Corriere dell'Economia n. 24/2025

Page 1


Corriere dell‘Economia

Sintesi esplicative di documenti e studi a carattere economico di rilievo nazionale, europeo ed internazionale, con link ai documenti ufficiali.

Legge di bilancio 2026 - A.S. 1689 - Quadro di sintesi degli interventi

ISTAT: Il mercato del lavoro - III trimestre 2025

Agenzia Entrate: flat tax al 5% per gli straordinari degli infermieri

ISTAT: Produzione industriale - Ottobre 2025

ISTAT: le prospettive per l’economia italiana nel 20252026

Corriere dell‘Economia

Legge di bilancio 2026 - A.S. 1689

12 25

Quadro di sintesi degli interventi

1. Contesto macroeconomico e di finanza pubblica

• Crescita: il PIL reale programmatico è stimato in aumento dello 0,5% nel 2025, 0,7% nel 2026, 0,8% nel 2027 e 0,9% nel 2028. La crescita è trainata dalla domanda interna, mentre le esportazioni nette hanno un contributo negativo nei primi due anni.

• Debito e deficit: il rapporto debito/PIL resta elevato (circa 136-137% nel quadriennio 2025-2028). L’indebitamento netto della P.A. scende dal -3,0% del PIL nel 2025 al -2,6% nel 2027-2028, con saldo primario già positivo e in miglioramento.

• Inflazione: l’indice armonizzato dei prezzi al consumo è previsto intorno all’1,71,9% annuo nel periodo 2025-2028.

• Lavoro: l’occupazione cresce moderatamente (tra +0,6% e +1% annuo), con tasso di disoccupazione in calo dal 6,0% nel 2025 al 5,6% nel 2028.

• Nuova governance UE: la manovra si inserisce nel quadro del nuovo Piano strutturale di bilancio a medio termine, basato sul controllo della spesa netta e su un orizzonte pluriennale coincidente con la legislatura.

2. Impianto della manovra e saldi di bilancio

• Il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato è pari a 154,8 miliardi nel 2026, 138,4 miliardi nel 2027 e 92,1 miliardi nel 2028, con un peggioramento rispetto al tendenziale di 4,6; 5,7; 7,1 miliardi.

• La prima sezione della legge comporta, per il 2026, maggiori entrate per circa 2,5 miliardi e maggiori spese per circa 7,9 miliardi (al netto degli interessi), per un impatto netto di 5,4 miliardi.

• La seconda sezione genera invece minori spese per 865 milioni nel 2026.

• Considerando anche gli effetti positivi dell’ultima rimodulazione del PNRR, l’effetto complessivo della manovra sul saldo netto da finanziare nel 2026 è di +4,1 miliardi.

• In termini di spesa netta, il tasso di crescita programmatico è stimato a +1,6% nel 2026, +1,9% nel 2027 e +1,6% nel 2028, in linea con il Piano strutturale di bilancio.

Corriere dell‘Economia

3. Principali misure sul lato delle entrate

Aumento del gettito

• Revisione delle locazioni brevi, con limitazione dell’aliquota ridotta al 21% a specifiche condizioni.

• Interventi sul regime dei dividendi e sull’accesso al regime di esclusione da imposizione.

• Differimento parziale della quota deducibile IRES e IRAP di alcuni componenti negativi di reddito per banche e intermediari finanziari.

• Modifiche al contributo straordinario sugli extraprofitti delle banche, con maggior gettito nel 2026.

• Sospensione della deduzione di componenti negativi connessi alle DTA.

• Incremento progressivo delle accise su tabacchi e aggiornamento delle accise su benzina e gasolio.

Riduzione del gettito

• Rimodulazione dell’IRPEF: riduzione dal 35% al 33% della seconda aliquota, con meccanismo che sterilizza il beneficio per redditi complessivi superiori a 200.000 euro.

• Revisione in senso più favorevole dell’imposta sostitutiva sui premi di risultato e sulle forme di partecipazione agli utili dei dipendenti privati.

• Ulteriore rinvio al 2027 dell’entrata in vigore di plastic tax e sugar tax.

