Educare al progetto sostenibile | Gallo, Romano

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educare al progetto sostenibile • paola gallo, rosa romano

concettuale che pratico, è stato data dalla necessità di cambiare il modello energetico del sistema ambientale di riferimento. Le tre fasi della rivoluzione energetica (eliminazione sprechi, risparmio e alternative) e le tre ragioni del percorso verso il futuro (continuità, transizione e cambiamento)” (Matteoli L., 2009, p. 63) sono il campo della sfida innovativa affrontata dal settore della progettazione architettonica e ancor di più da quello della ‘progettazione tecnologica’. Il nuovo orientamento riscontrabile nella concezione e produzione dei sistemi tecnologici e dei componenti edilizi si rapporta e misura, infatti, con obiettivi complessi: il conseguimento di alti gradi di compatibilità ecologica, di massimo controllo delle condizioni biofisiche e micro-climatiche proprie del contesto ambientale, di ottimali livelli di comfort termoigrometrico, di massima efficienza energetica col minimo fabbisogno e consumo di energia, in una parola: di elevata qualità ambientale del manufatto architettonico (Tucci F., 2009, p. 171). Le tecniche correnti di produzione industriale per l’edilizia (fra quelle oggi ritenute maggiormente significative), o i trasferimenti da altri settori, e soprattutto le prospettive legate ai materiali ‘intelligenti’, nanostrutturati, ecc., ma anche all’uso innovativo di quelli tradizionali, ai costanti perfezionamenti di modelli attuali di organizzazione produttiva (just in time, lean production e altri), rendono, di fatto, in gran parte disponibili nuove opzioni di progettazione tecnologica (Giallocosta G., 2011, p. 26). Rispetto a queste riflessioni si sviluppa la ricerca scientifica, anche alla scala didattica, nel settore dei componenti di involucro energeticamente efficiente, caratterizzata dalla capacità di far avvicinare e interagire in modo sinergico aree disciplinari diverse (ingegneria dei materiali, ingegneria energetica, chimica, fisica ambientale, ecc.) al fine di proporre soluzioni innovative capaci di rispondere alle esigenze di mercato, sempre più orientate verso prodotti che garantiscano molteplici prestazioni con una riduzione dei tempi e dei costi di produzione e realizzazione (Romano R., 2013, p. 447) e successivamente con un controllo crescente delle fasi gestione e manutenzione dell’edificio. Il concetto stesso di nZEB è strettamente connesso a quello di innovazione tecnologica; solo attraverso l’innovazione si potranno, infatti, proporre nuovi modelli e nuove soluzioni del progettare e del fare architettura capaci di ridurre, azzerandoli, i consumi energetici delle nostre città, limitando al contempo la pressione ambientale che queste esercitano in quanto massima espressione dell’antropizzazione terrestre. I fornitori di sistemi e componenti costituiscono oggi il vero motore dell’innovazione del settore delle costruzioni (Ozorhon B. et al., 2010). Si tratta di un’innovazione, come precedentemente ricordato, che si caratterizza per piccoli avanzamenti incrementali


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