Cortina Topic 16

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CORTINA FASHION WEEKEND La stagione invernale

parte con il “botto”

A tu per tu con la natura

RITORNO AL FUTURO DELLO SCI(ALPINISMO)

FEDERICA BRIGNONE CAROLINA KOSTNER

Ritratti (inediti) di campionesse

PINTURICCHIO PAPA BORGIA E GIULIA FARNESE

Quando l’arte racconta la storia

CORTINA.TOP LIVING

Costruire, abitare, vivere sostenibile

Hanno scritto per noi DESIDERIA CAVINA ISABELLA DE MONTE GIAN LUCA GALLETTI CLAUDIO MOLTANI MARIA ROSA QUARIO FLAVIO RODA LUCA ZAIA

N U M E R O I N V E R N O

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14 IL PUNTO DI Stefano Illing Cortina Fashion WeekEnd n.5: è nato il rito (antico e nuovo) dell’inverno Isabella De Monte Territori di montagna Il futuro, nel turismo 2.0 e nel “fare sistema” 16 ASPETTANDO I MONDIALI Sport e sostenibilità Nuovi modelli di sviluppo e green economy di Gian Luca Galletti Cortina 2021 La rivoluzione sostenibile delle grandi opere di Andrea Franceschi Il treno dei desideri. Il Veneto, l’Europa e una nuova linea ferroviaria di Luca Zaia Regina di Coppe Snowboard e sci alpino: prove generali di Mondiali di Flavio Roda

Ouverture

20 CARNET de NOTES Appunti e spunti dalle Dolomiti 26 INSIDER Vis-à-vis con Giorgio Carriero, presidente del Cortina Golf Club 27 PASSIONI Fermo immagine su #Maseratilovers con Massimo Lopez, Nicoletta Romanoff e Giorgia Surina foto di Francesca Vieceli

Attualità 30 TOP PEOPLE

Ritratti (inediti) di campionesse Federica Brignone nel racconto di Ninna Quario Carolina Kostner nel racconto di Desideria Cavina 34 LIBERAMENTE Into the wild. Il ritorno al futuro dello sci(alpinismo) di Massimo Spampani Con interviste a: Matteo Marzotto, Martino Colonna, Cristiano Sereni

Visioni

( Foto di copertina di Stefano Zardini )

40 ALTRIMONDI Sulle tracce del tesoro di Petra. La nostra finestra sulla capitale millenaria dell’incenso di Stefano Zardini 60 ART NEWS I Affinità elettive di Altagamma. Capri e Cortina negli scatti di Massimo Siragusa di Denis Curti 92 ART NEWS II Quando l’arte racconta la storia. Il Bambin Gesù delle mani del Punturicchio Con intervista ad Andrea Margaritelli, vice presidente della Fondazione Giordano a cura di Lucia Portesi, con la consulenza di Alessandra de Bigontina

Moda & modi

46 CORTINA FASHION SUGGESTIONS Apertura di stagione con il “botto” grazie alla quinta edizione del Fashion WeekEnd a cura di Lucia Portesi 4



79 S-PUNTI DI VISTA Trekking 2.0: nuovi percorsi virtuali sulle Dolomiti di Marcella Morandini Cortinadolomiti.eu, una nuova piattaforma per raccontare Cortina 82 L’ANNIVERSARIO La Polizia di Stato, “ampezzana doc”, riceve la cittadinanza onoraria per i suoi 70 anni a Cortina di Alessandra Segafreddo 98 NATURA E CULTURA L’emozione dell’uomo di fronte al paesaggio foto di Nicolò Miana pensieri e testi di Francesco Vidotto

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THE POINT OF by Stefano Illing and Isabella De Monte

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CANDIDATURE FOR THE 2021 ALPINE SKI WORLDS by Gian Luca Galletti, Andrea Franceschi, Luca Zaia and Flavio Roda

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Ouverture CARNET de NOTES

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INSIDER

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PASSIONS photos by Francesca Vieceli

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104 TOP EVENTS Coppa d’Oro delle Dolomiti, WinteRace, Cortina Fabulous Race Non chiamatele (solo) gare a cura di Elena Tartaglione 112 NUTRI-MENTI Cortina 3.0: a “brand new” story di Davide Gabrielli

Arts and Crafts 67 SPECIALE TOP LIVING

Intro. Cortina “country lab” di Claudio Moltani Architettura, arredamento e artigianato tra risparmio energetico e rispetto ambientale a cura di Lucia Portesi

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40

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ART NEWS II by Lucia Portesi sided by Alessandra de Bigontina

112

118 COSA BOLLE IN PENTOLA Seguiteci nelle cucine di Valentino Russo, Rifugio Col Gallina Pietro Bocus, Ristorante albergo Villa Oretta a cura di Eleonora Rigato 122 SAVE THE DATE L’agenda dell’inverno a cura di Cortina Marketing Se.Am. 126 CORTINA TOP FRIENDS Il circuito distributivo di CORTINA.TOPic 128 NOJELES D’AMPEZZO di Ennio Rossignoli 130 FEUILLETON I cuori cambiano, anche all’inferno Il terzo episodio del nostro romanzo d’appendice di Alberto Garlini

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Fashion & Manners CORTINA FASHION SUGGESTIONS by Lucia Portesi NATURE & CULTURE thoughts and texts by Francesco Vidotto NUTRI-MENTI by Davide Gabrielli

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THE ANNIVERSARY by Alessandra Segafreddo

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POINTERS by Marcella Morandini

104

TOP EVENTS by Elena Tartaglione

di Stefano Zardini

116 MA(L)GAZINE a cura di Paolo Tassi

Visions OTHER WORLDS by Stefano Zardini ART NEWS I by Denis Curti

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84 VITA DA CLUB Tutti gli eventi dei circoli d’alta quota a cura di Eleonora Rigato

FREE THE MIND by Massimo Spampani

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Le nostre rubriche 28 L’ATTIMO

Current Affairs TOP PEOPLE by Ninna Quario and Desideria Cavina

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Arts and Crafts SPECIAL CORTINA.TOP LIVING by Claudio Moltani and Lucia Portesi

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Features THE MOMENT by Stefano Zardini

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MA(L)GAZINE by Paolo Tassi

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WHAT’S COOKING by Eleonora Rigato

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CLUB’S LIFE by Eleonora Rigato

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SAVE THE DATE by Cortina Marketing Se.Am.

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CORTINA TOP FRIENDS The distribution network of CORTINA.TOPic

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NOJELES D’AMPEZZO by Ennio Rossignoli

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FEUILLETON by Alberto Garlini



DESIDERIA CAVINA

Quarantotto anni, è nata a Bologna, dove si è laureata in Giurisprudenza e in Scienze Politiche. Dopo aver vinto una borsa di studio per la Scuola di Giornalismo RCS-Corriere della Sera a Milano, ha collaborato con il Corriere della Sera da New York, frequentando la Scuola di Relazioni Internazionali della Columbia University. Rientrata in Italia, ha lavorato come giornalista per Rai Uno a Il Fatto di Enzo Biagi e nel 1997 è entrata a far parte della redazione del Tg5 di Milano. Da allora è a Mediaset dove è caporedattore. Vive a Milano con Alessandro e due bambini, Carlo e Marco. È suo il ritratto inedito della “regina del ghiaccio” Carolina Kostner, a pag. 32.

DAVIDE GABRIELLI

«Perché qualcuno dovrebbe acquistare proprio da me?». Il marketing è tutto qui, nel saper dare una risposta, nelle parole e nei fatti, a questa domanda. È quello che Davide Gabrielli fa da oltre vent’anni con il suo Studio Gabrielli, di cui è titolare. In questo numero ci spiega qual è il valore del brand per una località turistica come Cortina, a pag. 112.

DENIS CURTI Direttore de Il Fotografo e direttore artistico della Casa dei Tre Oci di Venezia e del Festival di Fotografia di Capri, dal 2005 al 2014 è stato a capo dell’agenzia Contrasto, dopo aver diretto, negli anni ‘90 la Scuola di Fotografia dello Ied di Torino. È stato fondatore, oggi supervisor, del Master post universitario di Fotografia realizzato in collaborazione con Naba e Fondazione Forma, cofondatore della società Picc e fondatore di Still – fotografia, show room e galleria. Per oltre 15 anni è stato giornalista e critico fotografico per le pagine di Vivimilano e Corriere della Sera. A pag. 60 ci accompagna alla ri-scoperta di due località icone dell’italianità, Capri e Cortina, con la mostra di Massimo Siragusa di cui è stato curatore.

GIAN LUCA GALLETTI Bolognese, classe 1961, sposato e padre di quattro figli, dopo essersi laureato in Scienze economiche e commerciali ed essere diventato dottore commercialista, ha esercitato la libera professione a Bologna. È poi stato consigliere comunale nel capoluogo emiliano dal 1990 al 2009, assessore al Bilancio dal 1999 al 2004. Nel 2005 è diventato consigliere regionale dell’Emilia Romagna. Nel 2006 è stato eletto deputato alla Camera e rieletto sempre a Montecitorio nel 2008. Da maggio 2013 a febbraio 2014 è stato sottosegretario di stato all’Istruzione nel Governo Letta. Da febbraio 2014 è ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel governo Renzi. A pag. 16, ci racconta come un grande evento sportivo possa essere il veicolo migliore di una crescita sostenibile delle aree che lo ospitano.

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ISABELLA DE MONTE Quarantaquattro anni, la sua carriera politica è iniziata a Pontebba, nell’Alto Friuli, dove è cresciuta. Eletta consigliera comunale nel 1999, dieci anni dopo era già il sindaco di questo piccolo comune al confine tra Italia e Austria. Nel 2012 è risultata la candidata più votata alle primarie del PD e nel 2013 è stata eletta senatrice nella circoscrizione Friuli-Venezia Giulia. In senato ha coperto incarichi di alta responsabilità, come membro della prima Commissione Affari Costituzionali e segretario della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari. Nel marzo del 2014, candidata alle elezioni europee nella circoscrizione Nord Est, è stata eletta al Parlamento europeo, dove si occupa prevalentemente di trasporti e turismo. Sua è la ricetta per riportare la montagna al centro del turismo, a pag. 18.

ALBERTO GARLINI Nasce a Parma nel 1969. Vive a Pordenone. Ha scritto Una timida santità (2002) e Fútbol bailado (2004) per Sironi Editore, Tutto il mondo ha voglia di ballare (Mondadori, 2007) e La legge dell’odio (Einaudi, 2012), pubblicato da Gallimard. Per noi, a pag. 130, ha scritto cosa Accadrà a Cortina in questo terzo appuntamento con il nostro Feuilleton.



CLAUDIO MOLTANI

MARCELLA MORANDINI

Classe 1957, giornalista, dal 1988 si occupa di design, arredamento, architettura. Ha collaborato con numerose riviste come redattore, capo redattore e direttore editoriale. Ama trasmettere le sue conoscenze sul campo tenendo diversi corsi, di textile design come di scrittura creativa. Esperto di tessuti, non poteva che scrivere un libro su quello più diffuso e amato da tutti, il jeans: Guida essenziale al Denim, Quine Edizioni. Ha inoltre collaborato (come autore e curatore dei testi) al libro Made in Italy – Innovazione e Tecnologia, sponsorizzato dalla Camera Nazionale della Moda. Chi meglio di lui poteva introdurci in questo numero del nostro speciale TOP.Living? A pag. 67.

Le montagne sono la sua più grande passione. Direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO da gennaio 2014, ha iniziato la sua carriera presso la Delegazione italiana della Convenzione delle Alpi poi, fino al 2008, ha diretto l’Ökoinstitut Südtirol/ Alto Adige, istituto di progettazione e consulenza per lo sviluppo sostenibile. Dal 2008 al 2013 è stata funzionario del Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi, con sede a Innsbruck. È l’ideatrice di SuperAlp!, il viaggio-scoperta delle Alpi con la mobilità sostenibile, che in sette edizioni ha coinvolto giornalisti di oltre 20 Paesi in Europa, Asia e America. Ha collaborato inoltre a diverse pubblicazioni sulla Convenzione delle Alpi. A pag. 79 ci aggiorna sui nuovi percorsi che possiamo fare tra le Dolomiti, comodamente da casa.

Tutti la chiamano Ninna. Insieme a Daniela Zini, Claudia Giordani e Paoletta Magoni, Maria Rosa Quario è stata uno dei simboli della “Valanga rosa” dello sci: ha gareggiato a livello internazionale tra il 1979 e il 1986, vincendo quattro gare di Coppa del Mondo. Dopo la carriera agonistica si è dedicata al giornalismo e ai due figli, Davide e Federica, quest’ultima sciatrice della nazionale italiana, di cui è la prima fan e di cui ci ha regalato uno speciale ritratto (inedito), a pag. 30.

FLAVIO RODA

FRANCESCO VIDOTTO

LUCA ZAIA

Da sempre innamorato delle montagna, l’attuale presidente della FISI, al suo secondo mandato, ha un passato più che trentennale di allenatore tecnico. Una carriera culminata dal 1993 al 1998 con la “guida” del campione Alberto Tomba. Roda è stato anche direttore agonistico di tutto lo sci alpino azzurro nel 2006 e nel 2007. Ha allenato anche in Spagna e diretto la Scuola tecnici federali. A pag. 17, ci parla della “preparazione” di Cortina ai Mondiali 2021, grazie alle Coppe del Mondo di snowboard e di sci alpino.

Dice di sé: «Sono nato, e questo è già molto». Voleva vivere di fantasia, ma è diventato consulente aziendale. Ha trascorso gran parte dell’esistenza scalando e, d’inverno, con gli sci ai piedi. Per il resto ha scritto. Poi, un bel giorno, ha conosciuto Pupi Avati, che leggendo qualcosa gli ha detto: «Perché non provi a pubblicare?». Da allora non è trascorso giorno senza che si dedicasse a ricordare storie mai accadute e a raccontarle. Così sono nati Siro, Oceano, Zoe e Il Selvaggio. «Ora trascorro le giornate scrivendo, scalando e, d’inverno, con gli sci ai piedi. Preferisco avere in tasca un paio d’ore libere che il portafoglio gonfio». A pag. 98 “dà voce” ai protagonisti delle immagini di Nicolò Miana.

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MARIA ROSA QUARIO

Presidente della Regione del Veneto, esordisce in politica a 25 anni, con la Lega Nord, diventando consigliere comunale e capogruppo a Godega Sant’Urbano. La carriera prosegue rapidamente, a Treviso: nel 1988, a 31 anni, è il più giovane Presidente di Provincia d’Italia, un incarico riconfermato nel 2002. Nel 2005 viene nominato Vice Presidente della Regione Veneto, con delega all’Agricoltura e al Turismo, un incarico che lascia nel maggio del 2008 per diventare Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali nel quarto governo Berlusconi. Nel 2010 viene eletto Governatore del Veneto, riconfermato nel 2015. Per noi ha raccontato, a pag. 17, il futuro delle Dolomiti venete, lungo i binari della nuova linea ferroviaria che le collegherà al resto d’Europa.



Registrazione al Tribunale di Belluno n. 04/08 del 23 maggio 2008

Direttore editoriale Stefano Illing Direttore responsabile Chiara Caliceti Supervisione creativa Stefano Zardini Coordinamento di redazione e redazione centrale OMNIA Relations, Lucia Portesi press2.cortina@dolomiti.org

Cortina d’Ampezzo fa parte dell’associazione europea “Best of the Alps” che riunisce le 12 località montane più famose ed esclusive di 5 nazioni Alpine.

Redazione OMNIA Relations | Eleonora Rigato, Elena Tartaglione Cortina Turismo | Angela Bolzicco, Alessandro Broccolo segreteria@dolomiti.org Hanno collaborato a questo numero testi Desideria Cavina, Denis Curti, Alessandra de Bigontina, Isabella De Monte, Davide Gabrielli, Gian Luca Galletti, Alberto Garlini, Claudio Moltani, Marcella Morandini, Maria Rosa Quario, Flavio Roda, Ennio Rossignoli, Alessandra Segafreddo, Massimo Spampani, Paolo Tassi, Francesco Vidotto, Stefano Zardini Cortina Marketing Se.Am. | Chiara Costa, Lucia del Favero foto Diego Gaspari Bandion, Tommaso Boscariol, Marco Caldara, Dino Colli, Riky Felderer, Alessandro Fiori, Nicolò Miana, Giacomo Pompanin, Massimo Siragusa, Francesca Vieceli, Harald Wisthaler, Stefano Zardini Archivio Cortina Turismo, Foto Lanzeni, Pentaphoto Progetto grafico e Art direction Kidstudio Firenze | Marco Innocenti, Luca Parenti www.kidstudio.it ha collaborato Giorgio Franceschini Traduzioni Emmea associati | Alessandra Urbancich, Bill Wales

Comitato promotore Andrea Franceschi Sindaco del Comune di Cortina d’Ampezzo Enrico Pompanin Vicesindaco del Comune di Cortina d’Ampezzo Marco Ghedina Assessore al Turismo e allo Sport del Comune di Cortina d’Ampezzo Giovanna Martinolli Assessore alla Cultura del Comune di Cortina d’Ampezzo Ascom Cortina Associazione albergatori di Cortina d’Ampezzo Associazione artigiani di Cortina d’Ampezzo Associazione astronomica Cortina Cassa Rurale e Artigiana di Cortina e delle Dolomiti Comitato Coppa del Mondo di sci Consorzio impianti a fune di Cortina La Cooperativa di Cortina Regole d’Ampezzo Sci Club Cortina Se.Am. Servizi Ampezzo Sestieri d’Ampezzo Cortina Turismo Proprietario ed editore Sede sociale Via Guglielmo Marconi 15/b, 32043, Cortina d’Ampezzo Tel. +39 0436 866252, fax +39 0436 867448 segreteria@dolomiti.org Stampa Litopat S.p.A. Industria Grafica Via dell’Elettronica 11, 37139, Verona Tel. +39 045 81 81 444, fax +39 045 98 96 01 info@litopat.it, www.litopat.it

è press–partner Se.Am.

Progetti speciali & adv OMNIA Sponsorship | Silvia Livoni, Silvia Michelangeli comunicazione@dolomiti.org

CORTINA.TOPic è un periodico di informazione di carattere culturale e di promozione turistica di Cortina d’Ampezzo. Copyright: tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma rielaborata con l’uso dei sistemi elettronici e diffusa senza l’autorizzazione scritta dell’editore. Manoscritti e fotografie anche se pubblicati non vengono restituiti. Pubblicità inferiore al 45%. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze.

Gestione distribuzione circuito nazionale OMNIA Relations

Chiuso in redazione il 17 dicembre 2015

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IL • DI

Stefano Illing Presidente di Cortina Turismo

Cortina Fashion WeekEnd È nato il “rito” (antico e nuovo) dell’inverno

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utto esaurito ai piedi delle Dolomiti per la quinta edizione del Cortina Fashion WeekEnd. Una festa durata quattro giorni: cocktail, inaugurazioni, anteprime, vernissage, musica e ottimismo per più di 100 eventi all’insegna dello stile e delle novità di stagione. Ma non solo. Perché Cortina è stata anche perfetto palcoscenico di momenti d’arte (con la mostra Il Bambin Gesù delle mani del Pinturicchio), di eventi di architettura internazionale (con il Premio “Barbara Cappochin”) e di grande spettacolo (con l’emozionante esibizione di Carolina Kostner allo Stadio Olimpico del Ghiaccio), riscoprendosi, soprattutto, teatro della semplice, raffinata e purtroppo desueta arte della convivialità. Viviamo un’epoca in cui non esistono più riti condivisi. Il tempo sociale, che definiva momenti di passaggio comuni a tutti, in questa nostra “società liquida”, si è polverizzato in mille istanti singolari e disgiunti. Il trascorrere delle stagioni, con le feste e le cerimonie che ne segnavano il passaggio, non detta più il calendario delle nostre vite. Erano manifestazioni che marcavano il flusso del tempo, separando il “prima” dal “dopo”, e creando uno spazio comune da riempire, insieme, con convivialità e piacere. Cortina ha voluto – e quest’anno è riuscita davvero a farlo – regalare a se stessa e a tutti i suoi ospiti un vero rito di inizio stagione, una celebrazione di benvenuto all’inverno, una festa scintillante per tornare a offrire a noi tutti il tempo dello svago, della condivisione e della gioia. Cortina, dove si può ancora godere del silenzio dei propri pensieri, ma anche del piacere della compagnia e di eventi veramente speciali. Cortina dove esiste, ancora, il tempo per se stessi e per i propri amici, dove l’esserci conta ancora più dell’apparire.

A pag. 46 lo speciale Cortina Fashion WeekEnd. 14



ASPETTANDO I MONDIALI

Gian Luca Galletti Ministro dell’Ambiente

Andrea Franceschi Sindaco di Cortina d’Ampezzo

Cortina 2021 La rivoluzione sostenibile

Sport e sostenibilità Nuovi modelli di sviluppo

delle grandi opere

e green economy

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accontare al mondo la bellezza del patrimonio naturale italiano è da sempre un compito affascinante e allo stesso tempo complesso. Quando però le discipline invernali, caratterizzate dal grande seguito di pubblico e di appassionati, entrano in sinergia con un territorio unico nel suo genere quale è quello di Cortina e dei suoi paesaggi, la sfida diventa doppiamente ambiziosa e avvincente. Un grande evento sportivo può davvero rappresentare il veicolo migliore di una crescita sostenibile delle aree che lo ospitano: in grado, cioè, di esaltare l’attrattività dei territori montani e insieme di proporre quel modello di sviluppo fondato sulla green economy, sulla ricerca del benessere e della qualità della vita attraverso la componente ambientale che deve essere sempre più predominante nell’economia del futuro. È una strada che il Comune di Cortina già percorre da tempo, visto il riconosciuto impegno amministrativo nelle buone pratiche ambientali, e che rappresenta per tutti noi il presupposto per garantire un futuro solido anche alle generazioni che verranno. La sfida è dunque prima di tutto culturale ed è la stessa che ha portato gli stati del mondo a raggiungere alla Cop21 di Parigi, la Conferenza mondiale sul Clima, un accordo che ha indirizzato il pianeta in cui viviamo verso lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia delle risorse ambientali, che vuol dire garanzia di custodia dell’ecosistema e di equità tra i popoli. Le montagne, come i parchi nazionali e le riserve marine protette, sono gli scrigni che racchiudono il nostro inestimabile patrimonio di biodiversità e sono già luoghi di riferimento per le politiche di cura e manutenzione di elementi preziosi come aria, acqua e suolo: alle istituzioni, nei loro vari livelli, il compito di proseguire sulla strada che ha visto Cortina protagonista a Expo, per creare i presupposti di un progetto che per questi meravigliosi luoghi, ma in generale per tutta l’Italia, può essere anche un mezzo strategico di promozione ambientale e territoriale.

opo anni di lavoro, la candidatura unica di Cortina d’Ampezzo ai Mondiali di sci alpino del 2021 rappresenta un nuovo punto di partenza per la nostra comunità. Ma non solo: poter ospitare un evento così importante costituisce, anche per il Veneto e per l’Italia intera, una grande opportunità di crescita e rilancio. La designazione, e successivamente l’ottimo riscontro della presentazione del dossier a Zurigo, sono segnali di fiducia da parte della Federazione Internazionale dello sci. E Cortina è pronta: è pronta a interpretare al meglio questa occasione e a mettere in gioco, col cuore, la sua storia e l’impegno di tutti per organizzare, ancora una volta, un evento eccezionale. Oggi però, più che mai, è indispensabile riunire energie e progettualità per garantire non solo che i Mondiali si svolgano nella nostra Conca, ma che rimanga di questi un’eredità solida per affrontare il miglior futuro possibile. Affinché ciò accada, servono importanti interventi infrastrutturali: Cortina e le Dolomiti devono essere più accessibili. E noi consideriamo con grande entusiasmo tutto ciò che avrà impatto paesaggistico contenuto e sostenibilità economica: se realizzate, le grandi opere in progetto saranno una vera rivoluzione, e sono sicuro che contribuiranno significativamente al successo dei Mondiali e al miglioramento dell’intera viabilità territoriale. Ora guardiamo con ottimismo al momento dell’assegnazione ufficiale, che avverrà a Cancún a giugno 2016.