4. Principali misure di spesa e di politica economico-sociale

Fisco e sostegno ai redditi

• Rifinanziamento del Fondo per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità e della Carta “Dedicata a te” (500 milioni annui nel 2026 e 2027).

• Regime fiscale agevolato per rinnovi contrattuali, premi di produttività e lavoro notturno/festivo dei dipendenti privati.

• Proroga delle agevolazioni IRPEF sui redditi dominicali e agrari di coltivatori diretti e IAP.

• Nuova definizione agevolata dei carichi affidati alla riscossione (“rottamazione quinquies”).

• Sgravi fiscali per le assunzioni e detassazione del trattamento accessorio del personale delle pubbliche amministrazioni.

• Introduzione di un regime di iper-ammortamento (IRES e IRPEF) per investimenti in beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale.

Corriere dell‘Economia

Famiglie, povertà e welfare

• Modifica dell’Assegno di inclusione e contestuale rimodulazione del Fondo per il sostegno alla povertà.

• Incremento delle pensioni minime per soggetti in condizioni disagiate.

• Integrazione al reddito per lavoratrici madri con almeno due figli e reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro.

• Revisione dei criteri per il calcolo dell’ISEE, con maggiori oneri.

• Potenziamento del Fondo a sostegno dei caregiver familiari e istituzione di un Fondo per il sostegno abitativo dei genitori separati o divorziati.

Pensioni e previdenza

• Proroga dell’APE sociale per determinate categorie.

• Aumento stabile (20 euro mensili) delle pensioni per soggetti in condizioni disagiate.

• Mitigazione dell’incremento dei requisiti anagrafici e contributivi per il pensionamento nel 2027 (solo un mese) con piena applicazione dal 2028, con esclusione delle categorie gravose/usuranti.

• Anticipo di tre mesi della liquidazione di TFS/TFR per i dipendenti pubblici che maturano il diritto alla pensione dal 2027.

Sanità

• Incremento del finanziamento del Servizio sanitario nazionale: +2,4 miliardi nel 2026 e +2,65 miliardi annui dal 2027, destinati in parte significativa al rinnovo dei contratti del personale sanitario.

Imprese e investimenti

• Credito d’imposta ZES unica Mezzogiorno e per imprese nelle Zone logistiche semplificate (ZLS), con plafonds pluriennali rilevanti.

• Rifinanziamento della Nuova Sabatini per investimenti in beni strumentali delle PMI.

• Rifinanziamento del Fondo per la promozione degli scambi e l’internazionalizzazione delle imprese.

Cultura, ricerca, giovani

• Riorganizzazione e incremento dei fondi per la ricerca (+150 milioni annui dal 2026).

• Sostituzione della Carta del merito e Carta cultura giovani con la nuova “Carta valore”, a parità di stanziamento annuo.

• Riduzione del Fondo cinema e audiovisivo rispetto agli anni precedenti.

Corriere dell‘Economia

Sicurezza, protezione civile e ricostruzione

• Istituzione di un fondo per la riduzione dell’esposizione a situazioni di rischio (350 milioni nel 2026).

• Rifinanziamento di interventi per la ricostruzione dei territori colpiti da calamità naturali.

Enti territoriali e istruzione

• Cancellazione della restituzione delle anticipazioni di liquidità delle Regioni, con assunzione del debito da parte dello Stato.

• Nuove modalità di calcolo del Fondo crediti di dubbia esigibilità per gli enti locali.

• Incrementi del Fondo per l’assistenza ai minori, del Fondo speciale per l’equità dei livelli dei servizi, e del Fondo integrativo statale per le borse di studio universitarie.

Altre misure

• Stanziamento di circa 2 miliardi nel 2026 per far fronte agli effetti finanziari derivanti da contenziosi nazionali ed europei.

5. Contenuto della seconda sezione (rifinanziamenti e definanziamenti)

La seconda sezione della legge ha un contenuto sostanziale, poiché tramite rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni modifica le dotazioni di spesa di molte leggi vigenti.

• Per il 2026 determina complessivamente minori spese per circa 990 milioni, pur includendo importanti rifinanziamenti e tagli.

