• Previsioni di opere idrauliche lungo l’Ombrone tra Gello e Pontelungo / Forecasts of hydraulic works projects along the Ombrone between Gello and Pontelungo [C.B. - C.P.] 2005 - 2014 Planimetria generale del progetto della cassa di espansione dei Laghi primavera / General plan of the project of the expansion basins of Laghi Primavera [C.B. - C.P.] 2014
• Profilo trasversale tipico dei rilevati arginali delle casse di espansione / Cross section of the typical embankments of the expansion basins [C.B. - C.P.] 2014 Briglia per la derivazione idraulica di parte del volume del corso dell’Ombrone verso la cassa di espansione / Bridle for hydraulic derivation of the volume of the course of the Ombrone to the expansion basins [C.B. - C.P.] 2014
I progetti di opere dedicate a specifiche funzioni non garantiscono attraverso la loro correttezza specialistica la congruenza delle trasformazioni che inducono nei paesaggi. La limitazione settoriale della progettazione tende inoltre a limitare la lettura delle capacità funzionali dei paesaggi a cui si riferisce. Più che l’opera idraulica “cassa di espansione fluviale” intesa come insieme di manufatti, occorre pensare la funzione relativa, il più possibile integrata nei medesimi spazi con altre. Nel 2005, uno studio del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze ha argomentato l’inefficacia delle casse di esondazione in linea tra il ponte Calcaiola e quello dell’Autostrada. Nello stesso anno uno studio successivo dell’ingegnere Stefano Pagliara ha argomentato e sviluppato uno scenario relativo a più casse di espansione in derivazione per quasi 2,5 milioni di metri cubi di capienza idraulica netta, con priorità di due interventi per un totale di 1,3 milioni di metri cubi. Uno di questi interventi prioritari è previsto presso i cosiddetti Laghi Primavera, in aree per morfologia non esondabili. Ne sono conseguiti costi di acquisizione delle aree, esigenze di sbarramento del torrente per la derivazione forzata delle acque, possibili difficoltà di gestione del rilascio dei volumi di accumulo per la differenza di quota rispetto all’alveo, compromissione degli usi ricreativi esistenti. In sostanza, la definizione settoriale non ha consentito visioni integrate, necessarie.
• Localizzazione delle casse di espansione idraulica dei Laghi Primavera in aree di ridotta pericolosità idraulica (P.I.2) /Localization of the expansion basins of Laghi Primavera in areas with low hydraulic danger (PI2) [C.B. - C.P.] 2014
• Proposta di sistemazione per l’uso ricreativo delle casse di espansione / Proposal for an accomodation for the recreational use of the expansion basins [C.B. - C.P.] 2014
The projects of the works dedicated to specific functions do not guarantee, through their specialist correctness, the congruence of the transformations they operate in landscapes. The sectoral limitation of the design also tends to limit the reading of the functional capabilities of the landscapes to which it refers. More than the hydraulic work “river expansion basin” as a set of objects, it is necessary to think about the relative function, as much as possible integrated in the same spaces with others. In 2005, a study by the Department of Civil and Environmental Engineering of the University of Florence argued the ineffectiveness of the expansion basins inside the embankment between the Calcaiola bridge and the highway’s bridge. In the same year a following study of the engineer Stefano Pagliara argued and developed a scenario consisting of some expansion basins outside the embankment for almost 2.5 million cubic meters of hydraulic net capacity, with the priority of two interventions for a total of 1.3 million cubic meters. One of these is provided at the so-called “Laghi Primavera”, in not floodable areas for their morphology. This has led to generate: acquisition costs of the areas, needs for the damming of the torrent for the forced derivation of waters, possible difficulties in managing the release of storage volumes for the height difference with the riverbed and the impairment of the existing recreational uses. Essentially, the sectorial definition has not allowed integrated necessary visions.
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