fiera internazionale d’arte modernaecontemporanea

14–16aprile
fierainternazionaled’artemodernaecontemporanea
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fiera internazionale d’arte modernaecontemporanea miart
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Data Pagina Foglio
18-01-2023
1
Ad Fiera Milano, numeri record, obiettivo rassegna mondiale
Viaggi volontariato, giovani in testa soprattutto per la natura
Evasioni
'Alberghi e ristoranti 2023', i 2.700 consigli del Touring Club In Poltrona
Viaggio nella bellezza d'Italia In Poltrona
(ANSA) - MILANO, 18 GEN - Torna a respirare una vitalità internazionale Miart, la rassegna d'arte moderna e contemporanea di Milano in calendario a Fiera Milano (Allianz-Mico) dal 14 al 16 aprile. La 27/a edizione della manifestazione può già vantare numeri record: 169 le gallerie provenienti da 27 Paesi, alcuni per la prima volta.
"Una manifestazione che resterà negli annali storici - ha detto l'ad di Fiera Milano, Luca Palermo - Il 40% delle gallerie presenti arriva dall'estero, a conferma che Miart sta diventando sempre più punto di riferimento dell'arte contemporanea con la nostra grande ambizione che entri nei circuiti mondiali".
A questo proposito Palermo ha ricordato che dal 17 al 19 febbraio Fiera Milano organizzerà ancora la Cape Town Art Fair, grande manifestazione di arte in Sudafrica. Miart 2023, che avrà per il terzo anno un tema all'insegna della musica 'Crescendo' , sarà affiancata da tutta una serie di iniziative. Molte coinvolgeranno l'intera città. Significativa anche la scelta per la presentazione della rassegna, la Pinacoteca di Brera. "Miart è uno dei veicoli di vivere il nostro tempo - ha detto il sovrintendente James Bradburne - Dobbiamo vederla come il simbolo e il cuore profondamente contemporanei dello spirito di Milano". Partner della rassegna ancora Intesa Sanpaolo e Fondazione Fiera Milano. (ANSA).
Klimt, Vermeer e Schiele, le mostre 2023 in Europa e nel mondo Nel Mondo
Torna Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali
Evasioni
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Il Maestro Lucarelli: «Turismo e orchestre private? Reciproci vantaggi»
Pagine Sì! SpA
Aeroporto di Venezia, BEI firma il finanziamento da 150 milioni per l’ampliamento
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089504
Ad Art Week record affluenza al Museo del Novecento
(ANSA) - MILANO, 16 APR - Ottime vendite, incremento delle presenze di collezionisti nazionali e internazionali oltre a quelle di giornalisti e operatori di settore, grandissima affluenza di pubblico e di appassionati. Questi i risultati - secondo quanto spiegato dagli organizzatori - della ventisettesima edizione del Miart, la fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea di Milano, che si è conclusa oggi.
Nel solco delle metafore musicali Miart 2023 ha costruito il suo immaginario attorno alla parola Crescendo: termine che nel linguaggio musicale indica l'aumento graduale d'intensità del suono e che in relazione alla fiera ha saputo sottolineare una progressiva crescita di partecipazione e di pubblico e il desiderio di continuare su questa traiettoria in futuro.
Dalle prime ore di apertura - giovedì scorso - e per tutta la sua durata, la manifestazione ha riscontrato un incremento di presenze internazionali tra collezionisti, consulenti d'arte, curatori e direttori di fondazioni private e di musei italiani e stranieri, la crescita di partecipazione della stampa italiana e internazionale e una conseguente copertura mediatica capillare, un aumento considerevole di pubblico e appassionati all'arte.
"Grande entusiasmo - è stato sottolineato - c'è stato per la qualità delle 169 gallerie partecipanti e per l'aumento significativo della portata internazionale della kermesse che ha visto incrementare del 40% la compagine di espositori con una sede all'estero, rilevando un totale di provenienza di 27 Paesi nel mondo.
Tra l'altro si è registrato il record di affluenza - 2.200 visitatori - al Museo del Novecento in occasione di Milano ArtWeek. Ieri l'ingresso, offerto da Banca Generali, era gratuito: all'entrata tutti i visitatori hanno ricevuto in omaggio "un leaflet sull'educazione finanziaria sviluppato dall'istituto nell'ambito dei propri programmi sociali per sensibilizzare alla cultura del risparmio e dei mercati". (ANSA).
Ad Art Week record affluenza al Museo del Novecento
(ANSA) - MILANO, 16 APR - Ottime vendite, incremento delle presenze di collezionisti nazionali e internazionali oltre a quelle di giornalisti e operatori di settore, grandissima affluenza di pubblico e di appassionati. Questi i risultati - secondo quanto spiegato dagli organizzatori - della ventisettesima edizione del Miart, la fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea di Milano, che si è conclusa oggi.
Nel solco delle metafore musicali Miart 2023 ha costruito il suo immaginario attorno alla parola Crescendo: termine che nel linguaggio musicale indica l'aumento graduale d'intensità del suono e che in relazione alla fiera ha saputo sottolineare una progressiva crescita di partecipazione e di pubblico e il desiderio di continuare su questa traiettoria in futuro.
Dalle prime ore di apertura - giovedì scorso - e per tutta la sua durata, la manifestazione ha riscontrato un incremento di presenze internazionali tra collezionisti, consulenti d'arte, curatori e direttori di fondazioni private e di musei italiani e stranieri, la crescita di partecipazione della stampa italiana e internazionale e una conseguente copertura mediatica capillare, un aumento considerevole di pubblico e appassionati all'arte.
"Grande entusiasmo - è stato sottolineato - c'è stato per la qualità delle 169 gallerie partecipanti e per l'aumento significativo della portata internazionale della kermesse che ha visto incrementare del 40% la compagine di espositori con una sede all'estero, rilevando un totale di provenienza di 27 Paesi nel mondo.
Tra l'altro si è registrato il record di affluenza - 2.200 visitatori - al Museo del Novecento in occasione di Milano ArtWeek. Ieri l'ingresso, offerto da Banca Generali, era gratuito: all'entrata tutti i visitatori hanno ricevuto in omaggio "un leaflet sull'educazione finanziaria sviluppato dall'istituto nell'ambito dei propri programmi sociali per sensibilizzare alla cultura del risparmio e dei mercati". (ANSA).
MILAN.- From 14 to 16 April 2023 (VIP preview on 13 April) miart the international modern and contemporary art fair in Milan, organised by Fiera Milano and directed for the third year by Nicola Ricciardi, returns. With 169 participating galleries (a double digit increase compared to 2022 edition) from 27 countries around the world, with works by modern masters, established and emerging contemporary artists alike, this 27th edition confirms its role as a key appointment for the art public and its international appeal with almost 40% more exhibitors based abroad.
After smantellato il silenzio (dismantling silence) in 2021 and starting a primo movimento (first movement) in 2022, this year the fair continues to draw inspiration from music, building the imagery of the new edition around the word Crescendo, an expression that in music language marks the gradual increase in the intensity of sound but referred to the fair wants to emphasise the progressive growth in participation and audience observed in the last two years and the wish to continue on this trend beyond 2023.
Inspired by the concept of Crescendo, for the first time, the contents of the fair extend beyond its traditional boundaries to engage other places in the city, starting on Saturday 15 April with Triennale Milano which is hosting a series of conversations titled miart LIVE at Triennale Milano: meetings developed around the theme of art's ability to appeal to other places and other disciplines far from the traditional locations and schedules.
Massimiliano Gioni and Beatrice Trussardi will talk about how Fondazione Nicola Trussardi, a nomadic museum par excellence, has disseminated contemporary art in multiple places and through the most diverse channels, twenty years after its first intervention in Milan, in Galleria Vittorio Emanuele, in 2003; Angharad Williams and Gianmaria Andreetta will talk about The Wig, an initiative through which they reflect on artistic practices that take shape in places other than the studio; Jonathan Monk will speak with Anna Ebner and Marco Scotti about the Multiple Locations exhibition project that during miart will bring some of Monk's editions to shops, restaurants, and bars in via Porpora in Milan; Davide Giannella will invite Riccardo Benassi and the duo Eva & Franco Mattes to discuss the evolution of the concept of public art and its possible future interpretations; Gianni Pettena and Italo Rota will discuss the relationship between architecture and landscape, art and mountains; Valerio Barberis, Loris Cecchini and Mario Cucinella will wonder about the city of the future starting from an unprecedented alliance between art, architecture and reforestation; and finally, Nico Vascellari will talk with Damiano Gullì, Gea Politi and Cristiano Seganfreddo starting with his work Falena, which will be installed in the institution's outdoor spaces from 15 April.
The collaboration between miart and Triennale Milano is also highlighted by the exhibition FOG - Triennale Milano Performig Arts, which will present two Italian premieres to the public during the fair: How a Falling Star Lit Up The Purple Sky by Jeremy Nedd, an international choreographer and performer, and Impilo Mapantsula, a global network specialising in energy-packed dance style (12 and 13 April); and Le sacre du printemps, a choreographic research by Dewey Dell inspired by Igor Stravinsky's masterpiece, a milestone in musical literature and an endless visual wonder (15 and 16 April).
Particularly significant is also the synergy with Fondazione Nicola Trussardi, with whom miart has shared several special projects for the city of Milan in the past. This year, the Foundation has chosen to begin the celebrations for its first 20 years as a nomadic museum right inside the pavilions of the fair: on 13th April, Beatrice Trussardi and Massimiliano Gioni will involve the public in the cutting of a cake donated by Maurizio Cattelan.
The circulation of artistic content inside and outside the fair is also highlighted by the unprecedented partnership with the fashion brand MSGM, which commissioned a site-specific work for the miart entrance at the artist duo Eva & Franco Mattes. Consisting of digital cables that allow the transfer of data, the installation that welcomes the public rotates an invisible image inside sent randomly via AirDrop from the duo's personal smartphone to passers-by. Inspired by the widespread practice among teenagers of exploiting crowds to airdrop digital materials, Eva & Franco Mattes' work can generate a human connection that is in contrast with the idea of the fair as a place for commercial transactions only. Every visitor, even without being a collector, will have the opportunity to take away, and in turn redistribute, a unique artistic content.
Confirming the ambition to involve a wider audience, for the first time the themes of the fair are also conveyed via radio with thanks to the project The Sound of miart powered by Radio Deejay, Radio Capital and M2O: three music playlists created by the Gedi Group radio stations, downloadable from QR codes across the fair or from the website miart digital and that follow the mood of each section, Established, Emergent, Decades.
miart 2023, therefore, makes itself a promoter and producer of culture, capable of creating synergy between the art system, citizens and the territory; and this is also present in the new edition of Milan Art Week (April 11 – 16), the widespread event coordinated by culture department of the municipality of Milan which connects the main public institutions and foundations of the city dedicated to modern and contemporary art, with exhibitions and activities.
On the occasion of the Milan Art Week, some exhibitions of the season open in important city venues. These include, to name but a few: the solo exhibition of Belgian artist Ann Veronica Janssens at Pirelli HangarBicocca; Candice Lin | Arnaldo Pomodoro Prize for Sculpture at the GAM Galleria d'Arte Moderna in collaboration with the Fondazione Arnaldo Pomodoro; Yuri Ancarani's solo exhibition and Silvia Giambrone's Project Room at the PAC; the Forum 900 project at the Museo del Novecento in which the gallery on the ground floor hosts contemporary art works and design seating, transforming the large spaces into a place for discussions, debates and presentations; the two projects dedicated to modern art Diego, the other Giacometti and Hortus Alchemicus at the Fondazione Luigi Rovati; the exhibition dedicated to the installations and videos of the artist Dara Birnbaum at Osservatorio Fondazione Prada.
During Milan Art Week will also feature the spaces of Fondazione Prada with the exhibition Cere Anatomiche, Fondazione ICA Milano with Nathlie Provosty's solo exhibition and Triennale Milano with the new exhibitions Lisa Ponti. Disegni e voci, Text and Droog30. Design or Non-design, with a new display for Museo del Design Italiano, and with performances and installations. Guided tours, special projects and extraordinary opening hours characterise the spaces with exhibitions currently on display, such as the Palazzo Reale, Museo della Scienza e della Tecnologia, Armani/Silos and Gallerie d'Italia, which exceptionally opens its vault with an excursus into Italian and international 20th century art.
There will be no shortage of initiatives dedicated to public art thanks to the inauguration of three new works by Rossella Biscotti, Liliana Moro and Otobong Nkanga for ArtLine, the site-specific contemporary art path through the Citylife park; Franco Mazzucchelli's double installation displayed both at Triennale Milano and in Darsena, in collaboration with Ufficio Arte Pubblica; and Falena, Nico Vascellari 's monumental installation conceived for the façade of Triennale Milano building.
The collaboration with Gruppo Intesa Sanpaolo, which supports miart as main partner, continues. Internationality, excellence and attention to the cultural development of the territory are the values that bind miart to the banking group, with the aim of consolidating Milan's centrality on the national and international scene and offering the city a further driver of growth and economic, cultural and civil development.
As usual, the Bank will contribute to the 2023 edition by also bringing its own original content. Intesa Sanpaolo Private Banking will present the Art Advisory activity and related artistic heritage management services by welcoming guests to the Fair, in the VIP Lounge, where an exhibition dedicated to young emerging artists will be set up as part of the Intesa Sanpaolo Culture Project.
The Fondazione Fiera Milano Acquisition Fund, founded in 2012, is confirmed for the 27th edition of miart. Worth 100,000 euros, it is intended for works of art that will implement the Fondazione Fiera Milano collection, currently housed in the Palazzina degli Orafi, the Foundation's headquarters, and which currently consists of over 100 works representing different artistic languages. Enrico Pazzali, Chairman of Fondazione Fiera Milano, will be assisted in the selection of acquisitions by a high-profile international jury chaired by Diana Bracco (Executive Committee, Fondazione Fiera Milano, Milan) with Ralph Rugoff (Director Hayward Gallery at Southbank Centre, London); Dirk Snauwaert, (Director, WIELS, Bruxelles); Bettina Steinbrügge (General director, Mudam Luxembourg).
Also confirmed are: the Herno Prize, now in its eighth edition, which awards a prize of 10,000 euros to the stand with the best exhibition project; the LCA Prize for Emergent, worth 4,000 euros, born in 2015 from the collaboration with LCA
Studio Legale and destined for the gallery with the best presentation within the Emergent section; the Covivio Award, dedicated to the Emergent section and which will select an artist to commission a site-specific work with an investment of up to 20,000 euros to set up at the Wellio by Covivio proworking space in via dell'Unione 1, Milan.
These awards will be joined by: the first edition of the Henraux Foundation Sculpture Commission, which will commission a work in marble to be exhibited from April 2024 at the Museo del Novecento in Milan. The winning artist will realise the project during a residency at the Foundation in Querceta di Seravezza (LU) where confront himself with the marble stone, the historical craftsmen and the innovative technologies of Henraux Spa. The Orbital Cultura - Nexi Group Prize dedicated to photography with the aim to provide Italian historical museums with contemporary and highquality images, to encourage a continuous exchange between past and present. Selected among those represented by the galleries in the Established and Decades sections, one artist will be commissioned to create, with an award of Euro 10,000, a photographic documentation work of the external buildings and common spaces of a museum complex. The first edition of the prize is dedicated to Gallerie degli Uffizi complex. The Matteo Visconti di Modrone Prize, in memory of the President of the Fonderia Artistica Battaglia, worth 10,000 euros, will be awarded to an artist who can create his/her work in the Foundry with the assistance of the artisans working there; After a year off, for its thirteenth edition, the Rotary Club Milano Brera Award for Contemporary Art and Young Artists returns, established in 2009 as the first recognition in the context of miart, provides for the acquisition of a work by an emerging or mid-career artist to be donated to the Museo del Novecento in Milan. Finally, the Massimo Giorgetti Prize, in its first edition, born from the desire of fashion designer and collector Massimo Giorgetti to support young artists at the start of their careers, will award a prize of 5,000 euros.
Also thanks to these awards, which more than doubled in number compared to 2022, miart 2023 demonstrates a renewed international spirit, expressed by the prestigious list of directors and curators who will have the task of identifying the winning works and artists. Among them: Fernanda Brenner (Artistic Director, Pivô, São Paulo); Nicholas Cullinan (Director, National Portrait Gallery, Londra); Sébastien Delot, (Director, LaM – Lille Métropole Musée d'art moderne, d'art contemporain et d'art brut); Yilmaz Dziewior (Director, Museum Ludwig, Colonia); Massimiliano Gioni (Artistic director, New Museum, New York e Artistic Director, Fondazione Nicola Trussardi, Milan); Radine Leonie (Curator, Museion, Bolzano); Laura McLean-Ferris (Curator-at-Large, Swiss Institute, New York); Catherine Nichols (Creative mediator, Manifesta 14, Pristina e curator, Hamburger Bahnhof – Nationalgalerie der Gegenwart, Staatliche Museen zu Berlin).
The partnership with Maison Ruinart is also renewed for 2023, confirming its commitment to the world of art by presenting an unprecedented art project in the Ruinart VIP Lounge for this edition with the presence of the artist Carte Blanche 2023 Eva Jospin.
Switzerland Tourism, which presents an innovative concept expressing the many faces of Switzerland has confirmed its participation.
The renewed partnership with Elle Décor Italia boosts miart 's VIP Lounge with furniture by Kartell and Saba.
A very welcome novelty for those who love Italian excellence: with miart 2023 the combination of art and food comes to life thanks to the Italian Association of Ambassadors of Taste. The 10 Milan-bound Ambassadors of Taste - Andrea Berton, Cesare Battisti, Vittorio Borgia, Vincenzo Butticè, Carlo Cracco, Roberto Di Pinto, Antonio and Vincenzo Lebano, Davide Oldani, Aya Yamamoto, and Viviana Varese - were called upon to dedicate one of their creations to art and to host in their restaurants some of the most beautiful works of the private collection of Fondazione Fiera Milano.
Also growing around miart is collecting and in particular international collecting also thanks to ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane which supports the event in the incoming of a selection of international collectors. It is also thanks to the support of ICE Agenzia that Club degli Orafi Italia takes part in miart for the first time with its Double Face exhibition with artist's jewellery.
Today's News
April 4, 2023
They have finished moving 225 tons of reimagined art
Pace Gallery, Seoul, now presenting work by artist Saul Steinberg until the end of the month
Detroit Institute of Arts adds important works by female artists to expand permanent collection
Fine Arts Museums announce newly attributed Botticelli drawings
A time capsule of modern art, unseen for over a half a century to be offered by Sotheby's
'esfuerzo' by Ektor Garcia now on view at James Fuentes Gallery
Civil War and early Americana items from Hermitage, Pennsylvania to headline Neue Auctions upcoming sale
Exhibition presents works on paper by the most celebrated artists of early 20thcentury art in the U.S.
University Archives announces 413-lot online-only auction, April 19th
Delaware Art Museum and partners awarded Warhol Foundation Grant
North Gallery of the London space exhibiting work by Günther Förg
Baltimore Museum of Art opens groundbreaking exhibition on the impact of hip hop
SAMANTHA DE MARTIN
18/01/2023
Milano - Dal 14 al 16 aprile Miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea, torna a Milano costruendo l’immaginario dell'edizione numero ventisette attorno a un’emblematica parola d’ordine: Crescendo
La keyword sottolinea lo sviluppo riscontrato nel corso dei precedenti due anni e, al tempo stesso, il desiderio di proseguire verso una traiettoria ascensionale oltre il 2023. Dopo lo "smantellamento del silenzio” nel 2021 e il “primo movimento” di una nuova partitura l’anno successivo, nel 2023 miart prosegue nel solco delle metafore musicali. Se nel gergo tecnico, l’espressione “crescendo” allude a un’indicazione dinamica musicale che prevede l’aumento graduale dell’intensità del suono, in relazione alla fiera il termine rimarca la crescita di partecipazione e di pubblico riscontrata nelle due precedenti edizioni. Ma
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DAL 27 DICEMBRE AL 1° GENNAIO SUL PICCOLO SCHERMO
DAI MISTERI DI CARAVAGGIO AI TESORI
D'EUROPA CON ALBERTO ANGELA, LA SETTIMANA DI CAPODANNO IN TV
GLI APPUNTAMENTI CON L’ARTE A PARTIRE DAL 21 GENNAIO
DAI FUTURISTI A DUCHAMP, OTTO MOSTRE DA VEDERE NEL 2023
DAL 2 ALL’8 GENNAIO SUL PICCOLO SCHERMO DA BRUEGEL A TIZIANO, LA SETTIMANA IN TV
ROMA | CON LUIGI GALLO ALLA SCOPERTA LA MOSTRA IN CORSO FINO AL 10 APRILE A ROMA
QUEI CAPOLAVORI SALVATI DALLA GUERRA CHE RACCONTANO LA NOSTRA IDENTITÀ. ALLE SCUDERIE DEL QUIRINALE
DUE MOSTRE DA NON PERDERE TRA LONDRA E VENEZIA
IL FASCINO BIZZARRO DELLA CARICATURA, DA LEONARDO A BACON
DAL 19 AL 25 DICEMBRE SUL PICCOLO SCHERMO
DAI TESORI DI MILANO SVELATI DA ALBERTO ANGELA A TINA MODOTTI E ANISH KAPOOR, LA SETTIMANA DI NATALE IN TV
anche la tutela e lo sviluppo della biodiversità, la cura dell'ambiente e delle sue risorse in riferimento al ruolo svolto nella Gallery Climate Coalition Italia e al suo impegno nel favorire pratiche più sostenibili e a minor impatto ambientale.
Giorgio Morandi, Natura morta, 1950, Olio su tela, 45 x 35 cm | Courtesy Galleria d'Arte Maggiore g.a.m., Bologna - Milan - Paris
La kermesse milanese organizzata da Fiera Milano e diretta per il terzo anno da Nicola Ricciardi riparte con 169 gallerie partecipanti (un incremento a doppia cifra rispetto ai numeri del 2022), in arrivo da 27 Paesi, con opere di maestri moderni e artisti contemporanei affermati ed emergenti, ribadendo il suo ruolo di appuntamento imprescindibile per il pubblico e per i collezionisti italiani e internazionali. Tra incoraggianti ritorni e importanti new entry Miart saluterà, tra le altre, gallerie come C L E A R I N G (Bruxelles, New York, Los Angeles), CorviMora (Londra), Crèvecœur (Parigi), Dvir Gallery (Tel Aviv, Bruxelles, Parigi), Ehrhardt Flòrez (Madrid), Peter Kilchmann (Zurigo, Parigi), KLEMM'S (Berlino), Kendal Koppe (Glasgow), Andrew Kreps Gallery (New York), Michel Rein (Parigi, Bruxelles), Repetto Gallery (Londra, Lugano), plaudendo anche alla significativa crescita in termini di estensione geografica delle gallerie coinvolte, attese a Milano da quattro continenti e da città anche molto distanti, come San Paolo per HOA Galeria, Shanghai per Capsule Shanghai, Seoul per Foundry Seoul e Accra (Ghana) per Gallery 1957.
L’attenzione per l’imprescindibile contesto italiano sarà ribadito in fiera da alcune delle più dinamiche realtà del nostro Paese, dalla Galleria Tommaso Calabro (Milano) alla Galleria Continua (San Gimignano, Pechino, Les Moulins, L'Avana, Roma, San Paolo, Parigi, Dubai), da Raffaella Cortese (Milano) a Monica De Cardenas (Milano, Zuoz, Lugano), da Magazzino (Roma) e Gió Marconi (Milano) a LIA RUMMA (Milano, Napoli), Tornabuoni Arte (Firenze, Milano, Forte dei Marmi, Crans Montana, Parigi).