• Tra i principali rifinanziamenti: manutenzioni straordinarie di RFI e ANAS, Fondo emergenze nazionali, Fondo missioni internazionali, edilizia penitenziaria, strumenti finanziari multilaterali e programmi di investimento per la difesa.

• Tra i principali definanziamenti: Fondo assunzioni per le amministrazioni statali, Fondo per l’avvio di opere indifferibili, risorse per i caregiver (parzialmente riallocate) e per la cooperazione allo sviluppo.

Corriere dell‘Economia

ISTAT: Il mercato del lavoro

III trimestre 2025

Quadro d’insieme

• Le ore lavorate crescono dello 0,7% sul trimestre precedente e del 2% su base annua; nello stesso periodo il PIL aumenta dello 0,1% congiunturale e dello 0,6% tendenziale.

• Gli occupati calano lievemente su base congiunturale (-45 mila, -0,2%), per effetto della riduzione dei dipendenti a termine e della crescita degli indipendenti; su base annua, dopo 17 trimestri, la crescita si arresta e il livello resta sostanzialmente stabile.

• I disoccupati diminuiscono nel trimestre (-3,9%) ma aumentano di poco in un anno (+0,8%); gli inattivi 15-64 anni crescono sul trimestre (+0,7%) e diminuiscono sull’anno (-0,3%). I tassi restano stabili su base annua: occupazione 62,5%, disoccupazione 5,6%, inattività 33,6%.

Offerta di lavoro (famiglie)

• Aumentano i dipendenti a tempo indeterminato (+0,7% annuo) e gli indipendenti (+2,2%), mentre calano marcatamente i dipendenti a termine (-8,6%) e i rapporti a tempo parziale (-7,6%), a favore del tempo pieno.

• Il tasso di occupazione cresce tra i 50-64enni e nel Mezzogiorno, ma diminuisce tra i giovani 15-34 anni e nel Centro-Nord; il tasso di disoccupazione sale soprattutto tra i 15-24 anni e i 35-49 anni.

• L’inattività diminuisce tra scoraggiati e pensionati/non interessati al lavoro, mentre aumenta per motivi di studio e familiari; il tasso di inattività resta comunque al 33,6%.

Domanda di lavoro delle imprese

• Le posizioni lavorative dipendenti nell’industria e nei servizi aumentano dello 0,4% sul trimestre e dell’1,6% su base annua, con una crescita più forte per il full time (+1,7%) rispetto al part-time (+1,3%).

• Le ore lavorate per dipendente crescono dell’1,0% congiunturale e dell’1,3% tendenziale; il ricorso alla Cassa integrazione scende a 7,2 ore ogni mille ore lavorate (-1,5 ore rispetto a un anno prima). 11 12 25

Corriere dell‘Economia

• Prosegue il calo delle posizioni in somministrazione (-1,9% annuo), mentre il lavoro intermittente è in forte crescita (+6% annuo).

Costo del lavoro e posti vacanti

• Il costo del lavoro per Ula aumenta dello 0,8% sul trimestre e del 3,3% sull’anno, spinto soprattutto dai contributi sociali (+4,8% annuo) e in misura minore dalle retribuzioni di fatto (+2,8%).

• Il tasso di posti vacanti è pari all’1,8% (domanda di lavoro insoddisfatta), in lieve aumento congiunturale (+0,1 punti) ma in diminuzione rispetto a un anno prima (-0,2 punti).

Parte metodologica

• Una sezione finale illustra in dettaglio fonti, definizioni, errori campionari, intervalli di confidenza e revisioni per tutti i principali indicatori (occupati, disoccupati, ore lavorate, posizioni dipendenti, tasso di posti vacanti, costo del lavoro).

