norme e società
Magistratura e burocrazia italiana, tra mali endemici e attività amministrativa «difensiva» Ciò che sul piano giudiziario è fisiologico, a volte non lo è su quello economico, perché talune indagini hanno portato molti imprenditori a chiudere l’attività per poi venire assolti e molti funzionari a temere di essere coinvolti, creando in un corpo burocratico, rallentato da leggi complesse, un tasso di pavidità che rende il sistema Italia in declino
Luigi Maria D’Angiolella avvocato | studio D'Angiolella dangiolella@studiolegaledangiolella.it
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i si è occupati già in passato del rallentamento dell’incedere della P.A., e la si è individuata nella complessità di leggi e regolamenti, e chiedendo che la politica esprima davvero una forte volontà di semplificazione. Certo semplificare un ammasso di burocrazie diversificate (a più strati centrali e locali in Italia, per non parlare di quelle europee) è difficile, né la semplificazione può essere soltanto (se fosse sempre possibile) una riduzione quantitativa dei procedimenti, o addirittura del numero delle norme. Negli ultimi tempi le riflessioni riguardano però anche altri elementi che caratterizzano
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in negativo il Sistema Italia, rispetto agli altri paesi europei (o alla maggioranza di essi) e cioè al rapporto tra burocrazia e magistratura sia essa penale o contabile.
«Non si amministra o si blocca la pratica preoccupandosi più del Giudice penale che di un’azione risarcitoria del privato»
Nel caso di inchieste per le grandi infrastrutture, esse talvolta supportano l’agire della Pubblica Amministrazione. È
successo per ricostruire il Ponte Morandi, ad esempio, con il Sindaco/Commissario di Governo, che può far uso disinvolto degli appalti a trattativa privata. Allo stesso modo è successo per l’EXPO di Milano. È un primo segnale: l’indagine penale o porta a conseguenze irreversibili (ma soprattutto per piccole e medie imprese) oppure, ma per le grandi infrastrutture o aziende, talvolta sblocca la situazione, fa accettare rimedi straordinari, altrimenti visti con sospetto. L’esperienza di ogni giorno, poi, evidenzia un modo di amministrare “difensivo” da parte di funzionari e dirigenti. Non si amministra o si blocca la pratica preoccupandosi più del