Newsletter n. 23

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Supplemento a Noi Artigiani - n. 23 del 15 giugno 2015 Anno XVI

INsIeme l’Impresa Newsletter settimanale di Confartigianato Imprese Rieti

JOBS ACT

Approvati i decreti attuativi

Novità sul congedo parentale, allungato il tempo per usufruire del congedo parentale facoltativo portandolo da 3 a 6 anni e da 8 a 12 anni di età del bambino rispettivamente per quello retribuito al 30% e per quello non retribuito addio ai co.co.pro dal 2016. MODIFICHE ALLA CIG

CONGEDI PARENTALI

Nuovo tetto per la durata massima della cassa integrazione guadagni con 24 mesi in un `quinquennio mobile´; contributi proporzionati all’utilizzo della cig, più elevati per le imprese che la usano di più ma con una riduzione per tutte dell’aliquota ordinaria versata mensilmente. Un premio, in termini di mesi di cig in più, per le imprese che ricorrono alla solidarietà. In un meccanismo di bonus-malus. Estensione, attraverso un contributo ad hoc, della cassa anche alle Pmi (oltre 5 dipendenti), finora tutelate attraverso la cassa in deroga a carico della fiscalità generale.

Allungato il tempo per usufruire del congedo parentale facoltativo portandolo da 3 a 6 anni e da 8 a 12 anni di età del bambino rispettivamente per quello retribuito al 30% e per quello non retribuito, la cui durata resta comunque di 6 mesi. Ridotto da quindici a cinque giorni il periodo di preavviso al datore di lavoro, possibilità di trasformare il congedo parentale in part-time al 50%.

FORME CONTRATTUALI E NIENTE CO.CO.PRO DAL 2016

Istituzione di un’Agenzia nazionale per l’occupazione, con Stato, regioni e province autonome, vigilata dal ministero del Lavoro e con il coinvolgimento delle parti sociali.

Previsto il superamento dei contratti di collaborazione a progetto dal 2016 e dell’associazione in partecipazione. Modifiche ai voucher con il tetto annuo che passa da 5.000 a 7.000 euro. Riguardo alle mansioni, si prevede che, nei casi di ristrutturazione o riorganizzazione l’impresa potrà modificare le mansioni del lavoratore anche con inquadramento inferiore, senza modificare il trattamento economico.

AGENZIA NAZIONALE OCCUPAZIONE

AGENZIA UNICA PER LE ISPEZIONI DEL LAVORO Previsto un nuovo ente che andrà ad integrare i servizi ispettivi di ministero del Lavoro, Inps e Inail con dei movimenti a livello di personale e risparmi di spesa pubblica.

newsletter n. 23 - 15 giugno 2015

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I CORSI DI FORMAZIONE IN PROGRAMMA CORSO

LUOGO

DATA

AGGIORNAMENTO PONTEGGI

RIETI - Edilmacchine S. Rufina Via della Meccanica snc

sabato 20 giugno 2015

RESPONSABILE TECNICO SMALTIMENTO RIFIUTI

RIETI - sede Confartigianato Via P. Borsellino 6

giugno 2015

RESPONSABILE TECNICO CENTRI REVISIONE

RIETI - Asiform

settembre 2015

CONDUTTORE IMPIANTI TERMICI

RIETI - Asiform

settembre 2015

Per aderire ai corsi è necessario contattare l’Ufficio Formazione di Confartigianato Imprese Rieti, tel. 0746 491435 e-mail clara.odorici@confartigianatorieti.com

NOI ARTIGIANI Periodico di Confartigianato Imprese Rieti Autorizzazione del Tribunale di Rieti n. 1 /2000 del 21 gennaio 2000 Direzione, Redazione, Amministrazione Via Paolo Borsellino, 6 - 02100 RIETI tel. 0746/491435 - 218131 - 251900 fax 0746/269344 e-mail info@confartigianatorieti.com www.confartigianatorieti.com Editore Confartigianato Imprese Rieti Direttore Responsabile Raffaella Fabi Direttore Editoriale Maurizio Aluffi Comitato di redazione Maurizio Aluffi, Stella Cimini,Clara Odorici Progettazione Grafica Clara Odorici

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Confartigianato Imprese Rieti aderisce al CEnPI, Consorzio che fornisce servizi energetici per circa 2600 imprese del sistema Confartigianato. Il Consorzio seleziona ogni anno le offerte migliori e più trasparenti tra i maggiori fornitori di energia elettrica e gas presenti sul libero mercato. Il servizio prevede consulenze personalizzate, preventivi di risparmio gratuito, stipula di nuovi contratti, scheda di rendicontazione dei risparmi conseguiti. Il servizio è destinato sia alle imprese che alle famiglie. L'energia fornita è sempre la stessa. Solo che costa meno. Info: Azzurra Spoletini, tel. 0746 251900 energia@confartigianatorieti.com

Confartigianato Imprese Rieti INSIEME L’IMPRESA - newsletter n. 23 - 15 giugno 2015