Data / Date : 18 Gennaio January 2023
Gli appassionati si muoveranno attraverso tre sezioni. Per dare risalto alla ricerca delle più recenti generazioni di galleristi e artisti, la visita in fiera si aprirà anche quest’anno con Emergent, sezione a cura di Attilia Fattori Franchini e dedicata a 26 giovani gallerie. Se Established, la sezione principale, accoglierà 133 gallerie che esporranno opere della più stretta contemporaneità assieme a quelle dedicate all’arte del XX secolo, Decades, la sezione a cura di Alberto Salvadori, completerà il percorso ripercorrendo la storia del secolo scorso attraverso dieci progetti monografici dagli anni '10 del Novecento agli anni '10 del Duemila.
Tre è anche il numero delle interpretazioni di Crescendo - in relazione al suono (art & sound) alle persone (art & bodies), alla cura dell’ecosistema (art & earth) - che saranno l’espediente narrativo per raccontare, da qui alla fiera, le opere di alcuni degli artisti che si potranno incontrare ad aprile tra gli stand di Miart 2023.
Come ogni anno ad affiancare Miart saranno le iniziative di Milano Art Week (attese dall'11 al 16 aprile), la manifestazione diffusa coordinata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e le fondazioni private della città che si occupano di arte moderna e contemporanea, con una programmazione dedicata di mostre e attività.
A rafforzare la relazione con la città sarà inoltre un'inedita collaborazione con Triennale Milano, che, oltre a ospitare la sesta edizione del FOG Triennale Milano Performing Arts, diventerà a tutti gli effetti la "casa di Miart" accogliendo una serie di iniziative dal vivo. Con l’edizione numero 27 di Miart si rinnova anche il Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano. Del valore di 100.000 euro e istituito nel 2012 è destinato a opere d'arte che andranno a implementare la collezione di Fondazione Fiera Milano, oggi all’interno della Palazzina degli Orafi, sede di Fondazione, e che attualmente si compone di oltre 100 lavori in rappresentanza di linguaggi artistici differenti.
MIART · GALLERIE D'ARTE · NICOLA RICCIARDI · FIERA INTERNAZIONALE D’ARTE
MODERNA E CONTEMPORANEA DI MILANO · 14-16
COALITION ITALIA
Salva 18-01-2023 Miart
APRILE · GALLERY CLIMATE
MILANO Si è chiusa domenica 16 aprile la ventisettesima edizione di miart la fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta per il terzo anno da Nicola Ricciardi Un crescendo di partecipazione Anche questa edizione è stata organizzata, come le precedenti, nel solco delle metafore musicali , costruendo il suo immaginario attorno alla parola Crescendo : termine che nel linguaggio musicale indica l'aumento graduale d'intensità del suono. E, come in un crescendo, la fiera ha visto una progressiva crescita di partecipazione, di pubblico, presenze di VIP internazionali tra collezionisti, consulenti d'arte, curatori e direttori di fondazioni private e di musei italiani e stranieri. In crescita anche la partecipazione della stampa italiana e internazionale e una conseguente copertura mediatica capillare. La qualità delle opere e l'apertura alla città Sono state 169 le gallerie partecipanti, con un aumento di circa il 40% di espositori con una sede all'estero, per totale di provenienza di 27 Paesi nel mondo L'edizione 2023 si è distinta per la qualità delle opere esposte , per la ricerca curatoriale attenta, per i progetti espositivi di livello museale ma soprattutto per la capacità della fiera di andare oltre i confini tradizionali creando inedite collaborazioni e favorendo il rapporto e lo scambio con la città , le sue istituzioni e i suoi cittadini. Ispirandosi al concetto di Crescendo, i contenuti della fiera per la prima volta sono fuoriusciti come radici dal proprio vaso per innestarsi in altri luoghi della città. Sabato 15 aprile infatti, Triennale Milano ha accolto, con grande partecipazione, miart LIVE at Triennale Milano : una serie di incontri nati dalla collaborazione miart e l'istituzione milanese che ha visto la partecipazione grandi nomi del mondo della cultura come Massimiliano Gioni e Beatrice Trussardi Jonathan Monk e Angharad Williams, Gianni Pettena e Italo Rota e che si sono sviluppati introno al tema della capacità dell'arte di far presa su altri luoghi e discipline lontani dai contenitori tradizionali. Collaborazione quella tra le due istituzioni sottolineata anche dalla una nuova edizione di FOG Triennale Milano Performig Arts , che nei giorni della fiera ha presenta le prime italiane di Jeremy Nedd e Impilo Mapantsula (12‐13 aprile) e dei Dewey Dell (15‐16 aprile). I premi e le acquisizioni Una prestigiosa lista di rinomati curatori e direttori di museo dai profili internazionali sono andati a comporre le giurie chiamate a decretare i vincitori di premi. Sono le opere selezionate dal Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano, ad affiancare nella scelta il Presidente di Fondazione Enrico Pazzali , la giuria composta da Diana Bracco (Presidente di giuria, Componente Comitato Esecutivo di Fondazione Fiera Milano, Milano), Ralph Rugoff , (Direttore, Hayward Gallery at Southbank Centre, Londra), Dirk Snauwaert (Direttore, WIELS, Bruxelles) e Bettina Steinbrügge (Direttore Generale, Mudam Luxembour). Con un contributo complessivo che ha superato i 100.000 Euro ha detto Diana Bracco, membro del Comitato Esecutivo di Fondazione Fiera Milano e Presidente della giuria internazionale che ha selezionato i lavori che andranno ad arricchire la collezione della Fondazione le opere scelte dalla giura che ho avuto il piacere di presiedere, spaziano dalla pittura alla fotografia e dalla scultura alla stampa e appartengono ad artisti di generazioni diverse rappresentati da gallerie italiane e straniere . Le opere, che andranno ad aggiungersi alle oltre 100 che attualmente compongono la collezione di Fondazione Fiera Milano ospitata all'interno della sede di Palazzina degli Orafi e visibili alla pagina sono: Râzvan Anton, Fading Study (Tarnita Water Dam) , 2022 (Gaep, Bucharest); Javier Barrios, Pravada , 2023 (C L E A R I N G, New York Brussels Beverly Hills); Elisabetta Benassi, Le Ceneri di Gramsci , 2022 (Magazzino, Roma); Pierpaolo Campanini, Didgeridoo , 2023 (kaufmann repetto, Milano); Wendt Eyckermans, A study in colour, minerals and composition (after Peter Paul Rubens Saint Franciscus of Assisi receiving the stigmata') , 2022 (Andrew Kreps Gallery, New York); Soshiro Matsubara Untitled , 2022 (Martina Simeti, Milano); Daniel Steegmann Mangrané, Hologram (Cork Monster) , 2021 (Esther Schipper, Berlino Parigi Seoul); Nora Turato, how can i help? what's your job? , 2022 (Galerie Gregor Staiger, Zurigo Milano); Tobias Zielony, Maria , 2016‐2017 (LIA RUMMA, Milano Napoli). E altri otto sono i premi e le commissioni assegnati per questa ventisettesima edizione di miart: il Premio Herno è andato allo stand condiviso dalle gallerie ERMES ERMES (Roma) e LC Queisser (Tbilisi) nella sezione Established ; il Premio LCA per Emergent è stato assegnato a HOA Galeria (São Paulo); il Premio Covivio è stato attribuito all'artista Lorenza Longhi (1991, Lecco, Italia)portata a miart dalla galleria Fanta‐MLN (Milano) in sezione Emergent ; la prima edizione di Fondazione Henraux Sculpture Commission è stata affidata a Haris Epaminonda (1980, Nicosia, Cipro)nello stand di Galleria Massimo Minini (Brescia) in sezione Established ; la prima edizione di Premio Orbital Cultura Nexi Group seleziona Francesco Jodice (1967, Napoli, Italia) a miart con Galleria Umberto Di Marino (Napoli)in sezione Established ; il Premio Matteo Visconti di Modrone è andato a June Crespo
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(1982, Pamplona, Spagna)a miart con le gallerie P420 (Bologna)e Ehrhardt Flórez (Madrid)in sezione Established ; il Premio Rotary Club Milano Brera per l'Arte Contemporanea e Giovani Artisti ha visto l'acquisizione di un'opera di Binta Diaw (1995, Milano, Italia) a miart con la galleria PROMETEO GALLERY Ida Pisani (Milano Lucca) in sezione Established ; il Premio Massimo Giorgetti ha scelto Jenna Bliss (1984, Yonkers, New York) a miart con la galleria FELIX GAUDLITZ (Vienna) in sezione Emergent In un clima di grande fermento e nelle impressioni soddisfatte degli espositori anche la Milano Art Week sviluppata da miart in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano ha avuto un ruolo centrale e ha visto le principali istituzioni pubbliche e le fondazioni private della città inaugurare le mostre principali della stagione proprio nei giorni della fiera. La prossima edizione di miart si terrà dal 12 al 14 aprile 2024 miart 2023 Padiglione 3 viale Scarampo, Milano T. +39 02 49977134 www.miart.it Autore: Redazione Torna su
The Milan‐based modern and contemporary art fair returns for its 27th edition this April. Miart, the international modern and contemporary art fair based in Milan, returns this April 1416, 2023. For the third year running, the fair will be directed by Nicola Ricciardi and will welcome 169 galleriesa double‐digit increase from last years editionfrom 27 countries. With nearly 40 percent of exhibitors based outside of Italy, the fair will have an air of internationality not seen since 2019. Among the exhibitors are some significant first‐time participants to Miart, including Esther Schipper, Andrew Kreps Gallery, and Galerie Lelong and Co., joining Italian gallery‐scene mainstays like Galleria dArte Maggiore, Kaufmann Repetto, and Tornabuoni Arte. The thematic watchword of the 2023 edition is crescendo, emphasizing the efforts and growth that both the fair and those participating have put in over the past two years, plus their aspirations for continued development moving forward. It also incorporates the language of music, as a crescendo often refers to a musical passage with a gradual increase in volume. Between now and the fairs opening, Miart will use this definition as a narrative structure to highlight artworks and artists that will be featured, building anticipation for the event. Crescendo is also the name of the fairs visual campaign, including both photography and video, which features 11 women who each portray a personal facet of rebellious femininity. Not models or actors, each is a symbolic break from female stereotypes. The fair will present its hallmark sections, including Established, Emergent, and Decades. Established will host modern and contemporary art galleries; Emergent, curated by Attilia Fattori Franchini, presents galleries dedicated to promoting and fostering the most recent generation of artists; and Decades, curated by Alberto Salvadori, will feature galleries exploring the history of art in the 20th century by decade. Miarts prize, acquisition fund, and commissions program reflects the fairs longstanding commitment to partnerships that support of art and culture. Notable awards, to name just a few, include the Fondazione Fiera Milano Acquisition Fund, which maintains a budget of 100,000 to add an artwork to the foundations diverse collection; the Herno Prize, which will award the best booth 10,000; and the Covivio Award, now in its second year, which is dedicated to an artist from the fairs Emergent section, granting them a 20,000 commission for a site‐specific artwork. With the expanded roster of exhibitors, curated sections, and thematic approach, the 27th edition of Miart promises to be the largest and most comprehensive to date. The international roster of galleries participating will offer visitors the opportunity to explore and discover an incredible breadth of diverse modern and contemporary art, highlighting Miarts ongoing efforts to situate the fair within the global art scene. Learn more about Miart 2023 here. Follow Artnet News on Facebook: Want to stay ahead of the art world? Subscribe to our newsletter to get the breaking news, eye‐opening interviews, and incisive critical takes that drive the conversation forward.
1. PANTALEONE
Miart 2023. Ph Irene Fanizza. Pantaleone
Stand semplice ma d'impatto. Il pavimento trasformato in una vasca di olio nero a tutta larghezza, ovviamente a firma di Per Barclay . Alle pareti invece un catalogo degli artisti della galleria: ancora le foto di Barclay, poi Flavio Favelli , Letizia Battaglia, Ignazio Mortellaro (che è in mostra attualmente nelle due sedi milanesi e palermitane della galleria), Christian Frosi, Italo Zuffi , Stefania Galegati con foto, disegni, sculture, dipinti. E in giro, sparsi in tutto l'allestimento, i tarocchi firmati da Sissi. C'è anche un quadro del compianto Andrea di Marco. Tutto a riflesso, tutto raddoppiato grazie al pavimento specchiante.
2. RIBOT
Miart 2023. Ph Irene Fanizza
Oltre ad un artista russo under 30 da tenere d'occhio (Andrei Pokrovskii), la galleria milanese propone un'installazione di grande impatto di Bénédicte Peyrat (Parigi, 1967): quattro acrilici e due acquerelli coi caratteristici e inquietanti soggetti di Peyrat sono installati su uno sfondo di carte realizzate sempre dall'artista. Queste ultime sono un puro espediente allestitivo e dunque non risultano curiosamente in vendita. Per chi volesse approfondire Ribot , galleria di Milano, ha proprio in questi giorni in corso una mostra di Peyrat.
3. FEDERICA SCHIAVO
Miart 2023. Ph Irene Fanizza
Le sculture di ceramica di Patrick Tuttofuoco sono maschere, un topos spesso presente nella ricerca dell'artista. È la prima volta che Tuttofuoco si cimenta con questa tecnica e in questo caso i suoi lavori sono circondati, in un dialogo felice all'interno di questo stand, dai quadri traslucidi e trasparenti di Stefania Carlotti, tra decorazione e architettura. Molte novità per la galleria di Federica Schiavo: chiuso lo spazio di Milano ci si sposta a Roma. A brevissimo novità sulla nuova location.
4. CLEARING
Miart 2023. Ph Irene Fanizza
Le mega‐gallerie internazionali non si sono impegnate così tanto in questa edizione di miart. Gli stand di mostri sacri come Perrotin o Schipper sono piuttosto ordinari. Fa eccezione l'importante galleria Clearing che presenta un allestimento assai affascinante dell'artista messicano Javier Barrios: nei suoi disegni (dieci piccoli e due grandi) personaggi fantastici, a tratti fumettistici, a tratti mostruosi, legati al mondo della natura e con le sembianze delle orchidee in particolare. Con queste presenze dialogano perfettamente le lampade del belga Koenraad Dedobbeleer (1975) realizzate ‐ tutti pezzi unici ‐ negli ultimi due anni a Murano
5. NOERO
Miart 2023. Ph Irene Fanizza
Nella sezione "decades" della fiera miart ogni galleria selezionata è obbligata a portare opere relative ad uno specifico decennio. La galleria di Franco Noero ha deciso di farlo puntando integralmente sui lavori di Jim Lambie. L'artista scozzese, presente in persona a Milano in questi giorni, ha partecipato direttamente alla messa in opera di questo stand che comprende sculture, installazioni e un pavimento a tutta grandezza.
6. GALLERIA GOMIERO
Miart 2023. Ph Irene Fanizza
Siamo anche qui nella sezione dedicata alle decadi . E alla Galleria Gomiero è affidata la decade degli Anni Quaranta. Le opere in stand non sono propriamente tutte degli Anni Quaranta perché c'è stata un po' di elasticità ottenuta grazie alla particolarità del progetto proposto dalla galleria. Di che si tratta? Di una mostra di bozzetti. Specificatamente bozzetti di importanti opere d'arte pubblica che peraltro nella maggior parte dei casi sono state effettivamente realizzate. Ci sono monumenti, vetrate o fregi di Manzu, Afro, Maraini, Wildt, Santagata, Depero e Cambellotti. Da non perdere.
7. IL PONTE
Miart 2023. Ph Irene Fanizza
Un allestimento molto scenografico per la galleria fiorentina. Tre sculture monumentali e due sculture più piccole di Mauro Staccioli . Sono opere degli anni duemila. Poi ci sono una serie di disegni (molti degli Anni Novanta) alle pareti. Una vera mostra personale dedicata al grande artista volterrano
Miart 2023. Ph Irene Fanizza
Luigi Ghirri e Jacopo Valentini a confronto. Il grande maestro della fotografia e il giovane fotografo. Tutto parte dalla mitica mostra del 1986 organizzata e curata proprio da Ghirri e dedicata alla Via Emilia: da lì nacque un modo nuovo di rappresentare il paesaggio italiano e si affermò un gruppo straordinario di fotografi (Mimmo Jodice, Olivo Barbieri, Vincenzo Castella, Gabriele Basilico, Guido Guidi.) affiancati da intellettuali e scrittori. Nel 2023 Valentini ha ripercorso l'Emilia da Rimini a Piacenza fotografando questa volta non paesaggi, bensì "paesaggi da tavola": ristoranti, osterie, piatti, stoviglie e posate reduci da grandi mangiate conviviali nelle migliori tavole della regione. L'obiettivo è realizzare un libro, così come avvenne nella mitica mostra del 1986.
9. EASTCONTEMPORARY
Miart 2023. Ph Irene Fanizza
La nostra unica scelta nella sezione "Emergent" della fiera. Emilia Kina è già stata in mostra nella galleria milanese, che questa volta le dedica l'intero stand. Ci sono alcuni lavori che Kina realizza scolpendo i telai dei quadri e solo successivamente tirandoci la tela. Ne risultano, su soggetti dalle cromìe fini e dai gradienti lievi, delle superfici estroflesse che mimano il movimento dei soggetti: tende e paramenti. L'allestimento, su supporti in legno, permette di sbirciare la particolare conformazione dei telai. "Sono una pittrice, ma almeno il 50% del lavoro che faccio è scolpire" dice Emilia Kina.
Collezione immaginaria di opere che travalicano il tempo e lo spazio, sempre contemporanee, direttamente dagli stand dell’edizone 2023 di miart
Alla Luna☾ SUBSTRATUM G A L L E R I
A
28/01/2023 - 29/04/2023
L'impronta dell'acqua. Il Trasimeno tra arte e scienza nell'opera di Roberto Ghezzi
18/02/2023 - 16/04/2023
Castiglione del Lago
A Ostuni la personale di Ezia Mitolo: FRANGIBILE
01/04/2023 - 23/04/2023
Ostuni
… del sogno un ponte - Federica Aiello
Pini
07/04/2023 - 25/04/2023
Mantova
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16-04-2023
Le novità della 27° edizione della fiera. Incontri, mostre, progetti e sinergie con le Istituzioni milanesi.
31 Marzo 2023
DI ELENA BORDIGNON
A due settimane dall’apertura, Nicola Ricciardi ci raccontano le novità della prossima edizione di miart. La parola chiave di quest’anno – ‘crescendo’ – era già stata svelata lo scorso gennaio, assieme a numeri e partecipazioni. L’effettiva crescita è senza dubbio da individuare nei legami tra la fiera e la città di Milano che quest’anno, ospita una promettente Art Week.
La 27° edizione, che si svolge dal 14 – 16 aprile 2023 (Allianz MiCo), vede un aumento delle partecipazioni –169 gallerie da 27 paesi – con una rilevante crescita del 40% delle espositori; aumentano anche i premi e le acquisizioni. Insomma, sembra che dopo il periodo complicato delle pandemia, la fiera abbia ripreso a incrementare il suo prestigio e autorevolezza. (Segue la lista completa delle gallerie).
Con la metafora delle radici che debordano da un vaso, Ricciardi sottolinea quanto i contenuti della fiera quest’anno – “per la prima volta” – si estendono oltre i confini tradizionali per intrecciare continue e versatili ‘innesti’ in altri luoghi della città. Ed è soprattutto la giornata di sabato 15 aprile che vede, alla Triennale di Milano, una parterre di personalità legate all’arte nella serie di conversazioni miartLIVE at Triennale Milano
Il focus degli incontri è un po’ generico e inclusivo: “la capacità propria dell’arte di far presa su altri luoghi e altre discipline lontani dai contenitori e dai palinsesti tradizionali.”
Per antonomasia, la Fondazione Trussardi dalla sua nascita si è connotata con lo spirito libero che ne ha consolidato ‘il carattere’. Ed è proprio il direttore della Fondazione Massimiliano Gioni, con Beatrice Trussardi a dare avvio ai talk, raccontano la ventennale storia dalle Fondazione iniziata con a delle più memorabili istallazioni viste a Milano, quella di Michael Elmgreen & Ingar Dragset Short Cut ospita nella Galleria Vittorio Emanuele nel lontano 2003.
Altri appuntamenti si susseguiranno in Triennale: Angharad Williams e Gianmaria Andreetta parleranno di The Wig,; Jonathan Monk converserà con Anna Ebner e Marco Scotti; Davide Giannella inviterà Riccardo Benassi e il duo Eva e Franco Mattes; Gianni Pettena e Italo Rota si confronteranno sul rapporto tra architettura e paesaggio; Valerio Barberis, Loris Cecchini e Mario Cucinella si interrogheranno sulla città del futuro; e infine Nico Vascellari dialogherà con Damiano Gullì, Gea Politi e Cristiano Seganfreddo partendo dalla sua opera Falena che dal 15 aprile sarà esposta negli spazi esterni dell’istituzione.
Sempre in Triennale, doveroso segnalare la presenza, nel Festival FOG – Triennale Milano Performing Arts, due anteprime: How a Falling Star Lit Up The Purple Sky di Jeremy Nedd e Le sacre du printemps, ricerca coreografica dei Dewey Dell ispirata al capolavoro di Igor Stravinskij (15 e 16 aprile).
Sempre all’insegna della sinergia la Fondazione Trussardi, per festeggiare i suoi primi 20 anni come museo nomade, sarà presente anche in fiera con quello che si presenta già come l’evento più “instagrammato” di questa edizione: il 13 aprile Beatrice Trussardi e Massimiliano Gioni coinvolgeranno il pubblico presente in fiera nel taglio di una torta di 3 metri regalata da Maurizio Cattelan
Continua l’ “animazione” con il brand di moda MSGM, che ha commissionato per l’ingresso di miart un’opera site specific al duo di artisti Eva & Franco Mattes. Composta da canaline digitali che consentono il passaggio di dati, l’installazione che accoglie il pubblico, fa circolare al suo interno un’immagine invisibile che viene inviata ai passanti in modo assolutamente casuale via AirDrop dallo smartphone personale del duo. Ispirata alla pratica molto diffusa tra gli adolescenti di sfruttare momenti di calca per airdroppare materiali digitali, l’opera di Eva & Franco Mattes è un lavoro capace di generare una connessione umana che va in contrapposizione all’idea della fiera come luogo di sole transazioni commerciali. Ogni visitatore, anche senza essere un collezionista, avrà così la possibilità di portare via, e a sua volta ridistribuire, un contenuto artistico unico. All’insegna di intrattenimento/approfondimento il progetto The Sound of miart powered by Radio Deejay, Radio Capital e Radio m2o: tre playlist musicali create dalle emittenti del Gruppo Gedi, scaricabili da QR code presenti in fiera o dal sito di miart digital e che seguono il mood di ognuna delle sezioni, Established, Emergent, Decades.
Ricordiamo le proposte della Milano Art Week: la personale dell’artista belga Ann Veronica Janssens da Pirelli HangarBicocca; Candice Lin | Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura alla GAM Galleria d’Arte Moderna in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro; la personale di Yuri Ancarani e la Project Room di Silvia Giambrone al PAC; il progetto Forum 900 al Museo del Novecento; i due progetti dedicati all’arte moderna Diego, l’altro Giacometti e Hortus Alchemicus alla Fondazione Luigi Rovati; la mostra
dedicata alle installazioni e ai video dell’artista Dara Birnbaum all’Osservatorio Fondazione Prada.
Protagonisti di Milano Art Week saranno anche gli spazi di Fondazione Prada con la mostra Cere Anatomiche, Fondazione ICA Milano con la personale di Nathlie Provosty e Triennale Milano con le nuove mostre Lisa Ponti. Disegni e voci, Text e Droog30. Design or Non-design? e con un nuovo allestimento per il Museo del Design Italiano.
