DeGusto 005 - luglio 2018

Aut. Trib. di Velletri n. 21 del 17/11/ 2017 ­ Numero 5 ­ Luglio 2018

Q ua n d o d a l l a t e r r a n a s c e u n 'e c o n o m i a Le aziende agricole diventano sempre piĂš delle piccole filiere, l'esperienza de La Frisona insegna e punta alla "rete"

IN QUESTO NUMERO Copertina Quando dalla terra nasce un'economia di Luigi Biagi Prodotti tipici e indotto a pag. 4 Cacio e pepe su crema di zucca e pistacchi di Stefano Bartolucci Una ricetta "territoriale" a pag. 10 Esperti di vino di Fabio Ciarla Eventi e banchi d'assaggio: come iniziare a pag. 12 Lavanda bella e... buona di Maria Laura Magliulo a pag. 14 Buoni e di stagione Peperoni: campioni di C a pag. 18

Diabete: consigli e prevenzione di Mascia De Caroli pag. 20 Le migliori birre d'Italia Tutti i premiati del Premio Cerevisia 2018 a pag. 22 Un mese di eventi e sagre Appuntamenti, sagre ed eventi nel Lazio ed oltre a pag. 24 Brevi dal mondo dell'enogastronomia Le principali novità a pag. 27 Orientamenti gastronomici I viaggi "foodie" conquistano i Millenials a pag. 29

Ed ora un gelato...

Nel precedente numero avevamo chiesto di indicarci un luogo in cui mangiare un maritozzo buono. qualcuno ci ha risposto prontamente indicando il Bar Roxy di Artena. La proposta è dignitosa.

Ora però vi chiediamo a voi un altro consiglio: indicarci un gelataio artigianale a cinque stelle nella provincia di Roma, possibilmente tra i Castelli e la Valle del Sacco. Mandateci qualche proposta, da parte nostra non faremo... sconti.

Direttore responsabile: Luigi Biagi Editore: Associazione Ferao Redazione: via del Pavone 35 ­ Artena Stampato dalla: Tipografia Monti srl con sede in: Cisterna di Latina DeGusto Mensile di Enogastronomia, Salute e Buone Notizie Aut. Trib. Velletri n. 21 del 17/11/ 2017

Chiuso in redazione il 17 luglio 2018 Tel.: 3334485006 E­mail: redazionedegusto@gmail.com

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Quando dalla terra nasce un'economia

Enogastronomia

di Luigi Biagi I territori della provincia sud di Roma hanno un grandissimo pontenziale.

Hanno Roma a pochi chi­ lometri e tanta terra da coltivare. Dopo anni in cui si è fatto della fabbrica e dell'industria il motore dell'economica, c'è un ri­ torno all'economica agri­ cola che, con la sua produzione di beni e servizi, ha conquistato un posto di rilievo. Non è soltanto una questione di tradizione contadina. Le

nuove aziende agricole sono innovative nel senso che sono sempre di più delle piccole filiere: pro­ ducono non soltanto il prodotto agricolo ma anche i lavorati, puntano all'accoglienza turistica e tentano l'internaziona­ lizzazione esportando il made in Italy.

Anche in questo panora­ ma c'è chi rimane anco­ rato al passato e chi investe in macchinari e nella realizzazione della propria rete di clienti.

Del secondo gruppo fa parte una delle più grandi aziende agricole di Segni, che è passata dal conferi­ mento del latte in coope­ rativa alla produzione, imbottigliamento e lavo­ razione del latte e dei suoi derivati.

Si tratta dell'azienda agri­ cola "La Frisona", situata a Pantano di Segni e ormai presente sia a Ro­ ma sia in provincia in molti alimentari e punti vendita. Il titolare Andrea Colagiacomo è stato eletto

fatto degli investimenti consistenti in macchinari, realizzando l'attuale centro di lavorazione e imbottigliamento del latte e dei suoi derivati. Il contributo regionale è stato per il 35% a fondo perduto, il resto è stato messo dall'azienda. I macchinari sono stati, insieme alle centinaia di mucche di razza Frisona, il punto di partenza dell'attuale produzione che spazia dal latte allo yogurt (compatto, fermentato in vetro), dall'ottimo latte al ciocco­ lato al ragù, comprendendo anche il latte in vetro, il gelato e lo yogurt alla frutta. Pro­ dotti che sono venduti anche a Roma al Circo

A pag. 4 Andrea 5 Colagiacomo nell'impianto aziendale.

Sopra: le mucche "Frisona" dell'azienda agricola di Colagiacomo Massimo, presso il il mercato agricolo della Coldiretti "Campagna Amica".

In questo percorso "La Frisona" ha precorso i tempi rispetto al territo­ rio in cui opera, non soltanto rispetto alla chiusura della filiera ma anche negli investimenti in qualità, così come stanno facendo molte aziende agricole emergenti.

Uno degli avanzamenti in qualità è stata l'adesione al disciplinare "Latte No­

Enogastronomia

nei mesi scorsi presidente di sezione della Coldiretti comprensoriale (da Valmontone a Carpineto passando per Artena, Colleferro, Montelanico, Segni, Gorga e Gavigna­ no). La realtà in questio­ ne può essere presa ad esempio per descrivere l'evoluzione delle aziende agricole: dalla produzione di base a quella di filiera.

"La Frisona", come la maggior parte delle aziende agricole, non è nata dal niente: è un'azienda agricola di terza generazione che parte dall'esperienza dei nonni dell'attuale titolare.

