Linee Guida Presidenza 25-29 Ing. Sonia Bonfiglioli

Page 1


Linee Guida Presidenza 25-29

Ing. Sonia Bonfiglioli

Premessa: le aziende vivono se si trasformano, muoiono se rimangono statiche

Stiamo vivendo una grande trasformazione che sconvolge equilibri geopolitici consolidati, tecnologie, modelli di business e stili di vita. Nonostante questo, noi come imprenditori non possiamo non continuare, con chiarezza di visione e determinazione, il cammino di evoluzione e trasformazione che vede coinvolte le nostre imprese, le nostre persone e noi stessi.

I nuovi grandi elementi che oggi vanno considerati da chi fa impresa sono le tensioni geopolitiche che si manifestano con la nuova arma dei dazi e che si affiancano alle sfide e ai percorsi trasformativi già avviati della digitalizzazione e sostenibilità. Noi, con le nostre imprese, rappresentiamo l’economia reale del nostro territorio e del Paese e dobbiamo, nonostante queste incertezze e difficoltà, restare concentrati sulle nostre fabbriche e sui loro processi, sempre propositivi e costruttivi verso investimenti e innovazione.

Mentre gli effetti e gli impatti della 4a rivoluzione industriale sono ancora da mettere a terra in maniera sistematica e diffusa, ci dobbiamo misurare con i paradigmi nuovi della 5a rivoluzione industriale. In questo contesto fare impresa non può prescindere dalla sostenibilità ambientale. Questa deve però rappresentare un percorso concreto, meno dogmatico e teorico, riconoscendo temi come la neutralità tecnologica a vantaggio dei risultati; per contro l’evoluzione verso processi asserviti da cobot si sono rivelati, in molte applicazioni e per evidenti motivi di costo, utopistici. In questa continua evoluzione tecnologica e sociale, guardando ai paesi che si stanno imponendo per la modernità dei processi produttivi adottati, stanno già emergendo nuovi “pillars” che potrebbero costituire le basi dell’Industry 6.0: demografia e “life balance”, uniti a una nuova guerra commerciale che esporrà la manifattura europea, italiana e del nostro sistema territoriale a grandi minacce.

Le imprese hanno sempre avuto un grande valore di sviluppo e crescita, sociale quanto economica, ma oggi fare impresa non

può prescindere da una profonda e visibile valorizzazione e difesa del nostro patrimonio industriale, consapevoli però che le regole e i punti di forza di ieri possono essere oggi meno efficaci, sforzandoci proprio per questo di mantenere e accrescere la nostra forza come singole imprese e come sistema, arricchendo nel nostro lavoro quotidiano il contesto sociale ed economico in cui operiamo.

Per questo, la fase che ci aspetta non è solo di consolidamento ma è anche di evoluzione perché occorre cogliere questi bisogni, trasformarli in progetti concreti e realizzarli, per essere come imprese e imprenditori non solo esempio ma anche guida e supporto.

Queste quindi le Linee Guida che mi piacerebbe sviluppare e realizzare insieme nei prossimi quattro anni:

1. Sicurezza, Sostenibilità ed Efficacia sul Lavoro: un percorso di comunità

2. Formazione e Digitalizzazione: competenze per far crescere l’impresa e noi come imprenditori

3. L’associazione come motore per accelerare il Business

4. Nuove Filiere per continuare ad essere un’area attrattiva

5. Networking per condividere esperienze formative e opportunità

1. Sicurezza, Sostenibilità ed Efficacia sul Lavoro: un percorso di comunità

La sicurezza sul lavoro, unita alla sostenibilità ed efficacia dei processi produttivi, è il primo punto su cui lavorare per creare quell’attenzione, prevenzione e consapevolezza che originano prima di tutto dall’interno delle imprese per poi aprirsi alle rappresentanze del mondo del lavoro e agli altri interlocutori. Il “saper fare” è sempre stata una caratteristica e un orgoglio del nostro territorio, delle nostre imprese e delle nostre persone. Il “modus operandi” non può però restare congelato a modalità superate dal tempo che avanza. Nuove tecnologie che garantiscano prima di tutto sicu-

rezza per chi opera, sostenibilità sia sociale sia verso l’ambiente e, infine, quell’efficacia ed efficienza necessarie per restare concorrenziali in un contesto oggi di fortissima competizione, sono tutti elementi imprescindibili per fare impresa.

