Logge italiane. Genesi e processi di trasformazione | Merlo

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il tema della loggia nella trattatistica architettonica

zio circa di dodici o di sedici braccia, così a occhio a vedere, e poi entrammo su una loggia, la quale era bellissima, in colonne, che rispondeva su uno bello cortile, la quale intorno aveva uno bello pergolato […]. E così sotto questa loggia e sotto ancora queste pergole erano tavole messe e apparecchiate60. E vogliono pure avere tetto in fuori, tanto che non piova loro in su l’uscio […] quando terrà l’uscio della bottega io gitterò fuori beccategli di tre braccia, e di sopra gli faremo come dire una loggetta, la quale sarà tetto alla bottega di sotto e ancora sarà utile loro a potervi stare61. Ed entrato, si trova una scala la quale saglie a questo primo quadro, o vero a questo primo piano di questo quadro; e salita questa scala, si truova uno luogo quadro, il quale è in colonne, come dire una loggia […] e per questa medesima loggia si va oltre per uno portico, il quale portico va alli luoghi e stanze62.

Il Durand usa sempre il termine portico (= porches), riservando quello di loggia per identificare un particolare edificio: le borse. Le parti principali degli edifici sono i portici, i vestiboli, le scale, ogni genere di sale e i cortili. I portici e i vestiboli sono destinati a servire d’ingresso agli edifici, ed a precedere le altre stanze che li compongono. I portici sono delle specie di vestiboli, aperti o da intercolumni, o da arcate, o da-

Filarete, op. cit., Libro Quindicesimo, p. 485. Filarete, op. cit., Libro Quindicesimo, p. 499. 62 Filarete, op. cit., Libro Quindicesimo, p. 538. 60 61

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