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ASPETTANDO I MONDIALI

Luca Zaia Presidente della Regione Veneto

Flavio Roda Presidente Fisi

Il treno dei desideri Il Veneto, l’Europa

Regina di Coppe Snowboard e sci alpino:

e una nuova linea ferroviaria

prove generali di Mondiali

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l “Treno delle Dolomiti” sta muovendo i primi passi. Un fatto di portata storica per questi territori perché una nuova infrastruttura ferroviaria collegherà nei prossimi anni Calalzo alla Val Pusteria e quindi il Veneto dolomitico con i grandi corridoi ferroviari mitteleuropei. Un vettore strategico in vista anche dei Mondiali che si terranno a Cortina e che rappresentano la nostra Expo. Questo collegamento consentirà di migliorare notevolmente l’offerta turistica, che in Veneto vanta già oltre 60 milioni di presenze e nel Bellunese raggiunge circa i cinque milioni. L’attuale governo regionale ha già dato il via a una delibera che approva il protocollo d’intesa tra la Regione Veneto e la Provincia autonoma di Bolzano per avviare la fase operativa del progetto. Il protocollo vero e proprio, invece, sarà firmato nelle prossime settimane. La proposta apre una concertazione tra il territorio bellunese e bolzanino – naturalmente ognuno nella rispettiva competenza – sugli obiettivi del progetto, la tipologia del servizio, le caratteristiche dell’opera, la connessione ai poli di maggiore interesse turistico. Concretamente, la nuova linea connetterà Venezia all’Austria con un collegamento che sarà in grado di sviluppare l’utenza turistica e quella locale. L’intesa istituisce un gruppo di lavoro paritario tra le due regioni e coinvolge nelle azioni di studio le Società regionali Sistemi territoriali S.p.a. e S.t.a. di Bolzano; prevede inoltre di sostenere gli studi progettuali e le indagini con fondi comunitari e fondi della legge sulle aree di confine. Il “Treno delle Dolomiti’ sarà un mix tutto nuovo tra fascino turistico e utilità per viaggiatori e pendolari. Con la progettazione di questa nuova infrastruttura vogliamo che il futuro delle nostre montagne sia connesso strettamente con tutti i corridoi infrastrutturali europei. Solo così porteremo quello sviluppo turistico che le nostre montagne meritano, consentendo un collegamento fra Alto-Adige e Bellunese di cui si sentiva ormai l’assoluta necessità. Non dimentichiamoci che sullo sfondo abbiamo i Mondiali di Cortina del 2021 ai quali dobbiamo presentarci con tutte le carte in regola.

na stagione importante è quella che porta Cortina al 2016, una stagione che è già cominciata con il primo appuntamento agonistico di alto livello targato snowboard: il 19 dicembre lo slalom parallelo in notturna. Un vero spettacolo sportivo e l’ennesima dimostrazione delle doti organizzative della Regina delle Dolomiti. Allo snowboard farà seguito, i prossimi 23 e 24 gennaio, il tradizionale appuntamento con le due gare di Coppa del Mondo di sci alpino femminile: la discesa e il superG sull’Olympia delle Tofane. Gare che hanno visto trionfare le più grandi campionesse della velocità internazionale e che sono ormai entrate a far parte delle grandi classiche del “circuito rosa”. Competizioni di grande prestigio, che hanno il pregio di avvicinare il pubblico a grandi campionesse (di due tra le più note si parla a pag. 30) che potranno trovare a Cortina l’evento più importante: i Mondiali di sci alpino 2021. La Regina delle Dolomiti è infatti candidata unica per l’ottenimento del Mondiale che proprio nel giugno 2016 sarà definitivamente assegnato. Ecco che gli appuntamenti sportivi dell’inverno diventano inevitabilmente un banco di prova fondamentale per ottenere l’ultimo lasciapassare della Fis, la Federazione internazionale dello Sci. Quello con il Mondiale è un appuntamento che Cortina non può e non deve perdere e che vede la Federazione italiana Sport invernali impegnata a fondo delle realtà locali per la definizione del progetto che sarà valutato nel 2016. La stagione entrante ci vedrà concentrati sull’obiettivo più importante per il futuro degli sport invernali nel nostro Paese: che avrà il suo centro nel cuore delle Dolomiti d’Ampezzo.

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IL • DI

Isabella De Monte Vice capo delegazione al Parlamento europeo Commissione Trasporti e turismo

Territori di montagna Il futuro nel turismo 2.0 e nel “fare sistema”

C

he si potesse venire dall’Australia per assaggiare una torta fatta in casa, fino a qualche anno fa era considerato decisamente inusuale. Oggi non lo è più. Succede ovunque, anche nella “mia” montagna friulana, dove luoghi non convenzionali e piccole strutture stregano turisti di mezzo mondo. Merito di internet e dei social network, che hanno avvicinato mete prima raggiungibili solo con il passaparola a tutti i viaggiatori, soprattutto coloro che cercano un’esperienza, un’emozione. Il turismo 2.0 è il futuro della montagna. Saper tradurre l’autenticità e la genuinità dei luoghi della natura in un prodotto appetibile fa la differenza. Investire sulla comunicazione, sulla digitalizzazione, sulla formazione di figure professionali che sappiano raggiungere fette di mercato nuove, è una carta vincente. Penso alla Cina, ad esempio, e a professionisti in grado di dialogare con realtà in cui non solo esiste una lingua diversa, ma anche piattaforme social differenti dalle nostre. Ma la digitalizzazione non basta. Serve che il turismo impari a fare sistema. Parola abusata, ma ancora valida se rivolta a un comparto indebolito da una competizione spesso miope tra operatori. Creare reti significa realizzare profonde connessioni tra territori e operatori, imprese, consorzi ed enti pubblici che si occupano di turismo, puntando su ciò che rende la nostra montagna unica: il connubio tra natura e prodotti enogastronomici di eccellenza. Proporre “esperienze” di montagna, lavorando sulla digitalizzazione, l’accessibilità e la sostenibilità, come sottolineo nel dossier Nuove sfide e strategie per promuovere il turismo in Europa, di cui sono relatrice e approvato dal Parlamento europeo, è il modo migliore per rilanciare questo splendido mondo, durante tutto l’anno.

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Carnet de Notes Appunti e spunti dalle Dolomiti

La più amata dagli italiani Accoglienza, piste e servizi al top. Nessun dubbio, Cortina d’Ampezzo è in cima alla lista dei desideri degli italiani per la stagione invernale 2015-2016. Lo sostiene la classifica pubblicata a fine ottobre da Skipass Panorama Turismo, l’Osservatorio Italiano del Turismo Montano, promosso da ModenaFiere e realizzato da Jfc. Non solo: la Regina delle Dolomiti conquista il podio come località più famosa e più

© bandion.it

trendy in Italia.

Tiro con l’Arco: arrivano i Mondiali Campagna 2018

Top quality hospitality, ski runs, and services. No doubt, Cortina d’Ampezzo is on top of Italians’ desires for the 2015-2016 winter season, as it stated by the rankings published in late October by Skipass Panorama Turismo, the Italian Observatory for Mountain Tourism, promoted by Modena Fiere and realized by Jfc. In addition to that, the Queen of the Dolomites wins the podium as the most famous and trendiest resort in Italy.

www.skipass.it

Coppa del Mondo: non c’è due senza tre

Bersaglio raggiunto: Cortina ospiterà i Campionati Mondiali Tiro di Campagna del 2018. La Regina delle Dolomiti ha convinto

l’executive board World Archery, che le ha assegnato ben 11 voti. La località, è il caso di dirlo, aveva molte frecce al proprio arco: main sponsor della Nazionale azzurra, aveva già ospitato il Mondiale Hunter & Field nel 2000. In attesa del 2018, nel 2016

andranno in scena le prove generali, quando all’ombra delle Tofane si disputeranno i Campionati Italiani Campagna.

Cortina hits the target: the 2018 Field Archery World Championships will be held in the valley. The Queen of the Dolomites has succeeded in convincing the World Archery executive board as the 11 votes gained testify. The venue had many strings to its bow: it is the main sponsor of the Italian team and it had already hosted the 2000 Hunter & Field World Championship. With an eye to 2018, the rehearsals will be held in 2016 when the Field Archery Italian Championships will take place in the valley.

www.fitarco-italia.org

Dopo quella ormai storica di sci alpino femminile e quella di snowboard, la Regina delle Dolomiti conquista nel 2016 la terza Coppa del Mondo, quella di freeride. Il Freeride Challenge Punta Nera, famosa sfida d’Ampezzo, sarà infatti l’unica tappa italiana (in programma dal 25 al 27 marzo) del Freeride World Qualifier, la serie di competizioni che si terrà in diversi Paesi del mondo per accedere al circuito dei big del Freeride World Tour. L’appuntamento per il gran finale è a Verbier, in Svizzera, il 2 aprile. Il Punta Nera, inoltre, fa parte del Junior Freeride Tour, dedicato alle “giovani promesse”, i ragazzi dai 14 ai 17 anni. After the legendary women’s alpine and the snowboard World Cups, the Queen of the Dolomites conquers its third World Cup. The famous Freeride Challenge Punta Nera, scheduled from 25th to 27th March, 2016 will be the only Italian venue of the Freeride World Qualifier, the series of world competitions to enter the top circuit of the Freeride World Tour. The finals will be held in Verbier, Switzerland, on 2nd April. Punta Nera is also included in the Junior Freeride Tour, in which young promising athletes, aged 14 to 17, will compete.

www.freeridepuntanera.com

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È ampezzano il Best Freeride Coach 2016 Lo scorso anno era in Patagonia, quest’anno in Nepal: impossibile fermarlo, anche solo il tempo necessario per assegnargli, per la seconda volta, il Best Freeride Coach agli Italian Freeride Awards di Skipass. È Paolo Tassi, instancabile Guida Alpina e Scoiattolo di Cortina, premiato per come ha promosso i valori del freeride. Last year he was in Patagonia, this year in Nepal. It is impossible to stop him, not even to award him, for the second time, with the Best Freeride Coach at the Skipass Italian Freeride Awards. He is Paolo Tassi, the tireless Alpine Guide and Scoiattolo from Cortina, who has been awarded the prize for promoting freeride values.

And the winner is… Hotel Cristallo! La cerimonia di gala del World Sky Awards è come la Notte degli Oscar: sul “tappeto rosso” sfilano le migliori realtà alberghiere del mondo. Per il terzo anno consecutivo ha trionfato il Cristallo Hotel Spa & Golf, vincitore dell’Italy Best Ski Hotel 2015. Il “segreto” dell’unico cinque stelle lusso delle Dolomiti? La capacità di anticipare le esigenze di clienti e turisti. Da questo inverno, ad esempio, i clienti avranno a loro disposizione il “Coach della salute”: un programma wellness per scoprire un benessere a tutto tondo.

The concluding ceremony of the World Sky Awards can be compared to the Night of Academy Awards. The best hotels of the world are on the “red carpet” and, for the consecutive third year, the Cristallo Hotel Spa & Golf has won the 2015 Italy Best Ski Hotel. The “secret” of the only five star luxury hotel of the Dolomites lies in its ability to anticipate the needs of clients and tourists. Starting this winter, for example, its clients will have the opportunity to discover a full world of well-being through the wellness program “Health Coach”.

www.cristallo.it

Training camp: un “piano di evasione” in piena regola È tempo di “scappare” dallo stress. Il Faloria Mountain Spa Resort organizza training camp di più giorni interamente dedicati alla ricerca dell’equilibrio e del benessere. Se il Camp Yoga propone esercizi e tecniche di meditazione, il Camp Breathe&Ski, alle discese in pista, alterna diverse esperienze, dagli esercizi di respirazione al “rilassamento acquatico” in piscina, fino alle ciaspolate. It is time to flee from the stress. Faloria Mountain Spa Resort organizes several-day training camps dedicated to the search of inner balance and well-being. The Yoga Camp offers meditation techniques and exercises, while the Breathe&Ski Camp alternates ski rides with breathing exercises, aquatic relaxation in the swimming pool, and snowshoeing.

www.mountfit.com

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Heritage e innovazione: new opening Franz Kraler n. 92

Seven shop-windows placed in the most prestigious central location on Corso Italia. Elegance and exclusiveness are together to offer a microcosm where reality, desire, and evolution blend together. Franz Kraler new boutique is a sophisticated balance of retro elements and hi-tech: a microwave system with natural ventilation heats the environment, while glass luminous shelves enhance the quality of the materials used, among which are natural oak, lacquered stone pine, and leather. A schatzkammer finished in gold foil and connected to a black iron tunnel provides further originality and class.

www.franzkraler.it

© giacomopompanin.com

Una nuova avventura di stile firmata Franz Kraler è iniziata durante il Fashion WeekEnd. Il luxury multibrand ha aperto la terza boutique a Cortina: a celebrarla, una serata speciale di moda e musica in collaborazione con AD, Architectural Digest Italia. Sette vetrine nella posizione più centrale e prestigiosa della via dello shopping per eccellenza, Corso Italia. «Punteremo sull’unicità, l’eleganza, l’esclusività, proponendo un microcosmo dove si mescolano realtà e desiderio, preziose memorie e rivelazioni, testimonianze di antichi saperi e accenni di mondi in evoluzione»: ha spiegato Daniela Kraler, nella foto con il marito e il figlio Franz e Alexander Kraler.

Voci, volti e storie della Grande Guerra Dopo il successo dell’estate, torna all’Alexander Girardi Hall Cortina e dintorni, 1915-17 – Diari, reperti e fotografie, la mostra che racconta gli avvenimenti accaduti nel territorio ampezzano dal maggio 1915 al novembre 1917. Una narrazione corale, storie di guerra corredate da alcuni reperti raccolti sulle crodes d’Ampezzo, tra le antiche trincee.

© stefanozardini.com

After its summer success, the exhibition Cortina and environs, 1915-17 – Diaries, findings, and photographs returns at the Alexander Girardi hall. It narrates the events occurred in the Ampezzo valley from May 1915 to November 1917. A choral storytelling in which war stories are complemented by war memorabilia found in the old trenches of the Ampezzo mountains.

www.cortina.dolomiti.org

Le Alpi, icona di una frontiera verticale Stefano Zardini, fotoreporter ampezzano, racconta l’attrazione fatale per le Alpi attraverso la sua mostra The sparkling Alps Icons!, in esposizione all’Ikonos Art Gallery fino al 15 marzo. Le sue immagini instaurano un dialogo tra passato e presente, tra la montagna degli oggetti e delle icone. Queste vengono rivisitate con i colori e lo spirito attuale per affrontare una rinascita – sparkling – alla Ikonos Art Gallery. Stefano Zardini, photojournalist from Ampezzo, tells the fatal attraction for the Alps through his The sparkling Alps Icons!, exhibited at the Ikonos Art Gallery until March 15. His photographs set a dialogue between past and present, between the mountains of the pioneers and those of the tourist boom.

www.stefanozardini.com

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Big Air Bag e Freestyle Station Faloria: sfida alla forza di gravità © Tommaso Boscariol

Salti, capriole, grab, evoluzioni in aria: largo ai freestyler, che quest’inverno potranno provare le ultima novità della ski area Faloria, con l’associazione Asd Fairplay: il Big Air Bag e il Freestyle Station Faloria. Il primo, inaugurato la scorsa stagione, è un “materassone” di 15 metri quadrati su cui tuffarsi con gli sci ai piedi. Il secondo è il nuovo snowpark dove vivere il lato più wild e divertente della montagna.

Fat bike elettriche: l’ultima frontiera su due ruote Grande novità dell’inverno, al Rifugio Col Gallina, arrivano le fat bike in modalità assistita, utilizzabili su prenotazione. Grazie alla collaborazione con Fantic Motor, sarà possibile salire in seggiovia per poi scendere su due tracciati creati appositamente. Ancora più emozionanti, le discese in notturna, abbinate a cene nei rifugi della zona.

Jumps, flips, grabs, aerial moves. Make way to the freestylers who, teamed up with Ads Fairplay, will be able to try the latest novelty of the Faloria ski area: the Big Air Bag and the Faloria Freestyle Station. The former, inaugurated last year, is a 15 square meter “mattress” on which skiers can dive. The latter is the new snowpark for the mountain wildest and most exciting experiences.

www.asdfairplay.it

New for the winter season at Rifugio Col Gallina are the e-fat bikes with pedal assist. Available by reservation thanks to the cooperation with Fantic Motor. The ride up is by chairlift, the downhill rides along two dedicated trails. Night rides, paired with dinners in the nearby mountain restaurants, add to the excitement.

www.lagazuoi5torri.dolomiti.org

In fuga dal mondo virtuale Giù le mani dallo smartphone, meglio la compagnia reale delle persone. La No Phone Week, organizzata dalle Guide Alpine di Cortina, propone una serie di attività “alla larga dal telefono e dalla rete”, tra sport, benessere ed eccellenze enogastronomiche. Il tracciato ripercorre per la maggior parte il percorso della famosa The North Face Lavaredo Ultratrail. Hands off the smartphone, real people’s company is much better. The No Phone Week, organized by the Alpine Guides of Cortina, offers a number of activities “far from the phone and the internet” with sports, well-being, excellent food and wine. The route mostly retraces the famous The North Face Lavaredo Ultratrail.

www.guidecortina.com

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La Jägerhaus sfodera il suo fascino alpino L’emozione di vivere immersi tra boschi e montagne, senza bisogno di riscoprirsi eremiti: l’agriturismo Jägerhaus, gestito da Luca Ghedina (fratello del campione di sci Kristian) insieme alla sua famiglia, dista appena due chilometri dal centro di Cortina. Aperto tutto l’anno, sorprende gli ospiti anche grazie al suo ristorante con cucina “a km 0”. Sempre all’insegna della sostenibilità, la Jägerhaus utilizza materiali di classe A e un impianto a cippato, che scalda sia l’agriturismo che le stalle. The emotions of living immersed between woods and mountains, without being hermits, can be found in the Jägerhaus agriturismo. Just 2 kilometers from the city center, the farm, run by Luca Ghedina (brother of ski champion Kristian) and his family, is open year round and its guest can appreciate its restaurant which offers products from the valley. While always keeping an eye on sustainability, the Jägerhaus uses A class materials and a wood chip heating system for the farm and the stables

© bandion.it

Località Cadin di Sotto, 34

Ciasa Vervei, un “bosco abitabile” Si dice che il profumo del cirmolo duri 99 anni. Per sentirlo basta andare a Ciasa Vervei, ex casa cantoniera, albergo ristrutturato secondo le più moderne tecniche di edilizia ecosostenibile. Argilla cruda alle pareti, legno di larice e cirmolo per gli arredi, otto stanze che richiamano i colori del Parco Naturale delle Dolomiti. Legno non trattato, che diffonde il suo aroma in tutto l’ambiente: è un po’ come dormire nel bosco. The fragrance of stone pine is said to last for 99 years. You can find it at Ciasa Vervei hotel, a former roadsman’s house, restored with the latest techniques of eco-sustainable building construction. Unfired clay on the walls and larch and stone-pine for the furnishings of eight rooms that recall the colors of the Natural Park of the Dolomites. The unvarnished wood imbues the rooms with its fragrances giving the sensation of sleeping in the woods.

Località Vervei

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Pane, amore, fantasia (e birra) È la ricetta vincente di Riccardo Gaspari, ampezzano proprietario del Brite de Larieto. Il giovane chef ha trionfato, con il suo piatto Pizza Moretti, alla quinta edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru, concorso nazionale ideato da Birra Moretti e Identità Golose. La birra da abbinamento si trasforma in ingrediente e viene direttamente utilizzata nell’impasto.

© bandion.it

It is the winning recipe of Riccardo Gaspari, Ampezzo resident and owner of the Brite de Larieto. His dish Pizza Moretti enabled the young chef to triumph in the fifth Premio Birra Moretti Grand Cru, the Italian contest created by Birra Moretti and Identità Golose The pairing beer becomes an ingredient used in the preparation of the dough.

www.elbritedelarieto.it

La pizza più “alta” d’Europa A 2.475 metri di quota, la Capanna Ra Valles è la pizzeria più alta d’Europa. E i “record” non finiscono qui: il rifugio punta sempre più in alto, impegnandosi anche sul fronte ambientale. Vengono impiegate stoviglie biodegradabili, mentre l’utilizzo di acqua, risorsa preziosa a queste quote, viene limitato dall’installazione di sanitari innovativi. At 2,475 m altitude, Capanna Ra Valles is the highest pizza restaurant in Europe. The mountain inn aims high in its commitment to reduce its environmental impact as well by using biodegradable cutlery and limiting the use of water – a precious resource at these heights - thanks to cutting-edge bathroom fittings.

www.freccianelcielo.com

Alla ricerca del cibo perfetto Esiste il cibo perfetto, sostenibile per il pianeta, e sano? Lo si sta ancora cercando, ma ci sono buone notizie: esiste il cibo “adatto” per le esigenze di ognuno. Se ne è parlato lo scorso luglio, durante la giornata conclusiva di Cortina tra le righe, in compagnia di Massimo Marino, autore, con Carlo Alberto Pratesi, del libro Il cibo perfetto, e dello chef modenese Marcello Ferrarini (nella foto con Maria Pia Montanari, titolare di Golden Moon e ideatrice del marchio Taste inCortina), specializzato in cucina senza glutine e autore di Tutta un’altra pasta.

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INSIDER

vis-à-vis con

Giorgio Carriero

Il presidente del Cortina Golf risponde al nostro mini questionario di Proust

il lettore, da leggere tutti d’un fiato. Poeti? Montale e Ungaretti, indubbiamente. Compositori? Ascolto molto volentieri Franco Battiato e Lucio Dalla. La sua prima volta a Cortina? Ottobre 1980. È una “relazione” che dura da 35 anni.

Imprenditore, sportivo (storico armatore, oltre che socio fondatore e presidente del Golf Club Cortina), collezionista d’arte: si può dire che Giorgio Carriero viva molte esistenze in una. Nato nel 1933 a Milano, è un “uomo d’azione”, ma anche un sognatore. Innamorato della bellezza, ha deciso di condividerla con tutti, creando nel 2014 la Fondazione Carriero per le opere d’arte.

Il piatto che meglio racconta la località? I casunziei. Questi de-

licati ravioli di rape rosse sono la specialità per eccellenza di Cortina d’Ampezzo, il piatto imprescindibile della località. E un motivo ci sarà… Il ristorante dove le piace mangiarli?

Baita Fraina. Il dono di natura che vorrebbe avere? Il talento della scrittura. Come vorrebbe morire? Che brutta domanda!

Il tratto principale del suo carattere? La disponibilità verso gli altri.

Mai chiudere la porta alle persone e alle opportunità. Il principale difetto? La generosità. L’occupazione preferita? Imprenditore, da tutta la vita. Essere imprenditori non è solo un mestiere, ma un modo di vivere e intendere l’esistenza. Quale sarebbe, per lei, la più grande disgrazia? L’aver timore di una disgrazia. Quello che vorrebbe essere? Quello che sono. Con i miei difetti e i miei pregi. Il paese dove vorrebbe vivere? Quello dove mi trovo, l’Italia. Autori preferiti? Vargas Llosa, Camilleri e il mio “quasi omonimo Carrière”: scrittori di romanzi che sanno catturare

La vetta che le ha fatto perdere il fiato? La Tofana di Rozes, quando l’ho scalata. Il suo colore preferito? Il blu (so che vi aspettavate il verde dei campi da golf). Stato attuale del suo animo? Quello solito, nessuno stato particolare. Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza? Quelle involontarie. Il suo “posto del cuore” a Cortina? Il Cortina Golf, ovviamente. Il suo motto? Non ne ho. Non basta

un’unica frase per rappresentare la mia visione personale o il mio modo di essere. 26


PASSIONI

fermo immagine su

#Maseratilovers foto di Francesca Vieceli

S

now & more. Passione per la neve, per Cortina, per l’eleganza. A condividerla, Nicoletta Romanoff (qui accanto, all’interno della nuova boutique Franz Kraler in Corso Italia 92), Giorgia Surina (nella foto sotto) e Massimo Lopez (a sinistra, con il campione del mondo Giorgio Rocca e Catrinel Marlon). Tutti ospiti, durante il Cortina Fashion WeekEnd, del Maserati Winter Tour: tre giorni di test drive su strade innevate, per dimostrare le qualità dinamiche di Quattroporte e Ghibli S Q4, prime discese in pista e uno speciale gala dinner all’insegna del design italiano e della raffinatezza, plus che da sempre contraddistinguono la Casa del Tridente.

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L’attimo di Stefano Zardini Si fa presto a dire quando cambia una stagione: l’autunno dovrebbe lasciare spazio all’inverno, ad esempio, il 21 di dicembre, ma non è sempre così. In realtà il passaggio capita quando uno meno se lo aspetta, ma i segnali ci aiutano a capire: le temperature, la prima spolverata di neve, le marmotte che vanno in letargo, le api che si chiudono nelle arnie, l’ermellino, la lepre e le pernici di montagna che cambiano l’abito, vestendo quello candido. Ho cercato di rappresentare esattamente questo momento: l’arrivo del gelo e gli ultimi aghi di larice che lentamente ci cadono addosso. Due colori diametralmente opposti, uno caldo come il sole al tramonto e uno freddo come la notte. Eccolo trovato, quell’attimo.