INPS: Gestioni artigiani e commercianti – nuova emissione avvisi bonari

Gli Avvisi Bonari saranno disponibili nel “Cassetto previdenziale Artigiani e Commercianti” e verrà inviata una e-mail di alert ai titolari delle posizioni contributive e agli intermediari che hanno comunicato il proprio indirizzo e-mail. In caso di pagamento già eseguito, il contribuente potrà trasmettere la quietanza tramite l’apposito servizio online (“Invio quietanza di versamento”). In caso di mancato pagamento, l’importo sarà successivamente richiesto mediante Avviso di addebito con valore di titolo esecutivo. 10 12 25

Il messaggio INPS n. 3734 del 10 dicembre 2025 informa che sono in corso le elaborazioni per l’emissione degli Avvisi Bonari relativi alle rate di contribuzione fissa in scadenza a febbraio e maggio 2025 per gli iscritti alle Gestioni Artigiani e Commercianti.

Corriere dell‘Economia

Agenzia Entrate: flat tax al 5% per gli straordinari degli infermieri

La risposta n. 308/2025 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce l’ambito di applicazione dell’imposta sostitutiva del 5 per cento, prevista dall’art. 1, comma 354, L. 207/2024, sui compensi per lavoro straordinario degli infermieri dipendenti da aziende ed enti del SSN ex art. 47 CCNL Comparto Sanità 2019-2021, rettificando una precedente risposta a interpello (n. 272/2025).

Sulla base dei pareri resi dall’Ufficio legislativo del Ministro per la PA e dal Ministero della Salute, l’Agenzia conclude che:

• i compensi corrisposti per le “ore di pronta disponibilità” rientrano nel concetto di lavoro straordinario di cui all’art. 47 CCNL (in quanto, in caso di chiamata, “sono retribuite a titolo di straordinario”) e sono quindi assoggettati all’imposta sostitutiva del 5%;

INPS: Fondo di solidarietà servizi ambientali

• i compensi per le “prestazioni svolte in sede elettorale” non sono riconducibili al lavoro straordinario disciplinato dal CCNL del Comparto Sanità, ma a prestazioni regolate dalla normativa elettorale generale, e pertanto restano esclusi dall’agevolazione fiscale. 09 12 25 15 12 25

Il Messaggio INPS n. 3724 del 9 dicembre 2025 disciplina in modo operativo l’accesso ai programmi formativi finanziati dal Fondo bilaterale di solidarietà per il personale del settore dei servizi ambientali, ai sensi dell’art. 6, comma 1, lett. d), del D.I. 9 agosto 2019 come modificato nel 2023, sciogliendo la riserva contenuta nella circolare n. 85/2024.

In sintesi:

Soggetti interessati e finalità

Il Fondo può finanziare specifiche prestazioni a favore dei lavoratori, anche in esubero, per programmi di riconversione o riqualificazione professionale, eventualmente in concorso con fondi nazionali, territoriali, regionali o UE.

Corriere dell‘Economia

Presentazione della domanda

• La domanda è presentata dai datori di lavoro (o consulenti) tramite il portale INPS (“Servizi per aziende e consulenti” → “CIG e Fondi di solidarietà” → “Fondi di solidarietà”, intervento “002 Formazione”, Fondo “Fondo Servizi Ambientali”), indicando matricola aziendale e periodo.

• Può essere inviata dal giorno successivo alla fine dell’intervento formativo e non oltre 6 mesi da tale data (o dalla data dell’accordo, se successiva).

• La domanda deve indicare: periodo di formazione, numero dei lavoratori coinvolti, totale ore, importo da finanziare, data accordo sindacale, dichiarazione sul ricorso ad altri finanziamenti (con relativi dati) ed eventuale cumulo con altre prestazioni; va allegata copia dell’accordo sindacale e l’elenco dei lavoratori con retribuzione oraria lorda, ore di formazione e retribuzione da finanziare.

• La richiesta non può riguardare interventi di durata superiore a 12 mesi.

Misura del finanziamento e limite massimo (“tetto aziendale”)

• L’intervento per ciascun lavoratore è pari a retribuzione oraria lorda × ore di formazione, ridotta di quanto coperto da altri fondi (nazionali, territoriali, regionali, comunitari).

• La retribuzione mensile di riferimento è l’imponibile previdenziale del lavoratore.

