Regolamento per una nuova emissione di “Azioni di Partecipazione Cooperativa” approvato dall’Assemblea Generale dei Soci di “CPL Concordia Soc. Coop.” in data 25/06/2016 e modificato dal Consiglio di Amministrazione del 19/12/2016 Premessa Ai sensi della legge n. 59/1992 (artt. 5 e seguenti), nonché degli artt. 6, comma terzo, lettera f) e artt. 28 e seguenti dello Statuto Sociale, CPL Concordia Soc. Coop. ha adottato per il quinquennio 01/01/2016 – 31/12/2020, ai fini dello sviluppo e dell’ammodernamento aziendale, le seguenti procedure di programmazione pluriennale:
elaborazione di programmi di investimento pluriennali;
previsione dell’andamento economico e della redditività aziendale;
previsione dell’andamento della gestione finanziaria e della sua ottimizzazione;
verifiche annuali degli stati di attuazione dei programmi di investimento pluriennali effettuati sulla base di specifici rendiconti economici, finanziari e patrimoniali del periodo esaminato .
In data 19/12/2015 l’assemblea dei Soci di CPL Concordia Soc. Coop. ha approvato una emissione di APC di complessivi euro 25.000.000 a parziale copertura degli investimenti previsti dal piano pluriennale, all’epoca presentato, relativo al periodo dal 01/01/2016 al 31/12/2020. La sottoscrizione di tale emissione non è ancora decorsa (prevista dal 01/07/2016 al 31/12/2016). In ragione della Manovra Finanziaria, recentemente presentata al Ceto Bancario (in data 02/05/2016), il piano quinquennale degli investimenti inizialmente approvato (01/01/2016 – 31/12/2020) non rispecchia in modo adeguato il nuovo arco temporale delle programmazioni pluriennali (previsioni fino al 31/12/2023). Sulla base delle procedure sopraindicate è stato dunque elaborato un nuovo piano pluriennale, della durata di complessivi 8 anni, che del presente regolamento costituisce parte integrante e sostanziale (Allegato 1). Tenuto conto dell’attuale situazione economico/finanziaria della Cooperativa, per effetto del periodo di interdizione dai pubblici appalti (dal 25/04/2015 al 20/10/2015) e per il sequestro preventivo, avvenuto a seguito dei provvedimenti del GIP del Tribunale di Modena del 29/09/2015, oltre ai normali rischi derivanti dalla gestione d’impresa, sussiste ad oggi un ulteriore fattore conseguente alla straordinarietà degli eventi degli ultimi mesi. La Società ha provveduto a predisporre adeguati accantonamenti per i costi che dovrà sostenere a seguito degli effetti derivanti da tale periodo di crisi, tuttavia ad oggi permangono incognite che potranno influenzare lo sviluppo del piano di rilancio/industriale da implementare nei prossimi anni, in particolare:
La necessità di concordare con il Sistema Bancario un accordo, manovra finanziaria che permetta il mantenimento della linee di credito esistenti, pianificando, anche tramite una ristrutturazione del debito, un piano di rientro che rispetti il conseguimento degli obiettivi di investimento, crescita di fatturato e marginalità.
Il mantenimento, per la durata del piano (o per il periodo concordato con gli Stakeholder), del Capitale Sociale e la ricostituzione delle riserve per garantire un adeguato livello di patrimonializzazione.
La messa a disposizione delle somme sequestrate in data 29/09/2015.
L’esito dei due processi pendenti che vedono la società imputata ex D.LGS. 231/01 avanti il Tribunale di Modena.
Ogni evento che possa intervenire in ordine a uno dei punti sopra elencati si ripercuoterà necessariamente sulla realizzazione del piano di investimenti. Fattori di rischio relativi all'Emittente Le A.P.C. rappresentano quote di capitale di rischio della Società e pertanto sono sensibili ai seguenti rischi potenziali: • Rischio operativo: consiste nella possibilità che ha un’impresa di subire perdite derivanti dalla inadeguatezza o dal non corretto funzionamento delle procedure aziendali, da errori o carenze delle risorse umane e dei sistemi interni, oppure da eventi esogeni.
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