Quaderni Gesualdiani 1 2015

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I MAESTRI CORDARI NELLA NAPOLI CINQUE-SEICENTESCA

Ogni corda armonica era costituita da un certo numero di budelli (in proporzione al diametro richiesto) i quali venivano attorcigliati tra loro grazie ad una particolare macchina. Una delle estremitĂ della corda era assicurata ad un gancio, si fissava poi al di sotto un peso di varie dimensioni per tenderle e poi ruotarle per farle bene attorcigliare secondo i dettami desiderati; le budella giĂ precedentemente erano state impregnate con una soluzione a base di allume di rocca per indurirle. Poi le corde venivamo messe ad asciugare su telai, sbiancate, tenendole per una nottata in una stanza contenente vapori di zolfo e poi ancora rifinite con strofinature fatte con crini di cavallo e sostanze varie. Infine si ungevano con olio di oliva e si avvolgevano in matasse per essere impacchettate. Il numero di budelli necessari per la costruzione di ogni corda variava da un minimo di due ad un massimo di 50 (tale numero serviva poi a distinguere ed a contrassegnare la corda stessa). Era proibito utilizzare corde spaccate (ovvero budelli suddivisi longitudinalmente). Non era un lavoro facile giĂ in partenza, a causa proprio del diverso spessore di uno stesso intestino,44 cosicchĂŠ anche nellÂśintrecciare piĂš fili per formare una corda, facilmente si creavano dei dislivelli che avrebbero poi portato ad una negativa ricaduta sullÂśemissione del suono. La distribuzione delle varie fasi lavorative avveniva secondo una graduazione dei ruoli e delle competenze, ben specifica ed a struttura verticistica, ma in caso di necessitĂ a tutti era richiesto di espletare ogni sorta di incombenza, anche la piĂš umile. 'L EDVH YL HUDQR L ÇĽPD]]LHULÂś, ad essi competeva nei giorni pari di ciascuna settimana, andare dai macellai a raccogliere le loro merci per poi iniziare le fasi della loro SXOL]LD SRL YL HUDQR JOL ÇĽVWULVFLDWRULÂś con lÂśincarico di ungere, lustrare e conservare le FRUGH JLj IDWWH L ÇĽFDSDWRULÂś addetti a dividere le budella sulla base della loro grandez]D L ÇĽWRUFLWRULÂś ed infine vi era il Maestro a capo della bottega che sovrintendeva a tutte le operazioni determinando le proporzioni delle varie misture, per infine sceglie44

Gli intestini, composti dal duodeno, dal digiuno e dallÂśileo, presentano nella loro lunghezza, spessori diversi: piĂš sottile il duodeno, piĂš spesso lÂśileo. 88


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