Rsi 2014

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L-La storia Fondata nel 2007 da Angelo Fregni, la società ha passato la mano alla Pomposiana

Coop sociali, ciao Excalibur. Ma la storia prosegue La parabola dell'Excalibur continua grazie alla Pomposiana. Lo scorso 31 dicembre si è infatti chiusa la procedura di liquidazione della nota Cooperativa sociale fondata nel settembre 2007 da Angelo Fregni, e attiva nell'inserimento lavorativo dei disabili. «Ringrazio tutti quelli che ci hanno sostenuto in questa avventura, dai clienti ai fornitori: se li nominassi rischierei di far torto a qualcuno dimenticandolo, per cui è meglio che non lo faccia», dice ora il ragioniere modenese, prossimo a spegnere le 69 candeline sulla torta. Ex dipendente di Cna, poi agente assicurativo, sei anni fa Fregni si inventò una nuova vita professionale, anche se priva di remunerazione: «Non ho mai preso lo stipendio, ma potevo permettermelo grazie al mio contributo pensionistico mensile». L'idea era questa: prendere dei giovani disabili e consentire loro di lavorare in maniera qualificata, anche da casa. I dipendenti, che diventavano pure soci,

provenivano dal servizio di accoglienza disabili dell'Università di Modena e Reggio Emilia: a volte diplomati, a volte laureati, quasi sempre con gravi impedimenti motori e tante qualità da offrire. In Excalibur, inoltre, hanno trovato occupazione persone con disabilità psichiche. E i clienti? «Abbiamo svolto», spiega Fregni, «il servizio di stenotipia delle riunioni istituzionali di diversi Comuni», come Modena e Nonantola. E, tra i privati, «posso citare la Tetra Pak», la multinazionale svedese con un'importante sede a Modena, per conto della quale è stata curata per un anno l'attività di archiviazione elettronica. L'ultima parte della vita di Excalibur è stata però segnata da «problemi di carattere finanziario: un socio sovventore non ha versato i denari promessi, e dall'altro lato è aumentato il lavoro». Per questo si è arrivati alla liquidazione volontaria. Da presidente, Fregni è appunto divenuto liquidatore:

«Ma il ramo d'azienda dell'inserimento lavorativo dei disabili, in pratica la nostra attività essenziale, è stato ceduto alla Pomposiana, a cui sono andati pure nove dei nostri soci lavoratori». Presieduta da Maurizio Marcon, la Pomposiana è un simbolo della cooperazione sociale, modenese e non solo, in quanto fondata nel lontano 1981: «A lei abbiamo trasmesso un appalto dalla Cpl Concordia», relativo, fra le altre cose, al servizio di contact center per le infrastrutture per gli approvvigionamenti energetici e al monitoraggio di diversi apparati di telecontrollo. Una partnership, quest'ultima, che per la cooperativa della Bassa è stata fortemente voluta dall'ingegner Giuseppe Bandini. Fregni non è della partita: l'avventura, dice infine, «si conclude nel segno della continuità del progetto a suo tempo avviato». Per lui, resta la sensazione di essere «molto arricchito e gratificato». (ni. ted. )


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