Bollettino diocesano 2017

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DIOCESI DI TEGGIANO -POLICASTRO

BOLLETTINO DIOCESANO Organo ufficiale per gli atti del Vescovo e della Curia

Gennaio-Dicembre 2017



CONFERENZA EPISCOPALE CAMPANA



LINEE-GUIDA PER LA RECEZIONE DELLA AMORIS LAETITIA LETTERA AI PRESBITERI DELLE DIOCESI DELLA CAMPANIA

Carissimi presbiteri ed operatori della pastorale familiare, nella Lettera ai presbiteri delle diocesi della Campania, seguita al dibattito nell’Assemblea della CEC del 10-11 ottobre, noi Vescovi ci impegnavamo ad offrire alcune linee comuni per la recezione dell’Esortazione Apostolica “Amoris laetitia”. Vogliamo adempiere a quanto indicato dal Papa stesso nel numero 300 del Documento: «I presbiteri hanno il compito di accompagnare le persone interessate sulla via del discernimento secondo l’insegnamento della Chiesa e gli orientamenti del Vescovo». Come vescovi della stessa regione, riteniamo opportuno avere in comune alcune linee, le quali non intendono essere una sorta di “prontuario”, che mortificherebbe la ricchezza del Documento, bensì degli orientamenti a sostegno dei sacerdoti e degli operatori della pastorale familiare, ferma restando la facoltà di ciascun Vescovo di dare suoi orientamenti. NUOVE VIE PASTORALI Prima di soffermarci sull’accompagnamento delle persone che vivono in situazioni di fragilità matrimoniale, intendiamo rivolgere alcune esortazioni sulle “nuove vie pastorali” da sviluppare in ordine alla crescita dell’amore degli sposi e all’accompagnamento dei giovani al matrimonio. Senza pretendere di presentare qui un’organica pastorale della famiglia, ci limitiamo a segnalare alcune delle principali sfide pastorali (cf. capitolo VI, Alcune prospettive pastorali). 1. Innanzitutto esortiamo i presbiteri e gli operatori di pastorale familiare a una lettura non affrettata né parziale (limitata al capitolo VIII) del Documento ma ad approfondirlo in tutte le sue parti. 2. Consigliamo di valorizzarlo con una recezione sinodale: presbiteri, operatori di pastorale familiare, responsabili degli uffici diocesani, coppie ecc. 3. Esortiamo ad annunciare in modo integrale il Vangelo del Matrimonio, facendone riscoprire soprattutto la bellezza, la grazia del Sacramento, la vocazione alla santità, il valore dell’unità e della fedeltà, le

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famiglie cristiane come principali soggetti della pastorale familiare (200). «Non si tratta soltanto di presentare una normativa, ma di proporre valori» (201) … «Neppure serve pretendere di imporre norme con la forza dell’autorità» (35). Al tempo stesso dobbiamo essere umili e realisti, utilizzando un linguaggio non astratto ma che esprima la vita concreta delle coppie e delle famiglie, indicando con chiarezza la meta e condividendo, nello stesso tempo la fatica e le difficoltà per raggiungerla. 4. Occorre anzitutto attivare una “preparazione remota” che faccia maturare l’affettività e l’amore degli adolescenti e dei giovani, valorizzando soprattutto il tempo del fidanzamento. 5. La preparazione prossima al matrimonio deve concentrarsi più sul Kerigma e meno sugli aspetti tecnici, divenendo sempre più una sorta di iniziazione catecumenale al Sacramento. 6. Si rende indispensabile accompagnare gli sposi nei primi anni di vita matrimoniale. Nello stesso tempo bisogna valorizzare le occasioni nelle quali si possono incontrare le coppie di sposi giovani che si sono allontanate: «Mi riferisco, ad esempio, al Battesimo di un figlio, alla Prima Comunione, o quando partecipano ad un Funerale o al Matrimonio di un parente o di un amico… Un’altra via di avvicinamento è la benedizione delle case, o la visita di un’immagine della Vergine…» (230). 7. Promuovere la nascita dei gruppi di famiglie e accompagnarli con un cammino organico di preghiera, di catechesi e di condivisione. ACCOMPAGNARE, DISCERNERE E INTEGRARE Accompagnare, discernere e integrare la fragilità: è un’azione pastorale compassionevole e misericordiosa, «positiva, accogliente, che rende possibile un approfondimento graduale delle esigenze del Vangelo». Non si tratta di fare sconti sulla verità della chiamata alla perfezione evangelica, ma di “farsi uno” con ogni persona per dischiudere con l’amore, dall’interno di ogni situazione, la via che porta a Dio secondo il proposito dell’Apostolo Paolo: «Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno» (1 Cor 9,22). Il Documento non dà ricette ma apre percorsi da intraprendere e possibilità da scrutare. Se si tiene conto dell’innumerevole varietà di situazioni concrete, «è comprensibile che non ci si dovesse aspettare una nuova normativa generale, applicabile a tutti i casi. È possibile soltanto un nuovo incoraggiamento ad un responsabile discernimento personale e pastorale dei casi particolari, che do-

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vrebbe riconoscere che, poiché “il grado di responsabilità non è uguale in tutti i casi” le conseguenze o gli effetti di una norma non necessariamente devono essere sempre gli stessi» (300). «Di fronte a situazioni difficili e a famiglie ferite, occorre sempre ricordare un principio generale: “Sappiano i pastori che, per amore della verità, sono obbligati a ben discernere le situazioni” (Familiaris consortio, 84). Il grado di responsabilità non è uguale in tutti i casi, e possono esistere fattori che limitano la capacità di decisione» (79). 1. Soggetti dell’itinerario di discernimento a) Le persone che vivono le diverse situazioni di fragilità o di imperfezione e che chiedono di essere accompagnate e integrate nella comunione ecclesiale, dando spazio al loro personale discernimento: «Siamo chiamati a formare le coscienze, non a pretendere di sostituirle» (37). b) Il sacerdote: «Il colloquio col sacerdote, in foro interno, concorre alla formazione di un giudizio corretto su ciò che ostacola la possibilità di una più piena partecipazione alla vita della Chiesa» (300). Si tratta, come la chiama il Papa, di una pastorale “corpo a corpo”: nessun documento o altro soggetto può esimere il singolo pastore dalla fatica dell’accompagnamento e del discernimento. Come abbiamo già fatto nella Lettera ai presbiteri, vogliamo, a tale riguardo, richiamare ancora una volta alcuni possibili rischi, quali, ad esempio, quello di procedere in ordine sparso o in modo frammentario, con l’inevitabile conseguenza di mettere in atto pratiche difformi che inducano a separare sacerdoti, dividendoli in cosiddetti “lassisti” e “rigoristi”, creando disorientamento tra i fedeli. Al fine di custodire la comunione ecclesiale, il riferimento al vescovo rimane fondamentale per il discernimento. c) Un “Servizio diocesano” rivolto ai separati e ai divorziati risposati sia per la verifica della nullità matrimoniale sia per l’eventuale inizio del percorso di riammissione alla Comunione Eucaristica. d) “Coppie-guida di altre coppie”: dal momento che non è pensabile che siano solo i presbiteri ad assumere il compito di guide spirituali, si rivela la necessità di promuovere la corresponsabilità anche di coppieguida. 2. Finalità dell’itinerario Si tratta di un itinerario di accompagnamento e di discernimento che «orienta questi fedeli alla presa di coscienza della loro situazione

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davanti a Dio» (300). Questo cammino non finisce necessariamente nell’accesso ai sacramenti, ma può anche orientarsi ad altre forme di integrazione proprie della vita della Chiesa. 3. Tappe dell’itinerario Esse sono dettagliatamente indicate nella parte dell’Esortazione Il discernimento delle situazioni dette “irregolari” (296-300). Ne evidenziamo alcuni tratti. a) Viene proposto un discernimento che distingua adeguatamente caso per caso. «I divorziati che vivono una nuova unione, per esempio, possono trovarsi in situazioni molto diverse, che non devono essere catalogate o rinchiuse in affermazioni troppo rigide senza lasciare spazio a un adeguato discernimento personale e pastorale. Una cosa è una seconda unione consolidata nel tempo, con nuovi figli, con provata fedeltà, dedizione generosa, impegno cristiano, consapevolezza dell’irregolarità della propria situazione e grande difficoltà a tornare indietro senza sentire in coscienza che si cadrebbe in nuove colpe… C’è anche il caso di quanti hanno fatto grandi sforzi per salvare il primo matrimonio e hanno subito un abbandono ingiusto, o quello di coloro che hanno contratto una seconda unione in vista dell’educazione dei figli, e talvolta sono soggettivamente certi in coscienza che il precedente matrimonio, irreparabilmente distrutto, non era mai stato valido» (298). «Altra cosa invece è una nuova unione che viene da un recente divorzio, con tutte le conseguenze di sofferenza e di confusione che colpiscono i figli e le famiglie intere, o la situazione di qualcuno che ripetutamente ha mancato ai suoi impegni familiari» (298). È necessario anzitutto che la persona riconosca la propria situazione di fragilità e che questa non corrisponde al progetto di Dio sulla coppia umana e non ostenti la propria situazione «come se facesse parte dell’ideale cristiano» (297). È necessario che la persona sia credente e creda nel progetto di Dio sul Matrimonio: ad esempio, se la persona interessata non accoglie tale progetto divino e accetta il divorzio, allora viene a mancare la condizione previa per intraprendere un cammino di discernimento; qui ad essere in questione è la fede, e la fede va suscitata con l’evangelizzazione. b) Rileggere la storia del proprio matrimonio per verificare se esso è valido oppure è nullo. c) In caso di validità del Sacramento, «sarà utile fare un esame di

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coscienza, tramite momenti di riflessione e di pentimento. I divorziati risposati dovrebbero chiedersi come si sono comportati verso i loro figli quando l’unione coniugale è entrata in crisi; se ci sono stati tentativi di riconciliazione; come è la situazione del partner abbandonato; quali conseguenze ha la nuova relazione sul resto della famiglia…» (300). In particolare, va considerato il rapporto con la comunità ecclesiale di appartenenza: quali conseguenze ha la nuova relazione sulla comunità dei fedeli. d) Se si giunge a riconoscere che, in un determinato caso, ci sono dei limiti personali che attenuano la responsabilità e la colpevolezza (cf. 301-302), il Documento apre la possibilità dell’accesso ai sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia: «A causa dei condizionamenti o dei fattori attenuanti, è possibile che, entro una situazione oggettiva di peccato - che non sia soggettivamente colpevole o che non lo sia in modo pieno - si possa vivere in grazia di Dio, si possa amare, e si possa anche crescere nella vita di grazia e di carità, ricevendo a tale scopo l’aiuto della Chiesa» (305). E l’aiuto della Chiesa «in certi casi, potrebbe essere anche l’aiuto dei sacramenti» (Nota 351). Ma bisogna evitare di capire questa possibilità come un semplice accesso “allargato” ai sacramenti, o come se qualsiasi situazione giustificasse questo accesso. Può essere opportuno che un eventuale accesso ai sacramenti si realizzi in modo riservato, soprattutto quando si possano ipotizzare situazioni di disaccordo. Ma allo stesso tempo non bisogna smettere di accompagnare la comunità per aiutarla a crescere in spirito di comprensione e di accoglienza, badando bene a non creare confusioni a proposito dell’insegnamento della Chiesa sull’indissolubilità del matrimonio. FORMAZIONE Siamo sempre più consapevoli che il vero nodo è la formazione dei sacerdoti e degli operatori pastorali. Nella Lettera ai Vescovi di Buenos Aires Papa Francesco afferma: «Considero urgente la formazione al discernimento, personale e comunitario, nei nostri seminari e presbiteri». Nell’Esortazione il Papa aveva evidenziato con forza la necessità della formazione sia dei ministri ordinati sia dei seminaristi sia degli operatori laici di pastorale familiare: «…necessità di una “formazione più adeguata per i presbiteri, i diaconi, i religiosi e le religiose, per i catechisti e gli altri operatori pastorali. (…) ai ministri ordinati manca spesso una formazione adeguata per trattare i complessi problemi

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attuali della famiglia» (202). «I seminaristi dovrebbero accedere ad una formazione più ampia sul fidanzamento e sul matrimonio e non solo alla dottrina. (…) è importante che le famiglie accompagnino tutto il processo del seminario e del sacerdozio» (203). «… La necessità della formazione di operatori laici di pastorale familiare con l’aiuto di psicopedagogisti, medici di famiglia, medici di comunità, assistenti sociali, avvocati per i minori e le famiglie, con l’apertura a ricevere gli apporti della psicologia, della sociologia, della sessuologia e anche del counseling…» (204). Nelle diocesi va programmata la formazione dei ministri ordinati e degli operatori di pastorale familiare con un programma organico, che sappia dare attenzione alla bellezza del disegno di Dio sul matrimonio e sulla famiglia, ma anche alla fatica e alla problematicità nel realizzarlo. A livello regionale si potrebbe pensare, con la collaborazione delle due Sezioni della nostra Facoltà Teologica, ad una Scuola di formazione per operatori di pastorale familiare. Si auspica che nel percorso formativo dei seminaristi nei diversi seminari della regione non manchi la presenza di famiglie. Alla Facoltà Teologica chiediamo che non faccia mancare nel percorso formativo, possibilmente in modo interdisciplinare, un’adeguata attenzione ai complessi problemi attuali della famiglia. SERVIZI ECCLESIALI «I battezzati che sono divorziati e risposati civilmente devono essere più integrati nelle comunità cristiane nei diversi modi possibili, evitando ogni occasione di scandalo (…). Sono battezzati, sono fratelli e sorelle, lo Spirito Santo riversa in loro doni e carismi per il bene di tutti» (299). Se i divorziati risposati fanno un cammino di fede e sono integrati nella comunità ecclesiale, si potranno ritenere superate alcune forme di esclusione attualmente praticate nell’ambito liturgico, pastorale, educativo e istituzionale: essere membro del Consiglio pastorale, catechista, lettore, insegnante di Religione cattolica. Non potendo accedere all’Eucarestia, non è opportuno istituire divorziati risposati come ministri straordinari della Comunione. Riguardo alla funzione di padrino o di madrina, così problematica per la richiesta di tante persone che non praticano la Chiesa o danno controtestimonianza, si potrà gradualmente arrivare a responsabilizzare la comunità ecclesiale, tenendo presente quello che

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scrive il Codice di Diritto Canonico: «Al battezzando (cresimando), per quanto è possibile, venga dato un padrino» (can. 872). CONCLUSIONE Non vogliamo dimenticare le persone separate o divorziate, che scelgono di rimanere fedeli. Esse richiamano la fedeltà come valore fortemente cristiano. La comunità cristiana le accompagni e le sostenga nel custodire il valore della fedeltà. Raccomandiamo anche di non banalizzare mai il mistero della Grazia. Per questo va coltivata una profonda spiritualità matrimoniale e familiare. La vita spirituale della famiglia, infatti, non è una realtà perfetta e confezionata una volta per sempre, ma richiede un graduale sviluppo della propria capacità di amare. «Camminiamo, famiglie, continuiamo a camminare! Quello che ci viene promesso è sempre di più. Non perdiamo la speranza a causa dei nostri limiti, ma neppure rinunciamo a cercare la pienezza di amore e di comunione che ci è stata promessa» (325). Pompei, 30 gennaio 2017

I vostri vescovi

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VESCOVO



MESSAGGIO PER LA MISSIONE MARIANA DIOCESANA in occasione del centenario delle apparizioni della Beata Vergine a Fatima 1917-2017 Carissimi fratelli e sorelle, il 2017 è l’anno del centesimo anniversario delle apparizioni della Madre di Dio a Fatima. È l’anno in cui, come Chiesa diocesana in cammino, vogliamo incontrare Cristo unica nostra speranza (cfr. 1Tm 1,1). Chiediamo a Maria di prenderci per mano e di accompagnarci a Lui. Vogliamo fare nostre le parole che il grande Dottore della Chiesa, Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, innalzava fiducioso alla Immacolata Madre di Dio: O bella mia speranza dolce amor mio Maria tu sei la vita mia, la pace mia sei tu.

Prendi il mio cuor, Maria, è Tuo non è più mio prendilo e dallo a Dio ch’io non lo voglio più.

Quando ti chiamo e penso a te, Maria, mi sento tal gaudio e tal contento che mi rapisce il cuor.

Sotto il tuo bel manto, amata mia Signora, vivere voglio ancora, spero morir un dì.

Se mai pensier funesto viene a turbar la mente, sen fugge allor che sente il nome Tuo chiamar.

E se mi tocca in sorte finir la vita mia, chiamando Te Maria, mi tocca il cielo ancor.

In questo mar del mondo tu sei l’amica stella, che può la navicella dell’alma mia salvar.

Introduzione «Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa. Qui rivive quel disegno di Dio che interpella l’umanità sin

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dai suoi primordi»1. Sono le parole che papa Benedetto XVI pronunciò nella omelia durante la Messa nel decennale della beatificazione dei pastorelli Giacinta e Francesco, nella spianata delle Basiliche, a Fatima, il 13 maggio 2010. Sin da prefetto della Congregazione della Fede, Ratzinger ha avuto a che fare con le apparizioni portoghesi del 1917: infatti, nell’Anno santo del 2000, stila quel commento al terzo segreto che di fatto ne spiega in modo autorevole l’autentico significato e si pone come la posizione ufficiale della Chiesa. Tornando a Fatima da Papa, con la sua precisazione ci comunica che non è un evento che appartiene a un passato polveroso, non è materia solo di ricordo o di studio, seppur appassionato; si tratta, invece, di una realtà ancora estremamente attuale, viva, che non cessa di interpellarci. La rivelazione di Fatima è un dono di Dio al nostro tempo, il Signore che parla, che si fa presente a noi attraverso la Sua Santissima Madre. Se ripercorriamo l’itinerario delle Apparizioni, potremo capire la pedagogia del Signore e della Madre Sua nel portare pian piano i tre pastorelli della Cova d’Iria a comprendere cose sempre più profonde, ma sempre così semplici e così importanti. E la via attraverso la quale il Signore porta questi fanciulli a comprendere pian piano i disegni di Dio su di loro e sull’umanità, questa grande via, questo grande crocevia, se vogliamo, è il Cuore Immacolato di Maria. Esso è, per così dire, la rivelazione di Dio a Fatima. È il Cuore che custodisce le cose di Gesù, è il Cuore che custodisce le verità della fede, il Cuore che si scambia con quello di Dio. Dio stesso ha rivelato questo Cuore, che è il Cuore che più e meglio di ogni altro si è conformato a Lui. È il Cuore nel quale unicamente abita Dio, il Tabernacolo di Dio. Ecco perché il Signore rivela questo Cuore, perché Lui dimora solo in questo Cuore, Cuore purissimo: dimora di Dio fra di noi. E Dio sceglie questo Cuore, lo prepara, lo plasma immacolato, perché poi Lui in esso vi abiti, perché Lui stesso possa entrare in questo Cuore e prendervi dimora, riposo, rifugio. Una prima grazia che potremmo chiedere a Maria per questo suo pellegrinare per le nostre comunità, potrebbe essere quella di aprire i nostri cuori, spesso duri, sordi alla Grazia di Dio, indifferenti ed egoisti, e accogliere in dono il suo Cuore.

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BENEDETTO XVI, Omelia pronunciata durante la Santa Messa sulla Spianata del Santuario di Fatima, 13 maggio 2010, nel X anniversario della Beatificazione di Giacinta e Francesco.

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Cuore di Maria: dimora di Dio È il Cuore di Maria la dimora di Dio in mezzo a noi, il luogo dove abita Dio. Dio voleva farsi conoscere, venire tra noi, e, per farlo, ha pensato che il modo più adatto fosse proprio questo Cuore, scegliere questo Cuore e riservarlo per sé. Lui lo ha fatto da quando si è incarnato. Dio è l’Eterno. E dalla sua Eternità ha pensato di scegliersi questo Cuore nel quale dimorare, nel quale incarnarsi. “Cuore” nella Bibbia non è soltanto un organo vitale dell’uomo, o un membro del corpo. Siccome il lessico ebraico è povero di “lemmi”, ecco che molto spesso un solo vocabolo ha un significato molto ampio, implica molte cose, ha molte sfaccettature, molti significati. Così, “cuore” nella Bibbia non indica soltanto quest’organo che pompa il sangue, ma ha un significato figurativo, è “figura”, e, allo stesso tempo, indica l’interiorità dell’uomo, indica la spiritualità dell’uomo, ciò che costituisce intimamente la persona. Nella Bibbia, “cuore” indica i pensieri dell’uomo; il “cuore” è simbolo che rimanda all’amore, al pensiero come scelta, come desiderio, come rinuncia, come – purtroppo può accadere – idolatria e iniquità (cfr. Sal 18,15; 72,7; Sir 37,17; Eb 4,12). Quando Israele si prostituisce – per usare una parola biblica (cfr. ad es. Ger 3,3 ss.) – rinnega il suo amore sponsale per Dio, sceglie altri dei, idolatra le divinità pagane. Israele commette così un grave peccato di adulterio, e l’adulterio è concepito nel cuore, come l’amore vero dello sposo per la sposa è sempre concepito nel cuore, non nella carne. Nella Bibbia “cuore” indica ciò che fa parte della vita interiore dell’uomo, ciò che costituisce la vita spirituale. Lo stesso amore non è concepito nella carne, nelle ossa. L’amore, come il pensiero, parte dall’anima, parte da questo centro interiore dell’uomo, il suo “cuore”. Qui subito possiamo ricordare la Beatitudine di Gesù: «Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio» (Mt 5,8). La purezza del cuore è capacità di vedere ciò che non si vede. Un cuore limpido come un bicchiere di acqua cristallina, come un’acqua che sgorga in alta montagna, questo cuore puro è capace di Dio (capax Dei), perché è l’uomo che nel suo intimo, rinunciando agli idoli e alla sporcizia, con umiltà si apre a Dio; con la sua intelligenza, i suoi sentimenti, i suoi gli affetti, è capace di Dio, della Purezza, della Bellezza. Dire “Cuore Immacolato di Maria”, allora, significa alludere alla persona di Maria. Quando diciamo “Cuore Immacolato”, vogliamo esprimere il mistero di Maria, il suo amore materno, la sua intelligenza, i

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suoi affetti, i suoi desideri, i suoi pensieri, i suoi ricordi, la sua memoria. Tutto fa parte del cuore e promana da esso. Tutto ciò che costituisce una persona, quindi, in primis, la sua dimensione spirituale, tutto è compendiato in questo cuore. Cuore di Maria: Tenda di Dio in mezzo a noi Il Cuore Immacolato di Maria è il Cuore purissimo che vede Dio e ne diventa il Tabernacolo, la Dimora, “la Tenda” (cfr. Es 31,7) – per usare delle espressioni bibliche – “la Tenda di Dio in mezzo a noi” (cfr. Gv 1,14). Dio vuole abitare in mezzo a noi e ha bisogno di un rifugio, di una tenda, e questa Tenda è Maria, il Cuore Immacolato. Dio abita nei suoi pensieri, Dio abita nel suo amore, Dio abita nei suoi ricordi, nei suoi desideri, nelle sue aspirazioni, nelle sue preoccupazioni di Madre, nei suoi dolori materni: tutto è compenetrato da questa presenza di Dio in Lei. Il Cuore Immacolato di Maria sintetizza il Mistero di Maria. Ascoltare perciò da Lei a Fatima: «Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato», significa che Dio vuole stabilire nel mondo la devozione alla Madonna, facendoci partecipi di tutto il Mistero di Maria, permettendoci di entrare nel Mistero di Maria, attraverso la porta del suo Cuore. Ancora: dire che Dio vuole stabilire questa devozione al Cuore Immacolato significa dire che Dio vuole mostrare a tutta l’umanità, l’unico suo vero abitacolo. È come se ci dicesse: Solo per mezzo di questo Cuore posso abitare con voi, in mezzo a voi. Lo ha fatto quando si è fatto carne, divenendo uomo, prendendo la nostra carne in questo Cuore, che diventa la sua stessa via in questo mondo. Maria è un Cuore che il Signore ha scelto da sempre, e che a Fatima ci viene donato come presenza, come attualità, adesso. È un Cuore che ha voluto nel tempo, e che in questo tempo così difficile, così tormentato, quale è quello in cui noi viviamo, dona di nuovo a tutti noi, uomini e donne di buona volontà, capaci, cioè di accogliere il suo invito a «comprendere i segni del tempo che significa comprendere l’urgenza della penitenza… questa è la risposta giusta al momento storico, caratterizzato da grandi pericoli»2. 2 CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Commento teologico al Messaggio di Fatima, Città del Vaticano 2000.

