ANNO XXX N° 16 - 12 Maggio 2013

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Anno XXX 12 Maggio 2013

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Loreto 25 Aprile 2013

Il pellegrinaggio a Lourdes: un richiamo al senso della quotidianità

Convegno Gruppi di Preghiera di Padre Pio dell’Italia centrale

Giovedì 25 aprile si è svolto a Loreto il 25° Convegno dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio dell’Italia centrale. Una folla di pellegrini raccolta in preghiera gremiva la Basilica della Santa Casa durante l’Adorazione Eucaristica, guidata dal Centro di Coordinamento dei Gruppi di Preghiera di Pescara. Alle 16.30 è seguita la S. Messa presieduta da S.Ecc. Mons. Michele Castoro Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-S.Giovanni Rotondo, alla presenza del Rettore della Santa Casa P.Giuliano Viabile, del Coordinatore per il Centro Italia dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio P. Guglielmo Alimonti e i Padri Spirituali dei vari Gruppi presenti. Durante l’omelia Sua Ecc.Mons. Castoro ha voluto rendere partecipe l’assemblea di due grandi novità: la prima delle quali ha fatto vibrare il cuore dei fedeli: dal primo di giugno la salma di S.Pio da Pietrelcina sarà nuovamente e per sempre visibile agli occhi dei suoi devoti nella Cripta della nuova Chiesa di S.Giovanni Rotondo;la seconda notizia riguarda invece il passaggio di testimone tra P.Marciano Morra, per raggiunti limiti di età e Fr. Carlo Maria Laborde, nuovo Segretario Generale dei Gruppi di Preghiera di P. Pio. Più tardi, nella Sala Pomarancio della Basilica, Sua Ecc.Mons. Castoro ha incontrato i direttori spirituali e i capigruppo per presentare la nuova pubblicazione dello Statuto, vero strumento di vita e guida per i Gruppi di Preghiera. Parlando di Casa Sollievo della Sofferenza, opera di P. Pio, oggi diventato il primo ospedale del centro-sud d’Italia per la ricerca e l’assistenza, ha ricordato come esso sia stato affidato dal Santo di Pietrelcina al sostegno della preghiera e dei contributi di solidarietà dei Gruppi di Preghiera di tutto il mondo. Non va dimenticato che Casa Sollievo è un’opera della Santa Sede che dipende dal Papa, testimone della fede e riferimento dei Gruppi di Preghiera, perché essi stessi siano cuore e anima della Chiesa in questo difficile momento in cui il mondo ha così bisogno di Dio e del Vangelo per ritrovare la sua strada.

Si è appena concluso l’annuale pellegrinaggio a Lourdes del Movimento Fides Vita. Un esiguo gruppetto di sessanta persone, segno dell’intero popolo di Fides Vita, è partito carico di tante intenzioni di preghiera personali, ma anche di tante altre affidate ad esso da amici, parenti, colleghi di lavoro, conoscenti di conoscenti perché Lourdes è un richiamo immenso al compimento del nostro Destino. La permanenza nel Santuario è stata breve ma intensa, vissuta in maniera ordinaria in un luogo straordinario dove non sono mancati fattori della quotidianità che hanno aiutato, innanzitutto i pellegrini, a riconsiderare la loro adesione a questo pellegrinaggio a Lourdes. Infatti, perché andare a Lourdes? Che cosa ti fa riconsiderare un pellegrinaggio a Lourdes? Queste do-

mande sono state approfondite nelle due Meditazioni che il fondatore del nostro Movimento, Nicolino Pompei, ha tenuto, accompagnando in maniera del tutto privilegiata questo corpo di pellegrini. Lourdes è un luogo di Grazia voluto dal Signore af-

finché gli uomini possano incontrare innanzitutto quella fondamentale esperienza che ci costituisce: l’attesa di un Qualcuno che in Gesù si rivela in tutta la sua presenza umana. Grazie a Dio per il dono della Sua compagnia che da venticinque anni ci accompagna, ci sostiene a tenere fisso lo sguardo a Suo Figlio Gesù attraverso il materno abbraccio di Maria Sua Madre. Per chi non ha potuto partecipare direttamente ai giorni di pellegrinaggio a Lourdes c’è la possibilità di rivivere le struggenti Meditazioni di Nicolino sul sito di Fides Vita, una tenerezza per tutti noi figli di questo carisma e una possibilità di incontrare Cristo, così, come un bel giorno, per quanti vi si imbatteranno. Moina Maroni