In passato conferiva soltanto latte, poi, grazie al Piano di Sviluppo Ru­ rale, circa sette anni fa ha

A sinistra: l'impianto di imbottigliamento del Latte Nobile dell'azienda "La Frisona"

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Enogastronomia

Alle origini della Frisona Italiana La Frisona italiana (la razza bovina col mantello pezzato nero) deriva da quelle olandese e nord ameri­ cana. Le prime importazioni risalgono al 1870 ma è nel 1929 che il conte N. Carandini acquista ad un'asta a Seattle il toro Carnation Producer che diviene un capostipite dell'attuale Frisona Italiana. Dal 1950 la Frisona sostituisce sempre più la Bruna specialmente in pianura. Dal 1956 la razza ha una sua fisionomia e viene istituito un unico libro genealogico nazionale.

bile". Si tratta di un marchio registrato dall'Associazione Latte Nobile Italiano (ALNI) che "prevede che la razio­ ne alimentare (del bestia­ me ndr) sia composta per almeno il 70% da erba e fieno, che il numero di es­ senze sia almeno di cinque; sono proibiti gli insilati, gli OGM e gli integratori". "Questo tipo di alimentazione ­ scrivo­ no dall'Associazione ­ permette di ottenere un latte non solo più gustoso ma anche più ricco di tutte le componenti nutri­ zionali e, soprattutto, un miglior rapporto omega­ 6/omega­3, che deve es­ sere ed è sempre al di sotto di 5. Il tutto senza alcun additivo e nel ri­ spetto dell’ambiente e del benessere animale".

Ciò comporta anche una riduzione della produzio­ ne di latte da parte delle mucche, in favore della produzione di qualità.

Un altro passo che si sta facendo è il migliora­ mento della produttività del bestiame, incrociando la razza Frisona con la Pezzata Rossa.

La nuova frontiera della filiera non è però soltanto

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aziendale. È l'intera rete territoriale che deve fare squadra, cogliendo le opportunità date dal turi­ smo.

"Per realizzare un'azienda agricola modello oggi la produzione quantitativa

non basta ­ spiega il pre­ sidente della Coldiretti comprensoriale e titolare de La Frisona, Andrea Colagiacomo ­ bisogna trasformare il prodotto, investire nella qualità e nella vendita diretta al

Enogastronomia

Agriturismi: economia in forte crescita I dati ISTAT del 2016 parlano di un'economia agri­ turistica in fote crescita. Gli agriturismi in Italia so­ no 23 mila e solo nel 2016 hanno accolto 12,1 milioni di ospiti. Le regioni in cui sono più floridi sono il Piemonte e la Toscana. Secondo uno studio di Agriturismo.it la sola attività di ristorazione ge­ nererà nel 2018 un fatturato di 10 milioni di euro.

Quanto ai turisti, al primo posto ci sono i tedeschi seguiti dagli svizzeri, ma è in forte incremento la presenza di americani (+15% rispetto al 2016).

pubblico. Oltre questo è necessario sfruttare le opportunità energetiche alla portata delle aziende agricole e capire che è importante valorizzare il territorio affinchè sia possibile vivere di pro­ dotti buoni venduti di­ rettamente e di turismo.

Nell'area c'è il turismo del Polo Turistico di Valmontone che va intercettato con una rete di aziende agricole e agri­ turismi che farebbe cre­ scere il territorio e porterebbe lavoro. In quest'ottica ­ conclude Colagiacomo ­ anche i Comuni dovrebbero capi­ re che valorizzano ancora troppo poco quello che hanno".

BUON BUDDHA BOWL DI FUNGHI! Tagliare i funghi e cuo­ cerli in padella con aglio ed olio. Amalgamare lo yogurt con un po' d'olio, la cipollina tagliata sotti­ le, l'aneto, un po' di sale e di pepe.

Tagliare i pomodorini, le uova sode e le ovoline.

Nella Buddha Bowl (o, se non l'avete, un'insalatie­ ra), disponete tutti gli ingredienti, adagiando sopra i funghi con il loro condimento.

Condire infine con lo yo­ gurt. E il piatto è pronto.

Come per ogni piatto, la differenza la farà la quali­ tà degli ingredienti, per questo motivo è consi­

gliato l'utilizzo di ali­ menti con una filiera controllata e garantita, come quella del marchio Fungo Italiano Certifi­ cato, che applica un controllo qualità stringente, con un regola­ mento di prodizione ancor più restrittivo della legge italiana.

Dunque, buon Buddha Bowl e buon appetito!

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La moda del momento, specialmente in questa calda estate, sono i Budd­ ha Bowl. Si tratta di grandi ciotole colme di ingredienti freschi che possono costituire un piatto unico fresco e nu­ triente. Gli ingredienti necessari sono: 150 g di fungo prataiolo crema, 15 pomodorini ciliegino, 150 g di ovoline, 3 uova sode, 80 g di yogurt naturale non dolce, olio evo, sale, pepe, aneto, 20 g di ci­ polline fresche, 120 g di mais, 100 g di quinoa les­ sata e 1 mazzetto di ruco­ la, aglio.