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Papa Benedetto XVI, nella omelia già citata del 13 maggio del 2010, spiega perché il messaggio profetico di Cova da Iria ci tocca da vicino. Quel messaggio non è scomparso tra le pieghe dei libri di storia perché in ogni epoca siamo peccatori, preda del Maligno, e perciò sempre bisognosi di giustizia e di misericordia. «L’uomo ha potuto scatenare un ciclo di morte e di terrore, ma non riesce ad interromperlo… », afferma il Papa emerito. «Nella Sacra Scrittura appare frequentemente che Dio sia alla ricerca di giusti per salvare la città degli uomini e lo stesso fa qui, in Fatima, quando la Madonna domanda: “Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi, in atto di riparazione per i peccati con cui Egli è offeso, e di supplica per la conversione dei peccatori?” (memorie di Suor Lucia, I, 162)». Così prosegue: «Con la famiglia umana pronta a sacrificare i suoi legami più santi sull’altare di gretti egoismi di nazione, razza, ideologia, gruppo, individuo, è venuta dal Cielo la nostra Madre benedetta offrendosi per trapiantare nel cuore di quanti le si affidano l’Amore di Dio che arde nel suo». Carissimi amici, l’appello di Fatima nasce in un grande e importante snodo storico, in un momento epocale della storia. E chi non vede che anche il nostro tempo è un grande momento epocale, una svolta? Una svolta in cui siamo davanti a un bivio. O Dio o la distruzione con un ghigno satanico. Già lo diceva san Giovanni Paolo II, quando pronunciò l’atto di affidamento al Cuore Immacolato di Maria, l’8 ottobre del 2000: «L’umanità possiede oggi strumenti d’inaudita potenza: può fare di questo mondo un giardino, o ridurlo a un ammasso di macerie. Ha acquistato straordinarie capacità d’intervento sulle sorgenti stesse della vita: può usarne per il bene, dentro l’alveo della legge morale, o può cedere all’orgoglio miope di una scienza che non accetta confini, fino a calpestare il rispetto dovuto ad ogni essere umano. Oggi come mai nel passato, l’umanità è a un bivio. E, ancora una volta, la salvezza è tutta e solo, o Vergine Santa, nel tuo figlio Gesù». Pensiamo alla bomba atomica. Pensiamo al fanatismo del terrorismo islamico. Ma pensiamo anche al peccato presente nella Chiesa: all’egoismo, alla sete di potere, alla mancanza di carità, di solidarietà, di apertura verso gli altri e di accoglienza vera, a cui continuamente ci richiama Papa Francesco. Credo, però, che dovremmo soffermarci anche su un peccato ancor più sottile e meno appariscente: una sorta di affievolimento della fede, di

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cedimento alle logiche mondane, di timidezza nell’annuncio cristiano nella sua totalità, di trascuratezza nella conoscenza della storia della Chiesa e della sua tradizione bimillenaria, privilegiando una testimonianza priva di radici e che, in forza anche di un populismo sempre più imperante, ignora persino il depositum fidei che abbiamo ricevuto e che, a nostra volta, dobbiamo affidare ad altri. Carissimi amici, vi richiamo alla Speranza! Il Signore mostrandoci il Cuore della sua Madre tenerissima, ci invita ad accoglierlo! Se lo accogliamo, il mondo sarà trasformato in un giardino dove abita di nuovo Dio in mezzo a noi. «Il Signore è più forte del male e la Madonna per noi è la garanzia visibile, materna, della bontà di Dio, che è sempre l’ultima parola nella storia»3. Visitando le nostre Comunità parrocchiali, in questo anno centenario delle apparizioni a Fatima, Maria diviene il cammino e la guida sicura per andare incontro a suo Figlio, Redentore del mondo, e ci ridice il Suo Amore particolare per ognuno di noi. Fidiamoci di Lei. Ascoltiamola mentre ancora una volta ci invita: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela» (Gv 2,5). O santa Madre del Redentore, porta dei cieli, stella del mare, soccorri il tuo popolo che anela a risorgere. Tu che accogliendo il saluto dell’angelo, nello stupore di tutto il creato, hai generato il tuo Creatore, Madre sempre vergine, pietà di noi peccatori. Teggiano, 11 febbraio 2017 Memoria della B. Maria Vergine di Lourdes + P. Antonio Vescovo di Teggiano-Policastro

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BENEDETTO XVI, Intervista in aereo di ritorno dal viaggio Apostolico a Fatima, 14 maggio 2010.

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SANTA MESSA DEL CRISMA Omelia «Prigionieri della speranza!» (Zac 9,12) Cattedrale di Teggiano 12 aprile 2017 Carissimi fratelli presbiteri, fratelli e sorelle che condividete con noi questa Eucarestia, «grazia a voi e pace da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra» (Ap 1, 5). La celebrazione della messa crismale è il momento in cui si manifesta in modo inequivocabile l’unità del presbiterio della Chiesa diocesana intorno al Vescovo, che presiede nella carità l’edificazione del Regno in questa porzione del popolo di Dio, pellegrinante nella storia. Sento di dover rivolgere forte il richiamo alla comunione, in modo particolare ai presbiteri, perché avvertano l’urgenza di riscoprire la fraternità tra di loro e la paternità del Vescovo, che con loro condivide l’esperienza esaltante e, a volte estenuante, dell’annuncio del Vangelo. È con gratitudine al Signore Gesù che oggi ci ritroviamo nella nostra Chiesa Cattedrale per celebrare la Santa Messa del Crisma. È il momento ideale per vivere nella riconoscenza il grande dono del ministero presbiterale che, senza alcun nostro merito, abbiamo ricevuto nel giorno della nostra ordinazione. Uniti a tutti i battezzati dal sacerdozio comune, noi presbiteri sperimentiamo un ministero che è annuncio e testimonianza di Cristo Signore, al servizio di tutti gli uomini. Non sarà mai abbastanza il GRAZIE che si eleva dal nostro cuore per il bene inestimabile che il Signore, nella sua bontà, ci ha consegnato. Oggi è l’occasione per rivivere il momento decisivo della nostra esistenza, a partire dal quale Gesù Signore diventa l’unico modello al quale ispirare la vita. Viviamo inseriti in una comunione che scaturisce da lui e che ci lega così intimamente da formare il corpo sacerdotale. Ogni tentativo di autonoma determinazione smentisce la comunione e l’appartenenza al presbiterio diocesano. La liturgia della Parola di questa celebrazione si ripresenta ogni anno

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carica di significato in questo giorno tanto importante per noi presbiteri. Gesù si reca a Nazaret, il luogo nel quale fu la sua origine, la stessa città nella quale Dio aveva inviato il suo angelo per l’annuncio della sua nascita. La sinagoga di questo sperduto villaggio diventa il cuore della narrazione che abbiamo appena ascoltato. I suoi concittadini diventano i primi destinatari della sua predicazione pubblica e la loro reazione prefigura quella dell’intero popolo di Israele. Con questo episodio si conclude la trilogia nella quale lo Spirito è il grande protagonista: dapprima al Giordano lo Spirito rivela l’identità di Gesù, in seguito è lo Spirito a sospingere Gesù nel deserto dove il Figlio di Dio maturerà l’identità della sua missione, ora è lo Spirito che delinea il contenuto dell’annuncio che Gesù svilupperà nella sua missione: «Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode» (Lc 4, 14-15). La proclamazione della salvezza prende il via, secondo l’evangelista Luca, nel contesto della sinagoga di Nazaret, durante il culto del sabato, davanti ai concittadini di Gesù. Il testo che gli viene consegnato appartiene al profeta Isaia e nel quale di nuovo protagonista è lo Spirito del Signore che spinge il profeta ad un annuncio di liberazione e di redenzione. Quello che sorprende è che Gesù non si attarda a fare una spiegazione esegetica del testo e tantomeno non cerca di trovare attualizzazioni dai risvolti morali. L’intento di Gesù è di applicare a sé quella antica profezia, la sua presenza è realizzazione dell’oracolo del profeta. Infatti l’unzione e la discesa dello Spirito sul profeta così come descritta da Isaia, rinvia direttamente alla teofania del battesimo di Gesù, quando lo Spirito scende su di lui, consacrandolo con l’unzione in vista della missione. E questo momento offre a Gesù l’occasione per una rivelazione: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato» (Lc 4, 21). L’anno di grazia è inaugurato dall’oggi, ora è il momento della salvezza. Sulle labbra di Gesù la parola e l’evento coincidono, il suo infatti non è solo un proclama, ma è già realtà, è già salvezza, qui, ora, oggi. La nostra Diocesi, in questo anno pastorale, è impegnata a riflettere sulla speranza, così come emerge dagli orientamenti pastorali: Annunciare la speranza, per il nuovo umanesimo in Gesù Cristo. Guidati dalle parole del profeta Zaccaria “Ritornate alla cittadella, prigionieri della speranza!” siamo in cammino per ri-focalizzare l’attenzione sull’uomo

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e sulla sua condizione. La speranza sostiene la nostra esistenza, conserviamo nel cuore questo anelito che rinvigorisce e dona possibilità nuove ed inesplorate. È la speranza che conserva nel cuore del discepolo lo stato di sequela, senza di essa non avremmo stimolo a costruire il Regno di Dio. «Per annunciare le ragioni della speranza che è in noi (cfr 1Pt 3,15) è necessario accogliere il grido profetico di Zaccaria: tornare alla fortezza. Vogliamo guardare e correre verso la nostra “città” di rifugio che è Gesù Cristo, il Signore1! In Lui troviamo riparo dalle insidie del mondo e protezione dagli assalti del maligno. In Gesù Cristo, e solo in Lui, possiamo trovare ciò di cui abbiamo bisogno, perché Egli è la roccia del nostro cuore (cfr Sal 73,26), che ci ripete: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro» (Mt 11,28)»2. Un interrogativo sorge quando parliamo di speranza. In cosa consiste? Cos’è? A cosa serve? 1. La speranza non è ottimismo. Sarebbe una speranza falsificata da uno stato d’animo passeggero e senza radici. Oggi si è ottimisti, domani no. L’ottimismo è senza storia, mentre la speranza affonda le sue radici in un passato che ritorna nel presente, nelle promesse di Dio che si compiono. Aristotele diceva che i giovani possono sperare perché sono ancora senza storia; poi si matura, si impara cos’è la vita e tuttalpiù si impara ad essere ottimisti. La fatica della speranza… l’ottimismo non è la speranza cristiana. 2. La speranza poi non è la propensione caratteriale a vedere tutto in positivo, sarebbe impoverita. La speranza non è la considerazione di un momento che risulta positivo, senza fondamento, ma nasce da una memoria del passato, si nutre di esperienza vissuta, si è fatta esperienza da questo nasce la speranza. 3. La speranza si basa sulla parola del Signore, si fonda su ciò che egli ha rivelato. Una memoria grata nutre la speranza, uno sguardo al passato carico di promesse è il presupposto per alimentare la speranza cristiana. Lo smemorato non sa sperare! Nella Scrittura sono narrati i memoriali, cioè momenti chiave della storia della salvezza, la Pasqua per esempio: “Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete 1

Cfr Gv 20, 1-10. La corsa di Pietro e Giovanni verso il sepolcro rappresenta la speranza dell’uomo che guarda al futuro, oltre le contingenze del presente. Questa speranza non resta delusa nel vedere la tomba vuota, perché la risurrezione è il segno definitivo dell’amore di Dio, che supera anche l’ultimo ostacolo per la vita: la morte. 2 ANTONIO DE LUCA, Orientamenti Pastorali 2016-2017, Diocesi Teggiano-Policastro.

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come festa del Signore: di generazione in generazione, lo celebrerete come un rito perenne” (Es 12, 14). Celebrare per ricordare…ricordare per sperare! 4. Guardare oltre con il cuore nel passato: ecco la speranza. Non astrazione, ma prosieguo di una storia già esperita. Un pericolo che l’uomo di tutti i tempi corre è quello di dimenticare, l’oblio delle grandi gesta compiute dal Signore è il peccato che già i Padri monastici ponevano i più grandi mali della vita spirituale. Non sappiamo ricordare e chi non ricorda non ha vita interiore, la memoria spenta, incapace di sperare perché non ha memoria. Le nuove generazioni hanno ereditato da noi la mancanza di memoria. 5. La memoria è radice della speranza, chi non ricorda non può sperare. Nei momenti di buio e di non senso bisogna saper ritornare con la memoria al punto dal quale siamo partiti. L’esercizio della memoria diventa fondamentale per andare avanti. 6. La speranza non è evasione. Non ci mette al riparo dal presente, anzi si nutre di presente come di passato. Di più: la speranza nutre il presente, conferendogli pienezza. Un cristiano che nutre la speranza è colui che sa vedere nell’attimo presente tutta la sua potenzialità, il momento nel quale può accadere qualcosa di grande ed inaudito. La speranza non è fuga in avanti, ma è lievito e sapore della vita quotidiana. Non è solo questione di futuro la speranza, ma è pienezza del presente, è impegno, è sguardo che rigenera il nostro “oggi”. Chi non spera non è uomo (Filone) e lo vediamo soprattutto nel nostro presente, senza sogni, orizzonti aperti rischiamo di essere ridotti alla stregua degli animali. Un presente ripiegato in se stesso è dannoso e pericoloso perché alimenta gli istinti peggiori che portiamo dentro. In ultima analisi quando commettiamo il peccato è perché abbiamo smesso di sperare. 7. La speranza allora diventa uno strumento per la lotta spirituale. «Chiunque ha questa speranza in lui (di diventare figli di Dio), purifica se stesso, come egli è puro» (1Gv 3, 3). La lotta spirituale si nutre di speranza e il grande Padre della Chiesa, Giovanni Climaco, afferma che la “speranza ci insegna ad amare, la forza della carità è la speranza, la mancanza di speranza annienta la carità; ad essa sono legate le nostre fatiche, da essa sono sostenuti i nostri travagli e grazie ad essa siamo circondati dalla misericordia di Dio”. 8. Imparare a sperare significa inoltre esercitarsi nell’arte dell’audacia, quando soprattutto troviamo la difficoltà a trovare nel passato e soprattutto nel presente, i motivi per sperare. Audacia significa sperare

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anche oltre ogni ragionevolezza. Senza audacia, senza rischio, il presente si appiattisce. Speranza ed audacia oltre i nostri piccoli e spesso meschini calcoli, oltre le nostre buone ragioni, per osare, rischiare, mettendo da parte il buon senso, per non rischiare di rimanere impantanati nelle nostre misere logiche. 9. Esercitarsi ad uscire da se per imparare a sperare. A fare affidamento in ciò che ci supera. Siamo capaci di osare? Soprattutto nelle nostre realtà ecclesiali, dove spesso si riscontra una poca disponibilità a cambiare impostazioni, visioni, prospettive. L’attuale stagione ecclesiale è gravida di bene, nuove indicazioni giungono perché la nostra azione pastorale quanto più vicina a “chi ha il cuore ferito”, eppure quante resistenze, quanta improvvisazione, quanta poca disponibilità a rileggere in chiave locale quanto il Magistero ci propone come attuazione di una coraggiosa pastorale! 10. La speranza non è illusione. C’è un pericolo in agguato nella vita del prete, che si presenta quando l’entusiasmo si spegne o i risultati sperati non si ottengono: il pericolo di appiattirsi, senza slancio, ripetitori di gesti o celebrazioni senza anima, esecutori omologati anche “nelle cose che riguardano Dio” (Eb 5, 1). Senza speranza si rischia di vivere nell’illusione di un qualcosa che non si avvererà mai. E si diventa così burocrati del sacro, non più pastori che educano i fedeli ad una vera e sana coscienza cristiana. Ci si costruisce la nicchia, per non correre rischi, per non sporcarsi le mani, per non esporsi. E ciò accade con più frequenza nelle nuove generazioni di sacerdoti. 11. La speranza è l’attesa di un dono che viene dall’alto. Un dono che viene dal Signore, anzi è il Signore stesso che noi attendiamo ricolmi di speranza. Lo attendiamo ancora il Signore? Siamo cioè proiettati, come Chiesa Diocesana, all’incontro con il Signore che viene? Per John Henry Newman il nome del cristiano è “colui che attende il Signore”. Invece dobbiamo riconoscerlo: da secoli, in occidente, l’attesa della venuta del Signore è una dimensione perlopiù assente nella vita di fede dei cristiani. Era il rammarico di Ignazio Silone che scriveva: “Mi sono stancato di cristiani che aspettano la venuta del loro Signore con la stessa indifferenza con cui si aspetta l’arrivo dell’autobus”, autodefinendosi “cristiano senza chiesa”. 12. Dobbiamo esercitarci nella perseveranza della speranza, la durata nel tempo indica la tensione con la quale attendiamo il Signore, nella speranza. «Ringraziamo sempre Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere, continuamente memori davanti a Dio e Padre nostro del

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vostro impegno nella fede, della vostra operosità nella carità e della vostra costante speranza nel Signore nostro Gesù Cristo» (1Ts 1, 2-3). Perseveranza, costanza sono intimamente legati alla speranza, la speranza richiede capacità di rimanere, di attendere, richiede durata. L’esaltazione dell’attimo presente ha contribuito a creare una società senza speranza, senza tensione, senza slancio. L’attimo presente sganciato da una storia rischia di diventare arbitrio, autodeterminazione senza memoria e senza possibilità di futuro. 13. Perché sperare? Per chi sperare? Per noi stessi, in quanto uomini e credenti; sperare per gli altri, cioè la speranza intesa come ministero ecclesiale. Quando i pastori perdono la speranza, allora si rischia veramente grosso! A nulla servono celebrazioni, catechesi, ritiri, lunghe e noiosissime omelie se non nascono da un’esistenza radicata nella speranza cristiana. Il ministero della speranza per la Chiesa e per il mondo è la vocazione intima di ogni ministro della Chiesa, chiamati a dare speranza, vivere e annunciare la speranza anche e soprattutto per chi non ce la fa a sperare, per chi è sconfitto, schiacciato, per chi crede che ormai non vale più la pena sperare. “Sperare per tutti” è il titolo di un bellissimo libro di Hans Hurs Von Balthasar, nel quale la speranza è intesa come ministero, non semplice, certamente faticoso, tanto quanto il ministero del credere e dell’amare. L’esercizio del ministero della speranza per tutti ci darà infine la possibilità di essere «pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi» (1Pt 3, 15). 14. La Scrittura non ha timore di indicare che spesso chi si esercita nella speranza rimane solo, come indica il salmista: «Tu, Signore, mi hai lasciato solo a sperare» (Sal 4, 9); oppure come afferma il profeta Zaccaria «Prigionieri della speranza» (Zac. 9, 12) che costituisce anche l’icona biblica degli Orientamenti pastorali di quest’anno. Il cristiano cioè non può non sperare, siamo, in certo modo, “condannati” a sperare, proprio perché Dio ci ha messo nella mente e nel cuore, la sua promessa di salvezza e di redenzione. 15. Secondo i Padri la disperazione è il male assoluto. Isacco il siro affermava che il divisore ti avrà vinto davvero non quando ti fa peccare, ma quando ti avrà convinto che non c’è più nulla da fare. Il vero peccato è la disperazione, il peccato contro lo Spirito Santo. + P. Antonio De Luca Vescovo

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APPELLO DEL VESCOVO A PREGARE PER LA PACE Le minacce alla pace mondiale, che in queste ore si fanno sempre più reali, mi spingono a invitare le Comunità Parrocchiali della Diocesi, che si raduneranno per la Celebrazione della Veglia Pasquale e della Celebrazione Eucaristica nel giorno di Pasqua, ad elevare una particolare intercessione e supplica al Dio della pace affinché illumini i governanti ed aiuti a edificare il futuro destino dei popoli in un clima di dialogo e di ricerca sincera del bene di tutti. La certa consapevolezza che una guerra è sempre l'inizio di una successiva catena di altre pericolose sconfitte, ci renda tutti costruttori di pace e tuttavia non «ci inganni una falsa speranza. Se non verranno in futuro conclusi stabili e onesti trattati di pace universale, rinunciando ad ogni odio e inimicizia, L'umanità che, pur avendo compiuto mirabili conquiste nel campo scientifico, si trova già in grave pericolo, sarà forse condotta funestamente a quell'ora, in cui non potrà sperimentare altra pace che la pace terribile della morte» (Gaudium et Spes 82). Benedico tutti di cuore. 15 aprile 2017 + P. Antonio De Luca Vescovo di Teggiano-Policastro

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MESSAGGIO PER LA PASQUA “Questo è il giorno che ha fatto il Signore...!”. Nel giorno di Pasqua, con l'assemblea credente riconosciamo che Dio scrive la storia della nostra gioia inserendovi novità inaudite e sorprendenti, capaci solo di generare una speranza affidabile, ed inoltre ce ne rende credibili annunciatori. E siamo anche diventati i custodi di una novità che ci ha rifatti, ristrutturati nel profondo del nostro essere: “se uno è in Cristo è una creatura nuova; le vecchie cose sono passate ecco ne sono nate di nuove” (2Cor 5,15). Una novità è autentica solo se resiste alle prove del tempo, se non si lascia logorare dall’abitudine. Spesso siamo ossessionati e smaniosi di nuove idee, nuove emozioni, nuove conquiste, nuovi paradisi...risultano essere sforzi fallimentari se non ripartiamo dall’idea che ogni persona in Cristo Gesù, con Lui, e per Lui; è già novità, già gloria, già grazia; con tutti i limiti, la povertà, le piaghe... anzi saranno proprio queste l’identità del Risorto e di ogni risorto.... “di solito nei miracoli le piaghe scompaiono; qui (a Pasqua) restano, eternamente!” La risurrezione non fa dimenticare la croce, anzi la valorizza e la investe di una diversa e più profonda comprensione. Questo è il giorno... È vero, la Pasqua è la cifra per comprendere ogni giorno e tutti i giorni e se emarginiamo dall'orizzonte dei giorni la Resurrezione, siamo destinati a fare i conti con le tenebre, la stanchezza e il peso del tempo, la noia e l’esecrabile “male di vivere”. La Pasqua, ricolmandoci di speranza, ci sospingere agli incroci della storia e del tempo, ci sottrae alla nostalgia abulica, svuota la pretesa di condanne e di giudizi saccenti e affrettati; i giorni diventano la scuola dell’amore, l’officina della pace, la benedizione che si protrae nel tempo che apre l’orizzonte dell’Eterno. Nella Risurrezione di Cristo allora comprendiamo le ragioni della nostra vita, della nostra vocazione, di ogni impegno e di tutte le sfide... soprattutto la sfida della speranza, sottraendola al vuoto ottimismo e al buonismo degli spettatori della storia. La speranza si concretizza nel personale coinvolgimento con la fatica del quotidiano. Non si tratta più di erogare buoni consigli, né istruzioni per l’uso. Di fronte ai pericolosi sbandamenti culturali che indebolisco equilibri internazionali, i populismi incalzanti, e persino il mancato rispetto della casa comune, le parole devono trasformarsi in impegno, scelta e testimonianza.

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Le vere insidie alla Pasqua sono la menzogna e la mediocrità. Non ci sfugga che il primo tentativo per ridimensionare la Risurrezione fu quello di comprare la libertà dei soldati per diffondere la notizia del trafugamento del cadavere di Cristo... “Così questa menzogna si è divulgata ... fino ad oggi” (Mt 28,15). E la mediocrità che non esulta per le grandi soprese, e né ambisce a nuovi sussulti, ma che si accontenta del già avuto e del già fatto. Una Pasqua la nostra segnata dalle lacrime per la violenza omicida contro i cristiani egiziani, per la furia assassina che ha colpito i bambini siriani, per le vite sommerse dal mare e per la sofferenza che attraversa gli sguardi e i volti di chi è senza terra, senza patria, senza legami. Sono lacrime che implorano la pace perché Cristo non è Risorto invano! In queste ore la minaccia alla pace mondiale diventa reale. Innalziamo invocazioni e suppliche al Risorto il cui primo dono è sempre la Pace! Solo la gioia performativa della Pasqua ci rende veri educatori di una speranza capace di rinnovare il mondo ed il cuore di ciascuno di noi. Vivere da redenti non è una tecnica, è piuttosto l’espressione di una ritrovata spiritualità e di un vigoroso impegno etico, per la santificazione del mondo. Auguri! + p. Antonio De Luca

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MESSAGGIO IN OCCASIONE DELLE CONSULTAZIONI ELETTORALI Vivere con responsabilità la cittadinanza Carissimi, insieme ai sacerdoti della nostra amata Chiesa di Teggiano-Policastro, ci rivolgiamo a tutti coloro che, spinti da un sincero gesto di buona volontà, s’interrogano con responsabilità sul senso della partecipazione all’edificazione del bene comune e della ricerca della giustizia, convinti che “la politica è più che una semplice tecnica per la definizione dei pubblici ordinamenti: la sua origine e il suo scopo si trovano appunto nella giustizia, e questa è di natura etica»1. Interveniamo come pastori in vista dell’imminente tornata elettorale amministrativa per riaffermare l’alto valore della politica locale spesso misconosciuta dal criterio verticistico delle rappresentanze centrali. Molte delle comunità della nostra Chiesa Diocesana; e perché non considerare l’intero territorio del sud-Campania; saranno interessate dalle elezioni amministrative. Queste stagioni della vita civile, per molte e svariate ragioni, spesso si trasformano in momenti di alta tensione emotiva, di autentico conflitto e di grave frantumazione del corpo sociale, già in parte fragile, per i problemi cronici dei nostri territori, soprattutto legati alla mancanza di lavoro, di infrastrutture e a molte e toccanti storie di nuove povertà. Il clima delle competizioni elettorali coinvolge, legittimamente, molte famiglie in modo diretto e indirettamente tutti gli abitanti dei nostri paesi, che sono piccoli e assorbono facilmente gli umori buoni ma anche l’aria opprimente delle sfide tra le parti, dei rapporti compromessi, dei messaggi minacciosi e ostili di chi, pur di farsi strada, non rinuncia a mezzi violenti e velenosi, alle paure e agli insorgenti fantasmi populisti. Siamo giunti subito al cuore della questione. Dal punto di vista di noi pastori delle comunità, pur senza voler creare nessuna interferenza nelle giuste e doverose azioni di confronto elettorale, che devono puntare a comunicare ai cittadini le visioni e i propositi di una parte, non possiamo rinunciare a raccomandare ed anche a favorire un clima di confronto e di dialogo costruttivo e rispettoso della dignità della 1

BENEDETTO XVI, Enc. Deus caritas est, 25 dicembre 2005, n. 28.