Ci è richiesto un cambiamento continuo che è prima di tutto un percorso di comunità, per accendere un faro sulle tante imprese virtuose e promuovere un confronto costruttivo e concreto con le forze politiche e le organizzazioni sindacali. Occorre avere una corretta percezione delle nostre imprese, della grande difficoltà e complessità che il nostro sistema economico sta già affrontando e della sempre maggior efficacia richiesta, dovendo operare in un contesto economico di minor crescita e competizione più aggressiva.

Altra grande sfida è la difficoltà nel reperire le competenze, non solo per mismatch formativi ma anche per un fattore demografico e sociale: le nuove generazioni saranno numericamente in calo e comunque non più disposte a fare molti dei lavori manuali dei genitori. Ai nostri figli e ai tanti giovani, per converso, se non vogliamo perderli in una continua migrazione verso altri Paesi, dobbiamo offrire ambienti di lavoro moderni, tecnologicamente evoluti e proiettati ad affrontare nuove sfide. Dobbiamo per questo avviare processi di automazione più diffusi che offrano una maggiore sicurezza per chi lavora ma anche un supporto alla carenza di competenze e una risposta alla richiesta di un migliore “life-balance”.

La sfida ma anche l’opportunità per attirare le nuove generazioni deriverà anche dal riconoscere che le persone che lavorano nelle nostre imprese devono essere preziose per il loro cervello e non per la forza delle braccia, perché per questo ci sono i robot. Questo a prescindere dal ruolo che una persona ricopre.

Il nostro obiettivo

Far crescere la consapevolezza che la sicurezza sul lavoro e la sostenibilità dei processi adottati sono un obiettivo comune di imprese e sindacati, partendo da una cultura comune di va-

lorizzazione delle nostre attività produttive. Lo sforzo comune deve essere quello di renderla il più possibile diffusa all’interno delle nostre imprese, unita alla necessità imprescindibile di essere più competitivi ed efficaci.

Come farlo?

- Con percorsi di formazione e attività “on the job” (5S, TPM, formazione standardizzata per i nuovi assunti) a chi opera nei vari processi, condividendoli con le rappresentanze del mondo del lavoro, diffondendo e mettendo a fattor comune le best practices delle imprese per ridurre i punti di debolezza, partendo anche da temi come la corretta manutenzione degli impianti.

- Con un tavolo/osservatorio per esaminare casi critici, casi virtuosi, e sperimentazioni.

2. Formazione e Digitalizzazione: competenze per far crescere l’impresa e noi come imprenditori

Conoscenze unite a competenze avanzate e diffuse sul territorio sono da secoli uno dei segreti degli ecosistemi più dinamici ed innovativi. Se guardiamo alle origini e al successo di tante nostre aziende, uno degli indiscussi elementi chiave sono state le eccellenti scuole tecniche che hanno dato la forza di un sapere concreto all’effervescente crescita di quegli anni.

Le Aldini Valeriani sono state centrali per Bologna come il Corni per Modena e il Copernico-Carpeggiani per Ferrara. Ognuno di questi istituti ha contribuito alla formazione di professionalità tecniche che hanno alimentato le industrie di punta dei rispettivi territori, diventando veri e propri incubatori di talenti per l’economia locale. Se questo era vero ieri, oggi è ancora più urgente e necessario. Investire in formazione e digitalizzazione è infatti una scelta strategica imprescindibile per ogni impresa che voglia crescere e rimanere competitiva. Le persone sono il cuore di ogni azienda e formarle significa permettere loro di acquisire le com-

petenze necessarie a supportare la trasformazione verso processi più sicuri ed efficaci, restare al passo con l’evoluzione del mercato e contribuire in modo propositivo ai processi aziendali. Questo non solo migliora la qualità del lavoro, ma rende anche l’azienda più attrattiva per i talenti e per i giovani favorendo un ambiente di crescita continua.

Allo stesso tempo, puntare sulla digitalizzazione consente di rendere i processi più snelli ed efficienti; automatizzare le attività ripetitive, migliorare la gestione dei dati e adottare nuove tecnologie permette di ridurre gli errori e concentrarsi su ciò che davvero porta valore. Un’azienda digitalizzata è più flessibile e pronta ad affrontare i cambiamenti, siano essi nuove opportunità di mercato o situazioni di crisi. Formazione e digitalizzazione vanno quindi di pari passo e rappresentano le fondamenta su cui costruire un’impresa solida, innovativa e capace di affrontare le sfide future con resilienza e visione.