In arrivo il mese nero delle tasse Entro la metà di giugno, famiglie e imprese saranno chiamate a versare all’Erario e agli enti locali oltre 56 miliardi di tasse. Altri 33,6 miliardi sono attesi con la scadenza del 16 luglio. A poco più di due settimane dalla scadenza fiscale del 16 giugno, Confartigianato Imprese Rieti ha fatto i conti in tasca ai contribuenti italiani: tra Imu, Tasi, Irpef, addizionali sulle persone fisiche, Irap, Ires, Iva e Tari, le famiglie e le imprese verseranno all’erario e agli enti locali oltre 56 miliardi di euro. In termini assoluti, l’imposta che graverà maggiormente sui bilanci delle aziende italiane sarà l’Ires (l’Imposta sui redditi delle società di capitali): secondo i calcoli effettuati dal nostro Ufficio studi su dati della CGIA, il versamento del saldo 2014 e dell’acconto 2015 porterà nelle casse dello Stato 10,5 miliardi di euro. Altrettanto “impegnativo” sarà il versamento delle ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori delle imprese: queste ultime dovranno sborsare 10,4 miliardi di euro circa. Per le famiglie, invece, l’impegno economico più oneroso sarà dato dal pagamento della prima rata della Tasi: dei 2,3 miliardi di euro attesi dai Comuni, i proprietari delle abitazioni principali dovranno versare circa 1,65 miliardi di euro. Confartigianato fa notare che il gettito di ciascuna imposta definita in questa elaborazione è stato stimato sulla base dell’andamento registrato negli ultimi anni; oltre a ciò, si è tenuto conto delle principali modifiche legislative intervenute negli anni recenti. “Pur essendo una delle principali scadenze fiscali dell’anno – segnala il Direttore di Confartigianato Maurizio Aluffi – ancora una volta i cittadini e gli imprenditori sono chiamati a operare in un quadro estremamente incerto. In materia di Tasi e di Imu, ad esempio, i Comuni avranno tempo fino alla fine di luglio per deliberare le aliquote da applicare quest’anno. Pertanto, il prossimo 16 giugno gran parte dei contribuenti verseranno la prima rata della Tasi o dell’Imu sulla base delle disposizioni riferite al 2014 e solo con la scadenza di dicembre sapranno realmente quanto dovranno pagare. Anche gli imprenditori, purtroppo, si trovano nella stessa condizione. Solo da qualche giorno il fisco ha messo a disposizione il software Gerico per stimare i ricavi che l’Amministrazione finanziaria si attende da loro. Pertanto, anche se fosse concessa una proroga, gli artigiani, i commercianti e i piccoli imprenditori avrebbero comunque poche settimane di tempo per elaborare il tax planning per l’anno in corso, con il serio pericolo di non valutare attentamente la propria posizione con il fisco”. Ma le cattive notizie non terminano qui. Anche nel mese di luglio è prevista una scadenza fiscale da far tremare i polsi: tra Irpef, addizionali, Ires, Irap e Iva, i contribuenti italiani dovranno versare all’erario 33,6 miliardi di euro.

Confartigianato sottolinea che in questi due mesi i datori di lavoro pagano le ritenute dei propri dipendenti e degli eventuali collaboratori, i committenti quelle dei professionisti per le prestazioni ricevute da questi ultimi, mentre le imprese e i lavoratori autonomi devono onorare l’Iva. Gli imprenditori e i lavoratori autonomi, come pure i contribuenti con redditi sui quali non sono state trattenute completamente le imposte, devono altresì versare il saldo 2014 e la prima rata d’acconto 2015 delle imposte sui redditi Irpef, Ires e Irap; inoltre, devono corrispondere anche il tributo camerale che da quest’anno è stato ridotto del 35 per cento, con un risparmio per le imprese di circa 280 milioni di euro. A giugno, inoltre, i contribuenti sono chiamati al versamento della prima rata della Tasi e dell’Imu sulle abitazioni ad uso abitativo e sugli immobili strumentali. Per calcolarne il gettito, l’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato ha fatto riferimento alle aliquote e alle detrazioni del 2014. Per questo motivo, nella tabella sottostante si è riportato solo la metà del gettito totale 2014: importo, quest’ultimo, che l’anno scorso è stato pari a 4,6 miliardi per la Tasi e di circa 20 miliardi per l’Imu. Confartigianto Imprese Rieti tiene a precisare che nei pagamenti che verranno effettuati nel prossimo bimestre non sono stati inclusi i contributi previdenziali. Si ricorda, inoltre, che le scadenze del versamento della Tari (tassa rifiuti) sono stabilite dai Comuni che devono prevedere almeno due rate all’anno. In questa analisi è stato ipotizzato che il tributo venga versato in 4 rate e che una di queste scada nel mese di giugno. Dall’analisi dei bilanci consolidati dei Comuni elaborati dall’Istat, si è stimato che il gettito complessivo della Tari per l’anno in corso si aggiri attorno ai 7,6 miliardi di euro: pertanto, dividendo questo importo per 4, ci consente di stimare il gettito medio della Tari di ciascuna rata in 1,9 miliardi di euro.

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ASSICuRAZIONI: attestato di rischio solo via web Dal 1° luglio l’attestato di rischio arriva solo via web. Per le polizze in scadenza da quella data in poi, l’attestato di rischio diventa digitale e l’assicurato non dovrà più inviare la copia cartacea alla compagnia di assicurazione. Dal 1° luglio 2015, infatti, il documento che attesta la classe universale di appartenenza dell’assicurato e il numero degli incidenti avuti negli ultimi anni, è solo online. Tutto questo lo prevede il regolamento Ivass del 19 maggio 201 n. 9 5, recante la disciplina della banca dati attestati di rischio e dell’attestazione sullo stato di rischio (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 giugno 2015 n. 126). Il contraente dunque, non ricevendo più l’attestato cartaceo, non dovrà neppure più consegnarlo alla compagnia per la stipula di una nuova polizza assicurativa, ma sarà la compagnia a collegarsi alla suddetta banca dati e scaricarlo telematicamente. L’obbligo della compagnia precedente è quello di caricare l’attestato di rischio nella banca dati e renderlo disponibile sul proprio sito web a disposizione del cliente, che potrà visionarlo accedendo con le proprie credenziali d’accesso nell’apposita area riservata. Il contraente ha facoltà di richiedere altre modalità aggiuntive di consegna dell’attestato fra quelle previste dall’impresa: posta elettronica, app per smartphone/tablet, social network ecc. ancora mediante WhatsApp o attraverso altre applicazioni per tablet o smartphone, e persino può essere inviato tramite la messaggistica di Facebook. E non solo. Sempre su richiesta del contraente, a differenza di quanto avviene oggi, è prevista la possibilità del rilascio di un duplicato dell’Attestato di rischio a persona diversa (ad es. al proprietario del veicolo, nel caso in cui sia diverso dal soggetto che ha stipulato la polizza assicurativa). In ogni caso, per chi ha poca dimestichezza con le nuove tecnologie, la compagnia di assicurazione deve garantire comunque, a chi ne fa domanda, la stampa cartacea dell’attestato ma non la consegna a domicilio.