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persona. Spesso quelli che pagano le conseguenze più gravi degli episodi di tensione sociale sono i membri più deboli delle nostre comunità: i ragazzi e i giovani, che stanno maturando sentimenti di vera avversione per la cosa pubblica e non si fidano per nulla di chi se ne occupa; gli anziani, che assistono inermi a lacerazioni familiari e a scontri fratricidi; i più poveri, spesso presi in giro e ingannati, illusi da facili e bieche promesse mentre sono oppressi dal peso dei bisogni. L’aria dei nostri piccoli e meravigliosi paesi diventa a volte proprio irrespirabile per come vengono affrontate e vissute le campagne elettorali. Questa sarà una stagione dominata soprattutto dalle parole. Facciamo in modo che esse, strumenti preziosi di relazione e confronto, di scontri e di condivisione, siano partorite da sentimenti di lealtà e di onorabilità. Nessuno rinunci a dire la sua, soprattutto nel nome della trasparenza e dell’irrinunciabile bisogno di verità che tutti nutriamo in fondo al nostro cuore ma, in egual modo, nessuno dimentichi mai che le parole possono diventare armi pericolose, capaci di provocare ferite profonde destinate a rimanere aperte per lunghi anni, a volte per sempre. Il clima elettorale può diventare, per la nostra gente, addirittura un momento di stimolo e di vivacità. Troppe volte le nostre amate popolazioni precipitano in un clima di sonnolenza e di apatia, di rassegnazione e di qualunquismo. Questi momenti di competizione elettorale possono effettivamente riaccendere motivazioni e passione, ma solo se lo spirito del confronto rimane onesto e orientato decisamente al bene di tutti. Lontano da uno sforzo collettivo e fondato di intercettare le vie del bene comune, questo momento rischia di trasformarsi in un ulteriore colpo al cuore per la nostra cara gente…e le parole parlino davvero di cose che servono a guarire i mali sociali, a rigenerare le speranze e a infondere nuova fiducia e valore alla tanto mortificata e svilita fatica politica. Sia gli spettatori che i protagonisti di questo confronto possano, da esso, imparare il senso dell’impegno pubblico, comprenderne le ragioni e la necessità e sperimentarne l’efficacia e mai la vanità e la pericolosità. È nostro vivo desiderio che le comunità parrocchiali, «nel vissuto quotidiano della pastorale ordinaria»2, diventino «come “soggetto sociale” nel proprio territorio»3. In particolare, nell’ambito della promozione e costruzione del bene comune ai vari livelli e ambiti nei quali viviamo, 2 CEI – COMMISSIONE EPISCOPALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO, Nota past. Le comunità cristiane educano al sociale e al politico, 19 marzo 1998, n. 10. 3 CEI, Chiesa italiana e Mezzogiorno: sviluppo nella solidarietà, 18 ottobre 1989, n. 34.

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la parrocchia (ad es., attraverso ogni gruppo di cristiani giovani e adulti, coppie di famiglie, consiglio pastorale, ecc.) «deve saper indirizzare, ospitare, lanciare ponti di collegamento»4. In conclusione, rivolgendoci a ciascuno di voi vogliamo esprimere il nostro peculiare servizio di pastori invitando le comunità cristiane a compiere una evangelizzazione ‘integrale’ delle persone e delle realtà in cui viviamo, educando al sociale e al politico, mediante un’opera di valorizzazione delle occasioni e degli ambiti di formazione possibili5. Nulla è più proficuo della partecipazione attiva e responsabile ai momenti decisionali e consultivi della comunità. Ci piace ricordare quando di recente è stato riaffermato nel dibattito nazionale «agli enti locali spetta la responsabilità di avviare buone politiche in settori vicini alle necessità delle gente, quali una politica urbanistica che privilegi il recupero all’espansione, la salvaguardia attiva dei centri storici e nella riqualificazione delle periferie; l’esigenza di superare la centralizzazione dei servizi sociali per articolare una flessibilità adeguata alla complessità delle nuove domande sociali ed alle nuove povertà nonché alle accresciute esigenze familiari; il rilancio di nuovi programmi di edilizia pubblica…»6. L’abbattimento di miopie sociali, di steccati, e di ingiustificate barriere, ci aiutino al dibattito sereno, al confronto leale e soprattutto all’autentica comprensione che la persona non può trovare compimento solo in se stessa, a prescindere cioè dal suo essere «con» e «per» gli altri7, le nostre comunità ritrovino la responsabilità di una rinnovata consegna di futuro affidabile per i nostri giovani e di una partecipazione responsabile all’edificazione del bene di tutti. + Antonio De Luca Vescovo

4 ID.,

Nota past. Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia, 30 maggio 2004, n. 9. 5 Cf., CEI – COMMISSIONE EPISCOPALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO, Nota past. Le comunità cristiane educano al sociale e al politico. 6 Movimento Cristiani Lavoratori, Un «manifesto» dei valori territoriali. 7 PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della dottrina sociale della Chiesa, n. 165.

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TELEGRAMMA NOMINA CARD. BASSETTI PRESIDENTE CEI Il 24 maggio 2017, al termine della Santa Messa, il Card. Angelo Bagnasco ha dato l’annuncio della nomina da parte del Santo Padre del nuovo Presidente della CEI, nella persona del Card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve. Il nostro Vescovo Antonio ha voluto far giungere al Card. Bassetti un telegramma di auguri per il servizio che si accinge a svolgere a servizio della Chiesa Italiana: LIETA NOTIZIA SUA NOMINA PRESIDENTE CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA MONS. ANTONIO DE LUCA ET DIOCESI TEGGIANO-POLICASTRO SI UNISCONO A LEI ED ASSICURANO PREGHIERA PER SUO MINISTERO A SERVIZIO DELLA CHIESA IN ITALIA. MONS. ANTONIO DE LUCA

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MORIRE DI SPERANZA Preghiera in memoria di quanti erdono la vita nei viaggi verso l’Europa Riflessione Napoli, Basilica dei Ss. Severino e Sossio 22 giugno 2017 Ci riuniamo per celebrare Giornata Mondiale del Rifugiato 2017, Rifugiati: un'opportunità per crescere insieme. Ogni preghiera evoca sempre un insieme di sentimenti e di atteggiamenti dello Spirito per i quali risulta necessariamente urgente riconoscere il primato di Dio. Chi prega si pone dinanzi a Dio, riconoscendone la fonte prima di ogni bene, la forza in ogni tempesta. Dio è la luce che ci immerge nella verità… “Sbagliarsi su Dio è un dramma, è la cosa peggiore che possa capitarci, perché poi ci sbagliamo sul mondo, sulla storia, sull’uomo, su noi stessi. Sbagliamo la vita “(David M. Turoldo). Un popolo orante, una comunità che invoca riconosce una comunanza di appelli, di suppliche, e di intercessioni rivolte al comune Padre. La preghiera di questa sera è indirizzata a Dio affinché ci riporti alla memoria i nostri fratelli che hanno perso la vita perché cercatori di speranza. Ai discepoli incuriositi, che chiedono a Gesù: «insegnaci a Pregare!» (Lc 11,1) Gesù risponde…. Non moltiplicate parole, dite “Padre nostro!” la preghiera è come l’amore: s’impara ad amare amando, così s’impara a pregare pregando Il Padre nostro è il più chiaro e il più completo riepilogo del messaggio di Gesù (Joachim Jeremias); in quelle parole c’è tutta la rivelazione di Dio, ma anche tutta la rivelazione sull’uomo: Dio è Padre e noi siamo fratelli/ figli. In questo “nostro” risiede la consapevolezza della comune condizione di figli amati e benedetti dal Padre. Egli non ama l’umanità, ma ama ogni singola creatura nella sua peculiarità, nel suo dramma, nella ricchezza dei talenti e nelle disgrazie del suo peccato. Resta per sempre Padre! La via di Dio è il prossimo: La via che porta a Dio passa oggi per il prossimo, per la città, per il mondo. È la via del buon samaritano che da Gerusalemme porta a Gerico …. Per questo ogni trattato di teologia diventa un trattato di antropologia e viceversa; per questo inoltre ogni trattato sull’essere (metafisica) deve iniziare da un modo di vivere

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(etica).1 “Non basta che i cristiani professino amore per Cristo: un credo è autentico soltanto se espresso attraverso un atto di amore. Noi siamo un unico Corpo di Cristo, indiviso. Nelle parole di Dietrich Bonhoeffer, "È soltanto attraverso Gesù Cristo che siamo reciprocamente fratelli e sorelle... Attraverso Cristo la nostra mutua appartenenza è reale, integrale, e per sempre". Se siamo un unico corpo, siamo intessuti in una trama di solidarietà che ci definisce.2 Scrive san Tommaso d’Aquino: L’amore ha impedito a Dio di restare solo.! Ma credere in Dio senza riaffermare la propria alleanza con tutto ciò che è autenticamente umano, è fuorviante. Da qui il bisogno di creare una universale alleanza tra chi vuole riportare Dio nel cuore del mondo e sa anche che bisogna allo stesso tempo riaffermare la centralità di ogni uomo, con i suoi diritti e la sua dignità inalienabile. Questa è riconosciuta a prescindere da trattati, accordi, riconoscimenti cartacei e politici: la Dignità umana è tutta e solo dono di Dio. L’umo non è più pensabile senza Dio e Dio non è più pensabile senza l’uomo, poiché egli ci ha rivelato la sua trascendenza nell’incarnazione di Gesù Cristo e la sua santità con la sua solidarietà con noi nella vita e nella morte.3 I Versetti del Vangelo di Luca fanno parte del lungo discorso escatologico di Gesù. Lo stile apocalittico ricorda all’uomo la sua caducità, e guardando la fine, gli svela l’estrema condizione egualitaria, ma non vuole trasportarlo verso la disperazione o il disimpegno è un monito alla conversione personale che deve trasmettersi alle strutture sociali, lavorative, familiari, etc infondendo cosi la speranza di una trasformazione totale e gloriosa sia dell’uomo che del mondo. Ecco il monito di Gesù: 1. Non lasciarsi ingannare da falsi profeti ma esortare alla fiducia. Ma chi sono questi falsi profeti da cui mette in guardia i suoi ascoltatori? Come non pensare ai diffonditori di paure, che si servono di linguaggi ingannevoli agli insorgenti populisti. Nascono a destra e a sinistra… esprimono un deficit di rappresentanza; negano il pluralismo e le minoranze; la figura del leader è quella di un padre-padrone; esaltano il nazionalismo; sono promotori di forme demagogiche di democrazia diretta. I populismi crescono soprattutto a causa della paura delle 1

OLEGARIO GONZALES DE CARDEDAL, L’uomo davanti a Dio, EDB, p. 10, Rifugiati: un’opportunità per crescere insieme, Giornata Mondiale del Rifugiato 2017. 3 Ibid. 2

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migrazioni, per la crisi economica e la corruzione delle classi politiche. Hanno sempre Risposte immediate a problemi complessi… 2. Le guerre, i disordini, le rivoluzioni appartengono alla storia e non sono segni della prossimità della fine del mondo. 3. La sicurezza del cristiano è riposta nell’assoluta custodia che Dio riserva a ciascuno…. nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto! 4. Lo sguardo alle realtà ultime non è una rassegnata resa ma una eversiva resistenza al male del mondo, non rassegnazione, ma impegno. La sfida riguarda un presente da saper vivere con responsabilità, lungimiranza, impegno solidarietà e lo sguardo aperto a ciò che è Eterno, infinito. Nella preghiera di oggi facciamo memoria di quanti hanno perso la vita per raggiungere l’Europa, «Affidiamo a Dio la loro memoria. Affinché non vada perduta e perché non accada più. Allo stesso tempo non smettiamo di ricordare che le morti in mare sono dovute all’assenza di vie legali per giungere in Europa. Questo è il problema: non ci sono alternative ai trafficanti e ai barconi per chi ha la casa distrutta dalle bombe in Siria, o per chi sogna un futuro migliore lontano dalla povertà dell’Africa e dalla dittatura. … È la strada per combattere l’assuefazione di fronte alla tragedia in corso tra le due sponde nel Mediterraneo: le prossime generazioni la studieranno sui libri di storia e ci chiederanno conto di come l’Europa si è comportata, se costruendo muri o ponti, se assistendo da spettatori anestetizzati o da soccorritori. L’accoglienza ai profughi è una grande occasione per scegliere di essere più umani e non indifferenti»4. “Nel 2016 circa cinquemila persone sono morte tentando di attraversare il Mediterraneo in questi viaggi della speranza, a bordo di mulattiere del mare, che purtroppo spesso si trasformano in vere e proprie tragedie. Nel 2017, stando a quanto rilevato dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), nel periodo che va dall’1° gennaio all’11 giugno, sono 1.808 quelli accertati. La maggioranza delle vittime annegate non è mai stata recuperata e, anche quando i corpi vengono ritrovati, il 60% rimane sepolto senza un’identità È una strage, una barbarie inaccettabile di fronte alla quale il mondo non può rimanere indifferente, non può voltarsi dall’altra parte. Si muore anche nei tir, o alle frontiere di filo spinato, nel Niger il 2 giugno scorso, 44 migranti abbandonati dai trafficanti sono stati ritrovati morti 4

Giorgio Del Zanna della comunità Sant’Egidio Milano.

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nel deserto. Altri 92 migranti Abbandonati nel deserto dai trafficanti (per fortuna salvati) provengono da Nigeria, Ghana, Burkina Faso e Senegal, diretti verso la Libia e l’Europa. Tra loro ci sono anche 30 donne con bambini. Neanche la polemica può diventare un’accusa inaudita alle ONG definite fattore di attrazione, o taxi del mare, «le ONG hanno la responsabilità gravissima di alimentare le speranze dei migranti»5, sono le assurde parole di un senatore della repubblica italiana. Come se i migranti fossero invitati a scappare perché allettati dalla prospettiva di una nave delle ONG. Scappano da guerra, da fame, e soprattutto perché ancora non vi sono vie legali praticabili, facili per raggiungere l’Europa. Il medico legale Massimo Rizzo dell’Azienda sanitaria di Crotone ha voluto raccontare ne Il volto nascosto della morte sui gommoni (cfr articolo Avvenire 14 giugno 2017) «I cadaveri erano in posizione fetale: i pugni stretti, chiusi. La fine in questi casi arriva in pochi minuti, perché le vittime ingurgitano acqua e vanno in edema polmonare. Gli occhi sbarrati, il cuore fermo, il colorito pallido e il corpo già degradato dei tanti, troppi, migranti che non ce la fanno, morendo in mare. In acqua il processo di decomposizione è più rapido» e poi non riesce a dimenticare i volti smunti di bambini e ragazzi «che mantengono la loro bellezza, ti impongono di dare dignità alla morte. Noi siamo i primi europei che incontrano». Al porto di Salerno il 9 maggio 2017 con i 990 migranti sbarcati al Molo Manfredi dalla nave norvegese Siem Pilot è purtroppo scesa anche una piccola bara bianca6. All’interno il corpicino senza vita di un bambino nigeriano Agustine di due anni e mezzo. I volontari della protezione civile hanno ricomposto la piccola salma… Maglietta bianca, pantalone blu e scarpe da ginnastica, sembrava che dormisse… era morto annegato nelle acque a largo delle Coste Africane. In silenzio quasi irreale la piccola bara bianca ha sfilato tra la gente sul molo, seguita dai genitori che hanno chiesto una preghiera e una benedizione. Papa Francesco continua a ripetere che gli “immigrati morti in mare, da quelle barche che invece di essere una via di speranza sono state una via di morte”, sono “una spina nel cuore che porta sofferenza” bisogna

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Secondo il senatore di Forza Italia Paolo Romani. Il 19 maggio 2017 al molo di Salerno, dopo una lunga ed estenuante attesa, alle ore 21 è iniziato il 19° sbarco, durato fino alle prime luci dell’alba.

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“risvegliare le nostre coscienze perché ciò che è accaduto non si ripeta”. La prospettiva di fronte a tanta sofferenza è quella di aprire varchi alla speranza, dischiudere gli usci di umanesimo attraverso la realizzazione di protocolli di intesa per la realizzazione di corridoi umanitari che permettano l’accesso legale, controllato e solidare. Papa Francesco ricorda che “questo progetto-pilota, che unisce la solidarietà e la sicurezza, consente di aiutare persone che fuggono dalla guerra e dalla violenza, sono un segno concreto di impegno per la pace “evitando i viaggi con i barconi nel Mediterraneo, che hanno già provocato un numero altissimo di morti, tra cui molti bambini; impedire lo sfruttamento dei trafficanti di uomini concedere a persone in “condizioni di vulnerabilità” (ad esempio, oltre a vittime di persecuzioni, torture e violenze, famiglie con bambini, anziani, malati, persone con disabilità) un ingresso legale sul territorio italiano con visto umanitario. Questi percorsi sono il frutto maturo di una chiesa ecumenica, in collaborazione con le istituzioni, senza gravare economicamente sul contributo pubblico. Presso il Viminale è stato firmato un accordo per l’apertura di nuovi corridoi umanitari che permetteranno l’arrivo in Italia, di profughi eritrei, somali e sud-sudanesi, fuggiti dai loro Paesi per i conflitti in corso. Hanno sottoscritto il Protocollo la Conferenza episcopale italiana (che agirà attraverso la Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes; ha firmato il segretario generale, monsignor Nunzio Galantino), la Comunità di Sant’Egidio (con il suo presidente, Marco Impagliazzo) il sottosegretario all’Interno, Domenico Manzione, e il direttore delle Politiche migratorie della Farnesina, Cristina Ravaglia. Troppo spesso ci troviamo a piangere le vittime dei naufragi in mare, senza avere il coraggio poi di provare a cambiare le cose: solo praticando nuove vie per un ingresso legale e sicuro a donne, uomini e bambini che vivono da anni nei campi profughi etiopi in condizioni di grande precarietà materiale ed esistenziale eviteremo queste stragi. Ha affermato monsignor Nunzio Galantino che: “La Chiesa italiana si impegna nella realizzazione del progetto facendosene interamente carico – grazie ai fondi 8 per mille – senza quindi alcun onere per lo Stato italiano; attraverso le diocesi accompagnerà un adeguato processo di integrazione ed inclusione nella società italiana”. “Sempre più nel mondo vediamo innalzare muri che tengano lontani gli sfollati: non soltanto muri reali, ma anche muri di paura, pregiudizio,

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odio, ideologie. Cerchiamo quindi, in quanto unica famiglia umana, di costruire ponti di solidarietà anziché muri che dividono. Le nostre sorelle, i nostri fratelli rifugiati ci offrono opportunità di mutuo arricchimento e sviluppo: è Dio che ci fa incontrare”7. Mi piace concludere con le parole di Papa Francesco: “Infine, desidero rivolgere una parola a voi, che camminate a fianco di bambini e ragazzi sulle vie dell’emigrazione: essi hanno bisogno del vostro prezioso aiuto, e anche la Chiesa ha bisogno di voi e vi sostiene nel generoso servizio che prestate. Non stancatevi di vivere con coraggio la buona testimonianza del Vangelo, che vi chiama a riconoscere e accogliere il Signore Gesù presente nei più piccoli e vulnerabili” (Messaggio per la giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2017). + P. Antonio De Luca Vescovo

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Rifugiati: un'opportunità per crescere insieme, Giornata Mondiale del Rifugiato 2017.

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ORDINAZIONE PRESBITERALE di don Vincenzo Contaldi, don Simone Gentile, don Antonio Marino Omelia Concattedrale di Policastro 23 giugno 2017 Carissimi amici, fratelli e sorelle, cari ordinandi, oggi si compie la promessa dell’amore che sgorga dal cuore di Cristo. Si rinnova il mistero della donazione suprema, totale, piena di Cristo Signore per l’umanità nei nostri nuovi presbiteri chiamati da Cristo stesso ad una sequela impegnativa e, al tempo stesso, esaltante. Con voi saluto le care comunità parrocchiali alle quali appartenete, i vostri Parroci che hanno seguito con premura la vostra formazione in vista del presbiterato. Saluto e ringrazio le vostre famiglie, i genitori e tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla realizzazione di questo momento forte della vostra esistenza. La solennità del Sacro Cuore di Gesù è la cornice nella quale inquadrare questo giorno di forti emozioni che pervadono nell’intimo il cuore della nostra Chiesa Diocesana. In voi vediamo realizzarsi la promessa di Dio: “Vi darò pastori secondo il mio cuore” (Ger 3, 15). “Il Sacerdozio è l’amore del cuore di Gesù”, soleva dire il Santo Curato d’Ars. Questa toccante espressione ci permette anzitutto di evocare con tenerezza e riconoscenza l’immenso dono che i sacerdoti costituiscono non solo per la Chiesa, ma anche per la stessa umanità. Penso a tutti quei presbiteri che offrono ai fedeli cristiani e al mondo intero l’umile e quotidiana proposta delle parole e dei gesti di Cristo, cercando di aderire a Lui con i pensieri, la volontà, i sentimenti e lo stile di tutta la propria esistenza. Come non sottolineare le loro fatiche apostoliche, il loro servizio infaticabile e nascosto, la loro carità tendenzialmente universale? E che dire della fedeltà coraggiosa di tanti sacerdoti che, pur tra difficoltà e incomprensioni, restano fedeli alla loro vocazione: quella di “amici di Cristo”, da Lui particolarmente chiamati, prescelti e inviati?”1. Sentiamo forte la predilezione del Signore per questa nostra Diocesi di 1

BENEDETTO XVI, Lettera per l’indizione dell’Anno Sacerdotale in occasione del 150° anniversario del “dies natalis” di Giovanni Maria Vianney, 16 giugno 2009.

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Teggiano-Policastro che vede rinnovarsi nel tempo il dono incommensurabile del sacerdozio. Con quanta riconoscenza e quanta disponibilità dovremmo ricambiare questo dono divino! Non sarà mai abbastanza il senso di gratitudine per questa fioritura della vocazione al ministero ordinato. La Parola di Dio appena proclamata costituisce un forte richiamo alla tenerezza di Dio verso il suo popolo. Alla vista della terra promessa, prevedendo che non vi sarebbe entrato perché giunto al termine della vita, Mosè parla paternamente al popolo di Israele. Le sue calde parole provengono da una profonda consapevolezza sulla ragione per cui Dio aveva scelto e liberato Israele dalla schiavitù d’Egitto. Uomo di cuore, Mosè attraverso lunga maturazione sapeva che Dio aveva eletto quel popolo per un motivo, per così dire, inedito. Egli infatti dichiara: Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti, non perché siete più numerosi di tutti gli altri popoli – siete infatti il più piccolo di tutti i popoli – ma perché il Signore vi ama e perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri (Dt 7,7-8). Dunque, un atto di amore del Signore, tanto più sbalorditivo in quanto Israele non poteva vantare alcuna prerogativa come la forza e il numero, che pure rendevano segnalati altri popoli. Israele invece era quasi insignificante nello scacchiere dell’Antico Oriente. Emergevano in tal modo le linee del volto di Dio: non arcigno e vendicativo, ma Dio di misericordia, capace di una tenerezza inaudita, come quella di un padre che solleva alla guancia il proprio bambino. Un Dio mosso dall’amore, non dal calcolo. Attraverso le pagine della Scrittura entriamo pertanto nello spirito dell’odierna solennità: non ci si salva con le proprie forze; ma si è salvati dal cuore amoroso di Dio, che si effonde in pienezza cercando di suscitare altro amore. Donde l’esclamazione del salmo: Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome… Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore (Sal 102). Vi fa eco il brano della prima lettera di san Giovanni, il discepolo amato che nell’ultima cena aveva avuto il privilegio di chinarsi sul petto del Maestro (cfr. Gv 13,25): In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati (1 Gv 4,10). Il verbo amare e i suoi derivati risuonano lungo tutta la seconda lettura. Nella visione dell’apostolo esso ha due dimensioni, profondamente intrecciate. La prima è l’amore verticale e fa da base: l’amore non soltanto

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viene da Dio, ma Dio stesso è Amore, che precede ogni altro amore ed è visibile, sperimentabile, addirittura palpabile nella persona di Gesù. Seconda dimensione dell’amore è quella orizzontale. L’uomo, che si scopre amato da Dio, è mosso a sua volta ad amare i fratelli. Si configura così una mistica in cui la nostra comunione con Dio si dilata nell’unione e nella vicinanza ai fratelli. Giovanni scrive che su questa terra il nostro contatto con Dio non inizia né passa attraverso un’esperienza oculare di Lui, ma nasce e s’incrementa attraverso l’amore per i fratelli: Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi (1 Gv 4,12). Quando l’uomo lascia che Dio gli tocchi il cuore, immediatamente si apre ed ama gli altri: affina pertanto il senso degli altri. In certo modo, sente anche quanto sia vero e profondo quell’antico proverbio napoletano attribuito a Sant’Alfonso: Si può vivere senza sapere perché, ma non si può vivere senza sapere per chi. Nel passo del Vangelo che abbiamo ascoltato la «benedizione» pronunziata da Gesù che celebra la rivelazione del mistero divino destinata ai piccoli, i poveri del Signore. Nella parte finale, questa «benedizione» ha però un tono tutto particolare: Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero (Mt 11,28-30). L’immagine giudaica del «giogo» evoca simbolicamente gl’impegni dell’osservanza della Legge. Ma Gesù presenta il suo giogo definendolo dolce e leggero, perché Egli è mite e umile di cuore. In tal modo, il Signore Gesù non sta offrendo al fedele una norma fredda ed esteriore, ma un’adesione e un’intimità con la sua propria persona, che dona un’ineffabile pace al cuore di ciascuno. A Lui pertanto accorrono tutti i piccoli, cioè tutti gli assetati della vera gioia, coloro che riconoscono di non essere autosufficienti, ammettendo invece di essere bisognosi di Dio e dei fratelli. È dal cuore palpitante di Dio che scaturisce il dono del sacerdozio ordinato per il bene dell’umanità. L’ordinazione presbiterale di questi nostri fratelli proviene appunto dal sacratissimo Cuore di Gesù. Cari Fratelli, se ci si domandasse come deve essere anzitutto un sacerdote, risponderemmo così: un sacerdote deve essere principalmente un uomo dal cuore buono, generoso e leale. È soprattutto questo che si desidera in un sacerdote: lo desidera Dio, ma lo desidera anche il popolo di Dio a cui Egli invia i suoi sacerdoti. Sulla base di un cuore buono tutti gli altri

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talenti fruttificano e risplendono a beneficio della Chiesa. In mancanza di un cuore buono, invece, tutte le altre più belle qualità divengono opache e senza valore. La carriera più brillante che un sacerdote di Cristo possa fare è custodire fino alla morte un cuore buono, in reverente ascolto della Parola di Dio e provvido verso i fratelli. Carissimi Giovani che oggi venite ordinati, non dimenticate mai la sorgente del vostro sacerdozio: non dimenticatevi mai di Gesù Cristo! Può forse sembrarvi strano, ma anche noi sacerdoti nella vita possiamo correre questo rischio… a riguardo, riesce istruttiva una favola di Esopo, quella dell’asino riverito. Un tale caricò la statua di una divinità sulla groppa di un asino. Poiché i passanti lungo la strada facevano riverenza alla statua, l’asino pensò che adorassero lui; allora prese a gonfiarsi di orgoglio fino al punto da scoppiare in ragli, e da non volere più andare avanti. Ma il padrone ne indovinò la ragione e lo caricò di colpi, dicendogli: «Povero sciocco, questo mancava! Un asino adorato dagli uomini!». Quando si dimentica del Signore, un sacerdote scivola gradualmente in un’illusione analoga a quella dell’asino riverito. Noi invece siamo asinus portans Mysteria2: siamo cioè come l’umile cavalcatura sulla quale il Signore volle entrare a Gerusalemme tra le acclamazioni della folla. È il Signore la nostra forza, Lui il nostro unico vanto. È il Signore la ragione prima ed ultima del nostro ministero pastorale. Nel 1851 il filosofo danese Kierkegaard scriveva queste significative parole: «il cominciare subito, o anzitutto, a voler guadagnare gli uomini, è forse perfino empietà: in ogni caso è mondanità, non cristianesimo, tanto meno è timore di Dio»; Kierkegaard fondava la sua affermazione sul versetto paolino: Consapevoli del timore del Signore, noi cerchiamo di convincere gli uomini (2 Cor 5,11). Dunque, alla base vi sia l’amore per il Signore, dal quale poi, come naturale conseguenza, scaturisce lo zelo pastorale. Non è infatti un caso che l’ecclesiologia sia strettamente legata alla cristologia: nozione, questa, ben nota a chi abbia studiato teologia. Cari Giovani, coltivate pertanto ed approfondite per tutta la vita la comunione col Signore: Egli diventerà così la ragione del vostro vivere e operare, la base del vostro equilibrio, la gioia che rallegra e immette armonia nella vostra affettività, lo stimolo che vi apre alla benevolenza 2 È la scritta posta da mons. Renato Corti ad illustrazione di un’immagine (Cristo sul dorso di un asino) da lui adoperata in occasione della Visita Pastorale nella Diocesi di Novara.

