L'Orafoglio - 08 06

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Periodico dell’Oratorio san Pio V - Milano Anno 8, Numero 6 - Giugno 2009 Vi aspettiamo anche su www.orafoglio.co.cc

Uniti nella Danza Che strano che un Oratorio abbia la propria Scuola di Danza!?! Questo pensiero, forse, prima o poi lo abbiamo avuto tutti e solo chi ormai è familiare alla Scuola di Danza del Teatro Oscar non si stupisce più. Non si sorprende di ritrovare l’attenzione, i valori e l’arte educativa propri dell’Oratorio, accompagnati alla professionalità e alla passione per la danza. Insegnanti, allieve e genitori che hanno condiviso questo progetto possono raccontarci come la danza, e la disciplina che necessariamente la caratterizza, sono capaci di far crescere e maturare.

Con l’Oratorio prepariamo il nostro Futuro L’Oratorio di san Pio V rappresenta un grande e significa vo luogo di incontro e di educazione per i ragazzi e le famiglie, aperto a persone che abitano anche fuori del territorio parrocchiale, senza dis nzioni di nazionalità e di religione. don Giorgio con nua a pag. 2

Domani 21/04.09 Festa dell’Oratorio Cocktail Estivi Sport Rubrica Libri

pag. 6 pag. 7 pag. 12 pag. 8-9 pag. 15

don Simone con nua a pagina 10

IN QUESTO NUMERO

Tema Oratorio Estivo ‘09 Preghiera dell’Educatore Corso Educatori Presentazione in Duomo

pag. 2

pag. 5 Filippo Rossi

Ed Vedder, Long Nights, 2007

ESTATE 2009

continua in pag. 9


CON L'ORATORIO PREPARIAMO IL NOSTRO FUTURO (continua da pag. 1) In questo senso possiamo vedere il nostro Oratorio anche come strumento di integrazione e di costruzione di una società fondata sul rispetto vicendevole e sull'accettazione di norme condivise in vista del bene comune. Sono veramente tante le persone che sono positivamente impressionate dal nostro Oratorio: dalla bellezza e

funzionalità delle strutture, dalla varietà delle proposte e attività, dal numero dei ragazzi e famiglie che lo frequentano, dal clima sereno, fraterno e accogliente che vi trovano. C'è veramente da ringraziare il Signore per tutto questo, reso possibile anche dal fatto di avere un sacerdote che dedica il suo ministero totalmente ai nostri ragazzi, aiutato da alcune suore, genitori, adolescenti e giovani che collaborano con lui.

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La nostra comunità ha voluto fortemente avere un Oratorio con ambienti e strutture decorose e funzionali - per questo ha accettato il rischio di contrarre un grosso debito: l'Oratorio infatti è costato 1.600.000,00 euro. Oggi rimane ancora da pagare la somma di 240.000,00 euro. Sicuramente la comunità è stata molto, molto generosa ma da qualche tempo le offerte si sono inaridite. Una spiegazione può essere il fatto che abbiamo dovuto togliere i grandi pannelli davanti alla Chiesa - lo abbiamo fatto per motivi di sicurezza - ma forse per molti è stato come se si dicesse che tutti i problemi finanziari fossero risolti. Debbo anche informare che in questi mesi sono aumen-

tati in modo vertiginoso i costi energetici (faccio alcuni esempi: da settembre 2008 a maggio 2009 il costo della luce è stato di 25.017,69 euro acqua III-IV trimestre 2008 + I trimestre 2009 euro 5.311,00 - metano fino a gennaio 2009 euro 39.254,56). Nel 2008 abbiamo pagato più di 25.000,00 euro per interessi passivi alla banca: c'è stato un parrocchiano che ha prestato alla Parrocchia, senza interessi, la somma di 200.000,00 e questo farà risparmiare gli interessi ma diventa una questione d'onore restituire al più presto possibile. Vorrei chiedere a tutti di sentirsi corresponsabili anche di questo aspetto della vita comunitaria ritornando ad essere generosi. Questo permetterà di seguire con maggiore serenità tutti gli aspetti educativi e di proseguire le tante manutenzioni che gli ambienti parrocchiali richiedono e che, forzatamente, sono state sospese in questi ultimi tempi. Sono consapevole che per molte famiglie ci sono grandi difficoltà e preoccupazioni. La Parrocchia non dimentica di mettere al primo posto le esigenze dei poveri, ma mi sembra che si possano condividere insieme anche i pesi della famiglia parrocchiale, per il bene di tutti. Grazie, grazie per la vostra comprensione!

don Giorgio


ELOGIO DELLA LENTEZZA Il grado di velocità è direttamente proporzionale all’intensità dell’oblio… La nostra epoca si abbandona al demone della velocità, ed è per questo motivo che dimentica tanto facilmente se stessa. Ma io preferisco rovesciare questa affermazione: la nostra epoca è ossessionata dal desiderio di dimenticare, ed è per realizzare questo desiderio che si abbandona al demone della velocità. Se accelera il passo è perché vuole farci capire che ormai non aspira più a essere ricordata; che è stanca di se stessa, disgustata di se stessa; che vuole spegnere la tremula fiammella della memoria. (M. KUNDERA, La lentezza, Adelphi) Dobbiamo seriamente domandarci come e perché oggi si è giunti a elogiare la lentezza e a riscoprirne il fascino. Basta fare un giro in libreria e ci si accorge di come le pubblicazioni su questo argomento si sprecano. Elogiando la lentezza, non si fa altro che denunciare come, nel rapporto della nostra società attuale con il tempo, si nasconde qualcosa di disumano, di alienante. Oggi l’uomo soffre la malattia del tempo e per guarire si avverte il bisogno di rallentare, di prendere tempo, di disporre del tempo, di fuggirne la tirannia: solo ora ci si accorge che divorando il tempo, in realtà è il tempo stesso a divorarci. Vi è uno stretto legame tra velocità e oblio da un lato, e tra lentezza e memoria dall’altro. Occorre chiarire che qui per lentezza non si intende in alcun modo la lungaggine. La lentezza non è né stanchezza, né pigrizia, né tanto meno demotivazione. Non è quel sentimento di pesantezza che frena e inibisce ogni autentico slancio, ogni forza di vita. La lentezza che qui elogiamo è quell’attitudine interiore, quella dimensione dello spirito che consente di dare a ogni nostra azione, a ogni nostro pensiero, parola e sentimento il suo giusto valore. Fare l’elogio della lentezza significa affermare la necessità di cogliere il senso di ciò che si è e si fa, non solo dando o prendendo tempo, ma soprattutto vivendo ogni azione, parola e pensiero non malgrado il tempo ma nel tempo. In altre parole la lentezza è il dono di chi vive e percepisce il tempo non più come un nemico ma come un alleato. All’inizio dell’estate e nel desiderio – sacrosanto! – delle vacanze, l’augurio per tutti sia quello di ritrovare assieme alla lentezza, il senso di ciò che facciamo e la liberazione da certi ritmi frenetici che tanto ci consumano. In fondo, a pensarci bene, è questo il paradosso dell’uomo contemporaneo: tutto è finalizzato a guadagnare tempo, ma la constatazione più frequente è quella di non averne mai abbastanza. don Simone

