Confini48

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GEOPOLITICA

Paradossalmente, invece di "aprire gli occhi", gli americani sembrano affascinati dallo scarso o nullo senso etico con il quale vengono rappresentati i cinici politici, pronti a tutto pur di raggiungere il potere. Tale virus, tra l'altro, grazie allo straordinario potere condizionante dei media, si sta diffondendo in modo virale anche in Europa. Non a caso, l'attuale presidente del consiglio italiano, ha imposto ai suoi discepoli di abbandonare i classici del pensiero politico e di dedicarsi esclusivamente alla visione della fiction, invitandoli ad emulare i loro colleghi d'oltremare. Un altro aspetto da non sottovalutare è la scarsa propensione degli americani a conferire un potere immenso a una donna. Ho ascoltato il parere di molti amici che hanno sempre sostenuto i candidati democratici, i quali, con sconcertante naturalezza e senza alcun imbarazzo, hanno dichiarato "che non è possibile affidare la valigetta a una donna". Una estrema sintesi di un ragionamento molto più profondo e complesso, tra l'altro ben sviluppato in un vecchio film del 2000, che invito a vedere: "The contender", diretto da Rod Lurie. Nel film la vittima del misoginismo statunitense era una semplice "vice-presidente", che nell'impianto costituzionale americano conta come il due di coppe a briscola, quando la briscola è di un altro colore. Figurarsi ora, nella realtà, con la Clinton! Da qui all'affermazione di Trump, il passo è breve. La Clinton, ovviamente, gli è superiore in tutto, anche se per certi versi rappresenta il lato "B" della stessa medaglia. Se vincesse lei avremmo "il male minore". Ma a conclusione di questo articolo non me la sento di auspicare la sua vittoria. Bisogna smetterla sia con il male maggiore sia con quello minore. E' ora che questo mondo inizi ad affidarsi ai migliori. Ovunque. L. L.

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