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e alla donazione verso i fratelli. La vostra amicizia con Cristo dovrà crescere di anno in anno: Lui vi insegnerà a puntare interamente le vostre speranze verso il cielo, e a compiere concreti passi di bene qui sulla terra. È il Signore che ci insegna ad amare veramente la sua Chiesa e a collaborare nella costruzione di un mondo più giusto e più umano. La giornata di oggi certamente per voi costituisce un punto d’arrivo; ma nel contempo diventi immediatamente un punto d’inizio. Vivete, dunque, nella consapevolezza che la fede di un sacerdote – come quella di ogni fedele – è chiamata a lunga e laboriosa maturazione, spesso attraverso vie strette, che tuttavia conducono alla gioia. Non cadete mai nell’illusione di credervi “arrivati”, uomini cioè che pensano di possedere la verità nel taschino. Sarete per i fedeli veri maestri, se non smetterete mai di essere discepoli dell’unico Maestro. Finché saremo su questa terra avremo sempre da imparare e da maturare nella fede. Nel marzo scorso Papa Francesco, incontrando i Parroci della Diocesi di Roma, ha detto: «Ringrazia se senti di avere poca fede, vuol dire che stai amando i tuoi fratelli. Ringrazia se ti senti peccatore e indegno del ministero, vuol dire che ti accorgi che se fai qualcosa è perché Gesù prega per te, e senza di Lui non puoi fare nulla (cfr. Gv 15,5)»3. Cari Vincenzo, Simone ed Antonio da oggi ci impegniamo a pregare per voi, perché il vostro ministero sia un riflesso dell’amore misericordioso di Dio. Vi accompagni la dolce presenza della Beata Vergine Maria e dei nostri Santi Patroni Cono e Pietro Vescovo. Amen. + P. Antonio Vescovo di Teggiano-Policastro

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FRANCESCO, discorso per l’incontro con i parroci della diocesi di Roma, Basilica di San Giovanni in Laterano, 2 marzo 2017.

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ORIENTAMENTI PASTORALI CELEBRARE LA SPERANZA NELLA LITURGIA DELLA VITA “Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme”. (Lc 24, 33)

Alla Chiesa di Teggiano-Policastro. «Pace a voi!» (Lc 24,36). Vi saluto, all’inizio del nuovo anno pastorale, con le parole stesse del Risorto, che si affianca a noi, nel nostro cammino diocesano. Faremo la stessa esperienza di quei due discepoli che si erano incamminati verso Emmaus e che furono affiancati nel loro viaggio dal Signore Gesù. Sarà proprio l’icona biblica dei discepoli di Emmaus a guidare l’azione pastorale della nostra Chiesa diocesana, continuando la riflessione sulla speranza, in questo secondo anno del secondo triennio. «Celebrare la speranza nella liturgia della vita» è il programma che impegnerà la vita pastorale delle nostre comunità parrocchiali. Annunciare-Celebrare-Testimoniare non sono tre distinti ambiti della vita cristiana, piuttosto tre esigenze che si intersecano e si completano, né si susseguono, né si elidono, piuttosto coesistono e generano la mirabile testimonianza cristiana nel mondo. In realtà mentre si celebra, si annuncia e si testimonia, e così anche, mentre si testimonia, si celebra e si annuncia. Ecco perché l’icona biblica che ci accompagna è quella dei discepoli di Emmaus, a partire dall’esito conclusivo di una vicenda di fede che coinvolge due discepoli: «Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme» (Lc 24, 33). Spesso siamo sommersi da nostalgie, perplessità, dubbi, stanchezza. L’oppressione del “si è fatto sempre così”, ci mantiene in ostaggio di schemi desueti e pratiche religiose non ancora intimamente toccate dal rinnovamento teologico e liturgico, che pure è impellente per ridare alla chiesa una nuova forza evangelizzatrice.

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La decisone del ritorno a Gerusalemme è il segno di una riconversione a ciò che di essenziale abbiamo smarrito. È un comprendere che, distaccati dalla comunità e percorrendo sentieri distratti e fuorvianti, potremmo approdare unicamente alla tristezza e alla desolante angoscia di chi ha perso tutto, ragioni di vita e motivazioni per credere, con la nascita di illusioni che dilagano e annegano il cuore. Solo recuperando il centro, “Gerusalemme”, sarà possibile rimettersi sulla strada della gioia, della fede e della vita. “Partire” e “fare ritorno”, sono i verbi della speranza e della vita. Sono quel dinamismo che viene generato dal non aver scambiato Gesù Cristo e il suo Vangelo per una spiegazione o per un imperativo. Su Gesù e il suo Vangelo non sono lecite né accademia, né moralismi. Gesù è la gioia che ci trasfigura con la grazia di un futuro che si fa anticipo di bellezza e di eternità proprio nella liturgia. A noi spetterà il compito di celebrare la speranza nella quotidianità, nelle relazioni fraterne infrante, e nel peso di una ordinarietà che attende di rifiorire grazie al dono di Dio e del nostro impegno di Chiesa in uscita missionaria. “Partire” e “fare ritorno”, sono anche i verbi e le azioni che si intraprendono quando entra in gioco la decisione della conversione, della radicale presa di distanza da ciò che appare nocivo, dannoso, che provoca sofferenza e svuota la vita. Chiamare per nome il male e riconoscerlo vuol dire cominciare ad attingere forza per un ritorno. Il vero dramma non è cadere, ma è soprattutto l’incapacità di rialzarsi. Decidere e riprendere la direzione, ricollocarsi in un progetto, è proprio quello che ci comunica l’evangelista Luca (cap. 15) nella parabola del Padre misericordioso. La nostra chiesa Diocesana custodisca la passione per le sue radici, e si scuota per una rinnovata trasmissione della speranza cristiana, che nell’Eucarestia e in ogni azione liturgica trova la sua fonte e la sua vita. Sarà la particolare attenzione all’esortazione post sinodale sull’amore nella famiglia, Amoris laetitia, di Papa Francesco, che ci aiuterà nella nostra riflessione. Non si tratta di un approccio teoretico ma di una rinnovata attenzione pastorale alla famiglia, santuario di speranza, ai giovani che decino di «sposarsi nel Signore», a quanti sono smarriti nella fede e cercano comunque di inserirsi in un significativo progetto di valori e di ideali, ai giovani poi che nella famiglia credono molto e verso

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la famiglia intendono camminare. Ringrazio vivamente quanti, già nello scorso anno pastorale, hanno accolto con piena disponibilità l’invito ad un percorso di formazione sull’Esortazione di Papa Francesco Evangelii Gaudium, che come ci ricorda lo stesso Pontefice ha «un significato programmatico e delle conseguenze importanti» (n. 25). Un programma pastorale senza questa fondamentale svolta non ci consentirebbe di comprendere qual è il Progetto di Francesco e dove vuole portare la chiesa1. 1. Discepoli sulla strada di Emmaus (Lc 24, 13-35) Come di consueto riflettiamo sulla icona biblica che ci accompagna. 13

Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, 14e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. 15 Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. 16Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. 17Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; 18uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». 19Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; 20come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. 21Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. 22Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba 23e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. 24 Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». 25Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! 26Non 1 VÍCTOR MANUEL FERNÁNDEZ, PAOLO RODARI, Il progetto di Francesco. Dove vuole portare la Chiesa, EMI.

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bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». 27E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. 28Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. 29 Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. 30Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. 31Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. 32Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». 33Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, 34i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». 35Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane (Lc 24, 13-35). Per accostarci al Vangelo di Emmaus può essere utile iniziare proprio dalla sua conclusione: «Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come lo avevano riconosciuto nello spezzare il pane» (v. 35). Ciò che i due discepoli riferiscono alla comunità di Gerusalemme lo raccontano anche a ogni lettore del Vangelo: il loro incontro con il Risorto. Osserviamo subito una differenza tra la loro esperienza e quella di Simon Pietro, narrata nel versetto precedente: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone» (v. 34). Il testo greco può essere tradotto: «e fu visto da Simone». Per Pietro si insiste sul «vedere»; per i due discepoli di Emmaus Luca preferisce parlare di un «riconoscerlo» attraverso alcuni segni. Il vangelo di Emmaus si colloca a un altro livello di comprensione rispetto alle apparizioni pasquali di Gesù agli Undici: è l’esperienza della presenza di Gesù risorto caratteristica non dei primi testimoni, ma delle generazioni successive. I due discepoli non hanno visto il Risorto, ma un viandante straniero, e poi, sul punto di riconoscerlo, non hanno visto più nessuno. Siamo nella loro stessa situazione: non possiamo «vedere» il Signore, come Pietro e gli altri discepoli storici; siamo però chiamati a discernere la sua presenza in mezzo a noi, attraverso i segni che egli ci dona di sé. Questo è il tema al cuore del racconto: non soltanto l’affermazione della risurrezione del Signore, ma la domanda su come

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incontrarlo nella nostra vita e nella nostra storia. È il problema vero della fede: credere nella risurrezione, per giungere a un incontro reale con il Vivente, che accompagna il nostro cammino. Non è un caso allora che i discepoli siano due, ma che soltanto di uno l’evangelista Luca ci riferisca il nome: Cleopa; l’altro rimane anonimo, quasi per favorire la nostra identificazione con la sua esperienza di fede. Rimane senza nome perché ha il nome di ciascuno di noi che, a quasi due millenni di distanza, siamo invitati a percorrere il suo stesso cammino. Potremmo dire che Cleopa è un discepolo storico di Gesù, un contemporaneo degli avvenimenti pasquali; il discepolo anonimo rappresenta invece ogni credente delle generazioni successive, fino a noi. Ebbene, entrambi camminano insieme, lungo la stessa via; tra i due non ci sono differenze: devono sottostare alle stesse condizioni, passare attraverso l’interpretazione dei medesimi segni per giungere a riconoscere il Signore risorto e a contemplare il suo volto. 2. La liturgia fonte di speranza nella vita Nell’Antico Testamento c’è sempre, da parte dei profeti, una forte denuncia della separazione tra il culto e la vita. Il profeta Amos dichiara al popolo l’inutilità dei loro riti se dissociati dalla rettitudine morale: «Io detesto, respingo le vostre feste solenni e non gradisco le vostre riunioni sacre; anche se voi mi offrite olocausti, io non gradisco le vostre offerte, e le vittime grasse come pacificazione io non le guardo. Lontano da me il frastuono dei vostri canti: il suono delle vostre arpe non posso sentirlo! Piuttosto come le acque scorra il diritto e la giustizia come un torrente perenne» (Am 5, 21-24). La stessa denuncia viene fatta anche dal profeta Michea, il quale sottolinea il dovere dell’uomo di camminare accanto a Dio: «Gradirà il Signore migliaia di montoni

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e torrenti di olio a miriadi? Gli offrirò forse il mio primogenito per la mia colpa, il frutto delle mie viscere per il mio peccato?». Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la bontà, camminare umilmente con il tuo Dio» (Mi 6, 7-8). Il valore del sacrificio e del culto non è dato in sé stesso, ma dipende dalla conversione del cuore, come ricorda il profeta Isaia: «Smettete di presentare offerte inutili; l’incenso per me è un abominio, i noviluni, i sabati e le assemblee sacre: non posso sopportare delitto e solennità. Io detesto i vostri noviluni e le vostre feste; per me sono un peso, sono stanco di sopportarli. Quando stendete le mani, io distolgo gli occhi da voi. Anche se moltiplicaste le preghiere, io non ascolterei: le vostre mani grondano sangue. Lavatevi, purificatevi, allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova» (Is 1, 13-17). Nel salmo 51 (50), che la liturgia ci fa pregare ogni venerdì, vediamo come il vero sacrificio gradito a Dio sia quello di una vita giusta: «Tu non gradisci il sacrificio; se offro olocausti, tu non li accetti. Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;

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un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi» (Sal 51, 1819). Anche Gesù riprende spesso il tema della separazione tra il culto e la vita ed accusa sovente i farisei di ipocrisia. Non basta onorare Dio a parole, ma tutta la nostra vita deve essere una narrazione dell’amore di Dio: «Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: «Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?». Ma allora io dichiarerò loro: «Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!» (Mt 7, 21-23). A partire dal dato biblico, quindi, possiamo bene comprendere che la liturgia non è confinata solamente all’interno delle chiese e al momento del rito, ma coinvolge tutta la vita della persona, performando la sua spiritualità ed il suo agire nella quotidianità. Il liturgista Giuseppe Busani afferma che «la liturgia è una forma di vita, è il luogo in cui accade la vita buona e la qualità buona delle relazioni. Non è un contenitore di messaggi che illustrano e trasmettono istruzioni o una certa visione della vita e neppure un dispositivo segnico che allude a significati profondi. Ma è un inizio reale che intona il senso del vivere in modo promettente e generoso»2. Sul valore educativo della liturgia si sono espressi anche i Vescovi italiani negli Orientamenti pastorali per questo decennio, scrivendo che «la liturgia è scuola permanente di formazione attorno al Signore risorto, “luogo educativo e rivelativo” in cui la fede prende forma e viene trasmessa. Nella celebrazione liturgica il cristiano impara a “gustare com’è buono il Signore” (Sal 34,9; cfr 1Pt 2,3), passando dal nutrimento del latte al cibo solido (cfr Eb 5,12-14), “fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo” (Ef 4,13). Tra le numerose azioni svolte dalla parrocchia, “nessuna è tanto vitale o formativa della comu-nità 2 G. BUSANI,

«La risorsa educativa della liturgia», in Rivista Liturgica 98 (2011) 256.

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quanto la celebrazione domenicale del giorno del Signore e della sua Eucaristia”»3. La liturgia, e in modo speciale la Celebrazione Eucaristica, ci permette di fare una reale esperienza di incontro con il Signore e questo incontro cambia la nostra vita, accende la speranza per un percorso nuovo da intraprendere, in maniera tale che tutta la vita possa diventare essa stessa una liturgia di lode a Dio. Tornando al brano evangelico di Emmaus, i due discepoli giungono a riconoscere Gesù non solo perché hanno aperto la mente e il cuore al significato della croce, ma perché già iniziano a viverlo, aprendo la loro vita all’accoglienza del forestiero. Egli, allora, da estraneo, da «forestiero» (v. 18), grazie al loro gesto, diviene commensale, uno che rimane con loro, che condivide lo stesso pane. È in questo passaggio dall’estraneità alla comunione che gli occhi si aprono e si incontra il volto di Dio. Questo passaggio, infatti, mette in sintonia la vita del discepolo con il grande amore con cui Gesù ha consegnato se stesso per i propri amici e anche per i propri nemici. Non si incontra il Risorto se non si comprende la croce come la forma estrema e radicale del suo amore per noi, ma d’altra parte giungiamo a comprendere questo amore solo nei piccoli gesti di dedizione con cui ci accogliamo gli uni gli altri. 3. La Chiesa evangelizza come celebra e celebra come evangelizza Nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium, Papa Francesco afferma che «la Chiesa evangelizza e si evangelizza con la bellezza della Liturgia, la quale è anche celebrazione dell’attività evangelizzatrice e fonte di un rinnovato impulso a donarsi»4. Questo significa che l’attenzione per una liturgia bella, pienamente vissuta, nella «nobile semplicità»5, diventa anche cura pastorale per un’autentica evangelizzazione. È necessario, pertanto, riscoprire l’autentico significato ed il valore dei segni liturgici, attraverso i quali si rende presente la grazia di Dio, per poter intraprendere un’efficace azione pastorale. 3 CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Educare alla vita buona del Vangelo. Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020 (4 ottobre 2010), n. 39. 4 FRANCESCO, Esortazione apostolica Evangelii gaudium, 24. 5 Sacrosanctum Concilium 34.

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Una prima attenzione va rivolta alla pietà popolare. Essa «manifesta una sete di Dio che solo i semplici e i poveri possono conoscere; rende capaci di generosità e di sacrificio fino all’eroismo, quando si tratta di manifestare la fede; comporta un senso acuto degli attributi profondi di Dio: la paternità, la provvidenza, la presenza amorosa e costante; genera atteggiamenti interiori raramente osservati altrove al medesimo grado: pazienza, senso della croce nella vita quotidiana, distacco, apertura agli altri, devozione»6. Tuttavia, si faccia attenzione a che la liturgia conservi il suo posto centrale, poiché essa «è il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e, al tempo stesso, la fonte da cui promana tutta la sua energia»7. Nelle pratiche della pietà popolare, novene, tridui, processioni varie, è necessario sottolineare la centralità del mistero di Cristo, insegnando ai fedeli a leggere e meditare la Sacra Scrittura, a pregare con i Salmi e a vivere con piena partecipazione i sacramenti. Questo diventa un’autentica evangelizzazione attraverso la liturgia. Un’altra attenzione è da riservare alla rivalutazione dei laici nella liturgia. «Siccome le azioni liturgiche non sono opera di alcuni privilegiati, ma di tutta la Chiesa, è necessario che tutti i battezzati (pastori e laici) comprendano il significato teologico della liturgia e vivano le azioni liturgiche con autenticità»8. La liturgia rende visibile la Chiesa come segno di comunione degli uomini con Dio, per mezzo di Cristo. I fedeli non sono semplici spettatori che assistono alla liturgia quasi fosse uno spettacolo. Tutti i credenti sono chiamati ad impegnarsi, a prendere parte attiva nella vita della comunità in modo consapevole, attivo e fruttuoso9. È auspicabile che si faccia maggiore formazione liturgica nelle comunità parrocchiali, non solo in vista della celebrazione dei sacramenti, ma in modo costante e continuativo (catechesi e mistagogia), favorendo così anche la costituzione di gruppi liturgici parrocchiali. In realtà la modalità di partecipazione dei laici nell’azione liturgia è solo l’apice di una consapevolezza del ruolo e del compito che i laici hanno 6 PAOLO VI,

Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975) 48. Sacrosanctum Concilium 10. 8 DIOCESI DI TEGGIANO – POLICASTRO, Amen. Vieni, Signore Gesù. Direttorio liturgico-pastorale (29 novembre 2015) 7-8. 9 Cfr Sacrosanctum Concilium 11. 7

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nella Chiesa corpo di Cristo, anzi la loro vocazione, la loro presenza, configura la Chiesa, come ci ricorda il Concilio Vaticano II°: «La Chiesa non si può considerare realmente fondata, non vive in maniera piena, non è segno perfetto della presenza di Cristo tra gli uomini, se alla gerarchia non si affianca e collabora un laicato autentico. Non può infatti il Vangelo penetrare ben addentro nella mentalità, nel costume, nell’attività di un popolo, se manca la presenza dinamica dei laici. Perciò, fin dal periodo di fondazione di una Chiesa, bisogna dedicare ogni cura alla formazione di un maturo laicato cristiano»10. Ricordiamoci che a tutti spetta valorizzare, rafforzare e alimentare quella speciale vocazione battesimale, convinti che «anche per mezzo dei laici […] la forza del Vangelo risplende nella vita quotidiana, familiare e sociale» (LG 35). Per quanto finora detto, mi sembra opportuno ribadire la preziosità del nostro Direttorio liturgico-pastorale, il quale ha certamente carattere normativo, ma è anche un utile compendio di teologia liturgica, adatto alla preparazione delle catechesi ed alla formazione dei gruppi parrocchiali, al fine di raggiungere quella actuosa participatio invocata dal Concilio Vaticano II. Un ruolo fondamentale ed insostituibile, nell’opera evangelizzatrice, ha la famiglia cristiana, santuario domestico in cui si celebra la liturgia della vita. Dall’episodio della Cena di Emmaus, impariamo l’importanza dell’Eucaristia domenicale, da cui la famiglia prende continuamente forma, forza e coscienza del suo ruolo e del suo essere. Come i discepoli di Emmaus, la famiglia che si nutre dell’Eucaristia domenicale, si ritrova quotidianamente, nel santuario domestico, a celebrare la propria liturgia della vita: fa una sosta, si ascolta, si accoglie, si guarda negli occhi, riconosce la presenza del Risorto, eleva a Dio il proprio ringraziamento e la propria lode, affidandogli anche le speranze e le difficoltà. 4. «Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme» Non appena i due discepoli riconobbero Gesù, «lui sparì alla loro vista» 10

Ad Gentes, 21.

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(v. 31). La sua presenza in mezzo a noi è pur sempre una presenza nell’assenza, e si attua in alcuni segni che esigono un’interpretazione e un riconoscimento: la parola ascoltata, la comunione di mensa, il pane spezzato, l’ardere del cuore, ma anche il forestiero accolto. Gli occhi lo riconoscono, ma egli ora scompare, e che cosa rimane nello sguardo dei due discepoli, nella loro memoria? Rimane il volto del forestiero. Sanno così che ogni volta che torneranno a incontrare il volto del forestiero e lo accoglieranno, incontreranno ancora il Signore risorto, come ci ricorda Matteo al capitolo 25: «Ero forestiero e mi avete ospitato». Con questa certezza i due, senza indugio, tornano verso Gerusalemme e verso la comunità da cui si erano colpevolmente allontanati. Tornare significa rimanere là dove ordinariamente si svolge la propria esistenza. All’indemoniato guarito Gesù intima: «Torna a casa tua e racconta quello che Dio ti ha fatto» (Lc 8,39). Si torna alla realtà di sempre, ma sapendo quanto Dio ha fatto per noi, ricordando la verità dell’incontro che abbiamo vissuto e lasciandoci da esso trasformare. La realtà a cui torniamo rimane probabilmente quella di sempre, ma gli occhi e il cuore sono stati rinnovati dall’incontro con il Signore. Per Luca l’incontro con il Risorto è autentico se trasfigura il nostro modo di relazionarci con le situazioni e le persone di sempre. Non sempre il Signore cambia le situazioni come vorremmo; cambia però il nostro cuore per renderci responsabili di una storia diversa. È la vita personale che deve aprirsi a una dimensione nuova. Ed è quello che accade ai due discepoli, per i quali tutto è cambiato, addirittura capovolto. Stavano allontanandosi da Gerusalemme, ora vi tornano. Si erano separati dalla comunità, ora rinnovano la loro comunione. Avevano occhi velati, ora hanno visto il Signore. Il loro volto era triste e il cuore tardo a capire; ora hanno un cuore ardente, che fa correre senza indugi, nonostante i pericoli della notte. L’esperienza pasquale è davvero un passaggio. Per il Signore Gesù, dalla morte alla vita, da questo mondo al Padre; per il discepolo, dalla tristezza alla gioia, dalla solitudine all’incontro, dall’incredulità alla fede vissuta. È una conversione: più si conosce il Signore e la vita si apre progressivamente al suo mistero, più si vive un’esperienza di ritorno. Si è come restituiti alla verità di se stessi e delle proprie relazioni.