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Il tema proposto quest’anno dalla FOM per l’Oratorio Estivo 2009, punta sullo stupore, sulla curiosità e sull’interesse che solo i ragazzi sono capaci di provare quando, alzando lo sguardo, in una notte limpida, lontano dalle luci abbaglianti della città, si trovano davanti allo spettacolo meraviglioso delle stelle. Ci metteremo tutti, grandi e piccoli, ad ammirare le stelle, quelle che sovrastano la nostra testa e sono sempre lì, in un numero imprecisato e infinito, ad indicarci qualcosa di indescrivibile, a formare costellazioni che sembrano assomigliarci e a suscitare il nostro desiderio di capire qualcosa di più di noi, del nostro mondo, dell’universo che ci avvolge, imparando a guardare oltre, più lontano di quanto si possa fare ad occhio nudo. Non dobbiamo dare per scontato che lo splendore delle stelle sia così evidente ai ragazzi, spesso distratti da altre luminosità infinitamente più scarse ma così capaci di ancorarli a terra e di non far vedere più in là del loro naso. E allora occorrerà esercitarsi a tirar su la testa, anzi a mettersi “nasinsu”, per guardare il cielo e contare le stelle, creando le condizioni migliori per una visione limpida e chiara. Basterà alzare il naso perché automaticamente anche lo sguardo si rivolga verso l’alto e si abbia voglia di fare un bel respiro per accogliere aria pura che rigenera e rasserena. Contemplando il firmamento del cielo, insegneremo ai ragazzi a guardare oltre, a cercare il senso del creato e a restare affascinati dalla sua grandezza, bellezza e armonia che rimanda al Creatore. Forse per alcuni non sarà diretto il riferimento al Creatore; per questo racconteremo a tutti di una promessa che Dio fa all’uomo, di un desiderio divino che si traduce in vita per tutti, a tal punto che per il Padre tutto rientra in un disegno più grande, dalle stelle sopra di noi al più piccolo fra gli uomini. Tutti sono importanti, a tal punto che noi siamo considerati da Dio come le stelle del cielo, capaci di un’energia irradiante tale da illuminare tutto intorno. È così che Dio ci ha pensati ed è così che Dio ci vuole. Sentirsi come le stelle del cielo aiuterà i ragazzi a guardarsi dentro, in cerca dei desideri più profondi. Innanzitutto occorrerà purificare la vita da tutto ciò che non fa brillare e non fa stare a testa alta. Per questo inviteremo i ragazzi a non essere superficiali ed esplorare il proprio cuore. Soprattutto chiederemo loro di accorgersi che, per noi, il Cielo ha deciso di venirci incontro, aiutandoci Signore Dio nostro, così a tenere i piedi ben ancorati a terra. Non possiamo, dunti guardiamo con il naso all’insù. que, non stare “nasinsu”, imparando anche a pregare per enVolgiamo dirti grazie per il creato, trare in dialogo con Colui che sta più in alto di tutti ed è capace per la luna e le stelle, per la terra, di entrare intimamente in comunicazione con noi. È Dio che il mare e i monti, ispira in noi – grazie alla sua Parola fatta carne - i pensieri più per gli animali e per noi, belli, i progetti di infinito che richiamano la nostra origine e ci uomini e donne, capolavoro tuo. proiettano verso il futuro. E non sarà fuorviante invitare i ragazzi a sentirsi un po’ delle “stars”, gente che vuole il massimo Signore Gesù, dalla vita e che però – a differenza delle celebrità – sa mettersi grazie perché sei venuto in mezzo a noi, alla scuola della “stella polare”, della stella fissa che indica un ti sei fatto uno di noi. cammino costellato di bontà e di amore, di condivisione e di Ti sentiamo vicino, come cielo aperto compassione, dove non esiste chi resta isolato ed escluso, dove che abbraccia la terra. non c’è chi è fuori dal gioco, ma fa parte di una comunione che Vogliamo imparare da Te non è frutto di immaginazione ma è legame profondo – attraa prenderci cura dei più piccoli. zione gravitazionale – che, pur nell’unicità e nella distanza, ci fa Accompagna questi giorni considerare della stessa componente del Cielo. La stella polare di oratorio estivo. che ci orienta quando siamo “nasinsu” ha un nome ed è Gesù, Fa’ nascere nuove amicizie tra noi, Colui che è nato sotto il segno di una stella luminosa per essere rafforza quelle già esistenti “luce del mondo”, faro che irraggia calore e mostra la direzione e rendici tuoi discepoli per chiunque voglia seguirlo. Mettendoci “nasinsu” saremo innella vita di ogni giorno. vitati a dire il nostro “sì” a Lui perché, illuminati dalla sua Parola, possiamo propagare la sua luce infinita.

Preghiera eg eg dell’Educatore

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RUBRICA: RICETTA DEL MESE ERRATA CORRIGE Vi riproponiamo la ricetta del numero scorso che è stata erroneamente tagliata in fase di impaginazione. Ci scusiamo con i lettori

SCALOPPINE CON FUNGHI

INGREDIENTI (per 6 persone) - Sei fette da 150 g di pollo - Un cucchiaio di polpa di pomodoro - Un cucchiaio d’olio - Un paio di spicchi d’aglio - Tre cucchiai di besciamella - Un po’ d’acqua - Mezzo bicchiere di vino bianco - Sale e pepe - 400g di champignon (o 100 g di funghi porcini secchi)

PREPARAZIONE Tagliare gli spicchi d’aglio in piccoli pezzi, metterli in una padella con l’olio, aggiungere le fettine di carne, mettere sale, pepe e la polpa di pomodoro, aggiungere infine il vino bianco e un po’ d’acqua. Lasciare cuocere per 12 - 15 minuti, aggiungere i funghi e infine quei cucchiai di besciamella. Cuocere ancora cinque minuti circa. Cesare Tosi

Presentazione dell’Oratorio Estivo 2009: incontro con l’Arcivescovo

In Duomo per guardare le stelle Venerdì 22 maggio, noi educatori siamo andati in piazza del Duomo per incontrare tutti gli altri adolescenti della diocesi di Milano, per capire il significato del tema dell’oratorio estivo, ma soprattutto per ricevere il mandato del Cardinale. Prima del lungo momento davanti al sagrato del Duomo, abbiamo girato per i vari stands, dove erano mostrati i balli, i giochi e i laboratori. Quando poi ci siamo radunati per accogliere l’Arcivescovo, ci siamo resi conto che eravamo davvero tanti, riempivamo la piazza intera! Noi di s. Pio quest’anno non eravamo molti, a differenza dell’anno passato, ma è stato comunque divertente e costruttivo; il Cardinale ci ha invitati a guardare il cielo; e il tema (Nasi in su - guarda il cielo e conta le stelle) ci ha aiutati a capire che non bisogna arrendersi mai e

che si deve seguire sempre la propria stella. Oltre al momento di preghiera e alla lettura di un brano del Vangelo, non sono mancati i consueti balli e il “mitico” Pasquale come sempre ci ha presentato il suo nuovo ban: una delle sue

solite strane canzoni! È stata davvero una serata interessante e spassosa… Speriamo di partecipare più numerosi l’anno prossimo: così il divertimento si moltiplicherà! Maddalena Fabrizi e Costanza Modenese

Corso educatori

Formarsi per educare...

