Firenze Architettura 2003-1&2

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Lo spazio sacro Le ricerche condotte da Padre Lamberto Cruciani (nel capitolo la liturgia battesimale) e dalla professoressa Anna Benvenuti (nel capitolo stratigrafie della memoria) sulla base della lettura dei ritrovamenti e della documentazione storica hanno accertato che il Battistero ha avuto modifiche di uso e funzione, nel tempo, secondo le variazioni del culto del battesimo. Certamente l’edificio è stato impiegato per la funzione battesimale prima ad immersione, come testimonia la fondazione esistente della grande vasca ottagonale sotto l’attuale pavimentazione, il sistema di adduzione dell’acqua al fonte battesimale, il sistema di deflusso dell’acqua ancora esistente al piani interrato, un sistema che non è mai stato preso in seria considerazione dagli studiosi, ma chiarissimo nei reperti esistenti sotto il pavimento. La stessa fondazione del fonte battesimale ad immersione presenta una fondazione centrale a pianta quadrata con una rinsega lungo i lati, chiaramente di appoggio a lastre di marmo o pietra (non più esistenti) che appoggiavano su un’altra rinsega posta sul lato interno della fondazione ottagonale posta circa 15 cm più alta rispetto alla precedente. Inoltre sull’asse fra il fonte battesimale e l’abside esiste ancora un massiccio muro di fondazione dal quale si diparte una condotta di acqua che scarica verso il pozzo esistente nella muratura perimetrale del Battistero, un elemento atto a sostenere una seconda vasca. Tutti questi elementi hanno fatto concludere a Padre Lamberto Cruciani che nel Battistero si svolgesse il rito del battesimo secondo la liturgia siriaco-ambrosiana, una liturgia che prevedeva, dopo il


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