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Indicazioni Pastorali 5. Una solida Dottrina. La seconda parte del convegno pastorale diocesano ha avuto l’obiettivo di calare nella concretezza della realtà foraniale la riflessione della speranza celebrata nella famiglia attraverso una riscoperta delle indicazioni dell’esortazione postsinodale sull’amore nella famiglia, Amoris Laetitia. Le foranie che hanno lavorato, e ad esse va il mio grato riconoscimento, hanno offerto suggestioni semplici e allo stesso tempo profonde, significative e reali. Di notevole interesse sono stati anche gli elementi di riflessione che sono stati consegnati come risultato dei laboratori della scuola del Vangelo, o meglio, percorsi di fede, che resta un significativo programma di evangelizzazione non solo per gli operatori pastorali, ma per chiunque decida di approfondire la propria fede. Non solo i laici, ma gli stessi presbiteri usufruiscano di questa testimonianza di comune crescita e di vicendevole servizio formativo. Sottrarvisi è segno di un pericoloso isolamento spirituale e pastorale. Con i confratelli vescovi della regione Campania stiamo elaborando delle indicazioni per sostenere, ampliare, e diffondere questi cammini di fede, volti a formare coscienze sempre più responsabili e adulte. 6. Leggere la realtà. Anche se non mi sarà possibile enumerare dettagliatamente tutti i contributi offerti dalle foranie che vi hanno lavorato, voglio comunque offrire una sintesi di indicazioni che ritengo importanti. Nelle realtà foraniali sono state affidate le piste di riflessione partendo dagli ambiti del celebrare-annunciare-testimoniare, per sottolineare il ruolo della famiglia alla luce delle preziosissime indicazioni dell’Esortazione Apostolica postsinodale Amoris Laetitia. Non sono mancati segnali di preoccupazione e di particolare attenzione nei confronti di un calo di livello etico nei confronti dell’impegno verso il bene comune. L’insorgere di una paura relazionale che emerge fin dai primi anni di vita dei nostri bambini e che cresce nella logica della diffidenza e del sospetto. Sembrano assopiti e forse oscurati (per sempre?!) i valori cardini di processi educativi che hanno consolidato intere generazioni. Qualcuno ha sottolineato l’importanza del recupero del valore del sacrificio, della rinuncia, del rispetto anche all’interno di processi affettivi che potrebbero arrivare poi a legami stabili, sacramen-

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tali e generativi. In una precaria prospettiva di esitazione educativa è stata segnalata la fatica di dover avviare una condivisa alleanza educativa intorno ai valori universalmente condivisi: la dignità della persona, il rispetto del creato, la famiglia, la vita, la solidarietà e l’accoglienza. Dolorose vicende di cronaca che abbiamo vissuto nello scorso anno ci interpellano circa la responsabilità etica che va ulteriormente consolidata nei confronti del creato, della vita, della politica, dei poveri, della famiglia, dei giovani, degli esclusi, e dell’accoglienza. Un pensiero tutto particolare, pieno di affetto, va ai giovani del nostro territorio. A loro ricordo e ripropongo, con fiducia, le parole di Papa Francesco, “Un mondo migliore si costruisce anche grazie a voi, alla vostra voglia di cambiamento e alla vostra generosità. Non abbiate paura di ascoltare lo Spirito che vi suggerisce scelte audaci, non indugiate quando la coscienza vi chiede di rischiare per seguire il Maestro. Pure la Chiesa desidera mettersi in ascolto della vostra voce, della vostra sensibilità, della vostra fede; perfino dei vostri dubbi e delle vostre critiche. Fate sentire il vostro grido, lasciatelo risuonare nelle comunità e fatelo giungere ai pastori. San Benedetto raccomandava agli abati di consultare anche i giovani prima di ogni scelta importante, perché «spesso è proprio al più giovane che il Signore rivela la soluzione migliore» (Regola di San Benedetto III, 3)”11. 7. Essenziale è educare. Nelle foranie è anche emerso il bisogno e l’urgenza dell’educare. Il progetto Pastorale per il decennio della Conferenza Episcopale Italiana, Educare alla vita buona del Vangelo, è di una scottante attualità, lungi dall’essere precocemente archiviato, va riscoperto e ricompreso. Appare decisivo valorizzare ulteriormente il ruolo educativo delle famiglie nei processi di annuncio e di catechesi, non solo con una rinnovata metodologia, ma anche una corresponsabilità che riporti la famiglia al centro dei processi di maturazione umana e cristiana. Anche quando la famiglia o ciò che di essa sopravvive, appare solo come una parvenza di famiglia, è utile mirare al coinvolgimento, all’integrazione e all’accompagnamento. È vero che spesso si registra un notevole dispendio di risorse e di 11 FRANCESCO, ai giovani in occasione della presentazione del Documento Preparatorio della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi – 13.01.2017.

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energie nell’elaborazione di progetti, percorsi, proposte, il cui esito sembra deludente rispetto alle attese, non poche volte riemerge la solitudine dei parroci nell’indicare nuovi sentieri e nuove mete. Le comunità sembrano rispondere più a ciò che è consuetudinario, alle abitudini consolidate, che pur vanno custodite, ma che non possono però ostacolare la nascita di una nuova evangelizzazione. Tuttavia non ci è concesso cadere preda dell’ossessione dei risultati, né a ricercare a tutti i costi un consenso globale. Ci è di conforto la similitudine che usa Gesù nel parlare del regno dei cieli, «è simile ad un seminatore che usci a seminare…» (Mt 13,1-23). Figura centrale del brano è il seminatore, è su di lui che dobbiamo concentrare la nostra attenzione. Meglio ancora: al centro vi è il seme, che finisce nelle varie tipologie di terreno. L’intento di Gesù è di rassicurare coloro che lo seguono e che, da qualche tempo, hanno difficoltà a farlo, forse perché delusi dal comportamento troppo accomodante di Gesù che sembra non voglia prendere decisioni concrete e soprattutto non sfida l’invasore romano. Gesù intende sottolineare l’efficacia della Parola di Dio abbondantemente seminata e che produce frutto non secondo le logiche umane, troppo spesso miopi e ristrette, ma secondo il cuore del Padre. Non sono i risultati a breve termine che devono distogliere l’attenzione da ciò che veramente conta! Gesù ci offre così la spiritualità della pazienza, insegna che l’attesa non è un tempo morto, sterile, infecondo. Egli non è venuto a soddisfare il nostro insopprimibile bisogno di una giustizia sommaria, animata unicamente dal “tutto e subito”. L’annuncio di Gesù non ha il sapore apocalittico dell’imminente giudizio, egli preferisce richiamare piuttosto la paziente opera del seminatore che getta il seme della Parola. Il tempo della Chiesa coincide con la missione, l’annuncio, la testimonianza, la carità. Non importa, per ora, quale risultato si otterrà, non serve fare conti, pronostici, previsioni. L’accoglienza della Parola resta la sfida della nostra vita, la nostra riuscita come essere umani sta nell’accoglienza o meno del seme gettato dal Signore. Il gesto del seminatore non è spreco o dispendio: è solo abbondanza di benevolenza, misericordia e carità. Uscire a seminare è la grande sfida della Chiesa di ogni tempo, che non tiene per sé il seme prezioso della Parola di Dio, ma con larghezza d’animo rende al mondo ciò che a sua volta, gratuitamente, ha ricevuto. Nelle stesse comunità non è insano pensare a un nucleo trainante che, accettando la sfida di una nuova evangelizzazione, con il tempo, contagi e susciti salutari interrogativi educativi e di fede anche agli altri

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educatori e alle altre famiglie. Non si tratta di inventare fantasiosi ritrovati pastorali, ma urge ripartire da ciò che ci fa sentire Chiesa: la catechesi sulla Parola di Dio, la domenica come Pasqua della settimana e festa della Famiglia che nell’Eucaristia attinge la forza della sua stessa missione, l’attenzione agli ultimi e ai più vulnerabili della società. 8. Famiglia e spiritualità. In tal senso ci preoccupa la riproposizione di una pastorale familiare che si alimenti alle radici cristiane della sua identità. Il sogno di una famiglia bella, sana, grande che molti giovani custodiscono o coltivano, è il risultato di un impegno, di una fatica e di una notevole forza per riportare al centro l’alleanza con il Divino e l’Eterno che ci sovrasta. La famiglia non è mai a buon mercato! I percorsi di preparazione al matrimonio non possono essere relegati ad una breve parentesi in vista della celebrazione del sacramento, ma servono a far riassaporare la bellezza della comunità, della ripresa di una vita sacramentale, l’allenamento a saper perdonare, a dire «grazie, permesso, scusa» (Papa Francesco). Non ci stanchiamo di proporre i percorsi di spiritualità per i laici e per la famiglia in specie; i gruppi, i movimenti, l’Azione Cattolica, hanno l’opportunità di un rinnovato coinvolgimento a partire da coloro che appaiono più stanchi, più demotivati e forse delusi. Una speciale importanza riguarda il rapporto famiglia e lavoro, senza ignorare che l’attuale congiuntura economica ha danneggiato notevolmente la famiglia, la quale si costituisce intorno alla dignità del lavoro e senza il quale ogni rapporto all’interno della famiglia rischia di subire notevoli danni e produrre ferite relazionali inguaribili. Non pochi giovani che pur sognano il progetto di una famiglia, sono costretti rinunciarvi per lungo tempo e alcuni per sempre, a causa della mancanza di un posto di lavoro dignitoso e affidabile, «il desiderio di famiglia resta vivo, in specie fra i giovani, e motiva la Chiesa». Le politiche familiari delle Istituzioni civili, pur nel rispettabile intento di erogare un sostegno, non possono ridurre tutto ad un generico contributo di elemosina. Una famiglia vive di lavoro e genera in esso un rapporto di solidale e vicendevole accompagnamento. L’elemosina non può e non deve diventare una forma di sostegno permanente, che in tale prospettiva apparirebbe esclusivamente clientelare o demagogica. La visione di un salario e di una retribuzione dignitosa si colloca in quei principi che meglio di tutti esprimono la dignità del lavoro e la responsabilità nel compierlo con impegno e autodeterminazione.

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9. Amoris Laetitia, “Esortazione speciale”. La riflessione e la formazione che nei percorsi o scuola del Vangelo sarà proposta agli operatori pastorali, ma anche a chiunque intenda consolidare la personale adesione al vangelo di Gesù Cristo, superando un diffuso e generico analfabetismo religioso, verterà sullo studio e l’approfondimento dell’esortazione apostolica postsinodale Amoris Laetizia, sull’amore nella famiglia. Un testo che è un vero cammino educativo al discernimento, a una radicale comprensione del fondamento biblico e spirituale della famiglia e della pastorale che la deve accompagnare. È incompleto ridurre tutte le questioni della pastorale familiare alla riammissione dei divorziati risposati al sacramento dell’Eucaristia. Su questo percorso è di aiuto quanto la Conferenza Episcopale della Campania ha già scritto. La vera sfida è la famiglia nel suo insieme, le minacce che sovrastano, la confusione che è in agguato. La certezza è il disegno di Dio sull’amore dell’uomo e della donna, che in una logica di fede rientra in quella misura alta della vita cristiana, la cui autentica dimensione vocazionale non sempre può essere umanamente compresa e vissuta, se non vi è un’apertura della coscienza alla dimensione trascendete, e che richiede eroiche rinunce e fruttuose alleanze in vista di una generosa risposta a Dio, all’amore, alla vita e alla carità. Una famiglia che smarrisce Dio e, nonostante le fragilità, non ama fare esperienza della divina misericordia, si colloca nell’orizzonte di una materialità progettuale esposta al logorio e alla frammentazione. Gli Insegnati della religione cattolica e gli operatori pastorali, avvertano il bisogno della formazione. Nulla è scontato, nulla è acquisito per sempre! Abbiamo l’umiltà di riconoscerci limitati e perciò anche disposti a crescere. 10. Il Vangelo: né una spiegazione, né un imperativo, ma una Persona! Partendo dalla pagina del Vangelo che racconta l’apparizione del Risorto ai discepoli di Emmaus, dobbiamo anche riflettere sul rischio, sempre in agguato, di ridurre Gesù Cristo e il suo Vangelo in limitati schemi e teorie su Gesù Cristo, sulla Chiesa e sui sacramenti. Il Vangelo racconta che gli Undici e gli altri che erano con loro (Lc 25,33), erano intenti ad ascoltare la testimonianza e il racconto che, una volta giunti a Gerusalemme, i due pellegrini consegnano ai fratelli. Ci piace immaginare la particolare dovizia di dettagli che tutti sono interessati a

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conoscere e le numerose domande per capire di più di quanto era accaduto. Con questo zelo narrativo però sembra quasi che si comincia a perdere il legame con la realtà. La teoria prende il sopravvento, le idee si condensano e diventano un diaframma, un ostacolo, si dicono tante cose di Gesù, ma al momento decisivo «Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma» (Lc 24,36-37). Non è l’unica volta che i discepoli, vedendo Gesù, credono di vedere un fantasma. La proiezione delle proprie paure fa prendere lucciole per lanterne! Dio si manifesta, mostra la sua presenza nella vita del discepolo, eppure spesso abbiamo la sensazione di avere a che fare con un fantasma, qualcuno di indecifrabile, che non riconosciamo, forse perché non è come ce lo siamo immaginato. Facciamo fatica a riconoscere il Signore, perché la tempesta, il vento, il mare agitato dell’esistenza, ci fanno perdere la cognizione di noi stessi, figuriamoci se possiamo riconoscere Gesù! Il cuore del Vangelo è la volontà di Gesù di rimettersi sulle tracce dei suoi discepoli, sulle nostre tracce. Molti potrebbero fermarsi al sensazionale, alla capacità di Gesù di camminare sulle acque... Non è questo che conta, non vuole dimostrare nulla il Signore. Vuole riprendere un discorso interrotto dall’incapacità dell’uomo di comprendere Dio, raggiungendolo dovunque egli si trovi, e dimostrargli così che nulla è perduto, ma che tutto può ricominciare. Possiamo rimetterci al passo del Maestro, con la ferma volontà di fare del Vangelo la bussola dell’esistenza, attraversando le tempeste della vita, con la serena fiducia che non siamo mai soli. 11. Nessuno escluso. I Viandanti di Emmaus sanno parlare di Gesù ma non riescono a riconoscerlo quando Lui c’è. Una bella teoria, ma senza attenzione alla verità viva. La prima preoccupazione è quella di non escludere nessuno, ma neanche servono le banali adesioni. Escludere ed ammettere… alla comunità, ai sacramenti, alla partecipazione, alle responsabilità… esclusivamente per principio, per modo di fare, peggio per partito preso, o per sottrarsi alla fatica del discernimento, è sempre un naufragio pastorale. Noi abbiamo la fatica dell’evangelizzazione, «è piaciuto a Dio di salvare i credenti con la stoltezza della predicazione» (1Cor 1,21), che si fa mano tesa, sguardo compassionevole, ministero della consolazione, esperienza di Dio. Dobbiamo riaffermare principi, per rapportarli alla persona e aiutarla alla comprensione, all’accettazione della sua

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reale condizione spirituale, della mancata corresponsione alla grazia, o alla vocazione cristiana, ma soprattutto per donare forza e gustare la bellezza di una speranza viva che rifiorisce nella quotidianità della vita, frammentata da non poche insidie e cadute. Non siamo i giudici ma i padri delle nostre comunità. 12. Creare integrazione. Tanti sono i “forestieri” che raggiungono il territorio della nostra Diocesi, provenienti da terre lontane. “Ogni forestiero che bussa alla nostra porta è un’occasione di incontro con Gesù Cristo, il quale si identifica con lo straniero accolto o rifiutato di ogni epoca (cfr Mt 25,35.43). Il Signore affida all’amore materno della Chiesa ogni essere umano costretto a lasciare la propria patria alla ricerca di un futuro migliore. […] È una grande responsabilità che la Chiesa intende condividere con tutti i credenti e gli uomini e le donne di buona volontà, i quali sono chiamati a rispondere alle numerose sfide poste dalle migrazioni contemporanee con generosità, alacrità, saggezza e lungimiranza, ciascuno secondo le proprie possibilità”12. Ad opera di molte realtà è già diffusa l’accoglienza nella nostra Diocesi. Ritengo sia particolarmente importante coinvolgere ulteriormente tutte le Comunità in questa logica cristiana, «attorno a quattro verbi fondati sui principi della dottrina della Chiesa: accogliere, proteggere, promuovere e integrare»13. In questa ottica di fede, lasciandoci illuminare ancora una volta dal Vangelo di Emmaus, avremo l’opportunità di percorrere un tratto di strada con questi “forestieri”, condividendo vicendevolmente il cammino, le esperienze, le attese e le preoccupazioni, anche i drammi e le sofferenze, ed aprirci sempre più alla speranza di un mondo più giusto e fraterno. Mentre continuiamo, anche noi, ad elevare la nostra fiduciosa ed umile invocazione a Cristo: «Mane nobiscum, Domine – Resta con noi, Signore» (Lc 24, 29), affidiamo il nuovo percorso pastorale alla materna intercessione di Maria Santissima, Madre della Speranza, invocandola con le parole di Papa Benedetto XVI: «Santa Maria, Madre di Dio, Madre nostra, insegnaci a credere, sperare ed amare con te. 12

FRANCESCO, Messaggio per la giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2018, 50. FRANCESCO, Discorso ai partecipanti al Forum Internazionale “Migrazioni e pace”, 21 febbraio 2017. 13

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Indicaci la via verso il suo regno! Stella del mare, brilla su di noi e guidaci nel nostro cammino!»14. Teggiano, 15 agosto 2017 Solennità dell’Assunzione della B.V. Maria + Antonio De Luca Vescovo di Teggiano-Policastro

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BENEDETTO XVI, Lettera enciclica Spe salvi (30 novembre 2007), 50.

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MESSAGGIO PER L’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO 2017-2018 L'inizio dell'anno scolastico coinvolge moltissimi giovani, ragazzi e bambini, con le famiglie, i docenti, i dirigenti, i collaboratori e tutti gli addetti al settore scolastico. Certamente l'avventura educativa è sempre espressione di un'alleanza e di una corresponsabile azione formativa che mira alla crescita integrale della persona. Il sapere è al servizio del bene comune nella misura in cui alimenta l'impegno, motiva il sacrificio, appassiona alla virtù e al rispetto per le integrazioni e l'accoglienza, e la custodia della 'casa comune', la nostra madre terra. La scuola introduce e rafforza quella relazionalità umana che rifiuta la banalità, l'ovvio e lo scontato dei luoghi comuni. Vivendo con impegno l'aspetto culturale, ci si immette nella novità di una visione rinnovata della persona e del mondo. Soprattutto ci si apre alla consapevolezza che ogni oltraggio contro la dignità umana e contro il creato è un assalto a quel "Divino" che ci possiede e che solo ci rende veramente liberi di scegliere il bello è il vero. In attesa di un vostro invito vi auguro buon lavoro e conto di incontrarvi presto. In bocca al lupo!!! 10 settembre 2017 + p. Antonio De Luca Vescovo di Teggiano-Policastro

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MESSAGGIO PER IL NATALE 2017 A Natale il germoglio di una nuova umanità. L’inevitabile frastuono che accompagna i giorni del Natale e il luccichio seducente di mille raggi contribuiscono non poco a dissolvere il senso profondo della festa cristiana del Natale. Frastornati e confusi dimentichiamo glia appelli del Natale, le indicazioni, e le intime esigenze di questo evento che determina davvero la nascita di un nuovo umanesimo. Proprio di questo abbiamo più bisogno… lo scenario sociale sconcerta: l’aumento della perdita dei posti di lavoro, le famiglie sempre più provate, giovani alla ricerca affannosa di prospettive di futuro, i migranti alla ricerca di una ritrovata dignità di vita e di nuove condizioni di pace…; sono gli elementi che davvero meritano urgente attenzione. Vi assicuro che mi è parso anche difficile formulare gli auguri in un momento di particolare difficoltà sociale, familiare, e comunitaria. Il cristiano non può non interrogarsi su cosa crediamo a Natale, cosa annunciamo con questa festa. Noi cristiani a Natale intendiamo riaffermare l’umile e fiduciosa convinzione che siamo figli amati benedetti di Dio. Questa certezza ci aiuta a comprendere che l’umanità è lo spazio nel quale Dio ha voluto consegnare il bene, il bello, l’amore; nel suo Figlio nato a Betlemme. Dio riorganizza la storia. Fermarsi davanti al presepe significa immergersi nel silenzio per contemplare Dio e gustare in quella povera creatura l’interruzione del silenzio di Dio che in Gesù di Nazareth diventa Parola. Per un attimo a Natale si ferma il tempo e la storia ricomincia con una nuova contabilità, quella della grazia, che noi cristiani raccontiamo nel presepe, tutto in quel racconto ha un suo posto, tutto viene toccato da quell’evento… la casa, la famiglia il lavoro, la festa, gli amici, gli animali, la natura, … tutto nel presepe parla della grazia del Natale. A Natale Dio si ripropone come autore di un dialogo nuovo, ...restiamo perplessi, silenziosi, sarà proprio così? Sarà vero che solo in Dio, per Lui e con Lui può cambiare il mondo, la vita, la persona, la società, la famiglia? Dio non è un’abitudine, né un assioma, né un sistema culturale, né la ricerca di una fantasiosa consolazione nei mali del mondo. Egli è l’ostensione della umana debolezza come via per fare spazio al Divino. C’è una sovrumana dimensione della persona umana grazie alla quale c’è dignità, rispetto, diritti, aneliti, talenti e, infine, l’immortalità! Ecco

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l’appello trascendente del Natale «Dio si fa uomo perché l’uomo diventi Dio!» (Atanasio di Alessandria) con questa consapevolezza noi celebriamo la speranza! A Natale si deve (!) ridimensionare l’orgoglio, la superbia, la diffusa disattenzione alla “casa comune”, e al necessario riconoscimento dei diritti degli altri. Riascoltando l’inevitabile appello etico che sempre si ripropone a Natale “la chiesa, - rafforza la consapevolezza che già ora- sulla terra è adornata di vera santità, anche se imperfetta” (Lumen Gentium 48) e perciò si mobilita per ripercorrere la via della conversione che passa attraverso la solidarietà, l’accoglienza, l’ascolto, e la misericordia. All’amata chiesa di Teggiano-Policastro e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà AUGURI DI UN SANTO NATALE! + p. Antonio De Luca

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CURIA



DECRETI E NOMINE S.E. Mons. Antonio De Luca, in data: 05/01/2017 ha concesso le indulgenze giubilari al Santuario di Sant’Antonio Abate in Vibonati, dal 7 gennaio al 3 febbraio 2017. 21/01/2017 ha nominato l’arch. Marco Ambrogi, vice direttore dell’Ufficio Tecnico e del Servizio per la Nuova Edilizia di Culto per un anno. 8/02/2017 ha approvato e promulgato lo Statuto ed il Regolamento della Biblioteca diocesana. 4/04/2017 ha nominato P. Enzo Rispi parroco in solidum moderatore e don Michele Della Monica parroco in solidum non moderatore della Parrocchia Santa Maria Maggiore in San Rufo. 6/04/2017 ha dedicato l’Altare della Chiesa Parrocchiale “Cuore Immacolato di Maria” in Varco Notar Ercole. 27/05/2017 ha eretto a Santuario Diocesano la Chiesa di S. Francesco ai Cappuccini in Montesano sulla Marcellana. 11/07/2017 ha nominato don Antonio Breglia, Canonico della Chiesa Cattedrale. 11/07/2017 ha nominato mons. Franco Russo, Canonico Cantore della Chiesa Cattedrale. 16/09/2017 ha nominato don Antonio Calandriello, Parroco della Parrocchia San Nicola di Bari in Aquara dal 1/10/2017. 16/09/2017 ha nominato don Angelo Fiasco, Parroco della Parrocchia Santa Maria Maggiore in S. Arsenio dal 1/10/2017. 16/09/2017 ha nominato don Maurizio Esposito, Parroco della Parrocchia San Martino Vescovo in Serre dal 1/10/2017. 16/09/2017 ha nominato don Maurizio Esposito, Parroco della Parrocchia Santa Maria delle Grazie in Borgo San Lazzaro di Persano dal 1/10/2017. 16/09/2017 ha nominato don Donato Ciro Varuzza, Parroco della Parrocchia Sacro Cuore Eucaristico in Montesano Scalo dal 1/10/2017. 23/09/2017 ha nominato Arturo Esposito, Direttore dell’Ufficio Migrazioni.

