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COMPONENTS OF EXISTENCE
one day event - 07.22.2024
Curato da Debora Maurelli e Barbara Koller D’Alessandro
Artisti: Anna Costantino, Barbara Koller D’Alessandro, Silvia Francis Berry e Simone Fancello, Debora Maurelli, Sonia Maurelli (con Serena Costantino) 10 & zero uno, Via Garibaldi 1830, Venezia (Italia)




“Components of Existence” reinterpreta il concetto di cyborg per esplorare nuove modalità di interazione tra materia organica e inorganica, favorendo dialoghi che ridefiniscono la soggettività e creano spazi resilienti e condivisi. Questa visione si applica allo spazio espositivo della galleria 10 & Zero Uno, dove le tracce del suo passato di macelleria rimangono impresse nelle caratteristiche architettoniche, intenzionalmente preservate dal gallerista. Tuttavia, non è solo l’azione umana a plasmare questo spazio: forze naturali come il sale, la muffa, il vento e l’acqua lo ricompongono continuamente. In questo contesto, entità umane e non umane—organismi viventi, agenti atmosferici, materiali inorganici—coesistono e si trasformano reciprocamente in uno scambio alchemico. La galleria diventa così un luogo d’incontro in cui queste diverse entità si intersecano, formando un paesaggio in continua evoluzione.
Le opere interagiscono con lo spazio stratificandovi nuove forme di vita. Ispirandosi all’idea di Donna Haraway del cyborg come “contro-paradigma” che descrive l’intersezione del corpo con una realtà complessa e molteplice, la mostra cerca di riconcettualizzare tutta la materia come una moltitudine relazionale. Questo intreccio tra corpo, spazio, materia e tecnologia riflette un processo di equilibrio, trasformazione e stratificazione, sfumando i confini tra corpo e ambiente.




return plt.cm.hsv(hue/360)[:3]
2024, Proiettore, cassa Bluetooth, struttura in legno, teli di plastica bianca,
Dimensioni variabili
Parte delle mostra collettiva Components of Existence, 2024, 10 & zero uno, Venezia


La trasformazione di uno spazio avviene quando nuovi elementi e agenti ne diventano parte, lo modificano e lo abitano. Una galleria d’arte senza persone sopravvive attraverso ciò che la natura e gli organismi non umani generano al suo interno, ma sono le trasformazioni temporanee portate dai visitatori che entrano ed esplorano i suoi spazi a innescare momenti di ridefinizione di significati e ambienti.
10 & Zero Uno, situata in una ex macelleria, si trova in una parte di Venezia sospesa tra la vita urbana e il turismo di massa, traendo linfa vitale da entrambi questi mondi che scorrono accanto a essa. return plt.cm.hsv(hue/360)[:3] abita la nicchia/la cella frigorifera come intervento sonoro e luminoso. Le voci di Via Garibaldi sono state registrate dall’interno della galleria nell’arco di quattro mesi e, come fantasmi che passano temporaneamente davanti alle vetrine, riappaiono nello spazio in modo effimero. La loro controparte luminosa, generata da un codice di programmazione scritto da Chat GPT 4, accompagna il suono e si lascia influenzare dalle ombre dei visitatori contemporanei.
Nella stessa produzione del materiale sonoro e luminoso si realizza un processo collaborativo tra l’autore e dispositivi tecnologici più o meno intelligenti, che insieme contribuiscono alla creazione di un nuovo strato. Il dispositivo tecnologico permette di registrare ciò che accade nella realtà fisica, creando un repertorio di momenti che si ripetono ma sono sempre diversi l’uno dall’altro, e successivamente, attraverso una nuova protesi di pensiero, li trasforma in un livello luminoso.
Ho Aperto gli occhi e non ero piú sola
2024, Stampa su carta, elastici, 24 x 19 cm
Tesi di Laurea Magistrale costituita da ricerca teorica e sviluppo progettuale