Preparazione

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Ingredienti per 4 persone ­ 400 g di patate viola ­ 90 g di farina

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­ 3 uova ­ parmigiano

LA RICETTA Gnocchi di patate viola su zabaione salato Enogastronomia

di Stefano Bartolucci (Ristorante RossoDiVino ­ Valmontone) Preparazione Lavare e sbucciare le patate viola, tagliarle in maniera grossolana in pezzi piccoli e mettere a lessare le patate in un pentolino con acqua e

cuocerle. Scolate bene le patate e disporle su un piano, schiacciare uni­ formemente ed aggiungere un uovo e la farina ed impastare.

Una volta raggiunto un composto solido, taglia­ re con un coltello fino ad ottenere degli gnocchi di patate e la­ sciateli riposare.

Separare i tuorli dall'albume delle altre uova; sbattere con una frusta i tuorli, aggiungendo un pizzico di sale, utilizzando un recipiente di metallo so­

­ menta ­ Burro ­ olio EVO ­ sale qb pra alla pentola con acqua bollente fino ad ottenete uno zabaione montato e salato aggiungendo di tanto in tanto il parmigiano.

Cuocere gli gnocchi in acqua bollente e versare in una padella con burro fuso e menta fino ad ottenere una mante­ catura cremosa. Uti­ lizzare un piatto fondo dove poter contenere lo zabaione salato per poi unire gli gnocchi.

Guarnire con della menta fresca e buon appetito.

DIVENTARE ESPERTI DI VINO ­ 9 12

Eventi e banchi d’assaggio: consigli per sfruttarli al meglio

Enogastronomia

di Fabio Ciarla Diventare esperti di vino non è una cosa facile, bi­ sogna studiare ma so­ prattutto assaggiare tanto. È indubbio infatti che la pratica, in questo settore, significhi tantissi­ mo, sia anzi imprescindi­ bile per capire

esattamente di cosa si parla, per memorizzare le differenze reali tra vitigni e territorio e, non se­ condario, per formare il proprio gusto personale.

Ma come si fa (senza sve­ narsi svuotando enoteche e supermercati)? Sempli­ ce, si sfruttano gli eventi con banchi d’assaggio!

In questo periodo il no­ stro territorio è molto ricco di offerte, eventi vi­ vibili con calma e ottimi per approfondire. Cosa non facile in fiere più grandi e importanti, tipo Vinitaly, dove riuscire a trovare tempo e disponi­

bilità da parte di chi è al di là del banco è davvero difficile. Partiamo da “Tutti giù in cantina”, il Festival della Cultura del Vino di Velletri giunto alla sua quarta edizione e conclusosi domenica 1 lu­ glio. Oltre 200 etichette dall’Italia e dal mondo in degustazione con la guida di sommelier professioni­ sti della Fisar Delegazione Roma e Castelli Romani.

Un ampio ventaglio, dai bianchi ai rosati ai rossi, bollicine e passiti compresi, per studiare e capire. A breve andrà in scena invece un appunta­

streggiarvi tra le varie eti­ chette esposte e anche a conoscere meglio quello che state assaggiando, e di solito è visto di buon occhio da chi è al di là del banco, troppo spesso stanco di versare vino a persone interessate solo a “bere”. Se poi troverete qualcuno che farà fatica a darvi informazioni o, peggio, vi guarderà con sufficienza in virtù magari di domande scontate allo­ ra – consiglio personale – passate oltre! Il buon vino merita rispetto, così come lo date voi facendo do­ mande con umiltà, allo stesso modo con umiltà e con il sorriso vi deve esse­ re portato da chi vi sta versando un liquido pre­ zioso.

Ultimo consiglio, specifi­ 13 co, legato a Skywine di Maenza. Sul sito www.skywine.info trovate il programma delle degu­ stazioni guidate, veloci e interessanti, alle quali potete prenotarvi. Ecco, sfruttate anche quelle, so­ no momenti importanti nei quali sommelier, eno­ logi ed esperti in genere vi possono dare quel qualcosa in più nella ma­ nifestazione che riporte­ rete a casa come un piccolo tesoro di cono­ scenza insieme alle belle sensazioni legate alla “pratica” della degusta­ zione.

A presto e ricordatevi di seguirmi anche su www.enoagricola.org! www.enoagricola.org!

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mento specializzato, l’edi­ zione “Bianchi e Bollici­ ne” di Skywine, in questo caso a Maenza, dal 28 al 29 luglio, nel bellissimo Borgo Medievale dalle 17 alle 23. Avete messo in agenda l’evento? Bene, ora qualche consiglio su come sfruttarlo al meglio nell’ottica di diventare esperti di vino!

La regola numero 1 è: be­ vete poco! Se ingurgitate tutto, non arriverete luci­ di al quinto o sesto as­ saggio, vanificando così gli sforzi e la possibilità di apprezzare le degustazio­ ni successive. In questo tipo di eventi sputare una parte del vino non è un’eccezione ma (quasi) la regola.

La regola numero 2 è cercare di realizzare un percorso in successione, (a Velletri) quindi prima bollicine secche, poi bianchi giovani, indi bianchi strutturati, poi rosati, rossi giovani e ros­ si strutturati, bollicine dolci e passiti per finire. A Maenza invece la scelta è più facile, prima bollicine secche – passando dai metodi Martinotti­ Charmat ai metodi classi­ ci, poi bianchi giovani e infine bianchi strutturati e infine dolci.

