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Il bambinoembrione e il ginecologo
di Maurizio Guida*
Cosa pensa il medico ginecologo dell’embrione? Che cos’è per lui?
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La scienza ha ormai spazzato la antica supposizione che si tratti di un “grumo di sangue”, che sia solo una materia informe fino al raggiungimento di fattezze umane. Al giorno d’oggi nessuno più osa negare le acquisizioni della genetica, che dimostrano che il neonato possiede lo stesso corredo genetico di quando è stato appena concepito, e che sarà sempre lo stesso corredo genetico di quando sarà un adulto cinquantenne o un nonno ottantenne!! Non solo il diabete, la pressione alta, e tante altre caratteristiche sono già determinate fin dal momento del concepimento, ma in effetti l’intera condizione di ciascuno di noi è già preordinata fin dalla fecondazione!
E che dire delle meravigliose interazioni tra madre e figlio, che la scienza sta scoprendo recentemente: è ormai famosa la “teoria dei 1000 giorni”, che riconduce allo stile di vita della madre moltissime ripercussioni sulla salute, sul benessere e perfino sulle capacità intellettive del neonato. Sono ormai ben note le influenze sul feto del cibo mangiato dalla mamma, l’aria respirata, lo stress, il fumo, l’alcol, e naturalmente le droghe… Il medico di oggi è esperto nel verificare queste abitudini delle donne incinte, e sa guidarle verso una routine corretta per il feto!
Per il ginecologo, quindi, l’embrione è davvero un paziente, in maniera uguale all’altra paziente che deve assistere: la madre! La medicina di oggi dedica al controllo dell’embrione una attenzione molto superiore al passato, anche in base alle nuove tecnologie disponibili: basta pensare allo sviluppo delle ecografia (a colori, a due, tre e perfino quattro D ); alle varie tecniche di diagnosi “non invasiva” (con il semplice prelievo dal braccio della mamma, evitando l’amniocentesi), alla possibilità di evitare malattie del bambino riconoscendo immediatamente e trattando subito i primi segni della ipertensione materna, del diabete e delle sue malattie infettive.
Oggi medico assume un “comportamento attivo” nel controllo del benessere fetale, anche quando ci sono malattie che prima erano inesorabili e che invece oggi vengono riconosciute precocemente e curate addirittura durante la gravidanza. Molti farmaci non fanno più paura per la salute del feto, e molti interventi chirurgici si eseguono anche dentro l’utero della mamma, proprio per garantire la massima salute del figlio! Oggi, in utero, si può aumentare o diminuire la quantità del liquido amniotico, si fanno prelievi sanguigni direttamente dal cordone ombelicale, si aspira liquido in eccesso dal torace e dall’addome fetale, e addirittura si operano le cisti ovariche nei feti femmine! Non bisogna dimenticare l’ultima frontiera della considerazione dei medici per l’embrione: i Centri Ospedalieri “Hospice Perinatali”, dedicati alla assistenza di feti incurabili, per accompagnarli insieme ai genitori con cure palliative fino all’esito naturale. Sapere di non essere soli, che c’è personale competente che si prenderà cura del bambino allenta il peso e le preoccupazioni della famiglia e garantisce la giusta collocazione di un evento infausto nel quadro delle traversie della vita. In definitiva, il medico è testimone diretto che oggi il feto è da subito parte della vita sociale.
*Professore Ordinario di Scienze Ostetrico-Ginecologiche Università “Federico II” di Napoli