La tesi esplora l’evoluzione del ruolo del curatore all’interno del mondo dell’arte contemporanea, concentrandosi sulla trasformazione teorica e pratica delle relazioni nella creazione di mostre ed eventi artistici, e sulla sovrapposizione che queste possono avere con le implicazioni del postumano. La ricerca mette in luce come il ruolo del curatore sia nato e si sia trasformato da una singolare figura autorevole a un’entità multiforme che collabora e interagisce dinamicamente con vari attori umani e non umani. Analizzando quadri teorici molteplici nel contesto del postumano, si indaga il ripensamento della realtà che questi mettono in atto, e si ipotizza la loro applicazione all’ambito specifico dell’arte e delle mostre. Questo approccio ridefinisce i confini tradizionali tra artista e curatore, proponendo un modello di coautorialità e di relazionalità multiple che abbraccia la fluidità dell’identità e delle interazioni materiali nella creazione e nella cura dell’arte dando vita a rituali collettivi.
La tesi presenta un progetto espositivo intitolato “What’s Matter” come applicazione pratica dei concetti teorici discussi, introducendo una particolare riflessione sul tema della produzione e della materialità. La mostra è concepita come un processo collaborativo che coinvolge il curatore, gli artisti, l’ambiente, il pubblico e tutti gli altri attori che abitano lo spazio più o meno consapevolmente. A partire da conversazioni intavolate con gli artisti, percezioni personali dello spazio e approfondimenti delle tematiche, la mostra punta a raccontare di confini sfumati e nuove possibili relazioni produttive.
Un Posto Per Un Po’sto
2024, Stampa su Carta, 32,8×44,8x2cm
Parte delle mostra collettiva Artefici del Nostro Tempo V, 2024, Padiglione 29 - Forte Marghera, Venezia
Parte delle mostra collettiva Unfolding Roots, 2024, L’appartement 49c, New York
Collezione: Galleria d’Arte Moderna Ca’ Pesaro, Venezia

Alla continua ricerca di un luogo in cui sentirsi a proprio agio, i posti in cui ci spostiamo si accumulano.
E nel momento in cui ci ricordiamo dell’importanza di noi stessi ogni volta il posto perde importanza per assumerla nuovamente quando annoiati decidiamo di spostarci altrove. Sempre alla ricerca di nuove possibilità, di nuovi ambienti in cui cercare meglio quella parte di noi ancora inespressa e nascosta. “Un posto per un po’sto” nasconde tanti strati che un po’ per volta si rivelano all’osservatore.
Un posto per un posto. Un posto vale l’altro, sai chi sei, il nuovo ti attira e non vuoi altro che sentire l’eccitazione e la paura della prima volta.
Un posto per un po’. Quando ti fermi, ti guardi attorno e ti guardi dentro. Scopri la bellezza dello scavare in un luogo per arrivare alla sua vera essenza.
Un po’ sto. Ti ancori a esso creando relazioni e mettendo radici, raccogliendo frutti di un momento di tranquilla percezione della realtà.
Ciclo continuo e infinitamente ripetibile, ci si sposta ancora, un nuovo posto arriva a sostituire quello precedente. Ma ogni volta ci sono nuovi pezzi a comporre il nostro essere, elementi a ricordo di una fase di vita vissuta.
MDCCCDCCBCG
2023, Scansione digitalmente manipolata, Dimensioni variabili Parte della pubblicazione “Not.a – Issue 0”, presentata a Venezia a Giugno 2024
L’Opera Nazionale Balilla nasceva durante il fascismo per l’educazione della gioventù. Erano Balilla i ragazzi dagli 8 ai 14 anni, e sono loro le letterine raccolte nel volume del 1993 pubblicato da Colonnese Editore. Parole scritte decenni fa si susseguono uguali, né comunicano né esprimono, raccontano della ripetizione imperiosa che l’educazione imponeva a ogni bambino nella forma del comando inspiegato.
L’infanzia è ancora oggi ridotta a oggetto, cosa memoriale/ manipolabile, fase irrilevante che precede la vita vera. Cresciamo nella consapevolezza di dover diventare altro, non necessariamente specchio di ciò che siamo. Oggi quanto di me è me, e quanto di me è ciò che me deve essere?


