Firenze Architettura 2006-1

Page 94

le antiche strutture edilizie. Scrive Marcel Proust a proposito della percezione di ciò che ci circonda: “Gli è che le cose appena son percepite da noi, diventano in noi qualcosa d’immateriale, della stessa natura delle nostre inquietudini o sensazioni di quel tempo, e si mescolano indissolubilmente ad esse. Un certo nome letto un giorno in un libro contiene nelle sue sillabe il vento rapido e il sole splendente di quando lo leggevamo”.23 Ciò nonostante molte informazioni possono trarsi da una attenta analisi del documento cartaceo su cui il rilevatore ha tentato di riprodurre, se pure in maniera frammentaria, una realtà che solo lui ha visto e toccato con mano. I disegni, nel loro fermare il tempo ad un istante preciso delle trasformazioni urbane ed edilizie, raccontano del passato delle cose filtrato attraverso la sensi-

92

bilità, le conoscenze, l’attenzione dell’esecutore che pur volendo documentare con precisione l’evento, non può che trasmetterci una immagine parziale che pur sempre rappresenta un frammento di memoria. Il rilievo archeologico, attraverso la sua restituzione grafica, documentando manufatti ed eventi, è indispensabile strumento per evocare forme oggi non più visibili, funzioni ed accadimenti lontani nel tempo, per permetterci, per frammenti, di ricostruire idealmente qualcosa che non esiste più.

1 Archivio Storico del Comune di Firenze (in seguito A.S.C.F.), Atti del Consiglio Comunale, seduta del 2 dicembre 1881, anno 1881. 2 Cfr. S. Fei, Nascita e sviluppo di Firenze città borghese, G e G, Firenze 1971, pp. 106-122; S. Fei, Firenze 1881-1889, la grande operazione urbanistica, Officina, Roma 1977, pp. 23 e segg.; C. Cre-

sti, S. Fei, Le vicende del risanamento di Mercato Vecchio a Firenze, in “Storia Urbana”, I, n. 2, aprile 1977, pp. 99-126; G. Orefice, Rilievi e memorie dell’antico centro di Firenze, 1885-1895, Alinea, Firenze 1986 (In appendice Repertorio dei Disegni, a cura di M. Bini); M. Bini, Corinto Corinti e i rilievi della Firenze romana, in “Ikhnos, Analisi grafica e storia della rappresentazione”, Lombardi editore, Siracusa, 2004, pp. 157-184. 3 A.S.C.F., Delibera della Giunta Municipale, seduta dei 23 marzo 1888; cfr. inoltre Commissione Storico Artistica Comunale, Studi storici sul centro di Firenze, Firenze 1889, pp. 11-15. Sul Corinti ed i suoi rapporti col Milani vedi M. Bini, Il ruolo del Milani nella rilevazione dell’antico centro di Firenze, in: “Studi e materiali”, vol. V, 1982, pp. 52-60; G. KANNES, voce Corinto Corinti, in: “Dizionario Biografico degli Italiani”, XXIX, Roma 1983. 4 M. Bini, Repertorio dei Disegni, in G. Orefice, Rilievi e memorie, cit. 5 L. A. Milani, Museo topografico dell’Etruria, Firenze-Roma 1898, p. 113. 6 M. Dezzi Bardeschi (a cura di), Il Monumento e il suo doppio: Firenze, Firenze 1981, p. 105. 7 I rilievi del Corinti sono, oggi a noi noti soprattutto attraverso le famose Cartoline, in numero di 100, che non soltanto ci mostrano ciò che veniva alla luce durante gli scavi, ma anche le ipotesi ricostruttive degli edifici.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.