Non mancano poi iniziative dedicate all’arte pubblica, grazie all’inaugurazione di tre nuove opere di Rossella Biscotti, Liliana Moro, Otobong Nkanga per ArtLine, il percorso d’arte contemporanea site-specific nel parco di Citylife; al doppio intervento di Franco Mazzucchelli in Triennale e alla Darsena, in collaborazione con l’Ufficio Arte Pubblica;e a Falena, l’installazione monumentale di Nico Vascellari pensata per l’esterno del palazzo di Triennale Milano.
Risonanza ai premi di questa 27° edizione. Sono confermati: il Premio Herno, il Premio LCA per Emergent e il Premio Covivio. A questi riconoscimenti si aggiungeranno: la prima edizione della Fondazione Henraux
Sculpture Commission e il Premio Orbital Cultura – Nexi Group. Quest’ultimo è dedicato alla fotografia e nasce con l’obiettivo di dotare i musei storici italiani di immagini contemporanee. Questa prima edizione è dedicata alle Gallerie degli Uffizi. Il Premio Matteo Visconti di Modrone, in memoria del Presidente della Fonderia Artistica Battaglia, il Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti e, infine, il Premio Massimo Giorgetti, alla sua prima edizione, nato dalla volontà dello stilista e collezionista Massimo Giorgetti di supportare giovani artisti.
Quest’anno si è creata una sinergia tra miart e l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto. Coinvolti 10 Ambasciatori del Gusto legati a Milano – Andrea Berton, Cesare Battisti, Vittorio Borgia, Vincenzo Butticè, Carlo Cracco, Roberto Di Pinto, Antonio e Vincenzo Lebano, Davide Oldani, Aya Yamamoto, Viviana Varese –chiamati a dedicare all’arte una loro creazione e ad ospitare nei loro ristoranti alcune tra le più belle opere d’arte della collezione privata di Fondazione Fiera Milano.
133 gallerie che espongono opere d’arte moderna e contemporanea
Gallery 1957
Galleria Giampaolo Abbondio , Genova – Milano |
Artemisia Fine Art , Napoli |
Benappi Bendana|Pinel Art Contemparain, Parigi |
Alessandra Bonomo , Milano – Bologna | N G C+N Gallery CANEPANERI
Galleria Tommaso Calabro , Sarzana |
Galleria Clivio, Parma – Milano | , San Gimignano – Pechino – Les Moulins – L’Avana –
Copetti Antiquari
Crèvecœur
Galleria Luisa Delle Piane
Galleria Umberto Di Marino, Napoli | Dvir Gallery, Tel Aviv – Bruxelles –
Parigi | Eclectica Contemporary, Città del Capo | Ehrhardt Flórez, Madrid | Eidos Immagini
Contemporanee, Asti | ERA GALLERY, Milano | Eredi Marelli, Cantù | ERMES ERMES, Roma | Ex
Elettrofonica, Roma | Renata Fabbri, Milano | Galleria d’Arte Frediano Farsetti, Milano | Frittelli Arte
Contemporanea, Firenze | Galleria Fumagalli, Milano | FuoriCampo, Siena | Gaep, Bucharest | Gandy
Gallery, Bratislava | Studio Gariboldi, Milano | Huxley-Parlour, Londra | kaufmann repetto, Milano – New
York | Galerie Peter Kilchmann, Zurigo – Parigi | KLEMM’S, Berlino | Kendal Koppe, Glasgow | Andrew
Kreps Gallery, New York | Gilda Lavia, Roma | LC Queisser, Tbilisi | Galerie Lelong & Co., Parigi – New
York | LOOM, Milano | M+B, Los Angeles | MAAB Gallery, Milano – Padova | Madragoa, Lisbona | Magazzino, Roma | Galleria d’Arte Maggiore g.a.m., Bologna – Milano – Parigi | Mai 36 Galerie, Zurigo | Gió Marconi, Milano | MARCOROSSI artecontemporanea, Milano – Pietrasanta – Torino – Verona |
Primo Marella Gallery, Milano – Lugano | Mazzoleni, Londra – Torino | Galerie Eva Meyer, Parigi |
Meyer Riegger, Berlino – Karlsruhe – Basilea | Nino Mier Gallery, Los Angeles – Bruxelles – New York –Marfa | FRANCESCA MININI, Milano | Galleria Massimo Minini, Brescia | MISAKO&ROSEN, Tokyo | ML
Fine Art, Milano | Montrasio Arte, Milano – Monza | Ncontemporary, Londra – Milano | Galleria Open
Art, Prato | OSART GALLERY, Milano | P420, Bologna | Alberta Pane, Parigi – Venezia | Francesco
Pantaleone, Palermo – Milano | Nicola Pedana, Caserta | PEOLA SIMONDI, Torino | Perrotin, Parigi –
New York – Hong Kong – Seoul – Tokyo – Shanghai – Dubai | Pinksummer, Genova | Galleria Poggiali,
Firenze – Milano – Pietrasanta | Il Ponte, Firenze | Prometeo Gallery Ida Pisani, Milano – Lucca | QG
Gallery, Knokke | Erica Ravenna, Roma | Michel Rein, Parigi – Bruxelles | Repetto Gallery, Londra –
Lugano | RIBOT, Milano | LIA, Milano – Napoli | Galleria F. Russo, Roma | Richard Saltoun Gallery, Londra
– Roma | Federica Schiavo Gallery, Milano | Esther Schipper, Berlino – Parigi – Seoul | Mimmo
Scognamiglio Artecontemporanea, Milano | Chris Sharp Gallery, Los Angeles | Edouard Simoens
Gallery, Knokke | Smac gallery, Città del Capo – Johannesburg – Stellenbosch | Galleria Spazia, Bologna |
SpazioA, Pistoia | GIAN ENZO SPERONE, Sent | Galerie Gregor Staiger, Zurigo – Milano | Stems
Gallery, Bruxelles – Parigi | Studio D’Arte Campaiola, Roma | Galleria Studio G7, Bologna | Studio
Guastalla Arte Moderna e Contemporanea, Milano | Studio SALES di Norberto Ruggeri, Roma |
Galleria Tonelli, Milano – Porto Cervo | Tornabuoni Arte, Firenze – Milano – Forte dei Marmi – Crans
Montana – Parigi | Gallery Sofie Van de Velde, Anversa | Tim Van Laere Gallery, Anversa | Galleria
Antonio Verolino, Modena | Galleria Paola Verrengia, Salerno | Galleria Carlo Virgilio & C., Roma |
Vistamare, Pescara – Milano | Galerie Fons Welters, Amsterdam | WHATIFTHEWORLD, Città del Capo |
Galerie Hubert Winter , Milano | z2o Sara Zanin
10 gallerie danno vita a un percorso che attraversa il Ventesimo secolo in una scansione per decenni. A cura di Alberto Salvadori
1910 – Oscar Ghiglia, Llewelyn Lloyd e Moses Levy, Società di Belle Arti
D’Ampezzo
1920 – Giò Ponti e Richard Ginori, , Piacenza
1930 , Lugano
1940 Galleria Gomiero
M77
1960 – Jaques Villeglé,
1970 – Ugo Mulas,
1980 – Carla Accardi e Pietro Consagra, Galleria dello Scudo
1990 – Harald Klingelhöller, , Romainville
2000 – Jim Lambie,
Emergent
26 gallerie emergenti impegnate nella promozione delle generazioni più recenti di artisti. A cura di Attilia
Fattori Franchini
A.ROMY, Zurigo | ArtNoble gallery, Milano | Balcony Gallery, Lisbona | Baleno International, Roma | Bel
Ami, Los Angeles | Sébastien Bertrand, Ginevra | Gian Marco Casini Gallery, Livorno | City Galerie, Vienna | eastcontemporary, Milano | Efremidis, Berlino | Fanta-MLN, Milano | Darren Flook, Londra |
FOUNDRY SEOUL, Seoul | FELIX GAUDLITZ, Vienna | Ginny on Frederick, Londra | HOA Galeria, San
Paolo | le vite, Milano | Olympia, New York | sans titre, Parigi | Shore, Vienna | Martina Simeti, Milano |
South Parade, Londra | UMA LULIK__, Lisbona | UNA, Piacenza | von ammon co, Washington DC | zaza’, Milano
di Capital Web
Dal 1 14 al 16 aprile 2023 torna miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di M Milano, organizzata da Fiera Milano e diretta da Nicola Ricciardi.
WEBRADIO
Radio Casa Bertallot
Crescendo è il titolo e la parola chiave della ventisettesima edizione: aumentano infatti le gallerie partecipanti (169 da 27 Paesi), si incrementa del 40% la compagine internazionale degli espositori, raddoppiano premi e acquisizioni.
Cresce anche il rapporto e lo scambio con la città, le sue istituzioni e i suoi cittadini grazie a una nuova edizione della Milano Art Week e a inedite collaborazioni con Triennale Milano e Fondazione Nicola Trussardi.
Dopo aver “smantellato il silenzio” nel 2021 e aver avviato un “primo movimento” nel 2022, quest’anno la fiera continua a ispirarsi alla musica, costruendo l’immaginario della nuova edizione attorno alla parola Crescendo: un termine che nel linguaggio musicale indica l’aumento graduale d’intensità del suono ma che in relazione alla fiera vuole sottolineare anche la progressiva crescita di partecipazione e di pubblico registrata negli ultimi due anni e il desiderio di continuare su questa traiettoria oltre il 2023.
Sempre in relazione all’idea di Crescendo, i contenuti della fiera per la prima volta si estendono oltre i propri confini tradizionali per innestarsi in altri luoghi della città,
Radio Capital Music
Radio Capital Classic Rock
Radio Capital Funky Town
Radio Capital W l'Italia
Radio Capital Soft
partendo, sabato 15 aprile da Triennale Milano che ospita una serie di conversazioni dal titolo miart LIVE at Triennale Milano: incontri sviluppati intorno al tema della capacità propria dell’arte di far presa su altri luoghi e altre discipline lontani dai contenitori e dai palinsesti tradizionali.
Particolarmente significativa è anche la sinergia con la Fondazione Nicola Trussardi, con cui in passato miart ha condiviso alcuni progetti speciali per la città di Milano.
Quest’anno la Fondazione ha scelto di dare inizio ai festeggiamenti per i suoi primi 20 anni come museo nomade proprio all’interno dei padiglioni della fiera: il 13 aprile Beatrice Trussardi e Massimiliano Gioni coinvolgeranno il pubblico presente nel taglio di una torta regalata da Maurizio Cattelan.
La circolazione di contenuti artistici dentro e fuori dalla fiera viene ribadita anche dall’inedita partnership con il brand di moda MSGM, che ha commissionato per l’ingresso di miart un’opera site specific al duo di artisti Eva & Franco Mattes composta da canaline digitali che consentono il passaggio di dati, l’istallazione che accoglie il pubblico, fa circolare al suo interno un’immagine invisibile che viene inviata ai passanti in modo assolutamente casuale via AirDrop dallo smartphone personale del duo. Ispirata alla pratica molto diffusa tra gli adolescenti di sfruttare momenti di calca per airdroppare materiali digitali, l’opera di Eva & Franco Mattes è un lavoro capace di generare una connessione umana che va in contrapposizione all’idea della fiera come luogo di sole transazioni commerciali.
Ogni visitatore, anche senza essere un collezionista, avrà così la possibilità di portare via, e a sua volta ridistribuire, un contenuto artistico unico.
Radio Deejay, Radio Capital e Radio m2o firmano la colonna sonora dell’edizione 27 di miart grazie al progetto “The sound of miart“, capace di unire tecnologia, musica e arte.
Ognuna delle tre emittenti ha realizzato per l’evento una soundtrack dedicata di un’ora, una per ciascuna delle tre diverse sezioni della fiera milanese, per accompagnare in modo originale e inedito attraverso l’ascolto la visita al percorso artistico. Per accedere gratuitamente alle tre playlist basta semplicemente scansionare il QR Code presente all’interno dei percorsi con il proprio smartphone.
Ogni playlist, online dal 13 aprile anche sul canale YouTube del miart, rispecchia parallelamente sia lo spirito musicale della radio che l’ha firmata che il mood artistico delle tre sezioni in cui è diviso il miart: Decades, lo spazio che esplora la storia del Ventesimo Secolo, ha l’accompagnamento musicale di Radio Capital, con grandi star musicali senza tempo come Beatles, Aretha Franklin e Pat Metheny; Established, il
percorso principale che ospita opere moderne e contemporanee, quello di Radio Deejay, che ha scelto una playlist di forte stampo moderno, tra elettronica, rap e trip hop, spaziando dagli Air a Nightmares on Wax, passando per Oddisee ed Eric Hilton; per Emergent, l’area dedicata ad artisti e gallerie in ascesa, Radio m2o ha creato invece una playlist con musica d’avanguardia e sperimentale, con rappresentanti come Odesza, Paul Kalkbrenner e Rüfüs Du Sol.
Una novità molto gradita agli amanti delle eccellenze italiane: con miart 2023 il binomio arte e food prende vita grazie all’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto.
A scendere in campo 10 Ambasciatori del Gusto – Andrea Berton, Cesare Battisti, Vittorio Borgia, Vincenzo Butticè, Carlo Cracco, Roberto Di Pinto, Antonio e Vincenzo Lebano, Davide Oldani, Aya Yamamoto, Viviana Varese – chiamati a dedicare all’arte una loro creazione e ad ospitare nei loro ristoranti alcune tra le più belle opere d’arte della collezione privata di Fondazione Fiera Milano.
I biglietti sono disponibile sul canale ufficiale della fiera.
Radio Capital vi aspetta al miart a Milano dal 14 al 16 aprile!
Crescendo è il tema della ventisettesima edizione di miart, fiera d'arte moderna e contemporanea aperta dal 14 al 16 aprile 2023. Appena prima del Salone del Mobile.Milano , il capoluogo lombardo ospita la ventisettesima edizione di miart, fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea, che si tiene dal 14 al 16 aprile 2023 al centro congressi Allianz MiCo di Fiera Milano . Quasi 170 gallerie (il doppio rispetto all'anno scorso) provenienti da 27 paesi nel mondo presentano al grande pubblico e ai collezionisti opere di maestri moderni e di artisti contemporanei, sia affermati sia emergenti. Arte in crescendo Dopo smantellamento del silenzio e primo movimento, la parola scelta per questa edizione di miart 2023 è crescendo . Un termine musicale che indica l'aumento graduale dell'intensità del suono e in tale occasione vuole sottolineare la crescita di attenzione e di partecipazione del pubblico negli anni e il desiderio di proseguire in tale solco. Con una attenzione rinnovata anche per la sostenibilità , dato che la manifestazione aderisce alla Gallery Climate Coalition per favorire pratiche sostenibili e a ridotto impatto ambientale. Così alle due interpretazioni del concetto crescendo art&sound e art&bodies, espediente narrativo per raccontare le opere di alcuni artisti esposti, si aggiunge art&earth, votata alla cura del pianeta. Lo spazio espositivo è organizzato in tre sezioni : Emergent, a cura di Attilia Fattori Franchini, dedicata alle nuove gallerie, Established, la principale, e Decades, a cura di Alberto Salvadori, che esplora la storia del secolo scorso attraverso dieci progetti monografici, uno per ciascuna decade del Novecento. Milano Art Week In contemporanea a miart 2023, dall'11 al 16 aprile in città si tiene la Milano Art Week , che, al pari del Fuorisalone della Design Week, coinvolge istituzioni pubbliche, fondazioni private e realtà cittadine in una manifestazione diffusa sul territorio urbano, coordinata dall'Assessorato alla Cultura del Comune. Diverse sono infatti le mostre che si inaugurano e le attività previste: alla GAM, al Pirelli Hangar Bicocca, alla Fabbrica del Vapore, al Museo del Novecento, alla Fondazione Stelline, all'Osservatorio Fondazione Prada, al PAC, alla Triennale, solo per citare alcuni esempi. Non manca neppure l'arte pubblica, rappresentata nel parco di Citylife attraverso un percorso con installazioni site‐specific Cosa: miart 2023: crescendo Dove: centro congressi Allianz MiCo, padiglione 3, viale Scarampo, Milano Quando: 14‐16 aprile 2023, venerdì e sabato 15 ore 11.30 20.00, domenica ore 11.00 19.00 Info: biglietti acquistabili solo online nel sito della manifestazione, intero fino al 15 marzo 2023 15 euro, intero 18 euro, ridotto (ragazzi dai 4 ai 17 anni / studenti universitari previa presentazione di un documento di identità / tesserino universitario all'ingresso) fino al 15 marzo 2023 12 euro, ridotto 14 euro, ingresso gratuito per i minori fino a 3 anni Alcune delle opere al miart 2023
Dal 14 al 16 aprile 2023 torna miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano, organizzata da Fiera Milano e diretta da Nicola Ricciardi. Radio Deejay, Capital e m2o firmano la colonna sonora dell'edizione 27.
Radio Deejay, Radio Capital e Radio m2o firmano la colonna sonora dell’edizione 27 di miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano dal 14 al 16 aprile, grazie al progetto T The sound of miart, capace di unire tecnologia, musica e arte.
O Ognuna delle tre radio ha realizzato per l’evento una soundtrack dedicata di un’ora, una per ciascuna delle t tre diverse sezioni della f i e r a m i l a n e s e, per accompagnare in modo originale e inedito
"The sound of miart": Radio Deejay, Capital e m2o firmano la colonna sonora della fiera dell'arte di Milano
attraverso l’ascolto la visita al percorso artistico. Per accedere gratuitamente alle tre playlist basta semplicemente scansionare il QR Code presente all’interno dei percorsi con il proprio smartphone.
O Ogni playlist, online dal 13 aprile anche sul canale YouTube del miart, rispecchia parallelamente sia lo spirito musicale della radio che l’ha firmata che il mood artistico delle tre sezioni in cui è diviso il miart: D Decades, lo spazio che esplora la storia del Ventesimo Secolo, ha l’accompagnamento musicale di R Radio Capital, con grandi star musicali senza tempo come Beatles, Aretha Franklin e Pat Metheny; E Established, il percorso principale che ospita opere moderne e contemporanee, quello di R Radio Deejay, che ha scelto una playlist di forte stampo moderno, tra elettronica, rap e trip hop, spaziando dagli Air a Nightmares on Wax, passando per Oddisee ed Eric Hilton; per E Emergent, l’area dedicata ad artisti e gallerie in ascesa, R Radio m2o ha creato invece una playlist con musica d’avanguardia e sperimentale, con rappresentanti come Odesza, Paul Kalkbrenner e Rüfüs Du Sol.
Una media partnership customizzata che si inserisce perfettamente nel concept dell’edizione 2023 del miart, basato su metafore musicali attorno alla parola “Crescendo”.
Dal 14 al 16 aprile 2023 (anteprima VIP il 13 aprile) torna quinti il miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta per il terzo anno da N Nicola Ricciardi. Con 1 169 gallerie partecipanti (un incremento a doppia cifra rispetto al 2022), provenienti d da 27 Paesi nel mondo, con opere di m maestri moderni e artisti contemporanei affermati ed emergenti, questa ventisettesima edizione ribadisce il suo ruolo di appuntamento imprescindibile per il pubblico dell’arte, riaffermando anche la propria internazionalità con quasi il 40% in più di espositori con una sede all’estero.
Dopo aver “smantellato il silenzio” nel 2021 e aver avviato un “primo movimento” nel 2022, quest’anno l la fiera continua a ispirarsi alla musica, costruendo l’immaginario della nuova edizione attorno alla parola C Crescendo: un termine che nel linguaggio musicale indica l’aumento graduale d’intensità del suono ma che in relazione alla fiera vuole sottolineare anche la progressiva crescita di partecipazione e di pubblico registrata negli ultimi due anni e il desiderio di continuare su questa traiettoria oltre il 2023.
Sempre in relazione all’idea di C Crescendo, i contenuti della fiera per la prima volta si estendono oltre i propri confini tradizionali per innestarsi in altri luoghi della città, partendo, s sabato 15 aprile da Triennale Milano che ospita una serie di conversazioni dal titolo miart LIVE at Triennale Milano: incontri sviluppati intorno al tema della capacità propria dell’arte di far presa su altri luoghi e altre discipline lontani dai contenitori e dai palinsesti tradizionali.
Si intitola “Crescendo” la nuova edizione della fiera d’arte moderna e contemporanea, che si allarga a tutta la città con proposte ed eventi paralleli. Ecco quali non perdere.
AUTHOR
Irene Sofia Comi
PUBLISHED 12
aprile 2023
Dal 14 al 16 aprile prossimi gli spazi di Fieramilanocity ospiteranno “Crescendo”, la 27ª edizione di miart, fiera di arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta da Nicola Ricciardi, che la descrive a Domus con tre semplici parole: “traiettoria, restituzione e internazionalità”.
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I tre termini raccolgono in sé i principi cardine della fiera di quest’anno. Prima di tutto, la consapevolezza di essere a metà di un percorso di ricostruzione, con una metafora edilizia che ben rappresenta la volontà, una volta ottenute le basi solide con le edizioni precedenti, di “costruire il primo, secondo e terzo piano”. In secondo luogo, la volontà di aprirsi alla città e ai suoi cittadini in maniera concreta e tangibile, “da qui è nato lo stimolo a costruire un programma di talk gratuito e fruibile da tutti, o ad allargare commissioni affinché anche le istituzioni cittadine possano avere una ricaduta positiva ed oggettiva da parte della fiera”, dichiara il direttore a Domus , riferendosi alle novità di quest’anno – citiamo in particolare le nuove collaborazioni con Triennale Milano e Fondazione Nicola Trussardi, ma anche il premio Massimo Giorgetti, alla sua prima edizione.
Scade il 3 luglio 2023 il termine per partecipare alla nuova edizione di Agorà Design dedicata al tema “Iperlocale: architettura e design dai territori”.
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Così, i contenuti della fiera per la prima volta fuoriescono come radici dal proprio vaso per innestarsi in altri luoghi della città, partendo con Triennale Milano che ospita miart LIVE at Triennale Milano , una serie di incontri con grandi nomi come Jonathan Monk e Angharad Williams, Gianni Pettena e Italo Rota, Beatrice Trussardi e Massimiliano Gioni. Particolarmente significativa la sinergia con la Fondazione Nicola Trussardi che sceglie di dare inizio ai festeggiamenti per i suoi primi 20 anni come museo nomade proprio all’interno dei padiglioni della fiera, con una torta di Mauzio Cattelan. E poi c’è la collaborazione con le radio, con The Sound of miart
Un concorso che indaga architettura e design dai territori
Nel linguaggio musicale “Crescendo” indica l’aumento graduale d’intensità del suono; in relazione alla fiera rivela soprattutto la progressiva crescita di partecipazione. Una crescita che va a braccetto con la sempre maggiore rilevanza di Milano nell’arte.
Stefano Calligaro, Spaghetti Uova 6 Pomodori 1 Kg Olio di oliva Pangrattato Acciughe 8, 2016, acrylic on canvas, 100x70 cm. Courtesy the artist andUNA, Piacenza.
“Questa città negli ultimi cinque anni ha assunto un ruolo chiave nello scenario dell'arte contemporanea europea”, racconta Ricciardi a Domus. Tra i motivi, gli investimenti nell'ambito di Expo 2015, l'apertura di Fondazione Prada e l'arrivo al timone di miart di Vincenzo de Bellis, che ha trasformato la fiera da una manifestazione locale a successo internazionale.
