Trentino Industriale dicembre 2023-gennaio 2024

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SOSTENIBILITÀ IN MOVIMENTO La strategia di Confindustria Trento per una mobilità sostenibile Le proposte di Duemilatrentino, dal mobility management al ring delle Dolomiti

ASSOCIAZIONE

Manzana alla guida di Fondazione Nord Est

GIOVANI

Orefice alla Presidenza dei Giovani Imprenditori

INTERNAZIONALIZZAZIONE

Un nuovo mercato per il made in Trentino

DICEMBRE 2023 | GENNAIO 2024 ANNO 64 · N°06



Sostenibilità. Innovazione. Il futuro degli impianti, per noi è già il presente. Centrali produzione e trasformazione energia Impiantistica industriale Co-trigenerazione Vapore ed olio diatermico Teleriscaldamento Food & Beverage Terziario ed alberghiero

HOLLÄNDER IDROTERMICA Pohl Franco S.r.l. Viale Venezia, 96 - 38056 Levico Terme (TN) Tel. +39 0461 707084 - Fax +39 0461 701745

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Fondo Sociale Europeo Fondo Europeo di Sviluppo Regionale

I Programmi FESR e FSE in Trentino Per il periodo 2014-2020 il Trentino ha potuto contare su:

FESR

€ 63.000.000

Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale è finalizzato a promuovere la ricerca e l’innovazione, la competitività delle piccole e medie imprese (PMI), la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, l’adattamento al cambiamento climatico e l’accesso alle tecnologie.

€ 166,5 milioni

Il Fondo Sociale Europeo è il principale strumento dell’Unione europea per sostenere l’occupazione, migliorare la qualità del lavoro e dell’educazione, la formazione professionale e promuovere l’inclusione sociale.

83,3%

968 imprese ed altri soggetti coinvolti

FSE

€ 103.500.000

2.380 progetti finanziati

già certificato

per 983 imprese

Per il settennio 2021-2027 il Trentino avrà a disposizione:

FESR

€ 181.000.000

Trentino Competitivo

Trentino in rete

€ 159.600.000 € 340,6 milioni

Trentino sostenibile

Alcuni interventi avviati: Sostegno alle infrastrutture di ricerca - impianti fotovoltaici per le imprese - sostegno alle start up innovative

Occupazione

Priorità

FSE+

Istruzione e formazione

Inclusione sociale

Alcuni interventi avviati: Buoni di servizio per la conciliazione - mobilità all’estero per studenti - apprendistato professionalizzante

Scopri le Opportunità di Finanziamento 2021-2027 su www.provincia.tn.it/FESR

www.provincia.tn.it/FSE+

Iniziativa realizzata nell’ambito dei PR FSE+ e FESR 2021-2027 della Provincia autonoma di Trento con il cofinanziamento dell’Unione europea, dello Stato italiano e della PAT


sommario

03

editoriale 7

37

Energia: le novità di fine anno

38

Manzana alla guida di Fondazione Nord Est

39

Confindustria Trento in Fiera Ecomondo

41

Bonfiglioli: eccellenza, innovazione e welfare

Muoviamoci responsabilmente

43

Linguaggio ed emozioni: come usarli al meglio

copertina

46

Il delicato equilibrio tra progresso e privacy

Fare del proprio meglio e metterlo in circolo

il punto 9

rubriche

10

L’importanza di una mobilità dolce

12

Quali modelli e quali competenze per il futuro?

16

Mobility manager: la norma fa scuola

18

Dolomiti Energia fa scuola sulla mobilità sostenibile

aziende

10 copertina 20 aziende

associazione

giovani 49

Orefice alla Presidenza dei Giovani Imprenditori

piccola industria 51

Focus internazionalizzazione per la Piccola Industria

20

Tecnoclima: cinquant’anni di successi

22

Coraggio e passione nel trasporto trentino

25

“La nostra forza è il Gruppo”

49 giovani

27

CapiGroup: pionieri del network industriale

52

Presentata la XVI edizione del progetto “Tu Sei”

51 piccola industria

30

Cappelletti Domus: un posto dove sentirsi a casa

54

Un piede nel passato e uno nel futuro

33

Colmegna Nord: connessioni, crescita e innovazione

35

Best Performer in Trentino

36

Eccellenze del Nord Est 2023 a Trento

37 associazione

52 education 55 internazionalizzazione

education

internazionalizzazione 55

Un nuovo mercato per il made in Trentino


04 TRENTINO INDUSTRIALE Anno 64 | N. 6 Dicembre 2023 - Gennaio 2024

Direttore Responsabile

Alessandro Santini Comitato di Redazione

Illustrazione ed elaborazione: GRAFFITI

Martina Togn Roberto Busato Nicolò Andreini Paolo Angheben Andrea Marsonet Eduard Martinelli Maria Cristina Poletto Luca Ribaga Redazione

Silvia Bruno Stefania Cipriani Direzione, Redazione e Amministrazione

Palazzo Stella, Via Degasperi, 77 38123 Trento T 0461 360000 | F 0461 933551 Internet: www.trentinoindustriale.com e–mail: trentino.industriale@confindustria.tn.it

PUBBLICITÀ

Progetto grafico

La pubblicità su Trentino Industriale significa:

GRAFFITI – It’s Communication

6 mila copie ogni numero;

Stampa

invio a tutte le industrie aderenti a Confindustria Trento e ad un selezionato elenco di imprese artigiane, turistiche, commerciali e di servizi;

Saturnia | Via Caneppele, 46 | Trento 0461 822636 – 822603

invio ai professionisti trentini: ingegneri ed architetti, commercialisti e consulenti aziendali, notai ed avvocati, giornalisti...;

Editore

invio a università, istituti di ricerca, scuole e centri di formazione professionale;

Associazione degli Industriali della Provincia di Trento

articoli, servizi, firme autorevoli e interviste a personaggi di spicco;

Pubblicità

Assoservizi Srl | Via Degasperi, 77 | Trento | T 0461 360000 Autorizzazione del Tribunale di Trento N. 71 del 10 febbraio 1990

presentazione di aziende, loro attività e prodotti ad una vasta e competente platea di lettori; autorevolezza di una voce “targata” Confindustria.

TARIFFE 1 uscita

fino a 3 uscite

oltre 3 uscite

SECONDA DI COPERTINA I ROMANA | CONTROSOMMARIO

€ 1.500

€ 1.300

€ 1.100

TERZA DI COPERTINA

€ 1.350

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QUARTA DI COPERTINA

€ 1.800

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FRONTE COLOPHON, FRONTE EDITORIALE

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PAGINA INTERNA

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PUBLIREDAZIONALE

€ 1.000

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POSIZIONE

Le tesi espresse nelle rubriche e negli articoli firmati impegnano soltanto l’autore e non rispecchiano quindi necessariamente le opinioni della rivista.

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

INFORMATIVA Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, si informano i destinatari del periodico che i dati dei medesimi sono conservati – con la garanzia di massima sicurezza – nell’archivio informatico del Titolare del trattamento: Associazione degli Industriali della Provincia di Trento via Degasperi 77 – 38100 TRENTO. Tali dati saranno utilizzati esclusivamente per l’invio del periodico e di eventuali allegati.Ai sensi dell’art. 7 del citato D.Lgs., i destinatari hanno diritto di conoscere, aggiornare, rettificare, cancellare i dati, nonché di esercitare tutti i restanti diritti ivi previsti mediante comunicazione scritta al Titolare del trattamento.

www.trentinoindustriale.com il nostro periodico è anche online compresi i numeri arretrati trentino.industriale@confindustria.tn.it

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editoriale

07

Fare del proprio meglio e metterlo in circolo Di questi tempi, abbiamo la sensazione che potrebbe accadere più o meno qualsiasi cosa, e che tutto passerebbe comunque sotto silenzio. Fatta eccezione per pochi, sconvolgenti fatti di cronaca, sembra quasi che l’opinione pubblica si sia fatta indifferente al dibattito sui valori, sulle idee. “Sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente”. Prendo a prestito parole e pensieri forti di un tempo passato segnato da tensioni che mi auguro non conosceremo più per dire di una tendenza che vediamo agire oggi ancora, anche nel nostro Trentino: nell’astensionismo, nel disinteresse, nel disimpegno. Sarebbe troppo facile rivolgere la critica a una classe dirigente che in più occasioni, anche in tempi recenti, si è dimostrata meno attenta alle urgenze del proprio territorio che alle beghe tra fazioni. Nelle lunghe giornate dello scorso mese di novembre, mentre attendevamo che le forze di maggioranza si accordassero per ricomporre uno schema di governo definitivo, dunque finalmente e completamente operativo, ci siamo sorpresi tanto delle asperità del percorso quanto del silenzio pressoché generale nel quale si è consumato. Insomma, per usare ancora una volta le parole di Antonio Gramsci, “nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?”. Eppure, ci dicono le indagini, i trentini sono preoccupati: le valutazioni negative dei consumatori, relativamente all’andamento dell’economia trentina negli ultimi dodici mesi, superano il 75,6%, in ulteriore peggioramento rispetto alla rilevazione dello scorso settembre. Che fare? Io credo prima di tutto che ogni giorno ciascuno di noi dovrebbe rimboccarsi le maniche, fare del proprio meglio e metterlo in circolo. C’è un concetto che ripeto dappertutto come un mantra, e che voglio ribadire anche qui. Abbiamo due sole cose: le nostre intelligenze e il nostro patrimonio naturale. Mettere a profitto i nostri talenti dipende in prima battuta da noi, e non c’è giustificazione alcuna – nella difficoltà del contesto, nella pochezza o nell’indisponibilità dell’altro – che possa esimerci dall’assumerci le nostre responsabilità, gli uni nei confronti degli altri, tutti nei confronti della nostra comunità e del nostro territorio. Fausto Manzana Presidente di Confindustria Trento

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8 informazione pubblicitaria

Sparkasse apre una filiale innovativa a Trento Nord Sparkasse - Cassa di Risparmio di Bolzano ha aperto una filiale innovativa i nella nuova Cittadella del gruppo Poli. Si tratta di uno spazio progettato secondo un moderno concetto di accoglienza e consulenza, dove i clienti possono sentirsi a proprio agio.

Nella foto da sinistra a destra Carlo Costa, Nicola Calabrò, Achille Spinelli, Gerhard Brandstätter.

La filiale è stata sviluppata secondo il 'concept' “Guardare Avanti” di Sparkasse, già premiata come progetto più innovativo in ambito bancario nel settore Retail in Italia. Nello specifico la filiale è stata trasferita in una posizione più visibile e strategica a servizio della clientela di Trento Nord, precisamente nella nuova Cittadella del gruppo Poli in via Brennero che ha recentemente aperto i battenti. Nella nuova filiale, oltre alla struttura Retail al pianoterra, sono presenti al piano superiore i centri di consulenza per il Business Banking e per il Corporate Banking, di riferimento per l’intera area del Trentino. “In un mondo, nel quale molte banche tendono a restringere il numero degli sportelli, noi come Sparkasse investiamo e crediamo molto nella nostra presenza sul territorio. L’innovativo concetto trasforma il classico modello di banca in un ambiente unico, dove il cliente e i suoi bisogni sono messi al centro per valorizzare al meglio l’aspetto relazionale e consulenziale”, hanno dichiarato il Presidente Gerhard Brandstätter e il Vice-Presidente Carlo Costa. L’Amministratore Delegato nonché Direttore Generale Nicola Calabrò, aggiunge: “Abbiamo deciso di aprire una filiale con questo nuovo format a Trento Nord, nell’innovativa Cittadella, anche

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come riconoscimento del valore che attribuiamo alla cittadinanza. In Trentino abbiamo numeri di crescita costante e continua e Trento è una piazza importante, dove si è creato un’esigenza di mercato che noi, come banca territoriale, vogliamo ricoprire al meglio. La nostra filiale è stata concepita strutturalmente e concettualmente attraverso l'integrazione tra canale fisico tradizionale e sistemi digitali avanzati, dove l’innovazione è molto presente”. “La filiale è caratterizzata da una nuova impostazione dello spazio sempre più indirizzato alla fruizione della clientela, da una consulenza completa e dinamica, e da una crescente automazione sia per la gestione delle operatività di cassa che per la comunicazione dei prodotti in filiale,” conferma Elisabetta

Turri, Responsabile Area Imprese del Trentino. Alla cerimonia è intervenuto L'Assessore Provinciale allo sviluppo economico Achille Spinelli, il quale ha espresso apprezzamenti a Sparkasse, quale banca che rappresenta il territorio e con la quale sussiste un’ottima collaborazione. A lui hanno fatto eco il Presidente del Consiglio Provinciale Walter Kaswalder e l'Assessora Comunale allo sviluppo economico Monica Baggia. “Insieme alla mia squadra daremo il massimo dell’impegno. Sarà nostra cura adoperarci affinché i clienti possano cogliere sempre di più la qualità dei nostri prodotti e servizi, per soddisfare in modo migliore le loro esigenze” ha sottolineato Michela Somadossi, Direttrice della Filiale.


il punto

09

Muoviamoci responsabilmente IIn Italia l’inquinamento da polveri sottili – causato in buona parte dal traffico stradale, ma non solo – causa più decessi degli incidenti stradali. È un dato che deve fare pensare e, soprattutto, deve fare agire. È anche con questo spirito che Confindustria Trento ha inserito nel suo progetto “Duemilatrentino – Futuro Presente” una linea di azione dedicata alla mobilità sostenibile. Per migliorare la qualità dell’aria e quindi contribuire alla sostenibilità ambientale, ma anche per migliorare la qualità della vita delle persone. Perché non si tratta solo di ridurre le emissioni in atmosfera. Obiettivo, sia chiaro, di per sé sufficiente a giustificare azioni mirate allo scopo. Si tratta anche di pensare nuovi modelli di organizzazione della mobilità, pubblica e privata, che alleggeriscano i flussi sulle strade e riducano i congestionamenti delle arterie, soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti dei lavoratori e dei turisti. Tra le azioni proposte per rendere sostenibili i flussi turistici, abbiamo presentato un modello di mobilità integrata per le zone di montagna, con un mix di mezzi elettrici (auto, bus ed e-bike) e a fune, accompagnate dall’istituzione di ZTL (zone a traffico limitato). Per l’area delle Dolomiti interessata dalle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali 2026 – che insiste sui territori delle province di Trento, Bolzano e Belluno – abbiamo proposto il completamento di quello che abbiamo definito “ring ferroviario delle Dolomiti”. Per chiudere l’anello mancano due tratti di ferrovia. La nostra sollecitazione ha già portato alla presentazione di uno studio di fattibilità per il collegamento tra Primolano e Feltre. È un’opera che consentirebbe di portare i turisti in treno ai piedi delle Dolomiti, per poi offrire la possibilità di salire in quota con mezzi sostenibili. Per quanto riguarda i lavoratori, anche in Trentino abbiamo i nostri problemi, pur non essendo l’hinterland milanese. Soprattutto nelle ore di punta, le aree ad alta concentrazione di attività produttive registrano picchi di traffico poco sostenibili. Senza parlare del problema della carenza di parcheggi nelle zone industriali. Per questa ragione, con il progetto Duemilatrentino abbiamo proposto di trasformare l’obbligo normativo del Mobility Manager aziendale (DL 34/2020, rivolto alle aziende con più di 100 dipendenti in comuni capoluogo o con più di 50mila abitanti) in opportunità per pianificare gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti e incentivare forme di mobilità sostenibile come quella elettrica o pubblica, riducendo così l’inquinamento e anche i costi per i lavoratori. In questi giorni stiamo avviando un progetto sperimentale nella zona industriale del Linfano (Arco), con le aziende associate, che intendiamo proporre anche in altre aree produttive su tutto il territorio provinciale. Le aziende investono molto sulla sostenibilità delle loro produzioni, per ridurre al minimo la loro impronta ecologica. Riteniamo che, quello della mobilità sostenibile per i lavoratori, sia un fronte ulteriore sul quale vale la pena impegnarsi, nell’ottica di quel nuovo umanesimo che abbiamo definito con l’espressione “Trentino 5.0”, in cui la persona è al centro e innovazione e sostenibilità sono le stelle polari di ogni attività. Con l’augurio di Festività serene e un fruttuoso 2024! Roberto Busato Direttore Generale di Confindustria Trento