It is easy to say when seasons change: for example, autumn should let winter in on December 21st, but it is not always like that. Actually, the change occurs when you least expect it, but there are some signs to help us understand: dropping temperatures, the first sprinkle of snow, marmots going into hibernation, bees heading into their hives, ermines, hares, and rock ptarmigans that change their coats to wear the white ones. I have tried to represent exactly this moment: the coming of the cold and the last larch needles slowly falling on us. Two diametrically opposite colours, one warm like the sun at sunset, and one cold like the night. There is the moment found.

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Š Pentaphoto


TOP PEOPLE

Ritratti (inediti) di campionesse Federica Brignone

nel ritratto di Ninna Quario, giornalista, ex sciatrice e mamma dell’atleta che sarà tra le “signore dello sci” in gara a gennaio sull’Olympia delle Tofane

A

F

accio da 30 anni la giornalista e non è certo la prima volta che mi capita di scrivere un profilo su un campione, ma questa volta la richiesta è molto particolare: devo raccontare mia figlia, Federica Brignone. Ora, ogni madre sa bene che se le si chiede di parlare dei propri figli il rischio di non essere obiettivi è molto alto: prometto quindi di stare attenta a non esagerare, ma come potrei parlare male di Fede, che oltre ad essere una figlia è pure un’amica? Assieme io e lei stiamo davvero bene: siamo, come si dice, sulla stessa lunghezza d’onda. Ci capiamo al volo e in lei rivedo molto me stessa 30 anni fa: energia positiva, voglia di dare sempre il massimo, tempo che non basta mai, determinazione, obiettivi ben chiari, e non solo nello sport, che ha scelto come professione, ma in ogni azione della sua vita. Fede ama cucinare e quando è a casa e ha mezz’ora libera le piace provare nuove ricette, dolci in particolare. Adora lo sport, l’aria aperta, il sole e il movimento. Ama la vita e gode di ogni suo momento, cercando di farlo da “persona normale” e non da atleta di alto livello. Ha tantissimi amici, ama stare in gruppo (e qui, di sicuro, non ha preso da me!) ed è una compagnia sempre stimolante. È generosa e piena di attenzione per gli altri, a volte è fin troppo buona. Strano, per chi pratica uno sport individuale come lo sci, che dovrebbe portare ad essere un po’ egoisti, egocentrici, focalizzati su se stessi e sulle proprie esigenze. Fede non ha mai mezze misure. Per lei è tutto bianco o nero, il grigio non le piace, e questo suo modo di essere si riflette anche nelle relazioni. Non suscita indifferenza, ha molti ammiratori, ma anche molte persone che non la trovano simpatica. Non è diplomatica, dice sempre quel che pensa, a costo di fare qualche gaffe. Quando le ho detto che avrei dovuto scrivere di lei su questa rivista mi ha pregato di ricordare quanto le piaccia la tappa di Coppa del Mondo di Cortina, dove non ha mai brillato ma dove conta, prima o poi, di raccogliere qualche buon risultato. Ma dove vorrebbe vedere un po’ più di entusiasmo e colore al parterre della pista delle Tofane, perché gareggiare davanti a un pubblico numeroso e festante ha tutto un altro sapore. Avete colto l’invito? Ci sarete a gennaio per applaudire le “signore dello sci”? Fede e le sue compagne vi aspettano!

s a journalist I have written profiles of sports champions but this time is very special, for I have to write about my daughter: Federica Brignone. For any mother the risk not to be objective is high yet, how could I possibly speak badly about Fede who is also a friend. We get on so well together, and are on the same wavelength. In her I see myself 30 years ago: positive energy, resolution, clear goals not only in her sport but in every activity of her life. Fede loves to cook, especially new dessert recipes. She loves sports, the outdoors, the sun and movement. She loves life and enjoys every moment of it. She has lots of friends and, unlike me, she loves to be part of a group. She is generous and concerned for others, strange for a participant in individual sports like skiing which, makes athletes a little selfish, focussed on themselves and on their own needs. For her, everything is either black or white, never grey also in her relationships: she never leaves people indifferent, many admire her, but many find her unsympathetic because she always says what she thinks and lacks diplomacy. When I told her I was going to write for this magazine she asked me to remind everyone how much she loves Cortina’s World Cup races, even if she never placed well, but she would love to see more enthusiasm and more spectators at the finish area. Will you be there in January to cheer the ladies of the World Cup? Fede and her team mates will be waiting for you! 31


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Š Francesca Vieceli


Carolina Kostner nel ritratto di Desideria Cavina, caporedattore News Mediaset, che ad Expo 2015 ha intervistato la campionessa per il lancio della VII Biennale Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”, di cui Carolina è stata special guest a Cortina

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a la grazia e la leggerezza di una ballerina. Carolina Kostner muove le mani adagio: i suoi gesti restano sospesi nell’aria, silenziosi, eleganti. Come quei passi sul ghiaccio a cui ci ha abituati da anni: se non ci fosse la musica ad accompagnarli, attorno ci sarebbe soltanto silenzio perché, chi la segue muoversi velocissima sui pattini resta estasiato, in ammirazione assoluta. Ma Carolina-ballerina è prima di tutto un’atleta con un fisico d’acciaio. Oggi ha 28 anni, una lunga carriera alle spalle. E una nuova carriera davanti a sé dopo una parentesi-caduta che lei stessa è la prima a voler archiviare nel cassetto dei brutti ricordi, quelli che fanno male, ma che anche servono a crescere. Dal primo novembre ha potuto riprendere ad allenarsi ufficialmente e dal primo gennaio 2016 potrà partecipare alle competizioni internazionali. Questo infatti è stato l’esito di un accordo che ha visto coinvolti la Kostner, Nado Italia (il nuovo organo deputato al controllo sulle questioni doping, subentrato alla Procura antidoping del Coni), e la Wada, cioè l’Agenzia mondiale antidoping. «Ormai è un capitolo chiuso del mio passato – commenta l’ex fidanzata di Alex Schwazer –. Come tante coppie, ci siamo lasciati e ora guardiamo avanti, e no, non siamo in contatto da molto tempo ormai. Durante la vicenda mi sono sentita come qualunque donna: amareggiata, delusa, arrabbiata e inoltre questa circostanza vissuta sotto i riflettori amplifica le aspettative e certi sentimenti». Ma i momenti difficili si superano. E Carolina è ferma nel voler mettere la parola fine su questa vicenda: «Penso di essere maturata tanto da poter imparare dai miei errori e di poter costruire un futuro tutto nuovo. E ora è un capitolo di cui non desidero più parlare». Gli allenamenti proseguono durissimi per tornare a gareggiare, a volteggiare sui pattini e a vincere, perché a questo ci ha abituati: vincitrice della medaglia di bronzo alle Olimpiadi invernali di Sochi 2014, campionessa mondiale 2012, sul podio cinque volte ai Campionati del Mondo e altre cinque volte campionessa europea. «Ogni medaglia racconta una parte di me e del mio percorso di vita. Ma di certo la medaglia olimpica ha rappresentato una immensa soddisfazione personale. È il simbolo della fatica, dei sacrifici, dell’impegno di un atleta nel suo sport ed è stata una emozione che ancora oggi mi fa venire i brividi»: commenta la Kostner guardando al futuro. «Il mio desiderio è di continuare a trasmettere quello che ho raccolto in tutti questi anni di duro lavoro. E in tutto questo periodo di stop forzato non mi sono mai fermata: ho voluto allargare i miei orizzonti e migliorarmi ulteriormente, studiando nuove tecniche, concentrandomi sulla danza, realizzando nuove coreografie». Tra un allenamento e uno spettacolo, tra una sfilata di moda e una nuova coreografia, Carolina ha ancora a Ortisei la sua famiglia di artisti e sportivi (il pattinaggio è un buon mix di entrambi). Una cosa non manca mai ogni volta che torna: lo strudel alle mele preparato dalla mamma. «Vale il viaggio, anche dall’altro capo del mondo...».

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arolina Kostner has the grace and the lightness of a ballet dancer, her silent, elegant moves are suspended in the air. Carolina, 28, is above all a very strong athlete with a long career behind her and a new one ahead, after a fall that she wants to archive in the drawer of the hurting memories which helped her grow. Since November 1st she has been able to train again officially and from January 2016 she will be allowed to participate to international competitions. This is the result of an agreement between Kostner, Nado Italia (the newly designated body for antidoping control) and the Wada, i.e. the world anti-doping agency. «This belongs to my past – the ex-fiencée of Alex Schwarzer says – . As many other couples we broke off and well, no, we have not seen of each other for a long time». However, Carolina firmly wants to put an end to this story: «I have learnt a lot from my mistakes and now I can build a completely new future». Training sessions are very hard to get back to competitions, spin on the ice rink and win. This is what the bronze medal winner at 2014 Sochi Olympics, five times in the top three in the World Championships and five-time European Champion has got us used to. «Every medal tells a part of myself and my life journey, but the Olympic medal was an immense personal achievement. It is the symbol of all the efforts, sacrifices and commitment of an athlete» says Kostner. Between training sessions and shows, fashion shows and new choreographies, Carolina goes back to Ortisei, to her family, where an apple strudel made by her mum is never missing.


LIBERAMENTE

Into the wild Il ritorno al futuro dello sci(alpinismo) di Massimo Spampani

© Alessandro Fiori

Una nuova generazione di scialpinisti lanciata alla conquista delle Dolomiti d’Ampezzo. Segni distintivi: una concezione “vintage” dello sport, un approccio rispettoso della natura e dei propri limiti e una passione autentica per le attività a tu per tu con la natura più selvaggia

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ochi dubbi. Il 2015 è l’anno del grande ritorno dello sci alpinismo. E pensare che proprio così lo sci era nato a Cortina ai suoi albori: pelli di foca sotto le due tavole di legno e lunghe salite sulle sconfinate nevi vergini del Passo Giau o delle 5 Torri, seguite da un’unica lunga discesa a valle, fino in paese. Soprattutto negli anni ’20 e ’30, quando non esistevano ancora gli impianti di risalita e le piste battute. È pur vero che la loro prima apparizione gli sci la fecero in Ampezzo nel 1894, ma per i primi decenni, con in mezzo la Grande Guerra, le specialità dello sci che oggi conosciamo non esistevano ancora: tutto si faceva con lo stesso tipo di attrezzatura. Bisognava per forza risalire i pendii con gli sci in spalla o ai piedi, come documentano gli straordinari “scatti” invernali dei mitici fotografi ampezzani Zardini e Ghedina, che sulle loro lastre hanno immortalato vaporose discese e tracce sinuose sulle distese immacolate. Ebbene, l’ultima grande rassegna dello sport e del turismo bianco, alla fiera di Modena, ha evidenziato nel dossier Skipass Panorama Turismo-Jfc l’esplosione dello sci alpinismo che appassiona sempre di più gli Italiani (ma tanti sono anche gli stranieri) con un incremento previsto del 37% rispetto allo scorso anno. E i praticanti ora sono passati a circa 70mila rispetto ai 33mila del 2010. Alla base del successo di questo sport (da non confondere con lo sci fuori pista, anch’esso in incremento, dove per risalire si utilizzano gli impianti) ci sono buone, anzi ottime, ragioni. Si tratta di una disciplina che permette di vivere la montagna – e la neve – in libertà, senza gli obblighi imposti dalle piste, e che favorisce il contatto emozionate e coinvolgente con la natura. La salita è lenta per conquistare una discesa adrenalinica. In fondo, in questi anni, tutti gli sport di fatica stanno avendo un forte appeal e lo sci alpinismo, che coinvolge non solo i turisti ma anche i valligiani, è strettamente legato alla volontà delle persone di mettersi alla prova, di fare qualcosa per sé. Una grande fascia di praticanti, buoni sciatori in pista, ma saturi delle funivie e delle seggiovie, è passata, quindi, dallo slalom agli itinerari vergini da scoprire. Cortina ha sempre avuto una grande tradizione nello sci alpinismo e annovera valide guide alpine (le uniche abilitate per questa disciplina) a cui è bene affidarsi per scoprire in sicurezza un mondo fantastico. La disciplina non è per tutti e vale la regola della gradualità, lasciando perdere una pericolosa improvvisazione. Per chi comincia ci sono itinerari facili, come quelli sugli altipiani di Foses, Senes, Fanes e Lerosa. Altri richiedono molta esperienza e preparazione. Ma «esiste per ognuno una montagna», come scriveva il musicista Giancarlo Bregani, e questo vale anche per lo sci alpinismo, che a chi lo pratica, con la dovuta accortezza e cosciente dei propri limiti, regala grandi soddisfazioni, colme di magia.

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Scialpinismo by night. Immagine scattata durante l’edizione 2015 del Carrera Freeride Challenge Punta Nera.

Š Riky Felderer

Night photograph taken during the 2015 Carrera Freeride Challenge Punta Nera.

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Matteo Marzotto

Presiedente di Fiera di Vicenza, Fondazione Cuoa e Associazione Progetto Marzotto, appassionato di sport e natura «A 13 anni ho affrontato la mia prima salita, ero insieme a mio fratello e al mio maestro di sci. Da allora non ho più abbandonato lo scialpinismo. E sono passati ben 36 anni… È una disciplina sportiva che amo moltissimo, una disciplina vera e propria, nel senso anche letterale del termine. Ti insegna il rispetto per le regole, per la natura che ti accoglie, per i tuoi compagni di viaggio e per chi ti seguirà. Impari la prudenza, l’attenzione, la giusta misura, per conquistare poi sensazioni che è difficilissimo spiegare a parole. Vanno vissute! Ma mai da soli. La sicurezza viene prima di ogni altra cosa: per questo non salgo mai senza le guide alpine di Cortina, che dopo anni e anni sono ormai diventati fidati amici. Il mio itinerario del cuore? I Lastoni di Formin. Il momento più stimolante? Senza dubbio, la discesa, il miglior premio per ogni salita».

Sport e passione. Il racconto di tre scialpinisti d’eccezione

Martino Colonna

Scienziato freerider, professore di chimica all’Università di Bologna, specializzato nello studio dei materiali plastici per le attrezzature sportive

Cristiano Sereni

«Sono vent’anni che pratico questo sport. Una sintesi perfetta tra il piacere di andare in montagna e quello di sciare. Anzi, lo scialpinismo ha qualcosa in più delle due discipline prese separatamente. Visto il mio lavoro, ho il privilegio di unire ai test fatti in laboratorio quelli fatti sulla neve. Per me è il modo migliore di vivere la montagna. Se ci sono le condizioni giuste, faccio sempre scialpinismo o freeride. Ho anche scritto un libro sul tema: Scivolare liberi sulla neve. È una disciplina che consiglio a tutti: certo, dopo aver imparato un po’ a sciare e con le dovute cautele. Mai da soli. E se devo indicare una zona che mi affascina particolarmente a Cortina senza esitazione vi segnalo le Creste Bianche sul Cristallo».

Presidente di Amorino, tra i leader mondiali del gelato artigianale «Dopo una vita in pista, cinque anni fa ho scoperto lo scialpinismo. Ero spaventato dall’idea della fatica. Non mi rendevo conto di cosa veramente fosse affrontare una salita con gli sci . Poi ho conosciuto Paolo Tassi, entusiasta guida alpina, che mi ha trasmesso la sua grande passione, aprendomi un mondo nuovo. Insieme a lui ho scoperto luoghi meravigliosi in Groenlandia, in Patagonia, in Islanda e, naturalmente, sulle montagne di Cortina. La Tofana di Rozes è quella che amo di più. Con gli sci da alpinismo si arriva in zone dove non si va neanche d’estate. Si ha un senso di libertà e di isolamento totale. Il silenzio mi rigenera e mi rilassa tantissimo, per cui anche quando rientro in ufficio sono più riposato. Nei lunghi momenti di riflessione, che questa attività concede, mi vengono molte idee che poi applico anche in azienda». 38


Into the Wild The “back to the future” of backcountry skiing

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o doubt, 2015 has witnessed the great comeback of backcountry skiing. This was the dawn of skiing in Cortina: climbing skins underneath wooden boards, slow ascents up the immense immaculate snow plains of Passo Giau and 5 Torri, followed by a long downhill back to town, especially in the 20s and 30s when ski lifts or groomed runs did not exist yet. In Cortina skis first appeared in 1894, but for a few decades, with the Great War in between, the disciplines practised today were still unknown and climbing with the skis on your shoulder, or skinning were the only ways to ascend the slopes, as local photographers Zardini and Ghedina documented. Their extraordinary shots captured powder downhills and sinuous lines on immaculate snow. The last winter sport exhibition in Modena highlighted, the spreading of backcountry skiing in the Skipass Panorama Turismo-Jfc dossier. This discipline is attracting larger numbers of Italian and foreign skiers who have more than doubled since 2010. There are very good reasons at the base of its success (not to be confused with off-piste skiing, which makes use of lifts). Backcountry skiing lets people experience mountains and snow in freedom – without the limitations imposed by ski runs – and favours the emotional and involving contact with nature. The ascent is slow to conquer a breathtaking downhill. Recently, all endurance sports have had a great response not only from tourists but also from locals. Backcountry skiing is strictly linked to the people’s will to test themselves, that’s why many good skiers, sick of gondolas and chairlifts, have decided to move from traditional skiing to the discovery of virgin itineraries. Cortina has always had a great tradition in backcountry skiing and can count on valid Alpine Guides (the only ones qualified for this discipline), to help people discover an amazing world in safety. Backcountry skiing is not for everyone and it requires a gradual approach, leaving any dangerous improvisation behind. For the ones who start for the first time there are easy itineraries on the plateaus of Fosses, Senes, Fanes and Lerosa. Other itineraries require more experience and training. As musician Giancarlo Bregani quoted «there is a mountain for everyone», and this is true also for backcountry skiing that gives great satisfaction full of magic, to the ones that practise it with the awareness of their limits.

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ALTRIMONDI

Sulle tracce del tesoro di Petra testo e foto di Stefano Zardini

«La gente di tutto il mondo ora ha a disposizione una finestra sul nostro regno magico nel cuore del Medioriente»: lo ha dichiarato la regina Rania di Giordania, narratrice d’eccezione del video pubblicato a novembre per lanciare il progetto di Google Map che rende accessibile la città di Petra tramite Street View. Dalle Dolomiti, imponenti cattedrali di roccia, vi apriamo la “nostra” finestra su questa millenaria capitale dell’incenso, conosciuta nell’antichità come porta per l’immortalità

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ero già stato ma solo per quattro giorni, tra un reportage su Palmira, in Siria, e un altro ai Castelli dei Crociati in Medio Oriente. Un tempo così breve che tuttavia era bastato per decidere che ci sarei tornato, ma stavolta per almeno 14 giorni e con scarponi, corda da roccia, moschettoni e imbragatura. E così feci due anni dopo. Fu certamente uno dei miei viaggi di lavoro più entusiasmanti. Petra, la città rosa, la città nella roccia ai confini del grande deserto dell’Arabia Felix, Petra la città che ha controllato il mercato dell’incenso in tutto il mondo dal 1.000 a.C. al I secolo d.C.. Notissima nell’antichità, rimase introvabile per un lungo periodo, da quando il re Baldovino I di Gerusalemme abbandonò il suo castello crociato tra quelle montagne, fino al 1812, quando uno svizzero, tale Johann Ludwig Burckhardt, la ritrovò per riportarla a nuova vita.

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Il luogo più noto di Petra, il Kazneh, ovvero il “tesoro”, che appare all’improvviso dopo il lungo percorso attraverso il Siq, lo stretto e buio budello tra due montagne. The most famous site in Petra, the Khasneh, or the “treasure” that appears unexpectedly at the end of the long path through the Sig, the narrow dark alley between two mountains.

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Sopra, un luogo sacro per i sacrifici animali, dove il gran sacerdote prediceva il futuro a seconda di come il sangue scorreva lungo le rocce.

El Dehir, il monastero, inondato di sole al tramonto, dopo una salita di mille scalini, lascia intravedere il grande deserto che lo divide dalla regione dell’Hadramouth, dove si trova il prezioso incenso, il tesoro di Petra.

A holy site for animal sacrifice, where the high priest predicted the future by reading the blood flowing along the rocks.

El Dehir at sunset; after climbing a thousand steps, the sun flooded monastery reveals the great desert that divides it from the Hadramouth region, where the precious incense, Petra’s treasure, is found.

Venivo preso da una vera febbre della scoperta, fino a perdermi e non trovare più la strada per rientrare da quel dedalo di cime, canali, wadi e piante di rododendri alti fino a cinque metri che rendevano l’avanzare tanto difficile. Avrei dovuto realizzare un libro per il ministro del Turismo della Giordania che, dopo aver visto il mio progetto impaginato, si innamorò della mia “visione” di quel luogo straordinario, ma altri impegni mi hanno portato lontano e le opportunità svaniscono se non le si coglie al volo. Certamente un pezzo del mio cuore è rimasto là più che in altri luoghi del pianeta e vorrei ritornarci per vagare ancora, fuori dagli itinerari forzati dei visitatori; per scoprire altre storie sui Nabatei. Questi antichi mercanti che, con carovane di oltre mille cammelli, trasportavano dall’Adramouth – oggi Yemen del Sud – quella resina dal profumo celestiale della quale gli abitanti della città invisibile hanno avuto il totale monopolio per oltre 11 secoli e che porta il nome di incenso: era grazie a esso che l’anima dei defunti di tutto il mondo allora conosciuto potevano raggiungere l’eternità.

In tempi recenti le agenzie di viaggio e le strutture moderne hanno consentito a molti di visitarla e di innamorarsene, ma le ultime vicende in terra araba la stanno riportando verso un nuovo abbandono. Con la mia attrezzatura da montagna e l’abitudine ad arrampicarmi sulle rocce avrei potuto esplorare quei luoghi per molti più giorni dei 14 che mi ero concesso; Petra, del resto, offre una quantità immensa di luoghi da scoprire. Mi sono calato in strettissimi wadi (canyon) seguendoli a lungo e trovando decine di tempietti scavati nella roccia, tombe conosciute solo dai pastori beduini che si svelano dalle cime inesplorate di altri rilievi. Grandi cisterne scavate nel cuore della montagna dalle quali si dipartono canali larghi come cenge attraverso cui l’acqua giunge alle case costruite a metà di pareti strapiombanti. Altari per sacrifici animali dove il sangue che scorreva lungo piccoli canali pronosticava il futuro; ho raggiunto il tempio del Dio Serpente, fino a trovare l’unico acquedotto sospeso tra le rocce e che forse, per la sua fragilità, oggi non esiste neanche più. 42


L’ultimo arco di pietre dell’unico acquedotto costruito e non scavato di Petra, che senza l’acqua piovana non sarebbe potuta esistere. The last stone arch of the sole aqueduct built and not carved of Petra, which could not have existed without rainwater.

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Un luogo sacro per i sacrifici. Soltanto al tramonto, con la luce radente, si possono ancora leggere le iscrizioni attorno al foro centrale. A holy site for sacrifices. Only at sunset with oblique light, the inscriptions around the central hole can still be read.

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Con la mia macchina fotografica sulla cima della cupola rovesciata del Dehir nell’ultimo sole, una sensazione unica e intensa che non scorderò mai.

With my camera on the top of the inverted dome of Dehir in the last sun rays, a unique intense emotion that I will never ever forget.

