Progetto, Sostenibilità, Complessità | Marco Marseglia

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il progetto tra strategia e complessità • marco marseglia

Il progetto come un sistema complesso Progettare la sostenibilità nello scenario descritto nei capitoli precedenti, dove l’aspetto sistemico deve essere tenuto come principale driver progettuale e di innovazione, comporta un aumento della complessità del flusso progettuale e quindi la necessità di adottare metodi e strumenti estremamente eterogenei e divergenti, ma comunque tutti orientati a produrre lo stesso effetto. Il processo del progetto, come pratica situata (Penati, in Bertola et al., p. 34), ha come risultato finale un’azione dotata di scopo e non una sua semplice razionalizzazione e astrazione; la necessità è quella di accettare che il cammino dell’innovazione non necessariamente seguirà una traiettoria di sviluppo univoca, ma genererà molto probabilmente, una mappa di eventi possibili che dipendono dal modo in cui questi si intrecciano, generando vincoli o opportunità. Ogni azione del progettista, o del gruppo progettuale, dipende quindi dalle circostanze materiali e immateriali in cui si sviluppa e dalla negoziazione delle interazioni sociali (Maffei, in Fabbri 2010, p. 270); in questo scenario quindi il progetto inteso come processo si complessifica arrivando ad assumere caratteristiche interdisciplinari e transdisciplinari. In termini di sostenibilità risulta quindi evidente che per affrontare le cause alla base dei sintomi e persino dell’epidemia, l’approccio sistemico richiesto necessita di input provenienti da una gamma sempre crescente di basi di conoscenze scientifiche specialistiche (Marttila, Kohtala, in Vezzoli et al., 2014, p.450). Traduzione dall’inglese a cura dell’autore.

Nella complessità del progetto contemporaneo, come sostiene Germak: occorre superare i confini disciplinari settoriali e agire nel progetto in modo interdisciplinare (Germak, 2008, p. 98).

Il concetto di interdisciplinarità passa a quello di transdisciplinarità, che, soprattutto nel campo della sostenibilità, ha bisogno di estendersi nella società stessa, coinvolgendo ad esempio gli attori politici e gli altri settori della società anche, come sostiene Marttila e Kohtala (in Vezzoli et al., 2014, p. 451), al di fuori del mondo accademico, sollevando la questione non solo sulla soluzione del problema, ma soprattutto sulla scelta del problema (idem). Il pensiero sistemico comporta quindi un allargamento del team progettuale ed anche delle diverse modalità collaborative ma, come ad esempio evidenziano Marttila T. et al. (in Vezzoli et al., p. 453), con riferimento al PSS, non è ancora chiaro quale sia l’orientamento per la progettazione in questo tipo di problem solving. conoscenza per riuscire ad ottenere un accordo condiviso e una comune capacità di costruire assieme processi orientati a uno scopo.

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