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10 copertina

copertina

L’importanza di una mobilità dolce Confindustria Trento guida la sostenibilità nella mobilità e nell'industria con il progetto “Duemilatrentino”, promuovendo innovazione e logistica smart per il futuro della regione. di GIANLUIGI SALVAGNO, Area Ambiente e Sostenibilità, Confindustria Trento

ALLE porte del nuovo mil-

Il secondo position paper di “Duemilatrentino – futuro presente” ha individuato tre aree di intervento legate alla mobilità sostenibile.

lennio, un trentino che intende raggiungere Roma effettua questo spostamento servendosi principalmente dell’autovettura. Diversi anni dopo, quello stesso trentino viaggia primariamente in treno, grazie all’AV. Quando Trenitalia ha ritenuto di offrire il servizio di AV nella tratta Roma-Trento, ha scommesso che la sua nuova offerta avrebbe generato domanda da parte dei viaggiatori: oggi evidentemente la scommessa è stata vinta. Questo caso è utile per comprendere

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due aspetti: gli utenti non percepivano la necessità di un nuovo servizio finché questo non è stato lanciato; il nuovo servizio è più eco-friendly, ha permesso di avere un unico vettore, per giunta elettrico, rispetto a n vettori a gasolio/benzina/altro combustibile, riducendo gli impatti negativi sull’ambiente. Un altro esempio adatto a comprendere come è possibile gestire correttamente la mobilità arriva dal mondo accademico. Il matematico Dietrich Braess teorizza il paradosso omonimo, con cui dimostra come l’apertura di una nuova strada in una rete stradale (una nuova offerta) non si traduce necessariamente nello snellimento del traffico ma può indurne di nuovo (domanda latente da parte degli automobilisti), con il rischio di aumentare i tempi medi di percorrenza delle tratte. Avere in mente questi due concetti, legati con un filo rosso alla legge della domanda-offerta, permette di comprendere più chiaramente il compito di un buon policy maker. Per il deciso-


11 copertina

re diventa essenziale ideare soluzioni sul tema ni tecnologiche all’avanguardia per le consegne della mobilità che vadano nella direzione della dell’ultimo miglio (mezzi innovativi – droni e/o sostenibilità, anche se in prima istanza possano a guida autonoma – piuttosto che software di risultare misure impopolari o non supportate ultima generazione basati su machine learning già da un’esplicita domanda da parte dell’utente e IA). Non ultimo per importanza è il ruolo affinale, purché restituiscano un effettivo incre- fidato all’interporto di Trento, un asset strategimento del benessere dell’individuo. co della logistica del presente e del futuro che Confindustria Trento ritiene l’argomento mo- è vitale valorizzare se non si vuole consegnare bilità un punto strategico nelle politiche indu- al Trentino il compito di territorio di transito striali e non solo dell’immediato futuro. Nel delle merci. progetto “Duemilatrentino – futuro presente”, La terza area di intervento si indirizza, infine, il tema è stato oggetto di alcune proposte per nell’adozione di pratiche avanzate di gestione apportare un valore aggiunto al tessuto impren- della mobilità in grandi imprese e PMI. A queditoriale e sociale del Trentino, sviluppando, sto proposito, si intende promuovere la figura all’interno del secondo position paper “Tran- del Mobility Manager distrettuale, una figura di sizione sostenibile”, delle soluzioni che incides- coordinamento che cura la mobilità dei dipensero su tre differenti aree di intervento, ripro- denti di un cluster di imprese territorialmente poste in parte nel terzo position paper “Società vicine e si interfaccia con la Pubblica AmmiTrentino 5.0”. nistrazione per individuare azioni più incisive. La prima area di intervento riguarda lo svilup- “Duemilatrentino” è un progetto che muoverà po della mobilità sostenibile e integrata nell’a- gli scopi e i traguardi dell’Associazione per il rea dolomitica. Potendo contare sui fondi messi resto del decennio. È essenziale che le imprese a disposizione per il potenziamento infrastrut- ne comprendano l’importanza, aiutino a difturale dei territori che interesseranno le pros- fonderne i valori e collaborino nella realizzasime Olimpiadi e Paraolimpiadi invernali di zione dei diversi obiettivi, generando anche Milano-Cortina 2026 (1,5 miliardi di euro), il nuova offerta. Sergio Bambaren diceva che completamento del “ring” ferroviario delle Do- “ogni individuo ha il potere di fare del mondo lomiti, con la realizzazione delle tratte Strigno- un posto migliore”, un’impresa, invece, ha quel Feltre e Dobbiaco-Cortina d’Ampezzo-Calalzo, potere moltiplicato per il numero dei propri dipotrebbe rappresentare un cardine nella mobi- pendenti. lità turistica nelle provincie di Trento, Bolzano e Belluno. Parallelamente si potrebbero individuare delle nuove soluzioni viarie (ad esempio, l’istituzione di ZTL in quota) accompagnate da tecnologie innovative per la mobilità, come flotte di autobus elettrici o a idrogeno piuttosto che mezzi a guida autonoma. La seconda area di intervento è stata pensata con il fine di creare un incubatore di start-up sul territorio per la logistica smart. Avere una logistica efficace ed efficiente è sicuramente il traguardo di questo decennio di qualsiasi industria. Con questo in mente, la proposta è quella di potenziare la R&S a livello locale, affiancandola, lì dove necessario, anche a soluzio-

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Quali modelli e quali competenze per il futuro? Di mobilità sostenibile si è parlato anche in occasione dell’appuntamento annuale di Fondimpresa Trento: tra gli ospiti Emilio Rossi, che ha parlato di scenari e modelli della mobilità del futuro.

UN’OCCASIONE i m p o r t a n t e

per promuovere la diffusione della mobilità sostenibile e per identificare le competenze necessarie per la sua realizzazione: si è svolto a Trento, presso la sede di Palazzo Benvenuti, l’evento annuale di Fondimpresa Trento dal titolo: “Mobilità sostenibile. Quali modelli e quali competenze per il futuro”. Ad aprire i lavori il presidente

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di Fondimpresa Trento Marcello Lunelli: “Abbiamo scelto un tema trasversale come focus in un più ampio quadro di attenzione alle transizioni che stiamo affrontando. È di assoluta evidenza che siamo in una nuova epoca, caratterizzata da sfide di cambiamento continuo per le imprese e i lavoratori. Ciò comporta un impegno straordinario su tutti i fronti e nell’innalzamento continuo dei saperi, delle competenze e delle capacità professionali di tutti lavoratori, in stretta connessione con l’innovazione tecnologica e organizzativa dei processi produttivi e in relazione ai mutamenti del mondo del lavoro. Sono certo che i risultati del convegno contribuiranno a formare le persone che lavoreranno per costruire un futu-


13 copertina

ro più sostenibile”. Con lui il Vicepresidente di Fondimpresa Trento Alan Tancredi, che ha valorizzato il concetto della bilateralità del Fondo: partecipato, nella sua articolazione territoriale, da Confindustria Trento e dai sindacati Cgil,

Cisl e Uil del Trentino. Tancredi ha sottolineato il valore della formazione, “investimento fondamentale - ha detto - per costruire e aggiornare le competenze dei lavoratori: le aziende che non fanno formazione sono destinate a vivere

Il ring delle Dolomiti Le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali 2026 sono l’occasione ideale per realizzare progettualità congiunte tra le province di Trento, Bolzano e Belluno, dal momento che è possibile impiegare i circa 1,5 miliardi di euro utili stanziati per realizzare le opere infrastrutturali asservite ai Giochi Olimpici. Le Confindustrie delle tre province hanno commissionato all’Università di Padova un’analisi preliminare sul potenziamento della mobilità in questi territori. Da qui è emersa l’opportunità nel completamento del ring ferroviario delle Dolomiti (tratta Strigno-Feltre e Dobbiaco-Cortina d’Ampezzo-Calalzo) e l’introduzione di nuovi modelli di mobilità sostenibile integrata per raggiungere i passi dolomitici (ZTL, ma anche mix tra mezzi elettrici, funivie, ecc.). Da alcuni mesi sono in corso lo studio di fattibilità e l'analisi costi-benefici commissionati a Rfi dalle Province di Trento e Belluno che interessano la tratta Primolano-Feltre, per una lunghezza complessiva di 21 chilometri e un costo stimato di circa 500 milioni di euro.

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momenti di difficoltà. Il supporto di un Fondo interprofessionale, nello specifico il primo dei Fondi interprofessionali per la formazione continua in Italia per numero di imprese aderenti e attività realizzate, è strumento e stimolo imprescindibile per la crescita delle persone e delle imprese”. Di qui l’avvio di un programma ricchissimo di contributi e testimonianze, moderato dal conduttore Alessandro Garofalo, a partire dall’intervento di Emilio Rossi, Ec ZF Group, che ha parlato di scenari e modelli della mobilità sostenibile del futuro. Prefigurando, tra le altre cose, condizioni ed effetti di tre possibili scenari per l’industria automotive in Europa, dal declino al mantenimento, fino alla più luminosa prospettiva della leadership, che richiede un’alleanza tra interventi privati e azioni pubbliche: ad esempio, un’Europa più concentrata sugli accordi bilaterali necessari a fare mercato. Sono poi intervenuti Matteo Testi, Fbk, Diego Cattoni, Autostrada del Brennero Spa, Giacomo Poggi, Dorigoni Spa e Porsche e Sergio

Marchiori di Neogy Srl, per parlare di ricerca, tecnologie, competenze e opportunità per lo sviluppo. Dopo di loro, Maurizio Bernava, direttore Area Attività di Supporto, Servizi agli Aderenti e Controlli di Fondimpresa, ha illustrato obiettivi e attività del monitoraggio valutativo di Fondimpresa. Si è dato spazio, dunque, ad alcune storie aziendali di formazione per l’innovazione continua: quella della Sportiva Spa di Lorenzo Delladio e la case history di Menz & Gasser Spa portata da Walter Maurer, contestualizzate nel quadro generale proposto da Mauro Frisanco. Le conclusioni dell’evento sono state affidate alle visioni istituzionali sulle sfide e le opportunità che la mobilità sostenibile pone e offre al territorio: a questo proposito hanno condiviso le loro riflessioni Fausto Manzana, presidente di Confindustria Trento, Giulia Casonato, assessora del Comune di Trento con delega in materia di transizione verde, innovazione digitale e partecipazione e Andrea Grosselli, segretario generale Cgil del Trentino.

Fondimpresa: i numeri del successo Nel corso del convegno, Marcello Lunelli ha ricordato, anche attraverso i numeri, il senso dell’impegno di Fondimpresa Trento. “Il più recente aggiornamento che Fondimpresa nazionale ci ha fornito – ha detto - ci consente di esporre con orgoglio risultati a suo tempo insperati. I dati INPS, aggiornati al 30 settembre 2023, segnalano che abbiamo raggiunto il numero di 2.078 aziende aderenti in Trentino! Erano 403 nel 2007. La prevalenza assoluta è di Piccole e Medie Imprese: 1.889, ovvero il 90,9 % appartengono alla classe dimensionale con meno 49 dipendenti. 43.541 il numero complessivo di lavoratori dipendenti delle aziende aderenti. I più recenti dati di ottobre 2023, indicano che dal 2007, anno di costituzione di Fondimpresa Trento, sono stati realizzati 3.731 Piani, finanziati con il Conto Formazione aziendale. In sedici anni, le aziende trentine hanno inoltre fruito di percorsi formativi proposti nell’ambito di 214 Piani finanziati da Avvisi del Conto di sistema. 92.857 i lavoratori partecipanti a tutte le azioni programmate. Altrettanto significativo è il dato dei finanziamenti che Fondimpresa ha assegnato alle imprese del territorio: circa 20,7 milioni di euro per piani finanziati con il Conto Formazione e circa 15,4 milioni per le azioni formative svolte nell’ambito di piani realizzati attraverso Avvisi di varie tipologie, per un valore complessivo dell’investimento, che includendo il costo del lavoro a carico delle imprese, ammonta a oltre 45 milioni di euro. Tale risultato è dovuto al costante impegno, anche dei Soci, alla promozione di Fondimpresa e ad una motivata ed efficiente attività della pur snella struttura”.

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Mobility manager: la norma fa scuola In Trentino, l’obbligo di predisporre il Piano degli spostamenti casa-lavoro del personale riguarda poche aziende del comune di Trento. Condividere il servizio può tuttavia apportare benefici a livello di sistema.

NON tutti sanno che le imprese

con unità locali di più di cento dipendenti, insediate in una città metropolitana o in un comune capoluogo con più di 50mila abitanti, hanno l’obbligo di predisporre il Piano degli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente entro il 31 dicembre di ogni anno. Lo stabilisce un Decreto interministeriale, il 179 del 12 maggio 2021, che prevede inoltre che l’impresa individui anche un mobility manager, che comunichi la nomina al mobility manager d’area, che trasmetta ogni

anno, entro 15 giorni dall’adozione e comunque non oltre il 31 dicembre, il proprio Piano degli spostamenti al mobility manager d’area. In Trentino le imprese e le società infragruppo soggette a quest’obbligo sono esclusivamente quelle con unità locali con più di cento dipendenti ubicate nel comune di Trento. Si badi bene che per “dipendenti” si intendono, nella ratio del provvedimento, tutte le persone che, seppur dipendenti di altre imprese e pubbliche amministrazioni, operano con presenza quotidiana continuativa, presso la medesima unità locale in virtù di contratti di appalto di servizi o di forme quali distacco, comando o altro. Per sensibilizzare le imprese del territorio sulla tematica, lo scorso novembre, Confindustria Trento ha ospitato a Palazzo Stella un incontro, organizzato con il supporto del Comune di Trento, per raccontare gli effetti della normativa a due anni dalla sua entrata in vigore. Alcune voci autorevoli hanno

Il progetto di Mobility Management nel Linfano Su impulso del Delegato di territorio Roberto Cavallini (Arconvert) e di taluna delle realtà dimensionalmente più significative insediata nell’area del Linfano, l’Associazione è stata messa al corrente dei disagi legati alla mobilità, a cui è soggetta la zona industriale di Arco. Si tratta in particolare di ottimizzare gli spostamenti casa-lavoro dei collaboratori, in un’area ad alta concentrazione industriale, e di valorizzare spazi oggi destinanti in esclusiva a parcheggio. Il Delegato di territorio ha promosso un’iniziativa congiunta con tutte le realtà del Linfano, organizzando un tavolo di lavoro costituito in un incontro presso la sua realtà aziendale, così da avviare un progetto comune che permetta alle imprese di interpretare in una chiave innovativa il nodo della mobilità. Con il supporto di Assoservizi, è stato elaborato un piano che nella sua prima fase dovrà concretizzarsi nei primi mesi del nuovo anno. Roberto Cavallini ha raccolto il forte interesse delle industrie presenti, nel proposito di dare vita a una proposta specifica per l’area industriale del Linfano che dovrà essere armonizzata e poi integrata all’interno del PUMS comunale. L’Amministrazione arcense ha già manifestato la propria più ampia disponibilità tramite un canale di interlocuzione e dialogo permanente.