Questo ha comportato il radicamento in città di numerosi collezionisti stranieri, fenomeno ulteriormente accentuato in seguito alla Brexit, che a loro volta hanno fatto sì che molte gallerie
straniere tornassero a vedere Milano come terreno fertile in cui espandersi e crescere. “Ho lavorato 4 anni a Torino, come direttore delle OGR, collaborando con Artissima e molte istituzioni in città, ottenendo dei bei risultati. Ma non sono paragonabili a quanto costruito in questi ultimi 3 anni a Milano”, conclude Ricciardi.
Leggi anche: Tutte le mostre dedicate a Yayoi Kusama che puoi vedere quest’anno
Non a caso, la Art Week si allunga nel 2023 al di là della continuità con la Design Week. Quest’anno numerosi musei e fondazioni hanno preso la rincorsa, aprendo la settimana precedente alla fiera – doveroso citare, tra le tante: l’elegante mostra personale di Ann Veronica Janssens a Pirelli HangarBicocca, Fondazione Prada con Cere Anatomiche e Fondazione ICA Milano con Nathlie Provosty, Bill Viola e Michele Pistoletto a Palazzo Reale. Non mancano poi iniziative dedicate all'arte pubblica, grazie all'inaugurazione di tre nuove opere di Rossella Biscotti, Liliana Moro, Otobong Nkanga per ArtLine, così come Falena, l'installazione monumentale di Nico Vascellari pensata per l’esterno del palazzo di Triennale Milano, oltre alla proposizione delle opere di Franco Mazzucchelli, anche in darsena.
Quest’anno miart cresce allargando anche il parco delle collaborazioni, con un brand di moda. Oltre alle partnership consolidate come il main partner Intesa Sanpaolo e Maison Ruinart, che proporrà un progetto speciale nella Vip lounge, arredata con Kartell e Saba – entra in sinergia con la fiera il brand di moda Msgm che commissiona al duo Eva & Franco Mattes un’opera site specific per l’ingresso di miart.
Immagine di apertura:Yuri Ancarani, Il Capo, 2010. Still video. Courtesy Studio Ancarani
Tuttoquellochec'èdasaperesullafiera
La dinamica di richiami, grida, fischi e risa, esercitata dall’anima femminile della campagna M Miart 2023, palesa bene l’arte di richiamare l’attenzione, esercitata da un numero crescente di donne e artiste, insieme al crescendo scelto per dare nome e ritmo all’incremento di partecipazione, spazi e orizzonti della nuova edizione della f fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano. Una metafora visiva e musicale, scelta in continuità con lo "smantellamento del silenzio" dell’edizione 2021 e il "primo movimento" di quella del 2022, per la traiettoria ascensionale di questa v ventisettesima edizione. Diretta da Nicola Ricciardi come una partitura di espressioni, fusioni e sinergie che rompono con consuetudini e convenzioni, al pari dell’aumento graduale dell’intensità del suono di una primavera di
Un crescendo di gallerie (169 di 27 paesi), di espositori internazionali, premi, acquisizioni, insieme a partnership e connessioni, con altri luoghi della città e il territorio, le istituzioni e il pubblico, per la prima volta oltre le tre sezioni fieristiche (Emergent, Established, Decades). Assicurate dalla nuova edizione della manifestazione diffusa della Milano Art Week, le inedite collaborazioni con Triennale Milano e un museo nomade come quello della Fondazione Nicola Trussardi, la partnership con il brand di moda MSGM, o con media partner come E Elle Decor Italia, nella VIP Lounge con gli arredi di Kartell e Saba, a Palazzo Bovara con l'installazione The Art of Light, in edicola con il numero ART LIFE, interamente dedicato all’arte e alle sue declinazioni, mentre The Sound of miart powered, va a ritmo con le playlist musicali di Radio Deejay, Radio Capital e Radio m2o.
La circolazione dei contenuti artistici di Miart, organizzata da Fiera Milano, per spingersi ben oltre i confini fieristici e delle sue transazioni commerciali, riparte dalle connessioni umane. Sin dall’ingresso di Miart, nel Padiglione 3 del più grande centro congressi d’Europa, con il passaggio casuale di dati e contenuti artistici, realizzato dalle canaline digitali dell’opera site specific del duo Eva & Franco Mattes, per condividerli via AirDrop, dal loro smartphone personale a quello di ogni visitatore.
Con questi presupposti, ovviamente l'offerta non si esaurisce lungo il percorso espositivo e il suo abbraccio tra sperimentazione e tradizioni, presente e passato. Aperto dalle proposte delle 26 gallerie della sezione Emergent a cura di Attilia Fattori Franchini, tra i frammenti di corpi e solitudini femminili dipinti a olio da Natalia Gonzalez Martin (Galerie Sébastien Bertrand, Ginevra), quelli di cuccioli e ossessioni serigrafati da Zoë Field (City Galerie Wien, Vienna), o della sagoma glitterosa della 'donnadesiderio' danzante e incoronata fonte inesauribile di vita da Betty Bee (zaza, Milano).
Percorso chiuso dai 10 progetti monografici (dagli anni ’10 del Novecento agli anni ’10 del Duemila), di altrettante gallerie nella sezione Decades a cura di Alberto Salvadori. Grandi storie, opere rare e iconiche, tra gli anni Venti di Giò Ponti e Richard Ginori (ED Gallery, Piacenza) o Mario Sironi (Societa di Belle Arti, Viareggio, Milano, Cortina d’Ampezzo), quelli Settanta di Ugo Mulas (LIA RUMMA, Milano – Napoli), o il Duemila tra spirali e carote di Jim Lambie (Galleria Franco Noero, Torino).
La stessa cosa vale per le 133 gallerie della ricca sezione principale Established, pronte a mixare l'offerta delle opere di maestri dell’arte moderna, con le produzioni più recenti di quelli contemporanei, tra design d'autore e un bel crescendo d'artiste. Affermate e provocatorie come Marina Abramovic (Lia Rumma, Milano, Napoli) e Monica Bonvicini (Galleria Raffaella Cortese, Milano), pronte a vestire l'identità femminile con Sara Berman (Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea, Milano), o la 'questione araba', calda, colorata, provocatoria e POP dell'Andy Warhol di Marrakech Hassan Hajjaj, mentre lo scambio emotivo ed empatico tra uomo e animale fa le fusa con Kiki Smith (Galleria Raffaella Cortese, Milano), a un anno dalle guardiane, scolpite in bronzo per l'installazione permanente di A ArtLine Milano - Parco d’Arte Contemporanea, lasciandosi ispirare dai gatti che popolano il fossato di Castello Sforzesco.
Kiki Smith, Bombalurina, 2022 (hand painted shina plywood, 20,6 × 35,6 × 16,2 cm) (ESTABLISHED)
Il calendario di appuntamenti espositivi e incontri con l'arte moderna e contemporanea del Miart, si estende ben oltre i confini della fiera, toccando le istituzioni private e pubbliche nel circuito della manifestazione diffusa M Milano Art Week (11 – 16 aprile), coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano. Tra queste, spiccano Candice Lin | Premio Fondazione Arnaldo Pomodoro alla GAM, Ann Veronica Janssens a Pirelli HangarBicocca, Dara Birnbaum e le cere anatomiche alla Fondazione Prada, o Nathalie Provosty alla Fondazione ICA. E ancora, le radiose fantasticherie
di Judith Linhares alla Galleria Massimo Decarlo e le luminarie di Marinella Senatore alla Galleria Cracco, le Breafast chats all'Illy Caffè di Via Montenapoleone, o le opere dell'artista Piero Fogliati installate dalla Tempesta Gallery, nella chiesa seicentesca di San Carlo al Lazzaretto in Porta Venezia.
Visite guidate, progetti speciali e aperture straordinarie, toccano anche La Pace Preventiva di Michelangelo Pistoletto nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, o i surrealisti del Mudec, mentre la collaborazione con T Triennale Milano, la rende 'casa di miart', durante la sesta edizione del FOG Triennale Milano Performing Arts e le conversazioni di miart LIVE at Triennale Milano. A chiuderle sarà Nico Vascellari, in dialogo con Damiano Gullì, Gea Politi e Cristiano Seganfreddo, partendo dalla sua opera Falena che dal 15 aprile sarà esposta negli spazi esterni dell’istituzione.
Politi e Cristiano Seganfreddo, partendo dalla sua opera Falena che
aprile sarà esposta negli spazi esterni dell’istituzione.
La sinergia con la F Fondazione Nicola Trussardi, si rinnova all’interno dei padiglioni della fiera, con i festeggiamenti per i primi 20 anni della Fondazione come museo nomade, mentre Beatrice Trussardi e Massimiliano Gioni coinvolgono il pubblico nel taglio della torta regalata da Maurizio Cattelan. La ciliegina su una torta ben più grossa da assaporare a Miart 2023.
H How to: Miart 2023 - Crescendo, (Padiglione 3) A Allianz MiCo, Milano (14 –16 aprile 2023) - www.miart.it
di Redazione , scritto il 02/04/2023
Categorie: Eventi
“Dal 14 al 16 aprile 2023 torna miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano, organizzata da Fiera Milano. Crescendo è il titolo e la parola chiave della ventisettesima edizione: aumentano le gallerie partecipanti, si incrementa, la compagine internazionale degli espositori, raddoppiano premi e acquisizioni.
Dal 14 al 16 aprile 2023 torna miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta per il terzo anno da Nicola Ricciardi.
Con 169 gallerie partecipanti (un incremento a doppia cifra rispetto al 2022), provenienti da 27 Paesi nel mondo, con opere di maestri moderni e artisti contemporanei affermati ed emergenti, questa ventisettesima edizione ribadisce il suo ruolo di importante appuntamento per il pubblico dell’arte, riaffermando anche la propria internazionalità con quasi il 40% in più di espositori con una sede all’estero.
Dopo aver “smantellato il silenzio” nel 2021 e aver avviato un “primo movimento” nel 2022, quest’anno la fiera continua a ispirarsi alla m u s i c a, costruendo l’immaginario della nuova edizione attorno alla parola C r e s c e n d o: un termine che nel linguaggio musicale indica l’aumento graduale d’intensità del suono ma che in relazione alla fiera vuole sottolineare anche la progressiva crescita di partecipazione e di pubblico registrata negli ultimi due anni e il desiderio di continuare su questa traiettoria oltre il 2023.
Sempre in relazione all’idea di Crescendo, i contenuti della fiera per la prima volta si estendono oltre i propri confini tradizionali per innestarsi in altri luoghi della città, partendo, sabato 15 aprile, da T r i e n n a l e M i l a n o , che ospita una serie di conversazioni dal titolo miart LIVE at Triennale Milano: incontri sviluppati intorno al tema della capacità propria dell’arte di far presa su altri luoghi e altre discipline lontani dai contenitori e dai palinsesti tradizionali. Massimiliano Gioni e Beatrice Trussardi racconteranno di come la Fondazione Nicola T r u s s a r d i, museo nomade per eccellenza, abbia diffuso l’arte contemporanea in contesti molteplici e attraverso i canali più diversi, a venti anni dal primo intervento a Milano, in galleria Vittorio Emanuele, nel 2003; Angharad Williams e Gianmaria Andreetta parleranno di The Wig, iniziativa con cui riflettono su pratiche artistiche che prendono forma in contesti altri rispetto allo studio; Jonathan Monk converserà con Anna Ebner e Marco Scotti sul progetto espositivo Multiple Locations che durante miart porterà alcune edizioni di Monk in negozi, ristoranti e bar di via Porpora a Milano; Davide Giannella
inviterà Riccardo Benassi e il duo Eva e Franco Mattes a ragionare assieme sull’evoluzione del concetto di arte pubblica e a interrogarsi sulle sue possibili interpretazioni future; Gianni Pettena e Italo Rota si confronteranno sul rapporto tra architettura e paesaggio, arte e montagna; Valerio Barberis, Loris Cecchini e Mario Cucinella si interrogheranno sulla città del futuropartendo da un’inedita alleanza tra arte, architettura e riforestazione; e infine Nico Vascellari dialogherà con Damiano Gullì, Gea Politi e Cristiano Seganfreddo partendo dalla sua opera Falena che dal 15 aprile sarà esposta negli spazi esterni dell’istituzione.
La collaborazione tra miart e Triennale Milano è sottolineata anche dalla r a s s e g n a F O G – T r i e n n a l e M i l a n o P e r f o r m i n g A r t s , che nei giorni della fiera presenterà al pubblico due prime italiane: How a Falling Star Lit Up The Purple Sky di Jeremy Nedd, coreografo e performer internazionale, e Impilo Mapantsula, network globale specializzato in una danza carica di energia (12 e 13 aprile); e Le sacre du printemps, ricerca coreografica dei Dewey Dell ispirata al capolavoro di Igor Stravinskij, pietra miliare della letteratura musicale e infinita sorgente visiva (15 e 16 aprile). Particolarmente significativa è anche la sinergia con la Fondazione Nicola Trussardi, con cui in passato miart ha condiviso alcuni progetti speciali per la città di Milano. Quest’anno la Fondazione ha scelto di dare inizio ai festeggiamenti per i suoi primi 20 anni come m u s e o n o m a d e proprio all’interno dei padiglioni della fiera: il 13 aprile Beatrice Trussardi e Massimiliano Gioni coinvolgeranno il pubblico presente nel taglio di una torta regalata da M a u r i z i o C a t t e l a n. La circolazione di contenuti artistici dentro e fuori dalla fiera viene ribadita anche dall’inedita partnership con il brand di moda MSGM, che ha commissionato per l’ingresso di miart un’opera site specific al duo di artisti Eva & Franco Mattes. Composta da canaline digitali che consentono il passaggio di dati, l’installazione che accoglie il pubblico, fa circolare al suo interno un’immagine invisibile che viene inviata ai passanti in modo assolutamente casuale via AirDrop dallo smartphone personale del duo. Ispirata alla pratica molto diffusa tra gli adolescenti di sfruttare momenti di calca per airdroppare materiali digitali, l’opera di Eva & Franco Mattes è un lavoro capace di generare una connessione umana che va in contrapposizione all’idea della fiera come luogo di sole transazioni commerciali. Ogni visitatore, anche senza essere un collezionista, avrà così la possibilità di portare via, e a sua volta ridistribuire, un contenuto artistico unico.
A confermare l’ambizione di coinvolgere un pubblico sempre più ampio, per la prima volta i temi della fiera vengono veicolati anche attraverso la musica grazie al progetto The Sound of miart powered by Radio Deejay, Radio Capital e Radio m2o: tre playlist musicali create dalle emittenti del Gruppo Gedi, scaricabili da QR code presenti in fiera o dal sito di miart digital e che seguono il mood di ognuna delle sezioni, Established, Emergent, Decades.
miart 2023 intende quindi porsi come soggetto promotore e produttore di cultura, capace di creare sinergia tra il sistema dell’arte, i cittadini e il territorio; lo sottolinea anche la n u o v a e d i z i o n e d i M i l a n o A r t
W e e k (11 – 16 aprile), la manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e fondazioni private della città dedicate all’arte moderna e contemporanea, con un programma di mostre e attività. In occasione di Milano Art Week aprono alcune mostre della stagione in importanti sedi cittadine. Tra queste solo per citarne alcune: la personale dell’artista belga Ann Veronica Janssens da Pirelli HangarBicocca; Candice Lin | Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura alla GAM Galleria d’Arte Moderna in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro; la personale di Yuri Ancarani e la Project Room di Silvia Giambrone al PAC; il progetto Forum 900 al Museo del Novecento in cui la galleria al piano terra ospita opere d’arte contemporanea e sedute di design trasformando gli ampi spazi in luogo di confronti, dibattiti e presentazioni; i due progetti dedicati all’arte moderna Diego, l’altro Giacometti e Hortus Alchemicus alla Fondazione Luigi Rovati; la mostra dedicata alle installazioni e ai video dell’artista Dara Birnbaum all’Osservatorio Fondazione Prada.
Protagonisti di Milano Art Week saranno anche gli spazi di Fondazione Prada con la mostra Cere Anatomiche, Fondazione ICA Milano con la personale di Nathlie Provosty e Triennale Milano con le nuove mostre Lisa Ponti. Disegni e voci, Text e Droog30 Design or Non-design? e con un nuovo allestimento per il Museo del Design Italiano, performance e installazioni. Attività speciali, visite guidate e aperture straordinarie caratterizzando gli spazi che presentano mostre già avviate come ad esempio Palazzo Reale, Museo della Scienza e della Tecnologia, Armani/Silos e Gallerie d’Italia, che apre eccezionalmente il caveau con un excursus nell’arte del Novecento italiano e internazionale.
Non mancano poi iniziative dedicate all’arte pubblica, grazie all’inaugurazione di tre n u o v e o p e r e di Rossella Biscotti, Liliana Moro, Otobong Nkanga per ArtLine, il percorso d’arte contemporanea site-specific nel parco di Citylife; al doppio intervento di Franco Mazzucchelli in Triennale e alla Darsena, in collaborazione con l’Ufficio Arte Pubblica; e a Falena, l’installazione monumentale di Nico Vascellari pensata per l’esterno del palazzo di Triennale Milano.
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U n s o n t u o s o d i p i n t o d i C a m i l l o P r o c a c c i n i n a s c o s t o n e l c u o r e d i M i l a n o : i l M a r t i r i o d i s a n T e o d o r o
Federico Giannini - 02/04/2023
T æ r r a b ō n n - a B r e v i a p p u n t i d i v i a g g i o n e l l a c e r a m i c a d i S a v o n a e A l b i s s o l a
Federico Giannini - 26/03/2023
I l P e r s e o d i B e n v e n u t o C e l l i n i L a s t o r i a d i u n c a p o l a v o r o d e l M a n i e r i s m o
Federico Giannini, Ilaria Baratta - 23/03/2023
Dal 05/04/2023 al 12/04/2023
Le aste della settimana
Dal 02/04/2023 al 09/04/2023
La guida tv della settimana
Dal 03/04/2023 al 10/04/2023
Le mostre che aprono in settimana
F e r r a r a g r a n d e c a p i t a l e d e l R i n a s c i m e n t o
C o m ' è l a m o s t r a s u E r c o l e d e ' R o b e r t i e L o r e n z o C o s t a
02-04-2023 089504
Continua la collaborazione con il G r u p p o I n t e s a S a n p a o l o, che supporta miart in qualità di main partner. Internazionalità, eccellenza e attenzione allo sviluppo culturale del territorio sono i valori che legano miart al gruppo bancario, con l’obiettivo di consolidare la centralità di Milano nel panorama nazionale e internazionale e di offrire alla città un ulteriore volano di crescita e sviluppo economico, culturale e civile. Come da tradizione, la Banca contribuirà all’edizione 2023 portando anche propri contenuti originali.
Intesa Sanpaolo Private Banking presenterà l’attività di A r t A d v i s o r y e i relativi servizi di gestione del patrimonio artistico accogliendo gli ospiti in Fiera, nella VIP Lounge, dove verrà allestita una mostra dedicata a giovani artisti emergenti nell’ambito del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo.
Si conferma per la ventisettesima edizione di miart il F o n d o d i A c q u i s i z i o n e d i F o n d a z i o n e F i e r a M i l a n o istituito nel 2012. Del valore di 100.000 euro è destinato a opere d’arte che andranno a implementare la collezione di Fondazione Fiera Milano, oggi ospitata all’interno della Palazzina degli Orafi, sede di Fondazione, e che attualmente si compone di oltre 100 lavori in rappresentanza di linguaggi artistici differenti. Nella scelta delle acquisizioni Enrico Pazzali, Presidente di Fondazione Fiera Milano, sarà assistito da una giuria internazionale di elevato profilo presieduta da Diana Bracco, componente del Comitato Esecutivo di Fondazione, affiancata da Ralph Rugoff, Direttore, Hayward Gallery at Southbank Centre, Londra, Dirk Snauwaert, Direttore, WIELS, Bruxelles e Bettina Steinbrügge, Direttore Generale, Mudam Luxembourg.
Sono inoltre confermati: il P r e m i o H e r n o , giunto alla sua ottava edizione, che assegna un riconoscimento di 10.000 euro allo stand con il miglior progetto espositivo; il Premio LCA per Emergent, del valore di 4.000 euro, nato nel 2015 dalla collaborazione con LCA Studio Legale e destinato alla galleria con la migliore presentazione all’interno della sezione Emergent; il Premio Covivio, dedicato alla sezione Emergent e che selezionerà un artista a cui commissionare un’opera site specific con un investimento fino a 20.000 euro da allestire presso lo spazio di proworking Wellio by Covivio, in via dell’Unione 1 a Milano.
A questi riconoscimenti si aggiungeranno: la prima edizione della F o n d a z i o n e H e n r a u x S c u l p t u r e C o m m i s s i o n che prevede la commissione di un’opera in marmo da esporre da aprile 2024 al Museo del Novecento di Milano. L’artista vincitore realizzerà il progetto nel corso di una residenza presso la Fondazione a Querceta di Seravezza (LU), dove potrà confrontarsi con i materiali lapidei d’eccellenza, le maestranze storiche e le tecnologie innovative di Henraux Spa. Il P r e m i o O r b i t a l C u l t u r a – N e x i G r o u p dedicato alla fotografia nasce con l’obiettivo di dotare i musei storici italiani di immagini contemporanee, di qualità, e favorire un continuo scambio di sguardi tra passato e presente. Il premio va a un artista delle sezioni Established o Decades cui viene commissionata la documentazione di un polo museale con un contributo di 10.000 euro. Questa prima edizione è dedicata alle Gallerie degli Uffizi. Il P r e m i o M a t t e o V i s c o n t i d i M o d r o n e, in memoria del Presidente della Fonderia Artistica Battaglia, per un valore di 10.000 euro, assegnato ad un artista che potrà realizzare la sua opera nella Fonderia con l’assistenza degli artigiani che vi operano; dopo un anno di pausa torna, alla sua tredicesima edizione, il P r e m i o R o t a r y C l u b M i l a n o B r e r a per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti - istituito nel 2009 come primo riconoscimento nel contesto di miart - che prevede l’acquisizione di un’opera di un artista emergente o mid-career da donare al Museo del Novecento di Milano. Infine, il P r e m i o M a s s i m o G i o r g e t t i, alla sua prima edizione, nato dalla volontà dello stilista e collezionista Massimo Giorgetti di supportare giovani artisti all’inizio della propria carriera, e che assegna un premio di 5.000 euro. Anche per merito di questi riconoscimenti, più che raddoppiati nel numero rispetto al 2022, miart 2023 dimostra una rinnovata internazionalità, espressa dalla prestigiosa lista di direttori e curatori che avranno il compito di individuare le opere e gli artisti vincitori. Tra loro: Fernanda Brenner (Direttrice Artistica, Pivô, São Paulo); Nicholas Cullinan (Direttore, National Portrait Gallery, Londra); Sébastien Delot (Direttore, LaM – Lille Métropole Musée d’art moderne, d’art contemporain et d’art brut); Yilmaz Dziewior(Direttore, Museum Ludwig, Colonia); Massimiliano Gioni (Direttore Artistico, New Museum, New York e Direttore Artistico, Fondazione Nicola Trussardi, Milano); Leonie Radine (Curatrice, Museion, Bolzano); Laura McLean-Ferris (Scrittrice e curatrice indipendente, Torino); Catherine Nichols (Mediatrice Creativa, Manifesta 14, Pristina e Curatrice, Hamburger Bahnhof – Nationalgalerie der Gegenwart, Staatliche Museen zu Berlin).
Si rinnova per il 2023 la partnership con M a i s o n R u i n a r t, che conferma il suo impegno nel mondo dell’arte e della sostenibilità presentando un inedito progetto artistico nella VIP Lounge Ruinart in presenza dell’artista Carte Blanche 2023 Eva Jospin.Conferma la sua presenza Svizzera Turismo che presenta un innovativo concept espressione delle molteplici anime del territorio svizzero.