Nei lunedì di maggio noi ragazzi adolescenti abbiamo frequentato il corso educatori. Esso, pensato su tre livelli, “Animatori”, “Educatori” e “Responsabili” è un vero e proprio corso di formazione. Durante gli incontri i nostri educatori ci hanno fatto riflettere su alcune tematiche importanti, che poi durante l’oratorio estivo dovremo applicare: dalle teoria alla pratica… I lunedì del corso sono stati quattro: il primo lunedì noi adolescenti ci siamo trovati tutti insieme e don Simone e gli educatori ci hanno fatto riflettere sulle analogie e le differenze tra l’oratorio estivo e il villaggio turistico mediante la visione di alcuni sketch tratti da un programma televisivo. Nei lunedì successivi, divisi a gruppi ci siamo concentrati sulla creatività e sulla collabora-

zione con l’aiuto dei 18-19enni. Inoltre un lunedì c’è stato un incontro più tosto con i nostri educatori che ci hanno fatto riflettere sul buttarsi ad esempio nel fare un ban o sulla distanza educativa che deve esserci con i bambini che educhiamo, che secondo il nostro progetto educativo è di sei anni. Abbiamo poi fatto due test a risposta multipla per mettere a confronto alcune casistiche mettendoci dal nostro punto di vista e trattando i rapporti e le situazioni che noi troviamo con i nostri bambini ad esempio all’oratorio estivo e da un’altra parte fingendo di essere educatori degli adolescenti e trattando rapporti e situazioni di questo tipo. È il primo anno che faccio questo corso: spero che quanto imparato mi sia utile anche sul campo!

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L’unione fa la forza, dicevano, e l’unione di 56 tra i più grandi artisti della musica italiana non poteva deluderci. È la solidarietà a unirli tutti, la solidarietà verso le vittime del terremoto che ha colpito l’Abruzzo il 6 aprile. scorso Così nasce DOMANI 21/04.2009, da un’idea dell’ex PFM Mauro Pagani, elaborata insieme a Lorenzo “Jovanotti” Cherubini e a Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Una canzone piena di cantanti, di voci diverse, di speranze comuni: un inno alla vita che si riallaccia alla statunitense We are the world. Il progetto è semplice: raccogliere la maggiore quantità di fondi possibile per finanziare la ricostruzione del Conservatorio e del Teatro Stabile dell’Aquila, devolvendo il ricavato della vendita del brano. Nessuno, né artisti, né produttori, né tecnici, ci guadagnerà niente: ognuno ha messo i propri mezzi a disposizione gratuita del progetto. L’unica pecca è rappresentata, come spesso accade, dalla SIAE, che tratterrà parte del ricavato, facendo sì che su 5€ solo circa la metà arrivi immediatamente a destinazione. Musicalmente, il risultato è valido: la canzone è un adattamento di un brano di Pagani del 2003, riarrangiato per fare spazio a ogni artista. Ognuno con il suo sound diverso, va a coprire una piccola fetta della canzone, spesso anche meno di una frase, dando vita a un variegatissimo collage di musica e voci dall’impatto piacevole. Un progetto che per la prima volta in Italia ha riunito insieme così tanti nomi famosi (chi più, chi meno…), è un bel passo in avanti sia per la nostra musica che per la solidarietà, e speriamo proprio che non venga dimenticato troppo facilmente. testi di Filippo Rossi

Se ce l’hanno fatta loro, ci siamo detti, perché non possiamo riuscirci anche noi? Il progetto è ambizioso: raccogliere tutti gli adolescenti disponibili e presentare la nostra cover di DOMANI 21/04.2009 alla Festa dell’Oratorio. L’idea di Elena ci piace subito moltissimo, e in pochi giorni viene a formarsi una crew di voci e strumenti abbastanza numerosa per potercela fare. Il tempo è pochissimo: due settimane di tempo per essere pronti all’esibizione. La prima settimana scorre rapida tra prove di arrangiamento, sofferte sostituzioni nella crew strumentale, qualche prova ascoltando la canzone. Qualcuno comincia a disperare. La seconda settimana è una full-immersion: tutti i giorni si prova dalle 21 alle 22.30, qualche volta anche oltre; si torna a casa stanchissimi, magari anche un po’ arrabbiati perché la parte non viene come si vorrebbe, ma questo spirito competitivo con se stessi, questa voglia di mettersi in gioco e di farcela anche se i risultati non sembrano arrivare, è ciò che ci ha portato fin qui. Fino a un risultato che, fatte le dovute proporzioni, non ha niente da invidiare a Pagani&co. Arriva domenica, dopo il Campanellino d’Oro. Finalmente tocca a noi. In mezzo all’emozione, qualcuno si dimentica le parole, qualcuno non accorda la chitarra… ma il risultato c’è, ed è come piace a noi. Non saranno il vento o i larsen a rovinare la nostra canzone; non ci interessa se l’emozione del momento ci fa scordare le parole: non si può guardare la meta prescindendo dalla strada. E la nostra, di strada, è stata senz’altro faticosa, senza dubbio difficile, innegabilmente stancante. Nulla di più bello, se percorsa insieme.