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esposto il loro punto di vista: l’assessore con delega in materia di transizione ecologica, mobilità, partecipazione e beni comuni Ezio Facchin, e con lui Giuliano Franzoi, mobility manager d’area nonché Dirigente del Servizio mobilità e rigenerazione urbana del Comune di Trento. È stato rapidamente illustrato il grande impegno che il Comune sta realizzando in termini di mobilità nella città di Trento: dal Nordus alla circonvallazione ferroviaria, dalla ciclopolitana all’interramento della storica linea ferroviaria. Inoltre, un approfondimento del mobility manager d’area sulla convenzione che il Comune vorrebbe stipulare con i diversi mobility manager aziendali, per consegnare loro uno strumento che dia accesso ad alcune agevolazioni (utilizzo gratuito di un software per la realizzazione del Pscl, sconti sugli abbonamenti con il trasporto pubblico locale…). Il seminario si è concluso con l’intervento di Luca Simoncelli, mobility manager aziendale di Dolomiti Energia Holding, che ha commentato le iniziative che l’impresa sta già realizzando sulla mobilità insieme ad Assoservizi, partner del progetto da due anni. (gs)

La mission di Assoservizi: compliance delle aziende sugli obblighi di MM e PSCL Assoservizi di Confindustria Trento assiste le imprese nella formazione del personale incaricato a svolgere il compito di mobility manager, nell’individuazione di un professionista esterno, nella redazione del Piano degli spostamenti casa-lavoro. Per informazioni: Gianluigi Salvagno @ g.salvagno@confindustria.tn.it T 0461 36 00 79 M 347 2126445 Mario Pelanda @ m.pelanda@confindustria.tn.it T 0461 360004 M 342 3997129 Da dx Alessandro Santini, vicedirettore di Confindustria Trento, Roberto Cavallini, delegato di territorio, Bruno Marcori, responsabile Area Territorio e relazioni con Enti Locali di Unindustria Reggio Emilia e Ivano Gallino, socio di Travel for Business.

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Dolomiti Energia fa scuola sulla mobilità sostenibile Rivoluzione aziendale: un piano guidato dal mobility manager Luca Simoncelli per ridurre emissioni e promuovere uno stile di vita eco-sostenibile tra i dipendenti. di ALESSANDRO DE BERTOLINI

CON il “Piano di spostamento

vo per la tutela dell’ambiente e la diffusione di buone pratiche casa/lavoro” il Gruppo Dolomi- – ruota attorno alla figura del mobility manager. ti Energia agisce concretamente Luca Simoncelli, recentemente investito di questa responsulla riduzione dei consumi e sabilità all’interno del Gruppo Dolomiti Energia, spiega il delle emissioni, introducendo la cambiamento epocale che ha interessato le aziende di granpossibilità per alcuni dei propri di dimensioni che risiedono nei grandi Comuni. “Il periodo dipendenti di lavorare da casa pandemico – dice – ha prodotto un cambiamento epocale adottando modelli di mobilità nella legislazione. Dopo l’esperienza del Covid-19, che ha cosostenibile per recarsi in ufficio: stretto centinaia di aziende all’utilizzo del lavoro a distanza, il un uso maggiore del telelavoro, legislatore ha disposto il cosiddetto ‘Decreto Rilancio’, divendella bicicletta, dei mezzi pub- tato legge nel luglio del 2020. Con questa normativa si è voblici, dell’automobile condivisa. luto introdurre l’obbligatorietà per alcune aziende di redigere Questa piccola rivoluzione – che un piano di spostamento casa/lavoro, per favorire l’adozione agisce anche sugli stili di vita da parte dei propri dipendenti di comportamenti per ridurre delle persone, promuovendo un l’impatto della mobilità. Le aziende interessate da questa divero e proprio modello educati- sposizione sono quelle con singole unità locali con un numero

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di dipendenti superiore a 100, che risiedono in un capoluogo di regione, in una città metropolitana, in un capoluogo di provincia ovvero in un comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti. In Trentino, ciò ha significato l’interessamento delle sole aziende con unità locali oltre 100 dipendenti collocate nel Comune di Trento. Tra queste il Gruppo Dolomiti Energia”. Simoncelli, già responsabile per la qualità, la sicurezza e l’ambiente all’interno della multiutility, viene così nominato mobility manager nel 2021 e a partire dal 2022 comincia a produrre per il Gruppo il “piano di spostamento casa/lavoro”. Una priorità – fa sapere – perfettamente in linea con le politiche di sostenibilità aziendali del Gruppo Dolomiti Energia, che reagisce al Decreto Rilancio andando oltre le prescrizioni di legge. “Abbiamo deciso di applicare il piano non soltanto ai dipendenti della nostra sede del trasporto pubblico e delle auto condivise di Trento, capoluogo di provincia, ma anche a ci aspettiamo di ridurre le emissioni di altre quelli della nostra sede di Rovereto e di altre 17 tonnellate l’anno. Abbiamo inoltre stimato sedi territoriali, lontane dal capoluogo. Questo che, da inizio anno fino al 30 settembre 2023, perché, in linea con la visione del Gruppo, cre- tali misure abbiano già portato al risparmio di diamo nella necessità di ridurre le emissioni fa- circa 1 milione km con il lavoro agile e oltre vorendo comportamenti sostenibili nel rispetto 130 mila km per effetto del carpooling e degli spostamenti a piedi/bici/monopattini: chilomedell’ambiente”. I piani di spostamento casa/lavoro, adottati da tri che sarebbero stati percorsi delle automobili Dolomiti Energia per la prima volta nel 2022 e dei nostri dipendenti se non avessero adottato ora rinnovati sul 2023, interessano quasi 1.300 le misure di mobilità sostenibile proposte dal dipendenti su un totale di 1.539. Queste per- Gruppo”. sone hanno avuto la possibilità di lavorare da La scelta di intraprendere questa strada va ancasa oppure hanno ottenuto forme di incentivi che nella direzione di una forte sinergia con il da parte dell’azienda nell’utilizzo della biciclet- territorio all’interno del quale opera l’azienda. ta, dei trasporti pubblici o dell’automobile con- “A trarre beneficio – conclude Luca Simoncelli divisa con altri colleghi. Tali incentivi variano – è la collettività dei centri e di tutta la nostra da forme di cashback per il carpooling e per gli provincia. Non soltanto il Gruppo Dolomiti spostamenti a piedi/bici/monopattini a rimbor- Energia e i suoi dipendenti. Lavoriamo di intesi sugli abbonamenti per il trasporto pubblico sa con i mobility manager di area, coloro i quali sovrintendono su tutto il territorio provinciale locale. Un impegno, questo, che ha portato a risultati alle strategie di adeguamento al Decreto Rilanimportanti: “Per il solo effetto dell’utilizzo del cio di tutte le aziende che sono chiamate a farlo. lavoro agile – sottolinea Simoncelli – abbia- Questi coordinamenti agiscono nell’interesse mo ottenuto una riduzione nell’emissione di pubblico e il vantaggio in termini di mobilità CO2 di oltre 200 tonnellate l’anno. Per effetto e di politiche sostenibili diventa un patrimonio dell’incentivazione nell’utilizzo di biciclette, comune. Un interesse di comunità”.

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Tecnoclima: cinquant’anni di successi Quella di Tecnoclima è una storia di eccellenza e innovazione nel settore termoaeraulico. Il suo percorso straordinario ha permesso di affrontare sfide globali e pionieristiche.

TECNOCLIMA ha festeggiato il 50esimo anno di attività in occasione di un evento organizzato presso lo stabilimento di Pergine nel giorno del 93esimo compleanno del suo patron, Alfonso Vescovi, che dell’azienda è ancora oggi presidente. All’appuntamento hanno preso parte autorità, istituzioni, partner e ospiti giunti in Trentino anche dalla Russia, dalla Francia e dalla Germania. Agli ospiti Ilaria e Giulio Vescovi, amministratore delegato e consigliere dell’impresa, accompagnati dalle vive testimonianze del padre, hanno raccontato la storia del fondatore e dell’impresa. A partire dalla prima intuizione del giovane Alfonso, perito industriale con tanta passione e poche risorse, che a vent’anni realizza il suo primo generatore d’aria calda, passando per la fondazione dell’azienda, nel 1973, dapprima in società con Riello e poi dal ‘98 con la totalità delle quote societarie, fino al Gruppo Tecnoclima com’è oggi: una squadra internazionale di persone, molto qualificate e preparate, che rispondono insieme alle sfide più stringenti del mercato, ogni giorno con orgoglio in tutti e cinque i continenti. È emerso il ritratto - delicato, TRENTINOINDUSTRIALE.COM | DIC 2023 - GEN 2024

autentico, a tratti ironico e sorprendente - di un’impresa con capacità di adattamento e spirito di innovazione, che in cinquant’anni ha saputo affrontare anche le crisi come motivo di stimolo e incentivo a migliorarsi e che è capace di guardare ancora oggi al futuro e alle sfide legate alla Green Economy e alla disruption tecnologica. Il Gruppo Tecnoclima opera nel settore della termoaeraulica nella progettazione, produzione e distribuzione di apparecchiature per il riscaldamento, la ventilazione e il condizionamento dell’aria.


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Tecnoclima è leader nel proprio settore con una percentuale in export del 70% e la presenza in oltre 40 Paesi. Presidia direttamente tutta la filiera dall’idea al progetto, dalla realizzazione alla distribuzione, dall’installazione all’assistenza. L’azienda è in forte espansione sui mercati dell’Est Europa, soprattutto in Russia dove ha sede la controllata TC Group Energia, e anche nel Medio Oriente dove ha sede la controllata TC Middle East, delle quali Giulio Vescovi è direttore generale. In Francia, a Lione, ha sede invece la controllata Emat. Tra le referenze, l’azienda vanta installazioni per l’industria, il commercio, l’agricoltura, il processo alimentare e perfino nelle Chiese con il conosciutissimo “Sistema Vescovi” - . Il successo del Gruppo Tecnoclima si basa sul rigore nella conduzione delle attività d’impresa e su una gestione oculata: bilanci sempre in utile, indici di redditività tra i più alti del settore,

liquidità, autonomia finanziaria nel realizzare investimenti per piani industriali di sviluppo. Un’ottantina i dipendenti nella sola sede di Pergine Valsugana. Nel corso dell’evento per il cinquantesimo anche i saluti del sindaco di Pergine, Roberto Oss Emer, e del direttore generale di Confindustria Trento Roberto Busato, che ha consegnato alla proprietà una targa celebrativa degli importanti traguardi raggiunti.

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Coraggio e passione nel trasporto trentino In un settore difficile come quello dell’autotrasporto, Michele Gottardi irrompe con determinazione e impegno creando un’impresa familiare che si distingue per la sua dedizione alla qualità e al territorio.

IN tempi difficili, che colpiscono duro anche il settore degli autotrasporti – le continue oscillazioni del costo dei carburanti e il complesso problema nella ricerca degli autisti – c’è chi avvia una nuova attività con grande coraggio e spirito di competizione. È il caso di Michele Gottardi, che a 25 anni ha aperto un’impresa tutta sua dove oggi lavorano anche la sorella Giada e il padre Silvio. Presente in Confindustria Trento da poco più di un anno, l’azienda è giovanissima e

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conta già una decina di dipendenti. “Bisogna pur cominciare”, dice Michele. “Quando ho scelto di partire, in molti cercavano di scoraggiarmi. Mi consigliavano di attendere il momento giusto, tempi migliori. Poi ho capito che le circostanze perfette non esistono. Se vuoi metterti in gioco non puoi sempre aspettare”. Gottardi Michele Autotrasporti Srl si trova a Serravalle all’Adige nei pressi di Ala. Michele ha mosso i primi passi con un camion e un solo committente: ora dispone di una flotta di 9 automezzi e lavora per tipologie diverse di trasporti, che gli conferiscono già grande esperienza e stabilità. A breve, fa sapere, arriverà un nuovo camion, il decimo. “I miei mezzi – spiega – sono quasi tutti Euro 6: soltanto due sono Euro 5, che sostituirò presto”. Tra i punti di forza della ditta, Michele mette al centro la dif-


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ferenziazione dell’offerta e la volontà – quasi un motivo di orgoglio – di lavorare prevalentemente in Trentino per dare al territorio un servizio estremamente attento, capillare e di qualità. “La nostra flotta è composta soprattutto da mezzi centinati e telonati per trasporto generico. Ma abbiamo anche un semirimorchio frigorifero per trasporti alimentari, una vasca per lo sfuso e altre tipologie di autoarticolati. Non vogliamo concentrarci solo su un settore, ma essere il più possibile trasversali. Con questa offerta ci rivolgiamo quasi esclusivamente a clienti del Trentino, garantendo loro consegne in tempi rapidi in tutto il Nord Italia”. Nella ricerca del personale, Michele Gottardi cerca i suoi collaboratori tra i giovani della zona, il circondario di Ala e il resto del Trentino. “Voglio persone motivate – spiega – con le quali condividere la mia passione. Ai miei autisti faccio formazione, dedico tempo ed energie. Percorro sulla strada tanti chilometri con loro per trasferire l’arte e il piacere di questo mestiere. Lavorando per committenti trentini, con spedizioni e consegne esclusivamente in nord Italia, posso garantire ai miei collaboratori di rientrare a casa ogni sera, senza costringerli a lunghe trasferte che li tengono lontani dalle famiglie. La qualità del lavoro dei miei collaboratori e la loro sicurezza sono per me una priorità. Gli autisti dei miei camion non sono semplici dipendenti ma colonne portanti del nostro business e una parte della famiglia. Condividono con me le fatiche e le speranze, le aspettative, le difficoltà e le soddisfazioni di questa pro-

fessione. Sono anche il volto della mia azienda. Quando si fanno carico di una consegna, si mostrano al cliente e lo incontrano personalmente, dialogano con lui, cercano di trasmettergli fiducia. Il nostro è un lavoro di squadra dove ciascuno gioca un ruolo indispensabile”. La passione di Michele Gottardi per gli autotrasporti viene da lontano. “Sono cresciuto in questo ambiente”, dice. “Mio padre e mio nonno facevano questo mestiere. Ho viaggiato tanto con papà, mi portava con lui quando ero piccolo. Trascorrevamo lunghe ore insieme, intere giornate, che sono diventate dei bellissimi ricordi e un grande bagaglio di esperienza. Ho imparato così ad amare questa professione. Ora sento il desiderio di trasmetterla agli altri. Così è nata Gottardi Michele Autotrasporti Srl: sono questi i valori alla base della mia attività”. (adb)

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“La nostra forza è il Gruppo” Dall’ospitalità al settore alimentare: l’espansione di Ress in divisioni innovative segna una nuova era di servizio e qualità, puntando alla sinergia e alla soddisfazione del cliente come priorità assoluta.