I primi ad avere questa sensibilità dobbiamo essere noi imprenditori, dobbiamo continuamente aggiornare la nostra stessa competenza.

Non esiste però una “scuola” dedicata alla formazione degli imprenditori, eppure, in un momento così complesso, caotico e trasformativo, la necessità di momenti in cui confrontarsi, apprendere e crescere insieme, rappresenta non solo un’opportunità ma un reale bisogno, per mettere a fattor comune best practices, esperienze e visioni.

Tre quindi le linee di azione in quest’area:

- Formazione diffusa per costruire le competenze che non si trovano

- Formazione dedicata agli imprenditori, aperta alle future generazioni

- Digitalizzazione dei processi e delle imprese per una transizione come sistema

Formazione per costruire le competenze È un dato di fatto che negli ultimi anni la ricerca di profili ha mostrato un trend in continua crescita di richieste non andate a buon fine, con particolare riferimento a competenze tecnico-scientifiche.

Le barriere in ingresso, dagli alti costi della vita unita all’indisponibilità di alloggi, hanno ulteriormente complicato un quadro già di per sé critico.

Pur continuando a lavorare per l’attrattività e la risoluzione del problema abitativo, siamo consapevoli che questi tempi di risposta sono troppo lunghi.

Va individuata una soluzione più rapida ed efficace che, già nel medio termine, possa aiutare le imprese, almeno per alcune professionalità.

Il nostro obiettivo:

Individuare soluzioni anche all’estero di competenze “ready to work” da integrare in presenza o in modalità da remoto. Per le PMI, ove possibile, favorire grazie all’associazione la condivisione di risorse (per esempio manager in comune tra più imprese).

Come farlo?

Partendo dai bisogni delle imprese di competenze simili:

- Nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024, sono arrivate nella nostra area (Bologna, Modena, Ferrara) 6.086 persone richiedenti protezione destinate a strutture SAI e CAS. Questo dato evidenzia la rilevanza del sistema di accoglienza in regione come potenziale punto di contatto per il reclutamento di futuri lavoratori da integrare, opportunamente formati, nel mercato del lavoro locale. Sono persone che almeno per i primi 18 mesi hanno una soluzione abitativa nel pacchetto di accoglienza. Andremo a sviluppare una proget-

tualità, mirata all’inserimento lavorativo, con il supporto anche della nostra Fondazione Aldini per un primo campione iniziale di persone selezionate in funzione del percorso professionale e/o di una loro possibile “qualificazione” in tempi medio brevi.

- Attraverso la formazione e riqualificazione di personale in mobilità, in cassa integrazione, o comunque in età lavorativa e non impiegato.

- Attraverso una maggiore attività di re-skill e up-skill anche delle risorse impiegate, perché la trasformazione tecnologica delle imprese non sia una minaccia ma un’opportunità.

- In aggiunta, consapevoli che la conoscenza tra le persone passa anche dalla condivisione di momenti di formazione tra i collaboratori delle imprese, nelle imprese. Abbiamo immaginato di potenziare la nostra piattaforma “Study in Action” come vera “Academy delle Academy” che cercherà di condividere tra le diverse “academy interne” alle aziende dei percorsi di formazione per i collaboratori di tutte le imprese associate partendo dal tema “società 5.0” entrando nel merito di processi di gestione e flussi informativi.

Formazione dedicata agli imprenditori e future generazioni

Il nostro obiettivo:

Dare vita ad un percorso pluriennale, con momenti annuali costruiti ad hoc, per gli imprenditori e le future generazioni imprenditoriali per aggiornarsi e confrontarsi.

Come farlo?

- Ogni anno costruiremo appuntamenti, di un paio di giornate, di alta formazione. Occasioni per “staccare la spina” lasciando spazio alla creatività, per ritrovarsi in un contesto stimolante e dedicare tempo alla crescita personale e professionale, fa-

vorendo l’innovazione da un lato e lo scambio delle migliori esperienze e novità dall’altro. Un momento che solo chi è parte della nostra comunità potrà vivere, dedicato esclusivamente agli imprenditori e alle loro future generazioni, per condividere le best practices che rendono unico il nostro territorio.

