In Memoriam - benedizione del nuovo organo di S. Nicola - Ceccano 6 marzo 2021

Solenne Benedizione del nuovo Organo per la Chiesa Abaziale di S. Nicola in Ceccano 6 marzo 2021 - ore 17,30 Programma di sala aumentato

Introduzioni musicologiche a cura di Mariagrazia Molinari, soprano

1. Introitum Marco Enrico Bossi - Entrée pontificale

Fra il XIX e XX secolo l’Italia annovera tra i suoi compositori Marco Enrico Bossi (1861-1925), uno dei pochi compositori ad aver fornito un significativo contributo alla letteratura organistica mondiale. Dalla sua produzione ascolteremo l’ ​Entrée Pontificale​, primo dei ​Cinque pezzi, op. 104​, risalenti al 1895 Bossi fu nel 1890 docente della cattedra d’organo del Conservatorio di San Pietro a Majella.

Scomparve prematuramente a causa di un ictus, sul bastimento De Grasse che lo stava riportando in Europa dopo una trionfale tournée statunitense.

2. Post Missam - Johann Sebastian Bach - Toccata in re minore - Dorica BWV 538

La ​Toccata e fuga in re minore BWV 538, detta «dorica», fu uno dei pezzi organistici più celebri ed eseguiti del Settecento.

L’ascoltatore noterà come Bach, con un unico tema principale, fa dialogare il pedale e le tastiere manuali in un ritmo serrato, esaltandone le doti di brillante compositore e esecutore. La definizione «dorica», attribuita alla Toccata serve solo a distinguerla dalla più conosciuta ​Toccata e fuga in re minore​ BWV 565.

Stabat Mater dolorósa

La Madre addolorata stava

iuxta crucem lacrimósa,

in lacrime presso la Croce

dum pendébat Fílius.

su cui pendeva il Figlio.

Cuius ánimam geméntem,

E il suo animo gemente,

contristátam et doléntem

contristato e dolente

pertransívit gládius.

era trafitto da una spada.

Quae moerébat et dolébat,

Come si rattristava, si doleva

Pia Mater dum videbat

la Pia Madre vedendo

nati poenas ínclyti.

le pene del celebre Figlio!

Vidit suum dulcem natum

Vide il suo dolce Figlio

moriéndum desolátum,

che moriva, abbandonato da tutti,

dum emísit spíritum.

mentre esalava lo spirito.

Sancta Mater, istud agas,

Santa Madre, fai questo:

crucifíxi fige plagas

imprimi le piaghe del tuo Figlio crocifisso

cordi meo válide.

fortemente nel mio cuore.

Quando corpus moriétur,

E quando il mio corpo morirà

fac, ut ánimae donétur

fa' che all'anima sia data

paradísi glória.

la gloria del Paradiso.

Amen

Amen.

3. ​Giovanni Battista Pergolesi​ - Stabat Mater Stabat Mater​: Stava la Madre è l’incipit di una delle più struggenti e meditative riflessioni sulla figura di Maria non gioiosa, non coronata di stelle, ma disperata, impotente, davanti la scena che nessuno vorrebbe mai vivere: la morte di un figlio.

La sequenza latina che porta il suo nome è una delle cinque sequenze, rimaste nel Graduale​, che veniva cantata o recitata durante la Messa dei Sette Dolori della Madonna il 15 settembre.

Il testo, di varia attribuzione da S. Bernardo a S. Bonaventura, a Gregorio Magno, è stato finalmente ascritto a ​Jacopone da Todi​, che lo compose tra il 1303 e il 1306.

Diffuso fin dalla sua stesura tra i fedeli, fu introdotto all’interno della Messa mariana nel XV secolo. Abrogato dal Concilio di Trento, fu reintrodotto nel 1727 da papa Benedetto XIII. La struttura poetica, che esprime l’umanità della Vergine Maria davanti la morte del figlio, è composta da 20 stanze di tre versi ciascuna, che rimano tra loro nei primi due versi. La descrizione di questo momento così intimo e delicato viene raccontata come un flashback: nelle strofe da 1 a 8 il fedele osserva impotente le emozioni e la compostezza di una Madre di fronte la morte del suo unico figlio. Dalle strofe 9 a 20, il fedele si unisce al suo dolore per sostenerla, per aiutarla a portare il peso di tanto dolore e per non lasciarla sola in un momento di tanta solitudine.

