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dove verranno dIslocatI I 270 neo-assuntI nella rete consolare? . . . . . . . . . . . . pag

doVe Verranno disLoCati i 270 neo-assunti neLLa rete ConsoLare?

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4-08380 presentata da FITZGERALD NISSOLI FUCSIA testo di Mercoledì 3 marzo 2021, seduta n. 463

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FITZGERALD NISSOLI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che: in data 11 febbraio 2021 l'allora Sottosegretario Merlo ha dichiarato: «Oggi sono entrate al ministero degli Esteri 270 nuove unità di personale. (...) Una parte di questo personale sarà inviato presso i diversi Consolati italiani nel mondo (...)»; l'autorizzazione alle nuove assunzioni di cui in sopra, è da rinvenirsi nell'articolo 3, commi 1 e 3, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, e in quanto disposto dall'articolo 1, comma 274, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante il «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e il bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020»; dal 2006 a fine 2019 la riduzione di circa il 35 per cento delle unità in servizio alla Farnesina ha portato le unità di personale da 3.006 a 2.465; una perdita rilevante se si tiene anche conto degli ulteriori 500 pensionamenti previsti per il 2022; la cessazione dal servizio per innalzamento dell'età è un problema che impatta pesantemente sul funzionamento della rete diplomatica e consolare, che ha una dotazione di personale mediamente inferiore a quella dei Ministeri dei Paesi omologhi membri dell'Unione europea; si evidenzia che le autorizzazioni, introdotte nella legge di bilancio per il 2021, all'assunzione di appena 80 unità del contingente degli impiegati a

contratto e all'assunzione nelle aree funzionali, di circa 150 unità tra seconda e terza area, sebbene siano state qualificate come una sorta di conquista amministrativa, nei fatti rappresentano un'esigenza operativa inderogabile, in ragione del fatto che tali incarichi andranno a malapena a colmare i vuoti derivanti dai pensionamenti; pertanto, non si collocano in una prospettiva incrementale rispetto al precario status quo; si ritiene, inoltre, opportuno evidenziare che, a rendere più critico uno scenario evidentemente complesso, intervengono anche i dati afferenti alle liste di trasferimento cosiddette «invernali» del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale dai quali emerge che l'80 per cento di posti sulla rete estera risulta attualmente vuoto e a tale carenza stanno sopperendo i lavoratori a contratto, le cui precarie condizioni operative, contrattuali e retributive sono note e oggetto di molteplici solleciti al Governo anche in sede parlamentare; è urgente rafforzare le rappresentanze diplomatiche e consolari con un più adeguato contingente di personale, condizione imprescindibile per garantire servizi più efficienti agli italiani residenti all'estero –: come il Ministro interrogato intenda dislocare i 270 neo assunti nella rete estera e con quali tempi, al fine di sopperire alla carenza di personale all'estero e alla necessità di smaltire e velocizzare pratiche e servizi destinati ai nostri connazionali.

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