On the tracks of the treasure of Petra

I

Large tanks carved in the heart of the mountains from which narrow canals bring water to the houses built halfway up the steep walls. Altars for animal sacrifice where blood flowing through small canals predicted the future. I reached the temple of the Snake God where I found the only aqueduct suspended between the rocks, that may no longer exist because of its fragility. Seized by the fever of discovery, I nearly got lost and could not find the way back through that labyrinth of peaks, canals, wadi and 5 m tall rhododendrons. I had been asked to make a book for the Jordanian Minister of Tourism, who after seeing my project layout, fell in love with my “vision” of that extraordinary world, but other commitments brought me away and I missed that opportunity. Certainly, a piece of my heart remained there more than in other places and I would like to go back to discover more about the Nabateans: these ancient merchants who carried incense from Adramouth (today’s South Yemen) and held its monopoly for over 11 centuries. It was thanks to this celestial resin that the souls of the dead could reach eternity.

had already been there, but just for four days. Too short, but enough to decide that one day I would go back with my climbing gear. And two years later I did go and it was one my most exciting travels. Petra, the rose-red city built in the rock on the border of the great Arabia Felix desert, which controlled incense trade worldwide from 1,000 BCE to the first century CE. Well-known in ancient times, Petra had been lost since King Baldowin I of Jerusalem had left his Crusader Castle until 1812 when Swiss Johann Ludwig Burckhardt rediscovered the city and brought it back to a new life. Recently, thanks to travel agencies and modern infrastructures many people have been able to visit and appreciate this city. However, recent events in Arab lands are bringing it to a new state of abandonment. Petra offers a wealth of places to discover. I climbed down very narrow wadi (canyon) and I discovered scores of small temples carved in the rock and tombs known only to the Bedouin shepherds who reveal themselves from the unexplored peaks of the surrounding hills. 45


CORTINA FASHION SUGGESTIONS

Apertura di stagione col “botto” a cura di Lucia Portesi

Nato come un evento tra i tanti nel ricco calendario dell’inverno ampezzano, trasformato nell’evento di punta della stagione, il Cortina Fashion WeekEnd, alla quinta edizione, si trasforma e diventa rito. Consacrato all’Appuntamento, quello che tutti ricordano, che nessuno dimentica di segnare in agenda, quello da non perdere. E così hanno fatto i tanti, anzi tantissimi, che hanno affollato gli hotel d’Ampezzo dal 5 al 9 dicembre. 113.000 i passaggi registrati sulle piste grazie ai 17 impianti aperti, perché se la moda è stata la grande protagonista, a Cortina lo sport non si scorda mai. Due le partnership d’eccellenza che hanno segnato questa edizione con Maserati main sponsor ed Rds media partner; due gli appuntamenti di livello internazionale che si sono svolti in contemporanea (l’esposizione del Bambin Gesù delle mani del Pinturicchio e il Premio Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”). Più di 100 gli eventi andati in scena nelle altrettante boutique coinvolte e, non da ultimo, un importante ritorno economico per la località.

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Da un’idea di Chiara Caliceti, organizzato da Cortina Turismo e Cortina For Us, con la collaborazione di Omnia Relations.

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5 dicembre 2015, 18.30. Scocca l’ora del taglio del nastro della V edizione del Cortina Fashion WeekEnd. Ad “aprire le danze” della stagione bianca: (da sinistra) Stefano Illing, presidente di Cortina Turismo; Massimiliano Montefusco, direttore marketing e comunicazione di Rds, media partner dell’evento; Andrea Franceschi, sindaco di Cortina d’Ampezzo; Claudio Guerrini e Rosaria Renna, coppia di ferro dei Grandi Successi Rds; Paolo Doglioni, presidente Confcommercio Belluno; Giorgio Da Rin, presidente Cortina For Us, e Marco Ghedina, assessore al Turismo del Comune di Cortina d’Ampezzo.

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Ore 18.45. Sorridete e dite cheese! L’affollatissimo F(l)ashion mob ai piedi del campanile. Che la festa abbia inizio…

L’organizzatore del Premio Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”, Giuseppe Cappochin, con la moglie Fiorenza, insieme alla “regina del ghiaccio” Carolina Kostner, ospite speciale della cerimonia di premiazione, che il 7 dicembre ha emozionato tutti i presenti allo Stadio Olimpico del Ghiaccio.

www.barbaracappochinfoundation.net

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Maserati, partner ufficiale di Cortina Turismo e main sponsor del Fashion WeekEnd, ha scelto la Regina delle Dolomiti come location di lancio del Maserati Winter Tour. Durante il Ponte dell’Immacolata, test drive, grandi personaggi, prime escursioni in pista e, ovviamente, l’esposizione – in una struttura avveniristica lungo Corso Italia – del pezzo forte della Casa del Tridente: la Ghibli S Q4 (nella foto sopra). Sferzata di moda e glamour, domenica 6 dicembre, con il gala dinner al Grand Hotel Savoia, per la presentazione della Maserati Capsule Collection realizzata in collaborazione con Ermenegildo Zegna.

www.maserati.it

Rosaria Renna e Claudio Guerrini, coppia di ferro di Radio Dimensione Suono 100% Grandi Successi (nella foto con il direttore marketing, Massimiliano Montefusco, al centro) hanno dato voce al fine settimana della moda d’alta quota. Colonna sonora e media partner dell’evento, infatti, Rds è diventata (e lo sarà per tutta la stagione) radio di località. Stay tuned…

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www.rds.it

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Quest’anno, chi malauguratamente non è riuscito a partecipare ha comunque potuto seguire la diretta dell’evento su Periscope e Twitter (@cortinafwe, hashtag ufficiale #mycortinafashion). Cinque selezionate fashion blogger hanno curato il Live report della manifestazione. Eccole: da sinistra, Alessia Canella di Styleshouts.com, Elisa Zanetti di Namelessfashionblog.com, Eleonora Petrella di It-girl.it, Marinella Rauso di Ilovegreeninspiration.com e Valeriya Popovych di Pocketluggage.com.

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Battesimo “di fuoco” per Elisabetta Venturelli, prima personal shopper di località a Cortina. A partire da questa edizione del Fashion WeekEnd, le fashion addicted che vorranno farsi guidare in veri e propri tour della moda alla scoperta del Cortina Fashion Resort, potranno trovarla, a disposizione, presso l’Info Point di Piazza Roma.

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Grande successo per la mostra organizzata da Bartorelli Gioiellerie all’Hotel de la Poste sull’evoluzione della creatività pubblicitaria nel mondo dell’alta orologeria dagli inizi del ‘900 a oggi. Nella foto al centro, Carlo ed Emanuela Bartorelli, con i figli Alessandro, Federica e Marco, e i brand manager delle maison presenti all’evento.

www.bartorelli.it

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Lo donna Kraler veste Fendi per la prossima primavera-estate 2016. Nella foto, outfit limited edition con capi e accessori realizzati in esclusiva per Franz Kraler 107. Tra gli eventi più gettonati del weekend, l’Ice Street Party, che ha coinvolto anche il nuovo punto vendita (terzo a Cortina) inaugurato al 92 di Corso Italia.

www.franzkraler.it

È un’everyday couture dal tocco umano quella disegnata dalla modern couturier britannica, Claire Campbell, mente e cuore di High. La indossa alla perfezione la modella, nella foto a sinistra, insieme alla fashion blogger e ai titolari del monomarca ampezzano – Monica Faganello e Alberto Cristofoli –, che proprio durante il Fashion WeekEnd n. 5 hanno festeggiato il primo anno di attività.

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www.high-everydaycouture.com

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Intrecci tra fashion & design, il tema dell’evento organizzato nella Bottega d’Arte Zandegiacomo dall’interior designer Maurizio Longo insieme alla vulcanica direttrice creativa di V°73, Elisabetta Armellin (nella foto al centro). Dal loro incontro, sono nate Intarsia Chair e Intarsia Bag. Una speciale borsa caratterizzata dalla trama ormai diventata signature piece di V°73, la stessa che riveste la preziosa sedia con struttura in rovere fossile del XXVII secolo a.C. e carbonio.

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www.zandegiacomo.it, www.v73.it

Anche in pista si veste made in Italy, con Vist. Il marchio è approdato tra le Dolomiti in occasione del ponte dell’Immacolata aprendo il primo store di 200 metri quadrati. Tra le proposte, la limited edition Snow Leopard, per la donna esigente e attenta ai dettagli trendy che non vuole passare inosservata.

www.vist.it

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CORTINA.TOPic per Le Noir

Unconventional Luxury Party Le Noir Cortina foto di Diego Gaspari Bandion Esistono i must have ed esistono i must be. Sono quei momenti e luoghi speciali in cui sarebbe imperdonabile non esserci. L’opening party di Le Noir per il Cortina Fashion WeekEnd è senza dubbio uno di questi. Dovreste provare almeno una volta per credere…

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etti la boutique più glam rock della Regina delle Dolomiti, la quinta edizione di un fashion event sempre più internazionale, esclusive anticipazioni di haute couture e bohemian luxe, la Dj più richiesta dalle passerelle di mezzo mondo, la dermatologa dello showbiz più in voga del momento, sofisticate gourmandises, lo champagne che dal 1743 è l’effervescente simbolo del glamour e il gioco – rigorosamente di stile – è fatto. Con questi ingredienti e con la cura che da quasi 50 anni la contraddistingue, Le Noir ha mixato “il cocktail” riservato il 5 dicembre agli invitati alla festa di apertura del Fashion WeekEnd più quotato delle Dolomiti. Magico, onirico e iridescente, lo special party ha celebrato un’elegante e non convenzionale libertà d’essere. Insieme agli ospiti, che hanno affollato la scintillante boutique affacciata su Corso Italia, la dottoressa Annalisa Pizzetti, che ha conquistato l’attenzione raccontando cosa influisce sul fattore bellezza. Colonna sonora interamente curata da Ema Stokholma, la fashion-Dj del momento per party e soundtrack delle sfilate. A rendere il tutto più gustoso, la creatività delle gourmandises dello chef stellato del Ristorante Tivoli di Cortina, Graziano Prest, in abbinamento al prestigioso Moët & Chandon e all’iconico Belvedere Martini, “mescolato, non agitato”, of course. Nuovo giorno, nuovo successo. Domenica 6 dicembre, è stata la volta della presentazione in esclusiva e su appuntamento della Collezione Crociera 2016 Dior. Immancabile coda all’ingresso, non sono invece, ovviamente, mancanti all’interno della luxury boutique alfieri della moda, importanti personaggi dell’imprenditoria, della finanza e dello spettacolo.

In alto a sinistra, Carla Zalla. A seguire, in senso orario: Annachiara Zoppas, Iaia Coin, Silvia Iliceto con Matteo Zoppas, il dottor Antonio Spagnolo, il chirurgo Ludovico Palla con la dottoressa Annalisa Pizzetti, Ilaria Palombini e Caterina di Collalto Giustiniani.

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Official Makeup by M·A·C. Cosmetics Cinque domande a

Michele Magnani

makeup artist M·A·C. dal 1999 Dice di sé «Mi attraggono i look diversi e mi piace concentrarmi sui dettagli: un’acconciatura, un modo di muovere le mani, un sorriso. Immaginare la storia delle persone che vedo: chi sono, cosa cercano, dove sono diretti... Se ho un’ossessione? Adoro la pelle perfetta».

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Il trend dell’inverno Potrei riassumerlo così: il trucco c’è ma non si vede. Dalle passerelle è emersa una donna con un makeup completamente rinnovato. Nessun artificio, quello che si ricerca, perfezionandolo, è la realtà. Il trucco è costruito e decostruito allo stesso tempo, quello di oggi è “il trucco di ieri”: il massimo della contemporaneità che esalta la singola personalità senza omologarla.

Nella trousse in & out In Siete delle fashion victim e amate osare? Il vostro must have è l’eye gloss, perfetto per donare una sensualità non ostentata. Se siete più moderate, potete divertirvi con tutte le tonalità del Marsala, dal prugna al bordeaux al borgogna. Il rossetto rosso è un grande classico che non passa mai di moda. Unica accortezza: che sia matte. Out Il punto luce nell’arcata sopracciliare. Più in generale non siate didattiche nella scelta e nell’uso del vostro makeup. Divertitevi e date forma alla vostra personalità.

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Consigli di stile per il capodanno (ovviamente all’ampezzana) É stata una delle nuove aperture di punta del fine settimana della moda d’alta quota. Con 40 metri quadrati di spazio e due makeup station, ha inaugurato durante il Ponte dell’Immacolata il nuovo M·A·C. Store Cortina. Per “festeggiare l’evento”, Michele Magnani, global senior artist e Roberta Betti, senior event artist, hanno studiato ad hoc il trucco delle modelle e dei modelli protagonisti del Fashion WeekEnd e del gala dinner Maserati. Per approfittare della consulenza di esperti makeup artist durante tutto l’anno, ora non resta che varcare la soglia del n. 52 di Corso Italia, e scoprire così le collezioni e i M·A·C. Makeup Services, i servizi gratuiti Walk-in Demos e quelli su appuntamento Applications & Lessons, che contraddistinguono lo stile e la creatività M·A·C. per look sempre di tendenza.

La donna delle feste avrà un’allure estremamente sofisticata, lievemente dark non nello stile, ma nelle tinte. Il volto sarà incisivo, grintoso, senza essere eccessivo: l’eccesso è cancellato dal vocabolario della moda di quest’anno. A fare la differenza – in una romantica cena in baita o in un esclusivo galà di montagna – sarà il gioco di texture, perfetto per esaltare il riverbero delle candele sul volto.

Guardiamo avanti. Qualche anticipazione s/s 2016? Bandite vie di mezzo, concessioni e compromessi. Il makeup primavera estate sarà all’insegna del tutto o niente, trucco giocoso o nude look prezioso. Senza paure e senza esitazioni.

Ci regala un segreto di bellezza? Guardarsi allo specchio, non solo in senso letterale. Bisogna imparare a scegliere quello che ci fa stare bene. Una donna a proprio agio può conquistare il mondo. Ecco il “mio” segreto: il makeup non è uno strumento di bellezza è uno strumento di benessere.

www.maccosmetics.it

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Official Beauty & Hair Styling by Cristallo Hotel Spa & Golf

Grazie all’esperienza del team del Transvital Swiss Beauty Center e della Boutique Aldo Coppola, l’unico 5 stelle Lusso delle Dolomiti ha dato il suo tocco di professionalità ed eleganza al Fashion WeekEnd, curando l’hair styling e la parte beauty dei trattamenti pre-makeup che hanno coinvolto modelle e modelli, insieme alla special guest del gala dinner Maserati, Giorgia Surina. Ma non è necessario essere top model per approfittare del talento di questi “artisti della bellezza”: tutti gli gli ospiti di Cortina potranno affidarsi, negli spazi del Cristallo Hotel, a questi due team di esperti per concedersi una pausa di relax, benessere e grande charme. www.cristallo.it

Team styling Aldo Coppola

© giacomopompanin.com

Adalberto Vanoni direttore artistico Stefano Lorenzi direttore tecnico creativo di Aldo Coppola

Il trend dell’inverno Team beauty Transvital

Graziella del Plato Spa manager

Capelli alle spalle, frange lunghe, che all’occorrenza si trasformano in ciuffi. Lusso, “donne gioiello”, glamour e richiami anni Trenta e Quaranta.

Consigli di stile per il capodanno (ovviamente all’ampezzana)

Il trend dell’inverno Beauty a “km 0” con prodotti rigorosamente del territorio: aghi di abete, lemongrass, foglie di mirto, farina e miele di castagno. Per un tocco di preziosità, anche trattamenti a base di oro e platino.

Consigli di stile per il capodanno (ovviamente all’ampezzana) Fantastiche maschere al collagene con sieri illuminanti e radianti per essere letteralmente al massimo dello splendore durante le feste.

Guardiamo avanti. Qualche anticipazione s/s 2016? Tanti nuovi prodotti che però non possiamo ancora svelare… Lavoreremo sempre più con il collagene vegetale e ci concentreremo su percorsi globali di remise en forme viso-corpo per l’arrivo della bella stagione.

Ci regala un segreto di bellezza? Non ho dubbi. Sorridere alla vita.

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Acconciature dai volumi ridotti, con riga centrale e tanta casualità impreziosita da dettagli dorati. Per chi vuole osare: capodanno barocco con accessori oro o swarovski, farfalle o fiori. Ancora, acconciature stile Brigitte Bardot (perfette a Cortina) spettinate e sensuali.

Guardiamo avanti. Qualche anticipazione s/s 2016? Morbide asciugature ondulate come se fossero asciugate dal vento, ma non possiamo anticipare troppo…

Ci regala un segreto di bellezza? Il segreto della bellezza è la felicità interiore: aiuta a essere più belle fuori. Pensare ai capelli come si pensa alla seta, un materiale prezioso da coccolare e trattare con cura. La nostra parola d’ordine è armonia.


© bandion.it

Ha compiuto tre anni la boutique 2ue&2ue Cortina, e ha deciso di celebrarli con un evento firmato Salomon, Mountain Force e Phenix. La sua proposta per l’inverno, Arc Tericx collezione 2016.

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www.dueduecortina.com

Imperdibili novità s/s 2016 da Cécile: la boutique ha presentato la collezione di SP71 eyewear e quella di Maggie Jeans, insieme alla limited edition Cortina Fashion WeekEnd la Forketta. Nella foto, i titolari Cecilia Gnoato (a sinistra) e Nicola Tedesco, durante il Live Report delle fashion blogger.

Galleria Croce Bianca

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C’è da rifarsi gli occhi(ali) al Centro Ottico Igor Ghedina. Quest’anno spazio all’anteprima delle collezioni eyewear Frank made Italy. Ed esposizione dell’intera collezione degli occhiali Eblok glasses, con il brevetto mondiale del blocchetto ferma astina made in Italy.

Via del Mercato 6

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Non solo moda. Grazie a Cortina Style, all’impegno e all’ingegno degli architetti Ambra Piccin e Luca Menardi Ruggeri, il Fashion WeekEnd ha aperto le porte anche al light design e all’artigianato di qualità. In esposizione, nel nuovo spazio di via Cesare Battisti, una collezione di pezzi iconici (come la lampada Arco di Castiglioni), insieme alle creazioni progettate da Cortina Style e realizzate in sinergia con gli artigiani d’Ampezzo.

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www.cortinastyle.it

Così Guess veste l’inverno: abito tubino con frange e sopra gilet di pelliccia. Per completare il look, stivali al ginocchio. Il monomarca fu il secondo ad aprire in Italia ed è presente a Cortina da ben 16 anni. Ci si prepara per “scendere in pista” da Jgor Store in compagnia del titolare Jgor Scappin. Il segreto per essere al top, senza abbandonare comfort ed eleganza? Lana merino, meglio ancora se a marchio Bergans.

Corso Italia 89

www.jgorstore.com

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All’ombra del campanile, a volte sembra di essere a Londra, New York o Parigi. E così è stato per il cocktail di preview organizzato da Le Noir Boutique il 5 dicembre. In consolle, la Dj più glamour del momento, Ema Stokholma, nella foto durante il party con Carla Zalla e Annachiara Zoppas.

www.lenoirshop.com

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Marinotti 147 ha scelto di dedicare due corner alle collezioni Eleventy donna e uomo, autunno inverno 2015-16: capi che esprimono al meglio quel complesso di cultura e creatività proprie del nostro Paese. Per l’occasione, spazio anche al cibo stellato, con un aperitivo firmato a quattro mani dagli chef Graziano Prest e Andrea Berton. Nella foto da sinistra, Marco Baldassari, Ceo Eleventy, Sandro Zandonella, titolare di Marinotti, lo chef Berton e Berto Paolo Zuntini, Ceo Eleventy.

Ecco invece lo sci secondo Quota 1224, boutique storica di Cortina con marchi come Montura e Peak Performance. La modella indossa una tuta Peak Performance e scarpe antiscivolo in gore-tex.

Chi è alla ricerca del look perfetto da sfoggiare a un aperitivo glamour a Cortina dia un’occhiata alla proposta di Top Class: pelliccia di Custo Barcellona, abito in seta con pizzo Marciano, borsa componibile con accessori interscambiabili O Bag.

Via Cesare Battisti 12

Corso Italia 42

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www.marinotticortina.it


Fashion partner Boutique Hotel Villa Blu, Cannizzo Produzioni, Centro Tecnico Cortina, Faloria Mountain Spa Resort, Franceschi Park Hotel, Grand Hotel Savoia, Hotel de La Poste, Hotel Lajadira, Hotel Villa Argentina, Savoia Palace.

A Cortina sono arrivati anche i K-Way customizzati Styled by Giorgia Schvili per la primavera-estate 2016. Nella foto, il modello Asia.

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“Calde tenerezze” quelle di Regina e della nuova scintillante collezione di cuffie, berretti, sciarpe, guanti e accessori in cachemire e pelliccia 100% made in Bologna. Tutti promossi appieno anche da modelle, blogger e dalla personal shopper Elisabetta Venturelli, nella foto a sinistra con Regina Lolli (a destra) figlia della titolare Angela Maffei.

www.cuffieregina.it

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Stile Desigual con party e Dj set in abbinamento da Top Store. Nella ampie vetrine del negozio, ha preso vita una splendida sorpresa per le centinaia di persone di passaggio in via Cesare Battisti. Due modelli hanno danzato a ritmo di musica, cambiandosi abito numerose volte durante la serata.

Via Cesare Battisti 11

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Buon compleanno Hotel Ambra! A festeggialo, un evento speciale in colbacco e tacco 12 con live show by Smoma Unconventional Glam Music, nella foto insieme alla proprietaria del fashion boutique hotel, Elisabetta Dotto.

www.hotelambracortina.it

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ART NEWS I

Le affinità elettive di Denis Curti – foto di Massimo Siragusa

A volte la diversità nasconde lo stupore di inattese similitudini. Come l’ebbrezza della verticalità che anima il profilo dei faraglioni di Capri e quello delle Dolomiti di Cortina. Monumenti naturali simbolo di due icone del made in Italy. Località di Altagamma che una mostra fotografica ha deciso di mettere “faccia a faccia”

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Cortina d’Ampezzo, Monte Lagazuoi

Isola di Capri, L’Arco Naturale 61


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Cortina d’Ampezzo, Son Forca


Isola di Capri, Villa Lysis

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ortina d’Ampezzo e l’isola di Capri: luoghi fisici, ma anche della memoria e dell’immaginario collettivo, che condividono la tradizione di un turismo basato sulla valorizzazione del territorio e delle sue risorse autoctone. Particolari “affinità elettive” che il Consorzio Cortina Turismo e la Fondazione Capri, membri di Territori di Eccellenza Altagamma, hanno scelto di immortalare con L’emozione della vertigine. Capri-Cortina. Ritratti delle due località firmati dal fotografo di fama internazionale Massimo Siragusa e in esposizione da febbraio al Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi. Tema prescelto: la “vertigine”, un sentimento e uno stato d’animo che accompagnano l’alta visione delle Dolomiti e quella del Mediterraneo, sul fil rouge della meraviglia e dello stupore. All’interno del percorso espositivo, due vette del panorama paesaggistico italiano, distanti per varietà ambientali e culturali, entrano con visionaria partecipazione nell’immaginario di una sublime bellezza. E a Cortina, Regina delle Dolomiti, l’attenzione agli effetti atmosferici e luministici esalta la composizione di paesaggi che si estendono a perdita d’occhio fino a togliere il fiato per il senso d’immensa libertà. Il risultato è una preziosa galleria di immagini intrise di quel sentimento di vertigine che risiede nell’infinita forza e nella vastità di una natura che né l’uomo né il suo sguardo possono dominare, ma solo comprendere e ammirare. 63


Cortina d’Ampezzo, massiccio montuoso delle 5 Torri

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Isola di Capri, i Faraglioni

In queste pagine, le foto scattate tra il 2014 e il 2015 da Massimo Siragusa. Dopo la prima esposizione a Capri, inaugurata durante l’estate, la mostra sarà ospitata nelle sale del Museo d’Arte Moderna “Mario Rimoldi” delle Regole d’Ampezzo dal 4 febbraio al 16 marzo 2016. Photos by Massimo Siragusa. After Capri, the exhibition will be on at Mario Rimoldi Modern Art Museum in Cortina from 4 February to 16 March, 2016.

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ometimes diversity hides unexpected similarities like the verticality of Capri’s cliffs and Cortina’s Dolomites. Cortina and Capri: two icons of the Italian style that a photographic exhibition has “contrasted”; two places in the memory and in the collective imagery which share the tradition of tourism based on the valorisation of the land and its native resources. Consorzio Cortina Turismo and Fondazione Capri, members of Territories of Excellence Altagamma, have decided to immortalise these elective affinities with The Emotion of Vertigo: Capri Cortina exhibition, by photographer Massimo Siragusa. The vision of the Dolomites and Capri’s cliffs infused with “Vertigo”, both a feeling and a state of mind. Atmospheric light effects enhance the immensity of breathtaking landscapes. It is a precious gallery of images imbued of that feeling that lies in the infinite force and vastness of nature that neither man nor his gaze can dominate but only understand and admire.

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CORTINA.TOPic per Stayincortina

Stayincortina Il nuovo modo di vivere la vacanza tra le Dolomiti d’Ampezzo

CHE COS’È STAYINCORTINA? Un progetto già diffuso nelle principali stazioni sciistiche austriache e svizzere, per gestire in maniera innovativa gli appartamenti.

Risparmio di ben due punti percentuali sull’aliquota Imu. Certezza che l’appartamento venga restituito nelle stesse condizioni alle quali viene preso in carico.

A CHI SI RIVOLGE? A tutti i proprietari di appartamenti di livello medio-alto situati a Cortina d’Ampezzo.