DA azienda a grande gruppo:

questa la nuova strategia di Ress, che, con il perfezionamento della trattativa per l’affitto del ramo d’azienda Liberty Gross di SAIT, ha segnato un’altra tappa importante nel proprio percorso di crescita. Sul punto, il presidente della società Gianni Ress precisa le priorità aziendali: “La nostra forza è il Gruppo. Crediamo molto in questa visione, un nuovo pay-off che estende il significato della nostra mission”.

Con un fatturato di quasi 16 milioni di euro (2022) e un centinaio di collaboratori diretti, Ress è oggi presente in Trentino, Alto Adige e in Veneto con due punti vendita ad Arco e Verona, sede legale a Bolzano e sede amministrativa a Lavis, in provincia di Trento. Tutte le sedi ospitano uno showroom e sono funzionali alla logistica. Tradizionalmente posizionata nel settore del cleaning e del pulito professionale, Ress ha scelto di ampliare decisamente la gamma dei propri servizi per diventare protagonista nell’alberghiero e in tutto il campo della ristorazione, garantendo al tempo stesso un puntuale servizio di assistenza ai propri clienti su tutta la gamma di prodotti. Rientrano in questa strategia l’allargamento dei mercati di riferimento, che punta al consolidamento delle quote nel Triveneto, e l’acquisizione di altri marchi, che ha portato alla

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ridefinizione della compagine aziendale con ristrutturato – sottolinea Giorgio Piffer, socio la nascita di nuove divisioni: Ress Hospitality, amministratore – vogliamo che chi si occupa Ress Food Tech e Ress Service Care. Le logiche di ristorazione e ospitalità trovi un posto dove di squadra e di complementarietà orientano le sentirsi accolto in ogni sua esigenza. Desidedivisioni negli interessi del Gruppo Ress e della riamo offrire ai clienti tutto ciò di cui hanno bisogno, dal cleaning alle attrezzature, dall’assisoddisfazione del cliente. “Ress Hospitality – design e complementi d’ar- stenza tecnica ai complementi d’arredo”. redo” è nata con l’operazione targata Liberty La divisione Ress Food Tech è invece figlia della Gross, che offre ai clienti Ress “un vasto assorti- recente acquisizione (inizio 2023) della Tonini mento di piatti, bicchieri, posate e tutto ciò che Grandi Impianti, storica azienda trentina preserve per l’arredo della tavola e il servizio nel sente da oltre 70 anni nel settore della progettasettore professionale dell’HoReCa”. Specchio di zione, fornitura e installazione di tecnologie e questo ampliamento è il nuovo showroom di arredi per l’HoReCa. Infine, per dare ai clienti Trento, in Via Innsbruck, con i suoi 4.300 metri la possibilità di un servizio di assistenza su tutquadrati dedicati ai clienti, ma non solo. Fiore ta la nuova gamma di prodotti, è stata creata la all’occhiello della struttura sarà infatti la sala divisione Ress Service Care. EspRessione: uno spazio “demo – fanno sape- “Da azienda focalizzata in un unico canale re da Ress – in cui dominerà una vera cucina – concludono Gianni Ress e Giorgio Piffer – professionale completamente arredata con at- Ress diventa così un Gruppo con divisioni che trezzature all’avanguardia dei principali marchi collaborano sinergicamente tra loro. Siamo fordel settore”. Si svolgeranno qui eventi, corsi di temente convinti che le divisioni debbano lavoformazione, approfondimenti e dimostrazioni rare in maniera complementare per offrire un organizzati in collaborazione con associazioni servizio sempre più vicino. La nostra priorità è di categoria, chef ed esperti nei vari ambiti di il cliente”. (adb) interesse. “Con lo show-room completamente

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CapiGroup: pionieri del network industriale Il nuovo rebranding racconta lo spirito e le anime dell’impresa lagarina, modello virtuoso di rete tra aziende e di impatto positivo sul territorio trentino.

IL network tra aziende come

modello di crescita e sviluppo. È questa la strategia di CapiGroup, che opera come il direttore d’orchestra: gli strumenti suonano autonomamente ma per ottenere la stessa melodia. In altre parole, ogni azienda ha una sua individualità e ogni azienda trae vantaggio dal Gruppo. CapiGroup rappresenta un caso raro in Trentino. Sotto un solo cappello, tante aziende diverse lavorano in piena sinergia. E se l’unione fa la forza, per CapiGroup parlano i risultati: 9 aziende, 800 dipendenti e oltre 250 milioni di fatturato sull’anno 2022. Il modello di questo successo è frutto dello spirito d’impresa di due storiche aziende Trentine, OMP e Meccanica Cainelli, in particolar modo dei due soci

Mirco Cainelli e Dario Piccinelli, e di una visione che mette a fattor comune risorse differenti per dare più opportunità alle singole aziende e per offrire al cliente una fornitura a 360 gradi. “Abbiamo voluto adottare questo modello nel nostro gruppo – spiega Cainelli, amministratore di CapiGroup – e abbiamo cercato di promuoverlo anche nel mondo imprenditoriale trentino. Ci siamo sentiti e ci sentiamo dei pionieri. Per intraprendere questa strada, è necessario che le aziende conMirco Cainelli

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dividano obbiettivi comuni, strategie e percorsi condivisi, in particolare i soci stessi. Occorrono aziende di almeno medie dimensioni, aventi struttura organizzativa adeguata e più inclini a operare in un network. Servono imprenditori anche giovani, con uno sguardo più aperto alle opportunità e disposti al confronto inter-aziendale. Tutte caratteristiche, queste, che si possono più facilmente ritrovare nei modelli organizzativi all’estero, piuttosto che nelle PMI italiane. Leader nel proprio settore della componentistica meccanica, CapiGroup produce elementi meccanici complessi di alta precisione, soprattutto componenti e sottoinsiemi per molti settori industriali: da quello automobilistico al settore off-highway, dal settore agricolo e quello delle energie rinnovabili. Nata nel 2005, CapiGroup prendeva forma dall’alleanza di due eccellenze tuttora presenti nel mercato della meccanica di precisione: Meccanica Cainelli e OMP Piccinelli. Il vantaggio competitivo di CapiGroup si manifestava fin da subito con la costante volontà di crescere e di adottare tecnologie da tradurre in beneficio per i propri clienti. Oggi, a distanza di quasi 20 anni, CapiGroup costituisce un gruppo di aziende manifatturiere che condividono pratiche, processi e valori comuni, con elevata tecnologia, qualità e capacità di risposta in tempi brevi. Le aziende del Network sono CapiGroup (specializzata nella produzione di corone epicicloidali e componenti e assiemi dentati ), WGT sorella di Capigroup operante sul mercato cinese, OMP Industries (componenti meccanici di alta precisione e subsets in acciaio), MCA Industries (produzione e assemblaggio di componenti in ghisa e alluminio), New Olef (fonderia di alluminio per getti in gravità e a bassa pressione), CPS Component (produzione e assemblaggio di componenti in ghisa e alluminio per il mercato nord est europeo), Rivestcor (specializzata in trattamenti anticorrosivi superficiali tramite zincatura elettrolitica e fosfatazione al manganese) e FISEP (fonderia di alluminio per processi di pressofusione e di stampaggio a caldo

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dell’ottone). L’impatto sul territorio è in continua crescita: il numero di addetti totali coinvolti in Trentino dalle aziende del network è di oltre 400 persone. Un contributo notevole da parte di CapiGroup allo sviluppo economico e industriale della provincia e della regione, sia in termini occupazionali sia in termini di indotto. Nella compagine delle 8 aziende, tre di queste (CapiGroup, OMP Industries e MCA Industries) hanno da poco intrapreso un progetto di rebranding finalizzato a ridefinire la Group identity, nella consapevolezza che “le dinamiche di crescita del gruppo e i risultati positivi raggiunti dalle singole aziende mettono al centro il tema della brand identity come leva attraverso la quale creare distinzione, relazione e reputazione nei propri mercati di riferimento”. Un aspetto che, se gestito con strategia, può diventare un vero e proprio asset a supporto economico del Gruppo. Il percorso di rebranding, infatti, oltre ad aver introdotto tre nuovi loghi per le tre aziende coinvolte, ha prodotto uno specifico modello di identità, che favorisce sia le aziende nella loro dimensione individuale, sia le aziende in un’unica immagine ed entità di gruppo. Anche in questi termini, si intende sottolineare l’importanza del network, con il quale “possiamo garantire soluzioni nuove, competitività e una integrazione sempre maggiore”. (adb)


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Cappelletti Domus: un posto dove sentirsi a casa In un connubio tra passione familiare e eredità centenaria, l’Antica Erboristeria Cappelletti apre le porte a un’esperienza unica per celebrare, conoscere e condividere la storia dei distillati trentini.

UNO spazio di vita e di acco-

glienza, un luogo di condivisione e di incontro per conoscere il valore del distillato trentino, l’autenticità della tradizione familiare e l’esclusività delle erbe del territorio: tutto questo è Cappelletti Domus, la nuova area che l’Antica Erboristeria Cappelletti ha inaugurato nel proprio stabilimento di Aldeno, in viale Europa. Domus ha aperto al pubblico lo scorso 13 ottobre. “Nel nostro punto vendita – spiega Maddalena Cappelletti – abbiamo deciso di costruire un’area dedicata ai clienti e alle aziende con cui lavoriamo, con lo scopo di favorire incontri e momenti di riflessione sulla cultura del distillato trentino e sui nostri prodotti. Non solo, quindi, un luogo di degustazione e un’occasione per visitare la nostra azienda, ma anche uno spazio di formazione e una sala per ospitare convention in collaborazione con altri player del settore, produttori, fornitori o altri soggetti. Un posto dove sentirsi a casa: per questo abbiamo voluto chiamarlo Domus”. Assieme al fratello Luigi, Maddalena guida l’azienda da molti anni. Hanno maturato in famiglia la grande passione per questo lavoro. Sono loro la quarta

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generazione. L’abilitazione alla professione di erborista del bisnonno Giuseppe Cappelletti, rilasciata dal Ministro dell’Agricoltura e delle Foreste del Regno d’Italia, porta la data del 20 settembre 1932. Tra i prodotti di maggior riconoscimento, l’Elisir Novasalus è entrato nella memoria collettiva dei consumatori trentini, e non solo, vero e proprio marchio di qualità e punto di riferimento tra i liquori tradizionali del territorio. Ma se in Trentino la Distilleria Cappelletti è conosciuta soprattutto per la produzione di amari, di grappe e di liquori, all’estero è nota principalmente per le bevande alcoliche destinate alle basi per aperitivo. “Anche per questo abbiamo aperto la nuova area Cappelletti Domus”, prosegue Maddalena: “Vogliamo comunicare al nostro territorio che la gamma di prodotti Cappelletti è molto ampia e apprezzata all’estero”. Solo il 30% del fatturato è realizzato sul mercato domestico, mentre il 70% sulle piazze di tutto il mondo. “Siamo presenti in cinque continenti”, sottolinea Maddalena. “Questa avventura è cominciata una decina di anni fa, negli Stati Uniti. Poi abbiamo guadagnato quote di mercato in molti altri Paesi, re-


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centemente anche in Marocco, sbarcando così in Africa. Non abbiamo pianificato l’espansione con campagne pubblicitarie o promozionali. In questo senso, grande soddisfazione ci viene dal fatto che i nuovi clienti sono venuti a cercarci, segno della qualità dei nostri prodotti. Quando la crescita aziendale avviene così, quando sono gli altri che ti cercano, puoi permetterti grande autorevolezza nella collocazione sui mercati esteri, puntando sulla qualità del prodotto, sui valori della tradizione famigliare e sulle specificità del territorio”. Cappelletti Domus è anche questo. Un luogo dove far conoscere in Trentino il volto di Cappelletti fuori dal Trentino. “È la sfida che abbiamo raccolto – dice Maddalena – con l’apertura del nuovo spazio”. Il legame con il territorio sta alla base di ogni discorso. “Quando andiamo all’estero possiamo vantare la genuinità della nostra terra – il Trentino e le Alpi – come un valore aggiunto e allo stesso tempo notiamo che il mercato ce la riconosce. È un rapporto biunivoco. Da una parte,

nel vendere il prodotto vendiamo anche il territorio. Dall’altra, quando parliamo di Trentino notiamo che gli interlocutori riconoscono in questo territorio un marchio di qualità nell’ambito della distillazione”. (adb)

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Ti aspettiamo nella nostra Sede e in tutte le nostre filiali per farti gli auguri e per regalarti l’attesissimo calendario 2024. Anche quest’anno il nostro calendario vuole proporre aspetti poco conosciuti di questa splendida terra nella quale viviamo: il Trentino. Un calendario da scoprire mese per mese e che ben esprime i valori che da 45 anni ci caratterizzano: l’amore per la nostra terra e la nostra gente.

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Colmegna Nord: connessioni, crescita e innovazione Punto di riferimento nell'industria del trattamento termico dell’acciaio, Colmegna Nord promuove tecnologie all'avanguardia e sistemi sostenibili creando collaborazioni importanti.