• Il finanziamento è riconosciuto entro il limite massimo dei contributi dovuti dal datore di lavoro (inclusa contribuzione addizionale e straordinaria) fino al trimestre precedente la domanda, al netto degli oneri di gestione del Fondo (c.d. tetto aziendale).

Iter autorizzativo e compilazione Uniemens

• Alla domanda è associato un Ticket (codice identificativo di 16 caratteri), usato per la gestione procedurale ma non per l’esposizione sul flusso Uniemens.

• Dopo la delibera positiva del Comitato amministratore, la Struttura INPS competente rilascia l’autorizzazione per il conguaglio.

• Nel flusso Uniemens i datori di lavoro:

Ʌ indicano nell’elemento <NumAutorizzazione> il numero di autorizzazione;

Ʌ valorizzano <CongFSolCausaleACredito> con il codice “L110 – Recupero formazione Fondi di solidarietà”;

Ʌ indicano in <CongFSolImportoACredito> l’importo posto a conguaglio.

Corriere dell‘Economia

Istruzioni contabili

Viene istituito il conto “SAR30110” per la rilevazione automatizzata, tramite la procedura di ripartizione contabile del DM, degli oneri per il finanziamento dei programmi formativi evidenziati in Uniemens con il codice “L110”. In allegato è riportata la variazione al piano dei conti.

• Tassi sui depositi: 0,63%, invariato. 10 12 25 10 12 25

Banca d’Italia: Banche e moneta-serie nazionali

Prestiti al settore privato: in ottobre crescono dell’1,8% su base annua (1,6% a settembre).

• Famiglie: +2,2% (in linea con il mese precedente).

• Società non finanziarie: +1,2% (stabile rispetto a settembre).

Depositi e raccolta:

• Depositi del settore privato: +2,6% su base annua (da +2,9% di settembre).

• Raccolta obbligazionaria bancaria: +4,9% (in aumento rispetto al +3,2% di settembre).

Tassi di interesse:

• Mutui alle famiglie per acquisto abitazioni (TAEG): 3,73% (3,71% a settembre); cresce la quota di mutui con tasso iniziale fino a 1 anno (16,1% vs 11,5%).

• Credito al consumo: TAEG al 10,07% (in lieve calo rispetto al 10,24%).

• Prestiti alle imprese: tasso medio 3,52% (3,38% il mese precedente); 4,11% per importi fino a 1 milione, 3,16% oltre 1 milione.

ISTAT: Produzione industriale Ottobre 2025

A ottobre 2025 la produzione industriale italiana registra un peggioramento congiunturale e tendenziale.

• L’indice destagionalizzato cala dell’1,0% su settembre; nella media agosto-ottobre la produzione scende dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti. Su base annua (dati

Corriere dell‘Economia

corretti per calendario) l’indice generale diminuisce dello 0,3%.

• A livello di raggruppamenti di industrie, su base mensile cresce solo l’energia (+0,7%), mentre calano beni di consumo (-1,8%), beni strumentali (-1,0%) e beni intermedi (-0,3). Su base annua aumenta solo il comparto dei beni intermedi (+1,1%), con flessioni per beni di consumo (-2,0%), strumentali (-0,7%) ed energia (-0,2).

• Per settori di attività, i maggiori aumenti tendenziali riguardano attività estrattiva (+5,2%), metallurgia e prodotti in metallo (+2,7%) e gomma, plastica e minerali non metalliferi (+2,1). Le contrazioni più forti si osservano in prodotti chimici (-6,6%), tessile-abbigliamento-pelli (-5,0%) e coke e raffinazione petrolifera (-4,6).

ISTAT: le prospettive per l’economia italiana nel 2025-2026

PIL e composizione della crescita

Il PIL è previsto in aumento dello 0,5% nel 2025 e dello 0,8% nel 2026 (dopo +0,7% nel 2024). La crescita sarà dovuta interamente alla domanda interna al netto delle scorte (+1,1 punti percentuali in entrambi gli anni), mentre la domanda estera netta darà un contributo negativo (-0,6 p.p. nel 2025, -0,2 p.p. nel 2026). Il saldo della bilancia di beni e servizi resterà comunque in avanzo (2,2% del PIL nel 2025, 2,4% nel 2026).