Le imprese di assicurazioni saranno tenute a pubblicare sulla homepage del proprio sito internet come richiedere le credenziali di accesso all’area riservata e, le modalità telematiche di consegna aggiuntive. Tali informazione devono essere fornite dalle imprese anche per iscritto in occasione della sottoscrizione del contratto. Con l’emanazione di questo regolamento - scrive l’Ivass nel comunicato stampa del 21 maggio 2015 - si conclude la prima fase del progetto «dematerializzazione dell’attestato di rischio». Essa è frutto di un proficuo confronto con gli operatori del mercato, imprese e intermediari, e con le associazioni dei consumatori, nonché dei numerosi contributi offerti in sede di pubblica consultazione. È prevista una seconda fase che consentirà di passare dall’attestato di rischio c.d. «statico» (che fotografa la situazione corrente) all’attestato “dinamico”, generato nel continuo dal sistema, così da renderlo più aggiornato, più efficace per il contrasto dei fenomeni elusivi, meglio armonizzato all’Ue.

Le novità RC Auto: dal 1° luglio 2015 l’attestato di rischio non sarà più cartaceo Scadenza: per le polizze in scadenza dal 1° luglio 2015, l’attestato di rischio diventa digitale e l’assicurato non dovrà più inviarlo alla compagnia di assicurazione Pubblicazione attestato: l’attestato viene messo a disposizione sul sito internet della compagnia di assicurazione nell’area riservata alle posizioni assicurative. Il contraente ha facoltà di richiedere altre modalità aggiuntive di consegna dell’attestato tra quelle previste all’impresa: posta elettronica, app per smartphone/tablet, social network, etc.

Tassa rifiuti: sai che puoi chiedere la detassazione? Verifica con noi la tua tassa rifiuti possiamo valutare la possibilità di ottenere la riduzione o anche l’esclusione delle aree in cui si producono o si lavorano i rifiuti speciali. Per il calcolo delle superfici portaci questi documenti: • i dati; • la planimetria catastale aggiornata; • eventuali contratti di locazione, usufrutto, comodato; • l’ultima comunicazione ricevuta dal Comune sulla tassa rifiuti; • la dichiarazione di inizio attività; • i formulari di identificazione dei rifiuti e/o Mud, contratti di avvio dello smaltimento, in caso di produzione di rifiuti speciale pericolosi e non. Per maggiori informazioni e chiarimenti contattare l’uffici Ambiente e Sicurezza di Confartigianato Imprese Rieti - Tel 0746 491435 email. ambiente@confartigianatorieti.com

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Atti e cartelle del Fisco nulli: pronta una class action Lo scandalo dei falsi dirigenti dell'Agenzia delle Entrate ha prodotto milioni di cartelle esattoriali nulle: il Governo cerca di risolvere il problema mentre si preannunciano valanghe di ricorsi. Sono milioni le cartelle esattoriali emesse da Equitalia giudicate illegittime perché controfirmate da uno dei 767 funzionari dell’Agenzia delle Entrate promossi a dirigenti senza concorso pubblico, come previsto dalla Costituzione. Uno scandalo a fronte del quale i consumatori hanno presentato valanghe di ricorsi, anche su invito del Codacons che sta guidando questa battaglia. Atti nulli La Commissione Tributaria regionale di Milano e quelle provinciali di Lecce, Reggio Emilia, Campobasso, Brescia e Frosinone hanno già dato ragione ai contribuenti confermando la nullità degli atti firmati dai dirigenti dell’Agenzia delle Entrate dichiarati “decaduti” da sentenza della Corte Costituzionale, annullando le cartelle esattoriali da loro firmati. Ipotesi condono No alla sanatoria, come soluzione al problema degli atti firmati dai dirigenti dell’Agenzia delle entrate dichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale.

Il Sottosegretario al Ministero dell’Economia, Enrico Zanetti, ha subito bocciato l’ipotesi di sanatoria per rendere legittime le cartelle esattoriali nulle e di tutti gli altri atti firmati dai dirigenti delle Entrate dichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale, perché quello del condono sarebbe stato «un modo dequalificante di procedere». In realtà, secondo Zanetti, nonostante le sentenza locali alla fine gli atti supereranno la prova della Cassazione perché legittimi, in quanto «la firma è un fatto collegato all’esistenza di una delega». Nel frattempo, per evitare di intasare il sistema, il Governo sta comunque pensando ad un decreto per risolvere il problema degli atti nulli e imporre alle Entrate un modus operandi trasparente. Nuovo Fisco L’Agenzia delle Entrate è dunque chiamata a ridefinire in tempi brevi la propria struttura organizzativa, riducendo inoltre il numero delle posizioni dirigenziali ed eventualmente rimpiazzando i ruoli dirigenziali scoperti con i dirigenti delle Province in via di abolizione. Questo perlomeno per le posizioni compatibili, mentre per le altre verrà aperto un concorso. Il decreto del Governo dovrebbe sbloccare il bando che potrebbe riguardare fino a 400 posti da dirigente.

