Antonio Sant'Elia e l'architettura del suo tempo | a cura di Ezio Godoli

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antonio sant’elia e angiolo mazzoni • milva giacomelli

Note 1 Sant’Elia ottiene il diploma di professore di disegno architettonico all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1912 e Mazzoni nel 1922. 2 Lo studio degli album che raccolgono i progetti di O. Wagner e dei suoi allievi ha costituito un momento fondamentale nella formazione di Sant’Elia. È noto che egli possedeva il volume Wagnerschule 1902 (Leipzig, Baumgärtners Buchhandlung, 1903) e che M. Chiattone, con cui condivideva lo studio professionale, aveva gli album Wagnerschule 1902-03 und 1903-04 (Leipzig, Baumgärtners Buchhandlung, 1905). 3 A. Mazzoni, Appunti sulla mia formazione e sul mio lavoro di architetto e di ingegnere, 9 settembre 1976, Archivio del ‘900 del MART di Rovereto, fondo Angiolo Mazzoni (d’ora in avanti MART), Maz. S21, p. 2. 4 Cfr. F. Tentori, “Le origini Liberty di Antonio Sant’Elia”, L’Architettura Cronache e Storia, I, n. 2, 1955, pp. 206208; E. Godoli, Il futurismo, Roma-Bari Laterza,1983, pp. 12-20; I. Boyd White, “Antonio Sant’Elia: un Wagnerschüler in absentia”, in Antonio Sant’Elia l’architettura disegnata, catalogo della mostra (Venezia, Museo d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, 7 settembre - 17 novembre 1991), Venezia, Marsilio, 1991, pp. 73-87. 5 G. U. Arata, “La Prima Mostra di Architettura promossa dall’Associazione degli Architetti Lombardi”, Vita d’Arte, 1914, n. 75, pp. 70-71. 6 A. Mazzoni, Appunti sulla mia formazione e sul mio lavoro di architetto e di ingegnere, 9 settembre 1976, MART, Maz. S21, p. 3. 7 D. Frey, “Josef Hoffmann”, Der Architekt, 23, 1920, pp. 65-67. 8 Cfr. Mazzoni, Appunti…, cit., p. 6. 9 A. Mazzoni, “I nuovi materiali”, Sant’Elia, 3, 1934, n. 63, p. 1. 10 Il concorso era stato bandito dalla Cooperativa ‘Milanino’ allo scopo di realizzare una città giardino nella zona compresa fra Cusano Milanino e Cinisello Balsamo (Milano); vedi Il villino moderno. Raccolta di progetti per il concorso omonimo, dicembre 1910-gennaio 1911, Tipografia degli operai, Milano s.d. [1911] e Le Case Popolari e le Città Giardino, 1, s.d.[1911], n.10-11, p. 55. 11 Cfr. A. Mazzoni, Studio di sistemazione edilizia di tre zone di Bologna, Bologna, “La Tipografica” Comi & C., s.d.[1922]. 12 Le case per ferrovieri situate a Chiusa, Varna, Campo di Trens (linea Verona-Brennero), Vandoies e Casteldarne (linea Fortezza-San Candido) sono state pubblicate in Architettura e Arti Decorative, 9, 1929, fasc. II-III, pp. 139-142. 13 Mazzoni, Appunti…, cit., p. 4. 14 La collaborazione con Arrigo Cantoni proseguirà con il progetto di concorso per la Cassa di Risparmio di Verona (1913) e con il progetto per la nuova Sede della Società dei Commessi di Como (1914). 15 “La circolazione futura e i gratta nuvole a Nova York”, L’Illustrazione Italiana, 40, 1913, n. 35, p. 211. Le meraviglie dell’ingegneria moderna americana erano segnalate dal giornale italiano, il 2 marzo 1913: un articolo su “La più grande stazione del mondo. Inaugurata a New York” (inaugurata il 1 febbraio) mostrava lo spaccato assonometrico tentacolare della Grand Central Station, opera di Whitney Warren e Charles Delevan Wetmore, nel quale si vedevano i tre tunnel per treni scavati nel sottosuolo. 16 Nella visione di Corbett, pubblicata già nel 1910, è prefigurata con dovizia di dettagli la futura circolazione di Manhattan: “Ordinary vehicles on the street level. Passenger cars in subway. Freight cars in deeper subways. Moving sidewalk at second story of buildings. Pedestrian sidewalks at higher levels, connected by bridges. Buildings receding further from the stoop line at each story, affording room for sidewalks and free access of light to all levels” (“Costly street widenings, as Manhattan crowds increase, might be obviated by planning this kind of a thoroughfare”, New York Tribune, January 16, 1910). 17 “The Elevated Sidewalk: How it Will Solve City Transportation Problems”, Scientific American, 69, 26 July 1913. 18 Precedentemente, nel 1910, Vietti Violi aveva realizzato in collaborazione con Cantoni la casa Cantoni-Pisa a Milano. 19 Tra i premiati figuravano Ulisse Stacchini (primo premio), Giuseppe Pantaleoni Boni — Luigi Radaelli (secondo premio), Mario Dovara — Giuseppe Laveni — Aldo Avati (terzo premio), Giovanni Greppi (terzo premio); tra i non premiati Arrigo Cantoni — Paolo Vietti Violi, Tobia Gordini-Pedretti, Prati, vedi Concorsi di Architettura in Italia, Milano, Bestetti & Tumminelli, 1912. 20 La Stazione Centrale di Milano. Mostra del cinquantenario. Ferrovie dello Stato-Comune di Milano, catalogo della mostra (Stazione centrale di Milano, 11 dicembre 1981-20 marzo 1982), a cura di P. Saporito, Milano, Di Baio, 1981, pp. s.n. 21 Arata, op. cit. 22 “Testimonianza di Angiolo Mazzoni”, L’Architettura. Cronache e Storia, 20, 1975, n. 234, p. 786. 23 Ibid. 24 B. Zevi, “La profezia di Umberto Boccioni”, L’Architettura. Cronache e Storia, 19, 1974, n. 222, p. 704. 25 Cfr. “L’adesione di Mazzoni e la risposta di Marinetti”, Futurismo, 2, 1933, n. 36, p.1. 26 A. Mazzoni, “Architettura futurista”, ivi, p.6. 27 Id., “Commento al Manifesto di Sant’Elia”, Sant’Elia, 1, 1933, n. 3, p.1. 28 F. T. Marinetti, A. Mazzoni, M. Somenzi, “Manifesto futurista dell’architettura aerea”, Gazzetta del Popolo, 27 gennaio 1934; rist. in Sant’Elia, 2, 1934, n. 3, p. 2 bis.

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