La rinnovata partnership con E l l e D e c o r I t a l i a valorizzerà invece la VIP Lounge di miart con gli arredi di Kartell e Saba.Una novità molto gradita agli amanti delle eccellenze italiane: con miart 2023 il binomio arte e food prende vita grazie all’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto. A scendere in campo 10 Ambasciatori del Gusto legati a Milano – Andrea Berton, Cesare Battisti, Vittorio Borgia, Vincenzo Butticè, Carlo Cracco, Roberto Di Pinto, Antonio e Vincenzo Lebano, Davide Oldani, Aya Yamamoto, Viviana Varese – chiamati a dedicare all’arte una loro creazione e ad ospitare nei loro ristoranti alcune tra le più belle opere d’arte della collezione privata di Fondazione Fiera Milano.
L ' i n a s p e t t a t a e d i r o m p e n t e f o r z a d e l c o l o r e :
l a r i n n o v a t a f a c c i a t a d e l l a C a t t e d r a l e d i
G e n o v a
Di G i o r g i o D e l l a c a s a - scritto il 03/03/2023 alle 15:36:34 - 4 Commenti
L e l a s t r e d e l l a G e n e s i d i W i l i g e l m o , a
M o d e n a i l c a p o l a v o r o d i u n “ t e r r i b i l e r i v o l u z i o n a r i o ”
Di F e d e r i c o G i a n n i n i I l a r i a B a r a t t a - scritto il
15/03/2023 alle 15:29:42 - 1 Commenti
L ' A n n u n c i a z i o n e d i S i m o n e M a r t i n i , u n v e r t i c e d e l l a s c u o l a s e n e s e
Di F e d e r i c o G i a n n i n i , I l a r i a B a r a t t a - scritto il
08/03/2023 alle 18:42:17 - 2 Commenti
I l B a c i o d i K l i m t , l ' i d i l l i o a c u i s i a b b a n d o n a n o t e n e r a m e n t e d u e i n n a m o r a t i
Di I l a r i a B a r a t t a - scritto il 17/03/2023 alle 12:17:47 - 1
Commenti
F i n e s t r e s u l l ' A r t e p r e s e n t a u n a w e b - s e r i e s u l P e r u g i n o , c o n J a c o p o V e n e z i a n i
Di R e d a z i o n e - scritto il 09/03/2023 alle 17:01:32 - 4
Commenti
I l P e r s e o d i B e n v e n u t o C e l l i n i L a s t o r i a d i u n c a p o l a v o r o d e l M a n i e r i s m o
Di F e d e r i c o G i a n n i n i , I l a r i a B a r a t t a - scritto il 23/03/2023 alle 16:36:19 - 2 Commenti
T æ r r a b ō n n - a B r e v i a p p u n t i d i v i a g g i o n e l l a c e r a m i c a d i S a v o n a e A l b i s s o l a
Di F e d e r i c o G i a n n i n i - scritto il 26/03/2023 alle 16:45:58 - 2 Commenti
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C E R C A
A crescere attorno a miart è anche il collezionismo e in particolare quello internazionale anche grazie a I C E - A g e n z i a p e r l a p r o m o z i o n e a l l ’ e s t e r o e l ’ i n t e r n a z i o n a l i z z a z i o n e d e l l e i m p r e s e i t a l i a n e che supporta la manifestazione nell’incoming di una selezione di collezionisti internazionali. È anche grazie al sostegno di ICE Agenzia, che il Club degli Orafi Italia prende per la prima volta parte a miart con la mostra Double Face che vede esposti i gioielli d’artista.
INFORMAZIONI miart 2023 Allianz MiCo, Padiglione 3 viale Scarampo, Milano T. +39 02 49977134 www.miart.it
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Miart 2023: Crescendo. A Milano torna la fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea
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A B B O N A T I A
From Ann Veronica Janssens’s architectural intervention at Pirelli HangarBicocca to David Cronenberg’s collaboration with Fondazione Prada
BY GIOVANNA MANZOTTIFor her exhibition ‘Grand Bal’, Brussels-based artist Ann Veronica Janssens has opened up Pirelli HangarBicocca to the elements: light streams into the dark space from gaps in the ceiling and wind blows in through openings in the walls of the former tyre factory. This intervention creates an extended and aleatory choreography in which the works in the space are rhythmically punctuated by a dance between light, fog, sound and time – and how these elements interact with the human body. Curated by Roberta Tenconi, the show presents a wide selection of the artist’s previous works together with new productions conceived specifically for the space. Highlights include Area (2023), a site-specific platform made of concrete bricks that visitors can walk on, and Swings (2000–23), a series of three swings hanging from the ceiling which, as the exhibition guide explains, serve as a means ‘for visitors to perceive their own movement and the air shift caused by their motion’.
‘Cere anatomiche’
Fondazione Prada
24 March – 17 July
/ 9
FRIEZE
The Top 5 Exhibitions to See in Europe this September
FRIEZE
FRIEZE
‘Human Brains’ Chronicles Humanity’s Attempts to Understand the Mind
FRIEZE
What to See in the EU This August
FRIEZE
Five Artists from the 59th Venice Biennale showing at Frieze New York
FRIEZE 13-04-2023 161597
David Cronenberg, Four Unloved Women, Adrift on a Purposeless Sea, Experience the Ecstasy of Dissection, 2023, installation view. Courtesy: the artist and Fondazione Prada, Milan; Photo: Roberto Marossi
Spread across two floors of the Podium at Fondazione Prada, ‘Cere anatomiche’ (Anatomical Waxes) is, according to the press materials, ‘an art exhibition, an anatomy lesson, a video about desire and an educational experiment’. Offering a creative vision informed by a scientific approach, the project is the result of a collaboration between filmmaker David Cronenberg and the human anatomy collection of La Specola Museum in Florence, which was inaugurated in 1775 as Europe’s first public scientific institution with an educational function. Greeting visitors as they enter is a short film by Cronenberg shown in a setting inspired by anatomical theatres ( Four Unloved Women, Adrift on a Purposeless Sea, Experience the Ecstasy of Dissection, 2023). The director’s fascination with mutation, pleasure and contamination is emphasized by sensual close-ups of the wounds, faces and bodily parts of four 18th-century female wax figures, which were made for the ceroplastic workshop of La Specola. The upper floor showcases these models, along with nine body sections, taken from the museum’s ‘Obstetrics Room’, and a selection of anatomical drawings. After seeing Cronenberg’s film – which, to quote the director’s exhibition statement, focuses on the ‘almost religious rapture’ of the models’ faces – it’s impossible to look at them as purely educational tools.
Yuri Ancarani
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
4 April – 11 June
Yuri Ancarani, Da Vinci, 2012, film still. Courtesy: the artist
Curated by Diego Sileo and Iolanda Ratti, and produced in partnership with Museo d’Arte Moderna di Bologna, ‘Forget your Dreams’ is the first monographic exhibition in Italy dedicated to filmmaker Yuri Ancarani. Thoughtfully installed across PAC’s five rooms and parterre level, the project collates more than 20 years of work in which Ancarani addresses themes including the dynamics of labour, the trauma of modern society and the failure of capitalism. As if in an expanded cinema where sensory perception is amplified, viewers can explore works ranging from the artist’s first video series ‘Ricordi per moderni’ (Memories for Moderns, 2009) – shown on eight screens placed lengthwise in front of the darkened glass windows overlooking the garden outside – to trilogies such as Da Vinci (2012) and San Siro (2014). Also on view is Ancarani’s latest documentary, Il popolo delle donne (The People of Women, 2023), a 45-minute monologue by Marina Valcarenghi, a journalist and political activist during the 1960s and ’70s, who subsequently worked as a prison psychoanalyst for female victims of domestic abuse.
Elmgreen & Dragset and John Armleder
MASSIMODECARLO
16 March – 13 May
John Armleder and Elmgreen & Dragset, ‘Room Service’, installation view, MASSIMODECARLO, Milan. Courtesy: the artists and MASSIMODECARLO, Milan; Photo: Roberto Marossi
There surely can’t be a venue better suited to the twisted imaginary of Elmgreen & Dragset and John Armleder than MASSIMODECARLO in Milan. Each room of the iconic Casa Corbellini-Wassermann – one of the finest examples of Milanese rationalist architecture, built in the early 1930s by Italian architect Piero Portaluppi – is full of narrative potential. With a common passion, obsession even, for everyday objects and domestic spaces, the Scandinavian duo and the Swiss artist, who first met in the early 2000s, have filled the former palazzo with spatial interventions in which sculptures, paintings, artefacts and furniture interact with the existing interiors, as in a series of ceramics by Armleder installed directly on a built-in dresser (eg. Loasaceae, 2005). At times, the uncanny domestic atmosphere becomes almost psychedelic, such as in the combination of Social Media (White Poodle) (2023), a black and white merrygo-round by Elmgreen & Dragset, with two optical wall paintings by Armleder.
Sol Calero
Francesca Minini
22 March – 6 May
Sol Calero, ‘Casa encontrada’, exhibition view, Francesca Minini, Milan.
Courtesy: the artist and Francesca Minini, Milan; Photo: Andrea Rossetti
Sol Calero’s exhibition at Francesca Minini, ‘Casa encontrada’, is representative of the artist’s definitive style, an expanded painting practice that also includes site-specific and architectural interventions combining decorations, drawings, ceramics, objects and furniture. For this show, the Berlin-based, Venezuelan artist has devised a large-scale installation where notions of nature, memory and hospitality are interwoven in a setting that resembles an abandoned loggia (Casa Encontrada, Found Home, 2023). Upon entering the gallery, viewers are greeted by a mosaic of coloured tiles that suggests we are crossing the threshold of an archaeological site ripe for exploration. A landscape of geometrically painted walls, columns, arches and vaults evokes the outside world, while organic elements and shapes painted on a pair of new canvases, Casa Arapicara and Casa Encontrada (both 2023), focus on the dichotomy between nature and culture, which, as Francesco Scalas notes in his accompanying exhibition text, ‘does not seem to exist’.
Latifa Echakhch
kaufmann repetto
12 April – 26 May
Latifa Echakhch, Night Time (As Seen by Sim Ouch), 2023, acrylic and concrete on canvas, 2 m x 3 m. Courtesy: the artist and kaufmann repetto, Milan / New York
Latifa Echakhch’s latest works, currently on display in her exhibition at kaufmann repetto, ‘Ricordi di Campo’ (Field Memories), draw inspiration from two sources: a series of pictures taken by her friend, photographer Sim Ouch, and images of the universe captured by the James Webb Space Telescope. The finished canvases are the result of a technique whereby the artist scratches and chips away layers of acrylic paint to expose the rough concrete surface below. Intended to explore the dualism of expectation and fulfilment associated with our experience of art and music, Echakhch ’s large-scale, fresco-like paintings recall the fragments of images that return to us as faded memories. In Night Time (As Seen by Sim Ouch) (2023), for instance, only some elements of the original figure remain intact, revealing the discrepancy we often experience between a fleeting sensation and our futile attempts to capture it.
Alessandro Di Pietrozaza’
12 April – 31 May
Alessandro Di Pietro, Block Notes II (detail), markers, acrylic, pencil on acetate sheets, tracing paper, analogue photo prints, Plexiglass, XPS. Courtesy: the artist and zaza’, Milan
Entitled ‘The Project Manager Syndrome’, Alessandro Di Pietro’s first solo exhibition at zaza’ offers a comprehensive overview of the Milan-based artist’s practice, which focuses on the creation of hybrid environments inhabited by monstrous figures and obsolete forms of technology. For this project, the artist has used Gore-Tex-coated plasterboard panels as a backdrop against which to present drawings from his ‘Vampirelli’ series (all works 2023). Executed in coloured pencil, these three-quarter-length portraits expose the sitters’ necks, which the artist, in a press release for his earlier show ‘Occult Desserts’ (2022–23), referred to as ‘the point of weakness and desire of the man before he becomes a monster and attacks’. The exhibition also includes Block-notes I and Block-notes II – two Plexiglass boxes containing a storyboard of overlapping texts, 35mm film, prints, drawings and notes on acetate – as well as Fade Paw Study (galateo) and Fade Paw Study (modern galateo): two bronze sculptures formed from multiple casts of the same animal paw, giving the appearance of ancient relics.
Main image: Clemente Susini and Giuseppe Ferrini, Venus, recumbent female statue, 1782, installation view. Courtesy: La Specola, Museum of Natural History of the University of Florence
GIOVANNA MANZOTTI
Giovanna Manzotti is a curator, writer and editor based in Milan, Italy.
Mostre, nuovi locali, feste e appuntamenti (del Salone del Mobile e non solo): un calendario sempre aggiornato su cosa fare a Milano
Cosa fare a Milano ad Aprile? Oltre a Salone e Fuorisalone del Mobile - che con il loro carico di eventi, feste e installazioni conquisteranno la città nella settimana del 17/23 - ci sono tantissimi appuntamenti culturali e gastronomici in programma.
Abbiamo riassunto in un unico posto tutto quello che c'è da fare a Milano ad Aprile da un punto di vista culturale, culinario, festaiolo e modaiolo.
Tra mostre d'arte, eventi, appuntamenti, e nuovi locali da scoprire non avrete che l'imbarazzo della scelta.
(Continua sotto la foto)
Dal 17 al 23 Aprile il design conquista Milano grazie agli appuntamenti e agli eventi del FuoriSalone del Mobile, vetrina "cittadina" e aperta al pubblico del Salone Internazionale del Mobile, la più importante fiera e punto d'incontro, a livello mondiale, per gli operatori del settore casa-arredamento, allestita negli spazi di Rho Fiera.
Sono tantissimi gli eventi in programma a cui chiunque può decidere di partecipare, per fare un bagno nel design o anche solo per divertirsi.
659 eventi registrati alla Milano Design Week 2023, in costante aggiornamento e crescita, perché durante quei giorni di fibrillazione è difficile che bar, negozi e locali non organizzino qualcosa per entrare a farne parte.
Da dove partire per tuffarsi nel meglio del Fuorisalone? Brera, 5Vie, Tortona e Isola e ovviamente l'Università Statale.
Dal 14 al 16 aprile torna miart, la fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta per il terzo anno da Nicola Ricciardi.
Con 169 gallerie partecipanti (un incremento a doppia cifra rispetto al 2022), provenienti da 27 Paesi nel mondo, con opere di maestri moderni e artisti contemporanei affermati ed emergenti, questa ventisettesima edizione ribadisce il suo ruolo di appuntamento imprescindibile per il pubblico dell’arte, riaffermando anche la propria internazionalità con quasi il 40% in più di espositori con una sede all’estero.
Dopo aver "smantellato il silenzio” nel 2021 e aver avviato un “primo movimento” nel 2022, quest’anno la fiera continua a ispirarsi alla musica, costruendo l’immaginario della nuova edizione attorno alla parola Crescendo: un termine che nel linguaggio musicale indica l’aumento graduale d’intensità del suono ma che in relazione alla fiera vuole sottolineare anche la progressiva crescita di partecipazione e di pubblico registrata negli ultimi due anni e il desiderio di continuare su questa traiettoria oltre il 2023.
Sempre in relazione all’idea di Crescendo, i contenuti della fiera per la prima volta si estendono oltre i propri confini tradizionali per innestarsi in altri luoghi della città, partendo, sabato 15 aprile, da Triennale Milano che ospita una serie di conversazioni dal titolo miart LIVE at Triennale Milano.
Il 22 Aprile si festeggia in tutto il mondo la Giornata della Terra. Le nazioni Unite celebrano questa ricorrenza ogni anno, un mese e un giorno dopo l'equinozio di primavera, e sono sempre di più le iniziative atte a celebrare l'ambiente e la salvaguardia del pianeta.
La ricorrenza, istituita nel 1970 per volontà del senatore democratico statunitense G. Nelson, mira a sensibilizzare alla tutela e conservazione delle risorse naturali.
Sono tantissime le attività promosse in tutte le città italiane, dalle maratone ai concerti.
Venerdì 24 marzo nelle sale di Palazzo Reale a Milano apre al pubblico l’ampia retrospettiva HELMUT
NEWTON LEGACY, ideata in occasione del centesimo anniversario della nascita del fotografo (Berlino, 1920 –Los Angeles, 2004) e posticipata a causa della pandemia.
La mostra, visitabile fino al 25 giugno 2023, è curata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation, e da Denis Curti, e ripercorre attraverso 250 fotografie, riviste, documenti e video l’intera carriera di uno dei fotografi più amati e discussi di tutti i tempi. Accanto alle immagini iconiche, un corpus di scatti inediti, presentati per la prima volta in Italia, svelerà aspetti meno noti dell’opera di Newton, con un focus specifico sui servizi di moda più anticonvenzionali.
Polaroid e contact sheet permetteranno di comprendere il processo creativo che si cela dietro alcuni dei motivi più significativi del lavoro di Newton, mentre pubblicazioni speciali, materiali d’archivio e dichiarazioni del fotografo consentiranno di ricostruire il contesto nel quale è nata l’ispirazione di questo straordinario artista.
Apre finalmente al pubblico l'attesa esperienza tra le bolle di Blubble World, di cui molto probabilmente avrete visto frequenti pubblicità sui social, proprio per le sue impareggiabili Instagram opportunity.
Una vasca da bagno gigante piena di palline, esperienze in realtà virtuale, paesaggi da sogno che permettono di entrare in un’enorme bolla, provare un simulatore di volo in mongolfiera, passeggiare in una stanza fatta di nuvole o in un'altra piena di palloncini.
Un'unica accortezza: arrivare con la batteria del cellulare ben carica.
Dove: Lampo Scalo Farini, l’ingresso alla mostra è da Via Valtellina 5.
Fino al 31 Agosto all'Armani/Silos è in mostra Guy Bourdin: Storyteller, un omaggio all’opera del fotografo francese, nata dall’idea di raccontarne l’intento compositivo e narrativo, al di là della provocazione da sempre associata al suo lavoro.
Sulla scia di Alfred Hitchcock ed Edward Hopper, un regista e un artista che ammirava molto, Guy Bourdin è stato essenzialmente uno storyteller, capace di racchiudere interi romanzi, di preferenza gialli o noir, in un singolo scatto.
In mostra si trovano cento fotografie che Giorgio Armani insieme a The Guy Bourdin Estate ha selezionato tra scatti iconici e immagini meno note.
L’uso dei colori saturi – tratto distintivo dello stile di Bourdin – è esplorato attraverso intere sale dedicate a rossi, verdi e rosa, così come la sua abilità nel gioco con la forma decostruita, in particolare con i manichini, e la sua inconfondibile idea di composizione.
Ventuno fotografie in bianco e nero mostrano come la capacità espressiva di Bourdin sia immediatamente percepita anche con il più semplice dei contrasti.
Una sezione esplora l’amore di Bourdin per il cinema, elemento centrale della sua creatività, e presenta una selezione di fotografie di campagne pubblicitarie che mostrano quelle che sembrano scene del crimine o inseguimenti della polizia, e che riportano alla fascinazione per Alfred Hitchcock e al tema della “trama misteriosa”.
Nuova meta gastronomica nel cuore del quadrilatero, Beefbar ha una nomea mondiale che lo anticipa e fa venire l'acquolina in bocca a chiunque abbia già provato i suoi piatti in uno dei 20 ristoranti dislocati in tutto il mondo, da Parigi a Dubai.
L'originale, a Monte Carlo, ha fatto storia grazie ai migliori tagli di carne preparati rompendo i codici tradizionali, in un ambiente elegante e moderno. All'interno di Portrait Milano, nell'Ex Seminario Arcivescovile tra Corso Venezia e Via Sant'Andrea, Beefbar ha un arredo che vi conquisterà appena entrati: sotto un'imponente navata storica, cucina a vista, boiserie a mezza altezza in noce scuro, opere d'arte alle pareti e lampade in bronzo e vetro sui tavoli in marmo verde richiamano alla mente i codici estetici dei vecchi caffè milanesi.
Sul menù, i tagli di carne più pregiati del mondo, spesso rari o in esclusiva, preparati da otto corporate chef provenienti da tutto il globo sotto la giuda dell'Executive chef Thierry Paludetto.
Una selezione di street food, tiraditos, ceviche e tartare creati per essere condivisi, si va dalla cottura alla griglia a quella in salsa, dalla robata al carbone alla delicatezza del vapore, al wok o alla tempura.
E ancora Croque sando al prosciutto di manzo, mozzarella e salsa Beefbar, le Scaloppine di filetto allo yuzu, le Polpette di wagyu e vitello, la Carbonara di Kobe beef, i Paccheri alla carbonara di manzo e karasumi di Kobe beef, le Pappardelle al ragu "bolognese" di wagyu e
vitello con Parmigiano 101 mesi; il celebre Cordon bleu, filetto di vitello farcito con prosciutto di manzo, tartufo e formaggio fondente e la Miso black beef (versione by Beefbar del Miso black cod).
Beefbar Milano guarda con attenzione anche alla tradizione gastronomica locale come nel caso del Risotto nikkei alla milanese, ossia un risotto al limone e ossobuco di vitello brasato e da’ ampio spazio a una selezione di dolci tra cui il gelato mantecato, il lingotto Marbled Chocolate, il French toast e la torta Mille Crêpes Mimosa.
Ad accompagnare i piatti, una selezione di vini provenienti sia da cantine prestigiose che da piccoli produttori con un focus particolare sulle etichette italiane, già presenti in tutti i menù Beefbar.