News AUTOTRASPORTO

EDIlIZIA: categorie specialistiche, ancora in vigore le disposizioni transitorie Restano ancora valide le norme transitorie previste dal decreto legge 47/2014 in materia di categorie specialistiche, nonostante la scadenza del 27 maggio scorso. L’art. 12, comma 5 della legge 23 maggio 2014, n. 80 di conversione del Dl, come è noto, aveva fissato il termine di 12 mesi per l'adozione delle disposizioni regolamentari sostitutive di quelle contenute negli articoli 109, comma 2, e 107 comma 2 del Regolamento al Codice degli Appalti. Tale termine, tuttavia, è da considerarsi ordinatorio e non perentorio: all'ultimo periodo del comma si stabilisce infatti che "alla data di entrata in vigore delle disposizioni regolamentari sostitutive (…) cessano di avere efficacia le disposizioni dei commi da 1 a 4 ". In altri termini, solo quando verranno emanate dette norme sostitutive, perderanno efficacia quelle in vigore. Si viene così ad evitare un vuoto normativo, che produrrebbe incertezze e disagi agli operatori, con pesanti ricadute sul mercato dei lavori pubblici. Nel frattempo, è stato approvato dalla Commissione Lavori Pubblici del Senato il disegno di legge delega per la riforma degli appalti ed è molto probabile che il Ministero, che sta lavorando sul recepimento delle Direttive appalti,

alla revisione del Codice ed al relativo Regolamento, possa definire la materia in tale contesto, senza l’emanazione di alcun decreto di proroga. Ricordiamo che la questione sulle categorie specialistiche è nata a seguito della sentenza n. 3014/2013 del Consiglio di Stato e al successivo Decreto del Presidente della Repubblica (30 ottobre 2013) che aveva comportato l'annullamento delle norme previste dagli articoli 109, comma 2, e 107 comma 2, del Regolamento appalti (oltre all'Allegato A del Dpr 207/2010), cancellando l’obbligo dell'impresa generale aggiudicataria di subappaltare alle imprese specialistiche lavori per i quali non possiede la qualificazione. Per sanare le criticità emerse dall'annullamento di due disposizioni fondamentali relative alla qualificazione in materia di lavori pubblici, il legislatore è intervenuto con l’articolo 12 del decreto legge 47/2014 che concede il Governo dodici mesi di tempo dall'entrata in vigore del decreto per trovare una soluzione definitiva alla questione e che dunque resta in vigore fino all'adozione delle disposizioni regolamentari sostitutive.

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EDIlIZIA: a rischio bonus per ristrutturazioni ed efficienza energetica Le agevolazioni fiscali sono entrate nel mirino del Governo come risorsa da utilizzare per la prossima manovra di bilancio: nel Documento di Economia e Finanza 2015 si ipotizza un taglio drastico ai bonus per la casa con una riduzione, a partire dal 2016, al 20% sia per le ristrutturazioni edilizie sia per gli interventi di riqualificazione energetica. Un’aliquota dunque ancora più bassa di quella prevista dalla Legge di Stabilità che, dal 1° gennaio 2016, riporterebbe la misura per le ristrutturazioni edilizie, attualmente al 50%, all’originario 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare. Stessa sorte anche per l’ecobonus per le riqualificazioni energetiche che passerebbero al 36% dall’attuale 65%. “È evidente che una manovra che sostituisce la riduzione della spesa pubblica con minori agevolazioni fiscali – ha commentato il presidente di ANAEPA-Confartigianato Edilizia Rieti, Franco Lodovici – non solo aumenta la pressione fiscale, ma più di ogni altra cosa influenza negativamente la domanda con un aumento del costo degli interventi. Gli incentivi fiscali finora hanno mantenuto in vita il comparto dell'edilizia, che resta ancora in una situazione di profonda crisi”. Secondo le ultime dell’Ufficio Studi di Confartigianato, oltre 6 milioni di contribuenti nel 2013 hanno utilizzato la detra-

zione del 50% per le spese per il recupero del patrimonio edilizio per un importo di3.503 milioni; mentre ad usufruire del bonus per interventi finalizzati al risparmio energetico sono stati circa un milione e mezzo di contribuenti per un importo di 1.502 milioni di euro e cui se ne aggiungono circa 170 mila con le detrazioni per mobili, in relazione alle ristrutturazioni in essere. L’intensità di utilizzo delle detrazioni per la filiera della casa – ristrutturazioni e relativi arredi e risparmio energetico – misurata in rapporto al reddito complessivo – è pari a 0,62% in media nazionale, risulta più elevata in P.A. di Trento con detrazioni che valgono l’1,28% del reddito, seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano con l’1,02%, la Valle d’Aosta con lo 0,92%, Emilia Romagna con 0,85%, Liguria con 0,84%, Piemonte con 0,78%. All’opposto il tasso di utilizzo più basso in Campania (0,29%), Sicilia (0,28%) e Calabria (0,25%). “Con gli incentivi fiscali – continua Lodovici - abbiamo impedito all’intera filiera dell'edilizia di andare a fondo. Ora dobbiamo sostenere politiche che non riducano queste misure, ma che le stabilizzino e le estendano, perché c’è ancora molto da fare sulla riqualificazione del nostro patrimonio immobiliare esistente all’insegna di un’edilizia sicura e più rispettosa dell’ambiente”.