COLMEGNA Nord si conferma

do dei maggiori gruppi industriali del settore, aziende come un’eccellenza per capacità inno- Bonfiglioli, Caterpillar e Leitner, che muovono enormi fette di vativa, ricerca e sviluppo. L’a- mercato. Nel corso degli anni ci siamo guadagnati la fiducia zienda di Rovereto, nata come di queste e altre multinazionali, che hanno trovato in Trentistartup in adiacenza al Polo no, presso il nostro stabilimento, il partner ideale per il loro Tecnologico di viale Zeni, è oggi business. Così, una parte importante di economia, che prima l’unica impresa in Trentino e tra transitava altrove, ora passa dal Trentino. Attorno alle nostre le pochissime in Italia a esegui- forniture è maturato un indotto ed è cresciuta una rete di rapre trattamenti termici di nitru- porti con altri soggetti del territorio: specialisti, trasportatori razione gassosa controllata con e molto altro”. “Tra le nostre priorità – sottolinea l’ingegnere nuove tecnologie all’avanguar- Antonino Mancuso, amministratore dell’azienda - l’idea di dia e sistemi di controllo total- fare rete. Cerchiamo sul posto le competenze necessarie per mente automatizzati. Si tratta far crescere il business: lavorando d’intesa con altri soggetti, di processi industriali dedicati proponiamo al cliente il nostro core insieme con l’idea di un al trattamento termico d’indu- ‘sistema trentino’ ben articolato e coeso, un gruppo di imprese rimento di manufatti in acciaio, che sanno fare squadra lavorando non soltanto nel proprio per aumentare le performance interesse ma anche per quello comune e collettivo”. superficiale che viene resa più I risultati hanno dato ragione a Colmegna Nord. Da quando resistente alla fatica, all’usura e la startup è nata, il team di Colmegna Nord è passato da tre alla corrosione. “I nostri com- persone a una quindicina di collaboratori diretti, tutti giovapetitors – spiega il direttore di nissimi e più di uno proveniente dai progetti di collaborazione stabilimento Salvatore Lazza- che l’azienda porta avanti con gli istituti scolastici di Rovereto. ra – sono colossi che operano “Continuiamo a crescere – sottolinea il direttore – tanto da sui mercati di tutto il mondo. Se avere la necessità di ampliare la nostra sede principale con siamo riusciti ad affermarci tra nuovi spazi, nuovi uffici e nuovi capannoni”. i player principali è perché ab- Colmegna Nord si è guadagnata sul campo il primato di biamo puntato tanto su ricerca, azienda più innovativa nel settore. Un percorso che ha visto innovazione e sviluppo. Sono la concretizzazione di tre progetti importanti e rivoluzionari, nostre le migliori tecnologie sul l’ultimo dei quali è ancora in corso. Alcuni anni fa, con il promercato, non soltanto per quan- getto “Nitricat”, Colmegna Nord divenne pioniere sul mercato to riguarda la qualità del tratta- brevettando l’applicazione di un sistema di trattamento per mento che riusciamo a offrire, acciaio con caratteristiche assolutamente innovative rispetto ma anche per consumo energe- ai processi tradizionali e anche a quelli più avanzati. Le nuotico e sostenibilità del processo ve tecnologie garantivano l’eccellenza della microstruttura produttivo. Per questo i clienti dello strato di nitrurato, maggior profondità di indurimensi rivolgono a noi e vengono a to e minori distorsioni post-trattamento rispetto a quella di cercarci in Trentino. Sto parlan- tutti i competitors, con parametri di trattamento meno cri-

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tici per l’acciaio. Successivamente, con il pro- Infine, l’azienda ha recentemente dato vita a un getto “Econit” Colmegna Nord fu in grado di nuovo progetto per rendere ancora più efficienripetersi, costruendo in house un processo te e sostenibile il funzionamento dell’impianproduttivo di nitrurazione gassosa in grado di to di trattamento termico. “Stiamo lavorando ridurre notevolmente le emissioni in atmosfe- alacremente – conclude l’ingegnere Gianluca ra, ricavando energia dai componenti di scarto Mancuso, responsabile della ricerca e sviluppo tramite l’integrazione di una cella a combusti- – fiduciosi di poter offrire a breve anche questa bile agli impianti presenti in azienda. Si tratta- nuova tecnologia. Il progetto è in fase di valutava del primo e unico processo di questo tipo zione da parte degli enti preposti. Comporterà al mondo. L’innovazione portò a un risparmio un ulteriore passo avanti nel miglioramento di nello smaltimento degli scarti, a una maggior tutto il processo produttivo e grandi novità in efficienza dell’intero ciclo produttivo e, soprat- termini di efficientamento energetico, ottimiztutto, a una notevole riduzione dell’impatto am- zazione dell’approvvigionamento delle matebientale. Tale progetto ha visto come partners rie prime e riduzione dell’impatto ambientale”. dell’azienda due altre importanti realtà locali, (adb) quali il centro di ricerca Fbk e la SolidPower.

Eataly e Villa de Varda lanciano "In Quota" Eataly e la distilleria Villa de Varda hanno presentato una linea di whisky a stile italiano, in vendita nelle enoteche in Italia e nel mondo. La limited edition “In Quota” è una linea di whisky, realizzata dalla distilleria trentina Villa de Varda che produce grappa da oltre 170 anni e oggi mette l’antica esperienza familiare nella realizzazione di un nuovo prodotto. Poche pregiatissime bottiglie quattro varietà della linea “In Quota”, che si diversificano in Dolomiti, Amarone, Passito di Pantelleria e Mountain Rye a seconda del legno utilizzato per le botti di invecchiamento. Tutte le fasi di produzione si svolgono tra le Dolomiti di Brenta, in Trentino, dove le protagoniste assolute sono materie prime autoctone come le acque delle sorgenti della Paganella e la filiera di produzione di cereali completamente locale che attinge dall’antica tradizione delle colture cerealicole sui pendii del Trentino. “Siamo molto orgogliosi di essere stati scelti da una realtà come Eataly - affermano i fratelli Mauro e Michele Dolzan - dedicata alla promozione delle eccellenze italiane, prima per la grappa e ora per questo progetto pionieristico che porta nel mondo del whisky un autentico stile italiano. C’è stata sintonia sin da subito. Per artigiani della distillazione come noi è davvero gratificante lavorare al fianco di professionisti della distribuzione che mettono la qualità sempre al primo posto”.

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Best Performer in Trentino Al Mart di Rovereto la premiazione delle migliori imprese individuate dal Centro Studi ItalyPost con L’Economia del Corriere della Sera. In primo piano le testimonianze di cinque imprese Associate.

IMPRESA Mazzotti Romualdo, Atis, La Sportiva, Pastificio Felicetti e Acciaierie Venete sono le imprese associate protagoniste della cerimonia organizzata a fine novembre al Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto in occasione della tappa locale del Premio alle 1.000 best del Trentino-Alto Adige: evento che riconosce le migliori performance identificate dal Centro Studi ItalyPost in collaborazione con L’Economia del Corriere della Sera. L’evento si è aperto con la presentazione della ricerca “Le 1.000 Best Performer del Trentino Alto Adige” che ha permesso, attraverso rigorosi parametri di bilancio, di individuare i gangli realmente vitali del tessuto economico in grado di generare crescita e stabilità in un sistema territoriale. Massima l’attenzione è riservata alla capacità di produrre valore costante nel tempo e di attivare processi esogeni di sviluppo attraverso leve strategiche che sono in buona parte trasversali rispetto alla dimensione. Moltissime di queste imprese vedono il proprio fatturato aumentare a doppia cifra anno su anno, hanno livelli di Ebitda mediamente intorno al 13/14% e un rating che va da

equilibrato a ottimo. Rappresentano una piccola percentuale delle imprese attive in ogni provincia, mediamente fra il 3% e il 10%, seppur 1.000 sembrino molte. Sono in realtà quelle che, grandi o piccole, sono proiettate su un percorso di crescita ben avviato. Di seguito i panel di confronto, nell’ambito dei quali sono intervenuti tra gli altri anche Carlo Ballardini, membro del CdA di Impresa Mazzotti Romualdo, Serena Pancheri, membro del consiglio di amministrazione di Atis, Lorenzo Delladio, amministratore delegato e presidente di La Sportiva, Riccardo Felicetti, amministratore delegato del Pastificio Felicetti, Francesco Semino direttore relazioni esterne di Acciaierie Venete. Quello delle 1.000 “Best performer” è un tour annuale che si svolge nelle aree più industrializzate del Paese. (sb)

Festa grande per Diatecx Ha festeggiato mezzo secolo di vita Diatecx Spa: sede a Cles, l’azienda è leader indiscusso nel settore dei supporti per la stampa digitale, nei supporti cartacei e film per l’industria tessile, e nel settore delle colle per i settori del packaging, etichettatura, legatoria e converting. Nel 2022, il Gruppo ha sviluppato un fatturato consolidato di circa 60 milioni di euro, dando occupazione a duecento addetti nelle sedi italiane, francesi e macedoni. Tra gli ultimi investimenti, il nuovo laboratorio di ricerca & sviluppo da 400mq, le linee produttive nel settore degli adesivi industriali e la sostituzione dell’impianto fotovoltaico con uno di ultima generazione. Diatecx ha celebrato il traguardo con un evento speciale presso la Cantina Storica Rotari a Mezzocorona.

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Eccellenze del Nord Est 2023 a Trento Trento ospita la quarta tappa del roadshow realizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti Esperti Contabili per presentare l’analisi sulle imprese più performanti del Triveneto.

GIOVEDÌ 30 novembre Trento

è stata la sede della quarta tappa dell’evento “Eccellenze del Nord Est, le imprese più dinamiche 2023”. Il roadshow, organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti Esperti Contabili di diverse città del Nord Est e supportato dal Centro Vera dell’Università Ca’ Foscari, ha illuminato le prospettive delle imprese più performanti della regione. Il palco dell’evento è stato la sala InCooperazione, dove rappresentanti istituzionali, economisti, imprenditori e professionisti hanno dato vita a un confronto stimolante. L’attenzione è stata puntata sulle dinamiche di crescita, analizzando le sinergie tra imprese, finanza e intervento pubblico, un tema cruciale nel contesto economico attuale. L’analisi condotta da Michele Brun, commercialista e membro del gruppo di lavoro di Eccellenze del Nord Est 2023, ha messo sotto i riflettori le performance di oltre 7mila società di capitali nella provincia di Trento. L’utilizzo dell’Indice Sintetico di Performance, basato su otto indicatori di eccellenza, ha offerto uno sguardo approfondito sul panorama imprenditoriale locale. La giornata non è stata solo un’occasione per esaminare le

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performance economiche e finanziarie, ma anche per esplorare i fattori chiave che consentono alle imprese del Triveneto di emergere nei rispettivi settori industriali. Il confronto, moderato da Margherita Montanari, giornalista de IlTQuotidiano, ha coinvolto rappresentanti delle categorie economiche in un dibattito costruttivo. Durante l’incontro sono intervenuti anche Raffaella Ferrai, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Trento e Rovereto; Andrea Locatelli, economista della Divisione Analisi e ricerca economica territoriale della filiale di Trento della Banca d’Italia; Fausto Manzana, presidente di Confindustria Trento; Achille Spinelli, assessore allo sviluppo economico, lavoro, università, ricerca; Graziano Coller, professore associato di Economia aziendale del Dipartimento di Economia e Management dell’Università degli Studi di Trento; Luigi Bussi, managing director Head of Corporate & Investment Banking di Banca Finint; e Sergio Lovecchio, direttore generale di Euregio Plus Sgr Spa. Il focus di Eccellenze del Nord Est ha abbracciato un ampio territorio, analizzando ben 110mila bilanci delle società di capitali del Triveneto lungo un asse immaginario che va da Bolzano a Trieste, coprendo il Veneto, il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio della Provincia autonoma di Trento, del Comune di Trento e della Camera di Commercio di Trento, con il sostegno fondamentale del main partner Banca Finint. Eccellenze del Nord Est continua così a offrire un’opportunità unica di riflessione e confronto sulle eccellenze imprenditoriali di una regione in costante evoluzione, ponendo le basi per uno sviluppo economico sostenibile e all’avanguardia. (sc)


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Energia: le novità di fine anno Sprint finale del 2023 con la pubblicazione del DL Energia contenente tra le altre misure Energy e Gas Release. Ai cancelletti di partenza anche le Comunità energetiche e il nuovo sistema dell’Energy Intensive. di FEDERICO DE COL, Assoenergia e Area Energia e fonti rinnovabili, Confindustria Trento

IL 2023 è stato turbolento per

l’energia. Mercati molto nervosi hanno reagito in maniera repentina ai vari avvenimenti che si sono susseguiti, con variazioni giornaliere dell’ordine delle decine di euro, vale a dire percentuali dal 10 al 20%. Attore principale è rimasto il gas naturale. La sua elevata disponibilità in forma di GNL e la sempre maggior capacità di trasformazione e immissione nelle reti di questa commodity hanno permesso di abbassare i prezzi medi nel secondo semestre dell’anno, lasciando allo stesso tempo intatta la volatilità. Difficili, dunque, le interpretazioni dei possibili scenari da parte degli operatori del settore, disarmati anche dalla fine di un incentivo importante come era stato il credito di imposta durato per tutto il 2022 fino al II trimestre 2023. La speranza delle categorie dei consumatori era di trovare qualche aiuto simile nel DL 9 dicembre 2023 n. 181, cd “DL Energia”. Purtroppo, non sono stati prorogati i crediti di imposta ma sono stati messi a disposizione ingenti fondi soprattutto per i settori energivori a rischio e forte rischio delocalizzazione. In particolare, il DL favorisce

l’installazione di nuova capacità produttiva (fotovoltaico, eolico offshore, idroelettrico) da parte delle aziende a forte consumo di energia iscritte al registro della Cassa per i servizi energetici e ambientali CSEA che, potranno richiedere al GSE l’anticipazione per un periodo di 36 mesi di energia da fonte rinnovabile a prezzi di poco superiori ai costi netti di generazione. Tale meccanismo prende il nome di “Energy Release”. Provvedimento analogo per il gas naturale, la “Gas Release”, che permette ai concessionari di sfruttare più giacimenti nelle acque territoriali a sud del 45° parallelo a distanza di almeno 9 miglia dalla costa (contro le vecchie 12 miglia). Sempre in tema di gas, si promuove la realizzazione di nuovi terminali di rigassificazione, probabilmente a Gioia Tauro e Porto Empedocle. Il DL parla inoltre di stoccaggio geologico della CO2 e della realizzazione di nuove reti di teleriscaldamento. Sempre in tema disposizioni in ambito energetico, il finire del 2023 ha visto rinnovarsi il sistema di agevolazione Energy Intensive, nello specifico il settore elettrico. L’iscrizione al registro CSEA risulta più semplice e snella e può comprendere un maggior numero di aziende, avendo tolto i vincoli relativi all’intensità energetica su fatturato o VAL. Le classi agevolative passano da 7 a 3, inserendo tuttavia alcuni obblighi per le aziende aderenti volti a orientarle verso un orizzonte a basse emissioni di carbonio. Ne deriva l’obbligo di un minimo di approvvigionamento da FER, della redazione anticipata di una diagnosi energetica e di almeno uno degli interventi proposti purché abbiano un payback inferiore a tre anni. Il 2024, a seguito dell'approvazione della Commissione Europea, prevede l'avvio delle Comunità Energetiche. Si attendono le regole tecniche da parte del GSE entro il mese di febbraio 2024 per poter finalmente iniziare a utilizzare energia rinnovabile prodotta e condivisa nella medesima area. Il cambiamento da affrontare sarà importante anche se in parte, con la sempre maggior diffusione di impianti fotovoltaici, si sta imparando a consumare quando si produce e non a produrre quando si consuma.

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Manzana alla guida di Fondazione Nord Est Il direttore scientifico Paolazzi: “Il rilancio ora può avvenire a un passo più sicuro e spedito, per volontà di tutto il Cda che ha votato unanimemente per la sua Presidenza”.

