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ragione della specificità contrattuale dei dipendenti del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale; quali iniziative, nei limiti delle proprie competenze, il Governo intenda intraprendere per salvaguardare i diritti previdenziali dei trenta impiegati a contratto di cui in premessa, acquisiti e compromessi con effetto retroattivo per scelta, a giudizio dell'interrogante di dubbia legittimità, dall'entrata in vigore del regolamento (CE) n. 883/2004.

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4-05829 presentata da FITZGERALD NISSOLI FUCSIA testo di Lunedì 25 maggio 2020, seduta n. 346

FITZGERALD NISSOLI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che: il 22 maggio 2020 è apparsa, su alcuni quotidiani, la notizia che il Consiglio regionale del Lazio avrebbe respinto la proposta di adozione di un protocollo regionale straordinario semplificato di utilizzo della terapia del plasma iperimmune nelle aziende del servizio sanitario regionale e di istituzione di una banca regionale del plasma; secondo molti ricercatori, il trattamento con «plasma iperimmune», cioè il plasma delle persone guarite dal coronavirus che è ricco di anticorpi contro la malattia sarebbe una possibile cura per i pazienti affetti da una forma severa di COVID-19. Questi anticorpi, iniettati nel sangue dei malati, aiuterebbero il corpo a combattere il virus; non esiste ancora certezza assoluta che questa cura possa essere efficace, ma gli ospedali di Pavia e Mantova hanno appena concluso una sperimentazione

che avrebbe portato ad esiti molto soddisfacenti, come riferito dai sanitari che ne hanno sperimentato la terapia; il rifiuto dell'adozione di un protocollo per l'utilizzo della terapia iperimmune nelle strutture sanitarie regionali priva i cittadini italiani residenti nella regione Lazio di una opportunità di cura che in altre regioni è consentita; il diritto alla salute e, dunque, anche ad ottenere prestazioni sanitarie è un diritto costituzionalmente garantito, ma, per effetto della mancata assunzione a livello regionale, di un protocollo di adozione della terapia, i pazienti che si trovino nel distretto sanitario laziale vengono privati di fatto di una possibilità di cura; risulta, quindi, evidente una disparità di trattamento sanitario sul territorio nazionale; infatti, i cittadini residenti in alcune regioni potranno accedere alla terapia in parola, altri, come quelli residenti nella regione Lazio, non potranno beneficiare di tale terapia –: se il Ministro interrogato non ritenga di adottare le iniziative di competenza, a fronte della bocciatura da parte del consiglio regionale del Lazio dell'utilizzo della terapia del plasma iperimmune nelle aziende del servizio sanitario regionale, affinché siano garantiti la parità di accesso alle cure mediche sul territorio nazionale e il diritto a tutte le opportunità di cura ammesse in Italia ai cittadini italiani residenti nel territorio della regione Lazio, in particolare per la cura del COVID-19.

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