Intervento: cordoli di sommità Le funzioni svolte dai cordoli di sommità sono di estrema importanza ai fini del comportamento dell’edificio, in quanto permettono di ridurre le spinte delle travi dei tetti, distribuire i carichi verticali in condizioni statiche, ripartire gli sforzi orizzontali originati dal sisma, collegare le murature ortogonali, favorire il comportamento scatolare. Esistono diversi intrerventi come l’incatenamento sommitale, il cordolo in legno, in muratura armata e il cordolo-tirante in acciaio.
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Chefchaouen
Solaio ligneo con travetti ortogonali alla facciata: i travetti stessi fungono da catena e il tavolato è rinforzato attraverso l’uso di biette
Solaio ligneo con travetti paralleli alla facciata: la catena centrale a Y rende solidali tutti i travetti
Le catene poste in sommità sono efficaci ma non si possono considerare vere e proprie cordolature. Il cordolo-catena in acciaio è una sorta di tirante che, abbinato ad un profilo metallico, consente di assorbire le spinte orizzontali delle coperture. Il cordolo in muratura armata richiede il rifacimento della ultima porzione della parete per realizzare un cordolo murario armato longitudinalmente e trasversalmente con le opportune staffature. È una soluzione già ampiamente sperimentata che si può adattare a molteplici situazioni strutturali e a varie tipologie di murature in laterizio e pietra.
Cordolo sommitale in muratura armata