LA nomina è avvenuta nel cor-

in particolare, per il mondo associativo Confindustriale, che so dell’ultima riunione del Con- va assolutamente preservato e rilanciato – spiega Manzana –. siglio di Amministrazione di Occupandosi dei temi più rilevanti per il futuro non solo del FNE, all’interno del quale sie- mondo industriale, ma delle nostre società, delle nostre citdono Antonella Candiotto, En- tà, del nostro ambiente, Fondazione ha un potenziale enorme rico Carraro, Pierroberto Fol- che va di certo messo ulteriormente a profitto, e in questo giero, Luca Paolazzi, che della senso ci adopereremo”. Fondazione è anche il direttore “L’arrivo di Fausto Manzana rappresenta una novità importanscientifico, Stefania Segata e te per Fondazione Nord Est – commenta Paolazzi –, sia sul Pierluigi Zamò. piano dell’ampliamento della compagine sia su quello dell’aFondazione Nord Est è il forum zione concreta per il rafforzamento. Ci sono comuni obiettivi economico a cui hanno dato vita sia nella definizione della missione e del ruolo della Fondaziole Confindustrie nord-orientali ne per il territorio che la esprime sia negli strumenti per ragdell’Italia. Nasce e lavora con giungere quella dimensione che è indispensabile per l’attività. l’obiettivo primo di riflettere sul Il rilancio ora può avvenire a un passo più sicuro e spedito, presente e il futuro economico per volontà di tutto il Cda che ha votato unanimemente per la e sociale dei territori nordestini sua Presidenza”. (Triveneto più Emilia-Roma- Attualmente, la missione della Fondazione si sta concretizgna), per mettere a fuoco i cam- zando in tre principali filoni: (aero)space economy, brain ecobiamenti in atto, quali saranno nomy, complessità. Il filone space economy ha due obiettivi: le loro conseguenze nel medio diffondere la rivoluzione paradigmatica della nuova fase della periodo e quali strategie è ne- presenza extraterrestre dell’uomo e indagare quali imprese cessario adottare per essere pre- facciano parte di questo ambito (non è definibile come semparati a coglierne le opportunità. plice settore, date le sue molteplici ramificazioni) o possano Interfaccia tra il mondo della farne parte sia upstream che downstream. Una ricaduta della ricerca e il mondo dell’industria, ricerca della Fondazione in questo ambito è l’individuaziola Fondazione porta a quest’ulti- ne delle competenze necessarie e quindi l’indicazione della mo i risultati degli studi più in- formazione più appropriata. Il filone brain economy include novativi e interessanti prodotti molteplici attività tutte legate al fattore umano: cultura del ladalla ricerca e allo stesso tempo voro, demografia, giovani, cultura d’impresa, istruzione e fortrasferisce alla ricerca le priori- mazione, ruolo della cultura (arte) nelle attività economiche, tà e la concretezza operativa del intelligenza artificiale applicata all’istruzione. Sono state elamondo industriale. borate numerose analisi sulla carenza di lavoratori, con parti“La Fondazione Nord Est rap- colare enfasi sull’emigrazione dei giovani italiani. È in fase di presenta un patrimonio di co- finalizzazione una ricerca sulle ragioni che muovono i giovani noscenza per l’economia e la so- a emigrare e sulle condizioni per il rientro. cietà di quest’area geografica e,

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Confindustria Trento in Fiera Ecomondo Confindustria Trento insieme alle aziende trentine DOMO, Ecotop e Re-Cig alla Fiera Ecomondo a Rimini. Un successo nell'adozione di valori sostenibili.

COS'È la tassonomia? Non è

una specie animale. È un Regolamento europeo del 2019 – di cui l’ultimo aggiornamento risale ad alcune settimane fa (pubblicazione in G.U. europea il 21 novembre scorso) – con cui si definiscono i criteri perché un’attività economica o un investimento possano considerarsi eco-sostenibili. In questo momento, la portata dell’iniziativa riguarda i soli aspetti ambientali. Ma quali sono gli strumenti e le modalità con cui poter rendere la propria impresa ambientalmente sostenibile? Un viaggio di mille miglia inizia con un singolo passo, professava Lao Tzu, e il primo passo di un’impresa nel mare magnum del tema ambiente è la conoscenza della materia, anche attraverso la formazione del proprio personale. Nel ruolo di sensibilizzatore e guida delle proprie imprese associate, perché diventino le capofila nell’adozione e nella divulgazione di alti valori ambientali, Confindustria Trento ha deciso di partecipare alla 26esima edizione della Fiera Ecomondo. L'appuntamento è l’hub di riferimento in Europa sulla transizione ecologica, dove gli stakeholders possono trovare un luogo di scambio, formazio-

ne e crescita relativamente all’economia circolare, al ripristino e alla rigenerazione ecologica dei suoli e al trattamento delle acque. Questa 26esima edizione è stata la migliore nella storia della manifestazione: più di 100mila presenze nei quattro giorni di fiera (7-10 novembre) e più di 1.500 brand espositori. In questa cornice, Confindustria Trento ha riservato uno spazio espositivo all’interno del padiglione “Trentino” – un’area allestita dalla Provincia autonoma di Trento per potenziare la brand identity territoriale – e ha coinvolto quelle imprese che avrebbero potuto cogliere un vantaggio da questa opportunità, interessando in particolare le imprese della Sezione Energia e Servizi per l’Ambiente. Le imprese che hanno preso parte a questa prima esperienza dell’Associazione sono state Domo, Ecotop e Re-Cig. Domoè un gruppo multinazionale, con diversi siti produttivi nel mondo, e nello stabilimento italiano di Arco, realizza prodotti ingegnerizzati a base poliammidica, utilizzati soprattutto Lo stand di Confindustria Trento con le imprese Domo, Ecotop e Re-Cig.

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Ecomondo, presso il centro fieristico di Rimini, si è svolto dal 7 al 10 novembre e ha visto la partecipazione del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e di molti altri ospiti illustri.

nell’automotive, nel settore elettrico-elettroni- Il bilancio di questa prima sperimentazione è co e nel più vasto segmento dei beni industriali stato indubbiamente positivo, con tutte le ase di consumo. Il sito di Arco è un’eccellenza nel sociate che hanno restituito un parere positivo. riciclo: il 30% della produzione è oggi costituito Leonardo Comperatore, direttore dello stabida materiali derivanti da scarti di altri settori limento di Arco di Domo Engineering Plastics industriali quali il packaging, il settore tessile Italy, ha trovato interessante la “partecipazione e la produzione di airbags, soluzioni che per- congiunta [con Confindustria Trento]” perché mettono di ridurre l’impronta carbonica rispet- “facilita la parte logistico/amministrativa e auto ai materiali vergini. Ecotop è un’impresa che menta l’esposizione mediatica”. Consiglierebbe si occupa di consulenza ambientale, raccolta e l’esperienza a tutte le imprese che, come Domo, recupero di rifiuti (98% dei rifiuti gestiti è in “sono interessate ad aumentare la sostenibilità questa filiera) e ha sviluppato lavorazioni degli dei propri prodotti e servizi”, dal momento che scarti industriali in End of Waste, permetten- Ecomondo “è una fiera nella quale si respirado alle aziende conferitrici di operare in piena no entusiasmo e innovazione e dove si possono economia circolare. Da alcuni mesi è diventa- trovare interessanti ispirazioni”. Serena Beber, ta società benefit, per fare della sostenibilità il amministratore unico di Ecotop, considera proprio valore portante. Re-Cig nasce con lo strategica per tutte le imprese del settore serviscopo di dare una seconda vita al mozzicone di zi ambientali la partecipazione a Ecomondo, in sigaretta, lavorandolo per ottenere un polimero quanto rappresenta una fiera in cui “si è respiplastico privo di sostanze nocive che può essere rata aria di innovazione e di cultura ambientapoi impiegato per la realizzazione di nuovi og- le” e la vetrina offerta dall’Associazione “è stata getti. Il servizio si estende anche alla fornitura un’ottima occasione per scambiare opinioni con dei loro personali posaceneri (Smokers Point) e i colleghi”. Marco Fimognari, Ceo di Re-Cig, ritiene che nella raccolta e gestione del rifiuto. l’associazionismo sia lo strumento che gli ha permesso di “entrare subito nel grande ingranaggio di una manifestazione così importante” e partecipare in fiera con Confindustria Trento ha dato loro una “giusta visibilità”. “Unire gli sforzi per il raggiungimento di uno scopo comune” va a “vantaggio anche delle piccole aziende che si affacciano per la prima volta a questo tipo di attività”. Nel padiglione “Trentino” erano diverse le imprese che partecipano alla vita associativa ma che in autonomia prendono parte alla manifestazione da anni: Arcoda, Ecotrentino, Etc Sustainable Solutions, I&S Informatica e Servizi, Moser Marino & Figli. L’Associazione è orgogliosa dell’industria trentina e dell’attenzione che ripone nelle tematiche ambientali. Vi aspettiamo per la 27esima edizione della fiera Ecomondo (5-8 novembre 2024), con la 2a partecipazione di Confindustria Trento. (gs)

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Bonfiglioli: eccellenza, innovazione e welfare L’evento HR Group svela la forza innovativa e il sostegno al benessere dei dipendenti di Bonfiglioli Riduttori S.p.A., confermando il loro impegno verso l’avanguardia aziendale. di ANDREA MARSONET, Responsabile Area Lavoro e Walfare, Confindustria Trento

LO scorso 8 novembre, presso

figlioli da sola potrebbe essere sufficiente a inquadrare la la sede di Bonfiglioli Riduttori grandezza di un gruppo societario che, a oggi, conta 20 siti Spa a Rovereto, Confindustria produttivi e 26 siti commerciali distribuiti in tutto il monTrento ha organizzato il terzo do: “Abbiamo un’inflessibile dedizione per l’eccellenza, l’innoappuntamento annuale del HR vazione e la sostenibilità. Il nostro Team crea, distribuisce e Group, evento dedicato agli HR supporta soluzioni di Trasmissioni e Controllo di Potenza per manager delle aziende associate. mantenere il mondo in movimento.” In una luminosa sala, impre- A seguito di una rapida infarinatura sull’attività aziendale e ziosita da un’incantevole vista sui suoi pilasti fondanti (persone, produzione, R&D, qualità, aperta sulla Vallagarina, l’Azien- salute, sicurezza e ambiente), i partecipanti, dopo aver inda Bonfiglioli Riduttori Spa si è dossato i necessari DPI per la sicurezza, hanno subito avuto raccontata ai presenti, svelando l’occasione di effettuare una visita guidata dello stabilimento alcune delle apprezzabili pecu- di Rovereto e di apprezzare con i propri occhi una fabbrica liarità che rendono lo stabili- caratterizzata da spazi produttivi ampi, luminosi, curati e in mento di Rovereto una realtà ordine: non sono mancati in merito i sinceri complimenti da produttiva in continuo sviluppo. pressoché tutti i partecipanti alla visita. Dopo una rapida introduzione Una volta rientrati in sala, la seconda parte dell’incontro ha dei lavori, accompagnata da un avuto come focus le relazioni industriali, la Digital transforsaluto e ringraziamento ai par- mation e i servizi da mettere a disposizione ai collaboratori. tecipanti, oltre che a Bonfiglioli Al riguardo, Renato Gargiulo ha esposto ai presenti i pilastri Riduttori Spa per l’ospitalità, a della strategia delle relazioni industriali in Bonfiglioli, non prendere la parola è stato Re- mancando di raccontare anche piacevoli e curiosi aneddoti. nato Gargiulo, Senior Manager Le relazioni nel Gruppo vengono, infatti, vissute come leva - Human Capital Business Part- strategica di crescita, motivo per il quale la Società è sempre ner Manufacturing Operations attenta a salvaguardare una linea di azione che garantisca l’a& Industrial Relations di Bon- derenza dei temi sindacali agli obiettivi e valori perseguiti dal figlioli Riduttori Spa, il quale Gruppo Bonfiglioli, sfida spesso difficile in un mercato del ha iniziato la sua presentazione lavoro in continua e rapida evoluzione. con alcuni accurati cenni sto- Fondamentale, pertanto, riuscire a instaurare, e successivarici sulla crescita del Gruppo mente mantenere, un sistema di relazioni industriali che sia Bonfiglioli, e un apposito focus il più possibile informativo, partecipativo e negoziale, e che sull’ampliamento e l’evoluzione consenta, quindi, di tenere al minimo il grado di conflittualità che ha caratterizzato, e continua tra le parti, favorendo un innalzamento del livello delle dia caratterizzare, lo stabilimen- scussioni finalizzato al benessere condiviso. to di Rovereto, inaugurato nel Sotto questo aspetto, ha piacevolmente colpito tutti i presen2011. ti in sala l’articolato e qualitativamente strutturato sistema di La mission del Gruppo Bon- welfare aziendale appositamente creato dalla Società per tut-

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ti i propri collaboratori. Il Bonfiglioli Welfare System, infatti, annovera al suo interno diverse misure di sostegno alla famiglia e alla genitorialità (es. integrazione aziendale del 10% per il congedo facoltativo per nascita, ferie/PAR solidali anche per la cura di parenti, coniugi e per cure psicologiche), borse di studio per dipendenti e figli, integrazioni aziendali alla Previdenza complementare e tante altre misure di wellbeing aziendale. Uno dei fiori all’occhiello di tale sistema è certamente la Bonfiglioli Academy, il luogo dove la Società, attraverso diverse modalità formative, sviluppa le competenze dei propri collaboratori

con 4 aree di allenamento (Bonfiglioli Culture, Leadership Gym, Professional School, Technical Toolbox) che favoriscono una formazione innovativa e in continua evoluzione. Come ormai da tradizione, la riunione si è infine conclusa con un rinfresco, momento sempre utile per i partecipanti per fare network e scambiarsi idee sulle sfide del presente e del futuro, obiettivo primario del HR Group. La sempre gradita partecipazione all’evento da parte di numerosi HR manager delle aziende associate, non può che essere motivo di stimolo per l’Associazione per lavorare all’organizzazione di nuovi workshop nei prossimi mesi.

Dare una seconda vita alla plastica Affrontare la sfida della sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso l’innovazione e lo sviluppo tecnologico. È quello che stanno facendo le imprese industriali del gruppo chimiche e plastiche. In un convegno organizzato da Assoimprenditori Alto Adige, Confindustria Trento, Unionplast, IPPR ed eco center, si è parlato delle soluzioni per ottimizzare l’intero ciclo di vita della plastica, dalla raccolta differenziata al riutilizzo come materia prima. Il convegno si è svolto presso il termovalorizzatore di Bolzano, esempio concreto di utilizzo efficiente dei rifiuti per alimentare la rete del teleriscaldamento. “L’utilizzo sempre più responsabile delle risorse e lo sviluppo di processi produttivi sempre più sostenibili – ha detto Giulia Manica, Presidente della Sezione Chimica, Vetro, Gomma e Plastica di Confindustria Trento – sono sfide comuni a tutte le imprese del settore. Poterci confrontare condividendo le soluzioni migliori e più innovative permette a tutti noi di diventare sempre più efficienti in questo campo”. “Le nostre imprese stanno investendo fortemente per adottare soluzioni sempre più sostenibili con tecnologie e processi produttivi basati sul principio della circolarità, per utilizzare le materie prime in maniera responsabile, per ridurre gli sprechi e gestire in maniera efficiente scarti e rifiuti”, ha spiegato il portavoce del gruppo plastiche di Assoimprenditori, Mirco Brusco (Roechling Automotive). Nel corso del convegno sono state illustrate diverse best practice: eco center, gruppo Santini, Ravago Italia, Roechling Automotive, Roverplastik e Finstral sono state alcune delle realtà che hanno illustrato le soluzioni ideate all’interno delle loro imprese. “Sono questi esempi, così come quelli di molte altre imprese del nostro territorio, che fanno capire quanto sia decisivo il know-how del settore industriale per affrontare le sfide ambientali che ci attendono”, ha spiegato il Presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Heiner Oberrauch, nei suoi saluti introduttivi.

