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aCCordo di siCurezza soCiaLe itaLia - usa: quando?

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4-10338 presentata da FITZGERALD NISSOLI FUCSIA testo di Martedì 5 ottobre 2021, seduta n. 572

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FITZGERALD NISSOLI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che: da più legislature, Parlamento e Governo sono consapevoli della necessità di dover adeguare le convenzioni internazionali di sicurezza sociale con i Paesi terzi, ove rilevata un'obsolescenza tale da non garantire un'adeguata tutela previdenziale. In questo senso, nella XVII legislatura, la Camera dei deputati, il 19 marzo 2015, approvò la mozione n. 1-00445 a prima firma dell'interrogante. Più volte l'allora Governo in carica ribadì l'importanza di avviare il negoziato per la modifica dell'Accordo bilaterale di sicurezza sociale ItaliaStati Uniti: il 5 maggio 2016 l'allora Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, in risposta ad una lettera, affermava che «la revisione dell'Accordo rientra tra quelli considerati prioritari dal Governo»; mentre, il 22 febbraio 2017, in occasione dello svolgimento di un'interrogazione presentata dalla firmataria del presente atto di sindacato ispettivo, l'allora Ministro del lavoro e delle politiche sociali confermava l'impegno del Governo ad avviare il negoziato per la modifica del citato Accordo bilaterale; anche nel corso della XVIII legislatura, il Governo, rispondendo all'interrogazione a risposta immediata in Commissione n. 5-00126 confermava la volontà «di avviare al più presto il negoziato con gli Stati Uniti d'America». Da ultimo, il 24 marzo 2021 la III Commissione permanente, Affari esteri e comunitari, approvava all'unanimità la Risoluzione 8-00103, a prima firma

dell'interrogante, con la quale si impegnava il Governo ad intraprendere tutte le iniziative a livello di coordinamento interministeriale utili ad avviare, compatibilmente con i vincoli di bilancio, il negoziato per l'aggiornamento dell'Accordo di sicurezza sociale Italia-Usa, al fine di venire incontro alle necessità dei lavoratori italiani negli Usa che ad oggi non vedono ancora pienamente tutelati i loro diritti previdenziali; intervenendo nel corso dei lavori della Commissione esteri della Camera dei deputati, la Vice Ministra Marina Sereni, sottolineava, nuovamente, come il Governo rimanesse impegnato ad avviare la revisione dell'Accordo di sicurezza sociale con gli Stati Uniti, segnalando che ci si trova di fronte ad una sfida complessa, sia per le diversità dei due sistemi, sia per gli oneri finanziari che deriverebbero dalla sua revisione; la Vice Ministra evidenziava, tuttavia, che, anche a causa della pandemia, la priorità era quella di concludere le intese amministrative ancora pendenti, relative ad una serie di accordi firmati negli anni scorsi con diversi Stati e solo una volta conclusa questa fase, sarebbe stato possibile prendere in esame la revisione di Accordi di sicurezza sociale con gli altri Paesi considerati prioritari dal Governo, come gli Stati Uniti; l'interrogante non può non ribadire come risulti di particolare importanza aggiornare l'Accordo bilaterale di sicurezza sociale Italia-Stati Uniti del 1973, per ricomprendervi una categoria più ampia di lavoratori che, con il passare del tempo, sono presenti fuori dal territorio nazionale: una necessità che è stata rilevata dalla stessa Inps in occasione di incontri pubblici con la comunità italiana negli Usa; in particolare, occorre includere nuove figure professionali che si sono spostate dall'Italia negli Usa, come gli iscritti all'ex-Inpdap, ora gestiti dall'Inps, in maniera da eliminare la disparità di trattamento tra lavoratori pubblici e privati. Infatti, i lavoratori privati usufruiscono di un accordo bilaterale tra Italia e Usa (Social Security Administration statunitense – Ssa), mentre i lavoratori pubblici non ne beneficiano –: quali iniziative siano state messe in campo dal momento dell'approvazione dell'ennesimo atto di indirizzo sopra citato, al fine di dare un impulso decisivo agli approfondimenti tecnici delle varie amministrazioni italiane competenti, per giungere alla definizione della posizione italiana per poi poter dare finalmente avvio ai negoziati con gli Stati Uniti, per aggiornare l'Accordo bilaterale di sicurezza sociale di cui in premessa.

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