Aperte le iscrizioni per i tornei di calcetto e di beach volley diocesani di AC DIOCESI - I giovani di AC della diocesi di San Benedetto Ripatransone Montalto organizzano in collaborazione con il Circolo Tennis Beretti di Grottammare un torneo di calcetto diocesano per i ragazzi e un torneo di beach volley diocesano per le ragazze tra associazioni parrocchiali di Azione Cattolica. Il torneo di calcetto avrà inizio il primo giugno presso il Campo di Calcetto Circolo Tennis Beretti, zona ex ferriera di Grottammare, le iscrizioni sono aperte ai tesserati AC nati tra il 1983 e il 1998, la quota di iscrizione è di 40 euro a squadra e ci saranno premi, oltre per la prima, seconda e terza squadra classificata anche per il miglior giocatore, il miglior portiere, il capocannoniere e la coppa disciplina, insomma ce ne sarà per tutti! Anche il torneo di beach volley avrà inizio il primo giugno e si terrà presso il Campo di Beach Volley Circolo Tennis Beretti, zona ex ferriera di Grottammare, le iscrizioni sono aperte alle tesserate AC

nate tra il 1983 e il 1998, la quota di iscrizione è di 20 euro a squadra. I regolamenti ufficiali e le schede di iscrizione per entrambi i tornei pos-

sono essere scaricati da www.azionecattolicasbt.com o dai gruppi Facebook AC Cup 2013 – Calcetto e AC Cup – Beach Volley. Janet Chiappini

Fabrizio Buratti

Parola del Signore ASCENSIONE DEL SIGNORE C

Dal VANGELO secondo LUCA In quel tempo Gesù, disse ai suoi discepoli: “Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto”. Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio. DAL VANgELO DI LUCA 24, 46-53 Questa finale del Vangelo di Luca, rappresenta benissimo la sintesi del messaggio del Vangelo, ci troviamo la storia umana del Messia, passione morte e resurrezione, riconoscimento della divinità di Cristo da parte dei discepoli, adorazione,

e attesa dello Spirito Santo per iniziare la missione testimoniando ciò che hanno visto e vissuto. Testimonianza che i discepoli daranno in tutto il mondo conosciuto annunciando il Vangelo, fondando comunità cristiane e irrorandole con il sangue del martirio. Luca nei primi versetti sottolinea che il vero Messia é il servo del Signore, il Servo sofferente profetizzato da Isaia, e non l’atteso condottiero che, secondo molti ebrei, avrebbe ristabilito il regno terreno di Israele. Inoltre, ci troviamo quello che potremo definire il programma di vita e testimonianza che ogni cristiano, in quanto tale, si trova a dover mettere in pratica: raggiungere tutte le genti per portare nel nome di Cristo la conversione e il perdono che il Figlio di Dio ci ha guadagnato attraverso la morte ma soprattutto la sua resurrezione. Ma siccome Gesù é cosciente che questi “poveri uomini”, e quelli che sarebbero venuti dopo di loro, ben poco avrebbero potuto fare con le loro misere forze, li ammonisce dicendo loro che la missione potrà cominciare solo dopo

che avrà inviato lo Spirito Santo a rivestirli di potenza dall’alto e a fornire loro quella forza e quel coraggio necessari per intraprendere il cammino della Chiesa, come nuovo popolo di Dio. Seguire Cristo richiede un impegno forte e nello stesso tempo facile, se si ha abbastanza umiltà e coraggio da lasciarsi guidare dallo Spirito inviato da Dio, quello Spirito che ci ricorda le cose che Gesù ha insegnato, che ce le spiega, che ci fa capire la verità tutta intera. Spirito che ci dà la forza di staccare gli occhi dal cielo in attesa del suo ritorno, e pur orfani della sua presenza, di metterci in cammino sulle strade del mondo per annunciare a tutti la buona notizia: in principio era il Verbo e il Verbo era Dio, egli si é fatto carne per abitare in mezzo a noi e per noi ha sofferto la passione e la morte di croce, ma ha vinto la morte ed é risorto per indicarci la via da seguire per arrivare al Padre e rimanere sempre nel suo amore.

Ovviamente non tutti i cristiani sono chiamati ad andare in giro per le strade del mondo, a fare i missionari, ma tutti sicuramente siamo chiamati a testimoniare la nostra fede in Cristo, nelle nostre case, nei posti di lavoro, per la strada, con gli amici, con tutti quelli che incontriamo, ognuno di noi è l’operaio che deve andare a lavorare nella vigna. Signore Gesù fa che il tuo popolo, che io stesso, nella gioia della tua amicizia possa far conoscere a tutti gli uomini la grandezza e la belRiccardo lezza del tuo amore per noi. PILLOLE DI SAGGEZZA: LA MISSIONE DEL CRISTIANO CONSISTE, SAPENDOSI AMATO, NELL’AVER VOGLIA DI DIRLO. (L’HEUREUX) I PRIMI APOSTOLI, GLI APOSTOLI IMMEDIATI DEGLI OPERAI SARANNO OPERAI; GLI APOSTOLI DELL’INDUSTRIA E DEL COMMERCIO SARANNO INDUSTRIALI E COMMERCIANTI (PIO XI)


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