Un ringraziamento particolare, oltre che a tutti gli adolescenti che hanno partecipato al nostro progetto, va a Davide “Cesareo” Civaschi, chitarrista degli Elio e le Storie Tese, per l’aiuto nel riarrangiamento del brano, e a Luca “Angus” Tragella, che ci ha prestato il suo preziosissimo aiuto durante le prove. A breve il brano sarà inciso da noi su CD e venduto per finanziare la ricostruzione in Abruzzo! 6


3a elementare

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Festa dell’ORATORIO l’O OR

NasInSù per contemplare le stelle È lo slogan che accompagnerà l’estate 2009 dei ragazzi di tutti gli oratori e noi, per non essere da meno, abbiamo voluto dare questo tema anche alle festa dell’oratorio celebrata sabato 30 e domenica 31 maggio. Incertezze metereologiche, unico possibile ponte della stagione, non hanno potuto nulla sulla voglia di stare insieme e divertirsi di molte famiglie che si sono ritrovate per trascorrere insieme questa due giorni di festa. Il tema conduttore ha segnato la scelta dei giochi, degli stands e delle decorazioni sparse per l’oratorio. La clemenza di giove pluvio ci ha consentito di svolgere tutto il programma senza modifiche o sospensioni, e così giochi, balletti, canti e finali di pallavolo e calcio si sono regolarmente tenuti nei tempi e luoghi previsti. Sabato sera i grandi hanno avuto momenti di grande “tensione emotiva” sulle note delle musiche latino-americane che accompagnavano l’esibizione del corso di ballo… E poi musica per tutti i coraggiosi che si sono cimentati

con il karaoke. Domenica mattina appuntamento alla s. Messa delle 9.30 con il mandato educativo ai ragazzi che animeranno l’oratorio estivo. Noi tutti grandi presenti alla s. Messa abbiamo sentito un grande senso di riconoscenza per la disponibilità di questi ragazzi che dedicheranno le loro prime settimane di vacanza ad occuparsi dei più piccoli. E così si è dato il via all’avventura della prossima estate.Abbiamo ascoltato le canzoni che saranno la colonna sonora dell’oratorio estivo, e tentato di imparare balli e bans che diventeranno il “tormentone” dell’estate, almeno per i nostri figli. Abbiamo potuto vedere i nostri piccoli cimentarsi con la danza e con il canto mentre i “grandi” effondevano energie e profumi dagli stands gastronomici. È stato il vento a darci il segnale di chiudere i “baccanali” con folate dispettose che ci hanno costretto a prendere la via di casa e salutarci.

Michela Magni

Una grande festa Sabato 30 maggio ore 18.00: è iniziata la festa dell’oratorio. Due giorni dedicati allo stare tutti insieme, condividendo molti momenti di gioco e di grande divertimento. Sabato ci sono state le finali per il terzo e il quarto posto della “Primavera Cup” di calcio e di pallavolo. Sono stati aperti gli stands gastronomici e tutti abbiamo potuto cenare, scegliendo fra piatti gustosi sia dolci che salati. Alcuni genitori, poi, si sono esibiti in una serie di balli e sono stati proprio bravi. Dopo cena c’è stata la serata karaoke durante la quale molti ragazzi e ragazze dell’oratorio hanno cantato, divertendosi e divertendo il pubblico. Domenica, dopo la s. Messa dei ragazzi, i vari gruppi di catechismo hanno aperto i loro stands dedicati ai giochi e alla vendita. La loro fantasia ha dato vita a giochi veramente divertenti: dall’abbattimento di un muretto di mattoni al bowling dei pinguini, dalle stelline da colpire con getti d’acqua al twister gigante e a due giochi con il pallone. Sempre in mattinata c’è stata la partita di calcio Torneo Primaverile s. Pio V Top Junior – Kolbe e sono stati

riaperti gli stands gastronomici. Il pomeriggio è trascorso velocemente grazie a una serie di eventi diversi e coinvolgenti. Si è cominciato con la presentazione del tema dell’oratorio estivo, seguita dai canti e dai balli, creati all’insegna dello slogan “NasInSu”. Si è proseguito con un momento di preghiera con il don. Ci sono stati i balli di gruppo e si è svolto il concorso “Scarpette Magiche”. La seconda parte del pomeriggio è stata, invece, dedicata al canto. Sul palco in piazzetta sotto folate di vento gelido che hanno fatto temere l’arrivo di un temporale per fortuna mai giunto – i bambini del Campanellino d’Oro hanno cantato una decina di canzoni divertenti e piene di ritmo. Ad accompagnarli con musica dal vivo i nostri bravissimi musicisti Roberto, Marin, Fabian. Ha vinto la canzone “Ma che pizza”. C’è stata, infine, un’altra esibizione molto emozionante quella degli adolescenti del nostro oratorio che hanno cantato la canzone “Domani 21.04.09” dedicata all’Abruzzo. Cena organizzata sempre dai genitori degli stands gastro-

SI PUO’ PARAGONARE AL LIEVITO “Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti”. Ecco le parole che i bambini di 3a elementare e i loro genitori hanno ascoltato in un tardo pomeriggio di una bella domenica di maggio. Parole intense nella loro disarmante semplicità. Semplice, eppure prezioso, è stato anche il gesto di consegna del Vangelo da parte di ciascun genitore al proprio bambino. Queste parole e questa consegna sono state la conclusione, non solo del percorso sulle parabole, ma anche dell’intero primo anno di iniziazione cristiana. Un anno che è stato all’insegna dell’accoglienza nella gioia, nel nome di Gesù. Accoglienza paziente (molto paziente!) da parte di quindici genitori, che hanno saputo “buttarsi” nell’avventura di allenatori/allenatrici; accoglienza fresca e sorridente da parte di dodici animatori che non hanno esitato a cogliere quest’occasione bella di servizio gioioso. A tutti loro un GRANDE GRAZIE e l’augurio, per il prossimo anno, di non esaurire né la pazienza, né il sorriso, nella fiducia di un lievito, che, nascosto, li farà crescere.

Silvia Buffone

nomici e, a seguire, le finali per il primo e secondo posto della “Primavera Cup” di pallavolo e di calcio. Hanno vinto i viola nella pallavolo e i gialli nel calcio. Sono state tante le persone coinvolte nell’organizzazione di questa festa e che bisognerebbe ringraziare: dai genitori degli stands gastronomici che ci hanno fatto mangiare cibi sfiziosi per due giorni ai ragazzi dell’audio grazie ai quali abbiamo avuto non solo le esibizioni musicali programmate, ma anche tanta musica in libertà che ci ha fatto ballare ogni volta che lo desideravamo; dai volontari del bar, sempre aperto, a tutti coloro che si sono resi disponibili per garantire l’organizzazione dei tornei, dei concorsi canori, dei giochi, la pulizia, ecc. E’ un elenco lungo che dà il segno di quante persone sono pronte a collaborare per far sì che ogni anno la nostra festa sia un appuntamento non solo fattibile ma anche sempre coinvolgente. Noi bambini e ragazzi ci siamo divertiti veramente tanto e molti di noi hanno trascorso tutti e due i giorni in oratorio, senza perdersi neanche un minuto di festa! Cristiana Novelli e Claudia Cazzaniga