Consumi e investimenti

I consumi delle famiglie cresceranno moderatamente (+0,8% nel 2025, +0,9% nel 2026), sostenuti da occupazione e retribuzioni e, nel 2026, anche da un calo della propensione al risparmio e della dinamica dei prezzi. Gli investimenti fissi lordi accelerano (+2,8% nel 2025, +2,7% nel 2026), trainati soprattutto da costruzioni non residenziali e macchinari, legati al completamento dei progetti PNRR; il rapporto investimenti/PIL salirebbe al 22,3–22,4%.

Scambi con l’estero

Dopo un 2025 debole, le esportazioni tornano a crescere moderatamente (+0,8% nel 2025, +1,6% nel 2026), ma le importazioni restano più dinamiche (+2,7% e +2,4%), risentendo anche del rafforzamento della domanda interna e dell’apprezzamento dell’euro. Ne deriva un contributo negativo del commercio estero alla crescita in 05 12 25

Corriere dell‘Economia

entrambi gli anni.

Mercato del lavoro e redditi

L’occupazione in ULA aumenta più del PIL (+1,3% nel 2025, +0,9% nel 2026) e il tasso di disoccupazione scende dal 6,5% del 2024 al 6,2% nel 2025 e al 6,1% nel 2026. Le retribuzioni lorde pro capite crescono del 2,9% nel 2025 e del 2,4% nel 2026, consentendo un ulteriore, seppur parziale, recupero del potere d’acquisto perso nel biennio inflazionistico 2022-2023.

Inflazione

Prosegue la decelerazione dei prezzi: il deflatore della spesa delle famiglie aumenterebbe dell’1,7% nel 2025 e dell’1,4% nel 2026, grazie soprattutto al calo delle quotazioni del petrolio e alla stabilizzazione della domanda. Il deflatore del PIL crescerebbe del 2,0% nel 2025 e dell’1,8% nel 2026, con un’inflazione complessiva inferiore alla media dell’area euro.

Revisione rispetto alle stime di giugno e metodologia

Rispetto alle precedenti previsioni di giugno 2025, il PIL 2025 è stato leggermente rivisto al ribasso (-0,1 punti), per effetto di esportazioni più deboli; sono invece rivisti al rialzo gli investimenti e al ribasso l’inflazione attesa, grazie a prezzi energetici più contenuti. Le stime sono prodotte con il modello macroeconometrico MEMo-It, che combina un’impostazione neo-keynesiana (domanda nel breve periodo) con una misura di prodotto potenziale e output gap per il lungo periodo. 05 12 25

ISTAT: Commercio al dettaglioOttobre 2025

A ottobre 2025 il commercio al dettaglio mostra un lieve recupero, ma con dinamica ancora debole in volume.

Andamento generale

• Su settembre le vendite crescono in valore (+0,5%) e in volume (+0,4%), sia per i beni alimentari sia per i non alimentari.

• Nel trimestre agosto-ottobre, rispetto al trimestre precedente, il valore resta

Corriere dell‘Economia

stazionario e i volumi scendono di 0,3%.

• Su base annua le vendite aumentano in valore (+1,3%) ma sono ferme in volume, segno che la crescita è dovuta ai prezzi più che alle quantità vendute.

Alimentari vs non alimentari

• Beni alimentari: +2,3% in valore, volumi invariati su base annua; nel trimestre lieve aumento in valore e calo in volume.

• Beni non alimentari: +0,5% in valore e volumi stabili tendenzialmente, con flessione dei volumi nel trimestre.

• Tra i non alimentari, i maggiori aumenti riguardano prodotti di profumeria e cura della persona (+4,2%), mentre il calo più marcato è per elettrodomestici, radio, tv e registratori (-2,2%).

Forme distributive e dimensione imprese

• Crescono il valore delle vendite della grande distribuzione (+2,7%), del commercio elettronico (+4,6%) e delle vendite fuori dai negozi (+1,1%).

• Le piccole superfici sono in calo (-0,5% su base annua).

