Evans sono quelli che ti consiglio, i prezzi sono ottimi e i modelli davvero sfiziosi.

Evans €15.00

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Yours Clothing €8.00


E le taglie?! Ciao Angie, spesso ci consigliate shop stranieri e ogni volta fare la conversione delle taglie è un dramma. Ci regaleresti una bella tabella da portare sempre con noi? E ci puoi dare alcune dritte sulle taglie UK? Chiara, Roma. Ciao Chiara! Beh si, sarebbe davvero comodo se tutto il globo unificasse le taglie così da renderci lo shopping più facile, ma a quanto pare è improbabile. Del resto, ogni paese ha i suoi sistemi metrici e non esistono taglie standard a livello mondiale. Riporto qui una piccola tabella con le conversioni approssimative delle taglie di tutti i paesi, sperando possa esserti d’aiuto, anche se ti consiglio di controllare le tabelle taglie di ogni singolo capo dopo aver preso le tue misure (seno, vita, fianchi) utilizzando un metro da sarta... in questo modo riduci notevolmente il rischio di errori! Un altro consiglio: le taglie UK vestono più di quelle italiane quindi, quando un capo è sprovvisto di cerniere e il tessuto appare elasticizzato, è sempre meglio scegliere di acquistare una taglia più piccola di quella che individuiamo facendo la conversione.

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idibe

rey S Gabou

Voti di stile VS Velv

Guapita Tondita

7

La Sidbe raramente mi ha fatto impazzire con i suoi outfit; certo, ha una fisicità importante e molto ostica da valorizzare soprattutto nella parte alta. Questo abito porpora, con strascico scivolato e fascia sottoseno impreziosita dal dettaglio scintillante, mi fa cambiare rotta di giudizio: azzeccati il colore, il taglio e la taglia! Raffinati gli accessori come la piccola clutch e gli orecchini; centrato anche il makeup che mette in risalto il bellissimo incarnato ambrato del suo viso.

Romina Croce

8

Frizzante abito viola, leggero e vaporoso come se fosse composto da tanti petali di fiori: un abito di per sé importante, con un piccolo strascico, a cui ha abbinato una clutch scintillante. La scelta dei gioielli e del make-up per me è stata vincente: ha deciso di non caricare ulteriormente l’insieme scegliendo un trucco molto leggero composto da labbra nude, smokey eyes nei toni del nero e come unici gioielli un paio di raffinatissimi orecchini. L’acconciatura boccolosa non mi fa impazzire, ma è un dettaglio che sicuramente non rovina l’insieme. Meravigliosa e frizzante, ci piace così!

Moira (Mfashionwithlove)

8

Adoro letteralmente questo abito di Gabry Sidbe che è riuscita ad esaltare le sue curve con un concentrato di eleganti petali color porpora. Il dettaglio luccicante esalta il punto vita rendendo l’abito ancor più prezioso. Il trucco intenso non stona, ho qualche dubbio però sull’acconciatura che sembra appiattire la figura. Nel complesso, ottimo risultato! 74

ur

mo et D’A

Guapita Tondita

6

Velvet: eccentrica, esagerata e di una bellezza pazzesca (alla faccia di chi non la voleva come modella), ha scelto un abito multicolor asimmetrico. Scelta azzardata forse, ma che non mi stupisce! Il trucco è da manuale e mette in risalto i suoi occhi magnetici. Boccio a pie’ pari l’acconciatura: una pianta di insalata sarebbe stata più disciplinata.

Romina Croce

6,5

La bellissima Velvet D’Amour ha scelto un vestito coloratissimo, creando un outfit dominato dal color oro, presente anche nel bellissimo medaglione con turchese che porta abbinato a dei ben più sobri orecchini che, per coerenza con il resto, dovevano essere più grandi. La scelta del trucco è perfetta, gli occhi sono profondi e truccati in maniera impeccabile, il gloss che ha applicato sulle labbra rende luminoso l’insieme ed esalta i lineamenti del suo viso. Purtroppo non condivido la scelta del suo parrucchiere che ha deciso di creare una acconciatura mossa, spettinata, che a prima vista la rende identica alla strega Ursula del cartone Disney “La sirenetta”. Cambia hairstylist e la prossima volta riceverai un 10!

Moira (Mfashionwithlove)

4

L’abito è tremendo, l’accozzaglia di fantasie crea inevitabilmente confusione e la silhouette non definita non esalta le curve. La collana è eccessiva e si accosta malissimo all’abito, sicuramente non adatto ad una cerimonia importante come quella degli Oscar, probabilmente lo sarebbe stato per una festa sulla spiaggia. Trucco carino ma acconciatura terribile, forse la parrucchiera si ispirava a Ursula (la cattiva della Sirenetta)? Bocciata!