COME FA STAYINCORTINA A OFFRIRE TUTTO QUESTO? Grazie a una struttura commerciale ben radicata nei principali paesi europei ed extraeuropei che – attraverso la partecipazione regolare alle fiere del settore e all’organizzazione di workshop – ha a disposizione un portfolio di oltre 100.000 clienti italiani e 400.000 clienti internazionali. Un modello di successo che funziona perché non aspetta i clienti, ma va a cercarli, consentendo quindi di far “girare” gli appartamenti in chiave turistica con affittanze anche di breve durata. L’80% dei clienti di Stayincortina è infatti straniero, turisti veri appassionati della montagna.

QUALI I VANTAGGI CONCRETI? Un affitto sicuro e garantito. StayinCortina garantisce al proprietario dell’appartamento l’affitto e si assume tutto il rischio di impresa. Che in estate piova o in inverno non nevichi, per il proprietario dell’appartamento non cambierà nulla: il suo guadagno è certo e garantito in ogni caso. Questo gli consente di far fronte ai crescenti costi fissi come tasse sulla casa, spese energetiche o spese di manutenzione. StayinCortina si occupa di ogni attività finora a carico del proprietario: ricerca dei clienti, check in e check out, registrazioni, pagamenti, pulizie, cambio della biancheria, manutenzioni ordinarie, pagamento bollette e molto altro.

Per saperne di più: Contatta Stayincortina per un incontro non impegnativo, da tenersi presso la sua sede, in Via Cesare Battisti n. 86 a Cortina d’Ampezzo (all’interno del Park Hotel Franceschi). M. + 39 320 6917756, business@stayincortina.com

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TOP Living speciale a cura di Lucia Portesi

Cortina “country lab” di Claudio Moltani

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hi non è mai stato, o non ha mai sognato di andare, a Cortina? Panorami splendidi, montagne e prati e boschi, neve e sole, servizi all’avanguardia per il turista e possibilità di ogni genere, per il divertimento, lo sport o il relax. Eppure, Cortina è, anche, qualcos’altro. Una tappa che sta diventando sempre più importante per le sue iniziative attinenti l’artigianato (l’alto artigianato!), l’arte e l’architettura. Una tappa sempre più conosciuta a tutta la filiera che, partendo dall’azienda, comprende l’operatore, l’architetto, il giornalista. Non a caso, “ospite d’onore” nel mese di dicembre è stata l’architettura… ma, quale architettura? Quella “firmata”, quella a cura degli e delle archistar? No, l’architettura consapevole, sostenibile, quell’architettura che, in particolare in tutto il Nord Est, esce dal manuale e diventa best practice, diventa concreta, si trasforma in case, musei, edifici pubblici, alberghi realizzati con i principi del risparmio energetico (o, per meglio dire, dell’ottimizzazione energetica). Certo, esiste, in questa macroregione, che parte da Verona, risale lungo il lago di Garda, si spinge fino ai confini austriaci, una grande tradizione in tal senso, una vera e propria “filiera” che comprende fiere, intervento pubblico, sensibilità del privato, leggi e regolamenti locali e regionali, pratiche di “buon vivere”, cultura; certo, esiste tutto questo, e l’esperimento di Cortina, con i suoi eventi, i suoi dibattiti, le sue case history, si inserisce, armonicamente, in questo contesto. Ma esiste anche, e per fortuna soprattutto, una volontà, pubblica e privata, di perseverare lungo queste strade, di proporre intere città (e una realtà come Cortina non si è certo lasciata sfuggire l’occasione) come veri e propri “country lab”, laboratori diffusi, aperti, condivisibili. Una volontà che, anno dopo anno, supera i confini del campanile e sa stare sotto i riflettori nazionali. Con coerenza e, ultimo ma non ultimo, in un contesto geografico davvero impareggiabile.

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EVENTS. IL PREMIO INTERNAZIONALE

Qualità architettonica e rigenerazione urbana sostenibile Il futuro dell’abitare secondo la Biennale Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”

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TOP Living

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recentoquattordici candidature, 42 Paesi partecipanti da tutti e cinque i continenti, 52 progetti in lizza per il concorso de I Cinque Tavoli dell’Architettura realizzati dagli artigiani di Cortina d’Ampezzo e una special guest del calibro di Carolina Kostner. È più che positivo il bilancio della prima edizione ampezzana del Premio Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”, che durante il Fashion WeekEnd ha portato tra le Dolomiti una delegazione di 250 architetti provenienti da tutto il mondo. Tra i partecipanti, anche l’architetto Francisco Leiva Ivorra e l’ingegnere Marta Garcia Chico del Grupo Aranea (Spagna), vincitori del Premio con il progetto El Valle Trenzado. «Una VII edizione di grandi soddisfazioni. Tutti i progetti hanno saputo rappresentare al meglio i temi della qualità architettonica e della rigenerazione urbana sostenibile, inseriti da questa edizione tra le varie categorie del Premio – ha dichiarato Giuseppe Cappochin, presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Padova e della Biennale Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin” –. Crediamo che il futuro dell’architettura consista nel restituire una nuova qualità ambientale, nonché economica e sociale, alle nostre città, attraverso la costruzione di processi decisionali inclusivi che vedano la partecipazione di tutti i cittadini». Per Leopoldo Freyrie, presidente degli Architetti italiani e della giuria: «La Biennale rappresenta una miniera di idee per il futuro dell’architettura. Per porre rimedio ai danni inferti ai nostri territori dobbiamo tornare a credere nel progetto e nella sua capacità di innovazione, avendo come fine il benessere di chi vivrà negli spazi che disegniamo». Come è ormai tradizione, a ottobre la Biennale approderà a Tokyo per una mostra sul Premio Internazionale. www.barbaracappochinfoundation.net

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“Barbara Cappochin” International Prize for Architecture, for the first time in Cortina during the Fashion WeekEnd, recorded 314 nominations, from 42 participating Countries encompassing all five continents. There were 52 projects competing for the Five Tables of Architecture - made by the artisans of Cortina. Carolina Kostner was present as special guest along with 250 architects from all over the world. Among them: Francisco Leiva Ivorra and engineer Marta Garcia Chico of Grupo Aranea (Spain), winners with the project El Valle Trenzado. «All the projects represent the best of architectural quality and sustainable urban regeneration – noted architect Giuseppe Cappochin – . We believe that the future of architecture lies in bringing back a new environmental, social, and economic quality to our towns through the creation of inclusive decision-making processes and the participation of all the citizens». For Leopoldo Freyrie, President of Italian Architects and of the Jury: «The Biennale offers a wealth of ideas for the future of architecture, able to mend the damages inflicted to our environment and promote the wellbeing of those who will live in the spaces that we design.” he

Premio Internazionale “Barbara Cappochin” El Valle Trenzado

Grupo Aranea Francisco Leiva Ivorra e Marta Garcia Chico (Alicante, Spagna) Un disegno coraggioso e un approccio integrato risolvono tipici problemi ambientali della città contemporanea: la presenza della profonda incisione erosiva del fiume Vinapolò, con i suoi rischi idrogeologici, che separa in due la città; la relazione tra progetto naturalistico, paesaggistico e architettonico; il coinvolgimento delle comunità per trasformare l’opera pubblica in una soluzione che cambi la vita urbana. I materiali simbolo della cementificazione diventano strumento di disegno paesaggistico e soluzione di problemi molto complessi. A brave design and an integrated approach to solve the typical environmental problems of contemporary cities like the deep erosion of the Vinapolò river that splits the town into two parts. The community is involved to transform this public work into a solution to change urban life. The material symbol of uncontrolled urban development becomes the instrument of landscape design and the solution to complex problems.

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TOP Living

Premio Regionale Contratto di quartiere Il Mestre - Altobello Riqualificazione urbana lungo Via Andrea Costa e aree limitrofe

Studio Archipiùdue Paolo Miotto e Mauro Sarti Attuato mediante un contratto di quartiere, il progetto pedonalizza e collega diverse parti della periferia di Mestre, attraverso un processo partecipato che coinvolge i cittadini, ridisegnando con attenzione e abilità, senza esibizioni formalistiche, gli spazi pubblici mestrini, rigenerando e valorizzando i vuoti urbani e l’esistente. The project, born from a neighborhood contract, pedestrianizes and connects several parts of Mestre suburbs. This participating process involves the residents to redesign public spaces to regenerate and valorize the empty and existing ones.

Menzione d’onore Convento Santa Croce, Canal Grande (Venezia)

(A+M)2 Architects Marcello Galiotto Il restauro del convento è un lavoro attento, rispettoso delle strutture e qualità dell’edificio, e procede con piccoli interventi dove la scelta dei materiali e dei dettagli fanno la differenza. Il risultato è un luogo che contempera storia e vita contemporanea, senza frizione alcuna. The restoration of the convent is a careful work, respectful of the structure and the qualities of the existing building. The choice of materials and details results in the perfect balance of history and contemporary life.

Menzione d’onore Progetto degli spazi esterni e sistemazione a verde. Intervento di recupero dell’isola di Sacca Sessola a Venezia

Cz Studio Associati Laura Zampieri Il progetto affronta con abilità e sicurezza il tema difficile del completamento degli spazi esterni di un giardino storico, in un luogo sensibile come un’isola della laguna veneziana. Il risultato è un disegno chiaro e contemporaneo, perfettamente congruo nel paesaggio lagunare. The project faces the difficult theme of complementing the exterior of a historical garden in a sensitive place: an island in the Venietian lagoon. The result is a neat, contemporary design that perfectly integrates with the lagoon landscape.

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PRODUCTS. ARTIGIANI

© giacomopompanin.com

La grande architettura scende in piazza

I classificato Progetto di Arianna Spinelli Realizzazione di Wood Art Cortina

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aranno in esposizione fino a inizio febbraio 2016 lungo Corso Italia, I Cinque Tavoli dell’Architettura, vetrina delle migliori 50 opere partecipanti al Premio Cappochin. Selezionati attraverso un concorso di progettazione riservato ai giovani architetti italiani under 40, sono stati realizzati, nella parte lignea, dalle mani sapienti degli artigiani di Cortina d’Ampezzo: Renzo Siorpaes di Fabbro Zino Lta, Roger Alberti della Falegnameria Bariza, Sergio e Luigi Majoni della Falegnameria

Chi De Mano, Christian e Fabrizio Menardi della Falegnameria Menardi, Roberto Zambelli Nichelo e Marco Dimai di Wood Art Cortina. Lo scopo è quello di sensibilizzare e avvicinare il pubblico all’architettura, affinché essa possa essere concepita sempre più come un elemento integrante della vita quotidiana: vita e architettura inscindibilmente e inderogabilmente legate tra loro dal sottile filo della qualità. Dopo la prima tappa ampezzana, I Tavoli saranno in esposizione nelle principali città italiane.

he Five Tables of Architecture will be exhibited on Corso Italia until February 2016. The projects – the best 5 among the 50 participating to the Premio Cappochin – have been given life in wooden structures by Cortina’s expert arti-

sans. The purpose is to sensitize the public towards architecture so as it can be conceived as integral part of daily life: life and architecture inextricably linked by the thin thread of quality. After Cortina, The Tables will be exhibited in the most important towns of Italy.

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TOP Living L’OGGETTO DEL DESIDERIO

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La luce in ferro con un cuore di ceramica

Nelle foto sopra, gli artigiani di Cortina per la Biennale “Barbara Cappochin”. Il giovane architetto Arianna Spinelli durante la cerimonia di premiazione allo Stadio Olimpico del Ghiaccio. Accanto a lei, gli artigiani di Wood Art Cortina, Roberto Zambelli “Nichelo” e Marco Dimai “Lustro”, che hanno realizzato il tavolo vincitore. Linee essenziali, pulite ed eleganti, volumi in prefetto equilibrio, design contemporaneo. Dalla bottega di Fabbro Zino è nata una lampada dalle tonalità brune e calde, capaci di “vestire” l’ambiente con semplicità e raffinatezza. Dalle tre aperture filtra una luce morbida, addolcita dalla trama di tessuto che copre il diffusore: una soluzione green e sostenibile, grazie all’utilizzo di Led di nuova generazione, con barrette in ceramica, che assicurano lunga durata e minore consumo energetico. La base in ferro è rifinita in Dlc, diamond like carbon: un trattamento che riveste il metallo con una superficie di carbonio inalterabile nel tempo, per un prodotto che dura tutta la vita. In fondo, “un diamante è per sempre”.

Marco Dimai ha curato anche la realizzazione del tavolo progettato da Lycourgos Lambrinopoulos. Da destra, Renzo Siorpaes di Fabbro Zino Lta e Roger Alberti della Falegnameria Bariza che hanno realizzato il progetto di Fabio Sgaramella. A destra, Luigi Majoni della Falegnameria Chi de Mano che ha realizzato il progetto di Ermes Poveldo. A destra, Christian Menardi della Falegnameria Menardi che ha realizzato il progetto di Federica Marinelli.

www.fabbrozino.it

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PROJECTS. ARCHITETTI

Costruire e arredare a Cortina Edilizia e design d’interni tra risparmio energetico e rispetto ambientale: l’esperienza ampezzana in tre progetti

Camera con vista

I nuovi infissi portano le Dolomiti in casa

Architetto Luca Menardi Ruggeri «La mia casa è piccola, ma le sue finestre si aprono su un mondo infinito» Confucio. Una finestra ha un valore funzionale, estetico e perfino “simbolico”: è il punto di unione tra l’interno e l’esterno, tra il calore racchiuso dalle mura domestiche e l’immensità del paesaggio che si spalanca oltre i vetri, uno spettacolo incorniciato come una vera e propria opera d’arte. Eppure è raro trovare finestre di grandi dimensioni nelle abitazioni di montagna, in particolare nella conca ampezzana: i serramenti di antica concezione disperdono molto calore, e le finestre dalle dimensioni ridotte si impongono per ragioni di risparmio energetico. Tutto cambia con le nuove tecnologie disponibili sul mercato: oggi è possibile realizzare finalmente spettacolari vetrate affacciate sulle Dolomiti. Un’innovazione che permette di godere del paesaggio esterno e della luce naturale, riducendo i costi del riscaldamento e aumentando la coibentazione interna. Gli infissi moderni possono contare sulla vetrocamera doppia camera, che assicura un ottimo isolamento durante i lunghi mesi invernali e riduce i costi di condizionamento in estate. Quanto alla guarnizione acustica, impedisce ai rumori provenienti dall’esterno di condizionare la tranquilla quotidianità della casa. I nuovi infissi sono disponibili in una vasta gamma di materiali, legno, Pvc, alluminio, e si inseriscono armoniosamente sia nella progettazione di edifici dall’estetica moderna che negli interventi su palazzi storici e di pregio, o, come spesso avviene nelle zone di montagna, nei recuperi di antichi fienili.

Località Pian da Lago 45/A – Cortina d’Ampezzo

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Š bandion.it

TOP Living

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© bandion.it

Il futuro è nanotech

Dalla Nasa alle abitazioni di montagna

Architetto Ambra Piccin Un proverbio cinese afferma: «Quando il vento cambia intensità alcuni costruiscono muri, altri costruiscono mulini a vento». Una stimolante riflessione sul futuro dell’architettura parte dal minuto ed enorme potere delle nanotecnologie. Come pensare che questo argomento notoriamente inviso alla “lobby verde”, che identifica la bio-architettura con il “regresso tecnologico”, possa suscitare interesse se il livello etico-intellettuale della disciplina è ancora così poco conosciuto? Come imboccare la via di un cambiamento radicale se gli architetti rifuggono, incerti, di fronte alle sfide del mondo contemporaneo? Se la professione si auto-emargina da questo fondamentale settore della ricerca, tocca allora all’Università e agli istituti di ricerca pubblici e privati, a isolati professionisti farsi carico di colmare il vuoto. In un’epoca segnata dal rinnovato interesse verso i temi del risparmio energetico e del rispetto ambientale, è indispensabile conoscere la tecnologia a disposizione delle varie discipline e interrogarsi su come le innovazioni interagiscano nel mondo edilizio. La sostenibilità gioca un ruolo fondamentale nel settore delle costruzioni, chiamato a essere protagonista di trasformazioni economiche, sociali e ambientali per gli elevati consumi energetici. A Cortina d’Ampezzo, in modo particolare, per sviluppare un modello sostenibile, è necessario il confronto con la cultura e la tradizione del luogo, ma anche un’apertura alle innovazioni e l’impiego delle competenze già acquisite in altri settori manifatturieri (la meccanica, l’automazione, l’elettrotecnica etc.), dove la domotica e le nanotecnologie possono rappresentare un valore aggiunto grazie alla gestione intelligente e razionale degli elementi architettonici. E, proprio a Cortina, l’architetto Piccin ha iniziato ad approfondire le tematiche legate all’utilizzo di materiali nanotecnologici nelle costruzioni di architettura alpina, dove spesso le condizioni meteo e geo-ambientali sono estreme. Nell’edificio della foto sopra, ad esempio, il piano attico è stato

realizzato con tecniche nuovissime: tra le altre cose con copertura in x-lam lamellare di legno, accoppiato con prodotti isolanti di altissimo rendimento, utilizzando il prodotto nanotecnologico più diffuso nel campo dell’edilizia, l’Aerogel di silicio, usato la prima volta sulle tute e le giacche indossate dagli astronauti della Nasa in missione. Questo gel nano-poroso, infatti, spesso soli tre millimetri, può proteggere il corpo umano anche da temperature inferiori ai 50 gradi sotto zero. La solidità dei nano-pori permette di creare qualsiasi tipo di “protezione” ambientale in spessori molto ridotti: minuscole particelle per grande effetto. Le nuove tecnologie mettono a disposizione sistemi costruttivi combinati capaci di creare elementi che soddisfano le esigenze strutturali e l’isolamento termico, permettendo una migliore coibentazione nel minor spazio possibile. La bassa conduttività termica consente di ridurre al minimo quella perdita fisiologica di spazio abitativo, che deriva dall’applicazione di isolamento termico all’interno degli edifici. Tutte qualità che favoriscono il lavoro dell’architetto che può sfruttare al meglio anche il sottotetto – soprattutto nelle case di montagna che hanno il tetto a spiovente – creando ambienti ricchi di atmosfera e fascino. Ne consegue che l’applicazione di pannelli isolanti a base di Aerogel risulta particolarmente vantaggiosa, in particolare nella riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare esistente, soprattutto nei centri storici o in edifici sottoposti a tutela dei beni culturali, dove non è sempre possibile intervenire con un sistema di isolamento termico sull’esterno. D’altra parte, la natura stessa, da milioni di anni, ci affascina inconsapevolmente con l’impiego di nanotecnologie: non sono milioni di microscopiche particelle, ad esempio, quelle che renderono la foglia di loto tanto liscia che l’acqua e la sporcizia, naturalmente, scivolano via?

www.ambrapiccin.it

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TOP Living

Irresistibile e sostenibile

© bandion.it

Il richiamo del focolare

Cortina Style È il cuore pulsante della casa. La stufa in maiolica, in particolare nella tradizione ampezzana, è la sorgente di calore attorno a cui si organizza la vita domestica, un “caldo abbraccio” e un rifugio sicuro per tutta la famiglia. Ancora oggi è un complemento d’arredo a cui è difficile rinunciare: la sua tecnologia costruttiva permette di far fuoco per poche ore, favorendo il lento rilascio del calore per lungo tempo. Proprio per conservare la bellezza, l’originalità e l’efficienza della stufa in maiolica, nelle ristrutturazioni curate da Cortina Style, i tecnici stanno introducendo un nuovissimo concept che coniuga le linee tradizionali con le tecnologie più innovative e rispettose in termini di sostenibilità ambientale. All’interno delle nuove stufe, infatti, viene inserito un bruciatore a pallet o a biomasse, che permette di sfruttarne le caratteristiche peculiari, trasmettendo calore e assicurando un notevole risparmio energetico. Tra i combustibili più utilizzati per il riscaldamento domestico, come il gas metano, il gpl e il gasolio, la biomassa è certamente tra i meno inquinanti: ecco perché la legge italiana la riconosce come fonte rinnovabile al 70 per cento. Inoltre, se da un lato ha una percentuale di “rinnovabilità” molto elevata, dall’altro la biomassa non è soggetta ai vincoli restrittivi che caratterizzano altre fonti rinnovabili, come la stagionalità, o l’alternanza del giorno e della notte. Questa nuova linea di prodotti è un esempio di grande sinergia tra tradizione e innovazione, tra passato e futuro, tra il calore del focolare domestico e il rispetto per l’ambiente meraviglioso in cui l’uomo deve tornare a vivere rispettosamente.

www.cortinastyle.it

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S-PUNTI DI VISTA

Trekking 2.0: nuovi percorsi virtuali sulle Dolomiti di Marcella Morandini

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ello stesso momento in cui leggete questo articolo, ci sono persone, in tutto il mondo, dal Vietnam alla Svezia, che stanno passeggiando sotto le Cinque Torri, percorrendo il sentiero naturalistico del Bus del Buson o l’Adolf Munkel Weg, o raggiungendo il Lago del Sorapis, senza tuttavia allontanarsi dal divano di casa. È il risultato della collaborazione tra Google e la Fondazione Dolomiti UNESCO. Grazie al supporto dei Parchi che condividono il Bene Dolomiti UNESCO, del Cai, della Sat, dell’Avs, delle Guide Alpine, del Soccorso Alpini e di molti volontari, dopo la fase di test compiuta nell’autunno scorso, i nuovi rilevamenti effettuati quest’estate rendono disponibili online altri entusiasmanti percorsi tra le Dolomiti Patrimonio dell’Umanità. Oltre 50 i tracciati mappati finora, sentieri escursionistici facili e di grande impatto visivo, che raccontano le Dolomiti “portandole” a domicilio. I sentieri mappati vengono prima “catturati” da alcuni escursionisti molto speciali, dotati di zaino Google Trekker, quindi trasposti online e resi fruibili tramite Google Street View. Ogni zaino è dotato di 15 fotocamere che scattano migliaia e migliaia di foto panoramiche. Ricomposte, le immagini raccontano virtualmente l’escursione all’ombra dei Monti Pallidi effettivamente percorsa dal rilevatore. Naturalmente si tratta di uno strumento di comunicazione e promozione che non si sostituisce a un’accurata pianificazione delle escursioni: un modo innovativo per promuovere il Bene UNESCO in tutto il mondo. 91

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n this very moment, people from all over the world are taking a virtual tour of the Dolomites from their homes. Google Maps and Fondazione Dolomiti UNESCO teamed up to develop this project, supported by the the Natural Parks that share the UNESCO heritage and other Mountain bodies. Special hikers use the most advanced photographic technology to upload the scenic routes to Google Street View. The results are more than 50 mapped trails which narrate the hiker’s excursion in the shadow of the Pale Mountains. This project represents a new, innovative way to promote the UNESCO heritage all over the world.


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cortinadolomiti.eu Artigianato digitale, dal locale al globale a cura di Cortina Marketing Se.Am.

C’

è una nuova maestranza al lavoro per promuovere la Regina delle Dolomiti in Italia e nel mondo. Un gruppo di artigiani del web, grafici, tecnici e moderni scrittori che condividono un obiettivo comune: sviluppare una piattaforma condivisa per raccontare Cortina d’Ampezzo e conquistare i cuori di viaggiatori e avventurieri. Parole, immagini ed emozioni che si uniscono alle moderne tecniche del web per creare cortinadolomiti.eu, fondamenta e pilastro portante per tutte le attività di web marketing, dall’applicazione per smartphone, alla newsletter, passando per il blog, i totem informativi sul territorio, il nuovo Wake Up digitale.

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he promotion of the Queen of the Dolomites in Italy and in the World is in the hands of a new team of experts. A group of artisans of the web, graphic designers, technicians, and modern writers who share the same objective: the development of a shared platform to narrate Cortina d’Ampezzo and win the hearts of travelers and adventurers. Words, images, and emotions are blended together with the web’s latest techniques to create cortinadolomiti.eu. This will serve as supporting pillar for all web-marketing activities, from smartphone apps to newsletters, from blogs to info-points, and the new Digital Wake Up.


