Memories on John Ruskin 2 | Susanna Caccia Gherardini, Marco Pretelli (a cura di)

Page 17

li più avveduti e dei tecnici che si occupavano di tutela anche nel Sud della penisola. Il nesso tra le parole di Miola e alcuni temi contenuti nella ruskiniana Lampada della Memoria appare evidente: «È impossibile in architettura restaurare come è impossibile resuscitare i morti […] quello spirito che è reso solo dalle mani e dall’occhio dell’esecutore non può esser mai fatto rivivere»28, è tuttavia possibile che l’autore napoletano conosca anche l’articolo di Paravicini citato da Adolfo Avena, in cui viene tra l’altro ribadita l’inesistenza sul piano concettuale della copia e quindi della possibilità della sostituzione di un’architettura originale con una sua riproduzione29. A tali temi si affianca quello della sensibilità per il Paesaggio inteso come palinsesto stratificato di segni dell’uomo e natura, che viene non a caso richiamato esplicitamente da Benedetto Croce, che nella sua relazione di presentazione in Parlamento, nel 192030 in qualità di Ministro della Istruzione Pubblica, del disegno di Legge per la tutela dei beni culturali e ambientali coordinato dal sottosegretario Rosadi, citava Ruskin quale punto di riferimento per la nascita di un movimento in difesa del paesaggio31. Ruskin e la centralità dell’uomo nella storiografia dell’Italia meridionale Dopo il contributo di Vincenzo Ziino del 1946 su Ruskin e il problema dell’architettura come arte32, Roberto Pane è tra i primi in campo architettonico a rivalutare gli orientamenti di Ruskin nel “restauro dei monumenti” citando le sue teorie sulla conservazione nel suo Architettura e Arti decorative del 1948, in Città antiche ed edilizia nuova edito a Napoli nel 1959 e ancora in Attualità dell’ambiente antico del 1967. Successivamente il napoletano Renato De Fusco riprende a scrivere dell’apporto dell’inglese alla cultura architettonica, effettuando alcune illuminanti precisazioni. Ruskin, rileva De

Fig. 4 J. Ruskin, Napoli, finestre, 1841 (The Brantwood Trust, Coniston). Fig. 5 J. Ruskin, Napoli, Porta Capuana, 1841 (The Brantwood Trust, Coniston). Fig. 6 J. Ruskin, Napoli, Porta Capuana, 1841 (The Brantwood Trust, Coniston).

ro. Progetto e cantiere: orizzonti operativi, a cura di D. Fiorani (coordinatore), Stefano Della Torre, Sezione 3A, Roma, Quasar 2017, p. 660. 31 Cfr. A. Bellini, Riflessioni sull’attualità di Ruskin, «Restauro», 71-72, 1984, pp. 63-84, vedi in part. p. 81. 32 V. Ziino, Ruskin e il problema dell’architettura come arte, «Scienza e umanità», 9-10, 1946, pp. 189-200.

15


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Memories on John Ruskin 2 | Susanna Caccia Gherardini, Marco Pretelli (a cura di) by DIDA - Issuu