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santa verdiana a firenze. da monastero a sede universitaria, sette secoli di storia • fauzia farneti, silvio van riel
Fig. 35 Vedute del sottocoro e degli altari laterali: la porzione basamentale è interessata da esfoliazione, efflorescenze ed erosione.
la grata di chiusura del varco (fig. 31). L’intonaco del davanzale presenta fessurazioni, rigonfiamenti e
Fig. 36 Altare maggiore in marmi policromi: gradini e balaustri sono interessati da esfoliazione, efflorescenze ed erosione; le crustae marmoree presentano degradazione differenziale con dissolvimento dei leganti ed evidenziazione dei clasti.
camente è testimoniato in quest’ area21. A quest’ultima finestra si possono paragonare le due aperture
distacchi causati dall’inadeguato allontanamento dell’acqua piovana e dalla vicinanza della sottostante cornice lapidea inserita nella muratura, lacerto di quel piccolo loggiato con una colonna che storipresenti nell’ambiente che era il refettorio delle monache al piano terreno, ora aula 1; ugualmente i piedritti e l’architrave sono in pietra serena e presentano problemi di esfoliazione, con la perdita di strati anche di spessore importante; macchie ed erosione della parte inferiore dei piedritti completano le manifestazioni del degrado su questi elementi architettonici probabilmente coevi (fig. 32). All’interno di questo ambiente, ora aula 1, tra le due finestre ricordate, si nota un vano ricavato nello spessore del muro il cui accesso è costituito da una cornice in pietra serena che attualmente si presenta liscia, senza tracce di lavorazione superficiale se si eccettua la chiara e leggibile presenza di un nastrino a scalpello nel giro interno corrispondente alla battuta dell’infisso che probabilmente impediva l’ingresso al pulpito nei momenti non previsti dalla liturgia. I montanti sono interessati nella porzione inferiore da diaclasi di esfoliazione e, nella restante parte, da graffi. L’elemento che costituiva la soglia di accesso, abraso sulla faccia superiore, ha una lesione orizzontale che interessa parte dello spigolo. Alcune macchie completano la fenomenologia del degrado della cornice (fig. 33). Nel portico antistante la chiesa le tre colonne tuscaniche in pietra serena, cinquecentesche, presentano erosione delle modanature del capitello e della base; nel fusto si notano fenomeni di rigonfiamento e distacco degli strati superficiali della parte inferiore causati dagli agenti atmosferici (figg. 29, 34). La colonna, posta nel lato nord, è in peggiore stato di conservazione essendo anche interessata da mancanze localizzate; le porzioni posteriori del capitello e del fusto sono anche caratterizzate da macchie e croste superficiali (fig. 30). All’interno, le corrispondenti colonne poste a sorreggere il coro alto presentano un’alterazione croma21
Cfr. il contributo di Fauzia Farneti in questo volume.