L’ANNIVERSARIO

La Polizia di Stato “ampezzana doc” a cura di Alessandra Segafreddo

Un nuovo agente sorveglia Corso Italia: è il “poliziotto in servizio in montagna”, un busto di bronzo realizzato per celebrare il lavoro quotidiano di chi, dal 1945, protegge cittadini e turisti d’Ampezzo. Una presenza di fondamentale importanza – a maggior ragione in una località turistica come Cortina – quella del Corpo di Polizia di Stato, premiato a dicembre con la cittadinanza onoraria

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ono trascorsi 70 anni da quando a Cortina venne aperto il primo ufficio di Polizia. Da allora, il commissariato ampezzano ha saputo integrarsi con il tessuto sociale, proteggendo cittadini e villeggianti e garantendo la sicurezza di un luogo particolare come la Regina delle Dolomiti, meta di riferimento a livello internazionale per il turismo di montagna. Per festeggiare questo importante anniversario e i risultati raggiunti in anni d’impegno e lavoro, il prefetto Alessandro Pansa, capo della Polizia e direttore generale della Pubblica sicurezza, a dicembre, ha ricevuto la cittadinanza onoraria consegnatagli nel corso di una cerimonia solenne in consiglio comunale, dal sindaco Andrea Franceschi. 94


Giampaolo Pansa

© giacomopompanin.com

Andrea Franceschi

«Era il 1945

quando, in maniera lungimirante, si scelse di aprire a Cortina un ufficio distaccato della Polizia e nel tempo si è ben vista l’importanza di avere qui le forze dell’ordine. Nel 1956, durante le Olimpiadi che Cortina ospitò, nacque il servizio di soccorso in pista, utilissimo ancora oggi. Il rapporto con la Polizia di Stato è fatto di stretta sinergia, profonda collaborazione e grande stima. Per questo i cittadini e i turisti della nostra conca si sentono protetti, e per questo, con un atto solenne e motivato abbiamo deciso di rendere onore alla Polizia che vigila sulle nostre zone.

»

«Avevo iniziato

a collezionare francobolli quando vidi il primo che ritraeva la Cortina olimpica. Era l’anno in cui Polizia di Stato istituiva il servizio di soccorso in pista. Di strada ne è stata fatta tanta. Ne faremo ancora. Se oggi riceviamo la cittadinanza onoraria è merito delle donne e degli uomini della Polizia che qui lavorano e che hanno guadagnato l’affetto della comunità che è confluito in questo riconoscimento. Qui la Polizia fa parte del tessuto sociale e svolge un ruolo importantissimo considerando che Cortina è una delle realtà italiane note in tutto il mondo, capace di attirare migliaia di visitatori. Siamo presenti con donne e uomini che, oltre all’impegno lavorativo, ci mettono il cuore. Lavorare con il cuore, interagire con le persone, è una caratteristica della Polizia di Stato. La cittadinanza onoraria è la dimostrazione che siamo stati capaci di modellarci alle esigenze di Cortina. Un grazie particolare alla dirigente del commissariato Angela Pierobon, al questore Michele Morelli e a tutti coloro che operano su questo magnifico territorio.

»

Il busto in bronzo realizzato dallo scultore bellunese Beppino Lorenzet, posizionato su un sasso sceso dalla frana di Acquabona, ricorda il lavoro quotidiano e l’impegno del Corpo di Polizia di Stato a Cortina.

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VITA DA CLUB

Parola d’ordine, coolness

a cura di Eleonora Rigato

In compagnia dei club di Cortina, per vivere la localitĂ al top

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Cortina Car Club UN NUOVO PRESIDENTE ONORARIO In occasione di Auto e Moto d’Epoca Luigino Grasselli è stato nominato Presidente Onorario del Club. Bellunese di nascita e cortinese di adozione, è un autentico gentleman del settore, grande appassionato di auto d’epoca, in particolare delle Maserati. La preferita è la coupé Maserati A6GCS/53, una berlinetta che ha partecipato alle Mille Miglia del 1954 e del 2013, ed è stata eletta auto più bella del Centenario Maserati. Ha partecipato a manifestazioni come Le Mitiche Sport a Bassano, Coppa d’Oro delle Dolomiti (organizzate da lui le edizioni del 1993 e 1994), Coppa Franco Mazzotti, 100 Miglia sulla Strada del Prosecco Superiore, Piancavallo Revival (vinta a luglio 2014), Sulle Terre di Canossa, Pirelli Classic Marathon, solo per citarne alcune.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI L’ALBUM DELL’AUTUNNO Brindisi di apertura della nuova stagione, 8 gennaio In alto i calici per inaugurare insieme il nuovo anno, al Cristallo Hotel Spa & Golf

A settembre il GP Nuvolari. Al Cremona Circuit di San Martino del Lago, in occasione della 25esima edizione GP Nuvolari, un paddock è stato riservato al Cortina Car Club per promuovere il club e Cortina con i 350 partecipanti della sfilata, al fine di creare una rete nazionale ed internazionale per gli amanti delle quattro ruote con epicentro la Regina delle Dolomiti. Presenti Diego Gianaroli, Presidente del Cortina Car Club, e Mario Caliceti, socio fondatore del Club. Ad ottobre Auto e Moto d’Epoca. La fiera leader del settore in Italia è momento di ritrovo privilegiato per il club. Quest’anno lo stand ACI, il salotto culturale della manifestazione, ha ospitato la presentazione della prima edizione della Fabulous Race, evento di punta del club ampezzano. Annunciate le date dell’edizione 2016: 26-28 agosto. Un’importante vetrina per la “corsa favolosa di Cortina”, inserita tra i grandi eventi dell’automotive. Nell’occasione sono stati conferiti gli attestati di Socio Onorario del Club a Mario Baccaglini, patron di Auto e Moto d’Epoca, e Silvia Nicolis, presidente del celebre e omonimo Museo di Villafranca, e di nuovi Ambassador Regionali 2016 a cinque nuove figure onorarie nominate dal Consiglio Direttivo del Club:

Winter Event, 20 febbraio La stagione 2016 del Cortina Car Club si apre con il Winter Event, che torna nella splendida cornice innevata della Regina delle Dolomiti con il classico doppio appuntamento aperto a soci e amici del Club: la Winter Slalom Cortina Snow Ice, gara di sci dedicata a grandi e piccini, e la Cortina Snow Ice, gara di kart a batterie su ghiaccio (maggiori informazioni e dettagli per le iscrizioni: segreteria@cortina-carclub.it).

per il Lazio Rita Colomba Annunziata – Presidente Scuderia Jaguar Storiche; per la Sicilia Michele Miano – collezionista di auto storiche e Presidente della Scuderia Targa Florio; per il Veneto Federico Dubbini; per la Lombardia Simone Tacconi – Presidente del Comitato organizzatore Bergamo Historic Grand Prix; per l’Abruzzo Francesco Battista.

Campagna soci e nuovi eventi 2016 Il Club ha lanciato inoltre la nuova campagna associativa per il 2016, chiamando come sempre a raccolta gli amici che condividono la passione per le auto e per Cortina. Dopo gli importanti riconoscimenti del 2015 (il successo della prima edizione della Cortina Car Club Fabulous Race, la sfida più “extra-vagante” dell’estate) e le partnership siglate con realtà di rilievo nel mondo dell’auto (Scuderia Targa Florio, per la partecipazione al Giro di Sicilia, Scuderia Jaguar Storiche e Bergamo Historic Grand Prix), il Consiglio Direttivo ha messo a punto anche il nuovo calendario eventi 2016 (sempre aggiornato su www.cortina-carclub.it). Club house al Cristallo Hotel Spa & Golf con tante convenzioni per i soci. E tra le novità, un’importante partnership con ACI Storico.

www.cortina-carclub.it

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Cortina Polo Style

Alcune immagini del Cortina Summer Party 2015, lo storico appuntamento enogastronomico di fine estate, che ogni anno ad agosto riunisce a Malga Peziè de Parù centinaia di persone. Nella foto a sinistra, lo chef Alessandro Favrin del ristorante La Corte del Lampone del Rosapetra Spa Resort di Cortina (il primo a sinistra), Kristian Ghedina (al centro), dietro di lui lo chef stellato Norbert Niederkofler del ristorante St. Hubertus dell’Hotel Rosa Alpina di San Cassiano, lo chef stellato Graziano Prest del ristorante Tivoli di Cortina (il penultimo da destra), alla sua sinistra Hugo Pizzinini, proprietario dell’Hotel Rosa Alpina di San Cassiano.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI Jerry Calà sarà il protagonista, con la sua band, della festa di Capodanno allo Stadio Olimpico del Ghiaccio, con il suo spettacolo “Un Capodanno da libidine”. Lo show sarà preceduto da un aperitivo e un gala dinner servito dai ristoranti di Cortina Tivoli (con la cucina dello chef stellato Graziano Prest) e Al Camin. Durante la cena si esibirà sul palco la cantante Violetta Zironi (terza classificata a X Factor 2013) e la festa proseguirà anche dopo con la musica selezionata dal famoso Dj Nicola Zucchi accompagnato dal Dj Christian Lena. La serata è organizzata da Cortina Polo Style in collaborazione con il Vip Club (per informazioni info@cortinapolostyle.com).

www.cortinapolostyle.it

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Sci Club 18

Tra le iniziative dell’estate cui ha partecipato lo Sci Club 18, Audi Experience 2015. Una serie di attività ha visto impegnati gli ospiti in alcuni eventi in diversi luoghi di Cortina, come il test drive, vinto da Matteo Rubelli (nella foto sopra).

I PROSSIMI APPUNTAMENTI Lioro de Nadà, 4 gennaio Gara di slalom gigante alle 5 Torri. IX Trofeo UCI (Unione Circoli Italiani), 31 gennaio Gara di slalom gigante alle 5 Torri. Coppa Italia Master Faloria e Cristallo, Trofeo Reale Mutua Assicurazioni, 6 e 7 febbraio Quattro gare in due giorni, che vedranno partecipare i migliori atleti master a livello italiano e non solo. Tradizionale gara di fund raising, 13 febbraio Quest’anno la raccolta fondi sarà a favore di Dynamo Camp. Freeride Challenge Punta Nera, dal 25 al 27 marzo Unica tappa italiana del Freeride World Tour Qualifier e del Junior Freeride Tour. 55° Italo Suisse, dal 31 marzo al 3 aprile Si rinnova la sfida nata nel 1937 tra lo Sci Club 18 e lo Sci Accademico Svizzero (SAS). Gara sociale. Nella foto sopra l’avvocato Giorgio Simeone (in piedi), Giorgio Croci e Federica Rosazza Folonari.

Picnic alla Club House. Da sinistra: Paolo e Francesca Scaroni, Giuli Piovene, Costanza di Canossa d’Amelio, Clementina Scaroni Radice Fossati e Piero Colonna.

www.sciclub18.it

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Sci Club Cortina Un’estate di grandi soddisfazioni per lo Sci Club Cortina, a partire dalla premiazione come miglior sci club del Veneto a Longarone Fiere, durante la presentazione delle squadre del Comitato Veneto.

I ragazzi dello sci club si allenano con un’escursione in MTB a Fiames.

Allenamento indoor ad Amenville.

Giornata di allenamento a campo libero a Stubai, per ritrovare il feeling con la neve dopo il periodo di “allenamento a secco”.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI Gare FIS, dal 25 al 27 gennaio Gran Premio Ragazzi Allievi, 14, 21 e 28 febbraio Gran Premio Lattebusche, 14, 21 e 28 febbraio Gare FIS giovani, 5 e 6 marzo Faloria Ski Challenge, 1 maggio

www.sciclubcortina.it

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Sci Club Druscié

La Rossa Cortina Summer Games Contest. Podio della categoria Orsi, Competizione Scatto Matto: 1° Selam, 2° Fenoaltea, 3° Menardi.

Quest’estate lo Sci Club Druscié è stato partner di La Rossa Cortina Summer Games Contest, una manifestazione che ha coinvolto più di 100 bambini e ragazzi, con giochi, staffette, musica, canti e balli. Nella foto, tutti riuniti per la fase finale: la premiazione delle gare con ringraziamento ai bambini partecipanti.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI Trofeo Lattebusche, 17 gennaio Circuito Belluno Alta, categoria baby e cuccioli. Trofeo Ascotrade, 14 febbraio Circuito Belluno Alta, categoria ragazzi e allievi. Druscié Ice Party, 16 febbraio Trofeo Minnaja, 5 marzo Gara Sociale Sci Club Druscié Cortina A.D., 26 marzo

Golf Race Sci Club Druscié. La seconda edizione della gara di golf invitational 9 buche organizzata dallo Sci Club Druscié ha visto i giocatori confrontarsi sul campo disegnato da Peter Harradine e Silvio Bernardi. Nella foto lo slalomista italiano Cristian Deville, ospite d’eccezione insieme a Marco Pastore, immortalato con il presidente dello Sci Club Druscié, Fabio Alberti.

www.sciclubdruscie.it

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Scuola Sci Azzurra

Una nuova divisa per la Scuola Sci Azzurra, presentata a inizio dicembre, durante il Cortina Fashion WeekEnd 2015, al Patagonia Store (in occasione del Patagonia Ride Safe Day, giornata dedicata alla sicurezza in pista e fuori pista) e all’Enoteca Baita Fraina.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

Fiaccolata di fine anno, 30 dicembre Da Rumerlo fino a Socrepes, una discesa in notturna con fiaccole e pile frontali in compagnia dei maestri. Gara di Natale, 3 gennaio Tradizionale gara di fine corso per tutti i bambini dei corsi collettivi natalizi. Gara di Carnevale, 12 febbraio Tutti in maschera per la gara di Carnevale che conclude la settimana bianca sulle piste. Aperitivo sotto le stelle, 19 febbraio Aperitivo con vista mozzafiato dalla terrazza del rifugio Pomedes e discesa in notturna lungo la Tofanina. In collaborazione con Cantine Ferrari Trento.

www.azzurracortina.com

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Tennis Country Club

© Marco Caldara

Premio Chiarino Cimurri. La tradizionale serata all’Hotel de la Poste che ha visto Giovanni Cimurri (il terzo da sinistra), nipote dell’indimenticato Chiarino, consegnare il “campanile” a Matteo Mursia (manager Rcs), Ernesto Colnago (fondatore della storica azienda di biciclette), Gianni Milan (vicepresidente FIT ) e Vittorio Selmi (tour manager ATP). A destra, Andrea Mantegazza.

© Marco Caldara

© Marco Caldara

È stato uno degli eventi sportivi di punta dell’estate, che per il secondo anno consecutivo a Cortina ha regalato grandi emozioni: l’ATP Challenger Tour 2015. Nella foto accanto, il vincitore Paolo Lorenzi alla premiazione (tra Andrea Mantegazza e Paola Bergamo), con il finalista Maximo Gonzales. Di fianco a quest’ultimo, il vicepresidente Fit ATP Gianni Milan.

In occasione dell’ATP Challenger Tour Paolo Lorenzi , Filippo Volandri e Matteo Viola si sono alternati sul campo da tennis costruito su una delle più belle terrazze delle Dolomiti, a Cima Tofana. Un match entusiasmante a 3.248 metri di quota.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI Savoia Christmas Cup, IV ed., 26 dicembre Simone Bolelli, attuale detentore della Savoia Cup, verrà sfidato da Filippo Volandri, vincitore della prima edizione. Evento in partnership con Grand Hotel Savoia, Cortina for Us e Porsche. Grande sfida di Capodanno, 1 gennaio Tennisti di livello mondiale si sfideranno con grandi personaggi dello spettacolo per un’iniziativa il cui ricavato andrà in beneficenza alla Croce Bianca. Torneo Gesti Bianchi. I vincitori Fedon (primo a sinistra) e Rossi (terzo da sinistra) con Giacinto Terlizzi, manager Domina (secondo da sinistra), Andrea Mantegazza e Paola Bergamo.

www.tenniscortina.it

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ART NEWS II

Quando l’arte racconta la storia a cura di Lucia Portesi – consulenza di Alessandra de Bigontina

«Amor sacro o amor profano? Resta il dubbio, ma anche la certezza di trovarsi davanti a una delle più grandi opere del Rinascimento» Arnoldo Foà

C

orreva l’anno 1492. Mentre Cristoforo Colombo scopriva l’America, Rodrigo Borgia saliva al soglio pontificio col nome di Papa Alessandro VI. Inizia così la storia de Il Bambin Gesù delle mani, un affresco di rara bellezza, nascosto per circa 500 anni, creduto scomparso, secondo alcuni mai esistito davvero, e oggi in esposizione a Cortina. Un incredibile intreccio di arte, di Storia e di storie, di amor sacro e amor profano. Un’opera unica, che unisce le vite del Vasari, del Pinturicchio, della fascinosa Giulia Farnese, dei Borgia e dei Gonzaga, sullo sfondo, potente e misterioso, della Roma rinascimentale. Il Bambin Gesù delle Mani, 1492-1493, dipinto murale staccato a massello (48,5 x 33,5 x 6,5 cm). The Baby Jesus of the Hands, 1492-1493, mural painting removed with the stacco technique (48.5 x 33.5 x 6.5 cm).

I

t was 1492, in the powerful and mysterious Renaissance Rome of Pope Alexander VI (Rodrigo Borgia), when the story of The Baby Jesus of the Hands, a fresco of incomparable beauty, began. This unique work by Pinturicchio is today exhibited in Cortina, after 500 years during which it was lost. 79


Farnese

Papa Alessandro VI Borgia

«Q

uando nacqui a Perugia, attorno al 1460, ero “solo” Bernardino di Betto. Pinturicchio lo sarei diventato qualche anno più in là. Ho avuto in vita grandi riconoscimenti e successi, diventando maestro famoso sia nella pittura su tavola, sia nell’affresco. Ebbi il privilegio di lavorare per ben cinque papi, tra cui Alessandro VI Borgia. Ero il suo artista favorito e nel 1492 mi commissionò, per i suoi appartamenti in Vaticano, quello che oggi conoscete in una sua parte come Il Bambin Gesù delle mani. Chi avrebbe mai immaginato le vicissitudini di quest’opera destinata, come me d’altronde, per tanto tempo all’oblio? Dopo la mia morte, infatti, per secoli mi hanno tenuto nascosto negli archivi della pittura rinascimentale… Solo alla fine dell’Ottocento, la critica, soprattutto quella straniera, ha iniziato a intravedere un ruolo tutto mio nel grande affresco della Storia dell’Arte italiana e non solo».

Giulia

Bernardino di Betto detto “il Pinturicchio”

i Pro tago nisti

«M

«V

enni al mondo a metà del Quattrocento con il nome di Don Rodrigo de Borja y Doms. Di me hanno scritto tutto e il contrario di tutto. Mecenate, dissoluto, potente, energico, abile nel governo, amante dell’arte. Il Savonarola mi bollò come simoniaco, eretico e infedele. E forse a ragione… Ma chi di voi può sapere quanto sia duro il governo di una città come Roma negli anni del Rinascimento? Se non ho dato la mia vita per la Chiesa, posso almeno dire di averla sacrificata per la mia famiglia, per i miei figli, Cesare e Lucrezia, in particolare. Venni incoronato in San Pietro il 26 agosto 1492. Nello stesso anno chiesi al mio artista prediletto, il Pinturicchio, un’opera speciale, che doveva accompagnare l’arrivo di ogni notte, così come ogni mio risveglio. Per questo la volli nella sopra-porta del mio cubicolo in Vaticano, ché io potessi vederla disteso dal mio letto. Nel ritratto: io, ovviamente, adorante uno splendido Bambin Gesù benedicente, in braccio a una bellissima Madonna. Ma quel quadro è sempre stato, per me, qualcosa di molto più prezioso e personale di una semplice raffigurazione istituzionale…».

i hanno sempre chiamata “Giulia la bella”. Dicono che il mio volto sia tuttora un meraviglioso mistero. Storici e critici hanno creduto di riconoscermi in numerosi ritratti e opere di artisti a me contemporanei. Secondo alcuni sarei la Dama con Liocorno di Raffaello, o la bionda figura della sua Trasfigurazione, altri mi vedono ne La testa femminile di Sebastiano del Piombo. Quel che è certo, ma che voi oggi potete solo immaginare, è che fui la Vergine dell’affresco che venne commissionato al Pinturicchio da Rodrigo Borgia, Papa Alessandro VI, mio amato e mio amante.»

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Il Bambin Gesù delle mani

la Tra ma

U

n piccolo affresco dalla grandissima potenza, splendido esempio di arte umbra rinascimentale: oggi il Bambin Gesù del Pinturicchio si mostra così. Ma nell’enigmatico intreccio di quelle cinque mani, altrimenti inspiegabilmente presenti al centro del quadro, si nasconde una storia molto più complessa e ricca di mistero, definitivamente risolta soltanto nella primavera del 2004. La prima testimonianza di questo dipinto risale a Le Vite di Giorgio Vasari, che nel 1568 scriveva così: «Ritrasse il Pinturicchio, sopra la porta d’una camera, la signora Giulia Farnese nel volto d’una Nostra Donna; e nel medesimo quadro la testa di esso Papa Alessandro che l’adora». Un papa, quindi, ritratto con la propria amante nelle vesti della Madonna e che, per giunta, compie un gesto – toccare il piccolo piede di Gesù – fino ad allora concesso solo a una ristrettissima cerchia di santi e figure bibliche. Una composizione che rasenta la blasfemia, cogliendo un ritratto paterno più che papale. All’epoca del Vasari, Papa Borgia era morto ormai da oltre 60 anni: dato il contenuto del controverso capolavoro, non è difficile intuire perché da allora fosse stato prima occultato dietro una pesante stoffa e una canonica Madonna del Popolo, per essere poi anche parzialmente distrutto. Nel 1665, infatti, Papa Alessandro VII Chigi ordinò il distacco e lo smembramento dell’affresco sacrilego e legato al tumultuoso ricordo dei Borgia. Il volto di Rodrigo venne con ogni probabilità distrutto, il bambino e la Madonna sopravvissero, forse grazie alla particolare bellezza che li caratterizzava. Separati e mimetizzati in cornici dorate, furono ridotti a singoli capolavori di arte umbra, “nulla” di più. Della composizione originaria, così come delle sue parti superstiti, poco a poco si perse ogni traccia: molti iniziarono a credere che l’affresco non fosse realmente mai esistito e che il Vasari avesse solo messo nero su bianco una delle tante leggende fiorite attorno ai Borgia e i Farnese.

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T

his small fresco of great power is a splendid example of Renaissance art. The enigmatic intertwining of the five hands hides a more complex and intriguing story, known through literary sources, which was resolved only in the spring of 2004. The first evidence of its existence dates to 1568 when Giorgio Vasari in his Le Vite reported of a fresco above the door of a room where Pinturicchio had portrayed the Pope with his lover Giulia Farnese, as the Madonna. It is easy to understand why the controversial masterpiece was first hidden behind thick curtains and then partially destroyed in 1665 when Pope Alexander VII Chigi demanded the dismantling of the sacrilegious fresco linked to the tumultuous memory of the Borgias’. Rodrigo’s face was probably destroyed while the Madonna and Baby, thanks to their delicate grace, survived but were separated and camouflaged with golden frames. Every trace of the original composition disappeared and would have never been discovered without the words by Vasari.


N

ovembre 1940. Mantova. Casualmente in visita da una nobildonna locale, Giovanni Incisa della Rocchetta, storico dell’arte e figlio della principessa Eleonora Chigi Albani della Rovere, viene a conoscenza di un olio su tela del primo Seicento: nel ritratto, un papa adorante una madonna con bambino. Tra stupore ed eccitamento, l’illustre visitatore romano riconosce all’istante la vicinanza con altri due dipinti a lui molto familiari. Studia la corrispondenza di Francesco IV Gonzaga, duca di Mantova in quel periodo, e rilegge il Vasari. Poco a poco tutti i tasselli del mosaico iniziano a tornare al loro posto: la tela mantovana è la copia esatta del quadro del Pinturicchio, commissionata nel 1612 al Pietro Facchetti dallo stesso Gonzaga. Appassionato collezionista, il duca desiderava per sé e la sua famiglia, anche una prova tangibile dei benefici concessi dai Borgia ai Farnese. L’affresco di cui parlava Vasari era esistito davvero.

N

ovember 1940 in Mantova. The Art historian and son of Princess Eleonora Chigi, Giovanni Incisa della Rocchetta, is presented with an early 17th century oil on canvas portraying a pope adoring a madonna with baby. The exciting discovery prompts the historian to review Vasari’s and Gonzaga’s writings and he realizes that the canvas is the exact copy of Pinturicchio’s work, that Gonzaga, Duke of Mantova, had commissioned to Pietro Facchetti in 1612. The fresco mentioned by Vasari did exist.

Il Bambin Gesù oggi

La copia di Pietro Facchetti

il Gran Finale

E

veniamo al 2004. Sul mercato antiquario viene intercettato un lacerto di pittura muraria della fine del ‘400. Ritrae uno splendido Bambin Gesù e cinque mani: il professor Franco Ivan Nucciarelli vi riconosce finalmente il Bambino “superstite” del Pinturicchio. Dopo un oblio di oltre cinque secoli, l’opera è stata acquisita dal gruppo Margaritelli e affidata alla Fondazione Guglielmo Giordano perché ne promuova lo studio e la divulgazione. Oggetto di un accurato restauro, il Bambin Gesù delle mani sta finalmente compiendo il giro del mondo nei più importanti musei, dal Guggenhaim di New York al Musèe Maillod di Parigi, fino a Palazzo Venezia a Roma. A Cortina, l’esposizione del prezioso gioiello rinascimentale, progetto di Krt, è stata inaugurata durante la quinta edizione del Cortina Fashion WeekEnd, al Museo Rimoldi delle Regole d’Ampezzo, dove sarà visibile, nello splendido allestimento curato dallo Studio Gellner, fino a gennaio 2016.