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Linguaggio ed emozioni: come usarli al meglio Quest’anno la riunione dei Servizi Sindacali di Confindustria è stata un’occasione di formazione coinvolgente e istruttiva sui linguaggi efficaci e le strategie emotive nella negoziazione sindacale.

COME da consueta tradizione

autunnale, lo scorso 6 ottobre si è svolto il meeting annuale dei Servizi Sindacali di Confindustria, Area del Triveneto: giornata interamente dedicata a tutti i collaboratori delle Aree sindacali delle Associazioni territoriali del Trentino-Alto Adige, del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia. La riunione di quest’anno è stata organizzata da Confindustria Trento e Assoimprenditori Alto Adige, in collaborazione con Umana, e ha visto come location d’eccezione le Cantine Mezzacorona di San Michele all’Adige. La giornata ha preso il via con un welcome coffee di benvenuto presso l’affascinante Sala del Re, momento utile per i saluti di rito e le presentazioni dei neoentrati nel sistema. A seguire tutti i partecipanti si sono spostati nella spaziosa Sala del Caveau, dove Roberto Busato – direttore generale di Confindustria Trento - ha ufficialmente aperto i lavori presentando i due relatori di giornata e ringraziando per la sempre proficua collaborazione Maria Raffaella Caprioglio – presidente di Umana Spa. Il primo intervento della mattina, dal titolo “Intelligenza linguistica, efficienza e lavoro di

squadra”, è stato quello di Andrea Ciresa – coach e formatore da oltre 15 anni. Focus della sua relazione l’intelligenza linguistica, ovvero l’arte di comprendere e padroneggiare il linguaggio in tutte le sue sfumature, servendosi di un vocabolario ricco e variegato, oltre che di una grammatica e sintassi pulita, strumenti questi tutti utili per esprimere le idee in maniera chiara ed efficace e favorire quindi il proliferarsi di relazioni lavorative ed extra lavorative positive. Parlare non significa, infatti, comunicare, motivo per il quale le parole che si scelgono in una conversazione servono a far comprendere dove si vuole andare rispetto all’obiettivo che ci si prefigge, dal più banale al più complesso. Per mezzo del linguaggio si trasmettono informazioni, idee, pensieri che consentono di stabilire un rapporto con i propri interlocutori che, a seconda di quanto la comunicazione risulta efficace, può essere di vicinanza o di lontananza.

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Al riguardo, il relatore ha approfondito le principali tecniche per una comunicazione efficace, mettendo in guardia dai più classici errori di comunicazione che si effettuano quotidianamente, anche all’atto di scrivere una semplice e-mail. È questo il caso, ad esempio, del diffuso abuso di frasi e parole cosiddette energivore, le quali non favoriscono un’ottimale predisposizione in chi le ascolta o legge: si tratta di parole quali “problema”, “provare”, “scusa”, “disturbo”, nonché di frasi come “Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento…”, “Grazie per avermi concesso il suo tempo...”, “Non so se mi spiego”, “Correggimi se sbaglio”. Il secondo intervento, dal titolo “Il Processo Negoziale e l’Intelligenza Emotiva come strumento di crescita aziendale”, ha avuto, invece, come relatore Dario Dalla Costa - chief Commercial Officer and Board Member del Gruppo Forgital. Principale obiettivo della sua presentazione è stato quello di introdurre ai partecipanti alcuni dei principali modelli di negoziazione avanzata, fondati sull’analisi emotivo comportamentale della controparte e la gestione delle proprie emozioni. L’utilizzo di questi strumenti consente di valutare la credibilità della controparte e di anticipare gli eventi che ci si trova a dover affrontare in una qualsiasi negoziazione, compresa quella sindacale.

L’intervento si è quindi focalizzato, anche per il tramite di interessanti video, sull’introduzione di alcune metodologie atte a far riconoscere al negoziatore i segnali necessari a condurre una negoziazione efficace: il relatore ha proposto ai partecipanti suggerimenti utili e pratici per riconoscere e gestire le capacità emotive mediante l’ascolto e l’osservazione della comunicazione verbale e non verbale, le espressioni facciali, il linguaggio del corpo, la voce, lo stile e il contenuto verbale. Al termine della mattinata è stata quindi organizzata una rapida ma molto apprezzata guida alla cantina, subito seguita da un light lunch, momento conviviale utile a scambiarsi aneddoti e aggiornarsi sull’anno trascorso. Nel primo pomeriggio Andrea Ciresa ha quindi diviso i partecipanti in gruppi, proponendo loro un divertente gioco di team building, occasione gradita a tutti per condividere un momento di svago all’insegna della creatività. Terminate le attività pomeridiane, prima di fare ritorno alle rispettive sedi, non poteva mancare un gradito brindisi con alcuni prodotti tipici delle Cantine Mezzacorona a suggellare una bella giornata di formazione e condivisione che attesta nuovamente il forte affiatamento del gruppo sindacale Triveneto. (am)

Prorogata la Presidenza della Confindustria Trentino-Alto Adige Fausto Manzana sarà Presidente della Confindustria Regionale Trentino-Alto Adige fino alla scadenza del suo mandato in Confindustria Trento. Così ha deliberato il Consiglio Regionale nel corso dell’ultima riunione. Il prolungamento del mandato di Manzana avviene in coerenza con il meccanismo automatico previsto a livello nazionale, in base al quale si era data alle Associazioni la possibilità di un prolungamento biennale per i vertici di Associazioni e Confindustrie regionali, senza necessità di effettuare interventi di modifica statutaria, in particolare in dipendenza della crisi pandemica. Confindustria Trento si è impegnata a riconoscere ad Assoimprenditori Alto Adige la Presidenza di Confindustria regionale Trentino - Alto Adige per un periodo temporale analogo a quello ricoperto dal Presidente Fausto Manzana in deroga.

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Il delicato equilibrio tra progresso e privacy Il progresso tecnologico e l’utilizzo dei dati personali a fini commerciali impongono riflessioni sulla tutela della privacy e sulla sicurezza informatica. di JEAN LOUIS A BECCARA, Direttore dell’Ufficio Organizzazione e gestione della privacy della Provincia autonoma di Trento e Professore a contratto presso l’Università degli Studi di Verona

IL convegno “Protezione dei

dati personali e sicurezza digitale. Nuove tecnologie, rischi e misure di prevenzione”, che si è tenuto lo scorso 6 dicembre in Ferrari Incontri su iniziativa di Provincia autonoma di Trento, Trentino School of Management e Confindustria Trento, ha offerto l’occasione per elaborare alcune riflessioni legate ai temi in oggetto, in relazione alle frontiere attuali e ai possibili sviluppi futuri della tecnologia. Lungi da ogni allarmismo o

Da sx Picciani, Spinelli, Santini

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pessimismo, dobbiamo essere semplicemente prudenti. Non dobbiamo, né possiamo, impedire il progresso, ma abbiamo l’opportunità di orientarlo nella giusta direzione e, talvolta, di anticiparne le mosse. Per riuscire in questo obiettivo siamo tenuti, innanzi tutto, a dialogare, a creare tavoli di lavoro, a condividere le esperienze, le conoscenze e gli errori senza inutili riluttanze, timidezze o imbarazzi. Mi riferisco, innanzi tutto, ad un dialogo tra giuristi (che siano realmente specialisti della materia, condizione imprescindibile anche per dirsi “accountability”) ed informatici. Le risposte normative, è risaputo, rincorrono inesorabilmente il progresso tecnologico: oggi sta per essere emanato un regolamento sull’intelligenza artificiale che, assieme ai Digital Service Act e al Digital Markets Act, si propone di offri-


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re nuove forme di tutela per gli utenti, ma se i due professionisti (legali e matematici/informatici) non si interfacciano adottando come humus comune i principi etici, il germe della congenita e fisiologica obsolescenza normativa crescerà più rapidamente. Se analizziamo alcuni dei principi etici aziendali più comuni, troviamo parole come legalità, lealtà e correttezza nell’esercizio dell’attività, trasparenza, diligenza e professionalità, riservatezza, gestione del rischio. Inutile evidenziare le analogie con i principi fondamentali della disciplina sulla protezione dei dati personali. Mi siano concesse ancora tre veloci riflessioni. La prima: penso si sia giunti inequivocabilmente ad un bivio, tra la realtà “tradizionale” e quella “digitale”. Il Digital Markets Act, recentemente emanato, prevedendo l’obbligo dei c.d. “gatekeeper” di fornire servizi equivalenti anche con dati anonimi, conferma la convinzione del legislatore europeo che possa ancora sussistere la possibilità di non risalire a chi si riferisca un’informazione. Ciò nonostante, alcuni risultati pubblicati sulla rivista Science dimostrano che, con solo quattro acquisti (stiamo parlando di metadati: “dove”, “quando”, “cosa” e “quanto”), sarebbe possibile individuare, con un grado di certezza pari al 95%, chi sia l’utilizzatore della carta di credito. A ben vedere, scoperto il “chi”, diventa facile rispondere anche alla domanda più delicata: “perché”. Svelando i motivi dell’acquisto, quindi, la profilazione dell’acquirente può realizzarsi. Sarebbe utile comprendere se, date queste premesse, sia ancora possibile parlare di dato “anonimo” in rete, o se non sia, oramai, una nozione utopistica. Secondo: già un parere del 2017 del Garante europeo (EDPS) manifestava chiaramente il proprio scetticismo sul possibile valore commerciale dei dati personali, ovvero sulla possibile utilizzabilità dei dati come “merce di scambio”. Tant’è, che, nella versione definitiva della direttiva, fu espunto il termine “controprestazione”. Le Autorità di controllo europee, compreso il Garante italiano, hanno attivato specifiche in-

dagini nei confronti degli editori che, ultimamente, propongono agli utenti un’alternativa per accedere ai contenuti digitali: farsi, sostanzialmente, profilare per accedere ai contenuti digitali, oppure abbonarsi (c.d. “pay walls”). Il tema non è certo irrilevante per le aziende. Terza ed ultima riflessione. Servono, si diceva, adeguate misure di sicurezza. A differenza del previgente art. 31 del Codice privacy, l’attuale art. 32 del GDPR – nel disciplinare l’adozione delle misure di sicurezza idonee – prende in considerazione non soltanto il progresso tecnologico, cioè l’evoluzione delle minacce esistenti, ma anche i costi per farvi fronte. A fronte di questo apparente “contrappeso” (particolarmente prezioso per le PMI), deve rilevarsi come la responsabilità del Titolare del trattamento (ovverosia dell’ente pubblico e dell’azienda) – nella sostanza dei fatti – sia restata quella di un tempo: una responsabilità aggravata, nel senso che grava sul Titolare dimostrare di aver adottato le migliori cautele (art. 82 del GDPR: “è esonerato se dimostra che l’evento dannoso non gli è in alcun modo imputabile”). Sarebbe interessante definire quanto ci si possa avvalere dell’elemento “costi” nella scelta delle misure “idonee”.

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Orefice alla Presidenza dei Giovani Imprenditori L'assemblea del Gruppo giovani ha eletto Francesco Orefice (Dial Funghi) alla presidenza. Succede a Martina Togn (Gaierhof ).

È Francesco Orefice il nuovo Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Trento. L’elezione è avvenuta ieri sera a Villa Bortolazzi all’Acquaviva, dove si è svolta l’Assemblea annuale del Gruppo, chiamato a rinnovare la Presidenza e il Consiglio Direttivo, del quale entrano a far parte in qualità di Vicepresidenti Filippo Lamberti Silvelox Group Spa e Francesco Rosa, Dolomatic Srl, e in qualità di Consiglieri: Giulia Angeli, ZV Meccanica Srl; Leandro Karsten Barbosa, Sovecar Srl; Maria Vittoria Finco, Casearia Monti Trentini Spa; Valentina Ider, FIR Sas di FIR Servizi Srl; Christian Lorenz, Larentis Lorenz Srl. Coamministratore dell’azienda Dial Funghi Srl, Orefice ha annunciato i cardini del suo programma, all’insegna del titolo “Il Nuovo Rinascimento”. “Negli ultimi anni – ha detto - siamo stati costretti ad adattarci nuovamente a uno scenario economico-sociale che ha comportato non solo un cambiamento dei modelli di business delle nostre azienda, ma ha influito tanto e troppo anche sui nostri comportamenti e stili di vita privati. Sta a noi giovani essere propositivi e

Francesco Orefice con il Presidente Fausto manzana

cavalcare questo cambiamento: pertanto, sarà nostra premura lavorare sui fattori chiave che possano innescarlo, fattori fondamentali per questo Nuovo Rinascimento”. Ne ha dunque citato i capisaldi: il ritorno alla condivisione e al piacere di stare insieme, l’investimento su una formazione dinamica, sul progetto di relazione con la scuola e sul collegamento con l’Università, continuità al progetto di solidarietà i “Giovani per i giovani”, infine la collaborazione con i gruppi delle altre territoriali non solo a livello regionale ma soprattutto nazionale. L’Assemblea, alla quale sono intervenuti anche il presidente di Confindustria Trento Fausto Manzana, la presidente della Piccola Industria Barbara Fedrizzi, il direttore generale Roberto Busato, si è aperta con l’intervento della Presidente uscente Martina Togn, che ha illustrato l’attività svolta nel corso del suo mandato. “Un’esperienza nel corso della quale ha detto - ci siamo trovati ad affrontare vari momenti difficili: i passi fatti sono stati densi di fatica, di speranza e orientati alla condivisione dei valori della nostra Associazione. Stiamo vivendo un periodo prolungato di instabilità e insicurezza; siamo stati colpiti da una serie di fattori di crisi e di discontinuità che hanno avuto un forte impatto su vari livelli e che fino a qualche tempo fa sarebbero state inimmaginabili. Ma

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questa crisi non ci ha piegati, non ci ha tolto la voglia di reagire, la grinta, la determinazione. Il nostro punto di forza è la condivisione, il fare sistema, essere una squadra. Credo che nei limiti delle nostre possibilità, stiamo fattivamente contribuendo in favore del cambiamento che auspichiamo per il nostro futuro. Come imprenditori, oltre che come cittadini, siamo responsabili per il territorio nel quale viviamo. Il lavoro del primo position paper del Progetto

Duemilatrentino era incentrato sulla persona e sulla qualità della vita, per elaborare un modello centrato sul benessere dell’individuo, basato su un approccio integrato tra aziende e territorio. A nostro modo, come Gruppo, anche noi ci siamo concentrati su questo obiettivo”. Nel corso della parte pubblica dell’Assemblea sono intervenuti anche i rappresentanti di Banca intesa per presentare scenari ed evoluzioni del contesto economico attuale. (sb)

Per azioni straordinarie servono ambizioni straordinarie. I grandi cambiamenti possono iniziare da piccoli passi, e noi dobbiamo continuare a sognare in grande per riuscire a costruire il Trentino, l’Italia e il mondo che vogliamo. Come imprenditori, oltre che come cittadini, siamo responsabili per il territorio nel quale viviamo. In coerenza con le priorità del Progetto Duemilatrentino, come Gruppo abbiamo lavorato sul tema dell’inclusione sociale grazie al progetto “i Giovani per i Giovani”, offrendo a persone svantaggiate un concreto supporto per favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro. Crediamo che l’idea di rete debba andare oltre al solo rapporto tra imprese, inglobando una componente sociale che è sempre più presente e rappresenta tante persone con competenze che possono diventare risorse importanti. Nondimeno, sappiamo che dobbiamo promuovere e trasmettere i nostri valori ai ragazzi. La nostra Associazione ha investito molto nel rapporto tra scuola e impresa. Da decenni portiamo avanti progetti che ne favoriscono l’incontro e la collaborazione. Abbiamo anche realizzato varie iniziative per noi Giovani Imprenditori di Confindustria Trento, mirate a creare occasioni di incontro e conoscenza e a sviluppare le nostre competenze manageriali. In questo mio mandato ho potuto svolgere tante attività, e devo un ringraziamento al mio Consiglio Direttivo. Serena, Andrea, Francesco, Mara, Giulia, Marco, Leandro, Magner, a voi cari amici, impareggiabili compagni di viaggio di questo mio straordinario cammino, che mi avete sempre ascoltato, consigliato e sostenuto con affetto, dico soltanto: grazie di cuore!