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A Milano è quel momento dell'anno. Quello in cui tenere gli occhi sgranati e la mente aperta a nuove visioni. Sta per riaprire le porte l'evento artistico meneghino più atteso: miart, la fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea alla 27ma edizione. Ce la racconta il direttore, Nicola Ricciardi. Sarà l'occasione per avere la riprova di un dato significativo che conforta il nostro appetito culturale: oggi l'arte è più che mai viva, in continuo fermento e, senza dubbio, in continuo «Crescendo» (titolo di quest'anno). «Crescendo». In musica è l'aumento graduale dell'intensità del suono in una composizione. Ed è proprio attorno a questo concetto che prende forma l'immaginario di questa nuova edizione, che darà il La venerdì 14 aprile (con preview giovedì 13), e si concluderà domenica 16. Più che mai appropriata è la metafora musicale scelta, anche in riferimento alla crescita stessa della manifestazione che quest'anno aprirà le porte a 169 gallerie da 27 Paesi. Una crescita, dunque, non solo in termini di qualità e partecipazione, ma anche geografica: dalla HOA Gallerie di San Paolo alla Gallery 1957 di Accra in Ghana, passando per Foundry Seoul e Capsule Shanghai: l'internazionalità è la chiave distintiva di questa manifestazione. Con un'offerta cronologica molto ampia, che spazia dall'arte moderna e contemporanea alle produzioni più recenti, la fiera presenterà 3 sezioni: Emergent, dedicata alla promozione di 26 giovani gallerie; Established, con opere della più stretta contemporaneità, del XX secolo e del design da collezione e d'autore; e infine Decades, che esplora la storia del secolo scorso attraverso 10 progetti monografici. Direttore, è al timone di miart al 2021, l'anno della cosiddetta ripartenza. Com'è stato prendere in mano questo grande progetto e come si è evoluto in tre anni? È stata sicuramente una sfida, che ho accettato di buon grado. C'era da reinventare da zero qualcosa che funzionava benissimo fino al 2019. Mi trovavo in una posizione un po' particolare, perché nel 2021 il mondo delle fiere dell'arte era frantumato da due anni di pandemia, ma allo stesso tempo c'era tutto l'interesse, da parte mia, nel ricostruire la fiera bellissima a cui avevano dato forma, prima di me, Vincenzo De Bellis e Alessandro Rabottini. Il gioco era proprio questo: «ricostruire», ma con una mappa già ben delineata e basata su alcuni concetti cardine che ho cercato di portare avanti, come il legame tra contemporaneo e moderno, che è molto milanese; o il legame con la città di Milano, che è stata la grande intuizione di De Bellis e ciò che ancora oggi sta facendo la differenza; e poi ripartire, soprattutto, puntando sulla qualità delle gallerie. Ecco che, pian piano, edizione dopo edizione, stiamo cercando di riportare questa qualità in fiera, mantenendo il livello raggiunto da Rabottini nell'ultima sua edizione, a tutti gli effetti al pari delle più importanti fiere europee. Per la terza volta consecutiva miart ha scelto la metafora musicale come tema guida. Perché? È iniziato un po' per gioco il primo anno da una mia presa di coscienza. Appena arrivato mi sono trovato attorno un enorme silenzio, perché nel 2021 nessuno sapeva se ci sarebbe stato un futuro per le fiere e molte gallerie non erano nemmeno sicure di riuscire a rimanere aperte. C'era un silenzio assordante. E noi siamo ripartiti da lì, con la prima edizione che si chiamava «Dismantling the Silence», ovvero «smantellare il silenzio»: ciò che abbiamo cercato di fare nel 2021. Poi è venuto quasi naturale pensare che dopo il silenzio non potesse esserci altro se non la musica; così è nata l'idea del «Primo movimento», titolo dell'edizione 2022: volevamo parlare dell'inizio, l'attacco di una nuova sinfonia, ma anche di un «tornare a sgranchirsi le ossa», a muoversi fisicamente attraverso i corridoi della fiera. Oggi siamo in una fase diversa, per fortuna, ben rappresentata dal titolo: «Crescendo». Perché, dati alla mano, sono cresciute in maniera esponenziale le application (più del doppio dell'anno scorso), è aumentata l'internazionalità (raddoppiato il numero di gallerie dall'estero), e sono più che raddoppiati i premi. «Crescendo» ci sembrava la parola più adatta a rappresentare il tema musicale, per quel gusto, un po' tutto mio, di cercare di uscire dal campo dell'arte per scovare nuovi stimoli, ma anche per sottolineare questa crescita, che è in continua traiettoria ascensionale ed è solo a metà della scala, uno sprono a non fermarci e continuare a crescere. Per questo è «Crescendo» e non «Cresciuto». Quali sono i tratti distintivi e le novità di questa rispetto alle precedenti edizioni? Ci sono molte novità, sia dentro la fiera, con il ritorno delle grandi gallerie internazionali come Esther Shipper, Perrotin, Gregor Staiger, Kendall Koppe, sia, soprattutto, fuori. «Crescendo» sottolinea anche la nostra voglia di estenderci oltre i confini del quartiere fieristico, come le radici che escono dal vaso e vanno a contaminare altri territori. Ad esempio, una bella novità è la collaborazione con la Triennale di Milano, che ospiterà i talk di miart: fino ad oggi si sono sempre tenuti dentro la fiera, ma a me piaceva l'idea di collocarli dentro la città, quindi lavorando con un'istituzione che diventasse un po' «la casa» di miart durante i giorni della fiera. E poi i premi, che sono tanti e nuovi. A uno tengo in particolar modo, perché rappresenta uno dei miei obiettivi: restituire qualcosa a Milano, verso cui mi
sento estremamente debitore, perché mi ritengo fortunatissimo a guidare una fiera importante in una città come questa e a far crescere progetti importanti. Questo nuovo premio mi permette di fare qualcosa di concreto. In collaborazione con la Fondazione Henraux Sculture Commission, per la prima volta, verrà scelto un artista tra quelli presenti a miart al quale verrà commissionato un nuovo lavoro in marmo, da esporre per un anno al Museo del Novecento di Milano. È qualcosa che nasce dentro la fiera, ma che poi si colloca all'interno di un museo pubblico. Questo premio rappresenta bene questa nostra ambizione di uscire: non solo di uscire temporaneamente, ma di uscire per rimanere. A proposito di «Crescendo», sta crescendo anche il mercato dell'arte? Come immagina la miart del futuro? Beh un trionfo! Scherzi a parte, devo dire che c'è una tendenza di ripresa forte. Lo vedo, dati alla mano, se guardo anche le altre fiere. ARCOmadrid è andata molto bene, Dubai anche. Sono due fiere molto diverse tra loro, ma che raccontano due trend: da un lato un collezionismo forte, che continua a investire, magari per contesti geografici diversi rispetto al passato; dall'altro un collezionismo medio, che continua a comprare e a sostenere le gallerie, con acquisiti di minor impatto e portata, ma ben distribuiti. Per me poi questo è un obiettivo: avere meno Fontana da 5 milioni venduti e più opere da 35‐50 mila euro distribuite su più gallerie. Questo approccio, in questa fase storica, aiuterebbe a mantenere un buon livello di vendite, che non sono ancora facili, dando continue iniezioni alle gallerie, per far sì che continuino a portare avanti il loro lavoro. La nostra funzione è anche un po' quella: sostenere quel mercato. A livello di tendenze, stanno tirando molto la pittura e i media artistici più tradizionali; lo vediamo nelle fiere, nei musei, nelle Biennali... Siamo tornati un po' ai Grand Salon del passato. È un buon momento per la pittura, sì, ma l'arte, per fortuna, gode di una ciclicità perenne. Uno sguardo al passato: quale passata edizione di miart avresti voluto vedere (e magari dirigere) e perché? Sono contento di quelle che sto dirigendo adesso. Io sono storicamente un curatore per cui, per me, era una sfida nuova quella di confrontarmi con una fiera. Ma ho trovato, oltre che una struttura molto più agile di quello che pensassi, anche un interessante dialogo con le gallerie, con le istituzioni e con gli artisti. Una passata edizione che ho visto e che, anche fra 10 anni, ripeterei è la prima con Vincenzo De Bellis nel 2015. Vincenzo, aveva capito che miart stava navigando a vista ed è riuscito a fare un investimento sulla qualità delle gallerie milanesi (molte non partecipavano neanche ai tempi) e sulla città, e ha trasformato in poco tempo una fiera che non godeva di un'altissima riconoscibilità internazionale, in quella che poi, per anni, è diventata una delle più interessanti in Europa. È stata un'edizione che ha dato proprio il La a tutto: uno sforzo comune che univa pubblico e privato e che ha trasformato nel tempo il panorama in cui oggi siamo inseriti. L'opera d'arte che vorresti acquistare? Che budget ho? Illimitato? Fin troppo facile. Anche se io vengo dal contemporaneo, darei tutto per un Cézanne. Anche solo un disegno, mi basta un disegno. Me lo guarderei tutti i giorni e sarei a posto. Ogni volta che vedo un'opera di Cézanne non riesco a osservarla per meno di mezz'ora, mi parla come pochi altri. Ci sono artisti, da Tiepolo a Balthus, che mi parlano in modo particolare, ma con Cézanne c'è qualcosa di diverso, è un rapporto personale.
La 27ª edizione dal 14 al 16 aprile conta 169 espositori da 27 paesi, il doppio rispetto all'anno scorso e numerose collaborazioni con le istituzioni della città
18 gennaio 2023
La crescita
I riconoscimenti
La forza della rete
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La terza edizione di Miart curata da Nicola Ricciardi prosegue sul tema musicale che non è fine a sé stesso, ma riflette l'andamento della fiera. L’edizione del 2021 è stata dedicata all'idea di “smantellamento del silenzio” della pandemia attraverso i contenuti e la fiducia, e quella del 2022 al “primo movimento”, inteso come ripartenza post-pandemica, la prossima edizione, in calendario dal 14 al 16 aprile, è ispirata al “crescendo”. “L'edizione 2023 nasce nel novembre 2020” ha affermato Nicola Ricciardi nel corso della conferenza stampa che si è svolta alla Pinacoteca di Brera, invece che a Palazzo Marino, sottolineando così il legame con la città e le sue istituzioni e tra arte contemporanea e storica.
“È allora che abbiamo cominciato la ricostruzione che culmina in questa
edizione della fiera – ha continuato Ricciardi –, un'edizione in crescita sia dal punto di vista dei numeri, che della qualità”.
La crescita
Infatti, quest’edizione ospiterà 169 gallerie da 27 paesi. “Miravamo a 160 gallerie” prosegue il direttore “e inaspettatamente abbiamo superato il numero poiché continuavamo a ricevere application anche da gallerie che non hanno mai partecipato prima alla fiera”. L'anno scorso avevano partecipato 150 gallerie da 21 paesi, quindi l’incremento quest’anno è del 13,7%. Tra le novità ci sono Esther Schipper da Berlino, Dvir Gallery da Tel Aviv, Gregor Staiger di Zurigo (con sede anche a Milano). Le application sono state più del doppio rispetto alle possibilità. Oltre il 40% delle gallerie ha uno spazio anche all'estero. “Sono gallerie che hanno deciso di dare fiducia alla città di Milano e alle fiere d'arte” così Ricciardi. “Non vogliamo essere esterofili, ma la loro presenza sulla lista delle gallerie attrae il pubblico, che poi scopre anche le gallerie italiane. Inoltre, quest'anno abbiamo superato anche le limitazioni sui viaggi, per cui abbiamo la presenza di direttori di importanti istituzioni straniere, coinvolti nelle giurie dei premi”. Per esempio, Massimiliano Gioni, direttore del New Museum di New York e della Fondazione Nicola Trussardi di Milano, Ralph Rugoff, direttore della Hayward Gallery e Nicholas Cullinan, direttore della National Portrait Gallery di Londra.
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Per quanto riguarda i premi, sono stati confermati quelli degli anni passati, come il fondo di acquisizione di Fondazione Fiera Milano, del valore di 100.000 euro; il Premio Henro allo stand con il miglior progetto espositivo; il Premio LCA Studio Legale per una galleria nella sezione Emergent; e il Premio Covivio per un artista della stessa sezione a cui commissionare un'opera site-specific con un investimento fino a 20.000 euro. Ma quest'anno i premi raddoppieranno. Il direttore non li ha ancora annunciati tutti, ma ne ha anticipato uno: quello della Fondazione Henraux, che commissionerà un'opera in marmo da esporre per un anno al Museo del Novecento.
La forza della rete
“È particolarmente importante perché è un modo per restituire qualcosa a Milano e al pubblico” ha affermato Ricciardi. Fondamentale, a questo proposito, il rapporto con la città, come hanno sottolineato sia Ricciardi che l'Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi. In particolare, la fiera ha avviato una collaborazione con la Triennale, in cui verranno organizzati talk, performance (contemporaneamente si svolgerà il FOG Performing Art Festival) ed è un modo per arricchire di contenuti e far sì che Miart non sia “solo” una fiera, ma anche un “generatore di progettualità e idee”, come lo ha definito Ricciardi. Anche Sacchi ha insistito sulla progettualità delle istituzioni milanesi nella settimana di Miart e l'importante riallestimento delle collezioni al Museo del Novecento, con la donazione della Collezione Antognini e il prestito della Collezione Mattioli, e alla Gam con l'importante risistemazione del «Quarto Stato» di Pellizza da Volpedo, finalmente nella postazione che lo valorizza come merita. Intanto, prima ancora di Miart, la prima manifestazione fieristica italiana dell'anno è la 46° edizione di Arte Fiera, in programma tra due settimane a Bologna: un'edizione improntata ad un profondo rinnovamento sia per quanto riguarda il coinvolgimento del collezionista Enea Righi come managing director, sia come programma pubblico, dedicato alla performance in collaborazione con la Fondazione Furla, sia come allestimento e accoglienza del pubblico. L'appuntamento è dal 3 al 5 febbraio.
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Dal 14 al 16 aprile a Milano 2023 torna miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea ormai giunta alla sua ventisettesima edizione. Informazioni, novità ed eventi da non perdere (compresa la Milano Art Week)
AMilano, miart è l’appuntamento annuale con l’arte moderna e contemporanea che da ormai ventisette edizioni si propone come punto di riferimento per collezionisti e appassionati.
Con Nicola Ricciardi alla direzione per la terza volta, miart 2023 si preannuncia ancora più partecipata, internazionale e integrata. Ad affiancare gli eventi in fiera torna, parallelamente, anche il network di programmazioni in città: Milano Art Week, dal l’11 al 16 aprile.
Crescendo, è il temine fulcro dell’edizione 2023 di miart. Una parola centrale per tutta la manifestazione, dal punto di vista sia concettuale che concreto e organizzativo.
Crescendo fa infatti riferimento sia all’incremento di partecipazione osservato negli ultimi due anni di fiera, sia all’impegno sempre più intenso nei confronti della biodiversità, alla sua tutela e al suo sviluppo. In particolare, all’attenzione sempre più alta nei confronti della cura dell'ambiente e delle sue risorse in riferimento al ruolo svolto da miart nella Gallery Climate Coalition Italia e al suo impegno, sempre crescente, nel favorire pratiche più sostenibili e a minor impatto ambientale.
Crescendo sarà dunque l’espediente narrativo per raccontare le opere di alcuni degli artisti che si potranno incontrare ad aprile tra gli stand di miart 2023.
In termini numerici, la presenza attesa nel 2023 è di 169 gallerie (un incremento a doppia cifra rispetto al 2022), provenienti da 27 Paesi nel mondo, che parteciperanno con opere di maestri moderni, artisti contemporanei sia affermati che emergenti.
A destare attenzione è anche il ritorno di una partecipazione internazionale notevolmente calata nelle ultime edizioni e che rimanda la memoria all’ultima miart ‘aperta al mondo’, quella del 2019: quest’anno quasi il 40% degli espositori ha una sede all’estero, mentre le gallerie coinvolte provengono da quattro continenti e da città tra loro distanti, come San Paolo per HOA Galeria e Shanghai per Capsule Shanghai, Seoul per Foundry Seoul e Accra (Ghana) per Gallery 1957
Anche per l’edizione 2023 la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea conferma l’organizzazione in tre sezioni: Emergent, la sezione a cura di Attilia Fattori Franchini dedicata a 26 giovani gallerie; Established, la sezione principale che ospita 133 gallerie che espongono opere della più stretta contemporaneità assieme a quelle dedicate all’arte del XX secolo, non tralasciando quelle attive nel settore del design da collezione e d’autore; Decades, la sezione a cura di Alberto Salvadori che esplora la storia del secolo scorso attraverso 10 progetti monografici dagli anni '10 del Novecento agli anni '10 del Duemila.
Ad affiancare miart 2023, come ogni anno, c’è la Milano Art Week, arteria della fiera che porta in città una settimana di manifestazione diffusa coordinata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e le fondazioni private della città che si occupano di arte moderna e contemporanea, con una programmazione dedicata di mostre e attività.
In occasione di Milano Art Week apriranno alcune mostre della stagione come Candice Lin | Premio Fondazione Arnaldo Pomodoro alla GAM; Ann Veronica Janssens a Pirelli HangarBicocca; il progetto espositivo How you dare alla Fabbrica del Vapore; il progetto Forum 900 al Museo del Novecento, che vedrà la galleria al piano terra ospitare opere di arte contemporanea e trasformarsi in luogo di confronto, dibattito e presentazioni; due mostre, dedicate a Danilo Sciorilli e Aldo Spoldi, alla Fondazione Stelline; la mostra su Dara Birnbaum all’Osservatorio Fondazione Prada e l’artista Nathlie Provosty alla Fondazione ICA.
Visite guidate, progetti speciali e aperture straordinarie in tanti spazi espositivi, dal PAC al Castello Sforzesco, da Palazzo Reale al Museo della Scienza e della Tecnologia fino a Triennale Milano, e nelle sedi delle mostre già in programmazione. Non mancheranno, come nelle passate edizioni, iniziative dedicate all’arte pubblica, tra cui l'inaugurazione di nuove opere di ArtLine, il percorso d'arte contemporanea site-specific che si snoda nel parco di Citylife.
date miart 2023: 14 - 16 aprile 2023
anteprima VIP: 13 aprile 2023, su invito
Allianz MiCo, Padiglione 3, viale Scarampo, Milano orari di apertura al pubblico: venerdì 14 e sabato 15 ore 11.30 – 20.00; domenica
16 ore 11.00 – 19.00
biglietti disponibili online qui
La riscoperta della pittura vs l’arte digitale, il focus sui temi ambientali, tanta fotografia, il dialogo con il Fuorisalone: Miart 2023 sarà un Crescendo di sorprese
Èuna delle fiere più in ascesa del panorama internazionale, ma anche un incubatole di idee, un catalizzatore di eventi paralleli e, soprattutto, un testimone assai attendibile sullo stato di salute dell’arte contemporanea, da diverso tempo ormai sballottata qua e là a causa di guerre, pandemie e crisi ambientali e finanziarie.
Parliamo del Miart, che dal 14 al 16 aprile (ma in realtà per tutta la settimana) trasformerà Milano nel cuore nevralgico della creatività. Tutto questo a poche ore dall’apertura della Design Week e dal Salone de Mobile
A dirigere per il terzo anno consecutivo la manifestazione, che quest’anno si intitolerà Crescendo, è Nicola Ricciardi
Milanese, classe 1985, curatore e critico, si trova in una postazione decisamente privilegiata per rivelarci (e in qualche caso anticiparci) le intricate dinamiche dell’arte di oggi. Lo incontriamo a poco più di un mese dall’opening ufficiale della fiera.
Leggi anche: miart 2023: cosa vedere, novità, eventi e informazioni utili
Nicola Ricciardi: “Per perdersi in oltre cento anni di storia dell'arte. Una delle nostre caratteristiche distintive è infatti far abbracciare il moderno e il contemporaneo,
ospitando gallerie che espongono opere fresche di studio assieme a quelle dedicate all'arte del XX secolo.
Per noi miart oltre che una fiera è anche una grande mostra collettiva in equilibrio tra passato e futuro, capace di accogliere allo stesso tempo Giacomo Balla e Giulia Cenci, Lucio Fontana e Monica Bonvicini.
Questo approccio è ben sottolineato dalla sezione Decades, una passaggiata nel tempo dai primi del Novecento ai giorni nostri attraverso 10 progetti (presentazioni monografiche o focus tematici), uno per decade dal 1910 al 2010”.
Perché ha scelto di intitolare l'edizione di quest'anno
Nicola Ricciardi: “È il terzo anno che prendiamo spunto da una metafora musicale, dopo la poesia "Dismantling the silence" nel 2021, con il quale volevamo rispondere al silenzio assordante dell'anno precedente, e il "Primo Movimento" nel 2022, che si riferiva sia l'inizio di una nuova partitura che alla voglia comune di rimettersi in moto.
Quest’anno abbiamo ricevuto il doppio delle application, abbiamo più che raddoppiato il numero di premi, e si è notevolmente incrementato anche l'interesse da parte dei nostri stakeholder - collezionisti, curatori, direttori di museo.
Ecco perché Crescendo ci sembrava la parola giusta. È un'espressione che si riferisce, anche in lingua inglese, all'aumento graduale dell'intensità del suono, ma allo stesso tempo indica la crescita di partecipazione e di pubblico riscontrata nelle precedenti due edizioni e il desiderio di continuare questa traiettoria ascensionale ben oltre il 2023”.
Nicola Ricciardi: “La macro-tendenza più evidente è che il collezionismo si sta riorientando sulla pittura, sia storica che contemporanea. Le ragioni sono sociali ma anche pratiche: la pittura è un medium solido e sicuro anche in tempi di crisi, come quelli che abbiamo attraversato e stiamo ancora attraversando, ed è inoltre di più semplice gestione in termini di esposizione e conservazione rispetto ad altri media.
Questo interesse è qualcosa che in parte sembra in controtendenza rispetto al boom del digitale di cui si è parlato molto negli ultimi anni.
Stiamo riscontrando un ritorno al voler vedere, alla necessità di essere presenti in prima persona: una sorta di supercompensazione rispetto alla grande abbuffata online delle prime ondate di Covid”.
Nicola Ricciardi: “Uno degli elementi di novità rispetto agli ultimi due anni è il ritorno di importanti gallerie dall'estero, da Esther Schipper a Perrotin, da Gregor Staiger a Tim Van Laere.
La nostra non è tuttavia una questione di esterofilia: puntare su espositori riconosciuti aiuta ad attirare l'attenzione di collezionisti, curatori e direttori di musei internazionali.
Il nostro obiettivo è riportare Miart ai livelli dell'edizione 2020 - che non si è mai tenuta per via della pandemia ma che poteva contare su alcune delle più importanti gallerie a livello mondiale.
Dopo l'anno zero che è stato il 2021 in questi tre anni, insieme al team di Fiera Milano, abbiamo saputo ritagliarci di nuovo uno spazio importante nel calendario delle fiere internazionali”.
Nicola Ricciardi: “Tra i trend possiamo sicuramente rintracciare una forte attenzione ai temi ambientali, spesso trattati attraverso il mezzo pittorico. Uno spazio sempre più importante se lo sta ritagliando la fotografia, sia contemporanea che storica in generale. Si tratta di un medium che nelle mie ultime due edizioni è stato poco presente ma su cui quest’anno diverse gallerie hanno deciso di puntare”.
Mi ha sempre interessato il concetto di ibridazione, le infinite possibilità che si generano quando si mettono diverse discipline a contatto o a confronto. Nei miei quattro anni a Torino come direttore artistico delle OGR questo si è tradotto in una fluidità tra arti visive e performative
Nel contesto di Miart quello in cui mi sto impegnando è far uscire i contenuti della fiera il più possibile dai confini del quartiere fieristico per andare a contaminare altri spazi cittadini, non necessariamente legati al mondo dell'arte
Per riprendere il tema del Crescendo, l'immagine è quella delle radici che escono dal proprio vaso per generare altre piante, altri frutti. In questo senso è centrale il coinvolgimento di Triennale Milano, che nei giorni della fiera diventerà la nostra "casa" in città, ospitando una serie di interventi e talk proprio intorno a questo argomento.
Nicola Ricciardi: “L'idea originaria di costruire sinergie forti e strutturate tra la fiera e la città è stata di uno dei miei predecessori, Vincenzo de Bellis. Il 2015, quando lui era direttore, Milano ha avuto uno scatto in avanti, grazie a una serie di investimenti nell'ambito di EXPO che hanno trasformato anche lo scenario dell'arte.
La città è da sempre legata ai mondi della moda e del design, ma a partire da quel momento è diventata un riferimento anche per il contemporaneo, sottraendo lo scettro a Torino.
Questo ancora oggi si riflette in quel palinsesto di attività che prende il nome di Milano Art Week, che è costruito a quattro mani proprio dalla Fiera e dal Comune
Da quando mi sono insediato ho riscontrato da subito la volontà di sedersi allo stesso tavolo, sia da parte di istituzioni pubbliche che private: la sinergia è data una comunione di intenti tangibile, perché l'obiettivo è quello di rafforzare e alzare il livello di attrattività della città”.
Nicola Ricciardi: “Personalmente non ho una passione per le etichette, motivo per cui una delle prime decisioni che ho preso quando sono entrato in carica è stata eliminare la distinzione tra arte moderna e contemporanea
Lo stesso vale per il design, che per me ha un ruolo centrale nella storia di Milano e che è presente in fiera attraverso diversi progetti, ma che non ho ritenuto utile distinguere rispetto a presentazioni puramente artistiche.
Mi piace l'idea che arte e design si confondano e si contaminino
Così come trovo stimolante la prossimità con il Salone del Mobile e la Milano Design Week, con la quale siamo inclini a collaborare per progetti che originano durante Miart e che continuano la settimana successiva. Sono spesso gli stessi collezionisti a chiedercelo, soprattutto quelli internazionali - anche perché così possono fruire nell'arco di pochi giorni e nella stessa città del meglio di questi due mondi così prossimi e fruttiferi”.