KAOSMOSI
2023, Video e Stampa su Carta, 8 min 55 sec e 11 x 17 cm
Realizzato con Gabriele Doro e Mengjie Zhang
Selezionato per la mostra collettiva Non-human Human, 2025, CICA Museum, Sud Korea


Kaosmosi è un progetto composto da un cortometraggio sperimentale (8’ 55’’) e da un Atlante di Decodifica sotto forma di libro d’artista. Quest’ultimo si presenta come un’opera completa con l’aggiunta di una scheda SD contenente il film.
Il fulcro del progetto è il concetto di postantropocentrismo e post-umano e il tentativo di superare la pura rappresentazione del punto di vista umano per mettere in discussione la forma cinematografica abituale. L’equilibrio finora gestito dagli esseri umani cela reliquie di uno spazio in cui non esistono differenze e ogni organismo coabita con il suo vicino tra collaborazione e scontro. L’insieme delle soggettività zoo-geo-mediate che pullulano sulla Terra si manifesta come energia in transito da un corpo all’altro, generando collisioni e sovrapposizioni di mondi differenziati che emergono dallo stesso mondo. Occhio e camera si contendono l’egemonia dello sguardo, ma l’ammasso caotico di cose che ci circonda spezza la gerarchia, si insinua nell’universo della rappresentazione, smontando e rimontando il mondo che esperiamo. L’inevitabile interdipendenza che ci coinvolge viene colta, ci porta a dimenticare e diventa punto di partenza per una dialettica immaginativa dell’esistenza.



Memorie Topiche
Dorsoduro 2403H
2022, Polvere di laterizio, intonaco e cemento (raccolti in Dorsoduro 2403H, Venezia), carta, cartone, fogli trasparenti, fotografie, lastra metallica, viti, 21 x 29,7 cm
Cannaregio 1939-1952
2022, Polvere di laterizio e detersivo in polvere (raccolti e acquistati in Cannaregio 1939-1953, Venezia), carta, cartone, fogli trasparenti, fotografie, lastra metallica, viti, 21 x 29,7 cm
Realizzato con Daniel Scordio
Pubblicato nel catalogo “Museo Immaginario Personale,” a conclusione del Laboratorio di Arti Visive 1, con Antoni Muntadas e Alessandra Messali, 2023, Venezia

Memorie Topiche nasce dal desiderio di sovvertire la visione antropocentrica delle cose, proponendo una riflessione sui luoghi carichi di potenziali narrazioni storiche e relazioni con l’uomo. Venezia assume il ruolo di caso studio: la città lagunare, data la sua limitata conformazione urbana, è soggetta a una forte saturazione edilizia, che porta a continue azioni di riconversione. Se da un lato il riuso consente agli edifici di sopravvivere all’abbandono, dall’altro trasforma la loro identità, e questa trasformazione, se imposta dall’alto senza un vero “ascolto dell’esistente”, può risultare talvolta inconciliabile con il passato del luogo, rendendo difficile la lettura diretta della sua “memoria genetica” nel materiale.

Il progetto lavora su luoghi della città lagunare caratterizzati da un’evidente migrazione funzionale, servendosene come sineddoche visiva dell’intera città, e li concretizza in libri d’artista. Tracciando il luogo attraverso il tempo, le fasi vitali dello spazio emergono nel libro, dove—tra le pagine—ogni fase passata diventa presente.
I libri d’artista sono manufatti multi-materiali, con pagine in cartone e plastica rilegati con piastre metalliche e bulloni. Il titolo di ciascuno si riferisce al sestiere e al numero civico del luogo che rappresenta.
I libri contengono sacche di materiale raccolto in loco per ogni fase di vita, pagine relative a interviste o articoli di giornale, pagine fotografiche e buste con fotografie dettagliate di ciascuna fase.