Extra - Astrocurvy

Astrocurvy: l’unico oroscopo con le curve MORBIDI E SINUOSI CONSIGLI PER RITROVARE SE STESSE IN ARMONIA CON LE STELLE (E SENTIRSI BELLE NELLA PROPRIA PELLE)...

Ariete Tu e il tuo corpo. Un rapporto complesso, contraddittorio, entusiasmante, ricco di scoperte, di delusioni, di falsi miti. I transiti di Plutone, Urano, Giove e Marte trasmettono su onde di frequenza capaci di modificare a fondo l’immagine interiore che tu hai di te stessa e, di conseguenza, quella esteriore. Non perdere questa occasione! Per sentirti curvy al punto giusto… Venere, la dea della bellezza, in questo periodo sarà spesso incoraggiante. Massima efficacia, quindi, per le cure: una crema antirughe, un fluido anti impurità, scelti in base alle tue esigenze. Look: sì ad un taglio nuovo, radicale, che ti faccia sentire speciale e glamour. E ad un piglio sexy ma non eccessivo: un mood vagamente anni ‘70, con un pantalone a zampa (poco), un paio di zeppe comode ma alte e una casacca colorata (non troppo larga!) che scivola sul tuo corpo, esalterà astutamente le tue curve, sottolineando femminilità e fantasia.

Toro Plutone in trigono da tempo sta regalando alle torelle, un grado alla volta, sicurezza e femminilità. E stai scoprendo che ti piaci anche con qualche chilo in più, che puoi essere sensuale ed elegante senza dover rinunciare ai piaceri della tavola. La dieta punitiva? Un vero delitto alla gioia di vivere, per una donna del tuo segno… Equilibrio e moderazione, ma con gusto, sarà il tuo motto! Per sentirti curvy al punto giusto… I guru della moda dicono che il radiant orchid sarà il colore di questa stagione? Bene, perché anche le stelle concordano. Scegli le sfumature sul rosa, viola, o rosso mogano, in base alla tua carnagione e al colore di occhi e capelli; sì a balayage, shatush, splash, ma sfruttando la gamma dei colori prima indicati. Sì al lungo, alle gonne e alle scollature a cuore: sarai super sexy! Gioca anche con i volumi del tuo viso usando due o tre ciprie di colori diversi, dal più chiaro al più scuro.

Gemelli Che periodo frizzante e denso di novità! Aumenta il tuo appetito di situazioni inedite e, con Marte in Bilancia, aumenta anche la sicurezza in te stessa e il desiderio di affermarti così come sei, con le tue meravigliose contraddizioni emotive, le tue incertezze e la tua voglia di goderti l’estate in libertà. Standing ovation astrale! Per sentirti curvy al punto giusto… Ad una tipetta ironica e speciale come te si addicono le magliette con scritte spiritose: è in, è easy, è sexy, e soprattutto ti permette di giocare con te stessa e quello che vuoi comunicare al mondo. Indossala corredata da una spalla scoperta e abbinala a short, capri o skinny. Capello lungo o corto? L’importante è che sia leggermente ondulato! Cure cosmetiche favorite dai transiti: non trascurare il contorno occhi e una protezione solare adeguata al tuo fototipo. 76


di Alice Gherbassi Giornalista, astrologa, ottima cuoca e buonissima forchetta. Ama la moda, i gatti, le scarpe, gli smalti colorati, e il suo marito Acquario (non in quest’ordine... forse.). Nata sotto il segno del Toro e della comunicazione, ha imparato a scrivere prima di parlare. Mentre guardava con occhi trasognati il cielo stellato…

Cancro

Leone

Vergine

I transiti planetari che ti riguardano potrebbero mescolare un cocktail complesso e ricco di sfumature. Potresti desiderare un taglio netto e radicale con il passato o, al contrario, rifugiarti in una melanconia colma di rimpianti. O alternare le due cose. Gira pagina, cara Cancro, senza colpi di testa frettolosi e senza attaccamenti eccessivi a quanto ormai non corrisponde più alla donna che sei diventata. Per sentirti curvy al punto giusto… Coccole, coccole, coccole: massaggi, una seduta in più dal parrucchiere, un paio di scarpe nuove. Coccole low cost? Una serata dedicata a lunghissimi bagni profumati, peeling e creme a volontà! E colore, colore, colore: sulle unghie e sulle palpebre, osa tutte le sfumature del verde e dell’azzurro, con un tocco di argento, il tuo colore astrale. Ti piace lo stile romantico? Ok ai colori pastello: e abbinaci un dettaglio audace, aggressivo e rock, per lanciare il messaggio che sei una tipa dolce, ma all’occorrenza hai imparato a tirare fuori le unghie!

