J di tanti palpiti presentazione musicologica 1 luglio 2017 per pagina

XI Festival Francesco Alviti 1 Luglio 2017 Presentazione musicologica a cura di Mariagrazia Molinari

L’unione tra parole e musica crea il melodramma ovvero la storia dell’uomo fatta di passione e sentimento che anche dopo anni di esecuzioni crea un’atmosfera magica che proietta l’animo umano in un mondo sempre attuale e veritiero. Il programma della serata presenta alcune tra le pagine più belle dell’opera, intrise d’amore puro e sconosciuto come per Cherubino; pudico e romantico di Rodolfo e Mimì; passionale e pronto al sacrificio come Violetta e Norma; vendicativo di Santuzza e Carmen; patriottico e speranzoso di vittoria nei confronti del prode Otello.

Il primo brano Voi che sapete tratto dall’opera Nozze di Figaro di Mozart su libretto di Da Ponte, presenta la figura di un giovane adolescente alle prese con i primi palpiti d’amore.

Cherubino è il paggio del Conte d’Almaviva e segretamente innamorato della Contessa alla quale rivolge il turbine di passione e sentimento che lo sconvolgono e lo mandano in confusione alla vista del gentilsesso. Si noterà nell’esecuzione come Mozart e Da Ponte abbiano saputo rendere con le parole e la musica le sensazioni del giovane ansimante e vergognoso allo stesso tempo.

Anche Rossini mette in dubbio cosa sia l’Amore attraverso le parole di Berta nel Barbiere di Siviglia: Il Vecchiotto cerca moglie. L’anziana governante non si spiega questo “male universale” con costantemente tormenta e manda tutti, giovani e meno giovani, al manicomio. Ella stessa ne è turbata ma ormai, avanti con gli anni non può che sospirare e accettare la realtà.

Rimanendo in tema di connubio tra Mozart e Da Ponte assistiamo al duetto: Prenderò quel brunettino, tratto da Così fan tutte, di due giovani fanciulle Fiordiligi e Dorabella che discorrono tra loro su come mettere in pratica l’arte della seduzione verso i loro pretendenti e convolare così a giuste nozze.

Uno tra gli amori più conosciuti dalla storia è quello tra Alfredo e Violetta dell’opera Traviata di Verdi. Il duetto Parigi o Cara racchiude in sé la scintilla che non muore mai tra coloro che si amano e che riconoscono il sacrificio reciproco dell’amato. La speranza di ritrovare la felicità tanto desiderata è finalmente ritrovata dopo numerose difficoltà.

Purtroppo l’amore, seppur sincero, non sempre è fedele e Mascagni, nell’opera Cavalleria Rusticana lo testimonia nelle parole e nella figura della giovane Santuzza arsa dall’amore per Turiddu ma consapevole di essere stata tradita. In preda alla disperazione rivela alla madre del suo amato Voi lo sapete o mamma la cruda realtà del tradimento subito e il disonore ricevuto che la perseguiterà

a vita.

La gelosia, il tradimento, la passione, i turbamenti svaniscono in un momento idilliaco nella Bohème di Puccini. I due protagonisti si raccontano a lume di candela, creando un’atmosfera così romantica da riportare chiunque l’ascolti al suo primo amore puro e speranzoso del primo incontro. Rodolfo si avvicinerà toccando in modo furtivo la mano di Mimì Che gelida manina e Mimì si racconterà Mi chiamano Mimì con compostezza e pudicizia incantevole.

Il profumo delle arance, il canto delle allodole, le spighe di grano indorate ci proiettano nella calda Sicilia dove il coro di contadini di apertura della Cavalleria Rusticana di Mascagni: Le arance olezzano è un esempio di corteggiamento cortese e gentile degli anni del realismo di Verga, dove attraverso le più semplici parole sbocciavano i primi amori. E’ un brano da ascoltare ad occhi chiusi per assaporare il profumo e la musicalità della Sicilia trascritta con maestria da Mascagni.

Il calma e il profumo dei campi vengono trasformati in un’atmosfera ancora più calda. Siamo in Spagna dove ad accoglierci è l’energica Carmen eroina dell’omonima opera di Bizet. Il suo amore è insieme passionale e possessivo, paragonato nell’aria Habanera ad un piccolo uccellino che vola senza posa di cuore in cuore insinuando l’amore e intimando il

proprio amato di esserle fedele. L’energia di tale sentimento è palpabile dall’ascolto delle prime note.

Una delle opere più eleganti e suggestive del repertorio di Bellini è Norma. Bellini ci presenta una eroina classica e contemporanea allo stesso tempo. La sua temperanza è presente in Casta diva La sua amicizia con Adalgisa sua confidente la sua temperanza e fermezza nell’elevare la preghiera più bella e struggente alla luna.

La sua fragilità nello scoprire il tradimento dell’uomo amato è raccontata nel terzetto La forza e il coraggio di ammettere i propri errori davanti agli occhi del padre e del suo popolo è drammaticamente raccontata in Canuto padre Personaggi fondamentale nelle opere è il coro che interviene nella vita dei personaggi e interpreta il pensiero della società. Verdi ne esalta la capacità e l'importanza nelle sue opere.

In Otello il popolo ama e acclamato il suo eroe Otello Nei due cori di apertura dove si nota la paura di perdere Otello nella bufera La musica dà l’idea della di cosa accade nel fulgore della bufera. In fuoco di gioia la bellezza e la felicità di avere l’eroe sano e salvo tra di loro Si noterà chiudendo gli occhi come Verdi attraverso la musica esprima entrambe le situazioni