News dall’EUROPA ATTUAZIONE DEL PRINCIPIO DELLE PARI OPPORTUNITÀ E DELLA PARITÀ DI TRATTAMENTO FRA UOMINI E DONNE IN MATERIA DI OCCUPAZIONE E IMPIEGO È stato approvato il progetto di parere dell’On. Blinkeviciute (ECR) con 42 voti a favore e 8 contrari. In particolare: a Si invitano gli Stati membri e la CE ad attivarsi per contrastare ogni forma di discriminazione e per assicurare il principio di non discriminazione e uguaglianza nel mercato del lavoro e nell’accesso al mondo del lavoro (paragrafo 1). Particolare attenzione è dedicata alla parità di retribuzione e di pensione tra uomini e donne e alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro, come strumento per aumentare il benessere sociale ed economico. Si definiscono poi una serie di azioni che la CE dovrebbe realizzare per migliorare la situazione retributiva, per incrementare l’indipendenza economica delle donne, la loro partecipazione al mercato del lavoro e nel processo decisionale. a Si chiede agli Stati membri di dare attuazione concreta alla Raccomandazione della CE sul potenziamento del principio della parità retributiva tra donne e uomini tramite la trasparenza e di trovare le modalità più appropriate per assicurare sistemi di valutazione e di classificazione del lavoro neutri (paragrafo 2). a Si chiede agli Stati membri di definire chiaramente i concetti di lavoro di pari valore nel contesto della legislazione nazionale e in linea con i pronunciamenti della Corte di Giustizia. Inoltre, si afferma che gli Stati membri devono impegnarsi a superare le resistenze all’assunzione delle donne nel settore privato e favorire l’imprenditoria femminile (paragrafo 3). a Si chiede di rafforzare la legislazione sul congedo parentale (deplorando l’intenzione della CE di ritirare la proposta sul Congedo di maternità (paragrafo 5). a Si fa riferimento al coinvolgimento delle parti sociali, così come della società civile, nella realizzazione dell’uguaglianza di genere, con particolare attenzione anche per la conciliazione tra vita professionale e vita lavorativa (paragrafo 7).

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Via al programma di recupero degli alloggi sociali Pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 116 del 21/5/2015) il Decreto del 16 marzo 2015 che stanzia 468 milioni di euro per il recupero e la razionalizzazione di immobili e alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il DM, in attuazione del Piano Casa (DL 47/2014 art. 4, comma 1), ripartisce tra le Regioni le risorse destinate al social housing e definisce i criteri per la formulazione del programma che mira a realizzare una serie di interventi di manutenzione straordinaria anche ai fini dell'adeguamento energetico, impiantistico statico e del miglioramento sismico degli immobili. Per essere inseriti nel programma, gli interventi devono rispondere ai seguenti criteri: • rapida assegnazione degli alloggi non utilizzati per assenza di interventi di manutenzione; • riduzione dei costi di conduzione degli alloggi da parte degli assegnatari e dei costi di gestione da parte degli enti gestori mediante l'adeguamento e il miglioramento impiantistico e tecnologico degli immobili e degli alloggi, con particolare riferimento alla prestazione energetica; • trasformazione tipologica degli alloggi per tenere conto delle nuove articolazioni della domanda abitativa conseguente alla trasformazione delle strutture familiari, ai fenomeni migratori, alla povertà e marginalità urbana; • adeguamento statico e miglioramento della risposta sismica. Per quanto riguarda le tipologie di interventi ammesse a finanziamento, sono individuate nello specifico due linee: la prima comprende interventi di non rilevante entità finalizzati a rendere prontamente disponibili gli alloggi sfitti mediante manutenzione ed efficientamento, cioè di importo inferiore a 15 mila euro ed eseguibili entro 60 giorni dal provvedimento regionale di concessione del finanziamento. A questo gruppo sono stati destinati 67,9 milioni di euro e gli alloggi così recuperati saranno rivolti prioritariamente alle categorie sociali disagiate oggetto di un provvedimento di sospensione degli sfratti.

La seconda linea, a cui sono stati destinati circa 400 milioni di euro, comprende interventi di ripristino di alloggi di risulta e di manutenzione straordinaria da realizzare mediante efficientamento energetico, messa in sicurezza strutturale, rimozione amianto, superamento barriere architettoniche, frazionamenti/accorpamenti, per un massimo di 50 mila euro ad alloggio. Le proposte di intervento dovranno essere localizzate nei Comuni ad alta tensione abitativa o a disagio abitativo individuati nella programmazione regionale e devono essere predisposte dagli ex Istituti autonomi per le case popolari o dai Comuni stessi e trasmesse alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano corredate dai relativi cronoprogrammi. Entro 120 giorni dalla pubblicazione del decreto interministeriale in Gazzetta ufficiale, quindi entro il 18 settembre 2015, le Regioni e le Province dichiarano l’ammissibilità al finanziamento delle proposte di intervento pervenute, nei limiti delle risorse a loro disposizione, e trasmettano i relativi elenchi, predisposti in ordine di priorità, al Ministero delle Infrastrutture, prima di procedere alla concessione dei finanziamenti.