Regola numero 3: chiede­ re spiegazioni! Non è un reato, anzi, aiuta voi a de­

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LAVANDA BELLA, PROFUMATA E BUONA

Enogastronomia

Tre ricette per sperimentare in cucina il gusto e l'aroma della pianta di Maria Laura Magliulo Se si pensa alla lavanda la mente vola subito al profumo del bucato e ai sacchettini chiusi nei cas­ setti. In realtà, la lavanda

è stata ampiamente uti­ lizzata come ingrediente in cucina fin dai tempi più antichi. Abbiamo te­ stimonianze che ne docu­ mentano l'uso da parte dei monaci medioevali come pianta officinale nella preparazione di infusi e unguenti e come insaporitore per ingenti­ lire il gusto della caccia­ gione.

Lavanda bella, profumata e... buona. L'utilizzo in cucina risulta facile quanto quello del rosma­

rino del basilico o dell'alloro ed esistono una marea di ricette a base di lavanda che spa­ ziano dal dolce al salato.

Un accorgimento: la la­ vanda in cucina va usata con una buona dose di pazienza e di voglia di sperimentare, solo così potrete cercare l'equili­ brio più adatto tra i di­ versi ingredienti e adattarlo ai vostri gusti.

In generale i fiori di la­ vanda hanno un aroma più intenso delle foglie,

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proporre qualcosa di nuovo, ecco tre consigli che vedono la lavanda come protagonista.

zuccherando un po' la bi­ bita. Si tiene in infusione per un paio d'ore in frigo e si serve fresca.

Acqua aromatizzata alla lavanda. È la versione fresca della tisana, perfetta per disse­ tare gli ospiti durante una merenda o una calda serata estiva. Bastano una caraffa e un litro di acqua minerale nel quale lasciare infondere a testa in giù 6 rametti di la­ vanda pulita, 2 rametti di menta e delle fettine di cedro o di limone. Si può anche unire del succo di limone o di cedro, magari

Crema pasticcera alla lavanda.

Ogni casa ha la propria ricetta collaudata per fa­ re la crema ed io stessa non modificherei mai quella della mia nonna.

Il mio consiglio è quello di provare prima con le proporzioni e il procedi­ mento a cui siete abi­ tuati, modificando solo l'aroma: non più scorza di limone (vaniglia o cannella), ma lavanda.

Personalmente trovo

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per cui si sceglieranno i primi per ottenere un gu­ sto deciso e le seconde per un sentore più deli­ cato. Attenzione: non tutte le piante di lavanda sono edibili. Per intenderci, eviterei di cu­ cinare con fiori colti in zone trafficate o in terre­ ni contaminati. Se non siete sicuri della prove­ nienza o non avete a disposizione della la­ vanda "sicura", esiste la lavanda per uso ali­ mentare che si può acquistare nelle erbori­ sterie più fornite e, talvolta, in pasticceria.

Se avete ospiti e volete

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gradevole l'accostamento scorza di limone e la­ vanda. Se non dovesse convincervi la vostra 16 versione modificata, ecco la ricetta proposta da giallozafferano.it.

Ingredienti: 3 tuorli d'uovo; 750 gr latte; 1 cucchiaio lavanda ali­ mentare; 225 gr zucche­ ro; 120 gr farina.

Procedimento: in un pentolino scaldare il latte con la lavanda senza che raggiunga il bollore. Spe­ gnere e lasciarlo riposare per venti minuti in modo che il latte di aromatizzi bene. In una ciotola lavo­ rare le uova con lo zucchero e quando sa­ ranno montate aggiunge­ re la farina incorporandola delicata­ mente e lavorando bene in modo che non si formino grumi.

Aggiungere il latte a filo versandolo attraverso le maglie di un colino in modo da eliminare i fiori di lavanda. Trasferire il composto in un pentolino sul fuoco e cuocere a fiamma bassa per dieci minuti circa controllando la densità della crema in base ai propri gusti.

Quando la crema sarà cotta metterla in una cio­ tola e coprirla con la pellicola a contatto (è ne­ cessario perché non si formi la pellicina in su­ perficie) e lasciarla leggermente intiepidire prima di utilizzarla.

Può essere servita come dessert al cucchiaio (da provare con la crosticina di zucchero bruciato so­ pra, tipo creme brulée) o per farcire biscottini, pa­ sta frolla o macedonia.

Zucchero aromatizzato alla lavanda.

Più che una vera e pro­ pria ricetta, questa è una chicca da tenere in dispensa e servire ogni­ qualvolta si voglia rende­ re meno scontato un caffè, un tè o una bibita da offrire agli ospiti.

Ideale per questa prepa­ razione sono i fiori fre­ schi, ma anche coi fiori essiccati si ottiene un discreto risultato. Proce­ dimento: pulire e separa­ re i fiori dallo stelo.

Unire i fiori allo zucchero (bianco, di canna, sce­ gliete voi) nella pro­ porzione 1:2. Sminuzzare il tutto al coltello o con l'aiuto di un mixer, sbri­ ciolandolo, ma senza ri­ durlo in poltiglia. L'olio essenziale inizierà a fondersi con lo zucchero.

Disporre lo zucchero su una placca da forno fode­ rata e farlo asciugare o al sole coperto da un telo, o in forno a bassa tempe­ ratura (50°C) per una mezz'ora. Traferire lo zucchero in un barattolo ermetico e lasciarlo ripo­ sare lontano dalla luce diretta. Lo zucchero continuerà ad impre­ gnarsi di oli col passare dei giorni, e dopo una settimana, sarà perfetto per essere servito. Bon appétit!