I

n 2004, after a five century long oblivion, a strip of wall painting of the late 15th century is intercepted at an antique market. It portrays a beautiful Baby Jesus held by five hands. The work was purchased by Gruppo Margaritelli and given to Fondazione Guglielmo Giordano to promote its study and diffusion. After meticulous restoration, Baby Jesus of the Hands is now being exhibited in the most important museums of the world. In Cortina it will be exhibited at the Mario Rimoldi Museum of the Regole d’Amezzo, in a scenic set created by Studio Gellner, until January 2016.

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Andrea Margaritelli, vice presidente della Fondazione Giordano

il Mece nate Come ricorda la sua “prima volta” davanti al Bambin Gesù del Pinturicchio? L’arte ha sempre avuto

Imprenditoria privata vs cultura in Italia: qual è il pensiero della Fondazione Giordano? L’Italia detie-

un ruolo speciale nella mia famiglia, e nonostante sia stato abituato a vivere in un ambiente dove si respirava cultura, quest’opera ha su di me un fascino del tutto particolare. Sono ormai passati dieci anni da quando la vidi per la prima volta, ma ancora oggi sento un brivido osservandola e ripercorrendone la storia, che seduce perché fuori dal comune. Un papa controverso, la sua amante, un artista provocatorio, tutti ingredienti che qui sono riuniti in un solo dipinto, o meglio affresco, straordinario. Devo poi ringraziare il professor Franco Ivan Nucciarelli, uno dei massimi studiosi ed esperti del Pinturicchio, a cui sono legato da un rapporto di amicizia e stima, e senza il quale l’opera non sarebbe forse mai giunta alla Fondazione Giordano.

ne il più vasto e ricco patrimonio artistico mondiale e non dobbiamo avere paura di valorizzarlo. Investire in cultura non vuol dire sprecare denaro, significa invece scommettere sul futuro, sul turismo, sulla divulgazione della conoscenza con vantaggi sia a livello sociale che economico. In questo contesto, l’imprenditore può e deve fare la sua parte e Listone Giordano, tramite la Fondazione, segue da anni questo cammino. Abbiamo coscienza dell’infinito potere della cultura e lo Stato, senza dubbio, deve essere protagonista, ma il settore privato non può chiamarsene fuori perché il sapere “fertilizza” tutta la società civile. Mission e prossimi progetti. Listone Giordano e la sua Fondazione saranno ancora impegnati nel sostegno della cultura. Dal circuito di arte moderna piuttosto sperimentale e d’avanguardia come Artour-o Il Must, ad altre che ancora non posso anticipare per non rovinare la sorpresa. Il mio sogno è completare l’opera del Pinturicchio recuperando almeno uno dei protagonisti “mancanti”, ma per ora mi accontento, si fa per dire, di condividere questo tesoro con il resto del mondo.

Da dove nasce la scelta di condividere questo tesoro con il grande pubblico? L’arte e la cultu-

ra sono un bene universale che contribuisce a educare l’umanità al bello e alla pace. Questa è la filosofia che da sempre ispira la Fondazione Giordano; l’opera del Pinturicchio ha una forza emotiva così elevata che non potevamo certo tenerla nascosta. Per questo l’affresco ha girato il mondo, facendosi testimone dei più profondi valori di italianità; a Cortina abbiamo voluto esporlo completo del suo corredo video-grafico che ne racconta la storia. Dopo l’esordio a Roma, c’è stata Perugia, ma anche tappe all’estero in Usa ed Europa, e il pubblico è sempre rimasto incantato nello scoprire questa vicenda che lo riporta indietro nei secoli e nella storia.

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NATURA E CULTURA

La vostra anima è un paesaggio squisito testi di Francesco Vidotto foto di Nicolò Miana

Moderni “viandanti dolomitici su un mare di neve”. La mano del fotografo li ha immortalati, l’intuizione dello scrittore “dà voce” ai loro pensieri

* Da Claire de lune, Fêtes galantes, Paul Verlaine 85


In molti mi chiedono perchĂŠ scalo le montagne. Lo faccio per lo stesso motivo per cui credo in Dio: non ne ho idea.

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Ăˆ proprio vero: il tramonto, in Dolomiti, è una fotografia che non sbiadisce mai.

Alle volte la vita è un duetto di sguardi con il cielo. 88


Tutte le foto su:

Mi sono chiesto a lungo come mai le Dolomiti fossero talmente belle, poi, un pomeriggio l’ho capito: perché sono fragili. La bellezza è fragilità. 89


TOP EVENTS

Non chiamatele (solo) gare a cura di Elena Tartaglione

Motori rombanti, lucide carrozzerie, meravigliosi bolidi vintage. Tre piloti d’eccezione, Arturo Merzario, Giuliano Canè e Silvia Nicolis ci raccontano la “loro” Cortina, protagonista di altrettante grandi sfide per auto storiche: la leggendaria Coppa d’Oro delle Dolomiti, l’affascinante gara invernale WinteRace e la new entry del 2015, Cortina Fabulous Race, una “gara non gara” all’inseguimento della Pantera Rosa

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Coppa d’Oro delle Dolomiti Dal diario di viaggio di Arturo Merzario Gloria della Formula 1 (ne ha più volte sfiorato il podio), popolarissima icona delle corse automobilistiche fin dagli anni ’70, quando salvò la vita a Niki Lauda sul circuito del Nürburgring «Mi piacciono le “prime volte”: le nuove avventure, le sfide mai provate. Potrà sembrare strano, ma non ero mai stato a Cortina prima. Sono arrivato a bordo di un’Alfa rosso fiammante, il mio “cavallo a motore”, e ho alzato lo sguardo in alto, oltre la tesa del mio adorato cappello da cowboy. La vista mi ha lasciato quasi senza parole: le Dolomiti e Cortina sono uno spettacolo per gli occhi e per il cuore. Per questo la Coppa d’Oro delle Dolomiti non è solo una sfida e una rievocazione storica, ma anche un’importante vetrina per un territorio speciale. Anche per la mia auto, un’Alfa Romeo 1900 Sport carrozzata da Bertone, si è trattato di una prima volta: questa macchina non ha avuto una vita “corsaiola”, non è mai stata utilizzata in senso sportivo. Eppure per la sua epoca – è nata nel 1954 – era considerata all’avanguardia. Il motore particolarmente performante, ma soprattutto la meccanica, il cambio, i freni e le sospensioni, la rendevano un modello decisamente ambito. Era giunto il momento di renderle giustizia, correndo finalmente sull’asfalto di Cortina. E poi lo ammetto, non potevo che scegliere un’Alfa: sono legatissimo alla Casa del Biscione, ho debuttato come pilota nel 1962, su una Giulietta, e non mi sono più fermato». Il racconto di Arturo Merzario è tratto da un’intervista che verrà pubblicata sul libro fotografico di Coppa d’Oro delle Dolomiti 2015, info@coppadorodelledolomiti.it.

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Coppa d’Oro delle Dolomiti

Per saperne di più Ben 13 passi dolomitici, quattro regioni attraversate, 76 vetture partecipanti, una gara in notturna e 509 chilometri di percorso complessivo: sono i numeri che testimoniano la crescita della Coppa d’Oro delle Dolomiti, la celeberrima gara di regolarità classica che, la scorsa estate, ha visto trionfare Andrea Vesco e Andrea Guerini su Fiat 508 S Balilla Sport (nella foto accanto). Prossimo appuntamento dal 22 al 24 luglio 2016, mentre già si vocifera di una eventuale trasferta della manifestazione anche all’estero… Four unique pieces, 13 Dolomite passes, four regions, 76 cars, and night race for a total of 509 km. These figures testify the growth of Coppa d’Oro delle Dolomiti, the famous classic car regularity race. Last summer winners were Andrea Vesco and Andrea Guerini on their Fiat 508 S Balilla Sport. Next year’s race is scheduled from 22nd to 24th July 2016. www.coppadorodelledolomiti.it

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WinteRace Dal diario di viaggio di Giulio Canè Pluricampione, insieme alla moglie Lucia Galliani, dieci volte vincitore della 1000 Miglia «Se ripenso alla WinteRace, un’immagine precisa affiora alla mia mente, come un sogno: il lago di Misurina alle prime ore del mattino, quando la perfezione del silenzio è rotta solamente dallo scricchiolio del ghiaccio sotto gli pneumatici chiodati. Dopo la gelata notturna, l’aurora illumina la neve con il chiarore di mille cristalli. È stato dopo lo start, quando abbiamo iniziato a sfogliare le pagine del roadbook, che io e mia moglie Lucia abbiamo compreso fino a che punto questa edizione sarebbe stata impegnativa. Ci trovavamo nel centro di Cortina, ma con la mente eravamo già in gara, immaginavamo di guidare sulle strade innevate durante le prove cronometrate di regolarità e “di media”, al volante della nostra fedelissima Lancia Aprilia del 1938. Entrare nel mondo della WinteRace significa immergersi in un’atmosfera particolare, che si respira solamente a Cortina d’Ampezzo: un luogo magico che mi riporta all’infanzia. Come tutti i “bolognesi Doc”, da piccolo venivo qui con i miei genitori. Proprio sulle piste da sci di Cortina ho imparato ad amare il brivido della velocità, un’emozione che poi ho rivissuto anche attraverso i rally, soprattutto a bordo delle auto storiche. Io e mia moglie non ci perdiamo un’edizione della WinteRace: ogni volta ci divertiamo a scorgere nello sguardo degli altri equipaggi, specialmente stranieri, la meraviglia e l’incanto che sempre suscitano le “nostre” Dolomiti».

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WinteRace Per saperne di più Dopo l’edizione 2015, che ha chiuso con la vittoria di Gianmario Fontanella e Annamaria Covelli su Porsche 356 A del 1955 (e una significativa presenza di piloti giapponesi), torna dal 3 al 5 marzo 2016 il quarto appuntamento con la Super Classica ACI Sport, organizzata da Alte Sfere e riservata a 80 vetture costruite entro il 1976. Gli equipaggi si sfideranno lungo un percorso di oltre 400 chilometri in 70 prove cronometrate in ore diurne. Immancabile punto di partenza e di arrivo, la Regina delle Dolomiti. Tra le novità: la 1st Porsche WinteRace, speciale classifica riservata a 30 vetture monomarca, vintage e moderne. Iscrizioni aperte fino al 12 febbraio 2016. Following Gianmario Fontanella and Annamaria Covelli’s victory in 2015 with their Porsche 356 A of 1955, the Super Classica ACI Sport, organized by Alte Sfere, will come back from 3rd to 5th March, 2016. Starting from the Queen of the Dolomites 80 pre-1976 cars will compete over 400 km and 70 time trials. Among the novelties will be the 1st Porsche WinteRace, special ranking dedicated to 30 one-brand vintage or modern cars. Registrations are open until 12th February, 2016. www.winterace.it

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© giacomopompanin.com

Cortina Fabulous Race Dal diario di viaggio di Silvia Nicolis Presidente del Museo Nicolis di Villafranca e vincitrice della prima edizione della Fabulous Race «Originale, coinvolgente, divertente. Basti dire che siamo partiti alla cieca, con un unico indizio: ora e luogo in cui presentarsi. Nonostante fosse un gioco, eravamo consapevoli del valore degli altri equipaggi, che erano agguerritissimi. Cito, uno per tutti, Kristian Ghedina: un vero campione, bravo e simpaticissimo, che però non lasciava dubbi sulla sua capacità di tagliare per primo il traguardo. Io e Luca, il mio copilota, abbiamo deciso di divertirci e ci siamo calati pienamente nei panni dell’ispettore Clouseau: niente e nessuno avrebbe potuto ostacolare la nostra caccia al tesoro. E così, eccoci a bordo della nostra Maserati 3500 GT, sulle tracce de La Pantera Rosa, la celeberrima pellicola girata nel 1963 proprio all’Hotel Cristallo di Cortina, pronti a goderci le straordinarie giornate che ci ha regalato l’ultimo weekend di agosto. Il “nostro film” è stato ricco di colpi di scena: abbiamo scoperto le rocce della geologa Chiara Siorpaes, ascoltato le storie di Moreno Kerer, direttore dell’Istituto Ladino Cesa de Jan, ci siamo scatenati in pedalò sul lago di Misurina e abbiamo esplorato, in compagnia di Chantal d’Acquarone, il Castello di San Candido e il suo affascinante salone. Indizio dopo indizio, mistero dopo mistero, abbiamo raccolto tutti i tasselli necessari a svelare l’enigma finale: il “diamante rosa” di Cortina, ambito premio della caccia al tesoro, altro non è che l’Enrosadira, il gioco di luce che colora le Dolomiti al tramonto e all’alba, rendendo visibile, secondo la leggenda di Re Laurino, la magia nei petali di un giardino incantato».

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Cortina Fabulous Race Per saperne di più

© giacomopompanin.cim

Un format davvero unico. Un nuovo modo di fare turismo a Cortina: divertimento, esperienze in prima persona e auto speciali – moderne e antiche – con le quali ri-scoprire, viaggiando slow, i gioielli più nascosti del territorio. «Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre – scriveva Marcel Proust –, ma nell’aver nuovi occhi». Così la prima edizione della Fabulous Race, grazie al Cortina Car Club e alla meravigliosa ospitalità del Cristallo Hotel Spa&Golf*****L, ha dato il via ad una gara-non gara piena di sorprese: cacce al tesoro, corse in pedalò, cene danzanti, photo booth, castelli di caccia, sfilate in Corso Italia e i sorprendenti abbinamenti tra arte e scienza sotto la guida di geologi, castellani ed esperti di cultura locale. Ogni edizione della Fabulous offre una storia originale: a fine agosto 2015 l’enigma della Pantera Rosa, ambientato da Blake Edwards e Peter Sellers proprio all’Hotel Cristallo. Nel 2016, nel weekend dal 26 al 28 agosto, una nuova avventura alla scoperta della conca ampezzana e delle sue Dolomiti (per informazioni e iscrizioni segreteria@cortina-carclub.it). A brand new offer for Cortina: rediscovering the hidden jewels of the valley through the experience of slow driving in special cars, both modern and vintage. Quoting Marcel Proust: «the true discovery is not looking for new lands but looking through new eyes». The first Fabulous Race, made possible by Cortina Car Club and the exquisite hospitality of Cristallo Hotel Spa&Golf*****L, was a race-non race full of surprises. Each race offers an original story: in August, it was the enigma of the Pink Panther and new “plots” are ready for 2016 . www.cortina-carclub.it

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Gli altri eventi WinterRAID

Dolomiti Rally Historic

La quinta edizione di questo storico rally tra le Dolomiti venete, con partenza e arrivo a Cortina d’Ampezzo, si terrà l’11 e il 12 giugno. Due le competizioni nelle quali gareggeranno gli equipaggi provenienti da Italia, Est Europa, Svizzera e Austria: accanto al rally, che rappresenta l’unica gara di velocità pura sulle Dolomiti, la prova di “regolarità sport” con tempo “imposto” dall’organizzatore, lungo un percorso chiuso. L’iniziativa è organizzata da Dolomiti Motors e ha il riconoscimento del CONI e di ACI Sport.

Montagne frastagliate, ripidi tornanti, mattinate splendenti e tramonti suggestivi, tempeste di neve, ghiaccio, e il freddo nelle ossa. E naturalmente le luci dei fanali che illuminano la notte. Una competizione sportiva in un paesaggio da sogno che mette alla prova piloti e copiloti. E la sera, tutti i comfort degli hotel di prima classe. Una grande sfida ma allo stesso tempo una bellissima esperienza da vivere nell’atmosfera suggestiva della montagna innevata, con partenza e arrivo a St. Moritz, facendo tappa a Bormio e Cortina d’Ampezzo. La 13esima edizione si terrà dal 13 al 16 gennaio. Tra le novità di quest’anno: il Special Prize Trofeo delle Dolomiti per le auto ”veterane” prodotte fino al 1939, e il BMW Trophy, che sarà assegnato alla BMW che meglio si posizionerà in classifica.

This fifth historic rally across the Veneto Dolomites will take place on 11th and 12th June, with start and finish in Cortina. The speed race, the only one in the Dolomites, will be followed by a regularity trial. The event is organized by Dolomiti Motors with the support of CONI and ACI Sport.

Challenging jagged mountains, steep bends, bright mornings, evocative sunsets, snow blizzards, freezing cold, car lights brightening up the night, and the comfort of first class hotels: this is the WinterRaid. The 13th event will take place from 13th to 16th January, starting and finishing in St. Moritz, stopping at Bormio and Cortina d’Ampezzo. New for this year are the Special Prize Trofeo delle Dolomiti for vintage pre-1939 cars and the BMW Trophy awarded to the best placed BMW car.

www.dolomitimotors.com

Ferrari Cavalcade

Organizzato da Ferrari SpA per i suoi 100 top clients a livello mondiale, l’evento vede ogni anno ben 100 vetture Ferrari in viaggio alla scoperta dei più bei territori italiani, lungo tutta la penisola. Nel 2016 sarà il turno del Veneto, dal 22 al 27 giugno. Non poteva mancare Cortina d’Ampezzo tra le mete selezionate, dove i driver arriveranno il 23 giugno, sfilando nel centro della località ampezzana.

www.raid.ch

500 Miglia

Passione e territorio. È dal desiderio di creare un evento che racchiudesse questi due “valori”, che alcuni amici hanno dato vita a questa competizione per veicoli storici, nel 1999. Una gara diversa dalle altre, che non ricalca vecchi circuiti ma tante strade dimenticate, permettendo di ritrovare il piacere della guida, senza sentirsi costretti a correre, per scoprire e gustare percorsi sempre nuovi e suggestivi del Belpaese. L’edizione 2016, la 18esima, si terrà dal 15 al 17 aprile tra Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto. Con partenza da Brescia e tappa a Cortina nella seconda giornata.

The event, organized by Ferrari SpA for its 100 top world clients, features a journey to discover Italy and its most scenic territories. In 2016, from 22nd to 27th June, it will be the turn of the Veneto district and on 23rd June the cars will arrive in Cortina parading through the city centre. www.cavalcade.it

This race ventures on forgotten roads rather than old circuits, so that competitors can find new pleasure in driving, discovering and appreciating new and enchanting routes of the Italian territory. The 18th event will take place from 15th to 17th April, 2016 across Lombardy, Trentino-Alto Adige and Veneto regions, starting from Brescia and stopping in Cortina on its second day. www.500miglia.net

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NUTRI-MENTI

Cortina 3.0: a “brand new” story di Davide Gabrielli

In un mercato orientato al marketing 3.0, perennemente alla ricerca di storytelling appassionanti, Cortina ha veramente molto da raccontare: oggi una parte importante della sua identità è racchiusa nel nuovo merchandising brandizzato, capace di veicolare i valori della gastronomia e del territorio

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a cinque anni ormai abbiamo superato la frontiera del marketing 3.0: quell’evoluzione importantissima del consumatore e del come intende consumare oggi. Si tratta, forse, del più significativo cambiamento di mercato, dato dal fatto che il cliente finale ha dichiarato di non fidarsi più di chi “vende”. Affermiamolo pure con forza: oggi le modalità con le quali stimolare il mercato devono essere diverse. Prima di tutto, debbono essere genuine e vere, perché nell’era del web rischiare di fare una promessa maggiore della capacità di mantenerla può generare un passaparola negativo davvero pericoloso, soprattutto perché il cliente oggi si fida moltissimo degli Ugc (user-generated content), ossia del contributo spontaneo dei consumatori sotto forma di blog, recensioni o informazioni varie. Le modalità per affrontare il mercato contemporaneo restano quindi principalmente due: essere convenienti, oppure essere diversi, distinguersi. La prima necessita di approcci particolari (l’impresa deve lavorare sulla quantità e sulla massa), mentre la seconda ha 112


bisogno di una grande capacità di trasferire il valore dichiarato e promesso con costanza ma, soprattutto, coerenza. Una località turistica come Cortina può lavorare al meglio nel cercare di definire la promessa più corretta da fare al mercato, e quindi al suo cliente ideale, ma poi questa promessa va mantenuta da tutti coloro che fanno parte della località. Va mantenuta sicuramente da chi vende posti letto, da chi vende esperienze sportive, da chi vende abbigliamento, food, ma anche da chi ripara una auto, da chi è dietro uno sportello informazioni, persino dal semplice passante a cui viene chiesta un’informazione. Più alto è il posizionamento e maggiore attenzione dovrà essere posta ai dettagli, anche quelli “micro”, ai messaggi e ai mezzi utilizzati per comunicare l’identità al mercato. In questo senso anche un merchandising brandizzato e specifico, appositamente pensato, e realizzato con grande coerenza può dare un interessante contributo e rappresentare sicuramente un plus. Se la destinazione intende creare un “brand territoriale” forte e percepibile, dovrà lavorare con estrema coerenza ed una sana testardaggine. Lo dovrà fare con la consapevolezza che solo la sommatoria di tanti piccoli e grandi dettagli riusciranno a fare la differenza. Ciò, poiché solo la capacità di essere coerenti garantirà un futuro alla località e soprattutto un percepito di marca, di valore ed esclusività. Cortina ha tanto da raccontare e la sua magnifica storia deve essere trasmessa con tutta la cura che merita. 113


Il marchio Cortina: “la scalata” dello scoiattolo rosso a cura di Cortina Marketing Se.Am.

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ortina possiede un tesoro dal valore inestimabile: il suo nome, noto in tutto il mondo. Un patrimonio in termini di immagine, il cui potere evocativo è stato a volte sottovalutato. La storia del rilancio del brand Cortina, un progetto nato e voluto da Cortina Marketing Se.Am., inizia a molti chilometri di distanza dalle Dolomiti, negli Usa. «Un nostro importante cliente americano ci ha chiesto una birra dal nome riconoscibile, un prodotto di qualità – racconta Gianantonio Tramet, titolare di Tramite srl, società con una ventennale esperienza come broker nella grande distribuzione del food e non solo, scelta da Cortina Marketing Se.Am. come partner. Ho pensato subito a Cortina: una località simbolo a livello internazionale. È nata così la birra Cortina: un prodotto a forte connotazione territoriale, che evoca esclusività, italianità ed eccellenza». Ma perché limitarsi a una birra? Il progetto si è allargato e punta ora a promuovere la località attraverso la creazione di una linea di prodotti food e non food riuniti sotto il brand Cortina. Prodotti resi riconoscibili dall’iconico scoiattolo ampezzano, che fanno della genuinità e del le114


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he evocative power of the name Cortina represents a treasure of inestimable value which has often been underestimated, but not anymore. Its relaunch started in the U.S.A, when «an important American client asked for a quality beer whose name could be recognized – says Gianantonio Tramet, owner of Tramet srl, experienced food broker who has been entrusted with the project –. This is how Birra Cortina was born: a product with strong local characteristics which evoke exclusivity, Italian character, and excellence». The Cortina brand project widened to create food and non food lines, centred on genuine products by local producers. Birra Cortina was therefore followed by a number of food products, among which are cheese, speck, juices, jams, herbal tea, chocolates, cookies, and the wine Cortina produced with local grapes. The non food line features sophisticated textiles which recall Cortina’s world. The valley exclusivity and beauty are at the basis of the strong bond between products and territory, whose qualities are transmitted to the consumers, enhancing Cortina as itself and as brand name.

game con le realtà produttive locali il loro punto di forza. Sono nati così, oltre alla birra Cortina, una Superpremium a bassa fermentazione, il formaggio Cortina, elemento base della cucina locale, lo speck Cortina, una linea di succhi e di confetture al mirtillo, lampone e more, tisane e infusi Cortina dalle proprietà benefiche. E ancora, cioccolatini Cortina prodotti con materie prime selezionate, una serie di biscotti dolci e biscotti salati e una linea di grissini. Non poteva mancare il vino Cortina, un rosé prodotto con uve del territorio. La linea non food comprende invece prodotti tessili realizzati con materiali ricercati e grafiche personalizzate che richiamano il mondo di Cortina, al contempo vintage e moderno. Il forte legame che si è voluto creare tra i prodotti e il territorio ampezzano consente di creare un circolo virtuoso del valore che si racchiude nel brand Cortina stesso. Nelle sue diverse declinazioni, il prodotto acquista la sua forza dal territorio, noto per bellezza ed esclusività, e la trasmette al consumatore grazie alla sua presenza e all’esperienza di acquisto che ne deriva, aumentando il valore dell’immagine del territorio stesso e arricchendo di significati il brand.