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Primaverile agli sgoccioli Anche il torneo primaverile volge al termine e i nostri strepitosi atleti anche quest’anno hanno dato prova di grande grinta e coraggio; sicuarmente è ancora possibile migliorare, ma i risultati ottenuti sono comunque ottimi. Lasciamo ora che i nostri ragazzi si godano la meritata pausa estiva! Campionato conGIOVANISSIMI - ROSSI cluso brillantemente per la squadra PUNTI GI VI PA SC GFA GFS DR dei giovanissimi S.Luigi S.Giuliano/2 6 2 2 0 0 9 2 7 rossi, purtroppo i 12 3 2 1 0 1 11 5 6 punti conquistati S.Pio V/ROSSO non sono bastati a Gso Teramo 3 2 1 0 1 4 7 -3 ottenere il passagRosario B 0 2 0 0 2 3 13 - 10 gio alle fasi finali. Resta comunque la soddisfazione e la consapevolezza di aver disputato un’ottima stagione rimanendo sempre al vertice in entrambi i tornei, invernale e primaverili, disputati. Speriamo che anche nel prossimo campionato la squadra riesca ad ottenere questi importanti successi Stessa posizione per i PUNTI GI VI PA SC GFA GFS DR giovanissimi blu, secondi, Ist. Zaccaria/C 17 6 6 0 0 44 16 28 ma leggerSan Pio V/BLU 10 6 3 0 3 27 22 5 mente più diCOC/Bianco 6 6 2 0 4 13 23 - 10 stanziati dalOSM Niguarda/B 3 6 1 0 5 12 35 - 23 la vetta. Il bilancio è comunque positivo. Rimane forse un po’ di amaro in bocca per non essere riusciti, in nessuno dei due tornei, a conquistare le fasi finali pur avendo una rosa altamente competitiva. Siamo convinti che l’esperienza maturata sui campi durante questa stagione sarà d’aiuto ai nostri ragazzi nelle competizioni future.

GIOVANISSIMI - BLU

Grandi emozioni nella Primavera Cup Anche quest’anno si è svolto il torneo di primavera, appuntamento fisso di fine stagione. La categoria è rimasta quella dell’anno scorso, dunque abbiamo visto sul campo atleti di dai 16 anni in poi. Le emozioni non sono mancate e l’agonismo ha caratterizzato molte partite, soprattutto quelle di calcio. Alla fine la squadra dei gialli ha vinto a calcio e quella dei viola a pallavolo; riteniamo però che in fin dei conti non è stata la posizione in classifica raggiunta o il numero di coppe conquistate (anche perché lo sappiamo tutti che a fine stagione “szero tituli”), il vero obiettivo di questo torneo, ma il divertimento che ha caratterizzato tutte le partite. 8


Sembra che le nostre squadre si siano abPUNTI GI VI PA SC GFA GSU DR bonate alla seconda posizione visto che S. Pio V 3 1 1 0 0 5 4 1 S.Carlo Macherio 3 1 1 0 0 2 1 1 anche i ragazzi occupano il secondo Laureus 0 0 0 0 0 0 0 0 gradino del podio. E’ Virtus Mi/96 0 2 0 0 2 5 7 - 2 questo un importante traguardo, questa squadra infatti aveva abituato il suo pubblico a prestazioni meno elevate negli scorsi anni, i buoni risultati ottenuti durante questa stagione hanno riportato il team ad un posto che gli spetta, a competere nelle prime posizioni.

RAGAZZI

Campionato concluso - e guardate un po’ - secondi anche gli allievi. Dopo una battaglia infinita con la squadra del Kolbe i nostri ragazzi hanno avuto la peggio, dovendo così salutare le speranze di accedere alla fase finale. E’ stato però un campionato emozionante che ha dato la possibilità ai nostri di mettere in luce le loro potenzialità, sarà dunque importante continuare ad impegnarsi per ottenere risultati brillanti anche l’anno prossimo.

ALLIEVI PUNTI

GI

VI

PA

SC

GFA

GFS

DR

Kolbe

9

3

3

0

0

11

3

8

Aurora Mi/G

9

4

3

0

1

15

10

5

Anni Verdi

6

3

2

0

1

20

8

12

S.Pio V

6

3

2

0

1

18

13

5

La Traccia

3

2

1

0

1

7

7

0

Padre Monti

3

3

1

0

2

6

13

-7

Assisi

0

2

0

0

2

5

16

- 11

Diavoli Rossi

0

4

0

0

4

6

18

- 12

TOP JUNIOR

PALLAVOLO JUNIORES GFA GSU

DR

PUNTI

GI

VI

PA

SC

San Luigi Bruzzano

7

3

2

1

0

16

10

0

Padre Monti

6

3

2

0

1

11

11

0

Calcio Basiglio

4

3

1

1

1

11

6

5

Kolbe/91

4

3

1

1

1

11

12

-1

Meda Ragazzi/A

4

3

1

1

1

6

12

-6

Dinamo Victor

3

2

1

0

1

4

3

1

S.Pio V

3

2

1

0

1

4

4

San Luigi Lazzate

1

2

0

1

1

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Virtus San Luigi

1

3

0

1

2

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PUNTI

GI

VI

PA

SC

SVI

SPE

DS

Assisi

5

2

2

0

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Fides

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S:Maria

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Aspis

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Greco S.Martino

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Gorla

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Pol.S.Carlo

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S.Pio V

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Unica squadra al di sotto del secondo posto, i nostri top junior. Dopo un torneo primaverile caratterizzato da alti e bassi la squadra si ritrova al quarto posto con una partita ancora da disputare. Siamo convinti che il questo gruppo abbia le potenzialità per far bene in qualsiasi torneo ma probabilmente i continui problemi di rosa dovuti a infortuni e squalifiche hanno pesato sul bilancio finale. Ci auguriamo che questa squadra, magari con qualche nuovo innesto tattico, possa continuare a giocare il suo calcio e raggiungere importanti obiettivi. Un grande in bocca al lupo va infine alle ragazze di pallavolo, sempre piene di impegno e di grinta. Purtroppo i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative, ma l’anno prossimo siamo sicuri che scaleranno la classifica iridata. Forza ragazze!

Davide Servino & Giorgio Conte 9


Danza

(con nua da pag. 1)