Digitalizzazione e smart industry

La transizione digitale dell’industria manifatturiera è oggi una priorità per rafforzare la competitività delle imprese e accompagnarle nel percorso verso una nuova generazione di “fabbriche intelligenti”.

Delle nostre 20 filiere 13 sono caratterizzate da una forte prevalenza di processo produttivo rispetto al servizio. Proprio in queste realtà vogliamo entrare in produzione al fianco degli imprenditori, esplorare gli stabilimenti, comprenderne l’organizzazione interna e contribuire a fare ordine nei processi.

Il nostro obiettivo:

Lo scopo comune da perseguire è digitalizzare, automatizzare e rendere più sicure, più efficienti e più produttive le imprese del nostro territorio, generando valore e benessere.

Come farlo?

- È necessario mettere a fattor comune le migliori competenze disponibili nei nostri stabilimenti: tecnici, ingegneri, operatori e manager. Occorre accompagnare le imprese in un’evoluzione che riduca il peso delle attività manuali ripetitive e a basso valore, sostituendole con soluzioni automatizzate, robotizzate e con sistemi interconnessi in grado di elevare il livello di controllo, qualità e intelligenza dell’intera catena produttiva.

Le fabbriche devono diventare luoghi in cui il sapere tecnico incontra l’innovazione, capaci di adattarsi rapidamente ai cambiamenti, migliorare la competitività e attrarre nuovi talenti.

3. L’Associazione come motore per accelerare il business La nostra associazione deve essere sempre più uno stimolo per potenziare le nostre imprese, affiancandole nei vari momenti del loro sviluppo. Tra questi emerge il supporto alle tante start up che in questi anni sono nate e cresciute, favorire le integrazioni tra PMI, supportare il passaggio generazionale con una logica “open” per scongiurare il rischio di perdere anelli preziosi del nostro territorio e delle nostre filiere. I servizi della nostra associazione sono già oggi distintivi e preziosi ma possiamo ulteriormente potenziarli con particolare riferimento alle criticità comuni, come il costo dell’energia e dei trasporti, che sono sempre più un fattore penalizzante per lavorare nel nostro territorio uniti alla scarsa sostenibilità per come oggi si realizzano.

Due sono le linee di azione già individuate e su cui vogliamo soffermarci:

- Gestione del passaggio generazionale per garantire la continuità

- Crescita nei mercati

Gestione del passaggio generazionale per garantire la continuità Si presta giustamente un’enorme attenzione alla grande difficoltà di riuscire a far sopravvivere e crescere il maggior numero possibile di start up ma non dobbiamo dimenticarci che il nostro territorio è anche particolarmente ricco di medie e piccole imprese che non hanno una successione. Queste sono un enorme patrimonio che non possiamo permetterci di perdere.

Al 31 dicembre 2024 delle 3.363 aziende associate a Confindustria Emilia 436 imprese presentano la figura apicale, il presidente del consiglio di amministrazione o l’amministratore delegato, con età pari o superiore a 75 anni. Sono aziende con dipendenti e un indotto importante, spesso associato a un know how storico, strategico per intere filiere.

L’aggregato di queste 436 realtà rappresenta infatti un fatturato

complessivo di 13 miliardi di euro e occupa 23.429 collaboratori. Oltre il 50% di questo campione non ha definito in modo chiaro tempi e modalità per il passaggio generazionale o non ha una successione interna.

Il nostro obiettivo:

Continuità e crescita dell’impresa, patrimonio del nostro territorio, promuovendo lo spirito imprenditoriale nelle nuove generazioni e il “passaggio di testimone” per competenze.

Come farlo?

Non c’è una risposta unica per tutti.

Dobbiamo consolidare il lavoro fatto sino ad ora con il nostro portale M&A, arricchendolo di nuove opportunità per entrambe le parti sale/buy.

In aggiunta a ciò, inseriremo una nuova progettualità dedicata a

- creare la consapevolezza negli imprenditori che le nostre aziende, come i figli, non sono nostri ma devono appartenere al domani

- costruire una comunità di giovani donne e uomini interessati al ruolo dell’imprenditore costruendo per loro un percorso di formazione. Per la concretezza del progetto occorre inoltre individuare partner finanziari di supporto al passaggio di consegne.