Utópia ? Dystópia
2022, Fotografie digitali e Video, Dimensioni variabili
Performer: Ilaria Marongiu e Michele Carella
Arrivata la fine dei giorni, la fine non era quella attesa. L’uomo e la donna non esistevano più, il mondo conosciuto non esisteva più. Ma un mondo ancora c’era. Ancora c’è.
La creatura, inconscia della sua reale natura, poteva ascoltare il verde attorno a sé. Con difficoltà osservare. Generata dalla bellezza e dalla bruttezza del genere umano. Compiuti i primi passi sulla perseveranza del nuovo cammino, ma sull’invidia covata in passato. Con nuova conoscenza superiore.
Toccato con mano la metamorfosi. La magia? Una nuova consapevolezza di sé, l’unione degli opposti in un essere unico e rinnovato.
Assaggiata la forza dell’amore. E quella della violenza. Dell’una tramutata nell’altra, e l’altra tramutata nell’una, e via così senza fine. La passione.
Pronta alla finale rinascita, purificata dei suoi peccati dal bianco, privata della sua caratterizzazione propria.
Arrivata la fine dei giorni, la fine aveva accolto un nuovo mondo, i suoi abitanti, i suoi colori. Ma la percezione personale era confusione. Ciò che era visibile era reale o il reale era solo immaginato.
Una barriera a dividere dalla realtà. inflitta o autoimposta. Gli occhi distorcevano il mondo per evitare di perdersi irrimediabilmente in esso. O il mondo infinitamente piccolo e contrario alle positive aspettative. Incapacità di discernimento.




Finestre Sulla Vita Degli Altri
2018-2019, Stampe su tela, fili in lana, carta, poesie, Dimensioni variabili
Parte delle mostra collettiva Madonnella, 2019, Spazio Giovani, Bari






Spesso, anche involontariamente, ciascuno di noi influenza l’esistenza altrui con azioni, parole, sguardi. Siamo una piccola parte della vita degli altri. La osserviamo come un abitante dalla sua finestra osserva i passanti, e i fili colorati che ci compongono scendono silenziosi a intricarsi con altri, e a tirare, guidare gli altrui passi.


Trasformiamo per un fugace momento in inconsapevoli burattini chi ci passa accanto. E sotto altre finestre siamo noi ad avere burattinai a condurci, inconsapevolmente. E a volte, curiosamente, il colore di un altro provi a toccarlo, a viverlo. Curiosando.




ESPERIENZA ARTISTICA
2025
(Upcoming) Non-Human Human, Mostra Collettiva, CICA Museum, Gimpo-si, Gyeonggi-do, Sud Korea
2024
Unfolding Roots, Mostra Collettiva, L’Appartement 49c, New York City, USA
Components of Existence, Mostra Collettiva, 10 & zero uno, Venezia, Italia
Artefici del nostro tempo V, Mostra Collettiva, Padiglione 29 - Forte Marghera, Venezia, Italia
2025
Madonnella, Mostra Collettiva, Spazio Giovani, Bari, Italia
Photoexperience, Mostra Collettiva, Spazio Giovani, Bari, Italia
EDUCAZIONE
2022-2024
Laurea Magistrale in Arti Visive e Moda - IUAV, Venezia, Italia
2022 - 2023
Master I Livello “Architecture and Museum Design for Archaeology”Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia Onlus, Roma, Italia
2019-2022
Laurea Triennale in Progettazione dell’Architettura - Politecnico di Milano, Milano, Italia
(Upcoming) Have a Good One!, Mostra Collettiva, WhiteBox, New York City, USA
2024
Components of Existence, Mostra Collettiva, 10 & zero uno, Venezia, Italia
2022
Collettivo Curatoriale Co_Atto, serie di mostre realizzate nell’ambito del progetto ArtePassante, Passante Ferroviario Garibaldi, Milano, Italia
ESPERIENZA CURATORIALE COLLEZIONI
Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro, Venezia, Italia
ESPERIENZA PROFESSIONALE
Settembre - Dicembre 2024
Tirocinante Assistente alla Curatrice - WhiteBox, New York City, USA
Gennaio - Luglio 2024
Assistente di Galleria - 10 & zero uno, Venezia, Italia
Settembre - Dicembre 2023
Tirocinante Assistente di Galleria - Galerie Alberta Pane, Venezia, Italia