BUONI E... DI STAGIONE

Salute

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I peperoni: campioni di C Luglio è il mese dei pepe­ roni. Ortaggio (ma in realtà è un frutto) più ricco degli agrumi quanto a vitamina C (se lasciato crudo) ed anche di antiossidanti. Va detto che il peperone è scientifica­ mente chiamato “Capisco” ed è dello stesso genere dei peperoncini, che però contengono più capsaicina (alcaloide responsabile della piccantezza). Il pepe­ rone contiene anche beta­ carotene e vitamine del

gruppo B, potassio, ferro, magnesio e calcio.

La notevole quantità di acqua e fibra determina un potenziale, lieve, effetto lassativo e le poche calorie ne fanno un cibo consi­ gliato in caso di diete ipo­ caloriche. Il peperone è anche difficile da digerire e per migliorarne la digeri­ bilità è consigliata l'elimi­ nazione della buccia che riveste il frutto.

In estate c'è a chi piace mangiare i peperoni freddi, con solo olio ed aglio. E c'è a chi piace

imbottirli. La più classica ricetta campana è quella dei “puparuoli 'mbuttunati”. Prima di tutto c'è da preparare il composto con pane bianco (solo mollica), filetti d'acciughe sott'olio, aglio tritato, capperi, olive verdi, olio EVO, melanzane (fritte), prezzemolo e sale.

Una volta preparato il tutto, si riempiono i pepe­ roni e si passano al forno a 200°C per 15 minuti, e poi a 180° per altri 15 minuti circa. Un piatto da... spiaggia.

Cause e consigli per la prevenzione del diabete Il problema maggiore degli ultimi anni è l'introduzione di zuccheri ad altissimo indice glicemico e a rapido assorbimento bisogna quindi prestare particolare attenzione alla dieta

Salute

di Mascia De Carolis (Nutrizionista) Il diabete mellito di tipo II è una malattia multi­ fattoriale che ha una 20 componente genetica non indifferente dato che au­ menta la suscettibilità a sviluppare la malattia in presenza di fattori ambientali diabetogeni. I fattori di rischio per lo sviluppo di questa ma­ lattia sono princi­ palmente: l’obesità; uno stille di vita sedentario sia lavorativo che sportivo; un aumentato valore di trigliceridi e basso di HDL, ma soprattutto una glicemia alterata causata da uno scorretto regime alimentare. Il diabete quindi, può essere preve­ nuto con una corretta attività fisica e una dieta restrittiva ma bilanciata.

Gli errori dietetici più comuni sono ad esempio

quelli di abbinare fonti di­ verse di carboidrati nello stesso pasto come: pane, patate, mais, cereali, frutta e dolci; mangiare troppo rispetto al reale fabbisogno e anche se non si ha fame; consumare un unico pasto serale e aboli­ re la colazione. Bisogne­ rebbe sempre scegliere alimenti con un indice gli­ cemico basso, essi indu­ cono variazioni della glicemia non elevate, in modo tale da controllare il conseguente rilascio di insulina e quindi contene­ re l’insulino­resistenza, un’azione lipogenetica e procancerosa. Gli ali­ menti che contengono l’indice glicemico più elevato sono (in ordine decrescente): il mais, le patate, il miele, il riso, il pane, i biscotti, la banana, gli spaghetti, i legumi, il latte e lo yogurt.

Quindi, il consumo di ali­

menti ricchi di fibre come i cereali integrali, l’orzo, l’avena, i legumi, la frutta e la verdura, esercitano effetti di tipo funzionale e metabolico così importanti da farli ritene­ re fondamentali nel no­ stra dieta.

Il problema maggiore de­ gli ultimi anni è l’introdu­ zione di zuccheri ad altissimo indice glicemico e rapido assorbimento come: bevande gassate, biscotti, cornetti o dolciu­ mi vari, il pane e la pizza, il miele o la marmellata e lo zucchero vero e pro­ prio. Un’ulteriore attenzione va anche al consumo di grassi co­ me salumi, formaggi, me­ rendine o fritti.

Riassumendo, è necessa­ rio eseguire 5 pasti giornalieri consumando alimenti integrali, frutta e verdura, evitando quelli troppo grassi.

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LE MIGLIORI BIRRE D'ITALIA? ECCOLE

Buone Notizie

Tutti i vincitori del VI Concorso Nazionale "Premio Cerevisia" Le migliori birre d'Italia?

Sono state premiate nel mese di giugno con il VI Premio Cerevisia, il Concorso Nazionale ri­ servato alle birre italiane di qualità. Il concorso è istituito dal Banco Nazio­ nale di Assaggio delle Birre, il comitato fondato per volontà della Camera

di Commercio di Perugia e di cui fanno parte la Re­ gione Umbria, il CERB (Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra dell’Università degli Studi di Perugia), il Comune di Deruta e AssoBirra (Asso­ ciazione dei Birrai e dei Maltatori). Vediamo dunque i vincitori delle varie sezioni del concorso.

Il Premio Eccellenza è andato al Birrificio Ameri­ no (Umbria ­ Terni) per la birra ED015.

Tre premi sono stati poi assegnati per area geografica: per il centro ha vinto la birra “Viola”

del Birrificio Saragiolino (Siena), per il nord la birra “Oh” del birrificio Soralamà (Torino), per il sud è stato premiato il Birrificio Ventitrè per la birra “Amaranta” (Avelli­ no).

Si è proseguito con i pre­ mi per tipologia. Di segui­ to i podi delle varie sezioni.

