FIRENZE Architettua 2012-1

Page 128

Alberto Baratelli

Dialoghi Metafisici Nel sogno-veglia metafisico, la verità degli oggetti si rivela nel suo significato più profondo mentre l’uomo comune non legge oltre la loro patina. Quando la casa era ancora vuota l’intonaco ricopriva le volte, finti soffitti occultavano l’originario cassettonato, le sale erano serrate sequenze di spazi, corridoi, disimpegni e muri si alternavano ad ordinarie pareti. Nel paesaggio rarefatto di infissi divelti e mattonelle rimosse, sotto la spessa coltre lentamente riaffioravano i frammenti di una rovina dipinta, qua e là di una scena interrotta, immersi in una natura immaginata. Ma il fascino per la scoperta che non accomuna l’animo dell’architetto a quello di un paziente archeologo, poneva davanti distesa una grande tela bianca, come se dal confronto con l’antico scaturissero nuove relazioni e ipotetici scenari di vita futura. Lo spazio liberato ora restituisce una caleidoscopica enfilade di stanze; qui si gioca tutta la prospettiva reale su cui si consuma una sottile alternanza di luci e ombre.Gli ambiti del contemporaneo si costruiscono per spaesamento e se il complesso costrutto dell’apparato illusionistico della Stanza Nuova ostenta arditi scorci d’angolo con architetture in chiave ruinistica, nel vuoto della sala centrale la decorazione e il trompe l’oeil si annullano lasciando posto ad un ambiente rarefatto. La sorprendente nudità del fondo neutro avvolge la stanza-museo dove negli anni si sono disposti oggetti apparentemente lontani ma accomunati da un unico disegno di corrispondenze che permette ad un classico “divano novecento”di avere per sfondo paesaggi da grand tour, mentre un cinquecentesco San Giovanni, una Vergine medievale e un Angelo Annunciante appaiono quasi intenti in una Sacra Conversazione interrotta da una coppia di sedie razionaliste accompagnate da un austero LC 6. Le sculture non sono semplici oggetti ma descrivono nuove misure tra gli spazi che le restituiscono ad un tempo assoluto lontano dal loro significato storico in cui i due settecenteschi manichini, quasi protagonisti di un Triadische Ballett, sono parte di un ideale quadro dove la figura frontale sembra guardare oltre come nel Ritratto della Silvana Cenni di Casorati. Le fotografie sono dell’autrice. Guia Baratelli

126


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
FIRENZE Architettua 2012-1 by DIDA - Issuu