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“INSIEME L’IMPRESA” sono anche sul sito internet dell’Associazione www.confartigianatorieti.com Confartigianato Imprese Rieti INSIEME L’IMPRESA - newsletter n. 23 - 15 giugno 2015

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Brevi NEWS __________________________________

Versamenti da Mod. unico 2015, Possibile un secondo invio del 730 DPCM di proroga in pubblicazione precompilato Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha comunicato che il 9 giugno 2015 è stato firmato il D.P.C.M. di proroga per i versamenti delle imposte risultanti dal Mod. UNICO e IRAP 2015. In particolare, il differimento della scadenza dal 16 giugno al 6 luglio riguarda: • i contribuenti che esercitano attività per le quali sono stati approvati gli studi di settore; • quelli che appartengono al regime dei minimi e al regime dei forfetari; • i soci di società di persone e di società di capitali in regime di trasparenza. È possibile effettuare i versamenti delle imposte con maggiorazione dello 0,40% dal 7 luglio al 20 agosto. Il D.P.C.M. è in attesa di pubblicazione in Gazzetta.

Chiarimenti sulle novità apportate alla disciplina IRAP Con Circolare 9 giugno 2015, n. 22, l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alle modifiche alla disciplina IRAP introdotte dalla Legge di Stabilità 2015. In particolare, con la citata Circolare sono state trattate, tra le altre, le seguenti novità: • la possibilità di dedurre integralmente i costi del personale, anche se somministrato, purché il rapporto tra somministratore e lavoratore sia a tempo indeterminato; • la deducibilità degli accantonamenti al fondo TFR maturati a decorrere dal 1° gennaio 2015; • il credito d'imposta pari al 10% dell'IRAP lorda indicata in dichiarazione, riservato ad imprese e professionistiche non dispongano di lavoratori dipendenti nemmeno per un periodo limitato nel corso del periodo d'imposta.

Addizionale comunale all'IRPEF 2014: aggiornato l'elenco Il Ministero delle Finanze, con un Comunicato del 9 giugno 2015 pubblicato sul proprio portale, rende noto che è stato ripubblicato l'elenco riepilogativo delle aliquote e delle esenzioni dell'addizionale comunale all'IRPEF, applicabili per l'anno d'imposta 2014, aggiornato al 5 giugno 2015. L'elenco aggiornato è disponibile alla pagina: http://www.finanze.it/export/finanze/Per_conoscere_il_fisc o/Fiscalita_locale/addirpefcom/aliquote/elenco2014.htm 8

Con Provvedimento 9 giugno 2015, l'Agenzia delle Entrate consente ai contribuenti che hanno già trasmesso direttamente il Mod. 730 precompilato un secondo invio della dichiarazione per la correzione di eventuali errori o l'integrazione di dati incompleti. In particolare, il contribuente potrà accedere all'apposita area autenticata del sito dell'Agenzia e riaprire la dichiarazione già trasmessa apportando le modifiche/integrazioni. L'invio della dichiarazione sostitutiva è possibile: • a decorrere dal 10 giugno 2015 al 29 giugno 2015; • dal 10 giugno 2015 al 21 giugno 2015, per i contribuenti senza sostituto d'imposta, dalla cui dichiarazione emerge un debito e che abbiano trasmesso entro il 16 giugno il Mod. F24 per il pagamento delle somme dovute. La nuova dichiarazione annulla e sostituisce quella precedentemente trasmessa. L'Agenzia sottolinea infine che la sostituzione della dichiarazione è ammessa una sola volta. Ulteriori correzioni dovranno avvenire con le modalità ordinarie presentando il Mod. 730 integrativo ovvero un Mod. UNICO correttivo nei termini o integrativo.

l'obesità non può essere invocata dall'INAIl per negare l'infortunio in itinere Una lavoratrice nel recarsi al lavoro inciampa nel marciapiede lesionandosi menisco e rotula e, dopo un primo periodo di terapie, viene sottoposta ad intervento chirurgico al ginocchio. L'INAIL non può disconoscere l'infortunio in itinere per il periodo di convalescenza successivo all'operazione, sostenendo che il danno al ginocchio che ha reso necessario l'intervento sia stato causato dall'obesità della lavoratrice e non tanto dal precedente infortunio. La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 12121 dell'11 giugno 2015, ha accolto il ricorso della lavoratrice, riconoscendole il diritto all'indennità di infortunio, e smentito l'INAIL in virtù del principio dell'equivalenza delle condizioni di cui all'articolo 41 del codice penale, secondo il quale va riconosciuta l'efficienza causale ad ogni antecedente che abbia contribuito, anche in modo indiretto o remoto, al verificarsi dell'evento. Pertanto, i giudici della Corte Suprema sostengono che l'infortunio occorso alla lavoratrice non può essere escluso dalle cause che hanno reso necessario l'intervento, solo perché già esistevano delle patologie da sovraccarico del ginocchio a causa del sovrappeso.

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Brevi NEWS __________________________________

licenziamento: legittimo il secondo provvedimento se il primo è inefficace

legittimo il licenziamento per assenza ingiustificata comunicato al domicilio noto del lavoratore

La Corte di Cassazione ha ritenuto legittimo il secondo provvedimento di licenziamento adottato dall'azienda nei confronti del lavoratore nel momento in cui il primo atto è stato riconosciuto come invalido o inefficace, purché lamotivazione differisca da quella iniziale. Nella Sentenza n. 11910 del 9 giugno 2015, la Suprema Corte ha infatti precisato che la diversa motivazione è condizione necessaria a poter legittimare il secondo atto espulsivo, in quanto fa sì che il secondo provvedimento sia del tutto autonomo e distinto rispetto al primo. In secondo luogo, l'adozione di un nuovo licenziamento risulta produttivo di effetti solo nel momento in cui il primo viene dichiarato inefficace o non valido, cosa che è avvenuta nel caso in specie, consentendo pertanto il licenziamento del lavoratore ricorrente sulla base del secondo provvedimento..