Crescita nei mercati

Confindustria Emilia nel 2021 ha lanciato Export in action, un servizio di supporto dedicato a tutte le aziende che prevede un pacchetto gratuito di circa 8/12 ore mensili per un anno, per ogni impresa, finalizzato a cercare nuovi clienti in Italia e all’estero, formando al tempo stesso, se richiesto, il personale commerciale dell’azienda.

Nel periodo 2021-2024 sono 236 le imprese che ne hanno beneficiato per un fatturato complessivamente generato dai nostri funzionari di oltre 7 milioni di euro, senza oneri di trasferta né di altro genere.

Il nostro obiettivo:

Potenziare il servizio con nuovi inserimenti di personale, dando continuità oltre i 12 mesi.

4. Nuove Filiere per continuare ad essere un’area attrattiva

Il territorio emiliano ha bisogno di diversificare parte della sua manifattura su nuove filiere su cui far convergere parte della capacità produttiva che oggi non trova più lo stesso spazio nelle filiere tradizionali.

Da un’analisi dei mega trend emergono alcuni spunti più vicini al nostro territorio sui quali poter concentrare il nostro sviluppo, non trascurando il fattore trasversale dell’intelligenza artificiale:

Aerospazio e Difesa

La filiera dell’Aerospazio e Difesa rappresenta un ambito strategico ad alto contenuto tecnologico e fortemente orientato all’innovazione. Le imprese emiliane possono giocare un ruolo chiave grazie alle competenze distintive in meccanica di precisione, elettronica avanzata e materiali compositi. Le recenti politiche nazionali ed europee per l’autonomia strategica e la sicurezza incentivano gli investimenti pubblici e privati, aprendo nuove opportunità di partnership e accesso a programmi di ricerca e sviluppo. Questi settori, più di altri, godranno del beneficio di richiedere nelle catene di fornitura operatori del territorio, privilegiando quindi costruttori, nel nostro caso, europei. Dobbiamo quindi non sottovalutare la crescente competizione tra i sistemi produttivi dei paesi del nostro continente. L’utilizzo efficace dell’Intelligenza artificiale può costituire un asset cruciale per il controllo autonomo di sistemi, l’analisi predittiva dei dati e l’ottimizzazione di missioni e logistica militare,

offrendo spazi di applicazione anche in altri ambiti, a prescindere dalla dimensione delle imprese. Il nostro territorio ha già un forte focus di PMI con competenze digitali che dobbiamo però ulteriormente potenziare e diffondere.

Agricoltura di Precisione

La transizione verso un’agricoltura più sostenibile e tecnologicamente avanzata è una leva di rilancio per le imprese agroindustriali emiliane. La filiera della “Precise Agriculture” si alimenta di innovazioni in sensoristica, robotica, intelligenza artificiale e gestione dei dati, promuovendo efficienza, tracciabilità e riduzione degli sprechi. L’IA consente di elaborare grandi volumi di dati agronomici, climatici e satellitari per supportare decisioni intelligenti in tempo reale, valorizzando l’esperienza agricola locale e aprendo nuovi spazi di innovazione per imprese e startup. A questo si affianca il settore di prodotti per l’agricoltura sostenibile, che ha già radicato nel nostro territorio aziende innovative di eccellenza.

New Mobility

Il paradigma della mobilità sta evolvendo rapidamente verso forme più sostenibili, interconnesse e digitalizzate. La filiera della New Mobility offre opportunità di diversificazione per le imprese emiliane attive nei settori dell’automotive, dell’elettronica, dell’energia e dell’ICT. L’elettrificazione dei veicoli, lo sviluppo di infrastrutture intelligenti e i servizi di mobilità condivisa richiedono nuove tecnologie e modelli di business. Intelligenza artificiale e interconnessione sono alla base della guida autonoma, della manutenzione predittiva, della gestione dinamica dei flussi di traffico e della logistica integrata e intra logistica, rappresentando un potente catalizzatore per lo sviluppo di nuove competenze e soluzioni locali.

Trattamento e Riciclo delle Acque

La gestione sostenibile delle risorse idriche è una priorità globale, e il settore del trattamento e riciclo delle acque è in forte espansio -

ne. Le imprese emiliane possono cogliere significative opportunità grazie alla capacità di sviluppare impianti e soluzioni tecnologiche per il riuso, la depurazione e l’efficientamento energetico. La spinta normativa europea (come il Green Deal e la direttiva sulle acque reflue) e l’emergenza climatica rendono il comparto sempre più strategico. Più in generale, tutto il settore del riciclo dei diversi materiali avrà una forte espansione, perché saremo sempre di più condizionati da uno scenario a risorse limitate che richiedono lo sviluppo di una vera economia circolare.