Ammettiamolo: non ti dispiace sentirti i riflettori addosso. In fondo sei la regina della giungla e il tuo fascino è sempre speciale. Tuttavia, con Saturno contro, potresti sentirti insicura, temere il giudizio estetico, e potresti avere l’impressione di non essere mai “abbastanza”. È una tua impressione, appunto. Sarà banale, ma il fascino parte davvero dalla sicurezza interiore. Con Marte in Bilancia ritroverai grinta e un sex appeal strepitoso. Per sentirti curvy al punto giusto… Ti piacerebbe sottolineare la tua figura femminile e sensuale? Osa un mood anni ’50: se sei una donna “pera” gonna a ruota, vita strizzata, corpino a bustier. Se sei una mela e hai gambe sottili, ti valorizzerà un bel capri, comode zeppe e una tunichetta con scollatura generosa e drappeggiata appena sotto il seno. Al mare o a bordo vasca non dimenticare un buon solare, magari arricchito da pigmenti dorati per dare luce all’epidermide. Trucco e parrucco femminili e super sofisticati.

Sei la principessa dei dubbi e delle timidezze! Ai tuoi spesso frequenti “vorrei ma non posso” potresti iniziare a sostituire: “mi piace e lo indosso”. Cosa ti frena? L’unico limite che dovresti importi è il buon gusto e la tua conformazione ma, anche qui, entriamo in un settore molto discutibile... Il sostegno delle stelle ci sarà, e cospicuo anche. Tu abbinaci un po’ di coraggio e l’impegno per esprimere te stessa al cento per cento. Otterrai risultati da copertina! Per sentirti curvy al punto giusto… Lasciamo stare i diktat modaioli. A te cosa piace? Cosa ti piacerebbe esprimere attraverso l’aspetto esteriore? Quale messaggio vorresti lanciare a chi ti guarda, conosce, approccia? La risposta determinerà il tuo, personalissimo, stile. E, chissà, magari scoprirai perfino di poter essere una trendsetter… Le stelle ti consigliano solo di trasformare radicalmente taglio di capelli e forma delle sopracciglia (ma sempre valorizzando i tuoi tratti base): ti sentirai un’altra persona, e osare sarà molto più divertente! 77


Extra - Astrocurvy

Bilancia

Plutone, Urano, Giove e Marte segnalano cambiamenti importanti nella tua vita. Nulla di strano che tutte queste novità comportino anche un cambiamento nel tuo modo di concepire te stessa. Da brava Bilancia, i tuoi parametri estetici potrebbero essere rigorosi: ma così corri il rischio di giudicarti con eccessiva severità. In alto le curve e spazio a nuovi parametri estetici! Per sentirti curvy al punto giusto… Tempo di estate, tempo di valorizzare se stesse per sentirsi desiderabili e attraenti. Le stelle ti consigliano di giocare con il “vedo non vedo”: trasparenze strategiche per richiamare l’attenzione sui punti forti e allontanarla da quelli deboli; e maliziosi pareo che fluttuano al vento come ali per sfarfallare in spiaggia senza preoccuparti di mostrare tutto e subito. Chiome medio lunghe, o un corto super femminile arricchito con sfumature poco più chiare del tuo tono naturale. Nutri bene la pelle di viso e corpo: una buona idratazione è indispensabile!

Scorpione Le donne del tuo segno? Sono curvy dentro! La tua è una filosofia di vita, prima che una moda, basata sulla sensualità, sull’approccio sensuoso e lussurioso ai piaceri, alla vita e a tutto il resto. Saturno segnala solo qualche Scorpioncina ancora alle prese con il riconoscimento di se stessa, della sua identità femminile. Ed è per loro che questa calda estate segnalerà un luminoso semaforo verde. Per sentirti curvy al punto giusto… Parola d’ordine: sexy. Che, come ormai anche i sassi sanno, non significa minigonna inguinale e tacco da cubista in libera uscita. Ma vuol dire sottolineare lo sguardo, renderlo intenso con un kajal pastoso, farlo bruciare con il contrasto di una abbronzatura calda (vietato l’effetto cuoio…) e quello di una frangetta o di un ciuffo laterale (in base al tuo tipo di viso). Look: quello che ti fa sentire a tuo agio…