In materia di licenziamento per giusta causa, la Corte di Cassazione ha statuito la piena legittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente assente ingiustificato, nel caso in cui la lettera di contestazione di addebito e quella di licenziamento sono inviate all'indirizzo che il lavoratore ha indicato come suo domicilio, anche se nel frattempo ha cambiato residenza, e che vengono restituite al mittente per compiuta giacenza. Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 11920 del 9 giugno 2015, ha chiarito che il licenziamento è efficace, in quanto non sussiste alcuna violazione dell'obbligo di forma scritta e le annotazioni sulle buste circa un altro indirizzo sono da considerarsi prive di valore legale perché del tutto informali.

Ravvedimento operoso, chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate Con Circolare 9 giugno 2015, n. 23, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito, in tema di ravvedimento operoso, le modalità applicative della lettera a-bis), inserita nell'articolo 13, comma 1, D.Lgs. n. 472/97 dalla Legge n. 190/2014. In particolare, l'Amministrazione finanziaria ha precisato che il dies a quo per il ravvedimento di cui alla sopra citata lettera a-bis) (riduzione della sanzione ad 1/9 del minimo) decorre dalla scadenza: • del termine di presentazione della dichiarazione, se il contribuente intende regolarizzare violazioni commesse mediante la presentazione della dichiarazione; • del termine di versamento, se il contribuente intende regolarizzare violazioni derivanti dall'omissione dei versamenti risultanti dalla dichiarazione.

Certificato di agibilità: comunicazione di variazione tramite Cassetto previdenziale L'INPS, nel Messaggio n. 3917 del 9 giugno 2015, comunica che è stata adeguata la procedura per la gestione delcertificato di agibilità per le aziende con dipendenti per i datori di lavoro dello spettacolo (visualizzazione delle matricole INPS riferite al codice fiscale dell'impresa). Nell'eventualità di cause di forza maggiore che comportino la necessità di dover apportare variazioni al certificato dopo lo svolgimento della prestazione lavorativa, la comunicazione, corredata della documentazione giustificativa va effettuata (entro e non oltre cinque giorni) tramite la funzione Contatti del Cassetto Previdenziale Aziende: "Servizi Sport e Spettacolo - Istanza di Variazione Certificato di Agibilità". Pertanto, non è più possibile utilizzare il precedente canale di comunicazione, che prevedeva l'invio tramite telefax o posta elettronica.

Dirigente licenziato per occultamento di una perdita di bilancio Secondo la Corte di Cassazione è pienamente legittimo il licenziamento del dirigente d'azienda che occulta una perdita di bilancio della società, partecipando alle attività di cosiddetta prefatturazione, a nulla rilevando il fatto che tale artificio contabile sia stato ispirato da dirigenti superiori. Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 12074 del 10 giugno 2015, ha chiarito che il comportamento del manager giustifica il provvedimento espulsivo e non consente la prosecuzione nemmeno provvisoria del rapporto lavorativo, in quanto risulta irrimediabilmente leso il rapporto fiduciario tra le parti.

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NEWS dal Parlamento __________________________________

RISOluZIONI Sul SISTRI

DDl APPAlTI

In commissione Ambiente della Camera – discussione su Risoluzione 7- 00673, Carrescia (PD) ed altri (Donati, Giovan-na, Senaldi, Coppola, Realacci, Marco di Maio) sul funzionamento ed operatività del sistema di tracciabilità dei rifiuti (SISTRI). L’onorevole Carrescia, dopo aver ripercorso la storia fallimentare dell’introduzione e dell’implementazione del sistema informatico di tracciabilità di rifiuti (SISTRI) ha evidenziato che la valutazione totalmente negativa del sistema è stata dovuta alla complessità delle procedure, ai malfunzionamenti tecnici, ai costi elevatissimi e, alla totale inca-pacità di garantire effettivamente la tracciabilità dei rifiuti. A tale proposito richiede al Governo di:

La Commissione Lavori Pubblici ha concluso l’esame e le votazioni sugli emendamenti il 3 giugno 2015 conferendo mandato ai relatori a riferire favorevolmente in Aula. Tra gli emendamenti approvati alcuni sono di diretto impatto sulle no-stre imprese (v. scheda LIR ed emendamenti proposti da Confartigianato). In particolare quelli che prevedono:

a Rendere volontaria, a partire dal 1° gennaio 2016, l’adesione al sistema di tracciabilità informatica dei rifiuti al fine di evitare che si ripeta con ogni nuovo sistema di tracciabilità, che richiede fasi di sperimentazione, di verifica e di collaudo preventive alla operatività e piena applicazione alle imprese, quanto già accaduto con il SISTRI. Di conseguenza si richiede che cessino gli obblighi di iscrizione e di versamento per le imprese interessate. a Prevedere nella Convenzione di incarico a CONSIP spa che quest'ultima tenga in debito conto delle proposte presentate il 25 marzo 2015 da Rete Imprese Italia per un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, che concili la necessità di controlli rigorosi, adeguati livelli di tutela dell'ambiente e quella di non gravare con oneri inutili e penalizzanti le imprese, soprattutto le PMI, che producono o gestiscono rifiuti. a Sospendere dal 1° gennaio 2016 l'obbligo di adesione al SISTRI fino alla piena operatività, previo collaudo con esito positivo, di un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti realizzato dal concessionario che risulterà vincitore della gara che sarà indetta dalla CONSIP spa, finalizzato a semplificare effettivamente le procedure e che dovrà essere sostenibile per le imprese ed efficace per i controlli. a Prevedere che CONSIP spa coinvolga nella fase di elaborazione del Bando di gara e poi nella fase del collaudo operativo le associazioni di categoria presenti nel già costituito tavolo tecnico di monitoraggio e concertazione del SISTRI. a Prevedere, nelle more della piena operatività del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, solo forme di adesione volontaria finalizzate a verificarne il buon funzionamento. a Adottare con urgenza le iniziative normative necessarie che garantiscano la tracciabilità dei rifiuti tramite i fir, i registri di carico e scarico ed il MUD per assicurare comunque un adeguato controllo ambientale. 10