L’intuizione originaria – da non smarrire mai! – man ene tu a la sua freschezza: il desiderio e l’esigenza di offrire all’interno dell’Oratorio un’a vità “al femminile” che potesse insegnare non solo un giusto ed equilibrato rapporto con il proprio corpo, ma anche garan re un solido canale educa vo, un luogo umano cioè, dove accompagnare a crescere come persone, nelle relazioni e nell’autos ma. Osservando le nostre ragazze ballare spesso rimaniamo colpi dalla loro libertà e dalla loro gioia: danzare significa ritrovare la propria innocenza e libertà, ma con tu o un lavoro preliminare, lungo e fa coso. Il corpo, infa , deve essere profondamente lavorato per trovare la propria libertà. Se ci pensiamo bene questo è profondamente vero, nella vita di ognuno: solo custodendo ogni giorno ciò che è essenziale, affrontando l’abitudine e la prova del tempo, a un certo punto si ritrovano le forze della vitalità e della verità. Anche la fede ci insegna che la libertà è al di là della ascesi, ma non può mai fare a meno dell’ascesi. Possano la nostra Scuola di Danza e tu e le a vità del nostro Oratorio aiutarci nel realizzare una vita vera, gioiosa e libera. don Simone Carissimi ragazzi e genitori, è tradizione della nostra Scuola portare in scena con cadenza biennale uno spe acolo corale interpretato da tu gli allievi dei diversi corsi; la preparazione di questo spe acolo è molto impegna va, ma alla se ma edizione sappiamo che ne vale davvero la pena! E’ una festa che viviamo tu insieme, è il premio di tanto lavoro. Insieme impariamo che non c’è successo che si possa o enere senza impegno, ma che proprio quando si è fa cato tanto, la gioia del risultato raggiunto è ancora più grande. Quest’anno lo spe acolo ci emoziona ancora più del solito perché cade alla fine di un anno par colarmente importante nella vita della Scuola e alla vigilia di un anniversario significa vo. Fin dal suo primo apparire, la Scuola di Danza del Teatro Oscar si è proposta all’a enzione di Milano non solo come punto di apprendimento di materie coreu che ma sopra u o per il proge o educa vo che pone a enzione alla crescita umana dell’allievo. Un tragi o in crescendo che ha richiamato l’a enzione di operatori ed is tuzioni con i quali la Scuola intra ene oggi un proficuo, costante colloquio. Ringrazio in modo par colare A.I.D.A., Associazione Insegnan Danza Accademica diploma al Teatro alla Scala, per la collaborazione che investe i programmi dida ci e lo svolgimento degli esami di valutazione degli allievi. Tra le is tuzioni il mio grazie va al Consiglio Regionale della Lombardia, che sos ene e ha dato il suo patrocinio al proge o “Danzare la vita” e il Comune di Milano - Assessorato alla Cultura, che ha dato il patrocinio a questo spe acolo. Nel se embre 2008 la Scuola si è trasformata in “Scuola di Danza, Canto e Recitazione”: sono infa sta avvia i nuovi corsi di canto e recitazione che abbiamo voluto affiancare ai corsi di danza per allargare la possibilità di cogliere le potenzialità espressive di ogni allievo e aprire la Scuola ad una maggiore partecipazione maschile. Coerentemente alle finalità educa ve che la Scuola si propone e sulla base delle esperienze maturate negli anni preceden , nel corso dell’anno sono sta prepara alcuni spe acoli a scopo benefico: a novembre le ragazze hanno partecipato alla manifestazione pro adozione “Un sorriso per tu ” organizzato dall’Associazione “Il valore di un sorriso” al Teatro Civico di Vercelli. A dicembre abbiamo voluto dedicare lo spe acolo “Danzare la vita” alla nostra Mar na ad un anno dalla sua nascita al Cielo. Abbiamo messo tu o il nostro amore. Un anno di grande impegno dunque e, come dicevo, all’orizzonte un altro importante traguardo: nel 2010 ricorre il decennale della fondazione della Scuola e desideriamo prepararci a festeggiarlo nel migliore dei modi, insieme a don Stefano, con il quale ho condiviso l’idea e la creazione di questa scuola nel 2000, a don Simone che ha raccolto il tes mone con entusiasmo e ci accompagna in questa meravigliosa avventura, alle mamme e ai papà che negli anni hanno creduto nel nostro proge o e hanno dato il loro concreto e volontario aiuto e a voi tu ragazzi e ragazze, che siete l’anima della nostra Scuola. In ques dieci anni vi ho conosciuto uno per uno e ognuno di voi mi ha trasmesso qualcosa d’importante. Abbiamo fa cato e gioito, ma sopra u o siamo cresciu insieme e di questo vi ringrazio, con tu o il mio cuore.

Monica Cagnani

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Il 24 maggio 2009 ho fa o il mio secondo saggio di danza. Il tema di quest’anno era “Il mago di Oz” una storia che io non ho mai visto o le o. Come per gli anni scorsi i pezzi rappresentavano specifici ruoli che le ragazze dovevano imitare ballando. Ovviamente io ero molto emozionata durante le lezioni finali che non dovevano essere trascurate per qualsiasi mo vo. Nelle ul me due se mane prima del saggio le prove per me si sono intensificate parecchio fino poi ad arrivare a sabato 23 quando ci sono state quelle generali. Abbiamo provato lo spe acolo dall’inizio alla fine anche se con lunghe pause, indispensabili per perfezionare i balli che non riuscivano. La maggior parte del tempo si passava sedu sulle poltrone della platea a guardare gli altri. Quando invece toccava a te potevi finalmente diver r . Dopo queste prove ero molto sicura su quello da fare. Poi finalmente è arrivata la domenica. Alle ore 14.00 mi sono dovuta recare al teatro per iniziare a prepararmi. Ero felice come tu e le altre mie compagne. L’emozione di salire di nuovo sul palco e vedere tu a quella gente che era lì a guardar era veramente forte. Il primo mio balle o è stato quello dei mas chini. Entrata in scena, mi è apparsa una massa di persone. La cosa che più si notava erano però i foglie del programma che venivano sventola per fare aria. In effe faceva molto caldo. Finito il pezzo siamo corse tu e di sopra nei camerini dove ci siamo cambiate immediatamente per le streghe anche se quest’ul me si trovavano all’o avo posto nel secondo tempo e quindi mancava tanto. Nonostante ciò avevamo subito iniziato a cotonarci i capelli e a truccarci. Inoltre il pezzo delle streghe e è piaciuto a tanta gente. Finito lo spe acolo ero sia stanchissima che felice. Questa esperienza è stata ancora una volta eccezionale!

Camilla Caroni

Al termine dello spe acolo “Il Mago di Oz”, il consigliere comunale Gianfranco Baldassarre ha consegnato, a nome del Comune di Milano 6 targhe di riconoscimento alla Scuola di Danza del Teatro Oscar. Di seguito le mo vazioni legate ai singoli riconoscimen :

A MONICA CAGNANI Fondatrice e Dire rice della Scuola di Danza, Canto e Teatro del Teatro Oscar Al PROGETTO EDUCATIVO DELLA SCUOLA DEL TEATRO OSCAR Per LA SCENOGRAFIA E L’AIUTO PALCOSCENICO DE “IL MAGO DI OZ” Per I COSTUMI DE “IL MAGO DI OZ” Un fiore all’occhiello della Scuola di danza del teatro Oscar è il “proge o assisten ” che propone alle allieve più grandi e meritevoli, per capacità tecniche ma soprattu o per disponibilità, a enzione e cura per il prossimo, l’importante incarico di diventare figure di riferimento per le allieve più piccole.

Alle ASSISTENTI GIULIA DIMINO E PAOLA SCARTON e a MORENA RUIU, Che presso la Scuola di Danza del Teatro Oscar ha iniziato il ciclo di formazione che l’ha vista allieva, assistente ed infine insegnante a pieno tolo.

