Coolclub.it n.61 (Febbraio 2010)

Page 41

AVANTI POP

Cinque brani di successo che piacciono anche a Coolclub Marina and the Diamonds – Hollywood Marina Diamandis si candida al ruolo di nuova stella a corta conservazione della musica pop. Ne abbiamo viste tante, alternarsi, in questi mesi. Entusiasmo alle stelle della critica, forse assuefatta a musica di certo non eccelsa in questo periodo storico. Entusiasmo anche di chi vi scrive, ultimamente ben più attento alle evoluzioni antropologiche del pop che a quelle qualitative dell’indie. Ha una voce decisamente superiore alla media dei periodi, la presenza scenica invece la rende meno appetibile ai tabloid. Vedremo per quanto tempo splenderanno i diamanti, i “gioielli di famiglia” (parafrasando il titolo del suo album d’esordio). Il singolo spudoratamente commerciale lascia intendere che sarà l’ennesima mucca da mungere. Ellie Goulding – Under the sheets Come sopra. Presenza scenica ancora meno chiara, voce sicuramente peggiore. Ma i soliti ben informati sono già impazziti e lo dimostra il Brit Award della critica nell’anno entrante, Anche qui, singolo che cerca il colpaccio e nasconde qualità più apprezzate dai lettori di Coolclub.it. Il coraggio nelle scelte, prima di tutto. Dimostrato nelle sue esibizioni incerte dal vivo, o firmando una collaborazione con Frankmusic dopo uno scambio di messaggi via Myspace. Confermando cantando qua e là in remix poco autorizzati. Scegliendo un produttore che potrebbe offuscare il suo ego, Starsmith, e i suoi tappeti elettronici estremamente aggressivi. Chi manderà in pensione anticipata? Lily Allen – 22 La principale candidata è Lily. Le foto della sua cellulite durante un’esibizione a Sydney hanno fatto il giro del mondo con velocità decisamente superiore ai suoi singoli. La polemica sul download (il)legale di brani l’ha costretta a chiudere

il suo blog per gli insulti. Eppure finora era riuscita a difendersi egregiamente, anche grazie ad un album che, per quanto pop, era perlomeno onesto. Questo singolo è perfettamente centrato. Ma Lily non è più così tanto amata ed interessante come accadeva sino a pochi mesi fa, e questo esercito di giovinotte non la aiuterà di certo a passare la nottata. E lei, non a caso, dice di voler smettere di cantare, o di provare a farlo. Florence and the Machine – You got the love Di Florence si parla tanto e da tanto. In Italia non aveva mai sfondato. Sino a questa You got the love, forse il singolo meno rilevante dell’album d’esordio della rossa Fiorenza, Lungs, e forse proprio per questo capace di raggiungere il successo. Nel video un’inspiegabile forzatura di registi ed esperti di marketing porta la giunonica ma non bellissima cantante inglese a dimenarsi tra allestimenti a forma di luna, feste, baccanali e riti di vario genere. Speriamo che ora si prosegua con la scoperta di quest’ottimo progetto folk-pop, magari recuperando i primi singoli, belli quanto ignorati. Jamie Cullum – Don’t stop the music Azzardo, genio o entrambe le cose? Per quanto Jamie Cullum fosse un soulman abbastanza atipico, ancora troppo giovane per apparire credibile nel suo ruolo di crooner circondato dal fumo del tabacco, non ci aspettavamo una cover. Di Rihanna, poi. Una cover che conteneva un campionamento preso dal top della produzione di Michael Jackson. La distanza tra originale e riadattamento è tale da rendere l’esperienza di ascolto assai piacevole. Perché non la riconosci facilmente, e se la riconosci pensi “ma guarda questo!” Azzardo, genio e anche un bel po’ di classe per un tentativo difficilissimo di innovare e far divertire. Dino Amenduni 41


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.