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Focus internazionalizzazione per la Piccola Industria L’evento, organizzato con la collaborazione di Intesa Sanpaolo, ha avuto luogo presso la Eurostandard Spa, importante realtà manifatturiera del territorio che rappresenta anche un’eccellenza dell’export trentino.

ALLA luce di quanto sta acca-

dendo nel panorama globale, diviene sempre più importante sapere affrontare i cambiamenti e le difficoltà che impattano sul commercio e gli investimenti esteri per tutte le imprese industriali e in particolare per le PMI. Da questa constatazione, la presidente Barbara Fedrizzi insieme al Comitato Piccola Industria hanno ritenuto opportuno organizzare un incontro con un focus sull’internazionalizzazione, che sempre più si sta confermando quale elemento strategico per la crescita delle aziende che vogliono rimanere competitive nell’economia globale. La crescente globalizzazione, l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione stanno aprendo nuove opportunità di mercato. Il futuro sarà caratterizzato da una crescente interconnessione tra le economie, e le imprese italiane, con la loro capacità di innovazione e la loro eccellenza produttiva, devono essere pronte ad affrontare questa sfida. In maniera particolare le piccole e medie imprese, che devono strutturarsi in questa direzione. L’evento, organizzato con la collaborazione di Intesa Sanpaolo, ha avuto luogo presso l’azienda Eurostandard Spa, importan-

te realtà manifatturiera del territorio che rappresenta anche un’eccellenza dell’export trentino. Dopo un’interessante visita aziendale, la presentazione delle attività di Eurostandard e il suo posizionamento nei mercati esteri, la delegazione di imprenditori - ospitata dall’ad Marisa Zeni - ha potuto approfondire insieme a Nicoletta Danieli, managing partner di Oriens International Business Consulting, le possibilità di scambio con i Paesi Arabi. Di seguito, con Massimo Panigatti, responsabile Ramo Trasporti e Natanti di Itas Mutua, è stata presentata un’analisi dei possibili rischi emergenti ed inediti legati al commercio con l’estero, per poi approfondire le modalità più efficaci per tutelare il proprio business. Infine, Diego Zamprogno, Specialista Internazionalizzazione di Banca Intesa Sanpaolo, ha illustrato i servizi messi a disposizione dalla banca alle imprese italiane al fine di supportarle nei mercati esteri. (lm)

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piccola industria

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Presentata la XVI edizione del progetto “Tu Sei” Grande partecipazione all’evento di lancio di "Tu Sei": un progetto focalizzato sulla sostenibilità, che vuole avvicinare studenti e aziende.

È STATA presentata a Palazzo Stella la sedice- fa ebbe questa grande intuizione del progetto

Da sin.: Busato, Segata, Gerosa e Ceccato

sima edizione del Progetto “Tu Sei”: l’iniziativa “Tu Sei”, il fiore all’occhiello delle nostre iniziache vede Confindustria Trento e la Provincia tive in ambito education e giovani. L’obiettivo autonoma di Trento collaborare per promuove- principale del progetto è quello di avvicinare il re sinergie per favorire il dialogo tra aziende e mondo dell’industria a quello dei giovani. Crestudenti attraverso la condivisione di esperien- diamo molto nell’education fatta a sistema: la ze comuni. formazione tradizionale unita alla formazione Per favorire la creatività e l’incontro tra mondo sul campo. Siamo convinti che in questo modo i scolastico e aziendale, l’evento di lancio si è fo- giovani potranno iniziare a conoscere il tessuto calizzato sulla sostenibilità, esplorando le scelte imprenditoriale territoriale, scoprire i loro tadelle aziende in questo ambito. lenti e valorizzarli per orientarsi al meglio nel In apertura il saluto della vicepresidente del- mondo del lavoro”. la Provincia autonoma di Trento e assessore Sono state presentate testimonianze e riflessioall’istruzione, cultura e sport, politiche per la ni sul tema del “Bilancio di sostenibilità”, un famiglia, per i giovani e per le pari opportu- importante strumento per sensibilizzare i gionità Francesca Gerosa: “Con questo progetto vani sulle sfide ambientali e sociali future. Alla il tessuto economico e produttivo abbraccia la presentazione sono infatti intervenuti anche scuola e mette al centro i nostri ragazzi. L’ini- Roberto Ceccato, Dirigente Generale del Diziativa ha avuto finora grande partecipazione e partimento istruzione e cultura della Provincia ha permesso di arricchire sia le imprese che i autonoma di Trento, Roberto Busato, Direttore giovani, con tante imprese che hanno preso a Generale di Confindustria Trento, Franco Dacuore il loro futuro”, ha detto Gerosa, dando la por, Responsabile Ufficio Soci e Comunicaziomassima disponibilità a sostenere progetti in- ne Cassa di Trento, Laura Ricci, Sustainability novativi come “Tu Sei”. Con lei Stefania Segata, Consultant, Marcello Lunelli, Vicepresidente vicepresidente di Confindustria Trento che ha Ferrari - F.lli Lunelli Spa e Luigi Tellatin, Tivalorizzato l’importanza dell’iniziativa: “Con- tolare Gruppo Adige Bitumi Spa. Tra i partecifindustria insieme alla Provincia sedici anni panti anche Viviana Sbardella, Sovrintendente scolastica della Provincia autonoma di Trento. L’appuntamento, che ha visto la partecipazione di numerosi imprenditori, docenti e dirigenti degli istituti scolastici trentini, è stato infine l’occasione per presentare la sedicesima edizione del progetto, che si svilupperà nel corso del 2024. Complessivamente le quindici edizioni di “Tu Sei” hanno visto 274 progetti realizzati, con la partecipazione di 263 scuole e 200 aziende, per un totale di 10.856 studenti.

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Un piede nel passato e uno nel futuro Il Liceo Galilei festeggia il suo centenario con l’inaugurazione del Museo Casa Galileo. Presenti all’evento, Luca Arighi, in rappresentanza di Confindustria Trento e Marco Lorenz., ex allievo dell’Istituto. L’autrice di questo articolo è CAMILLA MARMO, studentessa del Liceo Steam di Rovereto, che quest’estate ha svolto presso l’Area Comunicazione Istituzionale di Confindustria Trento un tirocinio di tre settimane

IL Liceo Galilei di Trento, in

occasione dei suoi cento anni di storia, ha proposto un allestimento rinnovato del museo con l’obiettivo di festeggiare il traguardo raggiunto e valorizzare la figura dello scienziato Galileo Galilei, al quale la scuola è intitolata. Sono stati proprio i ragazzi a portare avanti l’iniziativa collaborando in maniera efficiente e coinvolgendo anche studenti di altre scuole. Alcune ragazze del liceo Depero di Rovereto, per un progetto di alternanza scuola lavoro, hanno infatti contribuito a gran parte del progetto, occupandosi della grafica, come ad esempio le illustrazioni per gli allestimenti con il supporto della professoressa Maria Eletta Baroni che è stata fondamentale nella realizzazione dell’iniziativa. Insieme, le studentesse hanno creato loghi, pannellature, merchandising per uno spazio adibito unicamente all’esposizione che mostra la vita, le invenzioni e le scoperte di Galileo Galilei. Il coordinatore del progetto, il professor Alberto Meroni ha raccontato che il processo è stato diviso in due fasi principali: la prima in cui i ragazzi si sono dedicati alla creazione del logo

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che rappresenta “Casa Galileo” e la seconda, riservata alla realizzazione dei pannelli presenti dietro ogni oggetto esposto al museo. Insieme a lui, anche gli altri insegnanti sono stati fondamentali per la realizzazione di “Casa Galileo”, assumendosi il ruolo di guide e sostenendo i ragazzi da un punto di vista pratico. Situato nell’edificio storico sopra la struttura scolastica, il museo è diviso in spazi tematici che raccolgono oggetti scoperti o inventati dallo scienziato. È grazie all’allestimento grafico e agli strumenti galileiani, realizzati a partire dagli originali del Museo Galileo di Firenze, che gli spettatori hanno la possibilità di scoprire la storia di ogni lavoro, comprenderne il significato e avere una visione completa sul contenuto con cui si stanno interfacciando. Confindustria Trento ha aderito all’iniziativa, offrendo il patrocinio. Durante l’evento inaugurale, per l’Associazione sono intervenuti Marco Lorenz, ex alunno del liceo e Luca Arighi, che ha citato Galileo come esempio di scienziato in grado di coniugare ricerca, divulgazione e comunicazione. Confindustria Trento da anni investe sulla formazione dei giovani e sostiene il mondo della scuola. L’Associazione è lieta di essere stata coinvolta in un progetto che ha portato il Liceo a un ottimo risultato di beneficio per tutta la comunità.


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Un nuovo mercato per il made in Trentino Business in Arabia Saudita: export in crescita con oltre 100 milioni di euro nel 2022. La missione di Trentino Export, Confindustria Trento e Assoimprenditori Alto Adige si rivela un successo. di GIORGIO ZAGONEL

DAL 19 al 23 novembre 2023 si

è svolta una missione in Arabia Saudita di una delegazione di imprese trentine e altoatesine organizzata da Trentino Export in collaborazione con Confindustria Trento e Assoimprenditori Alto Adige. Alla missione hanno preso parte dodici imprese rappresentanti il territorio regionale: A. Rieper Spa; Dalmec Spa; Daunerstep Spa; GPI Spa; Logiss Srl; Menestrina Srl; Metalife Srl; Pan Surgelati Srl; Seppi M. Spa; Silvelox Spa; XLam Dolomiti Spa e X Timber Spa. Con loro, come ospiti della delegazione, vi è stata anche la partecipazione di IDM Südtirol - Alto Adige e Trentino Sviluppo. Il mercato saudita sta acquisendo un’importanza sempre maggiore tra le imprese italiane e del Trentino Alto Adige, che negli ultimi anni sono state in grado di aumentare le proprie performance nell’export gionale è salito di circa il 39 per cento passando da 8,48 anche verso mercati lontani e miliardi di euro a 11,8 miliardi di euro (fonte ISTAT). complessi. Le esportazioni re- Il Regno dell’Arabia Saudita ha adottato nel 2016 il piano gionali verso l’Arabia Saudita “Saudi Vision 2030”, un progetto di trasformazione radicale e sono cresciute del 50 per cen- continuativo della società saudita, implicante riforme econoto in cinque anni passando da miche, ma anche culturali e sociali. Sulla spinta propulsiva 71,4 milioni di euro nel 2017 a di questo vastissimo piano di sviluppo - che si propone di ri107,8 milioni nel 2022 (19,9 mi- durre la dipendenza del Paese dai combustibili fossili, diverlioni dal Trentino, 87,9 dall’Al- sificare la sua economia e sviluppare il settore dei servizi e to Adige). Nello stesso periodo delle nuove tecnologie - il Regno saudita ha negli ultimi anni - dal 2017 al 2022 - l’export re- accelerato questo processo annunciando delle riforme radica-

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li che aprono nuove opportunità per le imprese straniere. Tra gli obiettivi da raggiungere entro il 2030, il Regno Saudita punta ad aumentare le entrate pubbliche non petrolifere da 36 a 223 miliardi di euro attraverso un piano nazionale di ammodernamento delle infrastrutture, volto alla realizzazione di una serie di mastodontici progetti chiamati in gergo “Giga-Projects” come NEOM, Red Sea Project, Amala, Qiddiya, Al Ula e Dirriiyah. A capo della delegazione, la presidente di Trentino Export Barbara Fedrizzi, che è anche presidente della Piccola Industria di Confindustria Trento: “Questa missione in Arabia Saudita, parte del nostro più ampio progetto di sostegno all’internazionalizzazione delle Pmi 20232024, ha riscontrato una grande partecipazione da parte di aziende sia trentine che altoatesine. La cosa mi fa molto piacere anche in chiave di coordinamento tra le provincie di Trento e Bolzano. Come ho sempre detto in passato l’unione fa la forza. L’Arabia Saudita al momento è uno dei Paesi al Mondo con le maggiori opportunità di business e lo svolgimento di questa missione lo ha dimostrato. L’ottimo andamento degli incontri business to business in loco con gli attori economici sauditi e il grande apprezzamento per i prodotti delle nostre aziende sta a significare che siamo sulla strada giusta”.

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Nella prima delle cinque giornate, la delegazione ha visitato la Riyadh Integrated Special Logistics Zone e incontrato alcuni imprenditori sauditi presso il Saudi Italian Business Council, alla presenza del consigliere commerciale dell’Ambasciata d’Italia a Riyadh, del direttore dell’Ufficio ICE-Agenzia a Riyadh e del referente SACE per l’Arabia Saudita. Le singole imprese sono state dunque impegnate con gli incontri di sviluppo commerciale: 94 gli appuntamenti b2b organizzati ad hoc per ogni azienda da Trentino Export. La referente commerciale di Trentino Export per l’area del Golfo Persico, Nicoletta Danieli: “L’Arabia Saudita negli ultimi anni è un Paese che si sta aprendo a un ritmo sostenuto al mercato globale. Le opportunità per le aziende italiane sono molteplici e il prodotto made in Italy è molto apprezzato e ricercato. La missione commerciale è stata un’ottima iniziativa che ha fatto scoprire alle controparti saudite dei prodotti di eccellenza sia a livello tecnologico che di innovazione. Fondamentale è stato approcciare il mercato dell’Arabia Saudita ora perché i prossimi anni saranno di grande crescita, visti anche i prossimi Mondiali di Calcio ed EXPO 2030, e allo stesso modo fondamentale sarà presidiare questo mercato ormai appetibile a livello mondiale”.


A tutti voi auguriamo un Natale ricco di sorprese e un Anno Nuovo da vivere insieme.

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