Bassa fermentazione: 1° Birrificio del Borgo (Rieti) con “Lisa”, 2° The­ resianer con la birra “Theresianer Premium Pils” (Treviso), 3° Birrifi­ cio 61cento con “Kuma” (Pesaro Urbino).

chiave di lettura del pano­ rama birrario italiano, di cui come AssoBirra pre­ senteremo i dati il prossi­ mo 21 giugno a Milano.

Tra i birrifici premiati molti giovani, i quali stanno guardando al comparto birra con altre prospettive, speri­ mentando nuove espe­ rienze sensoriali in un percorso legato al territo­ rio e alla filiera che si snoda per tutta Italia, da Nord a Sud e che conferma la valenza na­ zionale del Premio Cere­ visia”.

Sul palco del Tempio di Adriano in Piazza di Pie­ tra a Roma, sede istituzio­ nale di Unioncamere, a premiare i vincitori c'era­ no: il Presidente della Ca­ mera di Commercio di Roma Lorenzo Taglia­ vanti; Stefano Vaccari,

Capo Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi 23 deli prodotti agroali­ mentari del Ministero delle Politiche Agricole che per il terzo anno rico­ nosce al Premio Cerevisia il suo alto patronato; il Presidente della Camera di Commercio di Perugia e del BaNAB Giorgio Mencaroni; il Vice Presi­ dente del BaNAB Paolo Fantozzi; per la Regione Umbria il dirigente Mau­ ro Bacinelli; per Asso­ Birra il presidente Michele Cason e il Di­ rettore Andrea Bagnolini; per il Centro di Eccellenza di ricerca sulla Birra ­ CERB il Direttore Giu­ seppe Perretti; per il Co­ mune di Deruta l’Assessore all’Agricoltura Rodolfo Nardoni.

Buone Notizie

Alta fermentazione: 1° Birrificio Fabbrica della Birra Perugia con la birra “Mario tra 20 anni” (Pe­ rugia), 2° Birra dei Vespri con “Lavika” (Palermo), 3° Birrificio Saragiolino con “Giulia” (Siena).

Birre di frumento: 1° Jester Birrificio Agricolo con “Francisco” (Fermo), 2° Birrificio Amerino con “Northup” (Terni), 3° Serrocroce con “Granum” (Avellino).

Birrestrong: 1° Birra dei Vespri con “Maramo­ ra” (Palermo), 2° Birrifi­ cio Cittavecchia con “Formidabile” (Trieste), 3° parimerito B Four Beer con Dark Heaven (Latina) e Opificio Birrario con “Glaux” (Pisa).

Birre aromatizzate: 1° Birrificio Bertacco con “Opera Mista IGA Bacca Bianca” (Frosinone), 2° Birrificio Angelo Poretti con “10 Luppoli Le Bolli­ cine Rosé” (Varese), 3° Birralosa con “D'Dog Imperial Stout” (Latina).

“Il premio Cerevisia sta crescendo: ne sono specchio – ha commentato Michele Ca­ son ­ il sempre maggior numero di partecipanti e l’attenzione che anche il mondo politico­istituzio­ nale, con la sua partecipa­ zione di oggi, ha riservato all’evento. Il Premio Cere­ visia rappresenta una

Feste, manifestazioni, itinerari e degustazioni guidate.

Dove, quando e come degustare nel prossimo mese

UN MESE DI EVENTI E SAGRE 3­12 agosto Il Palio delle Contrade di Artena

4­5 agosto Sagra delle Pizzole Il Rione Castello di Anguillara Sabazia organizza la Sagra delle Pizzole. la festa si svolge presso i giardini del Torrione.

Per informazioni contattare il Rione Ca­ stello tramite Facebook.

24 Torna ad Artena la 27esima edizione del Palio delle Contrade. L'inizio della mani­ festazione che coinvolge tutte le contra­ de di Artena è prevista per il 3 agosto prossimo. Durante la settimana saranno aperte le tipiche fraschette artenesi che faranno da sfondo ai giochi popolari in cui saranno impegnati i contradaioli. Un piatto tipico artenese da provare sono gli arrosticini di pecora. Per informazioni, cercare su Facebook la pagina dell'Ente Palio.

Buone Notizie

3­5 agosto Sagra degli Gnocchi A Valmontone si tiene la 18esima edizione della Sagra degli Gnocchi organizzata dalla Pro Loco. La festa si terrà in piazza della Costituente nelle tre serate di agosto.

Per info: 069591040.

3­5 agosto Pizza e birra pazza, tre sere d'ago­ sto in piazza A Lariano saranno tre serate dedicate alla pizza e alla birra, quelle a cura dell'Associazione Sagra della Pizza e Birra. Le tre serate si svolgeranno a partire dalle 20 in piazza S. Eurosia e fanno parte dell'Estate Larianese.

10­14 agosto Note e Gusto a Labro

Ne reatino, il Comune di Labro propone cinque giorni all'insegna delle sagre.

Tutti gli eventi iniziano alle 20.30. Si iniza il 10 agosto con la Sagra del Tartu­ fo, si prosegue l'11 agosto con "Passione Amatriciana", quindi il 12 agosto è la volta della Sagra dei Pizzicotti e il 13 si passa alla Sagra dei Piccchiettini con Porcini e Asparagi, infine il 14 agosto si chiude con "Gnocchi... e non solo". La manifestazione è organizzata dalla Pro Loco di Labro. Per le degustazioni è gra­

dita la prenotazione. Per info: 3394487627 ­ 3398472305 ­ 3335327354.