Nicola Ricciardi: “La fiera d'arte ideale deve saper creare e offrire quante più opportunità possibili affinché le gallerie partecipanti possano veder ripagata la loro fiducia e il loro investimento: solo così si creano manifestazioni solide, credibili e che durano nel tempo. Ottenere questo è già il 50% della mia fiera dei sogni.
L'altra metà è fatta dalla possibilità di generare contenuti inediti e stimolare l'interesse del pubblico più ampio, lavorando con e sulla città.
Per quanto riguarda Miart 2023 il sogno non è poi così lontano dal realizzarsi, perché sia i collezionisti che i cittadini di Milano stanno dimostrando un'attenzione che non si registrava da diversi anni. Ora la sfida è rispondere a questa loro domanda e alla loro curiosità con progetti concreti e stimolanti”.
Crescendo, espressione musicale che allude alla traiettoria in crescita dell’esposizione miart che si svolgerà dal 14 al 16 aprile a Milano, nel padiglione 3 di Allianz MiCo di Fiera Milano.
Alla fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea, diretta per il terzo anno da Nicola parteciperanno 169 gallerie provenienti da 27 Paesi, con opere di maestri moderni e
Oltre al numero delle gallerie, a crescere significativamente rispetto alla scorsa edizione è la qualità dei progetti, per merito di una combinazione di incoraggianti ritorni e importanti new
Significativa anche la crescita in termini di estensione geografica delle gallerie coinvolte, che provengono da quattro continenti e da città tra loro molto distanti, come San Paolo per Hoa Galeria e Shanghai per Capsule Shanghai, Seoul per Foundry Seoul e Accra per Gallery 1957.
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miart, dal 14 al 16 aprile la fiera di arte moderna e
Contemporaneamente si riconferma la cura e l’attenzione per l’imprescindibile contesto italiano grazie alla presenza in fiera di alcune delle più dinamiche gallerie del nostro Paese tra le quali Alfonso Artiaco (Napoli), Galleria Tommaso Calabro (Milano), Cardi Gallery (Milano, Londra), Galleria Continua (San Gimignano, Pechino, Les Moulins, L’Avana, Roma, San Paolo, Parigi, Dubai), Raffaella Cortese (Milano), Monica De Cardenas(Milano, Zuoz, Lugano), Galleria dello Scudo (Verona), Studio Gariboldi (Milano) ,Galleria d’Arte Maggiore g.a.m. (Bologna, Milano, Parigi), kaufmann repetto (Milano, New York), Magazzino (Roma), Gió Marconi (Milano), Mazzoleni (Londra, Torino), Francesca Minini (Milano), Galleria Massimo Minini (Brescia), Montrasio Arte (Milano, Monza), Galleria Franco Noero (Torino), P420 (Bologna), Lia Rumma (Milano, Napoli), Tornabuoni Arte (Firenze, Milano, Forte dei Marmi, Crans Montana, Parigi), Vistamare(Pescara, Milano), Zero (Milano).
conferma anche la distribuzione degli spazi nelle tre sezioni Emergent a cura di Established, la sezione principale che ospita 133 gallerie che espongono opere della più stretta contemporaneità, quelle dedicate all’arte design da collezione e d’autore; e Decades la sezione a cura di Alberto Salvadori che esplora la storia del secolo scorso attraverso dieci progetti monografici dagli anni Dieci del Novecento agli anni Dieci del Duemila.
Come ogni anno affiancheranno miart le iniziative di Milano Art Week (11 – 16 aprile), la manifestazione promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e le fondazioni private della città che si occupano di arte moderna e contemporanea, con una programmazione dedicata di mostre e attività.
In occasione di Milano Art Week aprono alcune mostre della stagione in importanti sedi cittadine, tra cui Candice Lin | Premio Fondazione Arnaldo Pomodoro alla Gam; Ann Veronica Janssens a Pirelli HangarBicocca; il progetto espositivo How you dare alla Fabbrica del al Museo del Novecento; due mostre, dedicate a Danilo Sciorilli e Aldo Spoldi, alla Fondazione Stelline; la mostra su Dara Birnbaum all’Osservatorio Fondazione Prada e l’artista Nathalie Provosty alla Fondazione Ica.
La relazione con Milano sarà ulteriormente rafforzata anche da un’inedita collaborazione con Triennale Milano, che durante i giorni di manifestazione accoglierà una serie di iniziative dal vivo dove incontrarsi, dialogare e generare energie e riflessioni intorno ad una più estesa idea
Fiera Milano, Milano). 2 / 3 IOARCH.IT (WEB) Data Pagina Foglio
Progetto Decades: Mario Sironi, Figura dalla chitarra, 1927. Olio su tela, cm 66×55,5. Courtesy Società di Belle Arti, Viareggio –Milano – Cortina d’Ampezzo 01-02-2023 Fiera Milano Congressi
Prosegue la collaborazione di miart con il Gruppo Intesa Sanpaolo, che supporta miart in qualità di main partner e che contribuirà all’edizione 2023 portando anche propri contenuti
Sono inoltre confermati: il Premio Herno di 10.000 euro allo stand con il miglior progetto espositivo; il Premio LCA per Emergent del valore di 4.000 euro, nato nel 2015 dalla collaborazione con LCA Studio Legale e destinato alla galleria con la migliore presentazione all’interno della sezione Emergent il Premio Covivio, dedicato alla sezione Emergent e che selezionerà un artista a cui commissionare un’opera site specific con un investimento fino a 20.000 euro.
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di Cristiana CampaniniPresentata l'importante rassegna che prevede la presenza di 169 artisti da 27 paesi. Tra cui Israele, Ghana e Svezia
Il “Crescendo” è musicale e artistico. Nel titolo di Miart, si condensano le intenzioni della ventisettesima edizione della fiera d’arte moderna e contemporanea milanese, in arrivo negli spazi di Fiera Milano dal 14 al 16 aprile, nella settimana che precede il Salone del Mobile (un paio di settimane più tardi, rispetto al più consolidato calendario degli art addicted). I termini di questo “Crescendo”, metafora musicale e artistica appunto, sono misurabili, a partire dai dati svelati in conferenza stampa, nella
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cornice sontuosa della Pinacoteca di Brera, con 169 presenze da 27 paesi, tra cui Israele, Ghana e Svezia, oltre a paesi già raggiunti dalla fiera come Sudafrica e Giappone.
Si conferma la struttura tripartita a scandire i nomi del contemporaneo più spinto come del grande moderno italiano, da Established; a Emergent (26 giovani gallerie); a Decades. «Anche il numero di application ricevute dalla fiera è imponente», racconta il direttore Nicola Ricciardi. «Circa il doppio dell’anno precedente. Per questo abbiamo sforato il tetto che ci eravamo posti, di 160 gallerie totali». In un ideale trittico di edizioni post pandemiche firmate da Ricciardi, sono sempre state i titoli ispirati alla musica a intonare l’atmosfera della fiera milanese.
Ne hanno anticipato e definito le atmosfere e le intenzioni. La primissima prova in presenza nel 2021, era segnata da una prima rottura del silenzio con 145 presenze da 19 paesi. Era un necessario momento di passaggio e di riflessione attraverso la drastica stasi del settore fieristico dal 2020. A richiamare poi una forma di stabilità, dopo la corsa a ostacoli dei lockdown, è stato “Primo movimento”. Evocava nel 2022 un nuovo inizio, dopo aver accordato gli strumenti del mercato dell’arte, quando il maestro sale sul palco e l’orchestra inizia a suonare, con 151 da 20 nazioni.
Si giunge oggi a un “Crescendo”, che si può riscontrare in parallelo nel rinnovato interesse del pubblico verso fiere internazionali come la neonata Paris+, costola parigina di Art Basel. Tra gli italiani si confermano Lia Rumma, Massimo Minini e Franco Noero. Ma non mancano i grandi nomi del mercato internazionale come Perrotin e Lelong, da Parigi e New York; Corvi Mora e Richard Saltoun da Londra; Clearing da Bruxelles, New York e Los Angeles; Misako & Rosen da Tokyo. «Nel complesso registriamo un’ampia proporzione di gallerie con sedi all’estero del 40%, sul totale delle presenze».
A sottolineare il dinamismo della fiera, è anche il consueto legame con la città e il suo fitto palinsesto di mostre primaverili attraverso le gallerie (molte le new entry internazionali come Peres Project, Gregor Staiger e la neonata londinese Cadogan), ma anche le istituzioni cittadine. Oltre al Museo del Novecento e alla Gam, a Prada e ad Hangar Bicocca, quest’anno Miart trova una nuova casa in Triennale, con un programma di conferenze e di performance, MiartLive, calibrato anche in dialogo con il Festival Fog.
Nel padiglione di viale Scarampo saranno presenti 169 gallerie provenienti da 27 Paesi. «Si prepara a essere un'edizione che rimarrà nella storia» I numeri che fotografano la nuova edizione di Miart siamo arrivati alla 27°, appuntamento dal 14 al 16 aprile nel consueto padiglione della fiera in viale Scarampo alimentano il fermento e gli accenni di entusiasmo che si captano nell'aria. In sintesi: 169 gallerie provenienti da 27 Paesi (lo scorso anno erano rispettivamente 150 e 21), di cui 26 nella sezione Emergent (dedicata alle giovani realtà e collocata anche quest'anno in apertura di percorso, a sottolineare la vocazione di palestra dell'evento) con il 40 per cento degli espositori con sede all'estero. La grande fiera milanese dedicata all'arte contemporanea si presenta forte di queste percentuali in un luogo speciale, la Sala della Passione della Pinacoteca di Brera, affollata come commenta soddisfatto il padrone di casa, il direttore James Bradburne di giornalisti e della «crème de la crème della cultura cittadina». Non stupisca la scelta del luogo: perché in fondo tutta l'arte è arte contemporanea nel momento in cui viene realizzata «e anche le opere esposte al Miart tra cent'anni apparterranno al passato»; perché l'arte è sempre arte dei giorni nostri nel momento in cui la rinnoviamo con il nostro sguardo; e perché più prosaicamente l'eccellenza braidense, insieme con il Cenacolo vinciano, costituirà il cuore dell'esperienza esclusiva che, su idea della Vip Relation Manager, Cristina Raviolo, verrà offerta ai collezionisti più in vista in arrivo in città a metà aprile. (foto: Marco Beck Peccoz) Archiviate le restrizioni e le scorie psicologiche che il Covid aveva portato con sé, si preannunciano giornate molto affollate. Di galleristi e acquirenti, di cultori e curiosi, di direttori e curatori museali dall'alto profilo che, provenienti da ogni parte del mondo, avranno il compito di individuare i lavori e gli artisti vincitori dei premi e delle commissioni (sono otto, per la precisione). «Non è questione di esterofilia puntualizza il direttore artistico Nicola Ricciardi, alla sua terza edizione ma tutte queste presenze costituiscono la base per costruire nuove relazioni, nuovi contenuti e continuare a crescere». Eccolo, il verbo chiave, la parola d'ordine scelta per dare il tono a questo Miart. Ricciardi è un melomane, e continuando nella serie di metafore musicali con cui ha battezzato le sue fiere (lo smantellamento del silenzio nel 2021 e il primo movimento di una nuova partitura l'anno successivo), ha voluto costruire l'immaginario del nuovo Miart attorno al concetto di crescendo, che allude alla soddisfazione per i numeri sempre più importanti registrati finora e al desiderio che questa traiettoria ascensionale continui la sua corsa anche oltre il 2023. (foto: Marco Beck Peccoz) «In totale franchezza, quello che sta succedendo va al di là di ogni aspettativa», dice durante la conferenza stampa Ricciardi, raccontando del numero di richieste di partecipazione giunte in questi mesi. «Si prepara a essere un'edizione che rimarrà nella storia», gli fa eco Luca Palermo, amministratore delegato e direttore generale Fiera Milano, mentre Tommaso Sacchi, assessore milanese alla Cultura, commenta che il successo della kermesse costituisce «uno dei segnali maggiori della definitiva ripresa di Milano». Non rimane che vederci in fiera.
Da domani a domenica negli spazi di Allianz MiCo in scena la
27° edizione della manifestazione sulla creatività contemporanea nell’ambito dell’Art Week. Con corollario di mostre, inaugurazioni e iniziative in tutta la città
GUIDO FURBESCO 3 minuti di lettura 13 Aprile 2023 alle 15:10
Come un sole con attorno il suo sistema di corpi celesti rotanti, a formare un sistema cosmico in continua espansione. In toni lirici, lo potremmo sintetizzare così, il fenomeno Miart/Artweek, questo pacchetto di giornate dedicate all’arte e alla creatività contemporanea che ormai da anni segna la primavera milanese. Risuona quindi azzeccato il titolo con cui Nicola Ricciardi, alla sua terza direzione della manifestazione in programma da domani a domenica (con anteprima oggi) negli spazi di Allianz MiCo – la vecchia Fiera, per intenderci –, ha battezzato la ventisettesima edizione dell’eventomercato.
“Crescendo” fotografa la marcia progressiva della era (aumentano le gallerie partecipanti, 169 da 27 Paesi; si incrementa del 40% la compagine internazionale degli espositori; raddoppiano premi e acquisizioni) come pure il fermento di inaugurazioni, mostre, incontri e iniziative che animano la città in concomitanza con quanto va in scena nel padiglione di viale Scarampo, vortice che tra l’altro testimonia di un’alleanza sempre più salda tra iniziativa pubblica e privata (un solo esempio: la campagna di comunicazione – concepita dallo studio Cabinet – condivisa sia da Miart sia dal palinsesto di circa 80 appuntamenti promosso da Palazzo Marino).
Una “week” iniziata un paio di giorni fa, martedì, e che nel ne settimana con uirà in quella dominata dal Salone del Mobile: come un sistema di vasi comunicanti che pare sempre più uido e naturale, in un accavallarsi spazio-temporale di temi e condivisioni.
Se le avvisaglie della Design Week si avranno già sabato, con preview e presentazioni come quella di Dropcity nei 15 tunnel dei Magazzini Raccordati (Stazione Centrale), Triennale ambisce a diventare un po’ il crocevia di questa accoppiata di settimane speciali. Ieri, nel suo giardino, è stato presentata “Aperta parentesi”, con due archi bianchi ssati al terreno a delimitare una selezione di gon abili concepiti dall’artista per un’installazione che fa il paio con “Elica”, grande scultura d’aria – sempre a sua rma – collocata sulle acque della Darsena dei Navigli a partire da domani.
L’arte pubblica, in questi giorni, vede crescere il suo catalogo grazie anche “I Trenta”, dipinto murale di Flavio Favelli nel cortile del Mudec (via Tortona 56) e alle tre opere
(“Come fare?” di Rossella Biscotti “Sundown” di Liliana Moro e “Where Strata Gather” di Otobong Nkanga) che si aggiungono al percorso di ArtLine Milano, collezione che entro la ne dell’anno conterà in totale 19 interventi permanenti di artisti internazionali nel parco sotto i grattacieli di CityLife. Ma si diceva della Triennale, che venerdì ospiterà le presentazioni del nuovo allestimento curato da Marco Sammicheli del Museo del Design
Italiano, di tre mostre (“Text”, “Lisa Ponti. Disegni e voci” e “Droog30. Design or Nondesign?”) e della monumentale opera “Falena” di Nico Vascellari, entrata a far parte della collezione dell’istituzione di viale Alemagna, che accoglierà i visitatori all’esterno del suo ingresso.
"Nu couche au collier (recto)", 1970, pennarello su cartoncino: disegno d Picasso dalla galleria Builiding Terzo Piano
Sempre qui, sabato 15 a partire da mezzogiorno, sarà la volta di “Miart Live”, incontri e conversazioni sviluppati attorno a un tema comune: la capacità dell’arte di far presa su altri luoghi e altre discipline lontani dai contenitori e dai palinsesti tradizionali. Si inizierà con Massimiliano Gioni e Beatrice Trussardi, dell’omonima fondazione, progetto nomade per eccellenza che quest’anno celebra i 20 anni dall’inizio della sua “esplorazione” di indirizzi milanesi “prestati” all’arte contemporanea (curiosità: oggi pomeriggio i due saranno a Miart per un festeggiamento simbolico, con il taglio di una torta regalata da Maurizio Cattelan).
Lo stesso giorno, in un altro centro nevralgico del panorama artistico milanese, il Museo del Novecento, l’ingresso all’esposizione permanente sarà gratuito grazie al sostegno di Banca Generali. L’Arengario di piazza Duomo ospiterà nella sua galleria al piano terra opere d’arte contemporanea e sedute di design trasformandosi in luogo di confronti, dibattiti e presentazioni, così come il Poldi Pezzoli metterà in in mostra, solo per questi giorni, “Il Contemporaneo al Museo Poldi Pezzoli”, con quattro pezzi d’arte contemporanea della sua collezione. Alla Galleria d'Arte moderna (Gam), invece, domani verrà presentata “Personal
Protective Demon” installazione di Candice Lin, vincitrice della VI edizione del "Premio Arnaldo Pomodoro per la scultura", in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro.
Lì vicino, il Pac ospita la personale di Yuri Ancarani (inaugurata il 4 aprile) af ancata dalla
Opera di Latifa Echakhch dalla galleria Kaufmann Repetto
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13-04-2023 089504 Miart
Project room dedicata a Silvia Giambrone.
C’è poi il grande capitolo delle gallerie e degli enti privati. All'Osservatorio Fondazione
Prada apre da oggi la mostra con le installazioni e i lmati di Dara Birnbaum (New York, 1946), dal video su Wonder Woman di ne Anni ’70 all’ultimo lavoro autobiogra co. Nel piccolo padiglione aperto a tutti del suo giardino interno, Fondazione Luigi Rovati (che nel suo palazzo continua a ospitare la bella mostra “Diego, l'altro Giacometti”) propone da ieri gli specchi della collezione “Hortus alchemicus" di Marianna Kennedy (preparandosi, nel mentre, alla sua prima Design Week allestendo sempre nel giardino un gruppo di 12 sedute di Giulio Iacchetti).
Alla Cadogan Gallery di via Bramante – tra le ultime arrivate in città – è arrivata da martedì
Deborah Tarr con “Shelter Island”; a un centinaio di metri – più o meno – si può raggiungere Kaufmann Repetto in via di Porta Tenaglia per un duplice appuntamento con “Ricordi di campo” di Latifa Echakhch e i delicati acquerelli di “Small Cosmos” di Corita
Kent. E poi: ieri sera c’è stato l’opening di “The Vacuum Decay” di Marco Pietracupa al Futurdome di via Paisiello (serie di immagini realizzate durante il lockdown Covid dall’artista nella sua abitazione/set fotogra co) mentre stasera, da Antonia Jannone in corso Garibaldi, ci sarà quello di “Linea d’ombra” con protagonista Marco Zanuso Jr (anche qui, arte e design che se la raccontano…).
È un elenco nutrito, come si vede, che potrebbe continuare: con la mostra “Tungsteno.
Memoria e falsi ricordi dall’archivio video di Careof” in una sala buia e in bianco e nero
della Fabbrica del Vapore, con gli intensi ritratti dipinti da Teresa Giannico ed esposti da Viasaterna, con i 15 disegni di Picasso nel nuovo spazio Building Terzo Piano della galleria in via Monte di Pietà… Noi ci fermiamo qui, tiriamo il ato e lasciamo a voi l’adrenalina di procedere oltre.