I prodotti a marchio Cortina saranno in vendita nel nuovissimo Cortina Store di Cortina Marketing Se.Am., in Piazza Roma 4. Appuntamento con l’evento di presentazione, lunedì 28 dicembre in Piazza Angelo Dibona.

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MA(L)GAZINE

Da Kobe a Cortina: il segreto Zen della perfezione a cura di Paolo Tassi

Giunto a pochi metri, mi fermo e lo indico: «Eccolo». I miei “clienti” alzano gli occhi dal sentiero, si arrestano e lo squadrano per un momento, ammutoliti. Quanto a me, ostento grande sicurezza, ma dentro un dubbio mi assilla come un tarlo. Sarà lui? Sarà abbastanza?

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n gruppo di viaggiatori giapponesi è venuto a Cortina per un “safari” fotografico alla ricerca del larice perfetto. Nientemeno. Cosa vorrà dire? Mi vengono in mente, in rapida successione, i ciliegi in fiore, i bonsai, meravigliose miniature della natura, i giardini giapponesi, così precisi da contemplare perfino l’imperfezione come parte della composizione. Espressioni di un popolo in cui la raffinatezza estetica è assoluta, elevata quanto le aspettative che questi speciali visitatori ripongono nella nostra ricerca, e in me. Dobbiamo trovare “Il Larice”, dunque, quello perfetto. Non sapevo che potesse esistere. Da dove cominciare a cercare? Quanti larici vivono nei boschi d’Ampezzo? Un vago ricordo risale il corso della memoria e decido di dirigere i miei compagni di ventura verso Mietres. Proprio qui dovrebbe esserci un esemplare di notevole bellezza. E infatti… «Oh!»: esclama il turista vicino a me. Ci siamo. Click. Sembra il rumore di una goccia che cade. Click, click, click. Gli otturatori delle macchine fotografiche scattano forsennati, una delicata pioggia di click si posa sui rami biondi del larice, sulla nuvola dorata di aghi che infiamma il bosco autunnale. È il verdetto che aspettavo. Ci sentiamo appagati, e nell’euforia generale si crea quella particolare complicità che scioglie le lingue. Vengono da Kobe. Io racconto che qui, da noi, c’è un negozio di articoli sportivi con lo stesso nome, Kobe Sport, appunto. 116


Altissima qualità della cucina.

Nessuna stella, forchetta o cappello da chef, la nostra genuina guida alle malghe d’Ampezzo esprime il suo giudizio in bicchieri, ça a va sans dire, di latte.

Mi descrivono la bellezza della loro città, e mentre avanziamo nel bosco, complice l’ora di pranzo in rapido avvicinamento, cominciamo a parlare di cibo, uno degli argomenti preferiti a ogni latitudine. È risaputo che dalle loro parti la carne è eccezionale: i manzi vengono nutriti con abbondanti dosi di birra e massaggiati quotidianamente per rendere la carne più grassa e morbida. Esatto, i loro bovini si ubriacano e godono di un servizio degno di una beauty farm. L’immagine ai miei occhi appare buffa, e lo diventa ancora di più quando il gruppo dei fotografi inizia a mimare il gesto con cui si massaggia l’animale, esibendosi in ampi movimenti circolari. Ah sì? Voglio rilanciare anch’io. Quanto a tradizioni gastronomiche non possiamo essere da meno. Noi qui facciamo delle “palle” buonissime! E mimo il gesto. Prendono forma nel palmo delle mani, come delle palle di neve. Sono colorate, si fanno con pane, formaggio, speck, spinaci, e si mangiano asciutte, o in brodo. I canederli, eh sì. Forse gli piaceranno. Anzi, sicuramente. Ma dovremo trovare anche qui l’esemplare perfetto. Non sarà difficile perché siamo immersi nel bosco di Larieto, il lariceto più esteso d’Europa, che “custodisce” una malga molto speciale. I rami ondeggiano dolcemente al vento, accarezzano il cielo. I miei clienti non sanno più da che lato voltarsi: ogni inquadratura è migliore della precedente. Una nuova pioggia di click accompagna la scoperta, tra esclamazioni di compiacimento. Ciascuno di loro può scegliere il suo larice personale. È quasi un segreto Zen quello che ci rivela la foresta: qui, ogni albero è perfetto. Ogni larice è “Il Larice”. Ma è ora di concentrarsi anche su un altro tipo di meraviglia, questa volta completa di gusto e olfatto: il pranzo. Ed eccoci arrivati davanti a El Brite de Larieto. I miei compagni ricominciano a mimare il gesto del cibo che vorrebbero oramai a ogni costo assaggiare. Giuliana e Riccardo Gaspari, i gestori, aprono la porta e per un istante restano perplessi davanti a questa comitiva a dir poco strana, che non la smette di ruotare le mani per aria. Poi ridono, hanno capito, ha funzionato. Canederli, canederli per tutti! Che assaggiamo nella speciale versione del giovane e già pluripremiato chef Riccardo: impasto di rapa rossa su un letto di crema di rafano. Scendiamo a valle, sazi nel corpo e nella mente, senza dimenticare una sosta alla boutique del formaggio del Piccolo Brite: nessuno può resistere a un goloso souvenir di due esperienze talmente perfette.

El Brite de Larieto Località Larieto Strada per Passo Tre Croci www.elbritedelarieto.it

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COSA BOLLE IN PENTOLA

Ai fornelli insieme a

Valentino Russo

Da sinistra, la “nuova leva” in cucina Kevin Campigotto, lo chef Valentino Russo e il gestore del Rifugio Col Gallina, Raniero Campigotto.

RIFUGIO COL GALLINA Una cucina del territorio sopra i 2.000 metri, nel cuore delle Dolomiti Patrimonio UNESCO. www.lagazuoi5torri.dolomiti.org

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a cura di Eleonora Rigato foto di Giacomo Pompanin

Il ricettario di CORTINA.TOPic

Torta di grano saraceno

Lavorare il burro con lo zucchero e i tuorli d’uovo fino a ottenere una consistenza spumosa; unire successivamente la farina di grano saraceno, le mandorle tritate, la vaniglia, il lievito e mescolare. Montare gli albumi a neve ferma, aggiungerli al composto e amalgamare. Versare il tutto nello stampo e cuocere in forno a 165 gradi per 40 minuti circa. Dopo aver sfornato la torta e averla fatta raffreddare, estrarla dallo stampo e tagliarla a metà in senso longitudinale: farcire con la marmellata e cospargere con zucchero a velo.

Per 8-10 persone

200 grammi di burro 190 grammi di zucchero 220 grammi di farina di grano saraceno 180 grammi di mandorle tritate 5 uova 450 grammi di marmellata di mirtilli rossi 1 bustina di vaniglia in polvere 1/2 bustina di lievito Zucchero a velo q.b.

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Pietro Bocus

Pietro Bocus con le figlie, Alessandra e Francesca.

RISTORANTE ALBERGO VILLA ORETTA Un po’ di Venezia tra le Dolomiti, nella cucina di questo albergo a gestione famigliare, dove ogni tanto il “padrone di casa” ama dare una mano ai fornelli. www.villaoretta.com

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Il ricettario di CORTINA.TOPic

Sfogliatina di pere calda, con gelato alla panna Per una persona

1 disco di pasta sfoglia classica di circa otto centimetri di diametro 2 pere Cannella in polvere q.b. Zucchero q.b. Zenzero q.b. Zucchero a velo q.b. Mandorle q.b. Nocciole q.b. 1 pallina di gelato alla panna artigianale Per la crema: 2 tuorli d’uovo 75 grammi di farina 500 millilitri di latte 100 grammi di zucchero 1 limone 1 arancia 1 bastoncino di cannella 1 pizzico di sale

Preparare la crema a caldo sul fuoco, dopo aver emulsionato uova e zucchero: aggiungere lentamente il latte intiepidito, quindi il bastoncino di cannella, la buccia del limone e dell’arancia e un pizzico di sale. Portare a ebollizione continuando a mescolare in modo che non si formino grumi. Una volta che il composto si sarà addensato a sufficienza, spegnere il fuoco ed estrarre la vaniglia e le bucce degli agrumi. Lasciare raffreddare la crema e stenderla sulla base di pasta sfoglia. Spolverare con dei “croccantini” ottenuti caramellando un po’ di zucchero con le mandorle e le nocciole tritate. Affettare le pere, precedentemente cotte con succo di limone e arancia, zenzero e cannella, e disporle sulla sfoglia in modo circolare creando una “torretta”. Infornare per alcuni minuti a fuoco medio. Da servire ancora calda, dopo aver spolverato la superficie con un po’ di zucchero a velo e guarnito il tutto con il gelato.

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Save the Date Inverno 2016

© Dino Colli

a cura di Cortina Marketing Se.Am.

CULTURA, INTRATTENIMENTO E SPETTACOLO Concerto di Natale del Corpo Musicale Cortina d’Ampezzo Basilica Minore 27 dicembre www.corpomusicalecortina.it Spettacolo teatrale “Le Olimpiadi del ‘36” di Federico Buffa Alexander Girardi Hall 30 dicembre www.federicobuffa.com

© bandion.it

Cortina New Year’s Eve Party Stadio Olimpico del Ghiaccio 31 dicembre www.cortinapolostyle.com Mercatini di Natale Corso Italia fino al 6 gennaio www.cortinadolomiti.eu Vin brûlé a cura dell’UL’dA Corso Italia fino al 20 marzo www.ulda.dolomiti.org Esposizione de I Cinque Tavoli dell’Architettura “Barbara Cappochin” Corso Italia fino al 7 febbraio www.barbaracappochinfoundation.net

Una Montagna di Libri fino a Pasqua www.unamontagnadilibri.it Carnevale all’ampezzana dal 4 al 9 febbraio www.cortinadolomiti.eu Festival e Accademia Dino Ciani Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi Cristallo Hotel Spa & Golf Grand Hotel Savoia dall’11 al 14 febbraio www.festivaldinociani.com Cortina Terzo Millennio Miramonti Majestic Grand Hotel dal 26 dicembre al 3 gennaio

ARTE E STORIA The sparkling Alps icons! Ikonos Art Gallery fino al 15 marzo www.stefanozardini.com Pinturicchio, Il Bambin Gesù delle Mani Museo d’Arte Moderna “Mario Rimoldi” delle Regole d’Ampezzo fino al 31 gennaio www.musei.regole.it Cortina e dintorni 1915-17. Diari, reperti e fotografie Alexander Girardi Hall da gennaio www.cortinadolomiti.eu

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© Riky Felderer

Cortinametraggio dal 14 al 20 marzo www.cortinametraggio.it


© www.wisthaler.com

© giacomopompanin.com

© www.wisthaler.com

Qualificazioni preolimpiche di Hockey dall’11 al 14 febbraio hockeycortina.it Granfondo Dobbiaco-Cortina “World Tour Long Distance” 13 e 14 febbraio www.dobbiacocortina.org

WinteRace dal 4 al 6 marzo www.winterace.it Campionato italiano assoluto di Short Track e Coppa Italia giovanissimi 5 e 6 marzo www.fisg.it IL GRANDE SPORT

Coppa del Mondo di Snowboard 19 dicembre www.snowboardclubcortina.com WinterRAID dal 14 al 16 gennaio www.raid.ch

Campionati Europei invernali Sport d’Impresa dal 9 al 13 marzo www.ecwgcortina2016.it Freeride Challenge Punta Nera dal 25 al 27 marzo www.freeridepuntanera.com

Coppa del Mondo di Sci alpino femminile 23 e 24 gennaio www.cortinaclassic.com Campionati italiani Vigili del fuoco dal 28 al 30 gennaio www.vigilfuoco.it Palio dei Sestieri 7 febbraio

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Campionato italiano serie A di Hockey settembre-marzo www.hockeycortina.it

E molto altro ancora visibile dalla Web App:


CORTINA.TOPic per Cortina Marketing Se.Am.

Cortina Marketing Se.Am. L’ente di promozione della Regina delle Dolomiti Fiere, workshop ed eventi in Italia e all’estero, attività di PR, ufficio stampa e web marketing, realizzazione di materiali informativi e creazione di prodotti a marchio “Cortina” nel nuovo negozio in Piazza Roma, a pochi passi dall’Info Point in Corso Italia

Cortina Marketing Se.Am. promuove Cortina d’Ampezzo attraverso la partecipazione a fiere, workshop ed eventi in Italia e all’estero, offrendo assistenza in loco a giornalisti e operatori del settore italiani e stranieri, e partecipando ad azioni condivise con il Dolomiti Superski e con l’associazione europea Best of the Alps, di cui Cortina è l’unica rappresentante italiana. Cortina Marketing Se.Am. segue la comunicazione della Regina delle Dolomiti nel Bel Paese e oltre confine, grazie all’attività di PR e ufficio stampa su media nazionali e internazionali. Un organismo votato a promuovere l’immagine della località anche attraverso l’attività di web marketing, la realizzazione di video, servizi fotografici, Web App e strumenti multimediali, nonché la progettazione e stampa di materiale informativo multilingue e la creazione di prodotti a marchio “Cortina” acquistabili presso il nuovo negozio “Cortina Store” in Piazza Roma. Cortina Marketing Se.Am. è inoltre accoglienza sul territorio, con la gestione dell’Info Point in Corso Italia – punto di riferimento nevralgico per tutta la destinazione – e l’assistenza personale in molteplici lingue.

Cortina Marketing Se.Am. promotes Cortina d’Ampezzo through participation to fairs, workshops and events in Italy and abroad, offering “on the field” assistance to Italian and foreign journalists and professionals of the sector. It also co-participates with Dolomiti Superski and the European Best of the Alps, of which Cortina is the sole Italian representative. Cortina Marketing Se.Am. employs its press office and other PR activities to spread the image of the Queen of the Dolomites in national and international media. Its aim is to promote the city’s profile through web marketing, video publications, photographic services, web apps, and multimedia instruments. The project is active in the planning and printing of multilingual informative literature and the creation of “made in Cortina” products, available at the new store in Piazza Roma. Moreover, Cortina Marketing Se.Am. takes care of hospitality thanks to its Info Point in Corso Italia – reference point for all destinations – and the personal assistance available in many languages.

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360 PUNTI DISTRIBUTIVI PER IL NUMERO 15 DI CORTINA.TOPic Una diffusione sempre più allargata e mirata per il magazine ufficiale della Regina delle Dolomiti. Su www.cortina.dolomiti.org l’elenco costantemente aggiornato e completo di descrizioni e immagini dei CORTINA.TOP Friends, le location in Italia e all’estero che distribuiscono la rivista. A wider and more focused distribution for the official magazine of the Queen of The Dolomites. The constantly updated list of CORTINA.TOP Friends, the Italian and foreign locations that distribute the magazine, can be found on the website www.cortina.dolomiti.org.

In volo con TURKISH AIRLINES

NELLE VIP LOUNGE degli AEROPORTI di VENEZIA e TREVISO

Negli aeroporti: Galileo Galilei di Pisa, Sandro Pertini di Torino, Guglielmo Marconi di Bologna, Capodichino di Napoli, Cristoforo Colombo di Genova, Milano Malpensa di Milano, Fiumicino di Roma www.turkishairlines.com Turkish Airlines, con un network di ben 280 destinazioni in 111 nazioni, è la prima compagnia aerea al mondo per numero di Paesi raggiunti nonché per numero di destinazioni internazionali. Turkish Airlines è stata eletta per il quinto anno di fila ‘Migliore Compagnia d’Europa’ e per il settimo ‘Migliore Compagnia del Sud Europa’, oltre ad aver vinto i premi globali per ‘Migliore Business Class Lounge’ e ‘Miglior Pasti in Business Class Lounge’ agli Skytrax World Airline Awards 2015. Tra i tanti esclusivi servizi offerti dalla compagnia, vi sono anche le suggestive cene a lume di candela e i “Flying Chef” a bordo, che garantiscono ai passeggeri l’atmosfera, il lusso e il gusto di un vero ristorante a ben 10.000 metri di altezza. Dall’Italia Turkish Airlines offre 146 collegamenti settimanali con l’hub intercontinentale di Istanbul, operando voli in 10 città italiane (Milano, Roma, Venezia, Bologna, Torino, Genova, Napoli, Catania, Pisa e Bari). Turkish Airlines opera 24 voli settimanali dall’Aeroporto Marco Polo di Venezia, il più vicino a Cortina d’Ampezzo, collegandolo sia all’aeroporto di Istanbul-Atatürk sia a quello di Istanbul Sabiha Gokcen, offrendo scali comodi e frequenti per tutte le altre destinazioni del proprio ampio network. Per maggiori informazioni, visitare www.turkishairlines.com o chiamare il call center italiano allo 051 376 42 22

Il sistema aeroportuale Venezia-Treviso, gestito dal gruppo Save, rappresenta un punto di forza imprescindibile per tutto il nord-est, in grado di assecondare le esigenze di mobilità di un territorio particolarmente vivace, sempre attento a cogliere le opportunità offerte dai nuovi mercati e interessato, al tempo stesso, a far conoscere al mondo le sue ricchezze culturali e ambientali. www.veniceairport.it www.trevisoairport.it

In treno con ITALO CORTINA.TOPic è nelle stazioni di: Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Milano Porta Garibaldi, Roma Ostiense, Roma Tiburtina, Torino Porta Susa, Venezia Santa Lucia. www.italotreno.it

NTV SpA è il primo operatore privato italiano sull’Alta Velocità con il treno Italo. Con il nuovo orario invernale in vigore dal 13 Dicembre 2015, Italo effettua 56 viaggi giornalieri tra 15 stazioni di 11 città: Salerno, Napoli, Roma Termini, Roma Tiburtina, Firenze, Bologna, Reggio Emilia, Milano Rogoredo, Milano Centrale, Torino Porta Nuova, Torino Porta Susa, Padova, Verona, Venezia Mestre, Venezia Santa Lucia. Per acquistare i biglietti di Italo, sono disponibili i consueti canali di vendita di Ntv: il sito web italotreno.it, la nuova “app” Italo treno, il Contact Center Pronto Italo (06.07.08), le agenzie di viaggio convenzionate e le biglietterie di Casa Italo in tutte le stazioni servite dai treni NTV.

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VERONA 1965 - 2015 LITOPAT DA SEMPRE ALL’AVANGUARDIA

La nostra esperienza è cresciuta con profonde radici sul territorio fino ad espandersi a livello internazionale. Con l’installazione della nuova macchina Roland 900 XXLP abbiamo completato un processo di innovazione aziendale che dura da oltre 50 anni. Specialisti della stampa dal 1965. Creativi da sempre.

Our experience, deeply rooted in the territory, has grown up to an international development. By installing the new Roland 900 XXLP machine we completed an important process of business innovation that has lasted for over 50 years. Printing experts since 1965. Creative ever since.


NOJELES D’ANPEZO

Ciak sotto le Tofane

Ah, quei Sessanta, gli anni in cui Cortina si era travestita da Hollywood e si passava dalla dolce vita sul Tevere a quella sul Boite! Certo, meno storia, ma lo stesso scintillio di star, starlette e intellettuali a gogò, tutti insieme trascinati nell’ingorgo più festaiolo del mondo. Quando Sordi girava al Faloria (ma senza le Orsoline), Sinatra si riposava al Cristallo dalle acrobazie del colonnello von Ryan, e lungo Corso Italia passeggiava la pantera rosa di Peter Sellers o risuonava il passo più affascinante del western d’autore, che naturalmente era quello di Henry Fonda. C’era però anche lo spettacolino delle signore Macché divi del cinema o della tv, della “Cortina bene”, tutte in fila, infreddolite nelle macché pop singer da 20 milioni di dischi: pellicce di cincillà e in attesa del cestino-merenoggi le vere star sono i cuochi, pardon, gli chef da fornito ogni giorno dalla produzione a due stelle o tre forchette. Non passa giorno, inalle comparse. Che cosa si faceva – e fatti, che non li si veda su qualche canale maneggiare ancora si fa – per un mignolo intingoli, mentre le librerie ostentano, accanto ai saggi nel cinema! di filosofia e di scienza, ricettari di ogni gusto e quantità. Così, tra vegani, vegetariani e gli ultimi carnivori, la gastronomia è entrata di prepotenza nel mondo dell’alta Sono all’incirca 26.000, ordinati cultura (ma forse lo era già quando a Cortina si mangiacome si conviene nelle scansie della bibliova la vera paella catalana al Cervo d’oro dell’Europa, teca comunale. Al primo piano del municipio o la sublime pasta e fagioli al grill dell’Alaska). Ha vecchio di Cortina, se ne occupa con grande cura scritto Brillat-Savarin, fisiologo del gusto: «Gli anie competenza il cosiddetto “responsabile”, che in mali si nutrono, l’uomo mangia, ma solo l’uoquesto caso è anche filosofo e scrittore, nel senso di mo di spirito sa mangiare». Un tempo per una laurea in filosofia e di qualche romanzo concepito diventarlo c’era l’Artusi, oggi dobin passato con l’entusiasmo e le doti di chi crede nel biamo accontentarci di Anvalore catartico della parola creativa. Così, dopo un pertonella Clerici. corso non rettilineo, Mauro è finito là, dove era giusto che arrivasse: tra i libri della grande raccolta aperta alla lettura di coloro che continuano ad amarli. Sono qualche migliaio ogni anno i giovani che studiano e le persone di ogni età che scelgono di incontrare il mondo con l’antica e Alcuni già lo sanno, in molti non se lo aspettano, rassicurante mediazione della letma a Cortina esiste un vigneto. Proprio dietro al Coteratura. Sempre un bello divilla, e con l’aiuto di qualche complice, lo ha piantaspettacolo. to tempo fa, tra l’ilarità generale, il “Comin” (altrimenti noto come Federico Menardi). Un originale, uno spirito inquieto, forse il solo capace di imbarcarsi in una impresa a dir poco improbabile. Sono passati alcuni anni e invece il vigneto è sempre lì, anzi, a scorno di ogni incredulità, ha persino cominciato a produrre i primi frutti. Così, da artigiano del legno, “Comin” è passato a maestro di cucina, perché la sapienza del vino doveva per forza estendersi alla gastronomia di sapori originali, persino di quelli perduti nella storia dei secoli più lontani: una cultura di cui l’eco c’è anche nel nome latino – Gaudeamus – che ha dato alla sua associazione un richiamo alle radici del gusto e un invito al piacere di chi sa goderne.

Tutti a tavola

Stare con i libri

Vino al vino

a cura di Ennio Rossignoli

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ALBUM COLLECTION Nr.1

Benvenuti a Cortina! Ecco come l’amministrazione comunale accoglierà , fino a Pasqua, gli ospiti in arrivo dalla Statale 51: 21mila Led, alternativa eco-compatibile all’illuminazione tradizionale, vivacizzeranno il Trampolino Italia, uno dei simboli sportivi per antonomasia della Regina delle Dolomiti.

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FEUILLETON

I cuori cambiano, anche all’inferno Ancora una puntata del nostro romanzo di appendice, Accadrà a Cortina. Cosa, di preciso, ce lo racconta questa volta, tra realtà e fantascienza, Alberto Garlini, scrittore e poeta italiano, ospite della XIII edizione di Una Montagna di Libri

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a anni, l’uomo non tornava a Cortina. Le montagne erano grotte di silenzio. L’alba sorgeva dentro la nebbia che saliva da valle. Le nubi nere. I burroni. Forse il grido di un camoscio. Aveva scritto del suo paese e poi aveva dimenticato di averne scritto. Gli era stata rimproverata la furbizia. Avevano ragione. Ma lo scricchiolio dei passi sulla neve era il timbro delle parole che lo avevano reso famoso. Nessuno scarto, nessuna scusa. La baita era al termine di un sentiero corroso. Giunto davanti alla porta, la chiave elettronica scattava a vuoto. Ne fu sconcertato: il Dna non si modifica. Gli aprì Margherita. Era indecisa su come affrontare il problema. Sfavillò un ultimo fulmine. Aveva mani da bimba, ma sporche di nicotina. «Entra pure, è casa tua…». Vicino all’idrogenario giocava il bambino. «Ho conosciuto delle cose nuove, le ho perse…», disse l’uomo. «Tornare indietro non è mai una scelta…». «Ho visto i burroni». «Sono qui, come altrove». All’uomo venne da piangere. «Non è il momento», disse Margherita. «Ti prego». «I cuori cambiano, anche all’inferno». Il giorno dopo l’uomo ripartì. Margherita non si svegliò per salutarlo. Il bambino spingeva una rotella contro il fuoco. www.unamontagnadilibri.it

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Alberto Garlini presenterà il suo ultimo libro, Piani di vita (Marsilio), il 6 gennaio 2016, alle ore 18.00, all’interno di Una Montagna di Libri, la rassegna di incontri con l’autore di Cortina d’Ampezzo, in programma fino a Pasqua.




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