a Introduzione di criteri e modalità premiali di valutazione delle offerte nei confronti delle imprese che, in caso di aggiudicazione, si impegnino, per l'esecuzione dell'appalto, a utilizzare anche in parte manodopera o personale a livello locale. In ottemperanza ai principi di economicità dell'appalto, semplificazione ed implementazione dell'accesso delle micro, piccole e medie imprese, tenendo anche in considerazione (nella versione base del testo si parlava 'privilegiare') gli aspetti della 'territorialità' e della 'filiera corta' e attribuendo un peso specifico anche alle ricadute occupazionali sottese alle procedure di accesso al mercato degli appalti pubblici. a Ricorso generalizzato per l'aggiudicazione degli appalti pubblici e dei contratti di concessione, del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, misurata sul "miglior rapporto qualità/prezzo", regolando espressa-mente i casi e le soglie di importo entro le quali è consentito il ricorso al solo criterio del prezzo o del costo, nonché la determinazione delle modalità più agevoli di individuazione ed esclusione delle offerte anomale, con particolare riguardo ad appalti di valore inferiore alle soglie comunitarie. a Dimensionamento degli appalti e del valore delle gare e dei lotti, in cui queste eventualmente risultino suddivise, in modo tale da garantire l'effettiva possibilità di partecipazione da parte delle micro, piccole e medie imprese. In particolare si prevede che la dimensione degli appalti ed il conseguente valore delle gare e dei lotti in cui queste risultino eventualmente suddivise siano adeguate al fine di garantire l'effettiva possibilità di partecipa-zione da parte delle micro, piccole e medie imprese. a Posticipo della cessazione delle disposizioni in materia di garanzia globale al momento dell’entrata in vigore del decreto legislativo di attuazione (precedentemente il termine coincideva con l'approvazione del ddl delega) . a Anticipo dell'applicazione del divieto negli appalti pubblici di lavori aggiudicati con la formula del contraente generale e dell'attribuzione dei compiti di responsabile o direttore dei lavori allo stesso contraente generale. a Misure premiali per gli appaltatori e per i concessionari che coinvolgano micro, piccole e medie imprese nelle procedure di gara.

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A SCuOlA DI INTERNET: corsi gratuiti per gli over65 su internet e posta elettronica Il Patronato Inapa organizzerà per i prossimi mesi dei corsi di internet completamente gratuiti per formare gli over 65 in quattro ambiti di interesse: comunicazione, utilità, informazione e benessere, permettendo agli allievi di scoprire come la tecnologia possa semplificare e velocizzare le attività quotidiane e favorire la comunicazioni con amici, parenti e con la pubblica amministrazione. La durata del corso è di 8 ore da svolgersi in due giornate, per un gruppo massimo di 20 persone. Alla fine verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Il primo corso si terrà il 29 e 30 giugno a Rieti. Per informazioni e per iscrizioni: Patronato INAPA, Raffaella Rauso, tel. 0746 481092, e-mail inapa@confartigianatorieti.com.

DAL CAAF CONFARTIGIANATO PROSSIME SCADENZE FISCALI : Imu / Tasi 2015 Si avvicina inesorabilmente la scadenza del 16 giugno data in cui i contribuenti italiani saranno tenuti a pagare la prima rata della Tasi e dell'Imu 2015. Per sapere quanto si dovrà pagare di Tasi e Imu 2015 è bene ricordare che molto dipenderà dall'aliquota e dalle eventuali detrazioni che il vostro Comune ha deciso di deliberare. Molti comuni purtroppo non hanno ancora deciso le nuove aliquote relative al 2015 perché hanno tempo fino al 31 luglio, per questa ragione i contribuenti residenti in tali Comuni per procedere al calcolo potranno utilizzare le aliquote stabilite nel 2014. Nel caso quelle nuove differissero dalle precedenti in fase di saldo, entro il 16 dicembre 2015, si avrà modo di procedere al conguaglio. Per informazioni e per il calcolo di IMU e TASI: Caaf Confartigianato Rieti, Via P. Borsellino 6 Rieti, tel. 0746 251900 e-mail caaf@confartigianatorieti.com.

Se subisco un infortunio cosa devo fare?

Ho contributi sufficienti per andare in pensione? Come devo fare per presentare la domanda? Quale sarà l’importo che mi spetta?

Sono andato in pensione ma lavoro ancora. Pago sempre gli stessi contributi? Qualcuno mi ha parlato di un supplemento di pensione. Di cosa si tratta?

Durante la mia carriera lavorativa ho sviluppato una malattia professionale. Posso ottenere un’indennità?

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Rieti - Via P. Borsellino 6, tel. 0746 481092 fax 0746 269344 Passo Corese - Via XXIV Settembre 163, tel. e fax 0765 470169 Poggio Mirteto - P.zza della Vetreria, tel. 0765 423599 www.confartigianatorieti.com - inapa@confartigianatorieti.com

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