16­18 agosto Castrum Sarnani: il Medioevo che... ritorna

programma è tutt'ora in allestimento.

Per informazioni contattare il Rione La Valle tramite Facebook.

31 agosto ­ 2 settembre 68° Sagra della porchetta

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A Sarnano, nelle Marche, alle pendici dei Monti Sibillini, torna la manifestazione dedicata al Medioevo.

Tre giorni in cui il centro storico medievale rivivrà in abiti d'epoca, con le fraschette tipiche, i falconieri, gli antichi mestieri e gli spettacoli di strada. Per informazioni: 338.9584417.

Buone Notizie

18­19 agosto 5° Sagra del Fregnaccio Torna ad Anguillara Sabazia, sulle rive del lago di Bracciano, la Sagra del Fre­ gnaccio. La manifestazione è orga­ nizzata dal Rione La Valle e il

Ad Ariccia si è in programma anche quest'anno la Sagra della Porchetta. Il copione usuale prevede che molti stand siano posizionati sulla piazza della citta­ dina, questi sono accompagnati da milti spettacoli di intrattenimento canoro e ludici. Info e aggiornamenti su porchetta.com

Per pubblicare una sagra o un evento scrivi a: redazionedegusto@gmail.com

In breve, le principali novità, notizie e curiosità dal mondo del cibo, del vino, della birra e dei distillati

MONDO ENOGASTRONOMICO

In Rigoni di Asiago entrano gli svizzeri di Kharis Capital Nella storica Rigoni di Asiago, controllata dalla famiglia Rigoni, entra­

no gli svizzeri di Kharis Capital. Nelle scorse settimane è stato sottoscritto un accordo che vede la fuoriuscita dalla srl di Neuberger Berman AIFM Limited (quale gestore del Fondo Italiano d'Investimento) che aveva una quota del 35,55% e la contestuale entrata dall'ope­ ratore finanziario svizzero tramite la so­ cietà lussemburghese KC Next Food sca.

Gli svizzeri, inoltre, hanno rilevato ulte­ riori quote della Rigoni, arrivando al 42,7%. Il corrispettivo delle acquisizioni sarà utilizzato per dare impulso alla cre­ scita della Rigoni di Asiago srl attraverso lo sviluppo internazionale”.

Arriva la "Peroni Cruda": birra premiata a New York Nel mese di giugno è stata pre­ sentata nella bellissima cornice dell'Archivio di Stato di Roma la nuova "Pe­ roni Cruda".

L'evento è avvenuto a chiusura della mostra "Acqua e Birra per Roma Capitale". La birra in questione è stata nominata International Style Lager of The Year in occasione del New York International Beer Competition 2018.

Una birra che può riservare soddisfazioni a chi ama il segmeto della grande distribuzione.

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Buone Notizie

Caffè Vergnano entra a far parte di della rete "Gradita" Caffè Vergnano, la più antica torrefazione italiana diretta dalla famiglia Vergnano dal 1882, entra a far parte di “Gradita”. La rete di impresa che riunisce una selezione di marchi ita­ liani di eccellenza nel campo alimentare.

La storica azienda torinese (in foto Caro­ lina Vergnano) si unisce così a: Callipo Conserve Alimentari S.p.A, Pietro Cori­ celli S.p.A con gli oli d’oliva Cirio, Di­ vella S.p.A, Callipo Gelateria Srl, Fratelli Polli S.p.A. e Galvanina. Gradita, presie­ duta da Francesco Divella, nasce con l’intento di creare sinergie di esperienze e competenze tra le aziende partner che possano accrescere la competitività sui mercati grazie ad una visione comune, pur senza rinunciare alla propria identi­ tà aziendale. Tutti i protagonisti di Gra­ dita vantano una lunga tradizione familiare, trasmessa di generazione in generazione, e condividono l’obiettivo di rappresentare il Made in Italy e diffondere la dieta mediterranea nel mondo come modello nutrizionale equi­ librato e salutare.

CAMPIONATI ENOGASTRONOMICI

Dopo Parma, "L'Altra Pizza" conquista anche Napoli Luca Polce e Maria Tofani (e L'Altra Pizza di Valmontone) conquistano un altro importante premio in un campionato nazionale. I due pizzaioli sono arrivati terzi al Trofeo Caputo, nell'ambito del Campionato Mondiale del Pizzaiuolo che si è tenuto a Napoli.

La vittoria nella categoria "Pizza in teglia" è arrivata con la stessa ricetta con cui Maria Tofani ha avuto

successo al Campionato Mondiale della Pizza di Parma: un’ortolana con vellutata di zucca, funghi,

zucchine, pomodori secchi, stracciatella di bufala e granella di pistacchi di Bronte.

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ORIENTAMENTI GASTRONOMICI I viaggi "foodie" conquistano sempre di più i "Millenial" di importanza storica (58%) o all’esplorazione di paesaggi e natura (27%). Le esperienze di gusto sono on top tra i ricordi di viaggio dei Millennial:il 76% dei viaggiatori dai 18 ai 35 anni afferma che le espe­ rienze “foodie” sono quelle che emergono di più tra i loro ricordi di viaggio; surclassando il ricordo del bel tempo speso con i compagni di viaggio (22%), e persino quello delle attività ad alto tasso di adrenalina (11%) #TastyTravels.

