Firenze Architettura 1999-2

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LA VERIFICA SPERIMENTALE NEL DISEGNO URBANO Giancarlo Bertolozzi

(Riflessioni a lato del saggio dell’autore: “La ricerca sperimentale nel progetto di architettura”, in AA.VV. “Hacia una epistemologia de la Arquitectura”, Firenze, 1999.)

L’ANALISI

Il progetto della modificazione di una realtà ne presuppone l’analisi. Essa consiste nell’ipotesi di un modello che descriva la realtà da modificare come un sistema interno al modello dell’altra realtà che la influenza e/o ne è influenzata, l’ambiente del sistema. I modelli del sistema e del suo ambiente li rappresentano come insiemi complementari di parti ‘tecniche’, nelle quali le realtà fisiche sono state costruite utilizzando specifici sistemi di costruzione, in modo da condizionarle come insiemi di parti ‘funzionali’, usate in un certo tempo dai soggetti che le vivono seguendo particolari codici di comportamento, e producendo insiemi di parti ‘semantiche’ che comunicano i valori esistenziali che le realtà assumono per i loro soggetti secondo loro specifici codici linguistici. La regola con la quale l’insieme delle parti tecniche del sistema (l’insieme tecnico) influenza quello funzionale e quest’ultimo genera il semantico è la struttura o forma del sistema, da leggere all’interno della legge con la quale l’insieme tecnico dell’ambiente genera quello funzionale e quest’ultimo il semantico della realtà contestuale. Le validità della regola e della legge vengono verificate mediante un esperimento che ipotizzi gli esiti dell’applicazione della regola, nel contesto di quella della legge, in un tempo successivo a quello dell’analisi ed accerti il loro manifestarsi al tempo previsto. Qualora gli esiti previsti si manifestino anche nel ripetersi di esperimenti analoghi in tempi diversi, la regola e la legge ipotizzate possono essere considerate verificate. Ogni regola, infatti, è credibile se in suoi ripetuti esperimenti mantiene coerenza con una ‘teoria’: cioè, nel caso dell’analisi architettonica, se la realtà del sistema, nel ripeterne l’analisi nel tempo, conserva le medesime modalità di influenza spaziale reciproca con la realtà del suo ambiente, cioè conserva continuità spaziale e temporale con essa, ed i modelli che descrivono entrambe sono tra di loro complementari e coerenti con i sistemi di riferimento tecnico, di comportamento e semantico che caratterizzano i loro soggetti e che hanno guidato la definizione dei modelli.

LA PROPOSTA

Sulla realtà analizzata, dopo averla giudicata cercando di interpretare i valori che indirizzano le attese dei suoi soggetti, l’architetto innesta la proposta di un nuovo-sistema nel contesto di quella del suo nuovo-ambiente. Tale proposta implica ipotizzare i loro modelli descrittivi. Da tali modelli, con analoghe caratteristiche di quelli della realtà analizzata, ma con una nuova-regola ed una nuova-legge volute e considerate credibili a priori, sono dedotti in successione inversa a quella seguita nell’analisi, gli insiemi semantico, funzionale e tecnico della realtà futura, de-

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