La contemplazione della figura di Maria e la sua grande umanità, racchiusa in questo piccolo testo, ha ispirato diversi compositori come Giovan Battista Pergolesi, che, nel 1735 su commissione della confraternita napoletana dei ​Cavalieri delle Vergine dei Dolori di San Luigi al Palazzo, per officiare la Settimana Santa, compose lo Stabat Mater, terminato pochi giorni prima della morte nel 1736 e consegnato nelle mani del suo amico ​Francesco Feo​. La composizione è divisa in dodici numeri in cui, su accompagnamento di archi e basso continuo, si alternano, tra duetti ed arie solistiche, le voci femminili di soprano e contralto come in uso nel XVIII secolo. Le melodie di Pergolesi sono molto vicine alla scuola napoletana ed europea e rivelano una composizione più moderna e alla moda, rispetto alla versione del suo collega Alessandro Scarlatti.

La musica di Pergolesi riesce ad interpretare in modo razionale i diversi momenti dell’animo di Maria, espressi nel testo. La composizione segue l’andamento strofico del testo e punta alla chiarezza del testo latino, che viene ripetuta, accentuata, declamata, a seconda dell’espressività che viene richiesta, evitando di drammatizzare in maniera eccessiva.

La musica di Pergolesi esprime un’emotività composta e contenuta, come la figura della Vergine che, anche durante il momento più drammatico della sua vita, si esprime con sommessa e rassegnata disperazione. L’espressione sentimentale è richiamata da un alleggerimento dei toni austeri, mantenendo un richiamo alla tradizione sacra in a​ lcuni passaggi del "​Fac, ut ardeat cor meum"​ o in un perfetto bilanciamento con i drammatici trilli del "​Cujus animam gementem​" o nell'interpretazione dei toni dell'anima con il "​Fac me vere tecum flere​", tipici della musica del ‘700.

Il successo dell’opera di Pergolesi dal ‘700 è arrivata fino a noi ed è stata da spunto per molti compositori che lo hanno succeduto come Bellini e Rossini che riteneva Pergolesi sublime ed irraggiungibile.

4.​ Domenico Silver​j Armonia religiosa

Viene eseguita dalle trombe d’argento al Sanctus della Messa Papale in S.Pietro”.

L’autore è certo Domenico Silveri, rampollo di una nobile famiglia marchigiana, il quale ebbe la ventura di trovarsi a Roma all’interno del Corpo della Guardia Nobile Pontificia, l’istituto militare preposto all’incolumità fisica e alla sicurezza personale del Papa. Contemporaneamente il Silveri studiava musica e si cimentava sul violoncello. Ebbe l’ardire anche di scrivere e far eseguire al Teatro Argentina, nel 1847, una sua sinfonia oltre a romanze per voce e strumento. Fu così che all’elezione del marchigiano Mastai Ferretti, divenuto papa nel 1846 col nome di Pio IX, al nostro non parve vero di offrire una pagina musicale da eseguirsi alla prima messa del suo venerabile conterraneo. Nasceva così “L’Armonia Religiosa” che ottenne uno strepitoso successo popolare. La cosiddetta marcia pontificia fu adottata da quell’anno per le occasioni speciali e tenne il suo ruolo fino al 1970.

5.​ Alessandro Stradella ​ -​ Pietà, Signore una toccante storia per questo famosissimo pezzo 6. ​Organo solo e coro: Corale "Aus tiefer Noth schrei' ich zu dir" BWV 687 , Johann

Sebastian Bach -

" Aus tiefer Not schrei ich zu dir " (Dalla profonda afflizione ti grido), è un inno luterano del 1524 , con parole scritte da Martin Lutero come parafrasi del Salmo 130 . Fu pubblicato per la prima volta nel 1524 come una delle otto canzoni del primo inno luterano , l' Achtliederbuch , che conteneva quattro canzoni di Lutero, tre di Paul Speratus e una di Justus Jonas , e apparve lo stesso anno nell'Enchiridion di Erfurt . Fa parte di molti inni, anche in traduzione. Il testo ha ispirato la musica vocale e d'organo dal Rinascimento al contemporaneo, inclusi compositori come Johann Sebastian Bach , che ha basato una cantata corale su di esso, Felix Mendelssohn e Max Reger

Conclusione

Il ricordo delle persone care non ci abbandona mai. Gli affetti ricordati in questo concerto, ha un unico e solo legame: la musica, linguaggio universale che, anche da lontano, unisce le mani tese di chi esegue e di chi ascolta, elevando l’animo umano a tanta bellezza.