Quali sono le mete “foodie” più ambi­ te? Parigi, Tokio e Roma.

Buone Notizie

La cucina locale è il fattore determi­ nante per due terzi dei Millenial (18 ai 35 anni) al momento di organizzare un viaggio e selezionare la meta (70%), mentre la bellezza delle spiagge (41%), le promozioni e offerte di viaggio (15%), e le opportunità di shopping (18%) risultano meno appe­ tibili. A rivelarlo è la ricerca “Tasty Travels” commissionata da Ho­ tels.com®.

Le generazioni più giovani sono ora ancora più focalizzate sui cibi che sperimenteranno in viaggio (64%) più che sulla visita a monumenti o luoghi

ITINERARI DEL GUSTO Angoli nascosti di tipicità di Luigi Biagi Il tordo matto è una specialità di Zagarolo e Palestrina che può essere ospite di una sbraciata estiva che vi consiglio vivamente (sempre che apprezziate la carne di cavallo). Si tratta di un involtino di carne equina

Buone Notizie

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con all'interno un battuto di grasso di prosciutto, aglio, prezzemolo, coriandolo, sale, ed altre spezie. La pietanza può essere cotta sulla brace o anche in padella (magari lasciandola ammorbidire un giorno nel vino). La cosa importante (e più difficile) è trovare un buon tordo matto. In proposito il consiglio è quello di andare a cerlarlo nella zona di miglior produzione, cioè Zagarolo. La cittadina

ospita anche una sagra che si svolge alla fine di giugno.

Andando al dunque, c'è una piccola macelleria particolarmente rinomata per i tordi matti. È la macelleria Pacifici in via Calandrelli.

L'occasione può essere buona anche per visitare palazzo Rospigliosi: struttura risalente al 1100 ma ristrutturato nel Cinquecento. Oggi il maestoso palazzo è sede del Comune di Zagarolo.

EVENTI RIUSCITI "Tutti giù in cantina" registra un successo e programma il 2019 Successo pieno per “Tutti giù in cantina”, il Festival della Cultura del Vino organizzato dall'associa­ zione “Idee in Fermento”, che si è tenuto a Velletri dal 29 giugno all’1 luglio.

La formula della degusta­ zione abbinata, oltre che al cibo, alle arti e ai mestieri del mondo del vino è riu­ scita. E il partenariato con istituzioni e realtà vitivini­ cole è stato confermato anche per il prossimo anno. Per tutti e tre i giorni l’intero parco e

alcune sale del CREA di Velletri si sono animate di centinaia di appassionati alle prese con i banchi di assaggio con oltre 200 vini da tutto il mondo gestito egregiamente dai somme­ lier Fisar, le degustazioni guidate, l’area food, l’installazione artistica “Vi­ te a Rendere” dell’associa­ zione Manacubba, l’estemporanea di pittura dei “Vinarelli”, i reading enoletterari e, non ultimo, il concorso “Dall’uva al vi­ no” dedicato ai bambini

delle scuole primarie di Velletri.

Un boom di richieste c'è stato per le degustazioni guidate grazie alla colla­ borazione della Verband Deutscher Prädikats­ weingüter (associazione dei migliori produttori te­ deschi) guidata da Nico­ letta Dicova e a diverse cantine italiane.

Soddisfazione è stata espressa dagli orga­ nizzatori, che confermano per il 2019 il periodo di inizio estate.

DOVE TROVARE DEGUSTO Mensile in distribuzione gratuita cartacea e on­line ARTENA Nelle edicole come supplemento a "La Nuova Tribuna" e presso Ariana Centro Carni COLLEFERRO ­ Bar Dolce momento ­ Bar Marini ­ Caffè Italia ­ Bar Colosseo ­ Bar impero ­ Bar il Portico ­ La Bottega del Vino ­ Epoke caffè ­ Bar jolly ­ Pasticceria Fratticci ­ Master pan ­ Boccon di vino ­ Mozzarella di Bufala Campana ­ ChiCafe ­ La bottega dei sapori ­ Pianeta casa ­ Parrucchiera Sabrina ­ La bottega della pasta

­ Nero Caffè due ­ Dal Pagnottella LARIANO ­ Centro Sportivo Millenium ­ Agriappia ­ Ristorante Premiata Trattoria Prati e nei negozi del centro PALESTRINA ­ Az. Agricola Damigelli ­ Cantina prenestina ­ Il forno pane e dolci ­ Marilyn's cafè ­ Il cuore nel caffè ­ Casa Mania ­ Arte Moda ­ Libreria Telemaco ­ Bar Cecconi ­ Norcineria Cilia ­ Gran Caffè ­ Pasticceria Charlotte VALMONTONE Nelle edicola come

supplementoa "La Nuova Tribuna" e presso: ­ Gioielleria Osmelli ­ Shabby Ristrò ­ Centro Estetico Sunlight ­ L'altra Pizza ­ Facilmente Servizi VELLETRI ­ Vino e caffè ­ Torrefazione Vidili (Corso della Repubblica) ­ Compagnia del porcospi­ no ­ La Fenici via Roma ­ Bargello ­ Bar Zi' Checco 31 ­ Bar sport 2000 ­ Gelateria viale Oberdan ­ Tostamore ­ Nonno Rolando ­ Stazione FS ­ Bar Gabbiano ­ Gelateria piazza Mazzini ­ Gelateria viale Oberdan ­ Agriappa ­ Antichi sapori velieri

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