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5/11/2017 14/10/2017 14/10/2017 17/10/2017 17/10/2017 6/11/2017 6/11/2017 11/11/2017 11/11/2017 11/11/2017 30/11/2017 30/11/2017 30/11/2017 30/11/2017 30/11/2017 2/12/2017

ha nominato don Domenico Santangelo, Vicario Parrocchiale della Parrocchia S. Maria Maggiore in Atena lucana. ha nominato don Elia Guercio, Amministratore Parrocchiale della Parrocchia San Martino Vescovo in Serre dal 22 ottobre 2017. ha nominato don Elia Guercio, Amministratore Parrocchiale della Parrocchia Santa Maria delle Grazie in Borgo San Lazzaro di Persano dal 22 ottobre 2017. ha nominato don Gabriele Petrocelli, Amministratore Parrocchiale della Parrocchia S. Pietro e della Parrocchia S. Stefano in Sala Consilina. ha nominato don Michele Della Monica, Assistente spirituale della Comunità Maestre Pie Filippini in Teggiano. ha nominato don Domenico Santangelo, Amministratore Parrocchiale della Parrocchia S. Pietro e della Parrocchia S. Stefano in Sala Consilina. ha nominato P. Enzo Rispi, Parroco della Parrocchia Santa Maria Maggiore in San Rufo. ha modificato la denominazione della Parrocchia di Castel Ruggero in “Maria SS. delle Nevi e Sant’Antonio di Padova”. ha nominato Olga Manolio, Presidente dell’Azione Cattolica Diocesana per il triennio 20017-2020. ha nominato don Antonio Romaniello, Assistente Diocesano Giovani Azione Cattolica. ha nominato P. Massimiliano Polito, Cappellano dell’Ospedale di Sapri. ha nominato don Elia Guercio, Parroco della Parrocchia San Martino Vescovo in Serre dal 8 dicembre 2017. ha nominato don Elia Guercio, Parroco della Parrocchia Santa Maria delle Grazie in Borgo San Lazzaro di Persano dal 8 dicembre 2017. ha nominato don Domenico Santangelo, Parroco della Parrocchia S. Pietro Apostolo in Sala Consilina. ha nominato don Domenico Santangelo, Parroco della Parrocchia S. Stefano p.m. in Sala Consilina. ha nominato don Simone Gentile, Amministratore Parrocchiale della Parrocchia San Nicola di Bari in Casaletto,

70


della Parrocchia Santa Maria della Stella in Battaglia e della Parrocchia San Giuseppe in Fortino dal 8 dicembre 2017. 19/12/2017 ha nominato don Giuseppe Radesca, Vicario Generale e Moderatore di Curia per un triennio dal 23/12/2017. 19/12/2017 ha nominato don Giuseppe Radesca, Direttore della Casa del Clero. 19/12/2017 ha nominato don Raffaele Brusco, Vice direttore dell’Ufficio Diocesano Scuola, Educazione e Progetto Culturale.

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ORDINAZIONI E MINISTERI • Il giorno 13 febbraio 2017, nella Chiesa Parrocchiale di San Lazzaro in Piacenza, S.E. Mons. Gianni Ambrosio, Vescovo di PiacenzaBobbio, ha ammesso agli ordini sacri il seminarista Angelo Pellegrino, della Parrocchia Maria SS. Assunta in Cielo in Caselle in Pittari. • Il giorno 2 marzo 2017, nella Cappella del Seminario Metropolitano “Giovanni Paolo II” di Pontecagnano-Faiano, S.E. Mons. Luigi Moretti, Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, ha istituito lettore Angelantonio Costantino della Parrocchia San Nicola di Bari in Castelcivita. • Il giorno 13 marzo 2017, nella Chiesa Parrocchia di San Lazzaro in Piacenza, S.E. Mons. Gianni Ambrosio, Vescovo di Piacenza-Bobbio, ha istituito lettore Angelo Pellegrino, della Parrocchia Maria SS. Assunta in Cielo in Caselle in Pittari. • Il giorno 23 marzo 2017, nella Cappella del Seminario Metropolitano “Giovanni Paolo II” di Pontecagnano-Faiano, S.E. Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi-Cava de' Tirreni, ha ammesso agli ordini sacri il seminarista Emanuele Cammarano, della Parrocchia San Daniele e San Nicola in Camerota. • Il giorno 23 giugno 2017, nella Chiesa Concattedrale di Policastro, S.E. Mons. Antonio De Luca, Vescovo di Teggiano-Policastro ha ordinato Presbiteri i diaconi don Vincenzo Contadi della Parrocchia Maria SS. Delle Grazie in Lentiscosa, don Antonio Marino della Parrocchia Santuario Sant’Antonio Abate in Vibonati e don Simone Gentile della Parrocchia Immacolata in Sapri. • Il giorno 29 settembre 2017, nella Parrocchia Maria SS. Assunta in Cielo in Caselle in Pittari, S.E. Mons. Antonio De Luca, Vescovo di Teggiano-Policastro ha istituito accoliti il lettore Angelo Pellegrino della medesima Parrocchia.

72


• Il giorno 9 novembre 2017, nella Chiesa Cattedrale di Teggiano, S.E. Mons. Antonio De Luca, Vescovo di Teggiano-Policastro ha ordinato diaconi gli accoliti Fabio Pannullo, della Parrocchia San Giovanni Battista in Padula e Angelo Pellegrino della Parrocchia Maria SS. Assunta in Cielo in Caselle in Pittari.

73


74


COLLETTE ANNO 2017



20,00

60,00

20,00

50,00

20,00

20,00

20,00

40,00

20,00

50,00

50,00

20,00

20,00

Bollettino

€ 150,00

€ 100,00

Feste

€ 565,00

€ 440,00

TOTALE

€ 120,00

€ 200,00

20,00

G. Miss. Rag. G. Seminario G. Migrazioni Carità (quar.) G. Opere T. S. G. Univ. Catt. G. Carità Papa G. Missioni G. quot. catt. Carità (avv.)

Zona Pastorale Vallo di Diano - anno 2016 * Parrocchia

Parr. S.Maria Maggiore

Città

80,00

ATENA LUCANA

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

30,00

10,00

50,00

10,00

40,00

€ 190,00

€ 240,00

10,00

20,00

60,00

10,00

20,00

25,00

10,00

10,00

Parr. S.Michele

ATENA LUCANA SCALO

10,00

20,00

€ 120,00 €

50,00

20,00

20,00

€ 100,00

€ 400,00

30,00

10,00

10,00

€ 530,00

50,00

20,00

€ €

20,00

€ 150,00 10,00

10,00

Parr. Ss.Annunziata €

20,00

BUONABITACOLO 10,00

20,00

€ 100,00

20,00

10,00

20,00

€ €

10,00

Parr. S.Anna 20,00

Parr. Sacro Cuore Eucaristico €

10,00

MONTESANO S. M. 50,00

MONTESANO S. M.-SCALO €

10,00

40,00

10,00

Parr. S.Giovanni Battista

PADULA

10,00

30,00

10,00

Parr. S.Michele

40,00

PADULA

27,57

€ 735,00

€ 680,00 20,00

€ 200,00

€ 350,00 20,00

20,00

€ 120,00

€ 130,00

€ 120,00

20,00

€ 140,00

€ 680,00

€ 100,00

€ 297,57

€ 100,00

€ 180,00

30,00

€ 100,00

20,00

50,00

Parr. S.Alfonso dei Liguori

PADULA-SCALO

€ 960,00 20,00

€ 100,00

20,00

20,00

20,00

10,00

10,00

20,00

20,00

20,00

10,00

10,00

50,00

30,00

20,00

20,00

20,00

€ 100,00

45,00

15,00

30,00 20,00

€ €

25,00 15,00

€ €

€ 265,00

60,00

€ 6.482,57

€ 120,00

20,00

€ 970,00

20,00

15,00

€ 340,00

20,00

€ 100,00

€ 795,00

15,00

25,00 € 285,00

€ 1.302,57

50,00

TOTALE € 300,00 € 880,00 € 290,00 € 550,00 € 400,00 € 170,00 € 200,00

20,00

40,00

20,00

20,00

Parr. S.Maria delle Grazie

40,00

70,00

PERTOSA

20,00

€ 100,00 €

20,00

20,00

50,00

20,00

€ 150,00

60,00

50,00

20,00

40,00

€ 150,00

30,00

60,00

50,00

30,00

Parr. S.Nicola dei Latini e S.Maria dei Greci €

20,00

40,00

Parr. SS.Pietro Ap. e Benedetto €

POLLA Parr. S.Pietro

€ 150,00

60,00

POLLA Parr. S.Stefano 35,00

SALA CONSILINA €

€ 120,00

SALA CONSILINA Parr. SS.Annunziata

40,00

SALA CONSILINA Parr. Beata V. Maria di Pompei

Parr. S.Maria Maggiore

SASSANO-SILLA

SANT'ARSENIO

Parr. S.Giuseppe Operaio

SASSANO-VARCO NOTAR E. Parr. Cuore Immacolato TEGGIANO-PANTANO TEGGIANO-PRATO PERILLO Parr. Sacro Cuore

* ad integrazione delle somme già esposte nel Bollettino Diocesano anno 2016, per le collette consegnate all’Ufficio Economato dopo il 31 gennaio 2017

77


78

Zona Pastorale Alburni e Fasanella - anno 2016 *

€ 20,00

20,00 €

50,00

50,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

10,00

20,00

20,00

30,00

20,00

20,00

20,00

50,00

50,00

50,00

50,00

20,00

10,00

20,00

20,00

20,00

60,00

70,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

Feste

€ 385,00

€ 100,00

€ 280,00

€ 280,00

€ 280,00

TOTALE

* ad integrazione delle somme già esposte nel Bollettino Diocesano anno 2016, per le collette consegnate all’Ufficio Economato dopo il 31 gennaio 2017

€ 1.795,00

50,00

20,00

20,00

TOTALE € 100,00 € 455,00 € 100,00 € 160,00 € 100,00 € 90,00 € 110,00 € 200,00 € 90,00 € 190,00 € 100,00 € 100,00

€ 155,00

20,00

€ 470,00

30,00

Parr. S.Martino Vescovo

SERRE

50,00

20,00

€ 100,00

10,00

Parr. SS.Giorgio e Nicola

POSTIGLIONE

€ € 100,00

20,00

20,00

50,00

Parr. S.Nicola di Bari

Parr. S.Barbara e S.Giovanni Battista

CONTRONE

CORLETO MONFORTE

20,00

20,00

20,00

Parr. S.Nicola di Bari

CASTELCIVITA

20,00 €

Bollettino

50,00

20,00

€ €

G. Miss. Rag. G. Seminario G. Migrazioni Carità (quar.) G. Opere T. S. G. Univ. Catt. G. Carità Papa G. Missioni G. quot. catt. Carità (avv.)

Parr. S.Cono

Parrocchia

CASTELCIVITA

Città


20,00

20,00

€ 150,00

€ 100,00

20,00

20,00

80,00

80,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

€ 650,00

€ 550,00

20,00

20,00

€ 220,00

TOTALE

Feste

Bollettino

20,00

G. Miss. Rag. G. Seminario G. Migrazioni Carità (quar.) G. Opere T. S. G. Univ. Catt. G. Carità Papa G. Missioni G. quot. catt. Carità (avv.)

Zona Pastorale Policastro - anno 2016 *

20,00

Parrocchia

Città

10,00

20,00

20,00

10,00

10,00

€ 100,00

€ 150,00

10,00

20,00

20,00

10,00

10,00

€ 100,00

€ 100,00

10,00

50,00

50,00

15,00

Parr. S.Daniele e S.Nicola di Bari

Parr. S.Maria delle Grazie

70,10

69,80

€ 100,00

CAMEROTA

Parr. S.Maria Assunta

CAMEROTA-MARINA DI CAM. Parr. S.Alfonso

CAMEROTA-LENTISCOSA

Parr. Maria SS. delle Nevi

15,00

CELLE DI BULGH.-PODERIA 69,80

CELLE DI BULGHERIA €

43,10

Parr. S.Ferdinando Re

85,00

42,15

70,76

55,00

€ 5.354,09

€ 1.620,00

€ 1.095,18

€ 137,03

€ 445,97

€ 160,00

ISPANI-CAPITELLO

20,00

20,00

70,10

43,10

50,00

50,00

20,00

50,00

20,00

€ 180,00

€ 100,00

€ 370,00

40,00

€ 140,00

€ €

50,00

€ 635,00

Parr. S.Demetrio M. 85,00

50,00

60,00

25,00

50,00

35,00

50,00

50,00

40,00

25,00

€ 150,00

Parr. S.Cristoforo 42,15 € € 160,00 € 125,97

50,00

50,00

€ 945,00

€ 350,00

MORIGERATI €

50,00

Parr. Maria SS.Annunziata Parr. S.Nicola di Bari €

70,76

€ 615,18

€ 100,00

€ 195,00

50,00

€ 140,00

€ 175,00

€ 150,00

€ 560,00

€ 350,00

ISPANI-S. CRISTOFORO MORIGERATI-SICILI' SAN GIOVANNI A P.-BOSCO

ROCCAGLORIOSA-ACQUAV. Parr. Maria SS. del Carmine SAN GIOVANNI A P.-SCARIO Parr. S.Maria Immacolata

50,00

Parr. S.Marina V. Parr. S.Giovanni Battista €

€ 215,00

35,00 € 1.783,84

SANTA MARINA SAPRI Parr. S.Antonio Abate

TOTALE € 300,25

€ 137,03

VIBONATI Parr. S.Maria di Portosalvo

SANTA MARINA-POLIC. BUS. Cattedrale S.Maria Assunta

VIBONATI-VILLAMMARE

* ad integrazione delle somme già esposte nel Bollettino Diocesano anno 2016, per le collette consegnate all’Ufficio Economato dopo il 31 gennaio 2017

79


80

30,00 € 30,00 €

50,00

10,00

€ 110,00 30,00

€ 100,00

€ 270,00

10,00

10,00

50,00

10,00

20,00

20,00

20,00

20,00

€ 600,00

€ 200,00

€ 200,00

€ 100,00

€ 590,00

30,00

Parr. Beata V. Maria di Pompei

SASSANO-SILLA

TEGGIANO-SAN MARCO

Parr. S.Marco

TEGGIANO-PRATO PERILLO Parr. Sacro Cuore

Cattedrale e S. Agostino

Parr. S.Giuseppe Operaio

TEGGIANO

TEGGIANO-PANTANO

TOTALE

Parr. S.Giovanni

SASSANO

15,00

€ 1.280,00

70,00

50,00

20,00

€ 418,55

Parr. S.Maria Assunta e S.Francesco

SASSANO-VARCO NOTAR E. Parr. Cuore Immacolato

€ 590,00

Parr. S.Maria Maggiore

30,00 € 3.647,31

€ 390,00

20,00

50,00

40,00

10,00

€ 640,00

55,00

€ 210,00

20,00

20,00

20,00

10,00

30,00

30,00

50,00

20,00

20,00

20,00

€ 100,00

€ 50,00 € 205,00

50,00

€ 370,58

30,00

SANZA

SANT'ARSENIO

20,00

Parr. S.Maria Maggiore

€ 150,00

SAN RUFO

10,00

Parr. SS.Trinità

Parr. S.Pietro Apostolo

SALA CONSILINA

SAN PIETRO AL TANAGRO

67,00

€ € 410,00

Parr. S.Stefano

Parr. SS.Annunziata

SALA CONSILINA

SALA CONSILINA

35,00

70,00

Parr. S.Pietro €

€ 100,00

30,00

Parr. S.Antonio di Padova

SALA CONSILINA

SALA CONSILINA

€ 100,00

40,00

Parr. SS.Pietro Ap. e Benedetto

Parr. S.Anna

€ 100,00

POLLA

50,00

50,00

54,00

€ 100,00

SALA CONSILINA

Parr. Cristo Re e S.Cuore di Gesù

POLLA

Parr. S.Nicola dei Latini e S.Maria dei Greci

20,00

Parr. S.Nicola di Bari

PETINA

POLLA

40,00

Parr. S.Maria delle Grazie

PERTOSA

40,00

Parr. S.Michele

Parr. S.Alfonso dei Liguori

40,00

PADULA

Parr. S.Giovanni Battista

PADULA-SCALO

PADULA

MONTESANO S.M.-ARENAB. Parr. S.Maria di Loreto

40,00

10,00

50,00

60,00

80,00

80,00

20,00

20,00

20,00

20,00

50,00

20,00

50,00

25,00 € 1.625,00

€ 150,00

€ 450,00

10,00

20,00

30,00

30,00

50,00

20,00

10,00

20,00

20,00

10,00

35,00

20,00

10,00

€ 725,00

€ 200,00

10,00

20,00

30,00

30,00

50,00

15,00

10,00

20,00

20,00

15,00

25,00

10,00

€ 535,00

€ 200,00

40,00

10,00

20,00

50,00

50,00

50,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

80,00

20,00

5,00

€ 1.035,00

€ 400,00

40,00

10,00

50,00

80,00

50,00

40,00

10,00 10,00 10,00 30,00 € 2.630,00

€ 535,00

€ 150,00

€ 150,00

€ 450,00

€ 210,00

10,00

25,00

20,00

10,00

20,00

30,00

30,00

50,00

20,00

10,00

20,00

20,00

€ 325,00

€ 35,00

30,00

30,00

€ 180,00

10,00

20,00

10,00

15,00

40,00

10,00

50,00

50,00

70,00

80,00

30,00

20,00

30,00

30,00

25,00 € 800,00

€ 150,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

€ 420,00

50,00

50,00

50,00 € 3.994,70

€ 200,00

€ 100,00

€ 774,70

€ 300,00

€ 400,00

€ 100,00

€ 100,00

€ 200,00

€ 100,00

€ 120,00

€ 100,00

-

-

-

-

95,00

€ 17.657,01

€ 270,00

€ 1.730,00

€ 90,00 € 605,00

€ 420,00

€ 418,55

€ 250,00

€ 3.555,28

€ 300,00

€ 770,00

€ 1.105,00

€ 167,00

€ 190,00

€ 680,00

€ 640,00

€ 750,00

€ 300,00

€ 550,00

€ 290,00

€ 274,00

€ 1.240,00

-

-

€ 207,18

€ 450,00

€ 1.220,00

€ 500,00

Parr. S.Gerardo Maiella €

10,00

50,00

MONTESANO S. M.-TARDIA.

€ 150,00

€ 50,00

10,00

20,00

€ €

€ 160,00

TOTALE

Parr. S.Anna € 100,00

50,00

80,00

Feste € 250,00

Parr. Sacro Cuore Eucaristico 50,00

€ 180,00

20,00

MONTESANO S. M. €

30,00

60,00

20,00

50,00

MONTESANO S. M.-SCALO

€ 207,18

Parr. S.Giacomo Apostolo

50,00

20,00

20,00

MONTE SAN GIACOMO

€ 150,00

20,00

20,00

50,00

70,00

50,00

20,00

Parr. S.Maria delle Grazie

20,00

20,00

Parr. Ss.Annunziata

CASALBUONO

50,00

20,00

BUONABITACOLO

50,00

50,00

Parr. S.Michele

20,00

ATENA LUCANA SCALO

€ €

50,00

Bollettino

20,00

Parr. S.Maria Maggiore

ATENA LUCANA

Parrocchia G. Miss. Rag. G. Seminario G. Migrazioni Carità (quar.) G. Opere T. S. G. Univ. Catt. G. Carità Papa G. Missioni G. quot. catt. Carità (avv.)

Città

Zona Pastorale Vallo di Diano - anno 2017


Zona Pastorale Alburni e Fasanella - anno 2017

70,00

20,00

20,00 €

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

80,00

70,00

70,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

€ 340,00

€ 320,00

-

-

TOTALE

€ 20,00

20,00

Feste

20,00 €

Bollettino

Parr. S.Nicola di Bari € 20,00

G. Miss. Rag. G. Seminario G. Migrazioni Carità (quar.) G. Opere T. S. G. Univ. Catt. G. Carità Papa G. Missioni G. quot. catt. Carità (avv.)

Parr. S.Michele Arcangelo

20,00

Parrocchia

AQUARA Parr. S.Cono €

Città BELLOSGUARDO

€ 320,00

CASTELCIVITA 80,00

70,00

20,00

50,00

20,00

20,00

10,00

€ 110,00

Parr. S.Nicola di Bari

20,00

Parr. S.Nicola di Bari

CONTRONE

10,00

CASTELCIVITA

20,00

10,00

20,00

20,00

10,00

50,00

50,00

20,00

60,00

20,00

-

€ 480,00

€ 440,00

20,00

€ 50,00

€ €

Parr. S.Biagio 20,00

Parr. S.Barbara e S.Giovanni Battista €

OTTATI € 120,00

€ 100,00

CORLETO MONFORTE 10,00

-

60,00

Parr. SS.Giorgio e Nicola

POSTIGLIONE

30,00

€ 50,00

Parr. S.Maria dei Magi

75,00 € 150,00

€ 300,00

€ 125,00

€ 2.644,93

TOTALE € 110,00 € 934,93 € 120,00 € 180,00 € 110,00 € 90,00 € 110,00 € 530,00 € 90,00 € 170,00 € 100,00 € 100,00

€ 100,00

€ 159,93

€ 30,00

Parr. S.Maria Maggiore €

Parr. S.Nicola di Bari Parr. S.Martino Vescovo

SANT'ANGELO A FASAN. SERRE Parr. S.Maria delle Grazie

ROSCIGNO

SERRE-PERSANO

10,00

€ 160,00 €

€ 159,93

SICIG. DEGLI ALB.-CASTELL. Parr. SS.Annunziata

10,00

€ 160,00 €

SICIG. DEGLI ALB.-GALDO

10,00

€ €

SICIG. DEGLI ALB.-TERRAN. Parr. S.Giovanni Battista SICIGNANO DEGLI ALBURNI Parr. S.Matteo e S.Margherita

81


82

7,00 50,00

23,00

40,00

50,00

20,00

35,00

35,00

30,00

€ 40,00

30,00 30,00

42,26

€ 150,00

€ 100,00

€ 110,00

20,00

20,00

20,00

20,00

40,00

20,00

80,00

80,00

90,00

40,00

60,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

20,00

€ 100,00

Feste

20,00 10,00

€ €

Parr. S.Marina V.

SANTA MARINA

TOTALE

50,00 20,00

€ €

Parr. S.Pietro Apostolo

€ 190,00

€ 1.407,00

30,00

€ 365,00

€ 161,71 € 2.795,79

€ 184,45

€ € 1.140,00

30,00 30,00 € 485,00

25,00 € 265,00

35,00 € 435,00

50,00 60,00 € 2.342,26

€ € 225,00

€ 570,00

20,00 20,00 € 300,00

€ 600,00

€ 800,00 € 11.130,05

€ 361,71

€ 1.189,45

Parr. S.Maria di Portosalvo

-

-

-

-

€ 1.820,00

Parr. S.Antonio Abate

30,00

€ 100,00

€ 2.008,00

VIBONATI-VILLAMMARE

50,00

€ 530,00 € 277,31

VIBONATI

20,00

20,00

20,00

20,00

50,00 50,00 € 720,00

€ 50,00

€ €

10,00

20,00

20,00 20,00

Parr. S.Maria delle Nevi 35,00

50,00 50,00

Parr. S.Maria Assunta €

€ 600,00

10,00

20,00

€ €

TORRE ORSAIA-CASTEL R.

50,00

20,00

TORTORELLA

20,00

30,00 € 620,00

€ 100,00

40,00

50,00

10,00

10,00

€ 100,00

Parr. S.Lorenzo M.

50,00 50,00

TORRE ORSAIA

€ 200,00

€ €

€ 300,00

10,00

10,00

20,00

€ 500,00

Parr. S.Pietro Apostolo

10,00

10,00

€ 100,00

25,00 20,00

Parr. S.Maria Immacolata

50,00

€ €

TORRACA

10,00

50,00

€ 300,00

50,00 50,00

SAPRI

10,00

20,00

€ €

€ 448,00

25,00 30,00

€ 420,00

70,00

67,31

€ €

€ 415,00

-

-

45,00

45,00

61,58

€ 700,00

Parr. S.Giovanni Battista

€ 150,00

€ 400,00

50,00 50,00

€ €

€ 150,00

€ 600,00

SAPRI

SANTA MARINA-POLIC. BUS. Cattedrale S.Maria Assunta

SAN GIOVANNI A P.-SCARIO Parr. S.Maria Immacolata

SAN GIOVANNI A PIRO

Parr. S.Nicola di Bari

ROCCAGLORIOSA-ACQUAV. Parr. Maria SS. del Carmine

SAN GIOVANNI A P.-BOSCO

65,00

22,00 35,00 € 100,00

€ 620,00

€ 340,00

€ 680,00

€ 270,00

TOTALE

Parr. S.Giovanni Battista e S.Nicola di Bari 20,00

€ €

€ 120,00

20,00

ROCCAGLORIOSA €

30,00

30,00

20,00

40,00

20,00

€ 20,00

Parr. Maria SS.Annunziata €

30,00

30,00

20,00

40,00

20,00

MORIGERATI-SICILI' 20,00

€ €

€ 150,00

€ 100,00

60,00

40,00

40,00

Parr. S.Cristoforo

20,00

35,00

35,00

€ €

Parr. S.Demetrio M. €

20,00 30,00

60,00

20,00

ISPANI-S. CRISTOFORO

40,00

€ €

MORIGERATI €

15,00

Parr. S.Ferdinando Re

ISPANI-CAPITELLO 15,00

19,32

Parr. Maria SS. delle Nevi

€ 100,00

€ 100,00

Parr. S.Nicola di Bari

50,00

50,00

CELLE DI BULGHERIA

€ € 250,00

ISPANI

50,00

Parr. S.Maria Assunta

CELLE DI BULGH.-PODERIA

50,00

Parr. S.Nicola

Parr. S.Maria Assunta in Cielo

CASELLE IN PITTARI

12,00

Parr. S.Maria della Stella

CASALETTO SPART.-BATT.

CASALETTO SPARTANO

15,00

Parr. S.Giuseppe

CASALETTO SPA.-FORTINO

20,00 30,00

€ €

40,00

20,00

Parr. S.Marco Evangelista

CAMEROTA-LICUSATI

CAMEROTA-MARINA DI CAM. Parr. S.Alfonso

€ 180,00

20,00

40,00

20,00

Parr. S.Maria delle Grazie

CAMEROTA-LENTISCOSA

20,00 €

Bollettino

40,00

30,00

€ €

G. Miss. Rag. G. Seminario G. Migrazioni Carità (quar.) G. Opere T. S. G. Univ. Catt. G. Carità Papa G. Missioni G. quot. catt. Carità (avv.)