• Per classe di addetti, salgono le vendite delle imprese con almeno 50 addetti (+3,2%) e delle microimprese fino a 5 addetti (+1,1%), mentre scendono quelle delle imprese da 6 a 49 addetti (-2,7%).

Revisione dati e nota metodologica

• I dati di settembre 2025 sono stati leggermente rivisti al rialzo (fino a +0,4 punti percentuali per alcune variazioni).

• Il comunicato ricorda che gli indici (base 2021=100) sono ottenuti da un’indagine campionaria sulle imprese del commercio al dettaglio e diffusi sia in valore sia in volume, con destagionalizzazione tramite procedura Tramo-Seats.

SAFETY CONFSAL

Salute e Sicurezza sul Lavoro

IL DECALOGO DELLA SICUREZZA

PER LA PREVENZIONE PARTECIPATA

I numeri parlano e ci dicono che gli infortuni e le malattie professionali continuano a crescere. Il Paese soffre quotidianamente, in termini di morti e dolore, una piaga che non si riesce ancora a debellare che produce un costo annuale stimato del 6,3% del PIL. La Confsal, a valle di un impegno ormai pluriennale sugli aspetti della safety, ha condensato le proprie proposte in un decalogo che è stato reso pubblico a Bologna in occasione del Salone di Ambiente e Lavoro, principale Fiera nazionale della salute e della sicurezza sul lavoro e che, aggiornato e integrato, è stato proposto al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, in occasione del primo incontro con le Parti Sociali convocato al Ministero il 12 gennaio 2023.

Proponiamo di

1

2

3

Creare un’Agenzia o Polo nazionale, quale soggetto unico deputato a coordinare prevenzione e vigilanza, informazione e formazione, assistenza e consulenza in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Educare le nuove generazioni alla cultura della sicurezza inserendo nei programmi didattici della scuola secondaria

“La salute e sicurezza del lavoro” come disciplina scolastica obbligatoria

Diffondere una “prevenzione partecipata” con il coinvolgimento attivo di tutti i lavoratori, mettendo la loro partecipazione al centro dell’azione di prevenzione unitamente a tutti gli attori coinvolti nel sistema di prevenzione

Promuovere la diffusione di MOG-SGSL - Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza del Lavoro - incentivandone economicamente l’adozione da parte delle aziende, tramite il credito di imposta e/o l’esenzione temporanea dal contributo INAIL 4

Favorire l'instaurarsi di un rapporto di cooperazione e collaborazione tra gli organi di vigilanza dello stato e le aziende, dando a esse la possibilità di verificare preventivamente la propria situazione effettiva sul rispetto delle norme sulla sicurezza, per poter così rimediare alle difformità rilevate 5

Incrementare fortemente l’organico degli ispettori tecnici per la sicurezza sul lavoro in modo che la vigilanza sull’applicazione della normativa abbia anche una funzione preventiva; assumendo a tal fine migliaia di giovani qualificati con adeguata preparazione nel campo ingegneristico, tecnico e scientifico

Potenziare e migliorare la formazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza - RLS - per ridurre il disequilibrio che si riscontra nella preparazione tecnica dei RLS rispetto alle altre figure aziendali impegnate nel sistema di prevenzione e protezione 7

8

9

Garantire qualità ed efficacia alla preparazione delle principali figure di sistema, dando applicazione sollecita e concreta alle modifiche normative previste dal D.L. 146/2021 (Legge 215/2021), per realizzare i cambiamenti previsti nell’ambito della formazione

Potenziare il sostegno alle iniziative di prevenzione tramite la formazione, l’informazione e la consulenza attraverso maggiori investimenti da parte dell’Inail rispetto a quelli che attualmente mette a disposizione del tessuto produttivo del Paese

Incrementare le risorse per la ricerca scientifica “prevenzionale” su infortuni e rischi emergenti, tramite l’Inail, le Università e gli altri Enti di ricerca, assicurando che i risultati dei progetti completati vengano resi più agevolmente accessibili per il trasferimento al mondo produttivo e alle Parti Sociali

https://bit.ly/decalogo_safety_confsal

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Corriere dell'Economia n. 24/2025 by CONFSAL News - Issuu