Sagittario Parti bene, cara Sagittario, con una conclusione di primavera da record in termini di fascino e sicurezza personale. Ma poi, appena inizia l’estate, ecco che ti ammosci, come un fiore senz’acqua. Qualcosa o qualcuno ti ha fatta sentire inadeguata? È sbagliato imporre gli stessi parametri a tutti. Non c’è nulla di più diverso della bellezza femminile. Solo quella finta, patinata, da marketing, si assomiglia. Ma tu non sei certo finta… Per sentirti curvy al punto giusto… Urge recuperare autostima e sicurezza! Trucco e parrucco fanno sempre miracoli e ormai, grazie al Web, tutte possono imparare a valorizzarsi con poco, senza ricorrere per forza ad un mago dell’immagine. Comodità e bellezza? Chi dice che non vanno d’accordo mente, oppure è un masochista. Lascia il tacco 12 alle serate speciali, se ci sai camminare… altrimenti, andrà benone un tacco 7: e non è vero che è il tacco della zia Pina! Ci sono modelli di scarpe di questa altezza chic e iper femminili. 78


Capricorno Ti sentirai bella, a giorni, mentre in altri ti vedrai una perfetta schifezza. La curva della tua autostima segue la curva degli ormoni e in questo girotondo (in cui rischi di alternare diete improvvisate e punitive a tagli drastici relativi a partner e capelli) potresti perdere la bussola e l’umore. Ok ai cambiamenti, ma con riflessione, come è tipico del Capricorno. Per sentirti curvy al punto giusto… Vongole, crostacei, pesce azzurro. È la dieta dell’estate e anche del buon umore (e della bella pelle), a causa degli elementi nutritivi contenuti. Sul fronte cure cosmetiche sì ad una buona idratazione (manterrà più a lungo l’abbronzatura) e usa con astuzia gli illuminanti per cambiare i volumi del viso e regalarti un’allure sofisticata ma senza eccedere con i colori. Un tocco di lucido colorato e tanto mascara e sarai perfetta! Mood: elegante. Si può essere eleganti anche in tuta e scarpe da ginnastica… Il segreto è nell’armonia dei colori e delle forme!

Acquario Il rapporto con il tuo corpo è cambiato. Non è più solo un contenitore bello o brutto destinato a soppiantare per importanza la tua interiorità. Ma è il tempio della tua interiorità, destinato ad esprimere le tue esigenze, lo strumento e il fine del tuo benessere. Che assurdità separare l’interiore dall’esteriore, il contenuto dal contenitore… Per sentirti curvy al punto giusto… La tua personale moda primavera estate 2014? Pois, tubini pastello o vezzosi maxi dress con stampe astratte e raffinate. Il tutto condito con accessori grintosi, possibilmente artigianali o unici, per sottolineare la tua personalità originale ed esplosiva. Chiome morbidissime: le otterrai con un impacco pre shampoo a base di burro di karitè. Non disdegnare mezz’ora allo specchio per curare il make up nei dettagli… farà la differenza! Vai di fretta? basteranno un po’ di correttore e un rossetto per dare luce al viso.

Pesci Tutti a dire che questo è l’anno dei Pesci. E tu, triste e sconsolata, che ti vedi sempre più come un bignè o una meringa farcita. Questo è l’anno della disfatta! È difficile spiegartelo in poche righe: ma su di te agiscono i diktat sociali, modelli di bellezza ipocriti e assoggettati al marketing. La moda è un gioco e un piacere, non deve essere una gabbia imposta dall’alto. E poi bignè e meringhe sono un’autentica delizia per il palato e gli occhi… Per sentirti curvy al punto giusto… Per valorizzare la tua femminilità intensa e sensuale basteranno pochi tocchi, ma personalizzati al massimo. Come minimo comune denominatore, focus sul punto che avrai voglia di mettere in luce: una scollatura a cuore per il seno, una cinturina strizzata in vita su una gonna ampia se hai un vitino da vespa, o leggins e tacchi alti se hai gambe da urlo. Trucco romantico, con tanto mascara scuro e le punte delle ciglia colorate del tono complementare a quello degli occhi. Taglio di capelli ben scalato, e colore vibrante e sfumato. 79


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SUL PROSSIMO NUMERO Colpi di qua, colpi di là, cosa accadrà? Cosa accadrà? Così recitava la sigla de Il Tulipano Nero, famoso cartone di quando eravamo bambine (beh... di quando eravamo bambine noi dagli -enta in su!). Digitale o cartaceo? Florido o sull’orlo del baratro? Cosa succederà al prossimo numero di questo magazine? Cosà accadrà? Non lo sappiamo ancora ma, e questo possiamo garantirvelo, in un modo o nell’altro ci saremo. E parleremo di AVVENTURA. Come questa che stiamo vivendo, piena di ostacoli, dura ma così appassionante che non potremmo più farne a meno...

Rimanete con noi!

Curvy Tales

di Elena Mirulla facebook.com/ElenaEvilangelMirulla

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