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tutela del dIrItto alla salute deI lavoratorI del maecI In usa . . . . . . . . . . . . . . . pag
tuteLa deL diritto aLLa saLute dei LaVoratori deL maeCi in usa
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4-08752 presentata da FITZGERALD NISSOLI FUCSIA testo di Martedì 30 marzo 2021, seduta n. 477
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FITZGERALD NISSOLI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che: risulta all'interrogante che nei giorni scorsi il capo dell'ufficio amministrativo dell'ambasciata italiana negli Usa abbia riferito al personale della sede che, a decorrere dal prossimo 1° aprile vi sarebbero state delle variazioni in pejus delle coperture assicurative sanitarie per tutto il personale operativo negli Usa soggiacente al welfare italiano, diplomatici, impiegati di ruolo e impiegati a contratto, assicurato con Blue Cross Blue Shield; la notizia della rimodulazione assicurativa, a quanto consta all'interrogante, è stata veicolata al personale senza alcun preavviso, senza alcuna nota esplicativa e ad appena una settimana dall'entrata in vigore delle nuove disposizioni, senza consentire alcuna possibilità di confronto con l'amministrazione e lasciando i lavoratori deprivati della possibilità di riorganizzarsi sotto il profilo delle cure e della gestione delle risorse personali destinate a queste ultime; stando alle informazioni a disposizione dell'interrogante, il capo dell'ufficio amministrativo avrebbe addotto come motivazione, la variazione di una normativa nazionale che avrebbe rimodulato l'applicazione dei livelli essenziali di assistenza e l'erogazione dei farmaci a carico del servizio sanitario e, di conseguenza, tale evoluzione normativa sarebbe andata a palesarsi anche nella copertura assicurativa sanitaria riconosciuta ai lavoratori del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale negli Usa; pertanto, la questione, malgrado la evidente delicatezza e gravità, non sarebbe stato oggetto
di confronto con il personale e nemmeno con le rappresentanze sindacali in sede; le variazioni in questione, se dovessero essere applicate, comporteranno una cancellazione delle prestazioni sanitarie precedentemente rientranti nella garanzia assicurativa, con particolare riferimento alle prestazioni medico-specialistiche psichiatrico-neurologiche e alle terapie riabilitative fisioterapiche, compromettendo anche la fruizione di circa 5.000 farmaci da prescrizione medica che dal 1° aprile 2021 non saranno più concessi gratuitamente, i cui costi dovranno essere sostenuti interamente dall'assistito; secondo le informazioni in possesso dell'interrogante, non sarebbero nemmeno tutelati i soggetti fragili, che avrebbero il diritto di fruire gratuitamente delle citate prestazioni e che, stando alla nuova postura amministrativa, saranno soggetti alla discrezionalità dell'ufficio amministrativo della sede, il quale vagherà i singoli casi valutando la sussistenza delle condizioni atte a legittimare la deroga; si assiste ad un eloquente paradosso secondo cui, malgrado dalmarzo2020si siano susseguiti proclami tesi a sottolineare la priorità di implementare, gli strumenti assistenziali e le garanzie di salute, e il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) abbia previsto 19,72 miliardi di euro per il sistema sanitario e in ultimo il cosiddetto decreto-legge «sostegni» abbia previsto un fondo da un miliardo di euro, per concorrere al rimborso delle spese sanitarie sostenute dalle regioni, si assiste a manovre di tal natura in cui sono palesemente compromessi i diritti inalienabili dei cittadini e lavoratori, in primis il diritto alla salute costituzionalmente sancito, con interventi a giudizio dell'interrogante privi di legittimità sotto il profilo formale e sostanziale, che sembrano fondati su previsioni legislative di cui non sono stati forniti né dettagli né le eventuali correlazioni con interventi in sede assicurativa o bilaterale-: se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto descritto in premessa; se non intendano chiarire quanto verificatosi e, in particolare, le ragioni dell'informativa di cui in premessa, e su quale previsione normativa le richiamate variazioni trovino fondamento; se ritengano di dover intraprendere ogni opportuna iniziativa volta a tutelare il diritto alla salute dei lavoratori del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale negli Usa, preservando le garanzie finora riconosciute ed escludendo qualsivoglia misura volta a recare nocumento ai lavoratori.