L'Officiel Art La semaine de l'art de Milan commence. Du 14 au 16 avril, trois jours d'expositions, d'animations, d'expositions, de musique, de danse et de performances. Que voir à Milan au‐delà de la foire. La Milan Art Week 2023, prévue du 14 au 16 avril, précède la semaine du Salone del Mobile de Milan. La foire internationale d'art moderne et contemporain, qui en est à sa vingt‐septième édition, est la foire commerciale qui présente la plus large offre chronologique artistique en Italie. Mais si le mot de l'édition 2 023 est « Crescendo », pour souligner la croissance continue de miart, comme chaque année, il y a le Milano Art Week, un corollaire de la foire qui apporte une semaine d'art à la ville événement de grande envergure qui met en ligne les principales institutions publiques et fondations privées impliquées dans l'art moderne et contemporain, proposant au public des expositions, des événements et des activités. Miart a toujours été l'occasion pour Milan de s'animer d'art vivant dans les rues, les bâtiments et les galeries (très souvent fermées au public) qui ouvrent leurs portes pour inaugurer certaines des expositions les plus attendues du second semestre 2023. Milan Art La semaine 2023 se pose comme une grande forge de formes artistiques en mouvement dans la ville, pour célébrer les réalités territoriales et les artistes internationaux. Voici la liste des plus belles choses à ne pas manquer parmi les expositions, présentations et événements de la semaine la plus artistique de l'année. Faites défiler vers le bas pour découvrir ce qu'il faut voir pendant miart 2022, y compris des expositions, des présentations et des événements Parmi celles‐ci, pour n'en citer que quelques‐unes : l'exposition personnelle de l'artiste belge Ann Veronica Janssens au Pirelli Hangar Bicocca ; Candice Lin | Prix Arnaldo Pomodoro de Sculpture à la GAM Gallery of Modern Art en collaboration avec la Fondation Arnaldo Pomodoro ; le one‐man show de Yuri Ancarani et Project Room de Silvia Giambrone au PAC ; le projet Forum 900 au Museo del Novecento dans lequel la galerie du rez‐de‐chaussée abrite des uvres d'art contemporain et des sièges design, transformant les grands espaces en un lieu de comparaisons, de débats et de présentations ; les deux projets dédiés à l'art moderne Diego, l'autre Giacometti et Hortus Alchemicus à la Fondation Luigi Rovati ; l'exposition consacrée aux installations et vidéos de l'artiste à Dara Birnbaum à l'Observatoire de la Fondazione Prada. Les protagonistes de la Milan Art Week seront également les espaces de la Fondazione Prada avec l'exposition Cere Anatomiche, de la Fondazione ICA Milano avec l'exposition personnelle de Nathalie Provosty et de la Triennale Milano avec les nouvelles expositions Lisa Ponti. Dessins et Voix, Texte et Droog30. Conception ou non‐conception ? et avec un nouvel aménagement pour le Musée du Design Italien, des performances et des installations. Activités spéciales, visites guidées et ouvertures extraordinaires caractérisant les espaces qui présentent des expositions déjà commencées telles que Palazzo Reale, Musée des sciences et de la technologie, Armani/Silos et Gallerie d'Italia, qui ouvre exceptionnellement la voûte avec un excursus dans l'art de l'italien et internationale du XXe siècle. "Cires Anatomiques" à la Fondation Prada et Dara Birnbaum à l'Observatoire L'exposition "Cires Anatomiques" à la Fondation Prada. Exposition analogique de Birnbaum à l'Observatoire de la Galleria Vittorio Emanuele II. Petit‐déjeuner à l'Illy Caffè de la Via Montenapoleone par Salotto Studio Art chiacchiere avec cappucino et brioche organisée par Salotto Studio Porta Romana avec trois rendez‐vous au Illy Caffè de la Via Montenapoleone du 10 au 11, du 14 au 16 avril. Rétrospective Ann Veronica Janssens au Pirelli Hangar Bicocca Lisa Ponti à la Triennale et le nouvel aménagement du Musée italien du design L'exposition avec une sélection d'uvres de Lisa Ponti, artiste, éditrice, critique et écrivain. Collection privée, photo de S. Licitra. Avec l'aimable autorisation de la Triennale de Milan Room Service par Elmgreen & Dragset à la Galleria Massimo Decarlo Room Service par Elmgreen & Dragset à la Galleria Massimo Decarlo GALERIE CRACCO On s'élève en élevant les autres par Marinella Senatore GALERIE CRACCO Nous nous élevons en élevant les autres par Marinella Senatore, ph. Antinori, Courtesy of the Artist and Mazzoleni, Londres ‐Turin Les sculptures Moai d'Urbansolid à l'Université de Milan Fidenza Village associe le StreetArt Festival à l'exposition‐événement "Design Re‐Evolution", exposant les sculptures Moai d'Urbansolid à l'Université de Milan. Piero Fogliati, City Oasis ‐ Église de San Carlo al Lazzaretto (Porta Venezia) Du 12 au 14 avril, la galerie Tempesta installera une partie des uvres de l'artiste Piero Fogliati dans l'église du XVIIe siècle de San Carlo al Lazzaretto à Porta Venezia. Les oeuvres de Jonathan Trayte au restaurant Horto (Cordusio) Le restaurant Horto collabore avec Nilufar Gallery et expose les oeuvres de l'artiste Jonathan Trayte durant la Art Week jusqu'au 28 avril. Tags
L'Officiel Art Dal 14 al 16 aprile 2023, durante l'art week, arriva a Milano la fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano e diretta da Nicola Ricciardi per la terza volta. Nella 27esima edizione di miart aumentano le gallerie raddoppiano i premi e le acquisizioni 11.04.2023 di Simone Vertua miart 2023 A Milano è tempo di Art Week 2023. Dopo Art Basel ad Hong Kong , dove L'Officiel Art ha fatto il suo ritorno insieme ad AMTD , arriva miart la fiera d'arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano Per la terza volta consecutiva sarà diretta da Nicola Riccardi che ha battezzato la 27esima edizione della kermesse dell'arte contemporanea con il titolo "Crescendo", enfatizzando con un verbo al gerundio la continua crescita di miart, che per il 2023 ospiterà un totale di 169 gallerie partecipanti provenienti da 27 Paesi. Dopo aver "smantellato il silenzio nel 2021 e aver avviato un primo movimento nel 2022 è "crescendo" ‐ sempre un termine prelevato dalla cultura musicale ‐ a far strada al futuro dell'arte che, p er la prima volta, si estende anche a collaborazioni con le istituzioni meneghine con un palinsesto di mostre correlate alla Milano Art Week, in particolar modo con Triennale Milano e Fondazione Nicola Trussardi. Tra gli eventi più attensi c'è miart LIVE at Triennale Milano che ospiterà una serie di talk sabato 15 aprile tra i partecipati: Massimiliano Gioni e Beatrice Trussardi racconteranno di come la Fondazione Nicola Trussardi, museo nomade per eccellenza, abbia diffuso l'arte contemporanea in contesti molteplici e attraverso i canali più diversi, a venti anni dal primo intervento a Milano, in galleria Vittorio Emanuele, nel 2003; Angharad Williams e Gianmaria Andreetta parleranno di The Wig , iniziativa con cui riflettono su pratiche artistiche che prendono forma in contesti altri rispetto allo studio; Jonathan Monk converserà con Anna Ebner e Marco Scotti sul progetto espositivo Multiple Locations che durante miart porterà alcune edizioni di Monk in negozi, ristoranti e bar di via Porpora a Milano; Davide Giannella inviterà Riccardo Benassi e il duo Eva & Franco Mattes a ragionare assieme sull'evoluzione del concetto di arte pubblica e a interrogarsi sulle sue possibili interpretazioni future; Gianni Pettena e Italo Rota si confronteranno sul rapporto tra architettura e paesaggio, arte e montagna; Valerio Barberis, Loris Cecchini e Mario Cucinella si interrogheranno sulla città del futuro partendo da un'inedita alleanza tra arte, architettura e riforestazione; e infine Nico Vascellari dialogherà con Damiano Gullì, Gea Politi e Cristiano Seganfreddo partendo dalla sua opera Falena che dal 15 aprile sarà esposta negli spazi esterni della Triennale. Nella prima opera: Bendt Eyckermans The archivist, 2023 Oil on linen 66 7/8 x 52 3/4 x 1 inches (170 x 134 x 2.5 cm.) Courtesy of the artist and Andrew Kreps Gallery, New York. Nella seconda opera: Luigi Ghirri Fidenza (Serie: Il profilo delle nuvole), 1985‐ 1986 c‐print, vintage,19.2 x 24.2 cm (7 1/2 x 9 1/2 in.) Copyrighit Fondo Ghirri and Mai 36 Galerie, Zurich Con miart 2023 arriva anche la rassegna FOG Triennale Milano Performing Arts che presenterà al pubblico due performance: " How a Falling Star Lit Up The Purple Sky" (l'12 e il 13 aprile) di Jeremy Nedd e Impilo Mapantsula; e " Le sacre du printemps" , ricerca coreografica dei Dewey Dell ispirata al capolavoro di Igor Stravinskij (15 e 16 aprile). Quest'anno la Fondazione Nicola Trussardi ha scelto di dare inizio ai festeggiamenti per i suoi primi 20 anni come museo nomade proprio all'interno dei padiglioni della fiera: il 13 aprile Beatrice Trussardi e Massimiliano Gioni coinvolgeranno il pubblico presente nel taglio di una torta regalata da Maurizio Cattelan Nella prima opera: Trisha Baga 11:15, 2022 Glazed ceramic. Diameter: ca. 31 cm; Depth: ca. 5.5 cm Photo Fabio Mantegna Courtesy the artist and Gió Marconi, Milan. Nella seconda opera: Stefano Calligaro Spaghetti Uova 6 Pomodori 1 Kg Olio di oliva Pangrattato Acciughe 8, 2016 Acrylic on canvas, 100x70 cm Courtesy the artist and UNA, Piacenza Quest'anno si aggiunge anche il marchio MSGM , capitanato da Massimo Giorgetti che ha commissionato per l'ingresso di miart un'opera site specific al duo di artisti Eva & Franco Mattes Composta da canaline digitali che consentono il passaggio di dati, l'installazione che accoglie il pubblico, fa circolare al suo interno un'immagine invisibile che viene inviata ai passanti in modo assolutamente casuale via AirDrop dallo smartphone personale del duo. In questo modo o gni visitatore, può a sua volta essere un collezionista, avrà così la possibilità di portare via, e a sua volta ridistribuire, un contenuto artistico unico Eva & Franco Mattes (Photo by Melania Dalle Grave) Tags Artist Arte Milano
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Sempre in relazione all’idea di Crescendo, i contenuti della fiera per la prima volta si estendono oltre i propri confini tradizionali per espandersi in altri luoghi della città: sabato 15 aprile Triennale Milano ospita una serie di conversazioni dal titolo m i a r t L I V E at Triennale Milano. Dalle 12.00 alle 19.45 si alterneranno tantissimi ospiti: ad esempio, Massimiliano Gioni e Beatrice Trussardi racconteranno di come la Fondazione Nicola Trussardi abbia diffuso l’arte contemporanea in contesti e attraverso i canali più diversi, a venti anni dal primo intervento a Milano, in Galleria Vittorio Emanuele. Angharad Williams e Gianmaria Andreetta parleranno di pratiche artistiche che prendono forma fuori dallo studio. Jonathan Monk converserà con Anna Ebner e Marco Scotti sul progetto che coinvolge negozi, ristoranti e bar di via Porpora.
Prosegue la collaborazione tra Fiera Milano e l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto che, insieme a Fondazione Fiera Milano, vede protagoniste alcune delle opere più iconiche della propria collezione d’arte contemporanea, composta da oltre cento pezzi. Le opere rimarranno esposte all’interno dei ristoranti dell’Associazione che hanno aderito all’iniziativa fino al 27 aprile, coprendo così anche le giornate del Salone del Mobile. Inoltre, gli chef stellati “Ambasciatori” propongono una creazione culinaria dedicata all’arte: un piatto pensato come ideale connubio tra il mondo dell’arte e quello dell’alta cucina.
Il Direttore artistico di miart, per il terzo anno consecutivo, N i c o l a R i c c i a r d i ne è certo, Crescendo è una parola che ben si addice a questa edizione: «Ci è venuto quasi naturale appropriarci di questo termine musicale, che sottolinea un aumento di intensità del suono, ma anche l’espansione di miart: le application ricevute sono più del doppio rispetto allo scorso anno, aumentano del 40% gli espositori internazionali e raddoppiano i premi e le acquisizioni».
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U n a c r e s c i t a c h e v a o l t r e i c o n f i n i d e l l a f i e r a «miart non esisterebbe senza Milano. La vera forza della fiera è la città che ci ospita e la sinergia è tangibile, grazie ai tanti progetti costruiti a quattro mani insieme alle istituzioni cittadine e all’Amministrazione».
A d e s e m p i o ?
«Abbiamo deciso di distribuire questi eventi all’interno della città: Triennale diventerà la “casa” di miart ospitando i nostri talk. Andremo a “contaminare” anche il Museo del Novecento: una giuria di quattro esperti selezionerà un artista, tra i tanti presenti in fiera, al quale verrà dato il compito di produrre una nuova opera in marmo che sarà esposta al Museo del Novecento. Questo ci permette di realizzare uno dei nostri obiettivi: rendere possibile il dialogo tra pubblico e privato, per costruire qualcosa di inedito e utile a riportare Milano al centro della scena dell’arte contemporanea».
C o m e s i p o s i z i o n a m i a r t r i s p e t t o a g l i a l t r i g r a n d i a t t o r i d e l s e t t o r e ?
«È una fiera importante a livello europeo perché, caratteristica unica, riesce a unire moderno e contemporaneo: custodisce oltre cento anni di storia, presentando opere dei primissimi anni del Novecento, come quelle di Balla e di Boccioni, accanto a lavori realizzati da artisti delle nuove generazioni. Un unicum e un segno caratteristico che ci identifica».
C o m e v a l o r i z z a r e g l i a r t i s t i e m e r g e n t i ?
«Per noi sono molto importanti, tant’è che dall’anno scorso la sezione Emergent è posta all’ingresso della fiera. È un modo per dare più visibilità ai giovani auspicando un ritorno commerciale per gli stessi. Nuova linfa, nuove risorse, nuove energie sono fondamentali in questo momento, comunque, ancora difficile».
C o m e p u ò l ’ a r t e c o n t e m p o r a n e a e s s e r e f r u i t a d a u n p u b b l i c o s e m p r e p i ù a m p i o ?
«L’arte deve trovare un punto di contatto con il pubblico ed è nostro lavoro riuscire a realizzarlo, trovando il contatto ideale tra l’essere rispettosi nei confronti dell’artista e l’essere generosi nel comunicare la ricerca dell’artista stesso. La sfida è cercare un pubblico non solitamente avvezzo al linguaggio dell’arte, e questo è possibile attraverso collaborazioni importanti sul territorio, come ad esempio quest’anno con Radio Deejay. L’arte deve essere generosa, deve riuscire a stimolare la curiosità di tutti e solo in quel momento si crea un nuovo punto di partenza».
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Datum
17.04.2023
Kunstmarkt
Die Mailänder Kunstmesse Miart befindet sich auf ihrem bisherigen Höhepunkt. Jetzt entscheidet sich ihre Zukunft bei den internationalen Neuzugängen – dort wird kein Anreiz unversucht gelassen
"Emergent" heißt so viel wie aufstrebend oder auftauchend. Es wird vom Wörterbuch auch mit "jung" gleichgesetzt, dabei ist das gar keine zwingende Voraussetzung zum Aufsteigen. Menschen jeden Alters können noch hoch aufstreben oder sich auf einem aufsteigenden Ast befinden. So denken zumindest die Betreiber der mailändischen Miart, die eine Aufsteigerin unter den Kunstmessen ist. Sie hat soeben zum 27. Mal stattgefunden, ist aber erst neuerdings, nach ein paar fehlgeschlagenen Versuchen, stark angewachsen (auf 170 teilnehmende Galerien) und spürt nun viel Rückenwind.
Mailand lasse Turin und Rom als entscheidende Kunstmetropole Italiens hinter sich zurück, sagen die Leute dort begeistert zueinander.
Da die Miart bisher eine recht lokale Messe war (in diesem Jahr sind allein 55 mailändische Galerien dabei), liegt ihr größtes Potenzial im Ausland. Deshalb bemüht sie sich besonders stark um ihre "Emergent"-Sektion mit 25 relativ neuen Teilnehmern, die den weiten Weg aus Los Angeles oder Saõ Paulo auf sich genommen haben. Als Anreiz wurden ihnen schöne Hotelzimmer von der Messe bereitgestellt. "Von unserem Hotel gehen wir nur 15 Minuten zu Fuß, das hat den Aufbau des Stands total erleichtert, dass wir so nahe waren", sagt eine Mitarbeiterin der Galerie Olympia aus New York. Ihr morgendlicher Weg wird zusätzlich verkürzt, da die "Emergent"Sektion so prominent direkt am Eingang des Messegeländes platziert ist – niemand kommt daran vorbei.
Bei so viel Gastfreundschaft ließ es sich auch die Künstlerin selbst nicht nehmen, nach Italien, in das Land ihrer Inspiration, zu reisen. Die US-Amerikanerin Kathleen Goncharov hatte 40 Jahre lang als Kuratorin gearbeitet und nur ganz heimlich als Künstlerin. Erst letztes Jahr im Herbst hat sie bei Olympia debütiert, nun hängen ihre Bilder (2500 bis 5000 US-Dollar) am Stand in Mailand. Es sind abstrakte BuntstiftZeichnungen, die mit ihren vielen Schichten wie gemalt aussehen und eine feministische Antwort auf die italienischen Alten Meister sind, die Goncharov schon so lang bewundert. Aus der Deckung zu kommen, das war für Goncharov eine Frage der Lebensphase, nicht des Alters.
Der Galerist Gian Marco Casini ist mit seiner gleichnamigen Galerie zum zweiten Mal in Folge in der "Emergent"-Sektion dabei. Ein drittes Jahr würde ihm die Miart laut Regelwerk noch gestatten, und das ist bereits ungewöhnlich großzügig für eine so stark subventionierte Sektion. Casini fühlt sich im beschaulichen Livorno eher abgeschieden und von der Kunstszene vernachlässigt; entsprechend dringend braucht er die Messe zum Netzwerken.
Die von ihm vertretene Fotografin Margherita Moscardini sucht in ihrem seit 2015 laufenden Projekt immer wieder dichte Großstädte auf. Sie findet mit ihrer Kamera die Lücke und das Vakuum, sei es in rechtlicher oder architektonischer Hinsicht.
Wenn Moscardinis verschiedene Projekt-Stationen so am Messestand nebeneinander hängen, tun sich plötzlich unvermutete Parallelen zwischen ihnen auf. Als Faustregel lässt sich sagen: Alles, was irgendein Diktator mal gebaut hat, kann eines Tages von der Bevölkerung mit Graffiti besprüht und zurückerobert werden.
Und warum sollte diese Intervention nicht direkt vom Künstler selbst kommen? Dan Vogt hat sich mit der Schere an düsteren Geschichtsbüchern ausgetobt. Das Fluchtfenster, das er sich in die Buchseiten schneidet, als wollte er darin einen Gegenstand über die Grenze schmuggeln, füllt er mit allem möglichen Ramsch: zum Beispiel mit aus dem Flugzeug entwendeten Notfall-Anleitungen, die wegen ihrer dümmlich lächelnden Protagonisten längst zum Meme geworden sind (2100 Euro).
Eigentlich liegt der Fokus der Miart ganz klar auf der Malerei, doch seit der CovidPandemie gibt es hier viel mehr formale Experimentierfreude zu sehen.
Dazu werden die Galerien auch mit dem Anreiz der geteilten Stände ermutigt. Dan Vogts Arbeiten teilen sich den Platz mit denen der Künstlerin Zoë Field, das hat die Miete von 4000 Euro für beide Wiener Galerien (Shore Galerie und City Galerie) zumindest schon mal auf die Hälfte gesenkt. Die beiden Wiener Galeristen Antonia Lia Orsi und Paul Makowsky sind gut befreundet und haben für die Miart eine "Zusammenarbeit auf allen Ebenen" gestartet. Sie hat sie mitgebracht, und er zeigt ihn; bei Field geht alle künstlerische Arbeit von der eigenen Erfahrung aus, bei Vogt von seinen Rollenspielen und Verstellungen. Bei beiden geht es oft um Hunde.
Unter Kunstjournalisten gehört es zum festen Sprüche-Repertoire, zu sagen, dass sowieso alle Kunstmessen gleich seien, und dann ein wenig ausgestellt an dieser Gleichförmigkeit zu leiden. Doch bei dem Galeristen Paul Makowsky klingt das anders: "Das erste Mal auf einer neuen Messe ist immer ein großes Risiko. Man weiß vorab nie, wie das genaue Gefühl vor Ort sein wird, und auch die Geschmäcker sind überall anders", sagt er.
Gut, mag sein, im hinteren etablierten Teil der Messe schlägt die Aufregung vielleicht weniger Funken als vorne, bei den Neuen. Hier hinten wird es ein bisschen generischer. An gleich zwei Ständen liegen die schönen pinken Gussglaswürfel von Ann Veronica Janssens auf dem Boden herum (50 000 Euro), die so viel Licht reflektieren und deshalb (als Teil der künstlerischen Idee) stark von ihrer Umgebung und Präsentation abhängig wären. Bei der Berliner Galerie Esther Schipper, die ebenfalls zum ersten Mal dabei ist, fühlt sich jedoch von vier offiziellen Personen mit Ausweisen an Halsbändern niemand zu einem Gespräch über Ann Veronica Janssens’ Werk berufen.
Die New Yorker Galerie Clearing fördert die Verschmelzung von Kunst und Design. Die Miart findet ganz gezielt nur eine Woche vor der berühmten Mailänder Möbelmesse statt. Aber das heißt leider nicht, dass die Design-Fans schon eine Woche früher nach Mailand anreisen würden, erklärt die Galeristin von Clearing, die sich in beiden Welten zu Hause fühlt. Mitgebracht hat sie die Lampen aus mundgeblasenem Glas vom Künstler Koenraad Dedobbeleer (15 bis 20 000 US-Dollar), die man sich gerne als Kunst andrehen lässt, solange sie alle so hochtrabend betitelt sind wie die Lampe namens "A Truly Just Society Would Demand a World of Reciprocal Recognition" (eine wahrhaft gerechte Gesellschaft verlangt eine Welt gegenseitiger Anerkennung).
Eine eigene Design-Sektion gibt es auf der Miart mit Absicht nicht mehr. Direktor Nicola Ricciardi, der seit 2021 im Amt ist und wegen der Pandemie einen denkbar schlechten Start hatte, ist gegen Sektionen. Er hat als einzige Ausnahmen nur
"Emergent" und "Decades" (eine Art Zeitreise durch das 20. Jahrhundert) übrig gelassen. "Folgen Sie einfach Ihrem Herzen", sagt Ricciardi als neue Orientierungshilfe.
Noch in letzter Minute haben sich Gruppen von Kunstsammlern aus Japan und dem Vereinigten Königreich zum Messebesuch angemeldet. Eine berühmte Turiner Sammlerin trug während ihres Besuchs einen neonpinken Mantel, sie war von überall aus zu finden und sah ein bisschen wie Queen Elizabeth II. auf einem Staatsbesuch aus. Vor der Covid-Pandemie hatte die Miart nicht diesen Buzz und dieses Momentum – deshalb wurde der heurigen Ausgabe der Titel "Crescendo" gegeben, der ihr allmähliches Anwachsen und Anschwellen heraufbeschwören soll.
Alles in Mailand strebt zurzeit nach oben. Da wäre auf dem Messegelände die drei Meter hohe Torten-Skulptur von Maurizio Cattelan, die ein Geschenk zum 20. Geburtstag der Fondazione Nicola Trussardi ist. An der frischen Luft gibt es die vielen Wolkenkratzer im Mailänder Stadtbild. Im Süden steht der Turm der Fondazione Prada, für den in scheinbar endloser Folge Ausstellungsräume aufeinander geschichtet wurden. Und im Norden der Stadt, im HangarBicocca, hatte Anselm Kiefer in all seiner Hellsichtigkeit bereits 2004 zur Eröffnung seine "sieben himmlischen Paläste" mit 14 bis 18 Metern Höhe als permanente Installation errichten lassen. Diese bewegenden, düsteren Türme setzen sich zusammen aus allen Versuchen der Menschheit, in göttliche Sphären aufzusteigen.
Inaugura oggi, 14 aprile 2023, la ventisettesima edizione della Fiera d’arte contemporanea milanese dal tema “Crescendo”
Inaugura oggi la ventisettesima edizione della Fiera d’arte contemporanea milanese, aperta fino a domenica 16. Prende il titolo di Crescendo, con una metafora musicale cara al direttore Nicola Ricciardi, al terzo anno di carica, che sottolinea l’andamento positivo dell’evento, con l’aumento delle gallerie partecipanti oltreché dei premi e del fondi destinato alle acquisizioni per la collezione di Fiera Milano. La struttura fieristica è semplice, composta da tre sezioni – Emergent, Established e Decades – e due aree dedicate all’editoria e alle riviste di settore.
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FASHION
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DI LAURA JACKSON
The fashion label will be sponsoring, for the first time, the fair with a project created by artist duo Eva & Franco Mattes. SUPPORTING ART Fashion, technology and art are teaming up for a site‐specific project. For the first time, MSGM is sponsoring Miart, Milan's international modern and contemporary art fair, commissioning an installation by artists Eva & Franco Mattes. It consists of digital channels that facilitate the passage of data, in this case of an invisible image, which will be sent casually to guests via AirDrop from the two artists' personal phones an idea stemming from the common practice among teenagers of exploiting crowds to AirDrop digital materials. The initiative aims to create human connections in a place, such as a fair, where everything is usually based on commercial transactions only. The idea, at the end, is that everyone, even if not a collector, can have the opportunity to have a unique artistic content. Over the years, Miart has developed a series of prizes and commissions to support the artists featured at the fair. MSGM founder and creative director Massimo Giorgetti will launch a prize in his name to support young artists at the beginning of their careers. The winner will be an emerging artist who will pocket 5,000 euros for research and activities. Miart will run April 14 to 16 in Milan. Giorgetti has been supporting the arts and in 2019 decided to put the former headquarters of his label, located in Milan's Porta Romana area, at the disposal of a group of art experts to inaugurate an innovative cultural hub called Ordet. Ordet was conceived as an experimental art center that thanks to the support of prestigious institutions including the Kunsthalle Basel; Frankfurt's Städelschule; Singapore's Centre for Contemporary Art; Basel's FHNW Academy of Art and Design; London's Tate Modern; the Walker Art Center of Minneapolis and Pivô in São Paulo would promote the exchange of art and culture contents through exhibitions, talks and special events. WWD x NMG: Brunello Cucinelli
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Al via Miart: il direttore Ricciardi, continua la traiettoria ascensionale
agi live compagna e la suocera ad Arezzo, arrestato un 38enne Terzo Polo addio, Calenda archivia il partito unico 15:26
aggiornato alle 18:00 13 aprile 2023
Si è aperta oggi a Milano la ventisettesima edizione della Fier a di Arte Moderna e Contemporanea che si intitola ‘Crescendo’
Data Pagina Foglio
13-04-2023
AGI - Si è aperta oggi a Milano la ventisettesima edizione della Fiera di Arte Moderna e Contemporanea che si intitola ‘Crescendo’. Il direttore artistico della Fiera, Nicola Ricciardi, intervistato dall’AGI, conferma che l’evento in corso fino al 16 aprile alla Fiera di Milanocity, accoglie un numero sempre crescente di visitatori e compratori italiani
e stranieri ed è sempre più apprezzato sul piano internazionale.
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