Tra territorio e città

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Simona Rappuoli

20/12/2000 dove ogni parte firmataria (tra cui l’Italia) si è impegnata ad integrare il paesaggio nelle politiche che hanno un’incidenza diretta o indiretta su di esso e, fra queste, quelle agricole1. Alla luce di queste nuove consapevolezze in materia di agricoltura appare quanto mai necessario che la progettazione degli interventi di trasformazione del territorio rurale si adegui nei suoi contenuti qualitativi, tenendo conto di una moltitudine di aspetti, al fine dello sviluppo sostenibile. La Regione Toscana disciplina il territorio rurale, con la L.R. n.1 del 3 gennaio 2005 che prevede la possibilità di effettuare trasformazioni edilizie ed urbanistiche, solo se necessarie allo sviluppo dell’agricoltura, delle attività ad essa collegate e delle altre attività integrate e compatibili con la tutela e l’utilizzazione delle risorse dei territori rurali e montani. Lo strumento che permette di attuare tali trasformazioni è il Programma aziendale pluriennale di miglioramento agricolo ambientale (in seguito PMAA). I PMAA sono dei programmi pluriennali, che le aziende agricole devono presentare al Comune per poter realizzare nuove costruzioni o interventi di ristrutturazione urbanistico/edilizia necessari allo sviluppo aziendale nelle proprietà ricadenti in zone a esclusiva o prevalente funzione agricola così come individuate negli strumenti comunali di pianificazione. In questi programmi vengono specificati gli obiettivi economici e strutturali che l’azienda intende conseguire, viene descritta la situazione attuale della consistenza aziendale e individuati gli interventi agronomici nonché gli interventi ambientali ed edilizi necessari a perseguire detti obiettivi, nel rispetto della strumentazione urbanistica e regolamentare del Comune. La legge regionale individua in particolare i casi in cui deve essere presentato il PMAA, che riguardano nello specifico: 1) la realizzazione di nuove abitazioni rurali; 2) la realizzazione di nuovi annessi agricoli; 3) operazioni complesse di tipo urbanistico riguardanti gli edifici aziendali esistenti quali: la ristrutturazione urbanistica; i trasferimenti di volumetria; le sostituzioni edilizie e gli ampliamenti volumetrici di abitazioni rurali e di annessi agricoli che superano determinate volumetrie o il mutamento di destinazione d’uso agricola (la cosiddetta deruralizzazione) degli edifici che fanno parte di aziende agricole di una certa dimensione2.

La convenzione Europea del Paesaggio è stata ratificata dallo Stato Italiano a seguito della Legge (L.14/2006). 2  Si tratta del regolamento n. 5/R «Regolamento di attuazione del Titolo IV, capo III (Il territorio rurale), della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio)», pubblicato sul Bollettino Ufficiale n. 2, parte prima, del 14.02.2007 approvato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale Toscana del 9/02/07. 1


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