Zona Pastorale Policastro - anno 2017

Parr. S.Daniele e S.Nicola di Bari

Parrocchia

CAMEROTA

Città


83


84


85


86


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AVVENIMENTI



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AGENDA



Data

Appuntamento

dom, 01/01/2017 11:00

Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo

mar, 03/01/2017 10:00

Incontro foraniale dei sacerdoti andare a S. Pt al Tanagro Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Antero, patrono Incontro sacerdoti ordinati nell'ultimo decennio Convegno museo diocesano Concerto per la pace

mar, 03/01/2017 18:00

mer, 04/01/2017 mer, 04/01/2017 18:00 gio, 05/01/2017 19:00 ven, 06/01/2017 11:00

Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo

ven, 06/01/2017 17:00

Rassegna cori polifonici

dom, 08/01/2017

Incontro mensile delle Religiose Week-end orientamento ragazzi III media Festa Diocesana della Famiglia

sab, 14/01/2017 sab, 14/01/2017 19:00

lun, 16/01/2017 16:30

mar, 17/01/2017 11:00

mer, 18/01/2017 19:00

ven, 20/01/2017

Luogo Cattedrale S.Maria Maggiore, Via Discesa S.Maria, 84039 Teggiano SA, Italia

Parrocchia Santa Maria delle Grazie, Via Carlo Pisacane, 84030 Casalbuono SA, It

Museo diocesano Teggiano Pertosa, SA, Italia, Chiesa Madre Cattedrale S.Maria Maggiore, Via Discesa S.Maria, 84039 Teggiano SA, Italia San Pietro Al Tanagro, 84030 San Pietro Al Tanagro SA, Italia Prato Perillo, SA, Italia, Prato Perillo, SA, Italia

Parrocchia Sant'Alfonso Maria de' Liguori, Via Nazionale, 263, 84034 Padula SA, Il Vescovo presiede la Parrocchia Sant'Anna, celebrazione Eucaristica. Montesano sulla Possesso canonico di Don Marcellana, SA, Italia Donato Romano Celebrazione Eucaristica Vibonati, 84079 Vibonati presieduta dal Vescovo SA, Italia nella festa di S. Antonio Il Vescovo inaugura la Parrocchia S. Alfonso Scuola del Vangelo forania Padula scalo Padula-Montesano Il Vescovo tiene una Padri cappuccini piazza S. meditazione CISM-USMI Francesco 33 Salerno Diocesi Salerno

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Data

Appuntamento

sab, 21/01/2017 19:00

Preghiera Ecumenica

dom, 22/01/2017

Giornata pro-Seminario Forania di Policastro Il Vescovo partecipa alla celebrazione Eucaristica con il Card. Tobin Il Vescovo incontra il collegio dei Consultori, il collegio dei Vicari Foranei e i Segretari Festa della Pace AC

dom, 22/01/2017 18:30

mar, 24/01/2017 10:00

dom, 29/01/2017 dom, 29/01/2017 lun, 30/01/2017

Presa possesso titolo Cardinalizio Card. Tobin Assemblea CEC

mar, 31/01/2017 09:30

Incontro mensile del clero

mar, 31/01/2017 18:00

Sacramento della Confermazione

gio, 02/02/2017 17:00

Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Giornata Diocesana per la Vita « Donne e uomini per la vita sulle orme di S. Teresa di Calcutta» Incontro foraniale dei sacerdoti Il Vescovo partecipa al convegno: Chiesa e Lavoro: quale futuro per i giovani del Sud Incontro sacerdoti ordinati nell'ultimo decennio Il Vescovo incontra i seminaristi della Diocesi Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella Giornata del Malato

dom, 05/02/2017

mar, 07/02/2017 mer, 08/02/2017

ven, 10/02/2017 10:00 ven, 10/02/2017 16:00 sab, 11/02/2017 10:00

118

Luogo Atena Lucana, SA, Italia, Parrocchia S. Michele Arcangelo

Basilica Sant' Alfonso Pagani Teggiano, 84039 Teggiano SA, Italia

Scario, 84070 Scario SA, Italia Roma, RM, Italia Pompei, 80045 Pompei NA, Italia Convento S. Francesco D’ Assisi, Via Francesco de Sanctis, 84034 Padula SA, It Parrocchia S. Anna, Via Giuseppe Mezzacapo, 84036 Sala Consilina SA, Italia Santuario s. Antonio Abate Vibonati Parrocchia S. Anna, Via Giuseppe Mezzacapo, 84036 Sala Consilina SA, Italia

Napoli, NA, Italia

Teggiano, SA, Italia Presidio ospedaliero "Luigi Curto" di Polla, Via Luigi Curto, 84035 Polla SA, It


Data sab, 11/02/2017 16:00

sab, 11/02/2017 21:00

dom, 12/02/2017 11:00

dom, 12/02/2017 16:30 lun, 13/02/2017 sab, 18/02/2017 19:00 dom, 19/02/2017 18:00

mar, 21/02/2017 09:30

mar, 21/02/2017 18:30

mer, 22/02/2017 10:30 sab, 25/02/2017 10:00

dom, 26/02/2017 dom, 26/02/2017 11:00 dom, 26/02/2017 17:00 mar, 28/02/2017 09:30

gio, 02/03/2017 18:30

Appuntamento Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella Giornata del Malato

Luogo

Presidio Ospedaliero dell'Immacolata, Via Giuseppe Verdi, 84073 Sapri SA, Italia Inizio della peregrinatio Santuario Incoronata Mariae Rosario meditato e Castelluccio Cosentino (SA) lettura della Parola Celebrazione Eucaristica Parrocchia S. Lorenzo presieduta dal Vescovo Martire, Via Alcide De nella festa degli anziani e Gasperi, 1, 84077 Torre ammalati Orsaia SA, Assemblea Diocesana AC Teggiano, 84039 Teggiano SA, Italia Esercizi spirituali Monache Scala, SA, Italia Redentoriste Consulta Diocesana Parrocchia San Michele giovani Atena scalo Festa famiglie Parrocchia Santa Teresa del Bambino GesÚ Battipaglia Il Vescovo incontra il Teggiano, 84039 Teggiano collegio dei Consultori, il SA, Italia collegio dei Vicari Foranei e i Segretari Il Vescovo partecipa al Convento Sant'Antonio Convegno SOS acqua un Polla impegno comune contro le trivellazioni Incontro Regionale Pompei, 80045 Pompei Migrantes NA, Italia Il Vescovo partecipa Palazzo Arcivescovile all'inaugurazione dell'Anno Salerno Giudiziario 2017 Tribunali Ecclesiastici Salernitani Giornata pro-Seminario Forania di Teggiano-Sala Il Vescovo presiede la Fisciano, SA, Italia Celebrazione Eucaristica Sacramento della Cattedrale, Teggiano, SA, Confermazione Italia Incontro mensile del clero Convento S. Francesco D’ Assisi, Via Francesco de Sanctis, 84034 Padula SA, It Il Vescovo partecipa alla Roccagloriosa, SA, Italia Scuola del Vangelo

119


Data ven, 03/03/2017 10:00

Appuntamento

dom, 05/03/2017

Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa votiva della Madonna dei Cordici Convegno "Minori e violenza da vittime a carnefici" Week-end orientamento adolescenti IV e V Scuole Superiori Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella solennità di S. Pietro Pappacarbone, patrono della Diocesi Giornata pro-Seminario Forania degli Alburni Ritiro USMI Regionale

lun, 06/03/2017

Esercizi Spirituali CEC

mar, 07/03/2017

Incontro foraniale dei sacerdoti Consulta Diocesana per i giovani incaricati regionali

ven, 03/03/2017 17:00

sab, 04/03/2017

sab, 04/03/2017 18:00

dom, 05/03/2017

ven, 10/03/2017 19:30

sab, 11/03/2017 dom, 12/03/2017 16:00 lun, 13/03/2017 11:00

lun, 13/03/2017 17:00 mar, 14/03/2017 19:00

mer, 15/03/2017 19:00

gio, 16/03/2017 20:00

Giornata della Famiglia (Zona Alburni-Fasanella) Convegno Settimana Sociale AC Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Sabino, protettore Chiusura Peregrinatio forania Teggiano-Sala Il Vescovo partecipa alla scuola del Vangelo forania Teggiano-Sala Il Vescovo conclude la Scuola del Vangelo forania Policastro Il Vescovo conclude la Scuola del Vangelo forania Alburni

120

Luogo Santuario Madonna dei Cordici, Località Torrette Tempe, 84030 Torraca SA, Itali Sala Consilina, SA, Italia

Sapri, SA, Italia

Cattedrale Santa Maria Assunta, 84067, Vico Duomo, 84070 Policastro Bussentino S

Pompei, 80045 Pompei NA, Italia Mugnano del Cardinale, 83027 Mugnano del Cardinale AV, Italia

Parrocchia Cristo Re e Sacro Cuore di Gesù, Via Cristo Re, Polla, SA, Italia

San Marco, 84039 San Marco SA, Italia Sanza, 84030 Sanza SA, Italia

Cattedrale Teggiano Chiesa san Rocco Sassano Parrocchia San Giovanni Battista Sapri Postiglione, SA, Italia


Data ven, 17/03/2017 16:00 sab, 18/03/2017 11:00

sab, 18/03/2017 19:00

dom, 19/03/2017 dom, 19/03/2017 19:00 mar, 21/03/2017 09:30

mer, 22/03/2017 17:00

dom, 26/03/2017 16:00

lun, 27/03/2017 09:30 mar, 28/03/2017

sab, 01/04/2017 18:00

sab, 01/04/2017 18:00

dom, 02/04/2017 dom, 02/04/2017 11:00 dom, 02/04/2017 16:00

lun, 03/04/2017 18:30

Appuntamento Via Crucis presieduta dal Vescovo Il Vescovo partecipa al Convegno "Processo a GesÚ" Il Vescovo incontra le famiglie delle Foranie Alburni - Fasanella Giornata pro-Seminario Forania del Fasanella Incontro "L'amore che diventa fecondo� Il Vescovo incontra il collegio dei Consultori, il collegio dei Vicari Foranei e i Segretari Il Vescovo conclude il percorso della scuola del Vangelo forania Fasanella Conclusione Scuola del Vangelo Esercizi spirituali del clero Il Vescovo partecipa alla riunione dei vescovi referenti regionali Migrantes Il Vescovo partecipa alla presentazione del libro "Quid est veritas" di Zarrella Il Vescovo tiene la catechesi di quaresima

Giornata Diocesana dei Giovani Riapertura al culto Chiesa Parrocchiale S. Francesco Il Vescovo celebra l'Eucarestia per la giornata dei giovani della Diocesi Il Vescovo conclude la Scuola del Vangelo forania Polla

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Luogo Buonabitacolo, cimitero Sapri, SA, Italia

Postiglione, SA, Italia

Padula Teggiano, 84039 Teggiano SA, Italia

Roscigno, SA, Italia

Certosa di San Lorenzo, Viale Certosa, Padula, SA, Italia Conferenza Episcopale Italiana, Circonvallazione Aurelia, Roma, RM, Italia Parrocchia Sant'Alfonso Maria de' Liguori, Via Nazionale, Padula, SA, Italia Parrocchia San Giacomo Apostolo, Via M. Aletta, Monte San Giacomo, SA, Italia

Sanza Concattedrale Policastro

Auditorium comunale Atena Lucana, Strada Statale 166 degli Alburni, Taverne, S


Data mar, 04/04/2017 mar, 04/04/2017 19:00

gio, 06/04/2017 20:30 ven, 07/04/2017 11:00

ven, 07/04/2017 16:00 dom, 09/04/2017 11:00

dom, 09/04/2017 17:30

lun, 10/04/2017 11:30 lun, 10/04/2017 16:00

mar, 11/04/2017 10:30 mar, 11/04/2017 19:00

mer, 12/04/2017 18:00 gio, 13/04/2017 18:30

ven, 14/04/2017 15:30

ven, 14/04/2017 19:00

Appuntamento Incontro foraniale dei sacerdoti Celebrazione Eucaristica e benedizione della campana presieduta dal Vescovo Conclusione Peregrinatio Mariae Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo per gli alunni degli istituti superiori di Sala Consilina Il Vescovo incontra I seminaristi della Diocesi Benedizione delle Palme e Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo

Luogo

Chesa dei Cappuccini Montesano sulla Marcellana Terranova, SA, Italia Parrocchia S. Anna, Via Giuseppe Mezzacapo, Sala Consilina, SA, Italia Episcopio Teggiano

Cattedrale S.Maria Maggiore, Via Discesa S.Maria, 84039 Teggiano SA, Italia Il Vescovo presiede la Via Parrocchia Maria Ss. Del Matris Suffragio, Piazza Castello, Acerra, NA, Italia Il Vescovo presiede la Santuario Monte Carmelo celebrazione Eucaristica Buonabitacolo Il Vescovo presiede la Presidio ospedaliero "Luigi celebrazione Eucaristica in Curto" di Polla, Via Luigi ospedale Curto, Polla, SA, Italia Il Vescovo incontra gli Padula, SA, Italia alunni del Liceo Il Vescovo presiede la Parrocchia Cuore Celebrazione Eucaristica Immacolato di Maria Varco con il rito della Consacrazione dell'Altare ed Ambone Messa Crismale Celebrazione Eucaristica in Cattedrale S.Maria "Coena Domini" presieduta Maggiore, Via Discesa dal Vescovo S.Maria, 84039 Teggiano SA, Italia Commemorazione della Cattedrale S.Maria Passione del Signore Maggiore, Via Discesa presieduta dal Vescovo S.Maria, 84039 Teggiano SA, Italia Via Crucis vivente Pertosa, 84030 Pertosa SA, Italia

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Data sab, 15/04/2017 22:00

dom, 16/04/2017 11:00

sab, 22/04/2017 sab, 22/04/2017 18:30 dom, 23/04/2017 19:00 mar, 25/04/2017 12:00

mer, 26/04/2017 mer, 26/04/2017 gio, 27/04/2017 09:30

gio, 27/04/2017 20:00

ven, 28/04/2017 19:30

sab, 29/04/2017 18:00

dom, 30/04/2017

dom, 30/04/2017 11:00

dom, 30/04/2017 18:00

Appuntamento Solenne Veglia Pasquale presieduta dal Vescovo

Luogo

Cattedrale S.Maria Maggiore, Via Discesa S.Maria, 84039 Teggiano SA, Italia Celebrazione Eucaristica Cattedrale Santa Maria Assunta, 84067, Vico presieduta dal Vescovo Duomo, 84070 Policastro nella Risurrezione del Bussentino S Signore Ritiro spirituale adolescenti Molfetta, BA, Italia Sacramento della Sala Consilina, SA, Italia, Confermazione Parrochia SS. Annunziata Sacramento della Caselle In Pittari, 84030 Confermazione Caselle In Pittari SA, Italia Celebrazione Eucaristica San Marco, 84039 San presieduta dal Vescovo Marco SA, Italia nella festa di S. Marco, Patrono Migrantes - Riunione Metropolia XXV di Episcopato del Napoli, Italia Cardinale Sepe Il Vescovo incontra il Teggiano, 84039 Teggiano collegio dei Consultori, il SA, Italia collegio dei Vicari Foranei e i Segretari Il Vescovo incontra i laici Oratorio Postiglione consulta foraniale forania Alburni Il Vescovo incontra i laici Parrocchia Sant'Alfonso consulta foraniale forania Maria de' Liguori, Via Teggiano-Sala; Polla; Nazionale, Padula, SA, Padula Italia Il Vescovo incontra i laici Suore Capitello consulta foraniale foranie Camerota Policastro H1O Primo Happening degli Oratori - Giochi della gioventĂš Sacramento della Parrocchia Santa Maria Confermazione delle Grazie, Via Carlo Pisacane, 84030 Casalbuono SA, It Sacramento della Postiglione, SA, Italia, Confermazione Chiesa di San Giorgio

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Data lun, 01/05/2017 11:00

lun, 01/05/2017 18:00 mar, 02/05/2017 mar, 02/05/2017 mer, 03/05/2017 10:00

gio, 04/05/2017 10:00 ven, 05/05/2017 10:00 ven, 05/05/2017 20:30 sab, 06/05/2017 10:30 sab, 06/05/2017 18:30 dom, 07/05/2017 11:45

dom, 07/05/2017 18:00 lun, 08/05/2017 18:00

mar, 09/05/2017 19:00

mer, 10/05/2017 18:00

ven, 12/05/2017 15:30

Appuntamento Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Michele, patrono Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Assemblea CEC Incontro foraniale dei sacerdoti Riunione Migrantes regionale

Consiglio Presbiterale Diocesano Consiglio Presbiterale Diocesano Sagra Parrocchiale del Carciofo bianco Il Vescovo incontra gli alunni delle Scuole Sacramento della Confermazione Sacramento della Confermazione

Sacramento della Confermazione Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Michele arcangelo, patrono Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Nicola, titolare Consiglio Pastorale Diocesano

Il Vescovo incontra I seminaristi della Diocesi

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Luogo Atena Lucana Scalo, SA, Italia, Parrocchia San Michele Arcangelo Tempa La Mandra, SA, Italia Caserta, 81100 Caserta CE, Italia

Santuario della Beata Vergine del Rosario, Piazza Bartolo Longo, Pompei, NA, Ita Teggiano, 84039 Teggiano SA, Italia Teggiano, 84039 Teggiano SA, Italia Pertosa, 84030 Pertosa SA, Italia Cerreta, SA, Italia Marina di Camerota, SA, Italia Parrocchia Sacro Cuore Eucaristico, Via Cesare Battisti, Montesano Scalo, SA, It Grotta San Michele S. Angelo a Fasanella Caselle In Pittari, 84030 Caselle In Pittari SA, Italia

Roccagloriosa, SA, Italia, Chiesa di S. Nicola Rocchetta Parrocchia Sant'Alfonso Maria de' Liguori, Via Nazionale, 263, 84034 Padula SA, Pontecagnano, Seminario Giovanni Paolo II


Data sab, 13/05/2017 10:30

sab, 13/05/2017 18:30

dom, 14/05/2017 11:00

dom, 14/05/2017 19:00

lun, 15/05/2017 11:00

lun, 15/05/2017 18:30

mar, 16/05/2017 09:30

mar, 16/05/2017 18:00

mer, 17/05/2017 12:00

gio, 18/05/2017 11:00

ven, 19/05/2017 18:30 sab, 20/05/2017 09:30 sab, 20/05/2017 19:30

Appuntamento Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa della Madonna dei Martiri, patrona Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo

Luogo Santuario Madonna Dei Martiri, 84030 Casaletto Spartano SA, Italia

Parrocchia Santa Maria del Soccorso Largo Soccorso 80146 Napoli Celebrazione Eucaristica e SicilĂŹ cresime presieduta dal Vescovo nella festa di S. Biagio, patrono Sacramento della Parrocchia S. Giovanni Confermazione Battista, Via Vittorio Veneto, 84073 Sapri SA, Italia Celebrazione Eucaristica Santuario di S. Sofia, presieduta dal Vescovo SP430, 84040 Poderia SA, nella festa di S. Sofia, Italia patrona Sacramento della Parrocchia S. Marco Confermazione Evanglista, Via San Marco, 84050 Licusati SA, Italia Il Vescovo incontra il Teggiano, 84039 Teggiano collegio dei Consultori, il SA, Italia collegio dei Vicari Foranei e i Segretari Il Vescovo incontra i Cappella Unisa Fisciano giovani universitari della Diocesi Celebrazione Eucaristica Galdo, 84029 Galdo SA, presieduta dal Vescovo Italia nella festa di S. Pasquale, Patrono Celebrazione Eucaristica Licusati, SA, Italia, presieduta dal Vescovo Santuario nella festa della SS. Annunziata, Patrona Sacramento della Lentiscosa, SA, Italia Confermazione Consiglio Diocesano Affari Teggiano, SA, Italia, Ufficio Economici Economato Il Vescovo presiede la Serra di Castelcivita celebrazione Eucaristica nella festa della Madonna di Pompei

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Data dom, 21/05/2017 11:00

lun, 22/05/2017 mer, 24/05/2017 10:30 dom, 28/05/2017 18:30 lun, 29/05/2017 18:00

mar, 30/05/2017 09:30

mar, 30/05/2017 19:00

mer, 31/05/2017 19:00

gio, 01/06/2017 19:00 ven, 02/06/2017 ven, 02/06/2017 19:00

sab, 03/06/2017 10:45

dom, 04/06/2017 18:30 mar, 06/06/2017 mer, 07/06/2017 10:00 sab, 10/06/2017 16:30

Appuntamento Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Ciro, protettore CEI - Assemblea Generale Riunione Regionale Migrantes Sacramento della Confermazione Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di Maria SS. di Pietrasanta Incontro mensile del clero

Luogo Atena Lucana, SA, Italia, Santuario di S. Ciro

Roma, Italia Pompei, 80045 Pompei NA, Italia Buonabitacolo, SA, Italia Santuario Maria SS. di Pietrasanta, 84070 San Giovanni A Piro SA, Italia

Convento S. Francesco D’ Assisi, Via Francesco de Sanctis, 84034 Padula SA, It Il Vescovo conclude la Parrocchia S. Nicola dei peregrinatio Mariae forania latini Polla Polla Il Vescovo presenta il Istituto Maestre Pie documento preparatorio de Filippini, Via Oronzo prossimo Sinodo dei Caldarola, Prato Perillo, Vescovi SA, Italia Sacramento della Villammare, 84079 Confermazione Villammare SA, Italia Incontro Diocesano dei Ministranti Celebrazione dei primi Cattedrale S.Maria Vespri presieduti dal Maggiore, Via Discesa Vescovo nella solennità di S.Maria, 84039 Teggiano S. Cono SA, Italia Celebrazione Eucaristica Cattedrale S.Maria presieduta dal Vescovo Maggiore, Via Discesa nella solennità di S. Cono S.Maria, 84039 Teggiano SA, Italia Sacramento della Sapri, SA, Italia, Confermazione Parrocchia Immacolata Incontro foraniale dei sacerdoti Pellegrinaggio della Diocesi di Ischia Festa unitaria AC Castelcivita, 84020 Castelcivita SA, Italia

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Data sab, 10/06/2017 17:30 sab, 10/06/2017 19:30 dom, 11/06/2017 21:00

lun, 12/06/2017 18:00

Appuntamento Sacramento della Confermazione Sacramento della Confermazione Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella solennità della SS. Trinità Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo e benedizione del pane

mar, 13/06/2017 06:30

Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Antonio

mar, 13/06/2017 11:00

Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Antonio Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Antonio, patrono Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa della Madonna della Tempa Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Vito Celebrazione Eucaristica e processione presiedute dal Vescovo nella festa di S. Vito, patrono Convegno soprintendenza Salerno "Mostra ritorno al Cilento" Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nel 50° anniversario della Consacrazione della Chiesa e dell'Altare Sacramento della Confermazione

mar, 13/06/2017 18:00

mer, 14/06/2017 11:00

gio, 15/06/2017 11:00

gio, 15/06/2017 18:00

ven, 16/06/2017 17:00

sab, 17/06/2017 19:00

dom, 18/06/2017 11:00

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Luogo Chiesa Ss.ma Annunziata Padula Sala Consilina, SA, Italia, Parrocchia Sant'Antonio Trinita', 84036 Trinita' SA, Italia

Parrocchia San Ferdinando Re, Strada Statale 18 Tirrena Inferiore, 84050 Capitel Convento S. Antonio, Via del Convento di Sant'Antonio, 84035 Polla SA, Italia Montesano sulla Marcellana, SA, Italia, Chiesa dei Cappuccini Chiesa di Sant'Antonio di Padova, Via Giacomo Leopardi, 84077 Castel Ruggero SA, San Rufo, 84030 San Rufo SA, Italia

Tortorella, SA, Italia, Chiesa di S. Vito Sapri, SA, Italia, Parrocchia Immacolata

Museo diocesano Teggiano Sicignano degli Alburni, SA, Italia, Parrocchia San Matteo e Santa Margherita

Parrocchia San Giovanni Evangelista Sassano


Data dom, 18/06/2017 18:00

lun, 19/06/2017 18:00

mar, 20/06/2017 17:00 mer, 21/06/2017 17:00 mer, 21/06/2017 19:30

ven, 23/06/2017 18:30 sab, 24/06/2017 19:00

dom, 25/06/2017 11:30

mer, 28/06/2017 19:00 gio, 29/06/2017 11:45

gio, 29/06/2017 17:30

ven, 30/06/2017 18:00 ven, 30/06/2017 19:30 sab, 01/07/2017 09:00

Appuntamento Celebrazione Eucaristica e processione presiedute dal Vescovo nella solennitĂ del Corpus Domini Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Marina Convegno Pastorale Diocesano Convegno Pastorale Diocesano Giornata mondiale del Rifugiato

Il Vescovo presiede l'ordinazione presbiterale Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Giovanni Battista, patrono Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Giuseppe, titolare Sacramento della Confermazione Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Pietro

Luogo Cattedrale S.Maria Maggiore, Via Discesa S.Maria, 84039 Teggiano SA, Italia Santa Marina, SA, Italia

Parrocchia Sant'Alfonso Maria de' Liguori, Via Nazionale, Padula, SA, Italia Concattedrale Policastro Parrocchia San Giovanni Battista e San Nicola di Bari, Piazza del Popolo, 84060 Fortino, 84030 Fortino SA, Italia

