Ci sembra interessante citare anche la collezione Tappeti d’autore, curata da Nietta Condemi De Felice per il circuito di Miniartextil e realizzata a Nule, centro di antica e solida tradizione tessile (ancora oggi vanta un buon numero di artigiane attive al telaio verticale e una filanda). Il progetto, inaugurato nel 2006-2007, realizzato con il coinvolgimento di significativi artisti e designer isolani (Luciano Bonino, Giovanni Campus, Nietta Condemi De Felice, Pietro Costa, Limonta, Antonio Marras, Mastro Raphael, Ferdinando Medda, Rosetta Murru, Eugenia Pinna, Wanda Nazzari, Piero Zedde); la seconda edizione (con i tappeti su disegno di Antonio Porru, Zaza Calzia, Sandrine Lescaroux, AntoCopertina catalogo della /Coverture catalogue de la I° Mostra dell’Artigianato Sardo, novembre 1956, Sassari Invito esposizione / Invitation de l’éxposition Sardegna: di segno artigiano, Milano 2006
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Tessere Conoscenze
titolo Interamente lavorati a mano, ospitata nello showroom De Padova in contemporanea al Salone del Mobile: una collezione di tappeti sardi prodotti tra gli anni Sessanta e Ottanta, riadattati e interpretati da architetti, designer, artisti, fashion designer, scenografi e fotografi (Antonio Marras, James Irvine, Palomba & Serafini, Annalisa Cocco, Roberta Morittu, Berselli & Cassina, Maurizio Galante, Konstantin Grcic, Daniela Zedda, Piero Gemelli, Laudani & Romanelli, Maria Calderara, Peter Bottazzi, Gianfranco Pintus, Giacomo Giannini, Salvatore+Marie, Paolo Ulian, Josephine Sassu). Così presentano il lavoro Cocco e Morittu: «Nel nostro percorso di ricerca, abbiamo incontrato un sorprendente patrimonio di manufatti tessili tradizionali, estremamente rappresentativi della varietà e ricchezza espressiva della nostra terra […] tra trama e ordito di questi vecchi tappeti ci sono storia, lavoro, sapienza ed esperienza tali da far nascere in noi il desiderio di dar loro una nuova possibilità di ‘esistere’. Attraverso l’intervento creativo di diversi autori invitati, vogliamo sottolineare come l’incontro tra mondi apparentemente lontani possa suggerire nuovi percorsi per salvaguardare la memoria e riconfermare il valore di questi oggetti dando loro una nuova forza espressiva». Un concetto importante attraversa dunque quasi tutti i progetti di design per l’artigianato in Sardegna e parte dall’idea di proporre una rilettura del passato con l’intenzione di rigenerarne le radici. Altre e significative imprese nascono in Sardegna e si susseguono lungo questo percorso, tra cui la collezione realizzata per NAE Store e per Moroso da Patricia Urquiola. La nota designer spagnola ha lavorato sui segni e sui colori caratterizzanti la tradizione artigianale sarda, estrapolando dettagli e ingigantendoli, rielaborati col nuovo linguaggio digitale “a dissolvenza”, tradotti in tappeti di grande dimensione dai laboratori tessili isolani.