Firenze e le avanguardie radicali | Mello

Page 184

182

firenze e le avanguardie radicali. un seminario di ricerca • patrizia mello

Archizoom Il gruppo nasce a Firenze nel 1966 ed è formato da Andrea Branzi (Firenze, 1938), Gilberto Corretti (Firenze, 1941), Paolo Deganello (Este, 1940) e Massimo Morozzi (Firenze, 1941 - Milano, 2014) ai quali si aggiunsero due anni dopo Dario Bartolini (Firenze, 1945) e Lucia Bartolini (Firenze 1945 - 2008). Nel dicembre 1966, a Pistoia, presso la Galleria d’arte Jolly 2, organizzano la mostra Superarchitettura insieme ad Adolfo Natalini (Superstudio). Nel 1967 progettano la serie di Gazebi e i Dream Beds. Nel 1968 partecipano alla XIV Triennale di Milano con il progetto Centro di cospirazione eclettica: l’allestimento è un omaggio alla cultura islamica che venera la ‘ka’ba’ (il cubo) rivestita di seta nera nel cuore della Mecca; al suo interno una immagine di Malcom X riannoda la storia dell’umanità e della sua disumanità. Nel 1972 partecipano alla mostra Italy: The New Domestic Landscape (MoMA, New York) con il progetto di un ambiente grigio tutto vuoto, inondato dall’esile voce di una bambina che descrive oggetti inesistenti nell’ambiente. Tra gli arredi più rivoluzionari il divano Superonda e Safari, prodotti da Poltronova nel 1967. La proposta di ‘diagrammi residenziali omogenei’ (1969) per la No-Stop City è uno dei contributi teorici più significativi portati a livello internazionale. In particolare, i saggi e le Radical Notes di Branzi pubblicati su «Casabella» rimangono fondamentali per la comprensione del periodo. Nel 1973 sono tra i soci fondatori della prima contro-scuola italiana di architettura “Global Tools - Laboratori Didattici Per La Creatività Individuale”. Remo Buti Nato nel 1938 a Quinto (Firenze), inizia la sua attività come ceramista. Si è laureato in architettura a Firenze dove, fino a pochi anni fa, ha tenuto il corso di Arredamento e Architettura degli Interni. Ha svolto lavoro di ricerca nel campo del progetto, del design e della comunicazione visiva. Si segnalano i suoi Domestic Gardens e i Giardini all’italiana del 1970 formati da piccoli elementi ceramici variamente componibili; la serie gustosa e criticamente pungente dei Piatti d’architettura del 1978. Ha esposto i suoi progetti sia alla Triennale di Milano sia alla Biennale di Venezia. Vicino ai contemporanei Radical fiorentini, ha partecipato alla nascita della prima contro-scuola italiana di architettura “Global Tools - Laboratori Didattici Per La Creatività Individuale” (1973). Sul piano didattico ha portato avanti una lucida impostazione critica nei confronti


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.