Torraca, 84030 Torraca SA, Italia Parrocchia Sacro Cuore Eucaristico, Via Cesare Battisti, 84033 Montesano Scalo S Celebrazione Eucaristica e San Pietro Al Tanagro, sacramento della 84030 San Pietro Al Confermazione presieduta Tanagro SA, Italia dal Vescovo nella festa di S. Pietro, patrono Sacramento della Poderia, SA, Italia Confermazione Sacramento della Celle di Bulgheria, SA, Confermazione Italia Il Vescovo partecipa alla San Marco di Teggiano festa della Montagna Amici S. Paolo

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Data sab, 01/07/2017 19:00

dom, 02/07/2017 10:00

dom, 02/07/2017 19:00

dom, 02/07/2017 20:00 ven, 07/07/2017 19:00

sab, 08/07/2017 16:30 sab, 08/07/2017 19:30

dom, 09/07/2017 11:00

dom, 09/07/2017 19:00

lun, 10/07/2017 06:30

lun, 10/07/2017 18:30

mar, 11/07/2017 11:30

mar, 11/07/2017 19:00 ven, 14/07/2017 08:00

Appuntamento Sacramento della Confermazione

Luogo

Parrocchia San Giovanni Battista e San Nicola di Bari, Piazza del Popolo, 84060 Celebrazione Eucaristica e Polla, Parrocchia Ss. Pietro Apostolo e Benedetto cresime presieduta dal Vescovo nella festa della Madonna delle Grazie. Sacramento della Sicignano degli Alburni, Confermazione SA, Italia, Parrocchia San Matteo e Santa Margherita Festa dei popoli Pertosa, SA, Italia Celebrazione Eucaristica Parrocchia Maria SS. Del presieduta dal Vescovo per Carmine, Via del Mare, l'inizio della Madonna del 84040 Acquavena SA, Carmelo, patrona Italia Percorso Frassati AC Al Sala Consilina, 84036 Sala Battistero... Consilina SA, Italia Celebrazione Eucaristica Parrocchia San Daniele e presieduta dal Vescovo San Nicola, Via Cesare nella vigilia della festa di S. Battisti, 84040 Camerota Vincenzo, patrono SA, Ita Sacramento della Tardiano, SA, Italia, Confermazione Parrocchia San Gerardo Maiella Celebrazione Eucaristica Chiesa Sant Antonio, Sant Antonio, 84030 Battaglia presieduta dal Vescovo nella festa di San Lazzaro SA, Italia Celebrazione Eucaristica Parrocchia San Nicola dei presieduta dal Vescovo latini e Santa Maria dei nella novena della greci, Via Porta dei Cavalli, Madonna del Carmine Celebrazione Eucaristica Corleto Monforte, 84020 presieduta dal Vescovo Corleto Monforte SA, Italia nella festa di S. Barbara, patrona Celebrazione Eucaristica Pertosa, SA, Italia, Chiesa presieduta dal Vescovo Madre nella festa di S. Benedetto Sacramento della Serre (SA) Confermazione Visita dei sacerdoti e Policastro Bussentino, SA, dell'Arcivescovo di Italia Sant'Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bi saccia

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Data ven, 14/07/2017 19:00 sab, 15/07/2017 19:00 dom, 16/07/2017 10:30

dom, 16/07/2017 18:00

mar, 18/07/2017 20:30

mer, 19/07/2017 18:30 dom, 23/07/2017 18:30 lun, 24/07/2017 mar, 25/07/2017 18:30

mer, 26/07/2017 11:30

mer, 26/07/2017 18:30

ven, 28/07/2017 11:00

dom, 30/07/2017 18:00

lun, 31/07/2017 18:00

lun, 31/07/2017 18:30

Appuntamento Sacramento della Confermazione Sacramento della Confermazione Celebrazione Sacramento della Confermazione

Luogo Arenabianca, SA, Italia

Parrocchia S. Alfonso Padula scalo Parrocchia Sant'Anna, Via S. Rosa, 84033 Montesano sulla Marcellana SA, Italia Celebrazione Eucaristica e Sapri, SA, Italia, processione presiedute dal Parrocchia Immacolata, Vescovo nella festa di S. Sapri, SA, Italia, Francesco di Paola Parrocchia Immacola Fiaccolata e Celebrazione Buonabitacolo, 84032 Eucaristica presiedute dal Buonabitacolo SA, Italia Vescovo Sacramento della Aquara Confermazione Sacramento della Pertosa Confermazione Pellegrinaggio Diocesano Fatima e Santiago Celebrazione Eucaristica S. Cristoforo di Ispani presieduta dal Vescovo nella festa di S. Cristoforo, patrono Celebrazione Eucaristica Parrocchia S. Maria presieduta dal Vescovo Maggiore, Via Antonio nella festa di S. Anna Cafaro, 23, 84037 Sant'Arsenio SA, Ita Celebrazione Eucaristica Parrocchia S. Anna, Via presieduta dal Vescovo Giuseppe Mezzacapo, nella festa di S. Anna 84036 Sala Consilina SA, Italia Celebrazione Eucaristica Aquara presieduta dal Vescovo nella festa di S. Lucido, patrono Il Vescovo partecipa al 50* S. Arsenio di sacerdozio di Don Antonio Breglia Celebrazione Eucaristica Postiglione, SA, Italia, presieduta dal Vescovo Chiesa di Santa Maria nella festa della Madonna del Carmelo Il Vescovo presiede la Basilica sant'Alfonso celebrazione Eucaristica Pagani (SA) nel triduo S. Alfonso

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Data mar, 01/08/2017 11:00 mar, 01/08/2017 19:00

mer, 02/08/2017 11:00

mer, 02/08/2017 19:00

gio, 03/08/2017 18:30

sab, 05/08/2017 11:00

sab, 05/08/2017 16:30

dom, 06/08/2017 18:30 dom, 06/08/2017 19:00

lun, 07/08/2017 10:30

mar, 08/08/2017 11:00

mer, 09/08/2017 19:00

gio, 10/08/2017 19:00

Appuntamento Sacramento della Confermazione Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Alfonso, titolare Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Onofrio, patrono Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Alfonso, titolare Presentazione catalogo Lapidarium Teggiano Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di Maria SS. delle Nevi, Patrona Processione della Madonna della Neve presieduta dal Vescovo Celebrazione Eucaristica nella festa di S. Antonio Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo

Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Donato Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Vincenzo, Patrono Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella vigilia della festa di S. Lorenzo, patrono Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa dell'Immacolata, titolare

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Luogo Sanza, 84030 Sanza SA, Italia Parrocchia Sant'Alfonso Maria de' Liguori, Via Nazionale, 263, 84034 Padula SA, Petina, 84020 Petina SA, Italia

Parrocchia S. Alfonso, Piazza S. Domenico, 84059 Marina di Camerota SA, Italia Chiesa Sant'Angelo, Via Sant'Angelo, Teggiano, SA, Italia Celle di Bulgheria, 84040 Celle di Bulgheria SA, Italia

Sanza, 84030 Sanza SA, Italia Fontana del Vaglio Parrocchia S. Giovanni Battista, Via Vittorio Veneto, 84073 Sapri SA, Italia Controne, Chiesa S. Donato Castelluccio Cosentino, 84029 Castelluccio Cosentino SA, Italia Parrocchia S. Lorenzo Martire, Via Alcide De Gasperi, 1, 84077 Torre Orsaia SA, Scario, SA, Italia, Parrocchia Immacolata


Data ven, 11/08/2017 18:30

sab, 12/08/2017 19:30 dom, 13/08/2017 11:00

lun, 14/08/2017 18:30

lun, 14/08/2017 20:00

mar, 15/08/2017 18:30

mer, 16/08/2017 08:30

mer, 16/08/2017 11:00

mer, 16/08/2017 18:00

ven, 18/08/2017 10:30

dom, 20/08/2017 10:30

dom, 20/08/2017 18:00

Appuntamento Sacramento della Confermazione presso santuario Cardoneto Sacramento della Confermazione Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di Maria SS. di Portosalvo Sacramento della Confermazione

Luogo Ottati, SA, Italia

Celle di Bulgheria, SA, Italia Villammare, 84079 Villammare SA, Italia

Cattedrale Santa Maria Assunta, 84067, Vico Duomo, 84070 Policastro Bussentino S Pellegrinaggio a piedi dalla Policastro Bussentino, Concattedrale di Policastro Concattedrale al Santuario di Pietrasanta e affidamento della Diocesi alla Madonna Processione e Cattedrale Santa Maria Assunta, 84067, Vico Celebrazione Eucaristica Duomo, 84070 Policastro presiedute dal Vescovo Bussentino S Celebrazione Eucaristica Ispani presieduta dal Vescovo nella festa di S. Rocco, protettore Celebrazione Eucaristica Sicignano degli Alburni, presieduta dal Vescovo SA, Italia, Parrocchia San nella festa di S. Rocco, Matteo e Santa Margherita Patrono Celebrazione Eucaristica e Roscigno, 84020 Roscigno processione presiedute dal SA, Italia Vescovo nella festa di S. Rocco Celebrazione Eucaristica Chiesa di S. Rocco, Piazza presieduta dal Vescovo S. Rocco, 84040 Bosco nella festa di S. Rocco, SA, Italia protettore Il Vescovo presiede la Parrocchia S. Anna clebrazione Eucaristica Montesano sulla festa S. Rocco e S. Nicola Marcellana Celebrazione Eucaristica e Parrocchia S. Giovanni processione presieduta dal Battista, Via Vittorio Vescovo nella festa del Veneto, 84073 Sapri SA, martirio di S. Giovanni Italia Battista, titolare

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Data lun, 21/08/2017 sab, 26/08/2017

sab, 26/08/2017 11:00

sab, 26/08/2017 18:30

lun, 28/08/2017 mar, 29/08/2017 19:00

gio, 31/08/2017 20:00

ven, 08/09/2017 10:30

Appuntamento Incontro Vescovi ordinati nel 2011-2012 Esercizi spirituali ignaziani per i Vescovi ordinati 2011-2012 Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di San Demetrio, patrono Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa della Madonna di Costantinopoli Settimana del Vescovo con i seminaristi Celebrazione Eucaristica e processione presiedute dal Vescovo nella festa del martirio di S. Giovanni Battista, titolare e patrono Il Vescovo presiede la celebrazione Eucaristica per le vittime della strada Celebrazione Eucaristica nella festa di S. Maria di Loreto

ven, 08/09/2017 19:00

Celebrazione Eucaristica

sab, 09/09/2017 18:30

Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nell'anniversario della morte del servo di Dio Federico Pezzullo Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Il Vescovo presenta gli orientamenti pastorali ai Consultori, Vicari Foranei, segretari e al Consiglio Presbiterale Convegno Regionale CEC "Pastorale e valorizzazione del territorio"

dom, 10/09/2017 17:30 mar, 12/09/2017 10:30

sab, 16/09/2017 09:30

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Luogo Convento di Montefiolo, Casperia, RI, Italia Camaldoli, AR, Italia

Morigerati

Castelcivita, Parrocchia San Cono

Terranova

Porto Turistico di Sapri

Parrocchia Santa Maria di Loreto, Via Santa Maria di Loreto, 84030 Arenabianca, Cappella Santa Maria, Sicignano degli Alburni Cattedrale Santa Maria Assunta, 84067, Vico Duomo, 84070 Policastro Bussentino S Sapri, loc. Timpone Teggiano, 84039 Teggiano SA, Italia

Via Gaetano Filangieri, 84013 Cava de' Tirreni SA, Italia


Data sab, 16/09/2017 18:00

sab, 16/09/2017 18:30

dom, 17/09/2017 09:30

dom, 17/09/2017 18:00 lun, 18/09/2017 17:30

lun, 18/09/2017 19:00

mar, 19/09/2017 17:30

mer, 20/09/2017 19:00

ven, 22/09/2017 19:00

dom, 24/09/2017 lun, 25/09/2017 17:00

lun, 25/09/2017 17:30

mar, 26/09/2017 09:30

Appuntamento Incontro formativo "Educare alla speranza" Ufficio Oratori Sacramento della Confermazione Celebrazione Eucaristica nella festa del SS. Crocifisso Sacramento della Confermazione Lab-Oratorio per coordinatori, educatori e animatori di Oratorio per la Zona Vallo di Diano e Alburni-Fasanella Presentazione foraniale Orientamenti Pastorali Forania di Policastro Lab-Oratorio per coordinatori, educatori e animatori di Oratorio per la Zona Vallo di Diano e Alburni-Fasanella Incontro zonale Referenti parrocchiali giovani Vallo e Alburni

Luogo

Parrocchia Cristo Re e Sacro Cuore di GesĂš, Via Cristo Re, Polla, SA, Italia San Pietro al Tanagro, 84030 San Pietro al Tanagro SA, Italia Vibonati, 84079 Vibonati SA, Italia

Villammare, 84079 Villammare SA, Italia

Auditorium comunale Atena Lucana, Strada Statale 166 degli Alburni, Taverne, S Caiazzano Celebrazione Santuario Cuore Eucaristica nella festa del Immacolato di Maria, Varco Cuore Immacolato di Maria Notar Ercole Apertura diocesana Vibonati, 84079 Vibonati dell'anno confraternale SA, Italia Incontro formativo: "Social? Parrocchia Sant'Alfonso No grazie, uso facebook - il Maria de' Liguori, Via percorso ecclesiale dalla Nazionale, 263, 84034 censula al web". Padula SA, Lab-Oratorio per coordinatori, educatori e animatori di Oratorio per la Zona Golfo di Policastro Incontro di formazione sulle Convento S. Francesco D’ comunicazioni sociali Assisi, Via Francesco de Sanctis, 84034 Padula SA, It

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Data mar, 26/09/2017 17:30

mar, 26/09/2017 19:00

mer, 27/09/2017 11:00

gio, 28/09/2017 10:30 gio, 28/09/2017 18:00 ven, 29/09/2017 12:30

ven, 29/09/2017 18:00

sab, 30/09/2017 16:00 dom, 01/10/2017 11:00

lun, 02/10/2017 mar, 03/10/2017 sab, 07/10/2017 19:30

dom, 08/10/2017 09:30 dom, 08/10/2017 18:30

mar, 10/10/2017 19:00

ven, 13/10/2017 15:30

Appuntamento Lab-Oratorio per coordinatori, educatori e animatori di Oratorio per la Zona Golfo di Policastro Incontro zonale Referenti parrocchiali giovani zona Golfo Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella traslazione delle reliquie di S. Cono Incontro Migrantes regionale Presentazione orientamenti pastorali forania Camerota Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella festa di S. Michele arcangelo Celebrazione Eucaristica nella festa di San Michele e accolitato Pellegrino Ritiro delle famiglie Celebrazione Eucaristica nella festa della Madonna del Rosario Assemblea CEC Incontro foraniale dei sacerdoti Presentazione foraniale Orientamenti Pastorali Forania degli Alburni Festa unitaria AC Il Vescovo partecipa all'Incontro di preparazione al Matrimonio Forania di Polla Presentazione foraniale Orientamenti Pastorali Forania di Teggiano-Sala Il Vescovo incontra i seminaristi della Diocesi

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Luogo

Salone Concattedrale Policastro Cattedrale S.Maria Maggiore, Via Discesa S.Maria, 84039 Teggiano SA, Italia Pompei Lentiscosa, Santuario Santa Rosalia Piazza Umberto I, Sala Consilina

Piazzetta San Michele, Caselle in Pittari Vietri di Potenza, 85058 Vietri di Potenza PZ, Italia Celle di Bulgheria, 84040 Celle di Bulgheria SA, Italia

Zuppino, 84029 Zuppino SA, Italia Petina, 84020 Petina SA, Italia Itinerante

Salone Chiesa San Rocco, Sassano Pontecagnano, Seminario Giovanni Paolo II


Data sab, 14/10/2017 17:00 dom, 15/10/2017 dom, 15/10/2017 11:45

dom, 15/10/2017 17:30

dom, 15/10/2017 18:30 dom, 15/10/2017 19:30

dom, 22/10/2017 11:30

dom, 22/10/2017 18:30 gio, 26/10/2017 dom, 29/10/2017 17:00

dom, 29/10/2017 18:30 mar, 31/10/2017 09:30 mar, 31/10/2017 18:00

mer, 01/11/2017 15:00

gio, 02/11/2017 11:30 gio, 02/11/2017 15:30 ven, 03/11/2017 18:30

Appuntamento Pellegrinaggio diocesano a Materdomini Ritiro mensile religiose Ingresso nuovo parroco Don Donato Varuzza

Luogo Materdomini, 83040 Materdomini AV, Italia

Parrocchia Sacro Cuore Eucaristico, Via Cesare Battisti, Montesano Scalo, SA, It Celebrazione Eucaristica Parrocchia Beata Maria festa S. Gerardo Maiella Vergine di Pompei, Silla, SA, Italia Incontro di preparazione al Itinerante Matrimonio Forania di Polla Celebrazione Eucaristica Parrocchia San Gerardo nella festa di San Gerardo Maiella, Tardiano Maiella Sacramento della Parrocchia San Marco Confermazione evangelista, San Marco di Teggiano Incontro di preparazione al Itinerante Matrimonio Forania di Polla 48° Settimana Sociale dei Cagliari, Italia Cattolici Italiani Giornata Vocazionale e incontro dei giovani zona Golfo di Policastro Incontro di preparazione al Itinerante Matrimonio Forania di Polla Ritiro del clero Convento S. Francesco, Padula, SA, Italia Sacramento della San Giovanni A Piro, Confermazione 84070 San Giovanni A Piro SA, Italia Celebrazione Eucaristica Cimitero Teggiano, Via presieduta dal Vescovo Provinciale delle Forbici, 84039 Teggiano SA, Italia Celebrazione Eucaristica Cimitero Policastro presieduta dal Vescovo Celebrazione Eucaristica Cimitero Sapri presieduta dal Vescovo Presentazione Auditorium comunale Atena Lucana, Strada Orientamenti Pastorali Statale 166 degli Alburni, forania Polla Taverne, S

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Data dom, 05/11/2017 17:00

dom, 05/11/2017 18:00

dom, 05/11/2017 18:30 lun, 06/11/2017 15:30 mar, 07/11/2017 mar, 07/11/2017 11:00

mar, 07/11/2017 18:00 mer, 08/11/2017 17:00

gio, 09/11/2017 10:00

gio, 09/11/2017 17:00 gio, 09/11/2017 20:00

ven, 10/11/2017 17:00

sab, 11/11/2017 09:30 dom, 12/11/2017 dom, 12/11/2017 17:00

dom, 12/11/2017 18:30 mar, 14/11/2017

Appuntamento Giornata Vocazionale e incontro dei giovani zona Alburni e Fasanella Celebrazione Eucaristica e possesso canonico di Don Antonio Caladriello Incontro di preparazione al Matrimonio Forania di Polla Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Incontro foraniale dei sacerdoti Il Vescovo incontra i Dirigenti Scolastici della Diocesi Incontro universitari UNISA Incontro formativo per fotografi e operatori video zona Vallo di Diano, Alburni e Fasanella Il Vescovo incontra i membri della Caritas Diocesana Ordinazione Diaconale Incontro Forania degli Alburni con la partecipazione del Consiglio laicale foraniale Incontro formativo per fotografi e operatori video zona Golfo di Policastro Consiglio diocesano affari economici Ritiro mensile religiose Giornata Vocazionale e incontro dei giovani zona Vallo di Diano Incontro di preparazione al Matrimonio Forania di Polla Incontro Forania di Teggiano-Sala con la partecipazione del Consiglio laicale foraniale

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Luogo

Parrocchia San Nicola di Bari, Corso Umberto I, Aquara, SA, Italia Itinerante Cimitero, Sicignano degli Alburni

Istituto d'Istruzione Superiore "Pomponio Leto", Via San Biagio, Teggiano, SA, I Parrocchia Sant'Alfonso Maria de' Liguori, Via Nazionale, 263, 84034 Padula SA, Teggiano, 84039 Teggiano SA, Italia Cattedrale Teggiano Postiglione, 84026 Postiglione SA, Italia

Scario, Salone Parrocchiale Teggiano, SA, Italia Ufficio Economato

Itinerante Luogo e orario da definirsi


Data ven, 17/11/2017 15:30 sab, 18/11/2017 10:00 dom, 19/11/2017 18:30 sab, 25/11/2017 17:00

dom, 26/11/2017 11:30 dom, 26/11/2017 18:00 dom, 26/11/2017 18:30 mar, 28/11/2017 09:30 gio, 30/11/2017 sab, 02/12/2017 10:00

dom, 03/12/2017 dom, 03/12/2017 16:30

lun, 04/12/2017 15:30 mar, 05/12/2017 mar, 05/12/2017 mer, 06/12/2017 18:30

gio, 07/12/2017 gio, 07/12/2017 17:30 ven, 08/12/2017 17:00

Appuntamento Il Vescovo incontra i seminaristi della Diocesi Incontro sacerdoti ordinati nell'ultimo decennio Incontro di preparazione al Matrimonio Forania di Polla Convegno della delegazione S. Sepolcro di Gerusalemme "Il cristiano nella società civile" Sacramento della Confermazione Celebrazione Eucaristica nella festa di Cristo Re Incontro di preparazione al Matrimonio Forania di Polla Ritiro del clero

Luogo Pontecagnano, Seminario Giovanni Paolo II Teggiano, 84039 Teggiano SA, Italia Itinerante Museo Diocesano San Pietro, Teggiano, SA, Italia

Parrocchia SS. Trinità, Sala Consilina Parrocchia Cristo Re, Polla Itinerante Convento S. Francesco, Padula, SA, Italia

Migrantes riunione singole metropolie Ritiro IdR Parrocchia San Michele Arcangelo, Via S. Clemente, 84034 Padula SA, Italia Ritiro di Avvento per le Golfo di Policastro, Italia Confraternite Giornata identità Parrocchia San Marco, associativa AC Piazza S. Marco, 84039 San Marco SA, Italia Il Vescovo presiede la Cimitero S. Arsenio celebrazione Eucaristica Assemblea CEC Incontro foraniale dei sacerdoti Sacramento della Parrocchia San Nicola dei Confermazione latini e Santa Maria dei greci, Polla Ritiro spirituale over 17 Sacramento della Confermazione Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo

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Parrocchia Santa Maggiore S. Arsenio Parrocchia Immacolata, Via Costabile Carducci, Sapri, SA, Italia


Data

Appuntamento

ven, 08/12/2017 19:00

Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo

dom, 10/12/2017 ven, 15/12/2017 15:30

Ritiro mensile religiose Il Vescovo incontra i seminaristi della Diocesi Incontro sacerdoti ordinati nell'ultimo decennio Giornata della famiglia

sab, 16/12/2017 10:00 dom, 17/12/2017 10:00 lun, 18/12/2017 10:00 mar, 19/12/2017 09:30

mar, 19/12/2017 16:30

mer, 20/12/2017 17:30

gio, 21/12/2017 19:00

dom, 24/12/2017 23:00

lun, 25/12/2017 11:00

mer, 27/12/2017

dom, 31/12/2017 11:00

dom, 31/12/2017 17:00

Luogo Parrocchia Immacolata, Lungomare Guglielmo Marconi, Scario, SA, Italia Pontecagnano, Seminario Giovanni Paolo II Teggiano, 84039 Teggiano SA, Italia Parrocchia Sant'Anna Sala Consilina Teggiano, SA, Italia Teggiano, 84039 Teggiano SA, Italia

Auguri uffici di Curia Ritiro di Avvento per il Clero, riflessione di Mons. Galantino Incontro sul bene comune, Teggiano, SA, Italia riflessione di Mons. Nunzio Galantino Il Vescovo presiede la Presidio ospedaliero "Luigi celebrazione Eucaristia Curto" di Polla, Via Luigi Curto, Polla, SA, Italia Catechesi di avvento del Parrocchia Santa Maria Vescovo Maggiore, Via XX Settembre, San Rufo, SA, Italia Celebrazione Eucaristica Cattedrale Santa Maria Assunta, 84067, Vico Duomo, 84070 Policastro Bussentino S Celebrazione Eucaristica Cattedrale S. Maria Maggiore, Via Discesa S.Maria, 84039 Teggiano SA, Italia Esperienza di fraternitĂ per giovani animatori di Oratorio Sacramento della Parrocchia San Gerardo Confermazione e festa Maiella, Tardiano della famiglia Celebrazione Eucaristica e Cattedrale S.Maria Te Deum presieduti dal Maggiore, Via Discesa Vescovo S.Maria, 84039 Teggiano SA, Italia

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Sommario

Conferenza Episcopale Campana Linee-guida per la recezione della Amoris Laetitia

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Vescovo Messaggio per la Missione Mariana Diocesana Omelia per la Messa Crismale Appello del Vescovo a pregare per la pace Messaggio per la Pasqua Messaggio in occasione delle consultazioni elettorali Telegramma per la nomina del Card. Bassetti a Presidente della CEI Riflessione alla “Veglia Morire di speranza” Omelia per l’Ordinazione Presbiterale di don Vincenzo Contaldi, don Simone Gentile e don Antonio Marino Orientamenti Pastorali 2017-2018 Messaggio per l’inizio dell’anno scolastico Messaggio per il Natale

15 21 27 28 30 33 34 40 45 64 65

Curia Decreti e nomine Ordinazioni e ministeri Collette anno 2017 Rendiconto relativo alla erogazione delle somme attribuite alla Diocesi dalla Conferenza Episcopale Italiana per l’anno 2017

Avvenimenti

Agenda

69 72 77 83

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DIOCESI DI TEGGIANO-POLICASTRO www.diocesiteggiano.it e-mail comunicazioni@diocesiteggiano.it

Editing, impaginazione e grafica Massimo La Corte

STAMPA Via Degli Edili, 101 - SAPRI (SA) Tel. 0973 603365 - E-mail: legatoria.cesare@alice.it


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