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i cocktail per l Estate i

di Davide Cajro

Energetic 0,6 dl di succo d'arancia 0,6 dl di succo di pompelmo 0,6 dl di Red Bull sciroppo di lampone cube di ghiaccio Shakerare bene nello shaker gli ingredien insieme a 2-3 cube di ghiaccio, versare nei bicchieri e colmare con la Red Bull. InďŹ ne aggiungere una spruzzata di sciroppo di lampone e servire con un paio di cube di ghiaccio.

Blue Lagoon 0,3 dl sciroppo di Blue Curaçao* 2 dl di Tonic Water cube di ghiaccio Miscelare i due ingredien in un bicchiere miscelatore, servire in un bicchiere alto con molto ghiaccio, una cannuccia ed una ciliegia candita. *Sciroppo analcolico, dal colore blu e dal sapore simile all’arancia.

Pink Florida 1 dl di succo di pompelmo rosa 1 dl di ne are di cranberry* succo di limone cube di ghiaccio

Versare insieme il succo di pompelmo rosa e il ne are di cranberry, aggiungere una spruzzata di succo di limone e servire con ghiaccio. *mir llo rosso americano, dal sapore simile alla ciliegia.

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Consigli di una professoressa

Tempo di esami

Come poteva mancare sul nostro “Orafoglio” un pensiero per tutti i ragazzi che si avvicinano, più o meno volentieri, più o meno preparati, più o meno coraggiosi, più o meno disinvolti… più o meno... ma INESORABILMENTE… si avvicinano agli esami? Eccolo qui: chi lo espone è una addetta ai lavori che ogni anno si trova a dover preparare le prove scritte, a correggerle, ad ascoltare e valutare tante prove orali: ma, sarò sincera: agli esami non ci si abitua mai. Credo sia assolutamente inutile e probabilmente ripetitivo raccomandare serietà nello studio, ritmi di vita il più possibile regolari, dieta sana e adeguata al clima, molte ore di sonno e prime colazioni ricche di zuccheri prima degli scritti… questi sono i consigli validi, ma li trovereste, di questi tempi, su qualsiasi rotocalco! Piuttosto, vi svelerò alcuni segreti… Dietro le prove d’esame si muove un “macchina burocratica” complicatissima, ma nonostante i nostri ministri dell’istruzione, che nel tempo si sono succeduti con idee sempre più originali sulle prove da somministrare e sulle valutazioni da attribuire, cerchino di catalizzare l’attenzione degli insegnanti soprattutto su questo aspetto, la gran parte dei docenti che ho conosciuto in questi anni, passando di scuola

in scuola , non si lascia distrarre da tanta carta. Pur lavorando con attenzione anche curando questo aspetto formale, l’attenzione dei “prof” è soprattutto rivolta a ciascuno di voi. C’è sempre la preoccupazione di preparare temi d’esame accessibili a tutti e di aiutarvi, durante le prove orali, a dare il meglio di voi stessi… Quindi anche se ci sentite un po’ al di là della barricata, sappiate che, numerosissimi, i vostri insegnanti cercheranno di aiutarvi e di sostenervi nell’impresa. Certo è che se gli studenti affrontano la prova dopo un anno scolastico vissuto con serietà, la preparazione finale risulterà più semplice; se invece vi siete concessi qualche sconto su compiti e pagine da studiare, dovrete faticare di più, ma con un po’ di volontà, sperimenterete, forse per la prima volta, che organizzare lo studio per una prova così importante e non come quotidiana preparazione di qualche pagina assegnata per compito, può essere una prova di autonomia che alla fine vi darà anche soddisfazione. Strumenti? Quelli che vi sono più congeniali: schemi, riassunti, mappe, registratori… esercizi da fare e da rifare, consultando i quaderni utilizzati durante l’anno o gli appunti raccolti durante le lezioni. Si può parlare a voce alta per preparare l’orale: gli orsacchiotti di peluche ascoltano sempre con pazienza e vanno benissimo, evitate le mamme che sono molto critiche, anche lo specchio può andare bene, se riuscite a rimanere seri, trovarsi un paio di volte con un compagno di classe può aiutarvi… Non vi dico quante volte certi alunni mi hanno stupito per come in sede d’esame hanno saputo sfoderare il meglio di sé. Per ultimo, un segreto che fa sorridere, ma ve lo svelerò in via del tutto eccezionale: presentarsi all’orale vestiti con “bon ton” viene spesso molto apprezzato. Non entro nel merito, ma la forma, in questo caso, si fa portavoce della sostanza. La prova è importante e non è sbagliato sottolinearlo con un abbigliamento adeguato. In bocca al lupo a tutti voi, con tutto il cuore. una dei tanti che saranno lì con voi

la nona edizione del è stata vinta da:

con la canzone

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Ricordi

Matricole e... “fagioli”

No, non è il ricordo di una ricetta a base di legumi, ma di una “primavera” ricca di tanti germogli, per fiori dai molti petali… Giardino? il Politecnico! Germogli? matricole, uscite fresche dalla “maturità” e appena iscritte alle facoltà, con il primo “bollino” sul tesserino. Ah, sì, i “fagioli”, quelli del secondo anno, con due bollini; a seguire, via via, gli anziani. Password per entrare a far parte del giardino? il “papiro”. Non so se questa “tradizione” esista ancora, ma a quel tempo era importante. Consisteva in un foglio più o meno grande, rilasciato da anziani (sul quale venivano riportate formule matematiche, principi di fisica, disegni, motti e rime opportunamente riviste e scorrette, opportunamente non riportabili su questa pagina, ma alcuni veri capolavori nel loro genere), a pagamento; più lo pagavi, meno errori aveva; meno lo pagavi, più errori conteneva e questo era un guaio perché, se venivi fermato da un anziano, dovevi pagare per gli “errori” che l’anziano “doveva correggere”. Sconsigliabile poi farsi trovare senza papiro. Ricordo una matricola, trovato senza e restio al pa-

gamento, correre dietro al tram per recuperare i suoi pantaloni appesi al cavo della “pertichetta”... Certo è che la caccia alle matricole era attiva e, a volte, eseguita con fantasia. Un pomeriggio ero in centro con un mio amico, e “fagiolo” come me, quando, in piazzetta Mercanti, un paio di studenti, con la solita cagnara goliardica, avevano fermato una matricola senza papiro e dopo aver saputo da lui che il padre era titolare di un’officina, quindi con una certa “disponibilità di liquido”, invitavano altri eventuali studenti presenti a “condividere” il fortunato incontro con una bevuta al vicino bar Zucca. Al gruppetto di una decina di ragazzi che si era radunato al bar, tra i quali eravamo anche noi due, i due anziani ritiravano i tesserini per essere certi che il gruppetto fosse di veri studenti, quindi, invitato alla cassa l’incauta matricola, questa, invece di estrarre il portafogli, tirava fuori il suo tesserino: otto bolli! Hanno pagato tutti, tranne ovviamente i due soci, per riavere i tesserini. Fortunatamente tra quelli non c’eravamo noi due grazie a una “felice diffidenza” del mio amico verso la troppa invitante disponibilità della finta matricola. Questo gio-

