
2 minute read
A PISA UNA PANCHINA PER LA VITA
Una panchina per celebrare il valore della vita, dal concepimento fino al suo esito naturale, a Pisa, sul viale delle Piagge, con il placet dell’amministrazione comunale. La panchina, di colore verde, è arricchita dei disegni delle primule, pianta simbolo della Giornata per la Vita, che si celebra in tutta Italia la prima domenica di febbraio. Non è casuale la data scelta per l’inaugurazione: il pomeriggio venerdì 24 marzo, vigilia di due ricorrenze: il Capodanno celebrato negli antichi calendari in uso a Pisa e Firenze (dove si faceva partire il nuovo anno ab incarnatione Dei , ovvero dalla presunta data del concepimento di Gesù, la cui nascita era stata tradizionalmente fissata al 25 di dicembre) e la Giornata della vita nascente che una fitta rete di associazioni chiede a gran voce di istituzionalizzare. Promotore dell’iniziativa è il Centro di Aiuto alla Vita di Pisa, che da più di quarant’anni aiuta le donne.

Advertisement

Progettare la vita
di Cosimo Lupelli
È stata una pesca fruttuosa quella del 22 marzo a Roma. Il tema proposto, “Progettare la vita. I giovani incontrano la politica per una primavera demografica”, ha permesso di fare ulteriori passi avanti verso l’istituzione della giornata della vita nascente (che si vuole riconoscere il 25 marzo), intuizione avuta dal fondatore della Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII don Oreste Benzi e condivisa con Carlo Casini, all’indomani della legge sull’aborto.
Carlo Casini è stato ricordato nell’occasione e nella coincidenza dei suoi tre anni dalla salita al cielo come “profeta della vita” e come segno di benedizione per la giornata della vita nascente.
L’incontro, presentato da Pino Morandini, vice presidente del MpV Italiano, è stato introdotto da Gian Carlo Blangiardo, Presidente ISTAT, che ha invitato a invertire il trend demografico, che vede l’Italia tra i paesi con una delle percentuali più sfavorevoli tra nascite e decessi, attraverso alleanze virtuose, buon senso e visione del futuro. Eugenia Roccella, Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, ha esortato ad uno «sforzo collettivo per avviare una nuova primavera demografica e mettere in campo buone pratiche per fare rete».
La tavola rotonda moderata da Angelo Picariello , giornalista di Avvenire, ha visto alternarsi alcune testimonianze di giovani. Varie sono state le tematiche emerse: la mancanza di sensibilità verso le persone diversamente abili e la difficoltà nel gestire la maternità in relazione allo studio universitario ( Anna, 25 anni ); la mancanza di tutela di paternità e maternità nei confronti degli studenti genitori (Francesca e Alberto); la richiesta di una maggiore sensibilità a riguardo del quoziente familiare nella realtà del lavoro; le problematiche legate ai tempi e agli importi sul congedo parentale; la visione della natalità, che ad oggi appare più come un problema economico anziché culturale ed infine le difficoltà incontrate sul luogo di lavoro, da parte delle lavoratrici, davanti all’ipotesi di gravidanza (Simone, 35 anni ed una giovane donna di 32 anni ).
Il momento si è concluso con disponibilità da parte dei politici di accogliere queste richieste e la proposta di una costituzione di un “tavolo permanente” per continuare questo dialogo fra le associazioni della rete, i giovani ed i partiti.