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santa verdiana a firenze. da monastero a sede universitaria, sette secoli di storia • fauzia farneti, silvio van riel
Figg. 32-33 Sala della Crocifissione, primo piano del braccio meridionale; decorazione pittorica del cassettonato ligneo nei colori bianco, rosso e blu che attualmente si trova in uno stato di grave degrado.
durante i lavori di adeguamento a carcere, ne rimane ancora un lacerto. Nel cimitero, posto nell’“orto della clausura”, si trovava una cappella nella quale è documentato un bassorilievo con la Vergine e il Bambino e, ai lati, due figure di santi, attribuito al “tempo di Giovanni della Robbia”101. Gli ambienti del corpo di fabbrica più antico, posti al primo piano del braccio meridionale prospettante l’attuale via dell’Agnolo, sono stati interessati da alcuni interventi di manutenzione a partire dal 1724, quali la tinteggiatura delle pareti e del soffitto ligneo cassettonato, che va a celare l’antica decorazione; nella sala maggiore, adibita a “refettorio delle inferme”102 e illuminata da una unica finestra103, in questa occasione venne ritrovata sulla parete nord “nel levare quadri […] dietro a uno di essi” una Crocifissione con la Vergine e San Giovanni104 “d’antichissimo autore”, fatta restaurare e inquadrare da una cornice lignea trattata a imitazione del marmo e filettata d’oro da suor Anna Ferroni105. L’apparato decorativo a finto parato con riquadri geometrici che percorreva le pareti è stato ritrovato e descialbato durante i restauri voluti da Piero Sanpaolesi alla fine degli anni trenta del Novecento106: sotto vari strati di tinta si è trovato una decorazione trecentesca affrescata […] si è dovuto con ferri taglienti togliere i vari strati di tinta sovrapposta indurita, rifermato tutto il colore ed alle parti mancanti passata una tinta neutra107 (figg. 27-31).
È Amedeo Bellini, nel 1941, ad occuparsi del descialbo che ha riportato alla luce le decorazioni parietali realizzate a “buonfresco”, con pontate alte due metri e l’ausilio di corda battuta di color rosso, su pagina a fronte Fig. 34 Sala della Crocifissione, primo piano del braccio meridionale; decorazione pittorica del cassettonato ligneo nei colori bianco, rosso e blu che attualmente si trova in uno stato di grave degrado. Fig. 35 Sala adiacente alla Crocifissione, primo piano del braccio meridionale; della decorazione pittorica del cassettonato ligneo, analoga a quella della sala della Crocifissione, rimangono pochi lacerti.
cui poi è stato eseguito direttamente il disegno108. Dall’analisi visiva risulta ancora chiaro che i motivi a Firenze, Archivio Gallerie Storiche Fiorentine, 1869, Commissione Consultiva, 59, 16 settembre e 3 dicembre 1869. ASFI, CRSGF, 90, 65, c. 50r, Ricordanze…” Il palco di refettorio dell’Inferme ritinto e fatto la finestra di vetro”. 103 Le altre due finestre saranno aperte durante i lavori iniziati nel 1940 e diretti dall’arch. Piero Sanpaolesi. 104 La Crocifissione, realizzata a fresco, mostra ridipinture successive a secco soprattutto in corrispondenza del cielo e di San Giovanni. 105 ASFI, CRSGF, 90, 65, c. 50r, 1732, “Il palco di refettorio dell’Inferme ritinto e fatto la finestra di vetro”. 106 Firenze, SABAP, Archivio corrente, posizione A/187, Ex convento di Santa Verdiana, cartella 1, Preventivo di spesa per i lavori da eseguirsi in Carcere di S. Verdiana. Restauro di due sale da adibirsi a laboratorio, 19 dicembre 1940. Sanpaolesi era funzionario responsabile presso la Soprintendenza ai Monumenti di Firenze. 107 Citazione tratta dalla richiesta di pagamento del restauratore inoltrata alla Soprintendenza ai Monumenti di Firenze nel luglio 1941. 108 Danneggiate dall’alluvione del 1966, le decorazioni risultano fortemente compromesse nel 1978, come si evince dalle fotografie realizzate in occasione di un sopralluogo della Soprintendenza, che mostrano l’incuria generale in cui versano le due sale 101 102