Biomedicale

Il Biomedicale è già oggi uno dei settori più dinamici del tessuto produttivo emiliano, con importanti insediamenti industriali, distretti specializzati e collaborazioni consolidate con il mondo accademico e sanitario. Le imprese possono sviluppare nuove soluzioni in ambito medicale, diagnostico e terapeutico, anche grazie all’integrazione con le tecnologie digitali, la stampa 3D e i dispositivi indossabili. L’intelligenza artificiale sta trasformando la medicina attraverso diagnosi assistite, analisi di immagini, personalizzazione dei trattamenti e sviluppo farmaceutico accelerato, offrendo opportunità strategiche anche per le PMI innovative della regione.

Il nostro obiettivo

Individuare e condividere nuove opportunità su cui investire/ diversificare per bilanciare la contrazione del mercato dei business maturi.

Come farlo?

Promuovendo focus group per ognuno di questi settori, partendo dalle aziende del territorio che già ci operano, per coinvolgere altre aziende del nostro territorio.

5. Networking per condividere esperienze formative e opportunità.

L’associazione è luogo di incontro e condivisione di esperienze e conoscenze. Ottimizzare e moltiplicare i momenti di confronto è un’opportunità per tutti.

Oggi abbiamo molti momenti di networking da FARETE, che nel 2025 giunge alla 12a edizione e si terrà il 3 e 4 settembre, ai factory tour aziendali (nel 2024 sono state organizzate 15 visite aziendali coinvolgendo 720 partecipanti).

Il nostro obiettivo

Incrementare le opportunità di networking e conoscenze. Come farlo?

• Certamente, in primis, consolidando tutte le iniziative già in corso e rendendo anche le riunioni degli organi attività di network, itineranti nelle aziende, con momenti aperti a tutte le imprese.

• Promuovendo ogni anno un viaggio all’estero, concepito come occasione per esplorare i cambiamenti e le dinamiche che avvengono a livello internazionale in ambito economico, tecnologico e produttivo. Questo momento non solo arricchirà il nostro bagaglio formativo, e la coesione del gruppo, ma arricchirà i partecipanti di collegamenti diretti internazionali. La prima iniziativa, già definita per l’autunno 2025, prevede un viaggio di lavoro in Arabia Saudita per meglio conoscere le opportunità che il paese può offrire.

Conclusioni

Care Colleghe, Cari Colleghi, viviamo un tempo che ci interroga con urgenza, che rompe i vecchi equilibri e ci impone di uscire dalle nostre zone di comfort. Ma è proprio in questi momenti che si misura il valore di una comunità imprenditoriale coesa, che non ha paura di guardare avanti, di

mettersi in gioco, di cambiare per continuare a creare valore. Abbiamo davanti a noi sfide complesse, ma anche grandi opportunità. La transizione che stiamo attraversando non è solo tecnologica, ma culturale e sociale, e richiede un’attitudine ancor più costruttiva, coraggiosa, capace di unire visione e responsabilità.

Per questo, le linee guida che vi ho condiviso non sono un elenco di buone intenzioni ma l’inizio di un percorso concreto che dobbiamo costruire insieme, passo dopo passo. Abbiamo il dovere di essere protagonisti del cambiamento, non spettatori. Di trasformare l’incertezza in possibilità, e la complessità in direzione.

Serve uno sguardo lucido, ma anche la volontà di scommettere:sulle persone, sulle competenze, sull’innovazione, sulla collaborazione tra imprese. Perché da soli si può andare forse più veloci, ma è solo insieme che si va lontano. Come ci ha insegnato Papa Francesco “Nessuno si salva da solo”.

E allora, in questo scenario in continua evoluzione, il nostro impegno sarà duplice: radicarci nei nostri valori industriali – la concretezza, la qualità, il lavoro ben fatto – e al tempo stesso proiettarci nel domani, con coraggio, intelligenza e spirito di comunità.

È questo il senso della responsabilità che oggi condividiamo. È questo l’invito che vi rivolgo: costruiamo insieme un territorio più forte, più attrattivo, più umano.

Il domani non è scritto. Tocca a noi scriverlo, con le scelte di oggi.

Sonia Bonfiglioli

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.