Soluzione del cruciverba pubblicato nel numero scorso:

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chetto però funzionava, perché l’ho visto fare un’altra volta nel bar che c’è all’interno del Politecnico. Un’altra volta invece, ancora matricola, stavo uscendo dal Politecnico con un mio compagno del liceo, matricola anche lui, quando dietro a noi e verso di noi veniva un gruppo di sei o sette studenti che ci avevano individuati come probabili matricole… Ho messo in bocca una pipa da 60 lire che avevo comperata per darmi un tono in caso di bisogno e ho detto al mio compagno di lasciare parlare me, poi, voltandomi verso “l’orda famelica”, ho detto in modo secco e deciso: “No. Mollate: l’ho trovato io, è mio!”. Evidentemente sono stato convincente perché non ho dovu-

to correre dietro a nessun tram. Tradizioni “vivaci”, certo, ma senza quel fondo di “bullismo” che spesso vediamo nelle relazioni tra giovani di oggi, probabilmente dovuto alla mancanza di una identità personale. Dobbiamo parlarne! diacono Francesco


Cari lettori, vi consiglio, come libro di questo mese, “Corrierino delle Famiglie” di Giovanni Guareschi. Un romanzo divertente e movimentato: sembra la storia di una normale famiglia ma, ad affondare il naso in quelle pagine, si scopre un mondo tutto nuovo. Si parla della vita di una famiglia, simpatica e un po’ strampalata, osservata dal punto di vista del personaggio principale: il padre, che vive nella vita di tutti giorni fantastiche avvventure alle prese con una moglie decisamente con la testa fra le nuvole, con la “Pasionaria”, un bambina intorno ai sei anni con un carattere tutto da scoprire oppure al più posato figlio Albertino che, pur essendo più grande della sorella, rimane sempre un po’ sottomesso. Scoprirete come si possa ridere partendo da uno dei più normali avvenimenti casalinghi (e casa vostra non vi sembrerà più l’unica gabbia di matti). Comunque, qualunque cosa cerchiate, in quella piccola casetta vicino a Milano, può succedere. Non voglio dirvi altro, ma vi consiglio di lasciare un po’ di spazio nella vostra libreria, perchè di questo libro non sarete mai stanchi. Silvia Cesa-Bianchi Il libro “Il visconte dimezzato”, di Italo Calvino, narra la storia di Medardo, visconte di Terralba, che, durante una guerra contro i turchi, viene colpito da una cannonata. In ospedale, viene salvata solo la metà destra del suo corpo: quella cattiva. Così, quando torna nella sua terra, compie molte cattiverie, mettendo in difficoltà anche chi gli vuole bene. Dopo una serie di eventi, entra in scena la metà sinistra di Medardo, quella buona, che era stata salvata da degli eremiti. Il lettore si trova di fronte alle azioni buone della metà sinistra e a quelle crudeli del Gromo (la metà destra). Anche la storia d’amore, che vede protagonista Pamela, una giovane contadina del villaggio, verrà da lei vissuta in maniera diametralmente diversa a seconda che abbia a che fare con il Medardo buono (l’affettuoso) o con quello cattivo (il possessivo). Come dice lo stesso Calvino, il tema dell’uomo tagliato in due ha un grosso significato contemporaneo perché tutti ci sentiamo in qualche modo incompleti e a tutti può capitare di realizzare una parte di noi stessi e non l’altra. Ecco perché questo libro mi è piaciuto e mi ha anche divertito con numerosi effetti a sorpresa. Francesca Novelli Questo mese vi propongo “Cristo con gli Alpini” di don Carlo Gnocchi. Quando si vuol cercare una spiritualità nella sofferenza, nella prova, nella durezza di alcune vicende, incontriamo molta resistenza ad iniziare da noi stessi perché non riusciamo a convincerci di un disegno di Dio nelle sofferenze, specialmente estreme. Quando si vuol scoprire una spiritualità semplice, nella quotidianità altrettanto semplice, vissuta da persone comuni, pur se sottoposte a dure prove, incontriamo la stessa resistenza perché non riusciamo a capire che è nell’alternarsi dei giorni, nelle prove che affrontiamo anche se non volute, che si cela la spiritualità del quotidiano. Ebbene questo semplice volume ricco però di episodi realmente accaduti, con molte sofferenze e privazioni sopportate, sarà certamente una risposta alla nostra ricerca di una genuina e profonda spiritualità. Le sensazioni che potranno scaturire dalla lettura di questo libro saranno sicuramente piccoli tesori nell’intimo cammino di fede di ciascuno di noi e sempre ciascuno di noi potrà conoscere aspetti della “storia” che, speriamo, non vengano mai dimenticati insieme a tutti coloro che hanno perso la vita in quel “grande orrore” che è la guerra. Angelo Panzani 15


Calendario Appuntamenti Dal

Al

Cosa?

Per chi?

Lunedì 15 giugno

Venerdì 19 giugno

Stage di Danza a Spiazzi di Gromo

Per tutte le ragazze interessate

Lunedì 15 giugno

Venerdì 19 giugno

1° settimana di oratorio estivo (9:00 ‐ 17:00)

Lunedì 22 giugno

Venerdì 26 giugno

2° settimana di oratorio estivo (9:00 ‐ 17:00)

Venerdì 26 giugno Sabato 4 luglio

Sabato 4 luglio

Sabato 11 luglio

Sabato 25 luglio Lunedì 20 luglio

Sabato 1 Campo Branco Scout del Branco MI92 agosto presso Campello (SO) Venerdì 31 Campo Reparto Scout del Reparto MI92 luglio presso Arnoga (SO)

Sabato 1 agosto

Domenica 9 agosto

Campo Clan presso Caserta

Scout del Clan

Venerdì 11 settembre

Oratorio Estivo di settembre (9:00 ‐ 16:00)

Per i ragazzi dalla 1° ele. alla 2° media. Saranno protagonisti i ragazzi di 3° media

Non soggetto ad imposta. Stampa presso tipografia esterna Tiratura 1000 copie.

via Lazzaro Papi, 12 20135 MILANO 16

Festa di fine oratorio Per tutti!!! estivo Per ragazzi dalla 1° Vacanza alla 4° elementare a San Simone (BG) e i loro educatori 1° turno Per i ragazzi dalla Vacanza 5° elementare alla 3° a San Simone (BG) media e i loro educatori 2° turno

Lunedì 29 giugno

Lunedì 7 settembre

OTTICA

Per ragazzi dalla 1° ele alla 3° media e gli educatori adolescenti Per i ragazzi dalla 1° ele alla 3° media e gli educatori adolescenti

Vacchini

Telefono: 02.59900324


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